Uso del fuoco e conservazione delle foreste nell'Amazzonia Brasiliana: prevenzione degli incendi e azione collettiva

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Federico Cammelli, Emilie Coudel

Uso del fuoco e conservazione delle foreste
nell’Amazzonia Brasiliana: prevenzione
degli incendi e azione collettiva

Introduzione                                     2009). Il grande incendio che nel 1998 di-
                                                 strusse più di 10.000 km2 di foresta prima-
   Nel 2009 il Brasile si è impegnato a ri-      ria in Roraima, evidenziò la mancanza di
durre il tasso di deforestazione dell’80%        efficacia delle misure attuate. Maggiori ri-
entro il 2020 rispetto al livello medio tra il   sorse furono destinate a rendere operativo il
1996 e il 2005 (Legge Federale 12187/2009        sistema di licenze già disposto nel Codice
e DPR 7.390/2010). Grazie allo sviluppo di       Forestale, che permette il monitoraggio del
nuove tecnologie per il controllo satellita-     fuoco a fini agricoli, ma vieta qualsiasi uti-
re e a politiche coercitive orientate verso i    lizzo del fuoco fuori da questo dispositivo.
grandi produttori di soia e bestiame (Bar-       Lo stato dell’Acre e alcuni comuni vietaro-
reto, Araujo, 2012) nel 2012 l’obietti-          no totalmente l’uso del fuoco. Allo stesso
vo era già stato raggiunto al 76% (INPE,         tempo, fu lanciato un programma decenna-
2013).                                           le di monitoraggio satellitare degli incendi.
   Tuttavia, l’intensità degli incendi bo-       Tuttavia, l’Agenzia Ambientale Brasiliana
schivi era aumentata nelle zone di ridotta       (IBAMA) non è mai stata in grado di attua-
deforestazione, minacciando i benefici in        re in modo efficace il sistema di licenze a
termini di preservazione della biodiversità e    livello locale, mentre la crescente quantità
di stock di carbonio derivanti dalla defore-     di dati satellitari ha contribuito all’illusione
stazione evitata (Aragão, Shimabukuro,           che gli incendi fossero sotto controllo (Sor-
2010). Questa nuova emergenza ha colto           rensen, 2009; Coudel et al., 2013). In re-
impreparate le politiche per la conservazio-     altà l’uso del fuoco è ancora molto diffuso,
ne delle foreste, che, essendo rivolte quasi     e gli incendi boschivi sono ancora frequen-
esclusivamente all’intensificazione dell’u-      ti.
so del suolo da parte dei grandi proprietari         Gli incendi non sono solo un’emergenza
terrieri, hanno totalmente ignorato i piccoli    ambientale ma anche sociale; distruggono
produttori (Coudel et al., 2012), probabil-      campi e colture perenni, foreste, pascoli e
mente i principali utilizzatori di fuoco per     infrastrutture (Nepstad et al., 2004). Gli
attività agricole (Sorrensen, 2009).             incendi boschivi sono quindi una fonte di
   Sin dal 1989, il Brasile è impegnato in       perdite economiche per gli agricoltori e una
politiche espressamente volte alla riduzione     minaccia per la loro sopravvivenza; aumen-
degli incendi, con la fondazione del sistema     tano fortemente il rischio di realizzare inve-
nazionale per la prevenzione e la lotta agli     stimenti e possono spingere i produttori in
incendi boschivi (PrevFogo) (Sorrensen,          una trappola di povertà.
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        L’uso del fuoco è stigmatizzato nono-           2013; Carmenta, 2013). Il fuoco è utiliz-
     stante si tratti di una tecnica economica-         zato per liberare aree e fertilizzare il terreno
     mente vantaggiosa, e molte volte l’unica a         per pascoli e “roça”, la tradizionale coltu-
     disposizione dei piccoli produttori (Cou-          ra rotativa di manioca, riso, fagioli e mais
     del et al., 2013). Nel presente articolo si        (Carmenta, 2013).
