VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
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vedere in emilia romagna il giornale dell’arte e nella repubblica di san marino N. 1 settembre/ottobre 2013 umberto allemandi & C. La Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Fotografia di Cesare Di Liborio Supplemento a «Il Giornale dell’Arte» n. 334 settembre 2013 tutta l’arte da vedere in SETTEMBRE ottobre
tappeto rosso 2 Pupi Avati: «Li ricordo Vedere in emilia romagna ancora quei territori il giornale dell’arte e nella repubblica di san marino Società editrice è una testata edita Umberto Allemandi & C. spa, dalla Società editrice dell’Emilia Romagna via Mancini 8, 10131 Torino, Umberto Allemandi & C. tel. 011.8199111 nell’ambito della linea di periodici fax 011.8193090 «Vedere a...» allemandi@allemandi.com prima del grosso Direttore responsabile Umberto Allemandi Curatori Stefano Luppi Sandro Parmiggiani Vicedirettore Franco Fanelli Caporedattore Barbara Antonetto Coordinamento redazionale Lina Ocarino cambiamento» Impaginazione Pubblicità Elisa Bussi Cinzia Fattori 011.8199118 gda.pub@allemandi.com Referente commerciale in Emilia Romagna Valeria Riselli 335 6390119 valeriariselli@gmail.com Stampa Centro Stampa Quotidiani S.p.A. Il celebre regista racconta gli anni Erbusco (Bs) della sua gioventù vissuta tutta Sommario a contatto col mondo dell’arte: BOLOGNA 3 Arturo Martini 24 Centro Studi & Archivio Antonio il nonno era antiquario 3 Mostre in città 3 Galleria d’Arte Maggiore Ligabue 25 «Mercanteinfiera», 32ima edizione e il padre un grande 4 «Grande magia» e Borgonzoni al Mambo 25 De Pisis alla Magnani Rocca 26 Gli itinerari d’arte di Antea appassionato di pittura 5 Cubo di Unipol 6 Musei civici di Imola 26 Galleria Centro Steccata Ravenna dell’Ottocento italiano 7 Ricardo Franco Levi, Artelibro Modena 27 Arturo Martini al MIC di Faenza 27 La stagione del MAR 8 Fondazione Fotografia 28 Valerio Adami | «Open Museums» 9 Festival Filosofia, XI edizione 29 Ravennantica | Museo Dantesco | 9 Galleria civica di Modena Premio Faenza 10 I Musei di Palazzo dei Pio e Paladino F Piacenza ino a oggi i film di Pupi Avati (Bologna, 1938) sono cambiamento che hanno subito: qui del resto ho imparato 10 Castelli di Modena nella rete 30 I Musei piacentini 11 Castello delle Rocche a Finale Emilia 31 Palazzo Farnese stati oltre venti e molte decine le sceneggiature a guardare le luci, le ombre e la mia gente, tutto immerso 12 Museo della Bilancia a Campogalliano 32 Galleria Ricci Oddi firmate. Avati ha anche ottenuto onorificenze: è negli sconfinamenti infiniti delle nostre colline. Il Reggio Emilia 32 Museo Civico di Storia Naturale dal 1995 Commendatore dell’Ordine al merito della paesaggio qui oggi è invece distrutto. La nostra regione 13 Collezione Maramotti Ferrara e Forlì-Cesena 14 Raccolta d’arte del gruppo CCPL 33 Zurbarán a Palazzo dei Diamanti Repubblica Italiana e nel 2005 ha ottenuto la Medaglia ha due anime: quella pianeggiante da Bologna a Piacenza 14 Mostra di Umberto Mariani 33 Opere del ’600 dalle chiese d’Oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte. L’ultimo è un territorio che ha facilitato l’ipercostruzione e oggi 14 Escher a Palazzo Magnani di Ferrara libro scritto è di quest’anno: «La grande invenzione. lungo la via Emilia è quasi una città unica. L’altro lato, 15 Zamboni | RezArte 34 La Fondazione Tito Balestra 16 Bonioni Arte | Galleria VV8 35 L’Archivio Alberto Sughi Un’autobiografia», edito da Rizzoli. verso il Ferrarese e il Po, è la parte migliore della regione. 16 Del Bue a Palazzo Casotti Rimini Avati, lei ha realizzato oltre 20 film, ma lasciando da Ferrara è forse nella regione la città più incontaminata, Parma 36 Ligabue a «Villa Franceschi» 18 Parma celebra Bodoni 36 La Città per la cultura parte il cinema qual è il suo rapporto con l’arte? in quella zona la presenza della palude ha fatto sì che 18 Corrado Mingardi e la passione 38 Antonio Saliola «Un rapporto molto stretto per motivi legati alla mia ci siano meno industrie e un paesaggio magico rimasto per i libri san marino famiglia paterna. Mio nonno svolse la professione di uguale da centinaia di anni: l’ho tra l’altro usato nel 22 Franco Maria Ricci collezionista 39 La Galleria d’Arte Moderna di Bodoni e Contemporanea antiquario e per me fin da piccolissimo era usuale avere film “Le strelle nel fosso” del 1979. Amo molto la natura a che fare con oggetti antichi. Mio padre Angelo, detto che unisco alla cultura contadina che mi ha segnato da IL GIORNALE NON RISPONDE dell’auTENTICITà delle attribuzioni delle opere riprodotte, in particolare del contenuto delle inserzioni pubblicitArie. Le opinioni espresse negli articoli “Lino”, invece, benché morto giovane, era un appassionato bambino visto che all’epoca vivemmo in campagna per firmati e le dichiarazioni riferite dal giornale impegnano esclusivamente i rispettivi autori. si consiglia di verificare telefonicamente gli orari delle manifestazioni. collezionista di pittura dell’Ottocento italiano. Nel motivi bellici. Trovo una grande seduttività nei nostri secondo dopoguerra Lino Avati frequentava inoltre i Appennini e nelle zone boschive: situazioni usate in tanti www.allemandi.com principali pittori viventi e casa nostra in via Saragozza a mie film, come “Una gita scolastica” del 1983». Bologna era una galleria d’arte con via vai di artisti: alle Quali sono secondo lei i maggiori problemi del pareti erano appesi i nostri Boldini, Morelli, De Nittis, Signorini. Spesso passavano appassionati a vedere i quadri mondo culturale? «La cultura oggi in Italia è assente quasi totalmente e Il Mibac adotta e venivano anche grandi personaggi della musica come Arturo Benedetti Michelangeli e Francesco Molinari quando al governo si spartiscono le poltrone nessuno vuole quella dei Beni culturali. E così arriva spesso una il «Pantheon» di Ferrara Pradelli, un noto collezionista come sapete. La passione persona incompetente e priva della giusta vocazione Pupi Avati più per la pittura era condivisa in famiglia e nella cerchia dei mentre il Mibac dovrebbe essere uno dei dicasteri più sopra ricorda la nostri amici, io stesso bambino ho conosciuto Giorgio importanti perché noi dovremmo fondare su natura e devastazione del Morandi». arte il nostro futuro. Non sto dicendo, in questo momento territorio emilia- Che impressione ne ebbe? difficile economicamente, di finanziare nuove opere no e, al contra- «Avevo circa dodici anni, era poco dopo la guerra e d’arte, sarebbe sufficiente occuparsi delle risorse culturali rio, la maggior lui viveva in via Fondazza con due sorelle: fui molto che gli avi ci hanno affidato». «tenuta» di quel- impressionato dalla statura fisica di Morandi e lui era Ha una ricetta da consigliare? lo romagnolo, in davvero di poche parole anche perché non aveva molta «Penso a quanto fanno in Vaticano: quel modello andrebbe particolare dell’a- dimestichezza con i bambini. Con mio padre Morandi replicato in Italia per promuovere i nostri musei». rea ferrarese e aveva un ottimo rapporto, così come Lino lo ebbe con Lei ha conosciuto personaggi importanti anche per del delta del Po. Filippo de Pisis che venne