VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...

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VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
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                                                                            emilia romagna
                                                                                                                il giornale dell’arte

                                                                             e nella repubblica di san marino
                                                                            N. 1 settembre/ottobre 2013
                                                                            umberto allemandi & C.
La Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Fotografia di Cesare Di Liborio

                                                                                                                                        Supplemento a «Il Giornale dell’Arte» n. 334 settembre 2013

                                                                            tutta l’arte da vedere in SETTEMBRE ottobre
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
tappeto rosso                                                                                                                                                                                                             2
                                               Pupi Avati: «Li ricordo                                                                                                           Vedere in
                                                                                                                                                                                 emilia        romagna
                                                ancora quei territori
                                                                                                                                        il giornale dell’arte                    e nella repubblica di san marino

                                                                                                                                              Società editrice                                è una testata edita
                                                                                                                                       Umberto Allemandi & C. spa,                           dalla Società editrice

                                                dell’Emilia Romagna
                                                                                                                                        via Mancini 8, 10131 Torino,                        Umberto Allemandi & C.
                                                                                                                                              tel. 011.8199111                        nell’ambito della linea di periodici
                                                                                                                                              fax 011.8193090                                     «Vedere a...»
                                                                                                                                        allemandi@allemandi.com

                                                   prima del grosso
                                                                                                                                   Direttore responsabile   Umberto Allemandi      Curatori Stefano Luppi
                                                                                                                                                                                   	Sandro Parmiggiani
                                                                                                                                   Vicedirettore                Franco Fanelli
                                                                                                                                   Caporedattore            Barbara Antonetto      Coordinamento redazionale      Lina Ocarino

                                                     cambiamento»                                                                  Impaginazione
                                                                                                                                   Pubblicità
                                                                                                                                                                   Elisa Bussi
                                                                                                                                                            Cinzia Fattori
                                                                                                                                       011.8199118 gda.pub@allemandi.com
                                                                                                                                                                                   Referente commerciale in Emilia Romagna
                                                                                                                                                                                   	Valeria Riselli
                                                                                                                                                                                                                   335 6390119
                                                                                                                                                                                                     valeriariselli@gmail.com
                                                                                                                                   Stampa Centro Stampa Quotidiani S.p.A.
                                                                 Il celebre regista racconta gli anni                              	Erbusco (Bs)

                                                                     della sua gioventù vissuta tutta                              Sommario
                                                                        a contatto col mondo dell’arte:                           BOLOGNA
                                                                                                                                    3	Arturo Martini
                                                                                                                                                                                   24 Centro Studi & Archivio Antonio

                                                                           il nonno era antiquario                                  3 Mostre in città
                                                                                                                                    3	Galleria d’Arte Maggiore
                                                                                                                                                                                   		Ligabue
                                                                                                                                                                                   25 «Mercanteinfiera»,
                                                                                                                                                                                   		 32ima edizione
                                                                            e il padre un grande                                    4 «Grande magia» e Borgonzoni
                                                                                                                                  		 al Mambo
                                                                                                                                                                                   25 De Pisis alla Magnani Rocca
                                                                                                                                                                                   26	Gli itinerari d’arte di Antea
                                                                             appassionato di pittura                                5 Cubo di Unipol
                                                                                                                                    6 Musei civici di Imola
                                                                                                                                                                                   26	Galleria Centro Steccata
                                                                                                                                                                                   Ravenna

                                                                              dell’Ottocento italiano                               7 Ricardo Franco Levi, Artelibro
                                                                                                                                  Modena
                                                                                                                                                                                   27	Arturo Martini al MIC di Faenza
                                                                                                                                                                                   27 La stagione del MAR
                                                                                                                                    8 Fondazione Fotografia                        28	Valerio Adami | «Open Museums»
                                                                                                                                    9 Festival Filosofia, XI edizione              29 Ravennantica | Museo Dantesco |
                                                                                                                                    9	Galleria civica di Modena                    		Premio Faenza
                                                                                                                                  10	I Musei di Palazzo dei Pio e Paladino

