VEGLIA DIOCESANA - Pastorale Vocazionale Cagliari

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VEGLIA DIOCESANA
                          in occasione della
    57   A
             GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
      Cappella Grande - Seminario Arcivescovile di Cagliari
                   Domenica 3 Maggio 2020

CANTO D’INIZIO: Perché Tu sei con me
Solo tu sei il mio pastore
Niente mai mi mancherà!
Solo tu sei il mio pastore, o Signore.
Mi conduci dietro te sulle verdi alture
Ai ruscelli tranquilli lassù,
Dov'è più limpida l'acqua per me,
Dove mi fai riposare. Rit.
Anche fra le tenebre d'un abisso oscuro,
Io non temo alcun male perché
Tu mi sostieni, sei sempre con me,
Rendi il sentiero sicuro. Rit.
Siedo alla tua tavola che mi hai preparato
Ed il calice è colmo per me
Di quella linfa di felicità
Che per amore hai versato. Rit.
Sempre mi accompagnano
Lungo estati e inverni
La tua grazia, la tua fedeltà

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Nella tua casa io abiterò
Fino alla fine dei giorni. Rit.

C – Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
A – Amen.
C – La pace sia con voi.
A – E con il tuo spirito.

L1 - Ci prepariamo a vivere insieme la Veglia diocesana in occasione
della 57° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Ogni
chiamata sorge da una Parola del Risorto sentita come vera per sé e
cresce nella relazione con Lui, affinché ciascuno possa «darsi al
meglio della vita», in vista di una felicità piena. Il nostro cuore infatti
intuisce il desiderio di un richiamo alla vita beata, alla santità. E se
nella fede l’attendiamo come pienezza nella risurrezione, sempre
nella fede scopriamo di poterla sperimentare già qui ed ora, nella
dimensione dello spazio e del tempo, nelle gioia di una vita vissuta
“per Lui”. Durante questo momento di preghiera ringraziamo allora
il Signore per il dono della nostra vocazione, chiedamoGli di
sostenerci durante le fatiche e le prove, e domandiamo il dono di
numerose, ma soprattutto sante vocazioni, uomini e donne che al
giorno d’oggi abbiano ancora il coraggio, suscitato dallo Spirito, di
consacrare tutta la propria vita per amore di Cristo e della Chiesa.

Viene intonato il canto dell’Alleluia. Nel mentre il diacono, dopo aver ricevuto
la benedizione, si accosta all’ambone per proclamare il Vangelo.

Alleluia, alleluia.

L2 – Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore
e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)

Alleluia.
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D – Il Signore sia con voi.
A – E con il tuo Spirito.
D – + Dal Vangelo secondo Giovanni.
A – Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra
nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un
ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle
pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli
chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E
quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse,
e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo
invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non
conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa
similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora
Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la
porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono
ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta:
se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà
pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere;
io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».
(Gv 10,1-10)

D – Parola del Signore.
A – Lode a te, o Cristo.

Al termine della proclamazione del Vangelo, l’Arcivescovo, dalla sede o
dall’ambone, tiene l’omelia.

OMELIA
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Terminata l’omelia, dopo alcuni istanti di silenzio, il diacono espone il SS.
Sacramento. L’adorazione eucaristica sarà intervallata da letture, canti e
momenti di silenzio/suono della cetra.

CANTO DI ESPOSIZIONE: Sono qui a lodarTi

Luce del mondo nel buio del cuore
Vieni ed illuminami
Tu mia sola speranza di vita
Resta per sempre con me
Sono qui a lodarTi, qui per adorarTi,
qui per dirTi che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei Santo, sei meraviglioso,
degno e glorioso sei per me.
Re della storia e Re della gloria
sei sceso in terra fra noi.
Con umiltà il Tuo trono hai lasciato
per dimostrarci il Tuo amor. Rit.

Io mai saprò quanto Ti costò
lì sulla croce morir per me. Rit.

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

TESTO
L1 – Dal Vangelo di Matteo (Mt 14, 22-33)
Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo
sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la
folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne
stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle
onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò
verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare,

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i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono
dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io,
non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu,
comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!».
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò
verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e,
cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù
tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai
dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano
sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei
Figlio di Dio!».

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

CANTO: Mi basta la Tua grazia
Quando sono debole, allora sono forte,
perché Tu sei la mia forza.
Quando sono triste è in te che trovo gioia,
perché Tu sei la mia gioia.