a caso nostra e ci fece, a me e ai l’Emilia Romagna, come Pasolini e Fellini, ci fa un Certo non sono L’altare maggiore della Chiesa di San Paolo miei fratelli, tre ritratti poi andati purtroppo perduti in un breve ritratto? mancate nel cor- di Ferrara trasloco». «Con Pier Paolo scrissi il suo ultimo film, “Salò o le 120 so dei decenni devastazioni e decisioni scellerate portate Lei oggi ha una collezione d’arte? giornate di Sodoma” del 1975 e per un lungo periodo avanti nonostante la Regione Emilia Romagna sia dotata «No purtroppo, non ho più neppure le opere di mio insieme a Franco Citti di cui era molto amico frequentai di un «Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e padre. Deve sapere che dopo la sua morte noi figli non la sua casa di via Eufrate. Non ero suo stretto amico, ma uso sostenibile del territorio» istituito a partire dalla avevamo attitudine agli studi e facemmo molte bizzarrie, Pasolini era una persona molto dolce ed era facile scrivere nota Legge Galasso (n. 431/1985). Ma, forse complice costringendo nostra madre mano a mano a vendere le film con lui regista. Certo quel film era la prima parte del anche il terreno paludoso, il Ferrarese pare più integro. opere. Ricordo che quando c’era da pagare qualche debito ciclo della morte e toccò argomenti terribili. Con Fellini Nel capoluogo le istituzioni hanno naturalmente un lei incartava un Domenico Morelli, usciva e tornava con invece era diverso, eravamo amici e mi ha svelato tanti occhio di riguardo per la ricostruzione postsismica dopo 10-12mila lire di qualche gallerista. Abbiamo dissipato nel segreti nelle lunghe passeggiate che facevamo sul lungo il terremoto del 2012. Da pochi mesi è stata riaperto a tempo la sua collezione molto ragionata, messa insieme Tevere quando a Roma io abitavo in via Del Babuino e lui Palazzo Schifanoia il Salone dei Mesi dopo un attento con un certo intuito e visitando vecchie case e sagrestie. nella vicina via Margutta. Del resto io iniziai a fare cinema restauro mentre nei prossimi due anni nel monumento Lino Avati trascorreva notti in bianco a pulire e osservare i dopo avere visto «8 e mezzo”». dovrebbe essere approntato un nuovo percorso museale. suoi quadri. Pensandoci bene...». Lei ha girato film importanti, «La casa dalle finestre Inoltre, sempre a Ferrara, il ministro del Mibac, Massimo Dica. che ridono» e «Regalo di Natale» tra i molti altri, Bray, certo anche grazie «all’attenzione» del ministro «Riflettevo e penso che oggi, anche se visito pochissime mentre per il futuro che prevede? per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, mostre o musei, ho una cultura visiva, utilizzata nei miei «Sto girando “Un ragazzo d’oro” con Sharon Stone ferrarese, ha deciso di «adottare» la Chiesa di San Paolo. film: lo devo all’epoca in cui mio padre portava i dipinti e Riccardo Scamarcio, mentre il 24 novembre sulla La chiesa, edificata nel X secolo e ricostruita a seguito a casa quasi ogni giorno. Certo all’epoca è stata un’azione Rai andrà in onda “Il bambino cattivo” con Donatella del terremoto del 1570, è definita il Pantheon della città più patita che condivisa, ma lui stava ore a guardare le Finocchiaro e Luigi Lo Cascio: è dedicato a come un poiché ospita le sepolture di illustri personaggi di cultura opere. E io con lui, lì ho imparato a guardare, a riflettere undicenne partecipa alla deflagrazione della famiglia e oltre a opere di Bastianino e Scarsellino. con gli occhi. Mi sono educato a vedere e penso che alla separazione dei genitori. Vede, gli anziani come me La chiesa ha subito gravi problemi strutturali e ora il facendo cinema sia stata una pratica fondamentale». e i bimbi hanno le stesse caratteristiche, entrambi sono ministro Bray ha interessato direttamente i suoi uffici per Cosa pensa della sua terra, l’Emilia Romagna, dal fragili, ad esempio. A Natale andrà poi in onda anche “Un la messa in sicurezza dell’edificio e i successivi lavori di punto di vista visivo? matrimonio” con Michela Ramazzotti». restauro. q S.L. «Li ricordo ancora questi territori prima del grosso q Stefano Luppi
3 vedere a BOLOGNA Bologna e Faenza insieme Solo maggiori artisti per la Galleria Maggiore per celebrare un grandissimo Un anno denso di atti- del Novecento: Arturo Martini vità e di novità quello della storica Galleria d’Arte Maggiore di Bologna. Nella prima La Fondazione Carisbo e il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, metà dell’anno, ol- promuovono un grande evento per uno dei massimi scultori italiani tre a inaugurare im- portanti mostre nella sede bolognese (tra S Un’opera di Sam Francis della Galleria i presenta come una delle mostre da non perdere l’artista realizzò tra il 1928 e il 1932. Questi anni cui «Roberto Seba- d’Arte Maggiore dell’autunno espositivo italiano il doppio furono definiti da Martini il «Periodo del canto», la stian Matta. Oli, scul- appuntamento dedicato allo scultore trevigiano fase della sua poesia più alta e dispiegata che lo portarono ture e tecniche miste» e «Sam Francis. Freedom of Arturo Martini (Treviso 1889 - Milano 1947) da Palazzo Fava, anche ad esporre alla prima Quadriennale di Roma (1931) e color»), a partecipare a «The Armony Show» di New sede espositiva di Genus Bononiae-musei nella città della poi alla Biennale di Venezia (1932) aprendo il varco a tante York e ad «Art Basel. Hong Kong», la galleria è riuscita Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e dal Museo successive sperimentazioni. Per la prima volta, inoltre, a calamitare molta attenzione per la mostra realizzata Internazionale delle ceramiche in Faenza - Mic saranno esposte le opere acquisite nel 1950 dal Museo di a Venezia in occasione della Biennale d’arte «Roberto (cfr. a. p. 27). Sotto le due torri sarà possibile vedere, Anversa e mai più viste in Italia da allora: si tratta de «La Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren» dal 22 settembre al 12 gennaio 2014, a lupa» (1932), «Chiaro di luna» (1931-34), «Sport invernali» alla Fondazione Querini Stampalia curata da Danilo cura di Nico Stringa, «Arturo Martini. (1931-32), «Donna al sole» (1930). Lungo il percorso Eccher. Anche l’autunno per la Galleria Maggiore si Creature, il sogno della terracotta». saranno inoltre ordinate opere di ampie presenta denso di appuntamenti: «L’obiettivo della Martini, a differenza della terra romagnola, dimensioni provenienti stagione che si sta aprendo, spiega la direttrice Alessia non presenta episodi biografici che lo dalla Gnam di Roma Calarota che gestisce lo spazio dal 2001, è quello di leghino a Bologna, ma qui in anni recenti e da altre collezioni porre i riflettori sulla nostra sede centrale a Bologna, il presidente di Genus Bononiae, Fabio pubbliche e private. perché crediamo che nonostante la globalizzazione del Roversi Monaco, ha acquistato alcune opere q S.L. mondo dell’arte, la galleria possa e debba presentarsi importanti delle sculture attraverso la come luogo di incontro, di scambio e di formazione Fondazione Carisbo presieduta fino a Per informazioni, Palazzo Fava. della cultura artistica. Per questo motivo abbiamo Palazzo delle Esposizioni, pochi mesi fa. I pezzi «forti» di proprietà via