F
                                                                                                                                                                                   Piacenza
      ino a oggi i film di Pupi Avati (Bologna, 1938) sono       cambiamento che hanno subito: qui del resto ho imparato          10 Castelli di Modena nella rete                 30	I Musei piacentini
                                                                                                                                  11 Castello delle Rocche a Finale Emilia         31	Palazzo Farnese
      stati oltre venti e molte decine le sceneggiature          a guardare le luci, le ombre e la mia gente, tutto immerso       12 Museo della Bilancia a Campogalliano          32	Galleria Ricci Oddi
      firmate. Avati ha anche ottenuto onorificenze: è           negli sconfinamenti infiniti delle nostre colline. Il            Reggio Emilia                                    32 Museo Civico di Storia Naturale
dal 1995 Commendatore dell’Ordine al merito della                paesaggio qui oggi è invece distrutto. La nostra regione         13 Collezione Maramotti                          Ferrara e Forlì-Cesena
                                                                                                                                  14 Raccolta d’arte del gruppo CCPL               33 Zurbarán a Palazzo dei Diamanti
Repubblica Italiana e nel 2005 ha ottenuto la Medaglia           ha due anime: quella pianeggiante da Bologna a Piacenza          14 Mostra di Umberto Mariani                     33	Opere del ’600 dalle chiese
d’Oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte. L’ultimo          è un territorio che ha facilitato l’ipercostruzione e oggi       14 Escher a Palazzo Magnani                      		 di Ferrara
libro scritto è di quest’anno: «La grande invenzione.            lungo la via Emilia è quasi una città unica. L’altro lato,       15 Zamboni | RezArte                             34 La Fondazione Tito Balestra
                                                                                                                                  16	Bonioni Arte | Galleria VV8                   35 L’Archivio Alberto Sughi
Un’autobiografia», edito da Rizzoli.                             verso il Ferrarese e il Po, è la parte migliore della regione.   16 Del Bue a Palazzo Casotti                     Rimini
Avati, lei ha realizzato oltre 20 film, ma lasciando da          Ferrara è forse nella regione la città più incontaminata,        Parma                                            36 Ligabue a «Villa Franceschi»
                                                                                                                                  18	Parma celebra Bodoni                          36 La Città per la cultura
parte il cinema qual è il suo rapporto con l’arte?               in quella zona la presenza della palude ha fatto sì che          18 Corrado Mingardi e la passione                38	Antonio Saliola
«Un rapporto molto stretto per motivi legati alla mia            ci siano meno industrie e un paesaggio magico rimasto            		 per i libri                                   san marino
famiglia paterna. Mio nonno svolse la professione di             uguale da centinaia di anni: l’ho tra l’altro usato nel          22 Franco Maria Ricci collezionista              39 La Galleria d’Arte Moderna
                                                                                                                                  		 di Bodoni                                     		 e Contemporanea
antiquario e per me fin da piccolissimo era usuale avere         film “Le strelle nel fosso” del 1979. Amo molto la natura
a che fare con oggetti antichi. Mio padre Angelo, detto          che unisco alla cultura contadina che mi ha segnato da           IL GIORNALE NON RISPONDE dell’auTENTICITà delle attribuzioni delle opere riprodotte, in
                                                                                                                                  particolare del contenuto delle inserzioni pubblicitArie. Le opinioni espresse negli articoli
“Lino”, invece, benché morto giovane, era un appassionato        bambino visto che all’epoca vivemmo in campagna per              firmati e le dichiarazioni riferite dal giornale impegnano esclusivamente i rispettivi autori.
                                                                                                                                  si consiglia di verificare telefonicamente gli orari delle manifestazioni.
collezionista di pittura dell’Ottocento italiano. Nel            motivi bellici. Trovo una grande seduttività nei nostri
secondo dopoguerra Lino Avati frequentava inoltre i              Appennini e nelle zone boschive: situazioni usate in tanti                                 www.allemandi.com
principali pittori viventi e casa nostra in via Saragozza a      mie film, come “Una gita scolastica” del 1983».
Bologna era una galleria d’arte con via vai di artisti: alle     Quali sono secondo lei i maggiori problemi del
pareti erano appesi i nostri Boldini, Morelli, De Nittis,
Signorini. Spesso passavano appassionati a vedere i quadri
                                                                 mondo culturale?
                                                                 «La cultura oggi in Italia è assente quasi totalmente e          Il Mibac adotta
e venivano anche grandi personaggi della musica come
Arturo Benedetti Michelangeli e Francesco Molinari
                                                                 quando al governo si spartiscono le poltrone nessuno
                                                                 vuole quella dei Beni culturali. E così arriva spesso una
                                                                                                                                  il «Pantheon» di Ferrara
Pradelli, un noto collezionista come sapete. La passione         persona incompetente e priva della giusta vocazione               Pupi Avati più
per la pittura era condivisa in famiglia e nella cerchia dei     mentre il Mibac dovrebbe essere uno dei dicasteri più             sopra ricorda la
nostri amici, io stesso bambino ho conosciuto Giorgio            importanti perché noi dovremmo fondare su natura e                devastazione del
Morandi».                                                        arte il nostro futuro. Non sto dicendo, in questo momento         territorio emilia-
Che impressione ne ebbe?                                         difficile economicamente, di finanziare nuove opere               no e, al contra-
«Avevo circa dodici anni, era poco dopo la guerra e              d’arte, sarebbe sufficiente occuparsi delle risorse culturali     rio, la maggior
lui viveva in via Fondazza con due sorelle: fui molto            che gli avi ci hanno affidato».                                   «tenuta» di quel-
impressionato dalla statura fisica di Morandi e lui era          Ha una ricetta da consigliare?                                    lo romagnolo, in
davvero di poche parole anche perché non aveva molta             «Penso a quanto fanno in Vaticano: quel modello andrebbe          particolare dell’a-
dimestichezza con i bambini. Con mio padre Morandi               replicato in Italia per promuovere i nostri musei».               rea ferrarese e
aveva un ottimo rapporto, così come Lino lo ebbe con             Lei ha conosciuto personaggi importanti anche per                 del delta del Po.
Filippo de Pisis che venne a caso nostra e ci fece, a me e ai    l’Emilia Romagna, come Pasolini e Fellini, ci fa un               Certo non sono L’altare maggiore della Chiesa di San Paolo
miei fratelli, tre ritratti poi andati purtroppo perduti in un   breve ritratto?                                                   mancate nel cor- di Ferrara
trasloco».                                                       «Con Pier Paolo scrissi il suo ultimo film, “Salò o le 120        so dei decenni devastazioni e decisioni scellerate portate
Lei oggi ha una collezione d’arte?                               giornate di Sodoma” del 1975 e per un lungo periodo               avanti nonostante la Regione Emilia Romagna sia dotata
«No purtroppo, non ho più neppure le opere di mio                insieme a Franco Citti di cui era molto amico frequentai          di un «Servizio pianificazione urbanistica, paesaggio e
padre. Deve sapere che dopo la sua morte noi figli non           la sua casa di via Eufrate. Non ero suo stretto amico, ma         uso sostenibile del territorio» istituito a partire dalla
avevamo attitudine agli studi e facemmo molte bizzarrie,         Pasolini era una persona molto dolce ed era facile scrivere       nota Legge Galasso (n. 431/1985). Ma, forse complice
costringendo nostra madre mano a mano a vendere le               film con lui regista. Certo quel film era la prima parte del      anche il terreno paludoso, il Ferrarese pare più integro.
opere. Ricordo che quando c’era da pagare qualche debito         ciclo della morte e toccò argomenti terribili. Con Fellini        Nel capoluogo le istituzioni hanno naturalmente un
lei incartava un Domenico Morelli, usciva e tornava con          invece era diverso, eravamo amici e mi ha svelato tanti           occhio di riguardo per la ricostruzione postsismica dopo
10-12mila lire di qualche gallerista. Abbiamo dissipato nel      segreti nelle lunghe passeggiate che facevamo sul lungo           il terremoto del 2012. Da pochi mesi è stata riaperto a
tempo la sua collezione molto ragionata, messa insieme           Tevere quando a Roma io abitavo in via Del Babuino e lui          Palazzo Schifanoia il Salone dei Mesi dopo un attento
con un certo intuito e visitando vecchie case e sagrestie.       nella vicina via Margutta. Del resto io iniziai a fare cinema     restauro mentre nei prossimi due anni nel monumento
Lino Avati trascorreva notti in bianco a pulire e osservare i    dopo avere visto «8 e mezzo”».                                    dovrebbe essere approntato un nuovo percorso museale.
suoi quadri. Pensandoci bene...».                                Lei ha girato film importanti, «La casa dalle finestre            Inoltre, sempre a Ferrara, il ministro del Mibac, Massimo
Dica.                                                            che ridono» e «Regalo di Natale» tra i molti altri,               Bray, certo anche grazie «all’attenzione» del ministro
«Riflettevo e penso che oggi, anche se visito pochissime         mentre per il futuro che prevede?                                 per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini,
mostre o musei, ho una cultura visiva, utilizzata nei miei       «Sto girando “Un ragazzo d’oro” con Sharon Stone                  ferrarese, ha deciso di «adottare» la Chiesa di San Paolo.
film: lo devo all’epoca in cui mio padre portava i dipinti       e Riccardo Scamarcio, mentre il 24 novembre sulla                 La chiesa, edificata nel X secolo e ricostruita a seguito
a casa quasi ogni giorno. Certo all’epoca è stata un’azione      Rai andrà in onda “Il bambino cattivo” con Donatella              del terremoto del 1570, è definita il Pantheon della città
più patita che condivisa, ma lui stava ore a guardare le         Finocchiaro e Luigi Lo Cascio: è dedicato a come un               poiché ospita le sepolture di illustri personaggi di cultura
opere. E io con lui, lì ho imparato a guardare, a riflettere     undicenne partecipa alla deflagrazione della famiglia e           oltre a opere di Bastianino e Scarsellino.
con gli occhi. Mi sono educato a vedere e penso che              alla separazione dei genitori. Vede, gli anziani come me          La chiesa ha subito gravi problemi strutturali e ora il
facendo cinema sia stata una pratica fondamentale».              e i bimbi hanno le stesse caratteristiche, entrambi sono          ministro Bray ha interessato direttamente i suoi uffici per
Cosa pensa della sua terra, l’Emilia Romagna, dal                fragili, ad esempio. A Natale andrà poi in onda anche “Un         la messa in sicurezza dell’edificio e i successivi lavori di
punto di vista visivo?                                           matrimonio” con Michela Ramazzotti».                              restauro. q S.L.
«Li ricordo ancora questi territori prima del grosso             q Stefano Luppi
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
3                                                                                                                                      vedere a BOLOGNA
Bologna e Faenza insieme                                                                                                                    Solo maggiori artisti
                                                                                                                                            per la Galleria Maggiore
per celebrare un grandissimo                                                                                                                Un anno denso di atti-

del Novecento: Arturo Martini
                                                                                                                                            vità e di novità quello
                                                                                                                                            della storica Galleria
                                                                                                                                            d’Arte Maggiore di
                                                                                                                                            Bologna. Nella prima
La Fondazione Carisbo e il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza,                                                                  metà dell’anno, ol-

promuovono un grande evento per uno dei massimi scultori italiani                                                                           tre a inaugurare im-
                                                                                                                                            portanti mostre nella
                                                                                                                                            sede bolognese (tra

