Valutazione, ruolo e allenamento della resistenza nel ciclismo
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NOTE SULL’AUTORE Dott. Marco Montorio, TECNICA SPORTIVA Laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive. email: m_marco10@hotmail.it Valutazione, ruolo e allenamento della resistenza nel ciclismo di Marco Montorio Nell’esaminare aspetti come “Valutazione, “La resistenza è la capacità di compiere un dato ruolo, allenamento della resistenza nel ci- gesto, ovvero un lavoro muscolare generalmente clismo” è opportuno compiere una breve contro esigue resistenze, per il più lungo periodo analisi del termine cardine su cui si incen- di tempo possibile o ripetuto il maggior numero tra l’interesse di questo articolo: la resistenza. di volte, sostenendo i sintomi della fatica.”1. >> Scienza e Movimento - N°4 Ottobre-Dicembre 2015 13
TECNICA SPORTIVA Distinguiamo una resistenza specifica, che coin- volge un numero esiguo di gruppi muscolari, da quella generale, quando si impegna l’intero si- stema corporeo. Questa capacità, in rapporto al tempo, è classificata breve se il lavoro è di pochi secondi; media, nel caso di un lavoro di alcuni minuti; lunga, se il lavoro supera i dieci minuti. La resistenza alla forza è caratterizzata da un di- screto impegno; in quella alla velocità si lavora sulla rapidità di esecuzione, mentre in rapporto alla forza veloce si lavora contemporaneamente sull’impegno e la rapidità. In relazione ai siste- mi energetici, distinguiamo la resistenza aero- bica e quella anaerobica. “La capacità aerobica è quella di protrarre a lungo un lavoro in pre- senza di ossigeno e di substrati energetici(…). La potenza aerobica è la massima potenza espri- mibile, senza entrare nella zona anaerobica di la- voro, senza, quindi, acidificare”.2 Coprire distanze maggiori implica una potenza aerobica maggiore. Il Test di Cooper tiene conto dello stato di forma generale e della VAM (ve- locità aerobica massima). Oltre questo limite, nell’ambiente muscolare, ci si espone all’accumu- lo di acido lattico che rende impossibile la prose- cuzione del lavoro a livelli elevati. Bisogna sottolineare che la sedentarietà piutto- sto che l’invecchiamento, come erroneamente si crede, determina, anche negli anziani, disturbi cardiocircolatori, oltre che la riduzione della mas- sa muscolare a favore dell’adipe, con conseguen- te diminuzione del massimo consumo di energia. C’è, inoltre, uno stretto rapporto tra attività fisica aerobica ” correre, andare in bicicletta, praticare giochi di movimento” e il funzionamento dell’ip- pocampo e della corteccia prefrontale. L’esercizio fisico, infatti, migliora le funzioni cognitive, per- ché agisce sui processi di plasticità cerebrale: sti- mola la produzione di nuovi capillari sanguigni, la produzione di contatti sinaptici tra le cellule nervose e può determinare neurogenesi nell’ip- pocampo. Che il rapporto tra attività aerobiche e rendimento cognitivo sia inequivocabile è dimo- strato da numerose ricerche neuro-scientifiche. Dopo meno di 30 minuti di attività fisica aerobica, infatti, l’attività di riscaldamento potenzia note- volmente la concentrazione, capacità utilizzabile 1 Pierluigi De Pascalis – per migliorare qualsiasi performance sportiva in- Non solo fitness dividuale e di squadra. 2 Pierluigi De Pascalis – Stabiliti inizialmente gli obiettivi finali, l’allena- Non solo fitness mento alla resistenza si svilupperà con carichi di 3 www.nonsolofitness.it lavoro per lunghi periodi (fondo), alternato con l’interval-training, caratterizzato da numerose 4 www.nonsolofitness.it 14 WWW.NONSOLOFITNESS.IT