     espone come gli incendi non sono solo una             È importante notare che la causa degli in-
     questione di uso del fuoco, ma di control-         cendi non risiede nell’uso del fuoco in sé,
     lo di quest’ultimo. Le misure di controllo         piuttosto nella mancanza di un suo control-
     del fuoco limitano gli incendi e la propaga-       lo: l’attuazione di misure per controllare il
     zione tra proprietà, tuttavia possono essere       fuoco può essere molto costosa per i piccoli
     molto costose oltreché inutili se attuate in       agricoltori, soprattutto nelle zone dove l’as-
     modo isolato. Nella seconda parte si offre         senza di una copertura forestale umida non
     una rassegna della letteratura recente sull’u-     fornisce più una barriera naturale alla pro-
     so del fuoco e il suo controllo. Nella terza       pagazione dell’incendio. (Nepstad et al.,
     parte si studia il controllo del fuoco come        2004) stima che il costo di costruzione di
     un dilemma di azione collettiva e si espo-         linee tagliafuoco per un piccolo produttore
     ne la metodologia utilizzata per investigare       può raggiungere il 61% dei suoi profitti. In
     la problematica. Nella quarta parte si mo-         effetti, una transizione verso un’agricoltura
     strano i risultati dell’indagine: gli effetti,     libera dal fuoco è lontana dal realizzarsi nel
     le misure di controllo del fuoco e di com-         breve periodo. Le alternative al taglia e bru-
     battimento agli incendi realizzati dai con-        cia proposte da ricercatori e assistenza tec-
     tadini, i loro limiti, quali siano i fattori più   nica sembrano non soddisfare le aspettative
     rilevanti nell’influenzare il successo dell’a-     dei piccoli agricoltori (Pollini, 2009), e si
     zione collettiva, e quali siano le percezioni      conosce ancora troppo poco circa la loro
     degli agricoltori circa il ruolo delle comuni-     pratica (Carmenta et al., 2011). Molti stu-
     tà e quello del governo. Inoltre si illustra il    di sono stati condotti attraverso dati satelli-
     caso di una politica di successo. Si descrive      tari, ma poche conoscenze esistono circa le
     come il problema di scarso controllo derivi        fonti di accensione dei fuochi, il loro con-
     essenzialmente da un dilemma del coope-            trollo e uso da parte dei piccoli produttori.
     ratore, e con l’aiuto di dati primari raccolti     L’abbondanza di dati satellitari ha portato
     sul campo si delineano le principali pratiche      ad una sottovalutazione dell’importanza di
     messe in atto e le difficoltà nel superare il      studi sul campo (Carmenta et al., 2011).
     dilemma cooperatore. Nella quinta e sesta          La questione rilevante è dunque: che cosa
     parte si spiega perché oggi ci sono investi-       potrebbe motivare i piccoli agricoltori ad
     menti insufficienti nel controllo del fuoco, e     impegnarsi nel controllo del fuoco?
     come le politiche potrebbero reagire al fine          I piccoli proprietari sono abituati a bru-
     di migliorare la situazione.                       ciare porzioni di terreno circondato dalla
                                                        foresta umida. In questo caso sono neces-
                                                        sarie poche o nessuna misura di controllo
     Incendi, controllo del fuoco e piccoli             del fuoco (MCF), poiché la foresta, anche
     proprietari nell’Amazzonia Brasiliana              durante la stagione secca, non è vulnera-
                                                        bile agli incendi. Tuttavia, a seguito della
       I piccoli contadini contano circa 600.000        degradazione forestale dovuta ad attività di
     famiglie in tutta l’Amazzonia Brasiliana,          estrazione del legno, eventi meteorologici
     occupando ciascuna fino a 300 ettari (IBGE,        estremi, cambiamenti climatici e incendi
     2006). Il loro sostentamento dipende in gran       precedenti, la foresta diviene incendiabile
     parte dall’agricoltura, con l’uso del taglia e     (Nepstad et al., 2004), ed è richiesta l’a-
     brucia. Pur essendo un’antica tecnica eco-         dozione di MCF costose. Queste furono
     nomicamente vantaggiosa (Pollini, 2009),           imposte per legge dalla fine degli anni ‘90
     questa è spesso considerata rudimentale e          (DPR 2661/98; Portaria IBAMA 94/98,
     segnale di scarso sviluppo (Coudel et al.,         DPR 3179/98) e diffuse per radio, televisio-
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ne e nelle brochure cartacee distribuite da        trollo del fuoco devono essere valutati te-
organizzazioni non governative e di assi-          nendo in considerazione il mutamento delle
stenza tecnica. Le MCF non si limitano alla        condizioni ambientali: il degrado della fo-
costruzione di barriere fisiche o di linee ta-     resta circostante i pascoli e la roça che ren-
gliafuoco, ma al rispetto di condizioni me-        dono inappropriate le pratiche tradizionali,
tereologiche adeguate, e all’adozione di mi-       lo stupore per l’aumento di infiammabilità
sure socio-istituzionali. La seconda catego-       della foresta, la percezione errata del rischio
ria comprende l’uso del fuoco contro vento,        di incendio e dei danni conseguenti, o anco-
attendere la caduta della prima pioggia che        ra la discutibile efficacia delle MCF attuate
aumenta l’umidità della foresta circostante,       giustificano la preferenza per tecniche meno
o attendere le ultime ore del giorno, solita-      laboriose e meno prone al rischio.