S
                                                                                                                                                                        Un’opera di Sam Francis della Galleria
       i presenta come una delle mostre da non perdere            l’artista realizzò tra il 1928 e il 1932. Questi anni                     cui «Roberto Seba-
                                                                                                                                                                        d’Arte Maggiore
       dell’autunno espositivo italiano il doppio                 furono definiti da Martini il «Periodo del canto», la                     stian Matta. Oli, scul-
       appuntamento dedicato allo scultore trevigiano             fase della sua poesia più alta e dispiegata che lo portarono              ture e tecniche miste» e «Sam Francis. Freedom of
Arturo Martini (Treviso 1889 - Milano 1947) da Palazzo Fava,      anche ad esporre alla prima Quadriennale di Roma (1931) e                 color»), a partecipare a «The Armony Show» di New
sede espositiva di Genus Bononiae-musei nella città della         poi alla Biennale di Venezia (1932) aprendo il varco a tante              York e ad «Art Basel. Hong Kong», la galleria è riuscita
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e dal Museo             successive sperimentazioni. Per la prima volta, inoltre,                  a calamitare molta attenzione per la mostra realizzata
Internazionale delle ceramiche in Faenza - Mic                    saranno esposte le opere acquisite nel 1950 dal Museo di                  a Venezia in occasione della Biennale d’arte «Roberto
(cfr. a. p. 27). Sotto le due torri sarà possibile vedere,        Anversa e mai più viste in Italia da allora: si tratta de «La             Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark, Pablo Echaurren»
dal 22 settembre al 12 gennaio 2014, a                            lupa» (1932), «Chiaro di luna» (1931-34), «Sport invernali»               alla Fondazione Querini Stampalia curata da Danilo
cura di Nico Stringa, «Arturo Martini.                                    (1931-32), «Donna al sole» (1930). Lungo il percorso              Eccher. Anche l’autunno per la Galleria Maggiore si
Creature, il sogno della terracotta».                                             saranno inoltre ordinate opere di ampie                   presenta denso di appuntamenti: «L’obiettivo della
Martini, a differenza della terra romagnola,                                                         dimensioni provenienti                 stagione che si sta aprendo, spiega la direttrice Alessia
non presenta episodi biografici che lo                                                                  dalla Gnam di Roma                  Calarota che gestisce lo spazio dal 2001, è quello di
leghino a Bologna, ma qui in anni recenti                                                                e da altre collezioni              porre i riflettori sulla nostra sede centrale a Bologna,
il presidente di Genus Bononiae, Fabio                                                                   pubbliche e private.               perché crediamo che nonostante la globalizzazione del
Roversi Monaco, ha acquistato alcune opere                                                               q S.L.                             mondo dell’arte, la galleria possa e debba presentarsi
importanti delle sculture attraverso la                                                                                                     come luogo di incontro, di scambio e di formazione
Fondazione Carisbo presieduta fino a                                                                      Per informazioni, Palazzo Fava.   della cultura artistica. Per questo motivo abbiamo
                                                                                                         Palazzo delle Esposizioni,
pochi mesi fa. I pezzi «forti» di proprietà                                                             via Manzoni 2, Bologna,             deciso di continuare a proporre mostre di qualità che
Carisbo, esposti naturalmente nella rassegna,                                                           tel. 051 19936305, www.             abbiano per protagonisti i maestri dell’arte. Al contempo
sono «Torso» e «Madre folle» del 1929                                                                               genusbononiae.it        continueremo a rafforzare la nostra attività all’estero
mentre di recente sono stati acquisiti «La                                                                                                  che anche per il biennio 2013-14 ci vedrà operativi sia
Carità», «Dedalo e Icaro» e «Abbraccio». Il                                                                                                 sul fronte del mercato, attraverso la partecipazione ad
titolo scelto per la rassegna a Palazzo Fava,                                                                                               alcune importanti fiere internazionali, sia attraverso la
quel termine «creature» con cui Massimo                                                                                                     promozione culturale tramite un programma sempre più
Bontempelli definiva le figure sognanti                                                                                                     fitto e variegato di collaborazioni con prestigiosi musei
di Martini, racchiude bene i contenuti                                                                                                      internazionali». q S.L.
dell’appuntamento bolognese: a Palazzo
Fava saranno esposte per la prima                                                     «La lupa» di Arturo Martini, 1930-31. Anversa,        Per informazioni: Galleria d’Arte Maggiore, via D’Azeglio 15, Bologna,
                                                                                                                                            tel. 051 235843, www.maggioregam.com
volta assieme le grandi terrecotte che                                                Museo Middelheim

 Il giro dei musei bolognesi
 Sono numerosi gli appuntamenti espositivi       «Invincibili ottomani»: sono esposti per la
 dell’autunno bolognese, in attesa del           prima volta alcuni oggetti che si trovavano
 grande evento che aprirà l’anno seguente.       nella «Stanza delle Armi» dell’istituzione
 Ormai lo sanno tutti, visto il battage          poi in parte confluiti nelle collezioni del
 pubblicitario in corso: dall’8 febbraio al 25   Museo civico medievale di Bologna. Basta
 maggio 2014 arriverà sotto le due Torri,        spostarsi di pochi metri e, alla basilica di
 in «prima» assoluta per l’Italia, il dipinto    San Petronio, fino al 15 settembre si può
 «La ragazza con l’orecchino di perla»,          vedere «La facciata incompiuta. Il portale
                      capolavoro di Jan          di Jacopo della Quercia e i progetti di
                      Vermeer. Sarà esposto,     completamento dal ’500 al ’900» con
                      insieme ad altri dipinti   disegni e documenti sul completamento
                      dei Seicento olandese,     della facciata rimasta per sempre
                      a Palazzo Fava - Palazzo   incompiuta a causa della prematura morte
                      delle Esposizioni, con     dell’architetto Antonio di Vincenzo. Molto
                      la collaborazione di       più tempo, sino alla fine del prossimo
                      Fondazione Carisbo,        gennaio, ha chi vuole visitare «Bruto
                      Linea d’Ombra di           Carpigiani: alle radici del packaging
                      Marco Goldin e Fabio       bolognese» al Museo del Patrimonio
                      Roversi Monaco. Se         industriale: in mostra documentazione
 «La ragazza con      il catalogo di Linea       archivistica e iconografica di archivi
 l’orecchino di       d’Ombra racconterà la      aziendali. Lo stesso museo, fino al 2
 perla» di Jan        vicenda del Seicento       febbraio 2014, ospita inoltre «Giordani:
 Vermeer, 1665
                      olandese, per chi          costruire giocattoli. Auto, carrozzine,
 circa, L’Aia, Royal
                      voglia farsi una chiara    biciclette per bambini, 1915-1961». Casa
 Picture Gallery
 Mauritshuis          idea dell’importanza       Saraceni, sede di Fondazione Carisbo,
                      del protagonista della     sino al 22 settembre ospita «Sculture
 mostra a disposizione c’è il volume             da ridere. Da Adriano Cecioni a Quinto
 «Vermeer», uscito nel 2008 presso               Ghermandi» dove è possibile visionare
 Mondadori Arte (159 pp., 7,9 euro).             oltre 170 opere nelle quali pittori e scultori
 L’ha redatto Luigi Ficacci, attuale             hanno privilegiato l’aspetto «caricaturale»
 soprintendente per i Beni storico-artistici     per raccontare in chiave ironica un secolo
 di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna      di politica, cultura e costume d’Italia. Da
 e Rimini. E la speranza ora è che le            vedere anche il Museo civico Medievale:
 frotte di turisti annunciati ad ammirare la     qui sino al 29 settembre c’è «Sete
 «Ragazza con l’orecchino» facciano quattro      fruscianti, sete dipinte. Il recupero della
 passi e vadano a vedere i capolavori            collezione tessile del Museo Civico
 conservati nella Pinacoteca nazionale e         Medievale». È esposta una selezione di
 negli altri musei bolognesi dove tante,         pezzi, databili tra il XVI al XIX secolo, di
 dicevamo, sono le iniziative. Fino al 31        damaschi, velluti, broccati, rasi del ricco
 dicembre l’antico Istituto delle Scienze        patrimonio bolognese, posta al fianco di
 di Bologna, con la collaborazione dei           dipinti di Passarotti, Fontana, Gennari,
 musei universitari di Palazzo Poggi, ospita     Crescimbeni e Crespi. q S.L.
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
vedere a bologna                                                                                                                                                                                                     4
Chi è il mago che ha comprato                                                                                                      Il «Bed-in»
                                                                                                                                   di Lennon
                                                                                                                                                                              (dal 29 ottobre al 26 no-
                                                                                                                                                                              vembre). q S.L.

quelle opere?
                                                                                                                                                                              Per informazioni: ONO arte con-