ripetizioni atte ad aumentare la frequenza car- Lo sprinter la può sostenere solo per pochi se- diaca (120/180 al minuto). Riepilogando: l’incre- condi. “La resistenza rappresenta il tempo per mento della resistenza dovrebbe basarsi su un il quale è possibile protrarre una prestazione”4. TECNICA SPORTIVA periodo di allenamento alla resistenza generale, Naturalmente, l’accumulo di energia può miglio- solo successivamente all’allenamento alla for- rare la resistenza. Il corpo umano, pur essendo di- za specifica ed infine il trasferimento sul lavoro stinto per organi, apparati e sistemi diversi per co- atletico di una disciplina particolare. Variazioni ed modità di studio, si comporta nella pratica come incrementi progressivi saranno attuati ogni 1 o 2 un insieme intimamente connesso. Tale concetto, mesi, tenendo sempre conto del livello di parten- espresso dagli antichi Greci come “olismo” con za del soggetto e dei tempi fisiologici di adatta- la celebre frase “mens sana in corpore sano” è ri- mento allo stimolo. I fattori genetico-coereditari badito in tempi recentissimi dalle neuroscienze, e la produzione di testosterone da parte dello che sottolineano l’intima connessione del nostro sportivo influenzano in maniera significativa le sistema “PNEI”, caratterizzato da situazioni psico- dimensioni fisiologiche dei muscoli. L’aumento logiche, neurologiche, endocrine ed immunita- della loro sezione trasversa, comunemente chia- rie. Possiamo anche studiare il nostro corpo in mata “ipertrofia muscolare”, è la condizione che maniera parcellizzata e settoriale, ma non si può si verifica quando i muscoli sono sottoposti a dimenticare che lo stesso si comporta in maniera stimolazioni derivanti da ripetuti, costanti, più o unitaria ed ogni singola parte, comprese le emo- meno intensi allenamenti. L’aumento della mas- zioni che proviamo, può determinare un’intera- sa, fino al 60%, è determinato dall’incremento zione che determina cambiamenti significativi. Il numerico dei filamenti di actina e miosina. Allo tutto non è la somma delle parti, ma è influenzato stesso tempo, l’iperplasia, cioè la nascita di nuo- dalla loro interazione continua. ve fibre, provoca un ulteriore aumento del volu- Ma entriamo nello specifico del ciclismo: tale atti- me muscolare. Naturalmente una tale situazione vità come d’altronde la maggior parte degli sport, porta ad un aumento della richiesta energetica, si svolge all’interno dell’ambiente fluido rappre- e a riposo e durante l’attività sportiva. Bisogna sentato dall’aria. Gli studi aerodinamici fatti negli evidenziare, inoltre, che la contrazione dei mu- anni, per ridurre l’attrito, diminuire la fatica e au- scoli, sotto prolungato sforzo, aumenta di poco la mentare quindi la performance, si sono sempre – forza. I muscoli, utilizzati in contrazione intensa perfezionati nelle gallerie del vento, in quanto poche volte al giorno, si rinforzano velocemente circa il 95% dell’energia dell’atleta, ad una veloci- – ed in maniera più efficace. Controllo nervoso e tà di 50 km/h viene spesa per vincere la resisten- sezione trasversa sono gli artefici della forza in za dell’aria. Si affiancano a questi studi quelli di un muscolo. Infatti, “la potenza muscolare è il carattere biomeccanico effettuati sui cicloergo- s.it prodotto della forza, per l’ampiezza del movi- metri, che riproducono le configurazioni provate s.it mento, per il numero di contrazioni al minuto”3. in galleria, ottenendo così una valutazione glo- Scienza e Movimento - N°4 Ottobre-Dicembre 2015 15