Gesú, io confido in te;
Gesú, mi basta la tua grazia.
Sei la mia forza, la mia salvezza, sei la mia pace, sicuro rifugio.
Nella tua Grazia voglio restare, santo Signore Sempre con Te.
Quando sono povero allora sono ricco,
perché Tu sei la mia ricchezza.

Quando sono malato è in te che trovo vita
Perché tu sei Guarigione. Rit.

Quando sono debole, allora sono forte,
perché Tu sei la mia forza.

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ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

TESTO
L2 – Dal Messaggio di papa Francesco in occasione della 57ª giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni
«Cari fratelli e sorelle! Il 4 agosto dello scorso anno, nel 160°
anniversario della morte del santo Curato d’Ars, ho voluto offrire una
Lettera ai sacerdoti, che ogni giorno spendono la vita per la chiamata
che il Signore ha rivolto loro, al servizio del Popolo di Dio. In
quell’occasione, ho scelto quattro parole-chiave – dolore,
gratitudine, coraggio e lode – per ringraziare i sacerdoti e sostenere
il loro ministero. Ritengo che oggi, in questa 57ª Giornata Mondiale
di Preghiera per le Vocazioni, quelle parole si possano riprendere e
rivolgere a tutto il Popolo di Dio, sullo sfondo di un brano evangelico
che ci racconta la singolare esperienza capitata a Gesù e Pietro
durante una notte di tempesta sul lago di Tiberiade (cfr Mt 14,22-
33). Dopo la moltiplicazione dei pani, che aveva entusiasmato la
folla, Gesù ordina ai suoi di salire sulla barca e di precederlo all’altra
riva, mentre Egli avrebbe congedato la gente. L’immagine di questa
traversata sul lago evoca in qualche modo il viaggio della nostra
esistenza. La barca della nostra vita, infatti, avanza lentamente,
sempre inquieta perché alla ricerca di un approdo felice, pronta ad
affrontare i rischi e le opportunità del mare, ma anche desiderosa di
ricevere dal timoniere una virata che conduca finalmente verso la
giusta rotta. Talvolta, però, le può capitare di smarrirsi, di lasciarsi
abbagliare dalle illusioni invece che seguire il faro luminoso che la
conduce al porto sicuro, o di essere sfidata dai venti contrari delle
difficoltà, dei dubbi e delle paure. Succede così anche nel cuore dei
discepoli, i quali, chiamati a seguire il Maestro di Nazaret, devono
decidersi a passare all’altra riva, scegliendo con coraggio di
abbandonare le proprie sicurezze e di mettersi alla sequela del
Signore.
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Questa avventura non è pacifica: arriva la notte, soffia il vento
contrario, la barca è sballottata dalle onde, e la paura di non farcela
e di non essere all’altezza della chiamata rischia di sovrastarli. Il
Vangelo ci dice, però, che nell’avventura di questo non facile viaggio
non siamo soli. Il Signore, quasi forzando l’aurora nel cuore della
notte, cammina sulle acque agitate e raggiunge i discepoli, invita
Pietro ad andargli incontro sulle onde, lo salva quando lo vede
affondare, e infine sale sulla barca e fa cessare il vento. La prima
parola della vocazione, allora, è gratitudine. Navigare verso la rotta
giusta non è un compito affidato solo ai nostri sforzi, né dipende
solo dai percorsi che scegliamo di fare. La realizzazione di noi stessi
e dei nostri progetti di vita non è il risultato matematico di ciò che
decidiamo dentro un “io” isolato; al contrario, è prima di tutto la
risposta a una chiamata che ci viene dall’Alto. È il Signore che ci
indica la riva verso cui andare e che, prima ancora, ci dona il coraggio
di salire sulla barca; è Lui che, mentre ci chiama, si fa anche nostro
timoniere per accompagnarci, mostrarci la direzione, impedire che
ci incagliamo negli scogli dell’indecisione e renderci capaci perfino
di camminare sulle acque agitate. Ogni vocazione nasce da quello
sguardo amorevole con cui il Signore ci è venuto incontro, magari
proprio mentre la nostra barca era in preda alla tempesta. «Più che
una nostra scelta, è la risposta alla chiamata gratuita del Signore»
(Lettera ai sacerdoti, 4 agosto 2019); perciò, riusciremo a scoprirla e
abbracciarla quando il nostro cuore si aprirà alla gratitudine e saprà
cogliere il passaggio di Dio nella nostra vita».

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO
CANTO: Mi arrendo al tuo amore

Sotto la Tua Croce apro le mie braccia,
accolgo il Tuo perdono, la tua misericordia.

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Adoro nel silenzio il Tuo splendore,
il volto Tuo che libera il mio cuore.