Manzoni 2, Bologna, deciso di continuare a proporre mostre di qualità che Carisbo, esposti naturalmente nella rassegna, tel. 051 19936305, www. abbiano per protagonisti i maestri dell’arte. Al contempo sono «Torso» e «Madre folle» del 1929 genusbononiae.it continueremo a rafforzare la nostra attività all’estero mentre di recente sono stati acquisiti «La che anche per il biennio 2013-14 ci vedrà operativi sia Carità», «Dedalo e Icaro» e «Abbraccio». Il sul fronte del mercato, attraverso la partecipazione ad titolo scelto per la rassegna a Palazzo Fava, alcune importanti fiere internazionali, sia attraverso la quel termine «creature» con cui Massimo promozione culturale tramite un programma sempre più Bontempelli definiva le figure sognanti fitto e variegato di collaborazioni con prestigiosi musei di Martini, racchiude bene i contenuti internazionali». q S.L. dell’appuntamento bolognese: a Palazzo Fava saranno esposte per la prima «La lupa» di Arturo Martini, 1930-31. Anversa, Per informazioni: Galleria d’Arte Maggiore, via D’Azeglio 15, Bologna, tel. 051 235843, www.maggioregam.com volta assieme le grandi terrecotte che Museo Middelheim Il giro dei musei bolognesi Sono numerosi gli appuntamenti espositivi «Invincibili ottomani»: sono esposti per la dell’autunno bolognese, in attesa del prima volta alcuni oggetti che si trovavano grande evento che aprirà l’anno seguente. nella «Stanza delle Armi» dell’istituzione Ormai lo sanno tutti, visto il battage poi in parte confluiti nelle collezioni del pubblicitario in corso: dall’8 febbraio al 25 Museo civico medievale di Bologna. Basta maggio 2014 arriverà sotto le due Torri, spostarsi di pochi metri e, alla basilica di in «prima» assoluta per l’Italia, il dipinto San Petronio, fino al 15 settembre si può «La ragazza con l’orecchino di perla», vedere «La facciata incompiuta. Il portale capolavoro di Jan di Jacopo della Quercia e i progetti di Vermeer. Sarà esposto, completamento dal ’500 al ’900» con insieme ad altri dipinti disegni e documenti sul completamento dei Seicento olandese, della facciata rimasta per sempre a Palazzo Fava - Palazzo incompiuta a causa della prematura morte delle Esposizioni, con dell’architetto Antonio di Vincenzo. Molto la collaborazione di più tempo, sino alla fine del prossimo Fondazione Carisbo, gennaio, ha chi vuole visitare «Bruto Linea d’Ombra di Carpigiani: alle radici del packaging Marco Goldin e Fabio bolognese» al Museo del Patrimonio Roversi Monaco. Se industriale: in mostra documentazione «La ragazza con il catalogo di Linea archivistica e iconografica di archivi l’orecchino di d’Ombra racconterà la aziendali. Lo stesso museo, fino al 2 perla» di Jan vicenda del Seicento febbraio 2014, ospita inoltre «Giordani: Vermeer, 1665 olandese, per chi costruire giocattoli. Auto, carrozzine, circa, L’Aia, Royal voglia farsi una chiara biciclette per bambini, 1915-1961». Casa Picture Gallery Mauritshuis idea dell’importanza Saraceni, sede di Fondazione Carisbo, del protagonista della sino al 22 settembre ospita «Sculture mostra a disposizione c’è il volume da ridere. Da Adriano Cecioni a Quinto «Vermeer», uscito nel 2008 presso Ghermandi» dove è possibile visionare Mondadori Arte (159 pp., 7,9 euro). oltre 170 opere nelle quali pittori e scultori L’ha redatto Luigi Ficacci, attuale hanno privilegiato l’aspetto «caricaturale» soprintendente per i Beni storico-artistici per raccontare in chiave ironica un secolo di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna di politica, cultura e costume d’Italia. Da e Rimini. E la speranza ora è che le vedere anche il Museo civico Medievale: frotte di turisti annunciati ad ammirare la qui sino al 29 settembre c’è «Sete «Ragazza con l’orecchino» facciano quattro fruscianti, sete dipinte. Il recupero della passi e vadano a vedere i capolavori collezione tessile del Museo Civico conservati nella Pinacoteca nazionale e Medievale». È esposta una selezione di negli altri musei bolognesi dove tante, pezzi, databili tra il XVI al XIX secolo, di dicevamo, sono le iniziative. Fino al 31 damaschi, velluti, broccati, rasi del ricco dicembre l’antico Istituto delle Scienze patrimonio bolognese, posta al fianco di di Bologna, con la collaborazione dei dipinti di Passarotti, Fontana, Gennari, musei universitari di Palazzo Poggi, ospita Crescimbeni e Crespi. q S.L.
vedere a bologna 4 Chi è il mago che ha comprato Il «Bed-in» di Lennon (dal 29 ottobre al 26 no- vembre). q S.L. quelle opere? Per informazioni: ONO arte con- e Yoko temporanea, via Santa Margheri- ta 10, Bologna, tel. 051262465, www.onoarte.com La galleria «Ono arte con- Da ottobre il MAMbo espone opere scelte dalla Collezione UniCredit e temporanea» diretta da Vit- toria Mainoldi presenta, Casoni di ospita la rassegna «Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro» in occasione del dal 20 settembre al 5 ot- Mezzolara, un centenario della nascita del pittore esponente di spicco dell’Espressionismo tobre in occasione di Ar- telibro, «John Lennon Suite borgo storico 1742. Fotografie di Bruno da scoprire I l MAMbo e UniCredit si associano per presentare nelle Brotherus, Hein, Gütschow e Op de Beeck. Il percorso Vagnini», un’esposizione sale del museo civico «La Grande Magia. Opere scelte espositivo parte da «Psiche abbandonata da Amore» di Dosso di immagini scattate dal dalla Collezione UniCredit» a cura di Gianfranco Dossi e «Aracne tesse la tela. L’Indovina» di Antonio Carneo fotografo reggiano alla Maraniello e Walter Guadagnini in collaborazione con che in mostra dialogano con alcuni antichi testi di magia coppia Lennon-Yoko Ono Bärbel Kopplin. La mostra dal 20 ottobre al 16 febbraio della collezione della Biblioteca dell’Archiginnasio di in occasione dei «Bed-In» 2014 espone 93 opere realizzate dal Cinquecento ai giorni Bologna. La rassegna dedica specifiche riflessioni a foto e di Montreal del 1969. Ap- nostri di Dosso Dossi, Klimt, Chirico, Léger, Weston, cinema attraverso una selezione di lavori provenienti puntamento seguente dal Schwitters, Klein, Reiner, Baselitz, Richter, Blake, dalla collezione «Fotografis» di UniCredit Bank Austria 10 ottobre al primo dicem- A pochi chilometri da Bu- Christo, Brus, Nitsch, Jodice, Zorio, Paolini, Long, AG, conservata a Salisburgo. Alcune opere provengono bre con i 60 scatti allestiti drio apre al pubblico dopo Höfer e dei giovani Marclay, Toderi, Schinwald, Strand, invece dall’Albertina di Vienna, Macro e MaXXI di Roma, alla mostra «From sex to due anni di restauro con- Neues Museum di Norimberga. punk», prima monografica servativo l’ampio agglome- Il MAMBo ospita inoltre, dall’11 ottobre al 15 dicembre, italiana del fotografo ed ex rato di case rurali di Casoni la rassegna «Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro», tour manager dei Sex Pi- di Mezzolara nella campa- che rientra tra gli appuntamenti coordinati dall’Istituto stols, John Tiberi. Le imma- gna tra Bologna e Ferrara, per i beni artistici, culturali e naturali della Regione gini sono relative alla scena al limite delle antiche valli ideati in occasione del centenario della nascita del pittore punk degli anni Settanta, che Napoleone bonificò nel esponente di