mente più fresche e meno ventose. Tra le              Winter e Fried (2000) rilevano distorsio-
misure socio-istituzionali, possiamo ricor-        ni consistenti nella percezione del rischio
dare: avvertire i vicini circa la data e il luo-   d’incendio e dei danni che ne derivano, cau-
go del fuoco ed eventualmente aiutarli nella       sate dall’elevata incertezza e bassa control-
loro attività, controllare il fuoco per tutta la   labilità di questi fenomeni. Brondizio e Mo-
durata della combustione e ai bordi della          ran (2008) e Pégard (2010) mostrano come
zona bruciata, al fine di prevenire il sorgere     il turnover della popolazione amazzonica
di piccoli incendi nella foresta circostante.      riduca le opportunità di apprendimento, e
Inoltre, il codice forestale brasiliano proi-      l’estrema variabilità dei fenomeni climatici
bisce l’uso del fuoco in aree forestali, ma        producono un forte “rumore “ nelle perce-
dispone un sistema di licenze per l’uso del        zioni delle cause d’incendio e dell’efficacia
fuoco a fini agricoli (art. 27, Legge Federale     delle MCF.
4771/65 ).                                            La ricerca econometrica sulle determi-
   Molte altre norme o prassi sono state stu-      nanti dell’adozione di MCF da parte dei
diate e suggerite agli agricoltori, ma l’ado-      piccoli agricoltori mette in evidenza l’im-
zione di queste misure è in contrasto con i        portanza dei fattori economici e demogra-
saperi locali, o è semplicemente troppo co-        fici (Bowman et al., 2008; Carmenta,
stosa (Carmenta, 2013). Per esempio, la            2013). Per esempio, ad una maggiore dispo-
legge dispone che le linee tagliafuoco sia-        nibilità di lavoro corrisponde una maggiore
no di larghezza compresa tra i 2 e i 6 metri.      quantità di tempo passato a controllare il
È evidente che quest’operazione è molto            fuoco dopo averlo appiccato; l’accesso al
laboriosa se eseguita con utensili manuali         mercato, la presenza di altre colture o atti-
quali falce o machete. Anche il rispetto del-      vità in prossimità della superficie bruciata
le misure istituzionali, come notificare ora       sono correlati con maggiori investimenti in
e luogo dell’area da bruciare ai vicini pri-       linee tagliafuoco, con il trasporto di acqua
ma di appiccare il fuoco non corrisponde           nel sito e con il coinvolgimento dei vicini.
alle pratiche locali, in quanto la decisione di    Ciò dipende probabilmente dal maggior
bruciare può essere estemporanea, guidata          valore potenzialmente distrutto da un inci-
anche da credenze circa le condizioni atmo-        dente. La dipendenza da attività estrattiviste
sferiche. Il suggerimento di attendere perio-      non sembra interessare questi investimenti,
di umidi e le ultime ore del giorno, con poco      perché queste attività non necessariamente
vento, contrasta con la convinzione che il         avvengono nella porzione di foresta circo-
vento e il caldo delle ore centrali della gior-    stante la roça o il pascolo.