Mi arrendo al Tuo amore, Signore Gesù.
Non posso restare lontano da Te.
Mi arrendo al Tuo amore, Signore Gesù.
Alla Tua presenza per sempre resterò.

Ai piedi della Croce visiti il mio cuore,
mi doni la Tua pace, consoli la mia vita.
Contemplo la maestà della Tua gloria. Rit.

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

TESTO
L1 – Dal Messaggio di papa Francesco in occasione della 57ª giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni
«Quando i discepoli vedono Gesù avvicinarsi camminando sulle
acque, inizialmente pensano che si tratti di un fantasma e hanno
paura. Ma subito Gesù li rassicura con una parola che deve sempre
accompagnare la nostra vita e il nostro cammino vocazionale:
«Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (v. 27). Proprio questa è la
seconda parola che vorrei consegnarvi: coraggio. Ciò che spesso ci
impedisce di camminare, di crescere, di scegliere la strada che il
Signore traccia per noi sono i fantasmi che si agitano nel nostro
cuore. Quando siamo chiamati a lasciare la nostra riva sicura e
abbracciare uno stato di vita – come il matrimonio, il sacerdozio
ordinato, la vita consacrata –, la prima reazione è spesso
rappresentata dal “fantasma dell’incredulità”: non è possibile che
questa vocazione sia per me; si tratta davvero della strada giusta? Il
Signore chiede questo proprio a me? E, via via, crescono in noi tutte
quelle considerazioni, quelle giustificazioni e quei calcoli che ci fanno
perdere lo slancio, ci confondono e ci lasciano paralizzati sulla riva
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di partenza: crediamo di aver preso un abbaglio, di non essere
all’altezza, di aver semplicemente visto un fantasma da scacciare. Il
Signore sa che una scelta fondamentale di vita – come quella di
sposarsi o consacrarsi in modo speciale al suo servizio – richiede
coraggio. Egli conosce le domande, i dubbi e le difficoltà che agitano
la barca del nostro cuore, e perciò ci rassicura: “Non avere paura, io
sono con te!”. La fede nella sua presenza che ci viene incontro e ci
accompagna, anche quando il mare è in tempesta, ci libera da
quell’accidia che ho già avuto modo di definire «tristezza dolciastra»
(Lettera ai sacerdoti, 4 agosto 2019), cioè quello scoraggiamento
interiore che ci blocca e non ci permette di gustare la bellezza della
vocazione».

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

CANTO: Lode al nome Tuo

Lode al nome Tuo dalle terre più floride
dove tutto sembra vivere, lode al nome Tuo.
Lode al nome Tuo dalle terre più aride
dove tutto sembra sterile, lode al nome Tuo.

Tornerò a lodarti sempre per ogni dono Tuo
e quando scenderà la notte sempre io dirò:
Benedetto il nome del Signor, lode al nome Tuo.
Benedetto il nome del Signor, il glorioso nome di Gesù.

Lode al nome Tuo quando il sole splende su di me,
quando tutto è incantevole, lode al nome Tuo.
Lode al nome Tuo quando io sto davanti a Te,
con il cuore triste e fragile, lode al nome Tuo. Rit.

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Tu doni e porti via,
Tu doni e porti via,
ma sempre sceglierò
di benedire Te. (x2) Rit.

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

TESTO
L2 – Dal Messaggio di papa Francesco in occasione della 57ª giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni
«Nella Lettera ai sacerdoti ho parlato anche del dolore, ma qui vorrei
tradurre diversamente questa parola e riferirmi alla fatica. Ogni
vocazione comporta un impegno. Il Signore ci chiama perché vuole
renderci come Pietro, capaci di “camminare sulle acque”, cioè di
prendere in mano la nostra vita per metterla al servizio del Vangelo,
nei modi concreti e quotidiani che Egli ci indica, e specialmente nelle
diverse forme di vocazione laicale, presbiterale e di vita consacrata.
Ma noi assomigliamo all’Apostolo: abbiamo desiderio e slancio,
però, nello stesso tempo, siamo segnati da debolezze e timori. Se ci
lasciamo travolgere dal pensiero delle responsabilità che ci
attendono – nella vita matrimoniale o nel ministero sacerdotale – o
delle avversità che si presenteranno, allora distoglieremo presto lo
sguardo da Gesù e, come Pietro, rischieremo di affondare. Al
contrario, pur nelle nostre fragilità e povertà, la fede ci permette di
camminare incontro al Signore Risorto e di vincere anche le
tempeste. Lui infatti ci tende la mano quando per stanchezza o per
paura rischiamo di affondare, e ci dona lo slancio necessario per
vivere la nostra vocazione con gioia ed entusiasmo. Infine, quando
Gesù sale sulla barca, il vento cessa e le onde si placano. È una bella
immagine di ciò che il Signore opera nella nostra vita e nei tumulti
della storia, specialmente quando siamo nella tempesta: Egli
comanda ai venti contrari di tacere, e le forze del male, della paura,