                                                                                                                                   e Yoko                                     temporanea, via Santa Margheri-
                                                                                                                                                                              ta 10, Bologna, tel. 051262465,
                                                                                                                                                                              www.onoarte.com
                                                                                                                                 La galleria «Ono arte con-
Da ottobre il MAMbo espone opere scelte dalla Collezione UniCredit e                                                             temporanea» diretta da Vit-
                                                                                                                                 toria Mainoldi presenta,                       Casoni di
ospita la rassegna «Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro» in occasione del                                                       dal 20 settembre al 5 ot-                      Mezzolara, un
centenario della nascita del pittore esponente di spicco dell’Espressionismo                                                     tobre in occasione di Ar-
                                                                                                                                 telibro, «John Lennon Suite                    borgo storico
                                                                                                                                 1742. Fotografie di Bruno
                                                                                                                                                                                da scoprire
I
  l MAMbo e UniCredit si associano per presentare nelle     Brotherus, Hein, Gütschow e Op de Beeck. Il percorso                 Vagnini», un’esposizione
  sale del museo civico «La Grande Magia. Opere scelte      espositivo parte da «Psiche abbandonata da Amore» di Dosso           di immagini scattate dal
  dalla Collezione UniCredit» a cura di Gianfranco          Dossi e «Aracne tesse la tela. L’Indovina» di Antonio Carneo         fotografo reggiano alla
Maraniello e Walter Guadagnini in collaborazione con        che in mostra dialogano con alcuni antichi testi di magia            coppia Lennon-Yoko Ono
Bärbel Kopplin. La mostra dal 20 ottobre al 16 febbraio     della collezione della Biblioteca dell’Archiginnasio di              in occasione dei «Bed-In»
2014 espone 93 opere realizzate dal Cinquecento ai giorni   Bologna. La rassegna dedica specifiche riflessioni a foto e          di Montreal del 1969. Ap-
nostri di Dosso Dossi, Klimt, Chirico, Léger, Weston,       cinema attraverso una selezione di lavori provenienti                puntamento seguente dal
Schwitters, Klein, Reiner, Baselitz, Richter, Blake,        dalla collezione «Fotografis» di UniCredit Bank Austria              10 ottobre al primo dicem-                   A pochi chilometri da Bu-
Christo, Brus, Nitsch, Jodice, Zorio, Paolini, Long,        AG, conservata a Salisburgo. Alcune opere provengono                 bre con i 60 scatti allestiti                drio apre al pubblico dopo
Höfer e dei giovani Marclay, Toderi, Schinwald, Strand,     invece dall’Albertina di Vienna, Macro e MaXXI di Roma,              alla mostra «From sex to                     due anni di restauro con-
                                                            Neues Museum di Norimberga.                                          punk», prima monografica                     servativo l’ampio agglome-
                                                            Il MAMBo ospita inoltre, dall’11 ottobre al 15 dicembre,             italiana del fotografo ed ex                 rato di case rurali di Casoni
                                                            la rassegna «Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro»,                  tour manager dei Sex Pi-                     di Mezzolara nella campa-
                                                            che rientra tra gli appuntamenti coordinati dall’Istituto            stols, John Tiberi. Le imma-                 gna tra Bologna e Ferrara,
                                                            per i beni artistici, culturali e naturali della Regione             gini sono relative alla scena                al limite delle antiche valli
                                                            ideati in occasione del centenario della nascita del pittore         punk degli anni Settanta,                    che Napoleone bonificò nel
                                                            esponente di spicco dell’espressionismo europeo. In mostra           epoca che investì le arti e                  1813. Si tratta di un’area
                                                            alcune opere dalla poetica neorealista provenienti dallo             cambiò per sempre moda,                      storica: il piccolo borgo di
                                                            «CSAC-Centro Studi e Archivio della Comunicazione»                   grafica e musica natural-                    abitazioni si dipana infatti
                                                            dell’Università di Parma. Ma la serie di appuntamenti                mente. L’anno espositivo                     attorno a quel che un tem-
                                                            in occasione del centenario è davvero ampia e arriva                 della galleria si conclude                   po era un antico convento
                                                            anche in Vaticano dove dal 12 ottobre al 12 gennaio                  con «Alice O’Malley: Com-                    benedettino che successi-
                                                            2014 si svolge «Aldo Borgonzoni. Immagini e visioni                  munity of Elsewheres», 30                    vamente, nel Cinquecento
                                                            dal Concilio Vaticano II». Per restare in Emilia Romagna:            fotografie che compongono                    sotto la proprietà della fa-
                                                            l’11 ottobre il MAMbo ospita il convegno «Aldo Borgonzoni.           la prima personale italiana                  miglia Manzoli fu trasfor-
                                                            Arte e ideologia di “perdurante giovinezza”» a cura di               della fotografa america-                     mato in una ampia dimo-
                                                            Gloria Bianchino e Claudia Collina. Nella natia Medicina             na che ha immortalato                        ra signorile di campagna.
                                                            (Bologna) la Pinacoteca Borgonzoni ospita dal 27 ottobre             New York underground de-                     Nel secondo decennio del
                                                            al 20 gennaio 2014 la mostra «Aldo Borgonzoni. Medicina:             gli anni Novanta e Duemila                   Settecento appartenne ai
                                                            colori e segni della memoria» mentre l’ex Camera del Lavoro                                                       principi d’Acqua Sparta,
                                                            di Medicina dal 9 novembre al 20 gennaio 2014 vede «Il                                                            poi ai nuovi patroni mar-
                                                            lavoro della realtà. 1948: il murale di Aldo Borgonzoni e la                                                      chesi di Bagno di Mantova
                                                            cultura d’immagine». Le manifestazioni si protrarranno con                                                        che ricostruirono la chiesa
                                                            altri eventi nei nel 2014 a Gattatico (Reggio Emilia) e Dozza                                                     del borgo all’inizio dell’Ot-
                                                            (Bologna). q S.L.                                                                                                 tocento. Dal 1919 il com-
                                                                                                                                                                              plesso è di proprietà della
                                                            Per informazioni, MAMbo, via Don Minzoni 14, Bologna, tel. 051
                                                            6496611, www.mambo-bologna.org, www.unicreditgroup.eu; www.                                                       famiglia Caliceti. Il 29 set-
                                                            centenarioaldoborgonzoni.it; www.ibc.regione.emilia-romagna.it                                                    tembre sarà tutto visitabi-
                                                                                                                                                                              le. q S.L.
                                                            «La Danza con i dischi d’oro» di Arthur Benda, 1931, UniCredit
                                                                                                                                                                              Per informazioni: Casoni di Mez-
                                                            Art Collection-Bank Austria (Collezione «Fotografis» in comodato                                                  zolara di Budrio, www.ilborgodei-
                                                            al Museum der Moderne, di Salisburgo). Sotto, «Le mondine» di Aldo                                                casoni.it
                                                            Borgonzoni, 1948

                                                                                                                                 STANISLAO FARRI
                                                                                                                                 “Sguardi su Reggio”
                                                                                                                                 Inaugurazione sabato 23 Novembre ore 18,00
                                                                                                                                 Periodo espositivo 24 Novembre – 12 Gennaio 2014

                                                                                                                                 vv8 artecontemporanea
                                                                                                                                 Cortile di Palazzo Borzacchi - via Emilia Santo Stefano, 14 - 42121 Reggio Emilia
                                                                                                                                 Tel. 0522 432103 – galleriavv8@alice.it
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
5                                                                                                                                     vedere a BOLOGNA
Arte al Cubo
«Cubo» è l’acronimo di Centro Unipol Bologna per indicare il nuovo spazio espositivo multimediale,
di documentazione e museo aziendale del colosso cooperativo emiliano. La responsabile della parte artistica
Angela Memola illustra le attività del nuovo polo culturale diretto da Alberto Federici, responsabile
dell’Area CorporateIdentity