nata siano fondamentali per ottenere una              Questi risultati sono coerenti con la lettera-
buona combustione anche dei tronchi più            tura teorica riassunta in Nepstad e formalizzata
grandi. Il sistema di licenze richiede lunghi      in Bowman (Nepstad et al., 2004 e Bowman
viaggi fino agli uffici governativi, una certa     et al., 2008). La principale motivazione indi-
burocrazia e la previsione della data e l’ora      viduale a controllare il fuoco è quindi quella
esatte in cui sarà appiccato il fuoco.             di evitare di bruciare infrastrutture, colture
   Gli argomenti a favore di uno scarso con-       o pascoli adiacenti all’area bruciata nella
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     proprietà. Tuttavia, il livello d’investimenti    quindi dalle MCF attuate dai vicini. Que-
     in MCF dipenderà dal suo costo e dalla sua        sta situazione genera interdipendenza e in-
     efficacia. Quest’ultima dipende da variabi-       certezza nel processo decisionale, dando
     li naturali, legate alla qualità delle foreste,   origine a un dilemma sociale (Lichbach,
     alle condizioni climatiche e al rilievo nella     1996). Un’aspettativa di bassi investimenti
     zona (Nepstad et al., 2004), nonché dal ri-       in MCF genera un’alta percezione del ri-
     schio di propagazione tra proprietà adiacen-      schio di propagazione di incendi, e riduce
     ti. Quest’ultimo riduce drasticamente l’effi-     gli incentivi ad investire in colture e infra-
     cacia attesa delle MCF: minore è l’adozione       strutture sensibili al fuoco. La decisione di
     di MCF da parte dei vicini, e minore sarà         realizzare MCF e di implementare inve-
     l’efficacia attesa delle MCF implementate         stimenti produttivi è quindi una scelta che
     da un produttore. Tuttavia, questo elemen-        genera interdipendenza tra gli agricoltori,
     to è appena accennato nella letteratura, che      spingendoli in un dilemma del coopera-
     spesso assume il rischio d’incendio esogeno       tore, vale a dire che: un atto cooperativo
     rispetto alla scelta individuale di control-      reciprocamente vantaggioso è minacciato
     lare il fuoco. Al contrario, assumendo che        dal comportamento strategico individuale
     il rischio d’incendio sia una variabile en-       (Lichbach, 1996). Ci saranno due possibili
     dogena, la decisione d’implementare MCF           equilibri, uno con alto controllo di fuoco e
     diventa una questione di azione collettiva        alto livello d’investimenti nella proprietà e
     nel vicinato. Simmons et al. (2002) cercano       uno con basso controllo del fuoco e basso
     d’identificare econometricamente il rappor-       livello d’investimenti produttivi. Quest’ul-
     to tra capitale sociale (definito come la par-    timo equilibrio costituisce una trappola di
     tecipazione ad un’organizzazione politica)        povertà per gli agricoltori a livello locale,
     e il verificarsi di incendi. Carmenta (2013)      e una minaccia per la foresta circostante.
     mette alla prova il rapporto tra un indice di     S’individua quindi un dilemma di azione
     commitment nei confronti della comunità           collettiva di primo livello riguardante l’uso
     (nascita nella comunità, migrazioni, nume-        e il controllo del fuoco, funzione soprattut-
     ro di anni vissuti nella comunità e numero        to dei costi e dei benefici di intraprendere
     di organizzazioni) e l’attuazione delle varie     un’azione collettiva, del livello di fiducia,
     MCF. Entrambi non trovano alcuna correla-         della reputazione e reciprocità nel vicinato
     zione significativa tra i due gruppi di varia-    e nella comunità; e un dilemma di secondo
     bili. Questo filone pioniere della letteratura,   livello che riguarda la creazione di un si-
     tuttavia, non si è concentrato sulle dinami-      stema di regole che garantiscano certezza
     che di azione collettiva relative alle MCF:       della ricompensa o punizione a chi agisce in
     la letteratura sul governo dei beni comuni        modo cooperativo o meno.