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della rassegnazione non hanno più potere su di noi. Nella specifica
vocazione che siamo chiamati a vivere, questi venti possono
sfiancarci. Penso a coloro che assumono importanti compiti nella
società civile, agli sposi che non a caso mi piace definire “i
coraggiosi”, e specialmente a coloro che abbracciano la vita
consacrata e il sacerdozio. Conosco la vostra fatica, le solitudini che
a volte appesantiscono il cuore, il rischio dell’abitudine che pian
piano spegne il fuoco ardente della chiamata, il fardello
dell’incertezza e della precarietà dei nostri tempi, la paura del futuro.
Coraggio, non abbiate paura! Gesù è accanto a noi e, se lo
riconosciamo come unico Signore della nostra vita, Egli ci tende la
mano e ci afferra per salvarci. E allora, pur in mezzo alle onde, la
nostra vita si apre alla lode. È questa l’ultima parola della vocazione,
e vuole essere anche l’invito a coltivare l’atteggiamento interiore di
Maria Santissima: grata per lo sguardo di Dio che si è posato su di
lei, consegnando nella fede le paure e i turbamenti, abbracciando
con coraggio la chiamata, Ella ha fatto della sua vita un eterno canto
di lode al Signore. Carissimi, specialmente in questa Giornata, ma
anche nell’ordinaria azione pastorale delle nostre comunità,
desidero che la Chiesa percorra questo cammino al servizio delle
vocazioni, aprendo brecce nel cuore di ogni fedele, perché ciascuno
possa scoprire con gratitudine la chiamata che Dio gli rivolge,
trovare il coraggio di dire “sì”, vincere la fatica nella fede in Cristo e,
infine, offrire la propria vita come cantico di lode per Dio, per i fratelli
e per il mondo intero. La Vergine Maria ci accompagni e interceda
per noi».

ALCUNI ISTANTI DI SILENZIO

Seguono alcune intenzioni di preghiera dei fedeli, proposte all’ambone dal
diacono.

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C - Fratelli e sorelle, il Signore ci invita ogni giorno a stare con Lui
per gustare la sua presenza. Riconosciamolo anche oggi come il
Maestro e il Pastore buono, che si prende cura di ciascuno di noi e
delle necessità della sua Chiesa.

Preghiamo insieme e diciamo: Gesù, buon Pastore, ascoltaci!

1) Signore, che continui a suscitare e a sostenere sempre nuove
   vocazioni, donaci cristiani maturi, che ti servano nei diversi stati di
   vita e facciano risplendere la bellezza e la santità della Chiesa. Noi
   ti preghiamo:
2) Signore, fa’ che tutte le famiglie possano rinnovare la
   consapevolezza di essere il primo grembo vocazionale e
   accogliere con gioia il seme della chiamata al sacerdozio e alla
   vita consacrata. Noi ti preghiamo:
3) Signore, infondi nei cuori dei giovani la forza del tuo amore più
   forte della morte, rendili capaci di scelte generose per il tuo Regno
   e la tua Chiesa. Noi ti preghiamo:
4) Signore, infondi il tuo Spirito nel cuore dei seminaristi, perché
   vivano la loro scelta con cuore puro e totalmente rivolto a Te ed
   all’edificazione del tuo Regno. Noi ti preghiamo:
5) Signore, sostieni i laici consacrati, dona loro di vivere alla tua
   presenza, nella vita di ogni giorno, in modo da essere di stimolo
   e di esempio per la nascita di nuove vocazioni. Noi ti preghiamo:
6) Signore, sostieni e rendi sempre più generose le comunità
   religiose, siano segno del tuo amore tra gli uomini in modo che
   possano attrarre i giovani verso scelte vocazionali. Noi ti
   preghiamo:

                                   12
7) Signore, fa’ crescere le comunità di vita contemplativa, rendile
   luce nel mondo e segno dell’amore cristiano che si sviluppa e si
   purifica attraverso le vicende della vita. Noi ti preghiamo:
8) Signore, guida i missionari, fa’ che la forza della tua presenza, che
   è all’origine della loro vocazione, si diffonda e si moltiplichi
   accrescendo con nuove vocazioni le loro comunità. Noi ti
   preghiamo:
9) Signore, ti preghiamo infine per il nostro popolo e per il mondo
   intero. Concedi in questi giorni difficili la grazia della guarigione
   ai malati, la consolazione a chi è nel dolore, e il sostegno chi si
   sente solo e scoraggiato. Guida gli operatori sanitari e illumina i
   responsabili del bene comune. Noi ti preghiamo:
C - Padre Santo, effondi con abbondanza il dono del tuo Spirito su
tutti noi; la testimonianza della Chiesa incoraggi le nostre risposte
vocazionali e ne susciti di nuove, perché le nostre vite esprimano la
tenerezza di Gesù per ogni creatura. Egli vive e regna nei secoli dei
secoli.

A - Amen.
CANTO
Tantum èrgo Sacramentum
venerèmur cernui:
et antìquum documentum
novo cedat rìtui:
praèstet fìdes supplemèntum
sènsuum defectui.
Genitori, Genitoque
làus et jubilàtio,
salus, honor, vìrtus quòque
sit et benedictio:

                                  13
procedenti ab utroque
compar sit laudatio. Amen

BENEDIZIONE EUCARISTICA

LITANIE AL SS. SACRAMENTO
Dio sia benedetto
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel Santissimo sacramento dell'altare
Benedetto lo Spirito Santo paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima
Benedetta la sua Santa e Immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetti San Giuseppe suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Il diacono repone il SS. Sacramento.

CANTO DI REPOSIZIONE: Rimani con noi

Noi ti abbiamo incontrato,
mentre il giorno si spegneva.
Ti sei fatto pellegrino insieme a noi,
hai effuso una luce sull'incredulità,
che copriva i nostri occhi e il nostro cuore.

Con la tua parola
hai svelato a noi il mistero
dell'eterno Amore fatto uomo in Te.
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Una nuova speranza
hai messo dentro il cuor,
una fiamma che mai più si spegnerà.

Rimani con noi Signore Gesù
il giorno già volge al tramonto.
Rimani con noi Signore Gesù
la sera è vicina, rimani con noi. (x2)

Alla mensa con noi
prendi il pane tra le mani.
Ti riveli agli occhi dell'umanità.
Dietro il velo dei segni riconosciamo Te,
il Signore della vita, il Salvatore.

Noi ti abbiamo incontrato,
questa vita hai trasformato:
il Tuo amore è rifiorito dentro noi.
Con la gioia nel cuore annunzieremo che
la salvezza noi abbiamo solo in Te. Rit.

Al termine della Veglia l’Arcivescovo si pone al centro, di fronte all’altare, e
guardando verso il mosaico della Cappella Grande che richiama il giorno
della Pentecoste recita la seguente preghiera:.

          PREGHIERA PER LE VOCAZIONI DI SAN GIOVANNI PAOLO II
                              Signore Gesù,
            come un giorno hai chiamato i primi discepoli
                    per farne pescatori di uomini,
              così continua a far risuonare anche oggi
                           il tuo dolce invito:
                           "vieni e seguimi"!

                                      15
Dona ai giovani e alle giovani
          la grazia di rispondere prontamente alla tua voce.
        Sostieni nelle loro fatiche apostoliche i nostri vescovi,
                   i sacerdoti e le persone consacrate.
                Dona perseveranza ai nostri seminaristi
       e a tutti coloro che stanno realizzando un ideale di vita
                 totalmente consacrato al suo servizio.
       Risveglia nelle nostre comunità l'impegno missionario.
                Manda, Signore, operai nella tua messe
                e non permettere che l'umanità si perda
                        per mancanza di pastori,
       di missionari, di persone votate alle causa del Vangelo.
                       Maria, madre della Chiesa,
                        modello di ogni vocazione,
           aiutaci a rispondere "sì" al Signore che ci chiama
              a collaborare al disegno divini di salvezza.
                                   Amen.

CANTO FINALE: Jesus Christ, you are my life

Jesus Christ, you are my life,
alleluia, alleluia.
Jesus Christ, you are my life,
you are my life, alleluia.

Tu sei via, sei verità, Tu sei la nostra vita,
camminando insieme a Te vivremo in Te per sempre. Rit.

Ci raccogli nell'unità, riuniti nell'amore,
nella gioia dinanzi a Te cantando la Tua gloria. Rit.

Nella gioia camminerem, portando il Tuo Vangelo,
testimoni di carità, figli di Dio nel mondo. Rit.

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