TECNICA SPORTIVA le raggiungere velocità elevate a parità di “sforzo” esercitata sul pedale verticalmente sui pedali. Basti osservare come i migliori passisti (in discesa), continuare con una seconda “tirata” e specialisti delle cronometro riescono a man- orizzontale opposta alla precedente e finire con tenere per periodi lunghissimi il busto parallelo la seconda “tirata” verticale in salita. Questa com- al terreno, la testa incassata nelle spalle e come binazione agisce in modo che la forza applicata ai riescono a limitare il più possibile i movimenti di pedali sia sempre perpendicolare alla pedivella e tali distretti corporei. Per ottenere una posizione che ci sia un pieno ed equilibrato coinvolgimen- ideale si gioca su due elementi: la geometria del to della muscolatura dell’arto. Questo modello telaio e la capacità di adattamento dell’atleta. di pedalata viene definito “pedalata rotonda”. Esiste tuttavia un’altra componente aerodinami- L’allenamento è indispensabile sia su strada sia ca importante: la forma della superficie esposta in palestra. Spinning ed esercizi specifici mirati a all’aria identificata comunemente come Cx (co- condizionare l’organismo in maniera funzionale, efficiente di forma); migliorarlo significa ottenere sono i due modi in cui ci si può allenare al chiuso, più velocità a parità di potenza ma, soprattutto, d’inverno. Lo scopo è rendere il sistema aerobico minori consumi a parità di velocità. La procedura il più efficiente per durata ed in grado di produrre standard prevede la variazione sistematica di un energia per tempi prolungati. Entra in funzione singolo parametro alla volta, agendo sulla forma quando l’impegno energetico è basso e la dura- e sull’altezza della sella e del manubrio in modo ta è alta, come nel ciclismo sulle lunghe distanze. da valutare i diversi comportamenti aerodinamici Il sistema utilizza zuccheri, lipidi e proteine che, di spalle, testa (con e senza caschi specifici), brac- ossidandosi, producono energia tramite l’utiliz- zo dell’ossigeno ricavato. Inoltre, gli allenamenti finalizzati a situazioni specifiche potranno deter- minare cambiamenti della distribuzione tendinea e muscolare. Le contrazioni muscolari sono avvia- te per effetto di un impulso nervoso che è un se- gnale elettrochimico. Tali contrazioni migliorano con l’allenamento. Bisogna evidenziare che nel ciclismo, considerate 80/90 pedalate al minuto in pianura, il muscolo ha un carico notevole di contrazioni, che posso- no minare l’efficienza della pedalata. In particolar modo, sono da segnalare negativamente diverse 5 Nicola Sacchi condizioni migliorabili con l’allenamento, quali la – Guida alla presenza di acido lattico, la perdita di liquidi, l’e- preparazione atletica per il ciclista saurimento degli zuccheri, la diminuzione dell’a- cetilcolina e dell’adrenalina, l’aumento di seroto- 6 Milena Screm nina, dopamina, endorfina e la riduzione della – Il training autogeno 16 WWW.NONSOLOFITNESS.IT
TECNICA SPORTIVA sensibilità elettrica del muscolo e microlacera- Infatti, “il condizionamento psicologico consente zioni proteiche. Una serie di ghiandole si incarica al ciclista di sopportare meglio la fatica”5. L’atleta della produzione ormonale, le sostanze rilasciate che si sottopone ripetutamente a sforzi conside- nel torrente ematico regolano l’omeostasi cor- revoli si adatta progressivamente a sopportare porea, mantengono la concentrazione chimica fatica e dolore, percepiti a livello centrale. Attra- di ioni e molecole garantendo la sopravvivenza verso questo condizionamento, l’atleta impara la della cellula e regolando i processi di crescita, svi- resistenza allo sforzo-fatica. luppo, maturazione ed invecchiamento dell’uo- Nell’allenamento ideomotorio si cerca di svilup- mo. La reazione di stress ad intensi allenamenti pare sia la capacità individuale di provare sensa- è caratterizzata dal rilascio di adrenalina e nora- zioni in assenza di stimolo, sia la consapevolezza drenalina, che stimolano la produzione di ACTH dell’esecuzione di questa attività mentale. C’è che, a sua volta, provoca la produzione di corti assenza di