A
       ngela Memola, titolare della «Grafique Art Gallery» di                                               cinquant’anni di attività.      liberamente e il museo non è a pagamento. Intendiamo
       Bologna, è la responsabile per la parte artistica di                                                 Cubo, acronimo di “Centro       inoltre avvicinare le scuole per permettere loro di organizzare
       «Cubo Centro Unipol», una vera e propria struttura                                                   Unipol Bologna”, doveva         visite e test nello spazio sicurezza. E non dimentichiamo che
culturale che ha aperto da poco i battenti e con l’autunno                                                  raccontare la storia e          Cubo è anche uno spazio di aggregazione per i collaboratori
inizierà la vera e propria attività. Angela Memola spiega                                                   i valori del Gruppo,            dell’azienda e per coloro che in qualche modo frequentano
ai lettori del «Vedere» le caratteristiche del nuovo polo                                                   proiettandoli nel futuro.       Unipol. Sotto il profilo urbanistico, i giardini di Cubo sono
bolognese.                                                                                                  La collega Zamagni              completamente ciclabili e uniscono due importanti quartieri
Quando è entrata in contatto con Unipol e come si è                                                         insieme al suo staff ha         della città. Gli incontri, gli eventi e le mostre e tutte le
sviluppata la collaborazione per Cubo?                                                                      letteralmente “costruito” e     iniziative di Cubo sono in particolare a favore del territorio in
«Sono già diversi anni che con la mia attività di gallerista                                                organizzato un laboratorio      cui operiamo».
collaboro con Unipol in qualità di cliente. Dalla sua                                                       dove sono stati raccolti e      Quali sono le iniziative realizzate e quali le prossime?
dirigenza ho sempre avuto risposte molto attente e di                                                       catalogati tutti i reperti      «Siamo appena partiti. Durante l’estate abbiamo ospitato la
gusto alle proposte artistiche che via via facevo quando                                                    legati alla storia di Unipol.   rassegna estiva di musica e cabaret nei giardini con l’evento
venivo contattata per soddisfare esigenze che inizialmente                                                  Ossia documenti originali,      “Musica Raccontata” al quale hanno partecipato Corrado
muovevano dalla necessità di spazi da armonizzare. Ogni                                                     fotografie, oggetti, libri      Augias e Fausto Modugno. Abbiamo avuto due mostre
volta il rapporto si trasformava in un dialogo sull’arte                                                    verbali, libri soci, bilanci,   temporanee, una sorta di “numero zero” di questa attività,
contemporanea e in racconti sugli artisti; da tutto ciò ho                                                  coppe, medaglie e altro.        quali “Riflessi d’Italia” che ha celebrato attraverso le opere
appreso che all’interno dell’azienda, in particolare in alcuni        Lo Spazio Arte di Cubo                Il contributo di tutte le       degli artisti i 50 anni di usi e costumi degli italiani (opere di
uffici e in un caveau, c’erano opere che meritavano di essere                                               unità dell’azienda è stato      Cella, De Molfetta, Lodola, Andy, Morellet, Catastini, Bolcato,
valorizzate ed esposte. Tra esse l’importante collezione di           fondamentale sia per l’acquisizione dei reperti sia per la            Giuffrida, Veneziano). Attualmente i visitatori possono invece
opere del torinese Carlo Levi. Come credo sia successo in             realizzazione: dall’Immobiliare che ha avuto l’impegno di             ancora visitare “Oltre la paura” nella quale un esperto, il
molte aziende italiane, gli amministratori erano impegnati            costruire fisicamente il contenitore situato a Porta Europa, su       professor Bonomo, ha motivato la tesi secondo la quale l’arte
nel loro principale lavoro, e non avevano il tempo di seguire         avveniristici e bellissimi giardini pensili, all’amministrazione      nella storia ha suggerito e anticipato il superamento delle
l’arte e le loro acquisizioni che certo non avvenivano per la         che ne ha sostenuto l’impegno economico. Sino ai settori              cicliche crisi economiche. Lo spazio cultura ha ospitato oltre
volontà né di fare investimenti né di rafforzare la propria           tecnologico, legale, acquisti, servizi ausiliari, comunicazione       a conferenze sull’arte, il concorso di Hakaton, con giovani
immagine verso l’interno o verso l’esterno».                          interna: tutti hanno operato sino a quando, alla fine dello           da tutta Italia venuti a presentare le loro app sulla sicurezza.
Le avranno raccontato vari aneddoti a questo                          scorso 26 marzo, data del compleanno di Unipol. A quel                C’è stata anche l’anteprima di “Searching Sugar Man”, film
proposito.                                                            punto mi hanno ricontattata per dedicare una sezione di               biografico vincitore dell’Oscar 2013, con Biografilm Festival
«Il presidente Enea Mazzoli mi ha ad esempio raccontato che           questo Museo all’arte e alla collezione del gruppo».                  del quale Unipol è main sponsor. In futuro per quello che
l’acquisizione di un’opera di Aldo Borgonzoni avvenne più             Che attività ha svolto?                                               riguarda lo Spazio Arte abbiamo in programma di presentare
per la volontà di sostenere l’arte e l’artista che si era rivolto a   «Per prima cosa la catalogazione che le dicevo prima,                 mostre di artisti del panorama nazionale e internazionale.
lui che per altri motivi. Così è andata in numerose occasioni,        realizzata utilizzando gli standard “Iccd” in modo da poter           L’offerta culturale si amplierà anche con laboratori per
tanto che negli anni Ottanta venne anche indetto il premio            entrare in rete con l’Istituto Beni culturali della Regione           ragazzi di musica, arte, teatro e cinema». q S.L.
“Acquisto per la scultura” il cui tema era il lavoro; l’opera         utilizzando il loro software: in questa maniera entro pochi
vincitrice, “Turris” di Giuseppe Spagnulo, è ancora oggi
davanti alla sede di via Stalingrado a Bologna e i prototipi
                                                                      mesi tutto il patrimonio sarà accessibile on line».
                                                                      Quali sono le finalità culturali e sociali dello spazio?
                                                                                                                                             Chi c’è nella collezione
delle altre sculture partecipanti, tra cui una bellissima             «Cubo è in pratica quasi un’intera opera d’arte                        La collezione di Unipol si compone di opere soprattutto di
“Ziggurat” di De Vita, sono state restaurate e oggi sono              contemporanea a sé stante: nell’architettura dei giardini              artisti italiani del secondo dopoguerra. La raccolta narra cin-
esposte negli uffici della sede di Porta Europa. Poi le varie         pensili con le barre che producono luci e suoni e nel video            quant’anni di cultura italiana attraverso linguaggi creativi diffe-
fusioni aziendali hanno arricchito il patrimonio: la fusione          d’arte che accoglie il visitatore nello spazio Mediateca,              renti che spesso hanno come elemento comune il mondo del
con “Aurora” ha portato, ad esempio, all’acquisizione di              oltre che in quanto esposto naturalmente. Cerchiamo di                 lavoro. «La raccolta, spiega la curatrice Angela Memola,
un’opera giovanile di Francesco Lo Savio, un raro smalto».            utilizzarlo come luogo culturale e aziendale rivolto al futuro,        diventa dunque anche un’occasione di indagine sociale
Così è nata una collaborazione più stretta.                           in proiezione ottimistica. Oggi è importante dare messaggi             di una realtà naturalmente complessa e contraddittoria.
«Sì, perché mi sono offerta di fare una prima catalogazione           di questo tipo. Si tratta di uno spazio di aggregazione                Inoltre è esemplificativa della storia dell’azienda che l’ha
di queste opere e ho suggerito al Gruppo di valorizzarle. La          nel quale raccontiamo anche il ruolo sociale dell’attività             costituita». Le opere sono confluite nel Gruppo Unipol
prossima fusione con le aziende del Gruppo Fonsai andranno            assicurativa e bancaria per rendere accessibili servizi e              attraverso il susseguirsi di fusioni e di acquisizioni.
inoltre ad arricchire ulteriormente questo patrimonio                 prodotti alla comunità di riferimento. All’interno di Cubo,            «L’iniziale radicamento al territorio, continua Memola, è
artistico importante e pressoché inedito. Ho così modificato          come le accennavo, c’è la Mediateca che racconta attraverso            confermato dalle acquisizioni di artisti bolognesi quali
la mia professione di gallerista in quella che ho trovato più         i numerosi touch screen la storia delle assicurazioni, di              Aldo Borgonzoni, Dino Boschi, Maurizio Bottarelli, le
fortemente innovativa di mediatrice culturale. Penso che              Unipol, di Bologna e dell’Italia, ci sono le colonne interattive       originali grafiche di Nicola Zamboni degli anni Sessanta
                      l’attuale fase storica richieda una capacità    che attraverso sofisticati software aggiornano dati di                 del Novecento e le carte di Alberto Sughi. Negli anni
                              di lettura della situazione e delle     interesse sociale; c’è lo spazio Sicurezza dove gli innovativi         Ottanta la collezione si amplia con l’inserimento di lavori
                                 prospettive dell’economia e          simulatori di guida e di crash test attivano la funzione               di Mimmo Paladino, Ennio Morlotti, Domenico Bianchi,
                                  dunque nuove scelte, nuovi          sociale della prevenzione. E poi ovviamente lo spazio                  Paolo Icaro e, grazie a successivi passaggi di proprietà
                                  protagonisti, anche in campo        Cultura, dove organizziamo anche conferenze e mettiamo                 aziendali anche di Fausto Pirandello, Francesco Lo Savio,
                                  culturale».                         a disposizione dei visitatori un’emeroteca digitale. Nello             Mario Schifano, Franco Angeli e altri». Il nucleo più
                                   Perché è nato Cubo?                spazio Arte invece presentiamo mostre temporanee in cui le             consistente della raccolta Unipol è la cinquantina di opere
                                    «Contemporaneamente               opere dialogheranno con i valori del Gruppo. Tutto questo              di Carlo Levi, intellettuale, pittore e uomo politico. L’artista
                                   alla mia idea di valorizzare       oggi avviene sotto il diretto controllo dell’area “Corporate           torinese (1902-1975), e le opere Unipol insieme a quelle
                                 le opere stava nascendo il           Identity” di Unipol, e di Alberto Federici, direttore di Cubo».        di proprietà del Museo Magi ’900 di Pieve di Cento, sono
                               progetto affidato alla tenace e        Come intende metterne a frutto la presenza sul                         al centro della rassegna «Carlo Levi il Volto del Novecento»
                               bravissima Giulia Zamagni del          territorio?                                                            che si tiene al Pala De Andrè di Ravenna fino al 16
                            museo d’impresa, deciso perché            «Il nostro vuole essere non solo un museo d’impresa, ma                settembre. q S.L.
                            Unipol nel 2013 avrebbe festeggiato i     uno spazio aperto al territorio dove si racconta la storia
                                                                                                                                             Per informazioni: Centro Unipol Bologna, Porta Europa, Piazza Vieira
                                                                      ed il futuro del Gruppo coinvolgendo gli spettatori nella              De Mella 3 e 5, tel. 055 5076060, www.cubounipol.it
                               Angela Memola                          storia dell’impresa bolognese. Tutti gli spazi sono fruibili
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
vedere a bologna                                                                                                                                                                                                             6
Tre musei civici per una giornata a Imola
Sono il Museo di San Domenico, il Palazzo Tozzoni e la Rocca Sforzesca con i suoi tesori