spicco dell’espressionismo europeo. In mostra epoca che investì le arti e 1813. Si tratta di un’area alcune opere dalla poetica neorealista provenienti dallo cambiò per sempre moda, storica: il piccolo borgo di «CSAC-Centro Studi e Archivio della Comunicazione» grafica e musica natural- abitazioni si dipana infatti dell’Università di Parma. Ma la serie di appuntamenti mente. L’anno espositivo attorno a quel che un tem- in occasione del centenario è davvero ampia e arriva della galleria si conclude po era un antico convento anche in Vaticano dove dal 12 ottobre al 12 gennaio con «Alice O’Malley: Com- benedettino che successi- 2014 si svolge «Aldo Borgonzoni. Immagini e visioni munity of Elsewheres», 30 vamente, nel Cinquecento dal Concilio Vaticano II». Per restare in Emilia Romagna: fotografie che compongono sotto la proprietà della fa- l’11 ottobre il MAMbo ospita il convegno «Aldo Borgonzoni. la prima personale italiana miglia Manzoli fu trasfor- Arte e ideologia di “perdurante giovinezza”» a cura di della fotografa america- mato in una ampia dimo- Gloria Bianchino e Claudia Collina. Nella natia Medicina na che ha immortalato ra signorile di campagna. (Bologna) la Pinacoteca Borgonzoni ospita dal 27 ottobre New York underground de- Nel secondo decennio del al 20 gennaio 2014 la mostra «Aldo Borgonzoni. Medicina: gli anni Novanta e Duemila Settecento appartenne ai colori e segni della memoria» mentre l’ex Camera del Lavoro principi d’Acqua Sparta, di Medicina dal 9 novembre al 20 gennaio 2014 vede «Il poi ai nuovi patroni mar- lavoro della realtà. 1948: il murale di Aldo Borgonzoni e la chesi di Bagno di Mantova cultura d’immagine». Le manifestazioni si protrarranno con che ricostruirono la chiesa altri eventi nei nel 2014 a Gattatico (Reggio Emilia) e Dozza del borgo all’inizio dell’Ot- (Bologna). q S.L. tocento. Dal 1919 il com- plesso è di proprietà della Per informazioni, MAMbo, via Don Minzoni 14, Bologna, tel. 051 6496611, www.mambo-bologna.org, www.unicreditgroup.eu; www. famiglia Caliceti. Il 29 set- centenarioaldoborgonzoni.it; www.ibc.regione.emilia-romagna.it tembre sarà tutto visitabi- le. q S.L. «La Danza con i dischi d’oro» di Arthur Benda, 1931, UniCredit Per informazioni: Casoni di Mez- Art Collection-Bank Austria (Collezione «Fotografis» in comodato zolara di Budrio, www.ilborgodei- al Museum der Moderne, di Salisburgo). Sotto, «Le mondine» di Aldo casoni.it Borgonzoni, 1948 STANISLAO FARRI “Sguardi su Reggio” Inaugurazione sabato 23 Novembre ore 18,00 Periodo espositivo 24 Novembre – 12 Gennaio 2014 vv8 artecontemporanea Cortile di Palazzo Borzacchi - via Emilia Santo Stefano, 14 - 42121 Reggio Emilia Tel. 0522 432103 – galleriavv8@alice.it
5 vedere a BOLOGNA Arte al Cubo «Cubo» è l’acronimo di Centro Unipol Bologna per indicare il nuovo spazio espositivo multimediale, di documentazione e museo aziendale del colosso cooperativo emiliano. La responsabile della parte artistica Angela Memola illustra le attività del nuovo polo culturale diretto da Alberto Federici, responsabile dell’Area CorporateIdentity A ngela Memola, titolare della «Grafique Art Gallery» di cinquant’anni di attività. liberamente e il museo non è a pagamento. Intendiamo Bologna, è la responsabile per la parte artistica di Cubo, acronimo di “Centro inoltre avvicinare le scuole per permettere loro di organizzare «Cubo Centro Unipol», una vera e propria struttura Unipol Bologna”, doveva visite e test nello spazio sicurezza. E non dimentichiamo che culturale che ha aperto da poco i battenti e con l’autunno raccontare la storia e Cubo è anche uno spazio di aggregazione per i collaboratori inizierà la vera e propria attività. Angela Memola spiega i valori del Gruppo, dell’azienda e per coloro che in qualche modo frequentano ai lettori del «Vedere» le caratteristiche del nuovo polo proiettandoli nel futuro. Unipol. Sotto il profilo urbanistico, i giardini di Cubo sono bolognese. La collega Zamagni completamente ciclabili e uniscono due importanti quartieri Quando è entrata in contatto con Unipol e come si è insieme al suo staff ha della città. Gli incontri, gli eventi e le mostre e tutte le sviluppata la collaborazione per Cubo? letteralmente “costruito” e iniziative di Cubo sono in particolare a favore del territorio in «Sono già diversi anni che con la mia attività di gallerista organizzato un laboratorio cui operiamo». collaboro con Unipol in qualità di cliente. Dalla sua dove sono stati raccolti e Quali sono le iniziative realizzate e quali le prossime? dirigenza ho sempre avuto risposte molto attente e di catalogati tutti i reperti «Siamo appena partiti. Durante l’estate abbiamo ospitato la gusto alle proposte artistiche che via via facevo quando legati alla storia di Unipol. rassegna estiva di musica e cabaret nei giardini con l’evento venivo contattata per soddisfare esigenze che inizialmente Ossia documenti originali, “Musica Raccontata” al quale hanno partecipato Corrado muovevano dalla necessità di spazi da armonizzare. Ogni fotografie, oggetti, libri Augias e Fausto Modugno. Abbiamo avuto due mostre volta il rapporto si trasformava in un dialogo sull’arte verbali, libri soci, bilanci, temporanee, una sorta di “numero zero” di questa attività, contemporanea e in racconti sugli artisti; da tutto ciò ho coppe, medaglie e altro. quali “Riflessi d’Italia” che ha celebrato attraverso le opere appreso che all’interno dell’azienda, in particolare in alcuni Lo Spazio Arte di Cubo Il contributo di tutte le degli artisti i 50 anni di usi e costumi degli italiani (opere di uffici e in un caveau, c’erano opere che meritavano di essere unità dell’azienda è stato Cella, De Molfetta, Lodola, Andy, Morellet, Catastini, Bolcato, valorizzate ed esposte. Tra esse l’importante collezione di fondamentale sia per l’acquisizione dei reperti sia per la Giuffrida, Veneziano). Attualmente i visitatori possono invece opere del torinese Carlo Levi. Come credo sia successo in realizzazione: dall’Immobiliare che ha avuto l’impegno di ancora visitare “Oltre la paura” nella quale un esperto, il molte aziende italiane, gli amministratori erano impegnati costruire fisicamente il contenitore situato a Porta Europa, su professor Bonomo, ha motivato la tesi secondo la quale l’arte nel loro principale lavoro, e non avevano il tempo di seguire avveniristici e bellissimi giardini pensili, all’amministrazione nella storia ha suggerito e anticipato il superamento delle l’arte e le loro acquisizioni che certo non avvenivano per la che ne ha sostenuto l’impegno economico. Sino ai settori cicliche crisi economiche. Lo spazio cultura ha ospitato oltre volontà né di fare investimenti né di rafforzare la propria tecnologico, legale, acquisti, servizi ausiliari, comunicazione a conferenze sull’arte, il concorso di Hakaton, con giovani immagine verso l’interno o verso l’esterno». interna: tutti hanno operato sino a quando, alla fine dello da tutta Italia venuti a presentare le loro app sulla sicurezza. Le avranno raccontato vari aneddoti a questo scorso 26 marzo, data del compleanno di Unipol. A quel C’è stata anche l’anteprima di “Searching Sugar Man”, film proposito. punto mi hanno ricontattata per dedicare