movimenti visibili, durante l’attività. steroidi. Contemporaneamente, per difendere Tale pratica facilita-supporta l’apprendimento l’organismo, si verifica il rilascio di endorfine, che del movimento, ottimizza l’esecuzione motoria, alleviano indolenzimenti post-allenamento, e migliora la resistenza attraverso la visualizzazio- del GH, ormone anabolizzante. Sedute intense ne-anticipo di appropriate immagini e compor- e lunghe, inoltre, stimolano il rilascio di ormoni ta solo un minimo dispendio di energia. Infatti tiroidei e del testosterone, che incrementano il l’esecuzione ideomotoria provoca una ridotta metabolismo. In questo percorso che l’articolo va attivazione neuromuscolare. Al variare dell’ im- delineando, è da sottolineare l’importanza della magine mentale varia anche il comportamento psicologia dello sport che studia il comporta- reale poiché entrambi possiedono la stessa base mento umano prima, durante e dopo la presta- psico-fisiologica. A fondamento di questa forma zione sportiva, analizzandolo in rapporto alla mo- di allenamento che, è bene dirlo, non sostituisce tivazione, ai tassi di ansia e di aggressività e alle gli esercizi in palestra e su strada, ma che può dinamiche di gruppo. L’atleta, infatti, sperimenta integrarli e potenziarli, sono da tener presenti le situazioni psicologiche estreme e corrispondenti scoperte neuroscientifiche dell’ultimo ventennio. sensazioni impulsive che non si ritrovano nelle Gli studi della Levi Montalcini sul cervello e quel- normali attività. Le indagini neuropsicologiche li successivi dell’equipe di Rizzolati sulle “cellule utilizzano tecniche psicofisiche come la registra- specchio”, uniti all’utilizzo di tecniche diagnosti- zione elettrofisiologica, quelle comportamentali, che quali la risonanza magnetica funzionale e la il controllo dei tempi di reazione. Esistono tec- PET, hanno permesso di osservare che il cervello niche abilitative come il rilassamento-training, il reagisce in maniera analoga sia quando è solleci- biofeedback, l’ipnosi, l’addestramento alle rela- tato in maniera fisica, sia quando lo è in maniera zioni interpersonali in vista di prestazioni di squa- psichica. Ciò ha aperto la via a modalità di allena- dra. È importante sottolineare l’effetto di ritorno, mento-training in cui visualizzazioni e immagina- o retroazione, che può essere negativo e positivo: zione creativa, associate ad una respirazione resa nel primo caso il ritorno dell’informazione ridu- profonda da apposite tecniche, possono essere ce il rendimento del soggetto ricevente, nel se- forme suppletive-integrative agli allenamenti ca- condo lo accresce. Il biofeedback, o retroazione nonici.6 Altra forma di training applicabile è quel- a biologica, è una tecnica che consente al soggetto lo di Jakobson, che aveva scoperto che la fatica di controllare funzioni fisiche autonome quali il eccessiva si riflette nell’accorciamento delle fibre ritmo cardiaco, la pressione sanguigna, la tempe- muscolari con conseguenti disagi sotto forma di o ratura interna, il grado di rilassamento muscolare. dolori e crampi. Nell’allenamento alla resistenza, Scienza e Movimento - N°4 Ottobre-Dicembre 2015 17
TECNICA SPORTIVA poter contare in avvio su muscoli volontari estre- di allenamento di un muscolo, ma di allenamen- mamente distesi significa poter far affidamento to di un movimento. Poiché i muscoli lavorano su una positiva base di partenza per ogni allena- “come una grande e unica orchestra”, nel ciclismo mento o gara ciclistica, in cui è richiesto un con- la pedalata non avrebbe efficacia soltanto con siderevole sforzo psico-fisico. l’utilizzo del quadricipite escludendo caviglia Attualmente in qualsiasi sport, prendendo a e busto. Inoltre il miglioramento generale della