U
       na visita a Imola offre alla visione il nuovo Museo                                                                                                                                   accolto per cinque secoli la
       di San Domenico con le raccolte Scarabelli,                                                                                                                                           vita dei conti Tozzoni, nel
       l’affascinante casa-museo di Palazzo Tozzoni e la                                                                                                                                     1978 il palazzo, con gli arredi
possente Rocca Sforzesca. I Musei civici imolesi affiancano                                                                                                                                  originali, la collezione d’arte
all’esposizione delle proprie raccolte cicli di visite a tema                                                                                                                                e l’archivio, diviene un museo
che durano molti mesi all’anno, esposizioni temporanee,                                                                                                                                      mantenendo intatto il fascino
attività nel campo dell’arte contemporanea, programmi                                                                                                                                        di una casa lungamente
didattici speciali per le scuole, laboratori, giochi e feste di                                                                                                                              abitata. La trentina di stanze
compleanno per bambini compresa un’intera notte passata                                                                                                                                      costituisce il percorso utile a
al Museo a scoprire e decifrare gli antichi reperti. La guida                                                                                                                                immergersi nell’atmosfera
a questa piccola visita virtuale alla città romagnola è                                                                                                                                      della realtà quotidiana
Claudia Pedrini, direttore dei musei civici della Città                                                                                                                                      di un palazzo nobiliare
di Imola.                                                                                                                                                                                    tra Sette e Ottocento».
Museo di San Domenico. «Il polo museale di San Domenico, spiega                                                                                                                              L’architettura dell’attuale
Claudia Pedrini, è il cuore antico dei Musei civici imolesi nati           Veduta della Rocca Sforzesca di Imola e scalone di Palazzo Tozzoni                                                edificio corrisponde
all’inizio dell’Ottocento e comprendenti collezioni d’arte, archeologia                                                                                                                      alla ristrutturazione
e scienze naturali, ora ospitate nell’ex convento di San Domenico          della chiesa di San Domenico che conserva il «Martirio di                                                         compiuta dal 1726
e recentissimamente del tutto rinnovate con l’apertura dei nuovi           Sant’Orsola» di Ludovico Carracci.                                                                                al 1738 su progetto
allestimenti delle Collezioni d’arte della città e del Museo Giuseppe      Museo Giuseppe Scarabelli. «Questo, continua Claudia Pedrini,                                                     dell’architetto ticinese
Scarabelli realizzati dal Comune di Imola con la collaborazione di         è stato riaperto nella sede domenicana nel marzo 2013 ed è ricco        Domenico Trifogli, forse su indicazioni del maggior
enti pubblici e di privati. Alla fine del 2011 sono state inaugurate le    di 25mila pezzi di geologia, archeologia, scienze naturali, oltre       esponente del tardo barocco bolognese, Alfonso Torreggiani.
Collezioni d’arte della città, un percorso costruito per nuclei tematici   ai materiali etnografici precolombiani ed africani, tra cui una         L’arredo è inoltre arricchito da dipinti di Lavinia Fontana,
e cronologici tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni e medaglie         piccola mummia egizia. Peculiarità di grande valore scientifico e       Bartolomeo Cesi, Ferraù Fenzoni.
offrendo una storia per immagini della città dal Medioevo alla             di particolare fascino è costituita dal nucleo originario del Museo,    Rocca Sforzesca. «Fondata nel XIII secolo, conclude Claudia
contemporaneità». Il percorso mette insieme un’ampia serie di              il cosiddetto “Gabinetto di Storia Naturale” fondato nel 1857 da        Pedrini, la Rocca costituisce uno splendido esempio di architettura
stemmi e blasoni in pietra provenienti da facciate di palazzi              Giuseppe Scarabelli ed altri studiosi. Il luogo mantiene l’originale    fortificata tra medioevo e rinascimento». Del periodo più antico
privati e pubblici, ceramiche trecentesche e rinascimentali                ordinamento e perciò è fondamentale per la storia della scienza e       conserva il portale con arco a sesto acuto, l’antica torre
ritrovate in città e frammenti di affreschi staccati quattro-              della museografia a livello nazionale. L’attuale progetto scientifico   quadrata di sud-est ancora riconoscibile pur essendo
cinquecenteschi di Cristoforo Scaletti, Tommaso Cardello,                  e museografico è stato rispettoso dell’ordinamento dei pezzi            inglobata nel torrione rinascimentale, il mastio con le
Bartolomeo Cesi. Numerosi poi sono i dipinti anche di artisti              esposti e dell’allestimento storici, traducendoli in un linguaggio      segrete, i suggestivi ambienti a piano terra e il terrazzo da cui
noti quali Orazio Samacchini, Innocenzo da Imola, Lavinia                  contemporaneo». Il Museo Scarabelli di San Domenico si                  la vista spazia su tutta la città e le vicine colline. Restaurata
Fontana, Bartolomeo Cesi, Bartolomeo Passerotti, il Codino,                articola in due parti, dedicate alle origini ottocentesche              e riaperta al pubblico nel 1973, conserva all’interno una
Giovan Gioseffo Santi, Felice Casorati, Renato Guttuso,                    del Museo e alle varie collezioni di Geologia, Archeologia e            collezione di ceramiche e armi (600 pezzi). q S.L.
Filippo de Pisis, Domenico Cantatore, Giorgio Morandi e                    Scienze Naturali.
altri artisti locali ai quali di aggiunge un nucleo di preziosi            Palazzo Tozzoni. «Si tratta, spiega il direttore dei musei civici       Per informazioni, Musei Civici di Imola, Imola (Bologna), tel. 055 0542
disegni. Il percorso di visita si snoda anche all’interno                  imolesi, di un raro e intatto esempio di casa-museo: dopo aver          602609, museicivici.comune.imola.bo.it

                                                                                                                  Riapre dopo il terremoto la Pinacoteca Civica
                                                                                                                  di Pieve di Cento, ed è subito un successo
                                                                                                                  Il 19 maggio 2013, a un anno esatto                  Morgan’s Paint; la Collezione Severo
                                                                                                                  dal terremoto che, il 20 e il 29 maggio              Pozzati, donata dalla nipote Amelia Pozzati,
                                                                                                                  2012, aveva profondamente sconvolto                  composta da 216 pezzi; la Donazione
                                                                                                                  alcuni territori, in particolare dell’Emilia,        Norma Mascellani e quella di Pirro
                                                                                                                  la Pinacoteca Civica di Pieve di Cento               Cuniberti; opere donate da artisti che
                                                                                                                  ha riaperto i battenti, dopo l’esecuzione            hanno tenuto mostre personali a Pieve di
                                                                                                                  di lavori murari alle pareti e al tetto,             Cento.
                                                                                                                  immediatamente disposti dal sindaco                  La visita alla Pinacoteca Civica offre anche
                                                                                                                  Sergio Maccagnani e dall’assessore                   una vasta collezione di vetri d’autore del
                                                                                                                  Gianni Cavicchi. Graziano Campanini e                Novecento. La riapertura della Pinacoteca
                                                                                                                  Giulia Ramponi, che hanno supportato la              ha subito fatto registrare un consistente
                                                                                                                  Giunta nella ricostruzione postsismica,              aumento di visitatori; particolarmente
                                                                                                                  hanno colto l’occasione per progettare               significativa la riscoperta del Museo da
                                                                                                                  un riallestimento delle collezioni e nuovi           parte dei cittadini di Pieve, che così si
                                                                                                                  apparati didascalico-informativi.                    riappropriano della memoria storica della
                                                                                                                  Aperta nel 1810, la Pinacoteca Civica,               loro città e sono probabilmente disponibili
                                                                                                                  è, dal 1980, a Palazzo Mastellari, sede              a considerare positivamente il progetto
                                                                                                                  dell’antico ospedale cittadino. Su una               cui si pensa: una nuova sede per la
                                                                                                                  superficie di circa 600 metri quadrati,              Pinacoteca, che consenta un ampliamento
                                                                                                                  il Museo è suddiviso in due sezioni. La              delle sale espositive e dei servizi. q S.P.
                                                                                                                  parte antica raccoglie le collezioni d’arte
                                                                                                                  del Comune dal XIII secolo fino ai primi
                                                                                                                  anni dell’Ottocento, con numerose
                                                                                                                  opere provenienti dalle soppressioni
                                                                                                                  napoleoniche, tra cui si segnalano
                                                                                                                  una pala di Ippolito Scarsella detto lo
                                                                                                                  Scarsellino («San Michele Arcangelo
                                                                                                                  che uccide il demonio») e la «Madonna
                                                                                                                  con Bambino» in legno policromo del
                                                                                                                  XIV secolo, un esempio di reliquiario a
                                                                                                                  statua, di ambito spagnolo. Con il nuovo
                                                                                                                  riallestimento, sono provvisoriamente
                                                                                                                  approdati in Pinacoteca anche tre dipinti,
                                                                                                                  salvati dalla Collegiata semidistrutta dal
                                                                                                                  terremoto. La sezione del Novecento
                                                                                                                  comprende: la Collezione Giuseppe
                                                                                                                                                                                                             «Madonna
                                                                                                                  Alberghini, scultore pievese attivo tra gli
                                                                                                                                                                                                             con Bambino»
                                                                                                                  anni Venti e Sessanta del Novecento;                                                       in legno
                                                                                                                  la Donazione Efrem Tavoni, 265 stampe                                                      policromo del
                                                                                                                  internazionali provenienti dal suo Premio                                                  XIV secolo
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
7                                                                                                                                    vedere a BOLOGNA
Decennale in musica per i libri d’arte
con un nuovo presidente, Ricardo Franco Levi
Il tema scelto per la decima edizione della kermesse bolognese dedicata al libro d’arte è «Musica per gli occhi.
Collezionismo all’Opera nella sede storica di Palazzo Re Enzo e del Podestà a Bologna»