     è utilizzata in modo generico, senza fornire         Poiché non vi sono elementi per fonda-
     alcuna spiegazione dei meccanismi causali         re un’aspettativa razionale sulla futura co-
     che operano a livello locale. Le definizioni      operazione degli altri attori, la soluzione al
     delle proxies di commitment e di capitale         dilemma del cooperatore secondo la teoria
     sociale sono vaghe e non sufficientemente         della rational choice è unicamente un equi-
     motivate nel contesto dei piccoli agricoltori     librio di basso livello con defezione totale
     amazzonici.                                       (Lichbach, 1996). Tuttavia, questo risulta-
                                                       to è stato a lungo contestato nel lavoro di
                                                       Elinor Ostrom e nella restante ricerca sulla
     Elementi teorici e metodologia                    Governance dei Commons, che mostrano
                                                       come l’azione collettiva sia soprattutto una
         Assumiamo che il rischio d’incendio sia       questione di reciprocità e fiducia (Ostrom,
     esogeno rispetto alla famiglia di agricolto-      2010). Il dilemma di azione collettiva si
     ri, ma endogeno all’interno di un gruppo di       svolge in un ambiente molto incerto, con
     vicini o di una comunità. L’efficacia delle       agenti che affrontano scelte interdipendenti
     MCF attuate a livello individuale dipende         non solo nell’uso e controllo del fuoco, ma
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anche nel lavoro e nel consumo, e dove re-        et al., 2012), all’ideazione e attuazione del
ciprocità e fiducia segnano un ruolo impor-       sistema di gestione sostenibile “Municipio
tante nella vita quotidiana e nella resistenza    Verde” (Barreto et al., 2012). Questa tran-
agli shocks. La letteratura sul governo dei       sizione è iniziata nel 2008 a causa dell’o-
beni comuni porta l’attenzione sulle condi-       perazione “Arco de Fogo”, quando i 36
zioni e le variabili strutturali che influenza-   comuni con maggior deficit forestale sono
no la probabilità di successo di un’azione        stati individuati e incentivati al cambiamen-
collettiva, ma fino ad ora non è riuscita a       to tramite una stretta creditizia, il blocco
definire i meccanismi causali che spiegano        dei trasferimenti fiscali centrali e massicce
perché l’azione collettiva si svolga o meno.      operazioni di polizia. Questo processo, che
La relazione tra le variabili è comples-          ha portato alla firma di un accordo di defo-
sa, con molteplici connessioni e direzioni        restazione zero tra tutte le parti interessate,
di causalità poco chiare. In altre parole, il     è stata trainata principalmente dall’élite di
programma di ricerca sull’azione collet-          grandi proprietari terrieri che domina la
tiva manca di un corpus teorico che metta         politica di Paragominas, ma ha escluso da
in luce la struttura dei meccanismi causali       ogni beneficio i piccoli produttori (Coudel
(Ostrom 2010). Si è analizzato quindi il          et al., 2012).
processo decisionale degli attori in merito          Ipixuna do Pará è un comune di esten-
alla problematica dell’uso e controllo del        sione inferiore e di più recente formazione,
fuoco, e alla cooperazione verso l’adozione       situato a nord di Paragominas. Si distingue
di MCF.                                           per una concentrazione della terra molto più
                                                  bassa di quella di Paragominas (Pinto et
Fonti e metodi                                    al., 2009; Amaral et al., 2011) e l’esisten-
                                                  za di politiche rivolte ai piccoli proprietari.
   Per studiare il sistema d’incentivi e moti-    Inoltre Ipixuna ha storicamente dimostrato
vazioni a investire in MCF dei piccoli con-       una maggiore conformità alle norme am-
tadini, è stato condotto uno studio di campo      bientali (Amaral et al., 2011).
di due mesi nelle regioni di Ipixuna do Pará         Nel primo comune ogni uso del fuoco è
e Paragominas, nello Stato del Pará. Questi       stato vietato (Legge Comunale 765/2011),
due comuni si trovano nel cosiddetto “arco        registrando un livello di compliance nullo
di deforestazione” (Fig 1).                       da parte dei piccoli produttori, e aumen-
   Paragominas è stato scelto perché è con-       tando il distacco tra la realtà rurale e le
siderato un caso di successo della transizio-     autorità. Al contrario, Ipixuna ha ideato e
ne da un’economia basata sulla deforesta-         implementato con successo una politica di
zione per la produzione di bovini (1980),         accompagnamento verso l’uso sostenibile
legname (1990) e soia (dal 2000) (Coudel          del fuoco.
                                                     Sono state effettuate 60 interviste semi-
                                                  strutturate in 15 comunità. Le interviste
                                                  sono state condotte con attori chiave, identi-
                                                  ficati grazie alle informazioni fornite dai le-
                                                  ader delle comunità e organizzazioni locali.
                                                  Il profilo degli attori chiave è estremamente
                                                  variabile, da agricoltori dal comportamento
                                                  particolarmente innovatore o imprenditoria-
                                                  le, a produttori che hanno subito gravi danni
                                                  o che hanno messo in atto strategie originali
                                                  per controllare gli incendi, o ancora agricol-
                                                  tori con ruoli di rilievo nell’organizzazione
                                                  della comunità. Le interviste hanno lo sco-
                                                  po di fornire informazioni su un gruppo di
Fig. 1 – Comunidade final.                        vicini o una comunità. Gruppi e comunità
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     non possono essere definite in modo univo-         si gli elementi da cui dipende l’adozione di
     co a causa della grande variabilità delle loro     MCF, in particolare reciprocità e accesso al
     caratteristiche (Potete, Ostrom, 2004).            mercato. Infine saranno trattati il ruolo della
     L’unico criterio operativo in uso è la rile-       comunità e quello dell’azione pubblica dal
     vanza, geografica, o in termini di organizza-      punto di vista degli agricoltori nella preven-
     zione, per quanto riguarda la questione del        zione agli incendi.