prestito da discipline psicologiche, si fa uso di tecniche che permettono l’ottimizzazione e il miglioramento delle prestazioni con l’utilizzo di possibilità insite nel corpo umano, che vengono richiamate prima con l’aiuto di un trainer esterno (training induttivo) e poi direttamente dall’inte- ressato (training autogeno). Sono tecniche non invasive e non distruttive, rispettose del corpo dell’atleta e non negative e illegali come sono i vari metodi di doping, che purtroppo “certi gran- muscolatura migliora la postura, mentre l’azio- di maestri del ciclismo”, osannati e stimati, hanno ne dei muscoli stabilizzatori è un fattore che messo in atto nel corso della loro carriera (vedi influisce sensibilmente nell’economia del mo- Armstrong, Pantani, Merckx). vimento. La ricerca esasperata della posizione A questo punto è doveroso sottolineare che aerodinamica migliore, troppo spesso, porta il una cattiva preparazione può portare il ciclista ciclista ad assumere posizioni innaturali, mo- a problemi fisici piuttosto gravi: ipertonia delle dificando e appesantendo muscoli ed articola- catene muscolari, patologie a carico della co- zioni. Per questo motivo è necessario un lavoro lonna vertebrale a livello cervicale e lombare, posturale preventivo che, potenziando i muscoli retrazioni di muscoli, in particolare ischiocrura- stabilizzatori, eviti l’insorgere successivamente di li e ileopsoas. È quindi importante evidenziare patologie e sovraccarichi. che l’obiettivo di un preparatore atletico deve Tornando al nostro termine cardine, nell’alle- essere il raggiungimento del benessere fisico e namento del ciclista è bene aver chiaro che l’al- psicologico dell’atleta che deve obbligatoria- lenamento della resistenza ha sempre avuto un mente passare attraverso un lavoro preventi- ruolo predominante rispetto a quello della forza vo e successivamente a un lavoro funzionale. che, comunque, assume un ruolo importante nel È fondamentale, per sviluppare una metodologia mantenimento della potenza durante lo sforzo di allenamento adeguata, che il tecnico conosca e nell’insorgere della fatica. Nell’affrontare il mi- e valuti i requisiti fisici e la volontà del ciclista a glioramento della prestazione e considerando gli migliorarli. I sistemi di allenamento utilizzati nel aspetti di carattere resistente, possiamo quindi passato oggi sono uniti all’applicazione delle soffermarci su: l’allenamento cardiovascolare e ultime conoscenze e metodologie della scienza l’allenamento di forza resistente. Il primo viene dell’allenamento, dando origine all’allenamento fatto per migliorare i sistemi di trasporto e utiliz- funzionale. Esso ha insieme funzione preventiva zo di ossigeno, l’allenamento della forza resisten- e funzione condizionante; è fondato sul control- te serve a migliorare la capacità di contrazione e lo del movimento, migliora le capacità di coor- la resistenza alle contrazioni muscolari stesse, ciò dinazione e rivolge particolare attenzione alla permette al ciclista di produrre tensioni muscola- cintura addominale in modo da potenziarne le ri elevate per tempi prolungati.7 Tramite l’utilizzo capacità di trasferire spinte e slanci e migliorare di macchine per il cardiofitness e con l’aumento le sinergie muscolari. Nel momento in cui l’alle- dell’efficienza del sistema respiratorio e del cuo- natore si avvale dell’allenamento funzionale per re stesso, l’atleta sarà capace di compiere degli arrivare a curare il gesto tecnico del ciclista, tutti sforzi per più tempo, con performance migliori, i gruppi muscolari deputati all’azione della pe- senza far scadere la prestazione in modo sensibi- dalata agiscono come una “catena”, trasferendo le con il subentrare della fatica. Un cuore allenato il tono da un muscolo all’altro: tibio-tarsica, gi- riesce, a parità di dispendio energetico, a svilup- nocchio, bacino, busto, arti superiori. Questi ap- pare maggiore potenza e a mantenerla costante parati muscolo-scheletrici sono legati seguendo più a lungo.8 Infatti “la forza resistente è la capa- un preciso ordine, quindi non si potrà più parlare cità del muscolo di produrre forza per un tempo 18 WWW.NONSOLOFITNESS.IT