U
       n’edizione importante quella che si svolge dal 19                                                                                   al Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna
       al 22 settembre per «Artelibro Festival del Libro                                                                                   (dal 18 settembre al 20 ottobre), a cura di Antonio Taormina
       d’Arte», per due motivi. La manifestazione, tra le                                                                                  ed Enzo Gentile, fa il punto sulla relativamente poco nota
più importanti a livello internazionale per quanto                                                                                         produzione letteraria e grafica dell’autore di «Imagine». Altra
riguarda l’editoria, giunge al decimo anno e il                                                                                            mostra di ambito musicale e visivo presso l’Aula Magna della
compleanno coincide con la nomina di un nuovo                                                                                              Biblioteca Universitaria di Bologna: in «Records by artists
presidente dell’associazione organizzativa. Ricardo                                                                                        (1960-1990)», a cura di Giorgio Maffei, ci saranno 300 dischi
Franco Levi, noto giornalista, già sottosegretario alla                                                                                    d’artista tra cui quelli realizzati da Vito Acconci, Allan
presidente del Consiglio del premier Romano Prodi,                                                                                         Kaprow, Martin Kippenberger, Joseph Beuys, Raymond
prende il posto della fondatrice della manifestazione                                                                                      Pettibon, Nam June Paik, Laurie Anderson, John Cage,
Giovanna Pesci. Il tema scelto per la decima edizione di                                                                                   Brian Eno, Demetrio Stratos, YYves Klein, Dan Graham,
Artelibro è «Musica per gli occhi. Collezionismo all’Opera                                                                                 John Giorno, F.T. Marinetti, Robert Barry, Marcel
nella sede storica di Palazzo Re Enzo e del Podestà a                                                                                      Duchamp, Jan Debuffet, Richard Long, Mimmo Rotella,
Bologna». L’inaugurazione dell’appuntamento è prevista il 19       Palazzo Re Enzo e del Podestà                                          Dieter Roth. Tra gli ulteriori appuntamenti si possono
settembre, alle ore 17.30, nella Cappella Farnese di Palazzo                                                                               segnalare il convegno «Fondi musicali in Emilia Romagna»
d’Accursio con il saluto del sindaco di Bologna Virginio           è in calendario il 20 settembre il convegno «Biblioteche                promosso dall’Ibc - Soprintendenza per i Beni Librari e
Merola, del presidente Levi, del Sovrintendente del teatro         come opere d’arte». Alla Biblioteca dell’Archiginnasio                  Documentari della Regione Emilia-Romagna e il workshop
comunale Francesco Ernani e l’intervento musicale                  dall’11 settembre è in scena la rassegna «Una tipografia                sulla grafica editoriale «Artelibro graph lab. L’arte di ideare
della soprano Felicia Bongiovanni che canterà arie di              musicale di Tallone editore», in cui si potrà osservare una             i libri», indirizzato in particolare agli studenti. Chiuderà
Giuseppe Verdi. Il 19 settembre è anche prevista a Palazzo         tipografia musicale gregoriana, tuttora attiva, articolata in           la manifestazione, domenica 22 settembre, Philippe
Re Enzo la performance «Decostruzione per violoncello e            una sequenza di bulini, matrici, punzoni affiancati da tipi             Daverio. q S.L.
fili» dell’artista Arianna Fantin e del musicista Francesco        mobili originali, corpi piccoli e monumentali, fusi a Parigi
Guerri che farà da introduzione alla mostra «Volumi                da Deberny et Peignot nel XIX secolo secondo il sistema del             Per informazioni: Artelibro Festival del Libro d’Arte, sede principale: Palazzo
cuciti» in cui sono raccolti tutti i libri scritti e ricamati in   Maestro Theophile Beaudoire. La mostra «Literary Lennon»,               Re Enzo, piazza del Nettuno, Bologna, tel. 051230385, www.artelibro.it
edizione unica dalla giovane artista bolognese residente
a Berlino. Inoltre nel cortile del palazzo sarà allestita
l’opera «Come musica» ideata da Lorenzo Perrone per il              Ricardo Franco Levi: «Sto lavorando per il 2014
decennale del Festival. Gli appuntamenti di Artelibro sono
moltissimi, a partire dal «core business» della manifestazione
                                                                    e per il prossimo decennio...»
rappresentato dalla mostra-mercato a Palazzo Re Enzo e                                     Il giornalista Ricardo Franco Levi è            «Questo non lo deve chiedere me, bensì a coloro, in
del Podestà. Gli stand delle case editrici di libri d’artista                              da pochi mesi il nuovo presidente               particolare Giovanna Pesci Enriques e Federico Enriques, ai
e di pregio presenti illustrano le loro principali uscite                                  dell’associazione Artelibro, ruolo              quali è venuta questa idea. Quel che le posso dire è che la
editoriali, a fianco degli spazi dedicati ai librai antiquari                              nel quale sostituisce la fondatrice             proposta mi è stata fatta al Salone internazionale del libro di
(l’associazione dei Librai antiquari è partner tradizionale di                             della manifestazione Giovanna Pesci             Torino e che ho avuto ben poche perplessità nell’accettarla.
Artelibro) dove saranno presenti numerosi e preziosi libri                                 Enriques. Gli abbiamo rivolto alcune            Il consolidato prestigio di Artelibro, la qualità delle persone
e documenti antichi, oltre a numerosi libri d’artista dei                                  domande.                                        da cui veniva la proposta, l’amore per Bologna e per i libri
principali artisti del Novecento. Uno spazio, inoltre, sarà          Tracci una sua breve autobiografia, dottor Levi.                      non mi hanno fatto esitare».
dedicato alla «modernità» editoriale, con «Fruit. Focus on           «Mi sono laureato a Bologna in Scienze politiche e, dopo altri        Quali considera i punti di forza e quali i deboli della
contemporary art», un’ampia indagine sui progetti italiani           studi di economia e un primo periodo di lavoro nel settore            manifestazione?
e internazionali di editoria d’arte self-publishing condotta         del commercio internazionale, ho operato per un poco nel              «I punti di forza stanno in quello che ho appena chiamato un
dall’Associazione Culturale Crudo. Sempre a Palazzo Re               Mulino, del quale sono anche diventato socio con una quota            consolidato prestigio. Dieci anni di appassionato lavoro da
Enzo, dal 19 al 22 settembre, l’associazione culturale «La           piccolissima alla quale, però, tengo molto. Successivamente           parte di coloro che hanno immaginato, realizzato e condotto
Città Ideale» presenta un’esposizione delle riproduzioni             sono entrato nel giornalismo, prima al “Sole-24 Ore” poi              Artelibro parlano da soli. Per il libro antico Artelibro è ormai
delle macchine di Leonardo da Vinci, in scala ridotta ma             al “Corriere della Sera” come inviato e come responsabile             un appuntamento d’obbligo nel calendario nazionale e
perfettamente funzionanti. Altra area, questa un’ulteriore           dell’informazione economica. Successivamente ho lavorato              internazionale e lo stesso si può dire per il libro d’artista,
novità di Artelibro 2013, è la sezione dedicata all’editoria         all’“Indipendente”, di cui sono stato il fondatore e il primo         il libro di pregio, il libro d’arte. E, poi, c’è il coinvolgimento,
d’arte digitale: i visitatori della manifestazione potranno          direttore. Dopo è iniziata una bellissima avventura politica,         davvero straordinario, di tutta la città e delle sue istituzioni
testare su appositi iPad gli e-book e le app più interessanti        prima come portavoce di Romano Prodi nel suo primo                    culturali, pubbliche e private. Certo, il momento è difficile. Ma
a livello internazionale, come ad esempio quelle realizzate          governo, poi, sempre al fianco di Prodi, a Bruxelles alla             per quale settore economico non lo è?».
dalla Tate Modern di Londra e dal MoMA di New York. Come             Commissione Europea. Ancora: di nuovo in Italia, questa               Intende portare dei cambiamenti al Festival già a partire da
di consueto in piazza Nettuno ci sarà invece la «Libreria            volta come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio              questa edizione?
dell’Arte» gestita da Librerie.coop aperta dal 7 al 22               con delega per l’editoria. Infine, un’ultima legislatura, quella      «Per quest’anno no, tutto è ormai in dirittura d’arrivo. Del
settembre. Molte come di consueto anche le mostre, oltre             terminata a febbraio, come deputato nella commissione                 resto, e lo vedrete, il programma era ed è talmente ricco
a «Volumi cuciti». Le edizioni «Pulcinoelefante» di Alberto          Cultura della Camera. Ed ora, terminata l’esperienza politica,        che proprio non servivano aggiunte. Per il 2014 (e per
Casiraghy presentano a Palazzo Re Enzo una selezione delle           il ritorno al giornalismo e alla scrittura con la gradevole           il prossimo decennio...), invece, stiamo già attivamente
circa 10mila pubblcazioni, caratterizzate dal piccolo formato        sorpresa di Artelibro».                                               lavorando in direzione di una significativa e ambiziosa
e dalla fattura artigianale, pubblicate dalla casa editrice dal      Da pochi mesi lei è appunto presidente di Artelibro. Aveva            innovazione e crescita di Artelibro. Ma non voglio per ora
1982. In Salaborsa dal 7 al 22 settembre è presente la mostra        seguito o partecipato al Festival nelle precedenti edizioni?          anticipare nulla. Ne parleremo a Bologna, al momento di
«Buona la prima», a cura del giornalista della «Domenica             «Certamente sì. Avevo partecipato e seguito molte delle               aprire la decima edizione».
del Sole 24 Ore» Stefano Salis: venti copertine di libri             precedenti edizioni, prima come semplice appassionato di              Ci sarà ancora il coinvolgimento dell’ex presidente e
selezionate da una giuria di esperti tra cui Italo Lupi e            libri e, in particolare, di quelli antichi, poi, in veste ufficiale   fondatrice Giovanna Pesci?
Marco Belpoliti. In anticipo, il 10 settembre aprirà invece          come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con                «Il pieno coinvolgimento di Giovanna e la permanenza di
«Biblioteche»: la rassegna, ospitata nella Sala d’Ercole di          delega per l’editoria. Al fondo, però, lo ripeto, c’è sempre          Federico Enriques nel consiglio d’amministrazione sono state
Palazzo d’Accursio si compone delle fotografie che Massimo           stato l’amore per i libri».                                           le uniche, ma precise, condizioni che ho posto per accettare
Listri ha scattato nelle più monumentali biblioteche                 Perché è stato scelto per questo incarico?                            la presidenza». q S.L.
d’Europa, da Coimbra a Weimar. Sempre a Palazzo d’Accursio
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
vedere a modena                                                                                                                                                                                                                           8
Fondazione Fotografia punta all’auto-sostenibilità
Il progetto originario era stato voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio che lo ha sviluppato fino a diventare
una vera impresa con attività di marketing e di promozione economica di iniziative artistiche, formative e culturali