una sezione di biografico vincitore dell’Oscar 2013, con Biografilm Festival «Il presidente Enea Mazzoli mi ha ad esempio raccontato che questo Museo all’arte e alla collezione del gruppo». del quale Unipol è main sponsor. In futuro per quello che l’acquisizione di un’opera di Aldo Borgonzoni avvenne più Che attività ha svolto? riguarda lo Spazio Arte abbiamo in programma di presentare per la volontà di sostenere l’arte e l’artista che si era rivolto a «Per prima cosa la catalogazione che le dicevo prima, mostre di artisti del panorama nazionale e internazionale. lui che per altri motivi. Così è andata in numerose occasioni, realizzata utilizzando gli standard “Iccd” in modo da poter L’offerta culturale si amplierà anche con laboratori per tanto che negli anni Ottanta venne anche indetto il premio entrare in rete con l’Istituto Beni culturali della Regione ragazzi di musica, arte, teatro e cinema». q S.L. “Acquisto per la scultura” il cui tema era il lavoro; l’opera utilizzando il loro software: in questa maniera entro pochi vincitrice, “Turris” di Giuseppe Spagnulo, è ancora oggi davanti alla sede di via Stalingrado a Bologna e i prototipi mesi tutto il patrimonio sarà accessibile on line». Quali sono le finalità culturali e sociali dello spazio? Chi c’è nella collezione delle altre sculture partecipanti, tra cui una bellissima «Cubo è in pratica quasi un’intera opera d’arte La collezione di Unipol si compone di opere soprattutto di “Ziggurat” di De Vita, sono state restaurate e oggi sono contemporanea a sé stante: nell’architettura dei giardini artisti italiani del secondo dopoguerra. La raccolta narra cin- esposte negli uffici della sede di Porta Europa. Poi le varie pensili con le barre che producono luci e suoni e nel video quant’anni di cultura italiana attraverso linguaggi creativi diffe- fusioni aziendali hanno arricchito il patrimonio: la fusione d’arte che accoglie il visitatore nello spazio Mediateca, renti che spesso hanno come elemento comune il mondo del con “Aurora” ha portato, ad esempio, all’acquisizione di oltre che in quanto esposto naturalmente. Cerchiamo di lavoro. «La raccolta, spiega la curatrice Angela Memola, un’opera giovanile di Francesco Lo Savio, un raro smalto». utilizzarlo come luogo culturale e aziendale rivolto al futuro, diventa dunque anche un’occasione di indagine sociale Così è nata una collaborazione più stretta. in proiezione ottimistica. Oggi è importante dare messaggi di una realtà naturalmente complessa e contraddittoria. «Sì, perché mi sono offerta di fare una prima catalogazione di questo tipo. Si tratta di uno spazio di aggregazione Inoltre è esemplificativa della storia dell’azienda che l’ha di queste opere e ho suggerito al Gruppo di valorizzarle. La nel quale raccontiamo anche il ruolo sociale dell’attività costituita». Le opere sono confluite nel Gruppo Unipol prossima fusione con le aziende del Gruppo Fonsai andranno assicurativa e bancaria per rendere accessibili servizi e attraverso il susseguirsi di fusioni e di acquisizioni. inoltre ad arricchire ulteriormente questo patrimonio prodotti alla comunità di riferimento. All’interno di Cubo, «L’iniziale radicamento al territorio, continua Memola, è artistico importante e pressoché inedito. Ho così modificato come le accennavo, c’è la Mediateca che racconta attraverso confermato dalle acquisizioni di artisti bolognesi quali la mia professione di gallerista in quella che ho trovato più i numerosi touch screen la storia delle assicurazioni, di Aldo Borgonzoni, Dino Boschi, Maurizio Bottarelli, le fortemente innovativa di mediatrice culturale. Penso che Unipol, di Bologna e dell’Italia, ci sono le colonne interattive originali grafiche di Nicola Zamboni degli anni Sessanta l’attuale fase storica richieda una capacità che attraverso sofisticati software aggiornano dati di del Novecento e le carte di Alberto Sughi. Negli anni di lettura della situazione e delle interesse sociale; c’è lo spazio Sicurezza dove gli innovativi Ottanta la collezione si amplia con l’inserimento di lavori prospettive dell’economia e simulatori di guida e di crash test attivano la funzione di Mimmo Paladino, Ennio Morlotti, Domenico Bianchi, dunque nuove scelte, nuovi sociale della prevenzione. E poi ovviamente lo spazio Paolo Icaro e, grazie a successivi passaggi di proprietà protagonisti, anche in campo Cultura, dove organizziamo anche conferenze e mettiamo aziendali anche di Fausto Pirandello, Francesco Lo Savio, culturale». a disposizione dei visitatori un’emeroteca digitale. Nello Mario Schifano, Franco Angeli e altri». Il nucleo più Perché è nato Cubo? spazio Arte invece presentiamo mostre temporanee in cui le consistente della raccolta Unipol è la cinquantina di opere «Contemporaneamente opere dialogheranno con i valori del Gruppo. Tutto questo di Carlo Levi, intellettuale, pittore e uomo politico. L’artista alla mia idea di valorizzare oggi avviene sotto il diretto controllo dell’area “Corporate torinese (1902-1975), e le opere Unipol insieme a quelle le opere stava nascendo il Identity” di Unipol, e di Alberto Federici, direttore di Cubo». di proprietà del Museo Magi ’900 di Pieve di Cento, sono progetto affidato alla tenace e Come intende metterne a frutto la presenza sul al centro della rassegna «Carlo Levi il Volto del Novecento» bravissima Giulia Zamagni del territorio? che si tiene al Pala De Andrè di Ravenna fino al 16 museo d’impresa, deciso perché «Il nostro vuole essere non solo un museo d’impresa, ma settembre. q S.L. Unipol nel 2013 avrebbe festeggiato i uno spazio aperto al territorio dove si racconta la storia Per informazioni: Centro Unipol Bologna, Porta Europa, Piazza Vieira ed il futuro del Gruppo coinvolgendo gli spettatori nella De Mella 3 e 5, tel. 055 5076060, www.cubounipol.it Angela Memola storia dell’impresa bolognese. Tutti gli spazi sono fruibili
vedere a bologna 6 Tre musei civici per una giornata a Imola Sono il Museo di San Domenico, il Palazzo Tozzoni e la Rocca Sforzesca con i suoi tesori U na visita a Imola offre alla visione il nuovo Museo accolto per cinque secoli la di San Domenico con le raccolte Scarabelli, vita dei conti Tozzoni, nel l’affascinante casa-museo di Palazzo Tozzoni e la 1978 il palazzo, con gli arredi possente Rocca Sforzesca. I Musei civici imolesi affiancano originali, la collezione d’arte all’esposizione delle proprie raccolte cicli di visite a tema e l’archivio, diviene un museo che durano molti mesi all’anno, esposizioni temporanee, mantenendo intatto il fascino attività nel campo dell’arte contemporanea, programmi di una casa lungamente didattici speciali per le scuole, laboratori, giochi e feste di abitata. La trentina di stanze compleanno per bambini compresa un’intera notte passata costituisce il percorso utile a al Museo a scoprire e decifrare gli antichi reperti. La guida immergersi nell’atmosfera a questa piccola visita virtuale alla città romagnola è della realtà quotidiana Claudia Pedrini, direttore dei musei civici della Città di un palazzo nobiliare di Imola. tra Sette e Ottocento». Museo di San Domenico. «Il polo museale di San Domenico, spiega L’architettura dell’attuale Claudia Pedrini, è il cuore antico