     controllo del fuoco. Questo criterio è stato
     verificato di volta in volta attraverso mappe
     e conversazioni informali con gli agricoltori      Effetti del fuoco e conseguenze sulla
     e le istituzioni locali.                           produzione
         Tutti i dati rilevanti raccolti nelle inter-       Tutte le persone intervistate hanno su-
     viste sono poi triangolati con i dati forniti      bito danni causati da incendi, e nessuno è
     da altri attori chiave e almeno un produttore      stato capace di indicare qualcuno che ne
     scelto a caso. In alcuni casi, le informazio-      sia rimasto indenne. Tuttavia l’intensità dei
     ni sono state discusse in una riunione con il
                                                        danni è eterogenea, alcuni agricoltori non
     gruppo.
                                                        subiscono incendi da 6-7 anni, altri hanno
         I dati sono stati organizzati in un databa-
                                                        subito danni per 3 anni consecutivi.
     se per comunità o per gruppo. Le variabili
                                                            Alcune colture hanno bisogno di un
     rilevanti sono state definite a partire da una
     recensione della letteratura sulle determi-        uso limitato del fuoco, come le colture
     nanti dell’azione collettiva e l’emergenza di      perenni, tuttavia poiché quest’ultime sono
     norme. Oltre alle variabili di output circa le     un investimento che richiede tempo per
     MCF, la qualità della foresta e l’intensità de-    arrivare a maturità, sono molto sensibili agli
     gli incendi, vi sono variabili che definiscono     incendi. Ecco come Seu Zaquinha interpreta
     i costi e i benefici dell’azione collettiva, ca-   il rapporto coltura-fuoco:
     ratteristiche del gruppo, tipo di produzione e     “Ora dimmi una cosa: io pianto un frutteto
     accesso al mercato, e percezioni circa il ri-      lì, vado a raccogliere con la mia famiglia, il
     schio d’incendio e le politiche governative.       fuoco arriva e brucia tutto, e io cosa faccio
         L’obiettivo di formare un database pura-       poi? Cosa faccio qui? [..] Ma se non entras-
     mente qualitativo è spiegare quali sono le         se più il fuoco io farei così: pianterei açai,
     condizioni e i meccanismi che favoriscono          anacardi, mango, bacaba, e tutto quello di
     le strategie tra le varie comunità e gruppi,       cui c’è bisogno! Ma ti pare che pianto tutto,
     sviluppando un’analisi esplorativa che non         fertilizzo, faccio buchi, pulisco tutto, sapen-
     ambisce a dimostrare risultati oggettivi, ma,      do che poi arriva il fuoco e uccide tutto?”
     sotto l’ipotesi che il rischio di fuoco sia en-
     dogeno, ad investigare i meccanismi decisio-          I maggiori danni causati dagli incendi
     nali che portano all’investimento in MCF.          accidentali riguardano colture perenni, pa-
                                                        scoli e recinzioni, questo spinge i contadini
                                                        a produrre quasi esclusivamente colture an-
     Risultati                                          nuali come strategia per mitigare il rischio.
                                                        Tuttavia accade che persino le colture an-
        Sono stati individuati 5 filoni principa-       nuali siano danneggiate da incendi; in que-
     li di analisi delle informazioni raccolte: in      sto caso la famiglia vive di estrattivismo e
     primo luogo esponiamo l’impatto del fuo-           di bracciantato:
     co nelle proprietà e nelle comunità e le loro      “chi perde addirittura la roça può vendere
     conseguenze sulla produzione. In seguito           qualche giornata di lavoro, pesca, caccia o
     sono esposte le misure di controllo del fuo-       ruba açai… la natura è buona!” (Seu Adalto)
     co e di lotta agli incendi (individualmente,
     tra vicini, e in seno a un gruppo) e i loro          Nonostante ciò vi è una netta preferenza
     principali limiti (difficoltà nel controllo e      per il taglia e brucia, soprattutto tra coloro
     sanzione). In una terza parte saranno discus-      che hanno sperimentato tecniche alternati-
77

ve, come il taglia e tritura o l’uso del trat-    una persona di fiducia. Inoltre una proprietà
tore. Quest’ultimo in particolare richiede        vuota può essere pericolosa poiché riduce la
alti investimenti iniziali, specialmente in       mano d’opera disponibile per fronteggiare
fertilizzanti e diserbanti, sottintendendo        un incendio in quel territorio, la probabilità
quindi un forte orientamento al mercato e         di individuarne il colpevole e controllare il
un più alto rischio economico. L’alto livello     comportamento di un occupante illegale.