relativamente lungo.” Sono diversi i metodi per Nelle Sfr (Salite Forza Resistenza) l’allenamento allenarla: circuito, superset, isometria. Tale capa- ha come obiettivo quello di migliorare la forza re- cità permette al ciclista di mantenere marce più sistente. Bisogna sottolineare che le S.F.R. vanno TECNICA SPORTIVA dure, superare meglio i dislivelli, rendere più effi- eseguite dopo un adeguato riscaldamento su sa- cienti i processi di smaltimento dell’acido lattico, lite al 4/7% utilizzando un rapporto che permetta recuperare meglio da ogni allenamento, aumen- 45/55 pedalate al minuto. Si eseguono stando tare la velocità di pedalata senza sentire fatica e seduti sulla sella in maniera composta, senza on- lanciarsi negli sprint finali a velocità più elevate.9 deggiare con le spalle e cercando di far girare le Parlando di allenamento specifico, occorre sotto- gambe per tutto il ciclo della pedalata (pedalata lineare che può avvenire in molti modi: vengono rotonda), non premendo e tirando (pedalata a simulate delle salite variando la resistenza della stantuffo) ed evitando di far trazione sul manu- bici per abituare il ciclista alle salite, con lo scopo brio. di aumentare la forza resistente della pedalata. Un interesse particolare lo merita il DOPING. Si aumenta la resistenza della bici in modo da “Signor Lance Armstrong, ha mai fatto uso di portare il numero delle pedalate al minuto del sostanze o pratiche proibite per migliorare le ciclista dalle 80/90 in pianura a 30/40; il ciclista prestazioni sportive?”10 Per quindici anni, a que- svolgerà l’allenamento per la maggior parte del sta domanda la risposta è stata invariabilmente tempo pedalando in piedi per poi ritornare alla negativa. Nel gennaio del 2013, all’improvviso normale resistenza. la svolta, il crollo con le sue dichiarazioni cir- Inoltre, vengono effettuate dalle 3 alle 6 ripetu- ca il continuo uso di sostanze dopanti fatte per te in pianura, tra i 10 e i 20 minuti al 60% della anni. Per giungere a tanto, naturalmente, occor- propria velocità massima, in modo da raggiun- re una miscela di ingredienti, fuori dal comune: gere una frequenza cardiaca medio-alta e rag- talento atletico, forza di volontà, ambizione che si giungendo le 90/100 pedalate al minuto su un intrecciano con gli interessi milionari del mondo percorso vario. Poi esiste l’allenamento alla soglia del ciclismo professionistico. Per portare avanti del lattato, in cui si eseguono esercizi specifici, la- l’inganno, Lance ha contato sulla connivenza di vorando di poco sotto la soglia. L’obiettivo dell’al- compagni di squadra (Floyd Landis suo compa- lenamento diventa, quindi, quello di migliorare gno di squadra è stato il primo a rompere il muro la capacità dell’atleta di utilizzare le riserve ener- di omertà) medici, avvocati, sostenitori finanziari, getiche, così che l’utilizzo dell’ossigeno respira- sponsor, assistenti e membri dello staff. Gloria e to venga migliorato, permettendo al ciclista di denaro, quindi, i moventi, l’inquinamento di una mantenere una velocità maggiore senza uscire disciplina nata sana e che poi, per via dei suoi dalla fascia aerobica. Nella bici dietro motore ci scandali, si è progressivamente autosqualificata e si abitua ad un alto numero di pedalate, miglio- non gode più della fiducia di chi nutre una visione rando così la resistenza alla forza veloce specifica. ideale ed umana dello sport. “Lance Armstrong 7 www.nonsolofitness.it 8 www.nonsolofitness.it 9 www.nonsolofitness.it 10 Reed Albergotti, Vanessa O’Connell – Il texano dagli occhi di ghiaccio 11 Reed Albergotti, Vanessa O’Connell – Il texano dagli occhi di ghiaccio Scienza e Movimento - N°4 Ottobre-Dicembre 2015 19