S
      ono passati sei anni dal debutto del progetto,                                                                                                pensi ai dati      di ciascun anno, è prevista una mostra estiva, nella quale
      voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di                                                                                                 del Master, cui    gli studenti presentano le loro opere. Quest’anno, il
      Modena, sotto la presidenza del professor Andrea                                                                                              sono ammessi,      titolo dell’esposizione, svoltasi a luglio nelle sale dell’ex
Landi, di costituire una nuova collezione di fotografia                                                                                             al massimo, 15     Ospedale Sant’Agostino, era «Commencement» (il termine
contemporanea italiana e internazionale e di promuovere                                                                                             giovani artisti,   anglosassone con il quale si indica la cerimonia di
eventi espositivi legati alle acquisizioni. Filippo Maggia                                                                                          che pagano         consegna dei diplomi finali): dunque, insieme, momento
ha diretto fin dall’esordio il progetto che ha qualificato        © The Estate of Walter Chappell                                                   una retta          di arrivo e di partenza. Alcuni degli studenti del Master
e arricchito gettando luce anche sulla fotografia                                                                                                   biennale di        (Cavallini, Mainieri, Mammarella, Mangosio, Monaco,
storica, mentre sviluppava e consolidava i rapporti e le                                                                                            15mila euro (ci    Pasquaretta, Quadri, Serra, Sommariva) espongono,
collaborazioni a livello internazionale. L’iniziativa si è                                                                                          sono, tuttavia,    dal 13 settembre al 13 ottobre 2013, nella mostra
cimentata con la formazione di operatori nel campo dei                                                                                              borse di studio    «Principianti. Di cosa parliamo quando parliamo
linguaggi della fotografia e del video (in autunno inizia il                                                                                        e sono previsti    d’amore?», realizzata in occasione di Festival
terzo Master biennale sull’immagine contemporanea)                                                                                                  riduzioni e        Filosofia, dedicato quest’anno al tema «amare». Oltre
e infine, nel 2012, è nata la Fondazione Fotografia                                                 «The offering» di Walter Chappell, 1978, stampa sostegni per       a questa «giovane» mostra ci saranno, nell’ex Ospedale
Modena, una società strumentale della Fondazione                                                    ai sali d’argento                               chi già abbia      Samt’Agostino, le due esposizioni d’autunno di Fondazione
Cassa di Risparmio di Modena e partecipata dal                                                                                                      un percorso di     Fotografia. «Walter Chappell. Eternal Impermanence»
Comune di Modena. Negli ultimi anni, le esposizioni                                                 studio in fotografia), e che devono di necessità stabilire la      (dal 13 settembre al 2 febbraio 2014) è la retrospettiva
sono state ospitate in alcune sale dell’ex Ospedale                                                 loro residenza a Modena, essendo richiesta una frequenza           (150 immagini vintage, realizzate tra gli anni
di Sant’Agostino, il complesso di oltre 24mila metri                                                minima del 70 per cento. Un corso, secondo Filippo                 Cinquanta e i primi anni Ottanta), a cura di Filippo
quadrati acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di                                           Maggia, che già ha avuto attenzione e riconoscimenti               Maggia, dedicata a uno dei fotografi americani
Modena i cui lavori di restauro inizieranno entro il 2013 e                                         internazionali e che può essere paragonato a quello, di            di culto, nato nel 1925 e scomparso nel 2000, ancora
si completeranno nel 2017, che è destinato a diventare un                                           antica tradizione, del Royal College di Londra. I docenti          relativamente poco conosciuto, anche perché alcune
fantastico polo culturale in cui troveranno sede, tra le altre                                      sono di assoluto rilievo: fotografi, critici e storici della       sue immagini furono ritenute all’epoca troppo esplicite
istituzioni, la Biblioteca Estense, la Biblioteca civica d’arte                                     fotografia, artisti, curatori. Fondazione Fotografia               e provocatorie, nonostante Chappell si sia limitato a
Luigi Poletti, il Centro per l’Immagine e la Fotografia. Su                                         sta ora organizzando un corso per la curatela e                    celebrare l’irrecidibile rapporto tra natura e corpo umano,
un’area dedicata di circa 2mila metri quadrati ospiterà                                             l’organizzazione di mostre nell’ambito delle arti                  e l’amore come energia dirompente che scandisce il flusso
le attività di Fondazione Fotografia Modena: mostre                                                 visive e della fotografia in particolare (anche qui                della vita. Nelle stesse date, e nello stesso luogo, si tiene la
temporanee, mostre permanenti dalle collezioni, master e                                            i docenti sono sceltissimi quali, tra gli altri, Cresci,           mostra «Modena e i suoi fotografi, 1870-1945», a cura
altre attività formative). L’originario progetto si è così                                          Thorimbert, Castella, Migliori, Fontana, Jodice). Tutto            di Chiara Dall’Olio, che estrae da una gloriosa tradizione,
sviluppato fino a diventare una nuova impresa, la cui                                               è pensato in sinergia: gli studenti lavorano a contatto            quella della fotografia modenese, opere e autori
la gestione punta all’auto-sostenibilità, attraverso attività                                       delle opere originali delle collezioni, partecipano a              imprevedibili e vitali che si prolunga fino alla seconda
di marketing e di promozione economica dei progetti                                                 conferenze e visite guidate; attraverso scambi con altre           metà del Novecento. q Sandro Parmiggiani
artistici, formativi e culturali promossi dalla Fondazione                                          istituzioni, italiane e straniere, il Master organizza
(nel bookshop sono già in vendita fotografie originali,                                             residenze per i propri studenti in Italia e all’estero, per        Per informazioni: Fondazione Fotografia Modena, via Emilia Centro 283,
numerate e firmate, di Basilico, Moriyama, De Pietri). Si                                           le quali copre le spese di viaggio e di alloggio. Alla fine        Modena, tel. 059 239888, www.fondazionefotografia.it
VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ... VEDERE IN EMILIA ROMAGNA - CENTENARIO ...
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