dei Musei civici imolesi nati Veduta della Rocca Sforzesca di Imola e scalone di Palazzo Tozzoni edificio corrisponde all’inizio dell’Ottocento e comprendenti collezioni d’arte, archeologia alla ristrutturazione e scienze naturali, ora ospitate nell’ex convento di San Domenico della chiesa di San Domenico che conserva il «Martirio di compiuta dal 1726 e recentissimamente del tutto rinnovate con l’apertura dei nuovi Sant’Orsola» di Ludovico Carracci. al 1738 su progetto allestimenti delle Collezioni d’arte della città e del Museo Giuseppe Museo Giuseppe Scarabelli. «Questo, continua Claudia Pedrini, dell’architetto ticinese Scarabelli realizzati dal Comune di Imola con la collaborazione di è stato riaperto nella sede domenicana nel marzo 2013 ed è ricco Domenico Trifogli, forse su indicazioni del maggior enti pubblici e di privati. Alla fine del 2011 sono state inaugurate le di 25mila pezzi di geologia, archeologia, scienze naturali, oltre esponente del tardo barocco bolognese, Alfonso Torreggiani. Collezioni d’arte della città, un percorso costruito per nuclei tematici ai materiali etnografici precolombiani ed africani, tra cui una L’arredo è inoltre arricchito da dipinti di Lavinia Fontana, e cronologici tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni e medaglie piccola mummia egizia. Peculiarità di grande valore scientifico e Bartolomeo Cesi, Ferraù Fenzoni. offrendo una storia per immagini della città dal Medioevo alla di particolare fascino è costituita dal nucleo originario del Museo, Rocca Sforzesca. «Fondata nel XIII secolo, conclude Claudia contemporaneità». Il percorso mette insieme un’ampia serie di il cosiddetto “Gabinetto di Storia Naturale” fondato nel 1857 da Pedrini, la Rocca costituisce uno splendido esempio di architettura stemmi e blasoni in pietra provenienti da facciate di palazzi Giuseppe Scarabelli ed altri studiosi. Il luogo mantiene l’originale fortificata tra medioevo e rinascimento». Del periodo più antico privati e pubblici, ceramiche trecentesche e rinascimentali ordinamento e perciò è fondamentale per la storia della scienza e conserva il portale con arco a sesto acuto, l’antica torre ritrovate in città e frammenti di affreschi staccati quattro- della museografia a livello nazionale. L’attuale progetto scientifico quadrata di sud-est ancora riconoscibile pur essendo cinquecenteschi di Cristoforo Scaletti, Tommaso Cardello, e museografico è stato rispettoso dell’ordinamento dei pezzi inglobata nel torrione rinascimentale, il mastio con le Bartolomeo Cesi. Numerosi poi sono i dipinti anche di artisti esposti e dell’allestimento storici, traducendoli in un linguaggio segrete, i suggestivi ambienti a piano terra e il terrazzo da cui noti quali Orazio Samacchini, Innocenzo da Imola, Lavinia contemporaneo». Il Museo Scarabelli di San Domenico si la vista spazia su tutta la città e le vicine colline. Restaurata Fontana, Bartolomeo Cesi, Bartolomeo Passerotti, il Codino, articola in due parti, dedicate alle origini ottocentesche e riaperta al pubblico nel 1973, conserva all’interno una Giovan Gioseffo Santi, Felice Casorati, Renato Guttuso, del Museo e alle varie collezioni di Geologia, Archeologia e collezione di ceramiche e armi (600 pezzi). q S.L. Filippo de Pisis, Domenico Cantatore, Giorgio Morandi e Scienze Naturali. altri artisti locali ai quali di aggiunge un nucleo di preziosi Palazzo Tozzoni. «Si tratta, spiega il direttore dei musei civici Per informazioni, Musei Civici di Imola, Imola (Bologna), tel. 055 0542 disegni. Il percorso di visita si snoda anche all’interno imolesi, di un raro e intatto esempio di casa-museo: dopo aver 602609, museicivici.comune.imola.bo.it Riapre dopo il terremoto la Pinacoteca Civica di Pieve di Cento, ed è subito un successo Il 19 maggio 2013, a un anno esatto Morgan’s Paint; la Collezione Severo dal terremoto che, il 20 e il 29 maggio Pozzati, donata dalla nipote Amelia Pozzati, 2012, aveva profondamente sconvolto composta da 216 pezzi; la Donazione alcuni territori, in particolare dell’Emilia, Norma Mascellani e quella di Pirro la Pinacoteca Civica di Pieve di Cento Cuniberti; opere donate da artisti che ha riaperto i battenti, dopo l’esecuzione hanno tenuto mostre personali a Pieve di di lavori murari alle pareti e al tetto, Cento. immediatamente disposti dal sindaco La visita alla Pinacoteca Civica offre anche Sergio Maccagnani e dall’assessore una vasta collezione di vetri d’autore del Gianni Cavicchi. Graziano Campanini e Novecento. La riapertura della Pinacoteca Giulia Ramponi, che hanno supportato la ha subito fatto registrare un consistente Giunta nella ricostruzione postsismica, aumento di visitatori; particolarmente hanno colto l’occasione per progettare significativa la riscoperta del Museo da un riallestimento delle collezioni e nuovi parte dei cittadini di Pieve, che così si apparati didascalico-informativi. riappropriano della memoria storica della Aperta nel 1810, la Pinacoteca Civica, loro città e sono probabilmente disponibili è, dal 1980, a Palazzo Mastellari, sede a considerare positivamente il progetto dell’antico ospedale cittadino. Su una cui si pensa: una nuova sede per la superficie di circa 600 metri quadrati, Pinacoteca, che consenta un ampliamento il Museo è suddiviso in due sezioni. La delle sale espositive e dei servizi. q S.P. parte antica raccoglie le collezioni d’arte del Comune dal XIII secolo fino ai primi anni dell’Ottocento, con numerose opere provenienti dalle soppressioni napoleoniche, tra cui si segnalano una pala di Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino («San Michele Arcangelo che uccide il demonio») e la «Madonna con Bambino» in legno policromo del XIV secolo, un esempio di reliquiario a statua, di ambito spagnolo. Con il nuovo riallestimento, sono provvisoriamente approdati in Pinacoteca anche tre dipinti, salvati dalla Collegiata semidistrutta dal terremoto. La sezione del Novecento comprende: la Collezione Giuseppe «Madonna Alberghini, scultore pievese attivo tra gli con Bambino» anni Venti e Sessanta del Novecento; in legno la Donazione Efrem Tavoni, 265 stampe policromo del internazionali provenienti dal suo Premio XIV secolo