TECNICA SPORTIVA è il prodotto inevitabile della no- è fondamentalmente culturale raggiungere gli obiettivi prefissati stra cultura e dell’intero mondo e alcune palestre sono dei veri e che abbracciano ogni categoria: sportivo, tanto affamato di denaro propri spacci di sostanze proibite. dal benessere fisico di un adole- da essere ormai fuori controllo”.11 Occorre, quindi, avviare campa- scente a quello di un anziano, di Altri esempi eclatanti: a partire dal gne di prevenzione circa i pericoli un amatore fino ad arrivare alla “caso-scandalo Festina”, Merckx, derivanti dall’impiego scorretto di preparazione specifica di un pro- Pantani, Di Luca, Contador, Ra- farmaci, integratori e pratiche do- fessionista. Non ci sono “strade smussen, Rebellin, Riccò, Sella, Vi- panti. Alla base dell’esigenza delle alternative” al lavoro costante e nokurov, Virenque e la lista potreb- pratiche dopanti, per assicurarsi appassionato, abbinato alla giu- be essere lunghissima; leggende la vittoria, si può intravedere una sta alimentazione per raggiunge- osannate che sono diventate poi forma di disagio psicologico che, a re i propri obiettivi se si ha bene simboli di corruzione sportiva. La mo’ di epidemia, colpisce masse di in mente che il valore principale, “banda Armstrong”, fornita di un sportivi. È chiaramente un disagio indipendentemente dalle compe- cospicuo budget, poteva permet- che sta diffondendosi a macchia tizioni, è il benessere psicofisico. tersi di adottare un metodo di do- d’olio, prodotto da un’economia Ognuno di noi ha un potenziale in- ping difficilmente rintracciabile: che non bada ai reali bisogni nato da poter sviluppare che può le trasfusioni di sangue (doping dell’uomo, anzi ne è indifferente. manifestarsi. Sta all’allenatore, al ematico), associate a tecniche par- L’uomo, per vivere bene, ha biso- personal trainer, aiutare a farlo ve- ticolari, quali iniettare l’EPO sotto gno di solidarietà e cooperazione, nir fuori seguendo la giusta strada pelle e non in vena. Tutto questo mentre la vita, come una certa in base alle potenzialità dell’atleta malaffare è documentato sul sito concezione dello sport, si fonda e in contemporanea promuovere cyclinginvestigation.USADA.org: sulla competizione, a volte anche la corretta motivazione all’attività si possono trovare pagamenti, scorretta. Scattano, ovviamente, sportiva spesso eccessivamente email, dati scientifici e risultati dinamiche che spingono verso la legata a fattori competitivi. dei test di laboratorio. Questo fe- vittoria, considerata fonte di grati- L’attività spontanea, oramai qua- nomeno è purtroppo presente ficazione e riconoscimento. Tutto si scomparsa, che, nei decenni anche a livello amatoriale dove la appare lecito, anche il doping. Il passati poteva bastare da sola, va posta in gioco è bassa. Il moven- lavoro metodico e il sacrificio di integrata ora con un allenamento te, in questo caso è la gloria e il quanti si impegnano, sempre più mirato e di qualità, migliorando le riconoscimento. Scorrendo un po’ viene sminuito, spingendo molti metodologie di lavoro. Nella so- le pratiche di doping in uso, quali a ricorrere a pratiche scorrette, ri- cietà attuale, col cambio di abitu- l’EPO, la CERA, gli anabolizzanti, il tenute necessarie e funzionali alla dini, è molto più difficile convince- THC (tetraidrocannabiolo-antido- vittoria. In questo modo l’affer- re un giovane sedentario abituato