7 vedere a BOLOGNA Decennale in musica per i libri d’arte con un nuovo presidente, Ricardo Franco Levi Il tema scelto per la decima edizione della kermesse bolognese dedicata al libro d’arte è «Musica per gli occhi. Collezionismo all’Opera nella sede storica di Palazzo Re Enzo e del Podestà a Bologna» U n’edizione importante quella che si svolge dal 19 al Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna al 22 settembre per «Artelibro Festival del Libro (dal 18 settembre al 20 ottobre), a cura di Antonio Taormina d’Arte», per due motivi. La manifestazione, tra le ed Enzo Gentile, fa il punto sulla relativamente poco nota più importanti a livello internazionale per quanto produzione letteraria e grafica dell’autore di «Imagine». Altra riguarda l’editoria, giunge al decimo anno e il mostra di ambito musicale e visivo presso l’Aula Magna della compleanno coincide con la nomina di un nuovo Biblioteca Universitaria di Bologna: in «Records by artists presidente dell’associazione organizzativa. Ricardo (1960-1990)», a cura di Giorgio Maffei, ci saranno 300 dischi Franco Levi, noto giornalista, già sottosegretario alla d’artista tra cui quelli realizzati da Vito Acconci, Allan presidente del Consiglio del premier Romano Prodi, Kaprow, Martin Kippenberger, Joseph Beuys, Raymond prende il posto della fondatrice della manifestazione Pettibon, Nam June Paik, Laurie Anderson, John Cage, Giovanna Pesci. Il tema scelto per la decima edizione di Brian Eno, Demetrio Stratos, YYves Klein, Dan Graham, Artelibro è «Musica per gli occhi. Collezionismo all’Opera John Giorno, F.T. Marinetti, Robert Barry, Marcel nella sede storica di Palazzo Re Enzo e del Podestà a Duchamp, Jan Debuffet, Richard Long, Mimmo Rotella, Bologna». L’inaugurazione dell’appuntamento è prevista il 19 Palazzo Re Enzo e del Podestà Dieter Roth. Tra gli ulteriori appuntamenti si possono settembre, alle ore 17.30, nella Cappella Farnese di Palazzo segnalare il convegno «Fondi musicali in Emilia Romagna» d’Accursio con il saluto del sindaco di Bologna Virginio è in calendario il 20 settembre il convegno «Biblioteche promosso dall’Ibc - Soprintendenza per i Beni Librari e Merola, del presidente Levi, del Sovrintendente del teatro come opere d’arte». Alla Biblioteca dell’Archiginnasio Documentari della Regione Emilia-Romagna e il workshop comunale Francesco Ernani e l’intervento musicale dall’11 settembre è in scena la rassegna «Una tipografia sulla grafica editoriale «Artelibro graph lab. L’arte di ideare della soprano Felicia Bongiovanni che canterà arie di musicale di Tallone editore», in cui si potrà osservare una i libri», indirizzato in particolare agli studenti. Chiuderà Giuseppe Verdi. Il 19 settembre è anche prevista a Palazzo tipografia musicale gregoriana, tuttora attiva, articolata in la manifestazione, domenica 22 settembre, Philippe Re Enzo la performance «Decostruzione per violoncello e una sequenza di bulini, matrici, punzoni affiancati da tipi Daverio. q S.L. fili» dell’artista Arianna Fantin e del musicista Francesco mobili originali, corpi piccoli e monumentali, fusi a Parigi Guerri che farà da introduzione alla mostra «Volumi da Deberny et Peignot nel XIX secolo secondo il sistema del Per informazioni: Artelibro Festival del Libro d’Arte, sede principale: Palazzo cuciti» in cui sono raccolti tutti i libri scritti e ricamati in Maestro Theophile Beaudoire. La mostra «Literary Lennon», Re Enzo, piazza del Nettuno, Bologna, tel. 051230385, www.artelibro.it edizione unica dalla giovane artista bolognese residente a Berlino. Inoltre nel cortile del palazzo sarà allestita l’opera «Come musica» ideata da Lorenzo Perrone per il Ricardo Franco Levi: «Sto lavorando per il 2014 decennale del Festival. Gli appuntamenti di Artelibro sono moltissimi, a partire dal «core business» della manifestazione e per il prossimo decennio...» rappresentato dalla mostra-mercato a Palazzo Re Enzo e Il giornalista Ricardo Franco Levi è «Questo non lo deve chiedere me, bensì a coloro, in del Podestà. Gli stand delle case editrici di libri d’artista da pochi mesi il nuovo presidente particolare Giovanna Pesci Enriques e Federico Enriques, ai e di pregio presenti illustrano le loro principali uscite dell’associazione Artelibro, ruolo quali è venuta questa idea. Quel che le posso dire è che la editoriali, a fianco degli spazi dedicati ai librai antiquari nel quale sostituisce la fondatrice proposta mi è stata fatta al Salone internazionale del libro di (l’associazione dei Librai antiquari è partner tradizionale di della manifestazione Giovanna Pesci Torino e che ho avuto ben poche perplessità nell’accettarla. Artelibro) dove saranno presenti numerosi e preziosi libri Enriques. Gli abbiamo rivolto alcune Il consolidato prestigio di Artelibro, la qualità delle persone e documenti antichi, oltre a numerosi libri d’artista dei domande. da cui veniva la proposta, l’amore per Bologna e per i libri principali artisti del Novecento. Uno spazio, inoltre, sarà Tracci una sua breve autobiografia, dottor Levi. non mi hanno fatto esitare». dedicato alla «modernità» editoriale, con «Fruit. Focus on «Mi sono laureato a Bologna in Scienze politiche e, dopo altri Quali considera i punti di forza e quali i deboli della contemporary art», un’ampia indagine sui progetti italiani studi di economia e un primo periodo di lavoro nel settore manifestazione? e internazionali di editoria d’arte self-publishing condotta del commercio internazionale, ho operato per un poco nel «I punti di forza stanno in quello che ho appena chiamato un dall’Associazione Culturale Crudo. Sempre a Palazzo Re Mulino, del quale sono anche diventato socio con una quota consolidato prestigio. Dieci anni di appassionato lavoro da Enzo, dal 19 al 22 settembre, l’associazione culturale «La piccolissima alla quale, però, tengo molto. Successivamente parte di coloro che hanno immaginato, realizzato e condotto Città Ideale» presenta un’esposizione delle riproduzioni sono entrato nel giornalismo, prima al “Sole-24 Ore” poi Artelibro parlano da soli. Per il libro antico Artelibro è ormai delle macchine di Leonardo da Vinci, in scala ridotta ma al “Corriere della Sera” come inviato e come responsabile un appuntamento d’obbligo nel calendario nazionale e perfettamente funzionanti. Altra area, questa un’ulteriore dell’informazione economica. Successivamente ho lavorato internazionale e lo stesso si può dire per il libro d’artista, novità di Artelibro 2013, è la sezione dedicata all’editoria all’“Indipendente”, di cui sono stato il fondatore e il primo il libro di pregio, il libro d’arte. E, poi, c’è il coinvolgimento, d’arte digitale: i visitatori della manifestazione potranno direttore. Dopo è iniziata una bellissima avventura politica, davvero straordinario, di tutta la città e delle sue istituzioni testare su appositi iPad gli e-book e le app più interessanti prima come portavoce di Romano Prodi nel suo primo culturali, pubbliche e private. Certo, il momento è difficile. Ma a livello internazionale, come ad esempio quelle realizzate governo, poi, sempre al fianco di Prodi, a Bruxelles alla per quale settore economico non lo è?». dalla Tate Modern di Londra e dal MoMA di New York. Come Commissione Europea. Ancora: di nuovo in Italia, questa Intende portare dei cambiamenti al Festival già a partire da di consueto in piazza Nettuno ci sarà invece la «Libreria volta come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio questa edizione? dell’Arte» gestita da Librerie.coop aperta dal 7 al 22 con delega per l’editoria. Infine, un’ultima legislatura, quella «Per quest’anno no, tutto è ormai in dirittura d’arrivo. Del settembre. Molte come di consueto anche le mostre, oltre terminata a febbraio, come deputato nella commissione resto, e lo vedrete, il programma era ed è talmente ricco a «Volumi cuciti». Le edizioni «Pulcinoelefante» di Alberto Cultura della Camera. Ed ora, terminata l’esperienza politica, che proprio non servivano aggiunte. Per il 2014 (e per Casiraghy presentano a Palazzo Re Enzo una selezione delle il ritorno al giornalismo e alla scrittura con la gradevole il prossimo decennio...), invece, stiamo già attivamente circa 10mila pubblcazioni, caratterizzate dal piccolo formato sorpresa di Artelibro». lavorando in direzione di una significativa e ambiziosa e dalla fattura artigianale, pubblicate dalla casa editrice dal Da pochi mesi lei è appunto presidente di Artelibro. Aveva innovazione e crescita di Artelibro. Ma non voglio per ora 1982. In Salaborsa dal 7 al 22 settembre è presente la mostra seguito o partecipato al Festival nelle precedenti edizioni? anticipare nulla. Ne parleremo a Bologna, al momento di «Buona la prima», a cura del giornalista della «Domenica «Certamente sì. Avevo partecipato e seguito molte delle aprire la decima edizione». del Sole 24 Ore» Stefano Salis: venti copertine di libri precedenti edizioni, prima come semplice appassionato di Ci sarà ancora il coinvolgimento dell’ex presidente e selezionate da una giuria di esperti tra cui Italo Lupi e libri e, in particolare, di quelli antichi, poi, in veste ufficiale fondatrice Giovanna Pesci? Marco Belpoliti. In anticipo, il 10 settembre aprirà invece come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con «Il pieno coinvolgimento di Giovanna e la permanenza di «Biblioteche»: la rassegna, ospitata nella Sala d’Ercole di delega per l’editoria. Al fondo, però, lo ripeto, c’è sempre Federico Enriques nel consiglio d’amministrazione sono state Palazzo d’Accursio si compone delle fotografie che Massimo stato l’amore per i libri». le uniche, ma precise, condizioni che ho posto per accettare Listri ha scattato nelle più monumentali biblioteche Perché è stato scelto per questo incarico? la presidenza». q S.L. d’Europa, da Coimbra a Weimar. Sempre a Palazzo d’Accursio
vedere a modena 8 Fondazione Fotografia punta all’auto-sostenibilità Il progetto originario era stato voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio che lo ha sviluppato fino a diventare una vera impresa con attività di marketing e di promozione economica di iniziative artistiche, formative e culturali S ono passati sei anni dal debutto del progetto, pensi ai dati di ciascun anno, è prevista una mostra estiva, nella quale voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di del Master, cui gli studenti presentano le loro opere. Quest’anno, il Modena, sotto la presidenza del professor Andrea sono ammessi, titolo dell’esposizione, svoltasi a luglio nelle sale dell’ex Landi, di costituire una nuova collezione di fotografia al massimo, 15 Ospedale Sant’Agostino, era «Commencement» (il termine contemporanea italiana e internazionale e di promuovere giovani artisti, anglosassone con il quale si indica la cerimonia di eventi espositivi legati alle acquisizioni. Filippo Maggia che pagano consegna dei diplomi finali): dunque, insieme, momento ha diretto fin dall’esordio il progetto che ha qualificato © The Estate of Walter Chappell una retta di arrivo e di partenza. Alcuni degli studenti del Master e arricchito gettando luce anche sulla fotografia biennale di (Cavallini, Mainieri, Mammarella, Mangosio, Monaco, storica, mentre sviluppava e consolidava i rapporti e le 15mila euro (ci Pasquaretta, Quadri, Serra, Sommariva) espongono, collaborazioni a livello internazionale. L’iniziativa si è sono, tuttavia, dal 13 settembre al 13 ottobre 2013, nella mostra cimentata con la formazione di operatori nel campo dei borse di studio «Principianti. Di cosa parliamo quando parliamo linguaggi della fotografia e del video (in autunno inizia il e sono previsti d’amore?», realizzata in occasione di Festival terzo Master biennale sull’immagine contemporanea) riduzioni e Filosofia, dedicato quest’anno al tema «amare». Oltre e infine, nel 2012, è nata la Fondazione Fotografia «The offering» di Walter Chappell, 1978, stampa sostegni per a questa «giovane» mostra ci saranno, nell’ex Ospedale Modena, una società strumentale della Fondazione ai sali d’argento chi già abbia Samt’Agostino, le due esposizioni d’autunno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e partecipata dal un percorso di Fotografia. «Walter Chappell. Eternal Impermanence» Comune di Modena. Negli ultimi anni, le esposizioni studio in fotografia), e che devono di necessità stabilire la (dal 13 settembre al 2 febbraio 2014) è la retrospettiva sono state ospitate in alcune sale dell’ex Ospedale loro residenza a Modena, essendo richiesta una frequenza (150 immagini vintage, realizzate tra gli anni di Sant’Agostino, il complesso di oltre 24mila metri minima del 70 per cento. Un corso, secondo Filippo Cinquanta e i primi anni Ottanta), a cura di Filippo quadrati acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Maggia, che già ha avuto attenzione e riconoscimenti Maggia, dedicata a uno dei fotografi americani Modena i cui lavori di restauro inizieranno entro il 2013 e internazionali e che può essere paragonato a quello, di di culto, nato nel 1925 e scomparso nel 2000, ancora si completeranno nel 2017, che è destinato a diventare un antica tradizione, del Royal College di Londra. I docenti relativamente poco conosciuto, anche perché alcune fantastico polo culturale in cui troveranno sede, tra le altre sono di assoluto rilievo: fotografi, critici e storici della sue immagini furono ritenute all’epoca troppo esplicite istituzioni, la Biblioteca Estense, la Biblioteca civica d’arte fotografia, artisti, curatori. Fondazione Fotografia e provocatorie, nonostante Chappell si sia limitato a Luigi Poletti, il Centro per l’Immagine e la Fotografia. Su sta ora organizzando un corso per la curatela e celebrare l’irrecidibile rapporto tra natura e corpo umano, un’area dedicata di circa 2mila metri quadrati ospiterà l’organizzazione di mostre nell’ambito delle arti e l’amore come energia dirompente che scandisce il flusso le attività di Fondazione Fotografia Modena: mostre visive e della fotografia in particolare (anche qui della vita. Nelle stesse date, e nello stesso luogo, si tiene la temporanee, mostre permanenti dalle collezioni, master e i docenti sono sceltissimi quali, tra gli altri, Cresci, mostra «Modena e i suoi fotografi, 1870-1945», a cura altre attività formative). L’originario progetto si è così Thorimbert, Castella, Migliori, Fontana, Jodice). Tutto di Chiara Dall’Olio, che estrae da una gloriosa tradizione, sviluppato fino a diventare una nuova impresa, la cui è pensato in sinergia: gli studenti lavorano a contatto quella della fotografia modenese, opere e autori la gestione punta all’auto-sostenibilità, attraverso attività delle opere originali delle collezioni, partecipano a imprevedibili e vitali che si prolunga fino alla seconda di marketing e di promozione economica dei progetti conferenze e visite guidate; attraverso scambi con altre metà del Novecento. q Sandro Parmiggiani artistici, formativi e culturali promossi dalla Fondazione istituzioni, italiane e straniere, il Master organizza (nel bookshop sono già in vendita fotografie originali, residenze per i propri studenti in Italia e all’estero, per Per informazioni: Fondazione Fotografia Modena, via Emilia Centro 283, numerate e firmate, di Basilico, Moriyama, De Pietri). Si le quali copre le spese di viaggio e di alloggio. Alla fine Modena, tel. 059 239888, www.fondazionefotografia.it
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