lorifico), antiinfiammatori, antico- mazione personale diventa, a di- alla vita “comoda” a sudare ed im- agulanti, autoemotrasfusione, caf- scapito del benessere psicofisico, pegnarsi; le statistiche nazionali feina, anfetamine, cocaina, HGH protagonista e obiettivo dell’atti- registrano un aumento del peso (ormone della crescita), stimolan- vità ciclistica. corporeo del 4% nei maschi e del ti, ormoni, diuretici e quant’altro, È evidente che migliorare la pro- 3% nelle femmine, portando a un si può notare una progressiva cre- pria endurance aiuta il nostro peggioramento delle prestazioni scente “chimichizzazione” di que- corpo e la nostra mente ad essere aerobiche generali. sto sport basato sulla resistenza. più pronti e capaci di affrontare la Si devono educare i giovani quin- Un rapporto della Commissione di vita, aiuta a recuperarsi dalla fatica di, alla giusta cultura sportiva ed Vigilanza del Ministero della Salute in tempi più brevi, mantenendo alimentare e, parallelamente, è ne- stima tra gli amatori una percen- la lucidità in situazioni di sforzo cessario tenere alte le motivazioni, tuale di doping del 5/6%. Peggio e di dispendio energetico in tut- evitando di cadere in specializza- del ciclismo solo il Body Building, ti gli sport, anche quelli che non zioni precoci che porterebbero con percentuali superiori al 15%. prevedono espressamente gare di alla noia o all’ansia da prestazione, Siccome il numero dei controlli tra resistenza. Allenarsi significa mi- motivo principale dell’abbando- gli amatori, fatto dai NAS, è basso, gliorare se stessi in ogni aspetto, no, da parte dei ragazzi, delle atti- si possono ipotizzare percentuali a partire dal benessere psicologi- vità sportive giovanili. ben più alte. Non è un problema co fino a quello fisico; solo grazie di facile soluzione in quanto coin- ad un allenamento metodico, ef- volge tanti aspetti. Il problema ficace e performante, si possono 20 WWW.NONSOLOFITNESS.IT
ABSTRACT The whole elaborate, evaluation, role and resistance training, was created with the intention to highlight the importance of strenght in every kind of sports, especially in cycling. This kinf of athletic training is aimed to estabilish a better capillarity,to optimize gas exchange and transport of energy in the muscles. TECNICA SPORTIVA BIBLIOGRAFIA: 1. Pierluigi De Pascalis – A SCUOLA DI FITNESS – 8. Antonio Dal Monte, Marcello Faina – VALUTAZIONE 2014 - Ed. Calzetti Mariucci DELL’ATLETA: ANALISI FUNZIONALE E BIOMECCA- 2. Katz e Rubin – FITNESS DELLA MENTE – 2006 NICA DELLA CAPACITA’ - Torino : UTET, 1999 Ed. Red 9. Gianni Cedolini – L’ALLENAMENTO FISICO DEL CI- 3. Nicola Sacchi – GUIDA ALLA PREPARAZIONE ATLE- CLISTA: ALLENAMENTO FUNZIONALE COME PRO- TICA PER IL CICLISTA POPOSTA DI LAVORO PER IL MIGLIORAMENTO 4. W. F.Ganong – FISIOLOGIA MEDICA XI edizione DELLE PRESTAZINI; in collaborazione con il Centro 2005 - Ed. Piccin studi della Federazione ciclistica italiana 5. Milena Screm – IL TRAINING AUTOGENO – 2012m 10. Reed Albergotti, Vanessa O’Connell – IL TEXANO Ed. De Vecchi DAGLI OCCHI DI GHIACCIO; ed. Mondadori 2013 6. Umberto Galimbert – DIZIONARIO DI PSICOLOGIA 11. Jurgen Weineck – L’ALLENAMENTO OTTIMALE; ed. 2006 – Ed. UTET Calzetti Mariucci 7. Leonardo Tondo – mensile MENTE E CERVELLO – 2015 SITOGRAFIA 1. http://www.nonsolofitness.it 6. http://it.wikipedia.org/wiki 2. http://www.polimedica.info 7. http://www.pianetaciclismo.com 3. http://www.medicinadellosport.fi.it 8. http://sportpower.liquida.it 4. http://www.somaepsiche.com 9. http://manutenzione-bici.blogspot.it/2012/06/ 5. http://www.psicologiasportiva.it la-pedalata-forza-e-ottimizzazione.html Scienza e Movimento - N°4 Ottobre-Dicembre 2015 21
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