d’imprenditorialità necessario a sopportare           Oltre alla mancanza di un interlocutore
un tale rischio economico è stato osservato       per ogni proprietà, vi sono altri elementi a
molto raramente. Quando un trattore era in        disturbare l’emersione di comportamenti
uso, non venivano quasi mai utilizzati ferti-     adeguati al rischio, derivanti dall’interazio-
lizzanti o diserbanti.                            ne con sistemi naturali complessi.
   Visto l’uso prevalente del fuoco, le scar-         La caratteristica degli incendi di avere
se alternative disponibili e l’occorrenza di      molteplici possibili fonti d’accensione, e di
incidenti; il controllo e la lotta agli incendi   dipendere dalle condizioni climatiche, pro-
assumono un’importanza notevole.                  duce una sorta di disturbo nella percezione
                                                  del rischio da parte dei produttori, talvolta
                                                  incapaci di spiegarsi l’occorrenza d’incendi
Controllo del fuoco, lotta agli incendi e         e dei relativi incidenti, o ancora l’efficacia o
relativi limiti                                   inefficacia delle MCF messe in atto. Questo
                                                  porta a colpevolizzare improbabili mozzi-
   La dimensione principale in cui si svol-       coni di sigaretta, fuochi di cucina mal spen-
ge l’azione collettiva e in cui si stabiliscono   ti, piromani o bambini che appiccano il fuo-
regole è il vicinato prima che la comunità.       co per gioco, al posto delle scarse misure
È nel vicinato che avviene la maggior parte       di prevenzione adottate nel taglia e brucia
della comunicazione e si creano maggiore          e nel rinnovo dei pascoli. In altri casi, in-
fiducia o conflitti, si scambiano giornate di     duce a giudicare impossibile il controllo del
lavoro e si attuano MCF. Nel vicinato sono        fuoco e quindi a pensare gli incendi come
presi accordi espliciti o impliciti circa la      un’occorrenza normale.
produzione, per esempio la condivisione di            Una scarsa percezione dei fattori di ri-
un pascolo, e le misure di prevenzione da         schio porta a una non accettazione del ri-
implementare, per esempio una linea taglia-       schio stesso (Pégard, 2010), e quindi alla
fuoco che divide due proprietà, la notifica       non adozione di comportamenti adeguati,
circa la data e l’ora in cui sarà appiccato il    quale l’attuazione di misure di prevenzione.
fuoco, o ancora la decisione di bruciare in-          Questo problema è ridotto in aree con am-
sieme due aree adiacenti. Il vicinato è quin-     pia copertura forestale umida, ma è elevato
di la dimensione “naturale” entro la quale        o molto elevato in aree di foresta degradata
sono prese queste decisioni. La vicinanza         o pascoli. Dove la foresta è ancora umida
geografica, infatti, è un fattore determinante    costruire barriere tagliafuoco richiede po-
nel generare l’interdipendenza all’origine        chi giorni, l’abbattimento di alcuni alberi e
del dilemma del cooperatore. Tuttavia tali        la creazione di sentieri privi di foglie secche
prossimità geografiche non sempre corri-          della larghezza di mezzo metro possono es-
spondono con le prossimità organizzate en-        sere sufficienti. Inoltre anche senza la loro
tro cui si può mitigare il rischio: un primo      costruzione è possibile sperare in una bassa
ostacolo alla circolazione d’informazione e       probabilità di propagazione. In aree di fore-
alla formazione di fiducia e reciprocità è la     sta degradata o pascoli, al contrario, il rischio
mancanza di comunicazione dovuta alla di-         d’incendio è molto più alto, e la costruzione
stanza fisica tra le varie proprietà, o ancora    di barriere alla propagazione è più costosa.
all’assenteismo dei proprietari, che possono      Le persone intervistate si sono mostrate im-
vivere a vari chilometri di distanza, anche       pressionate dalla facilità di propagazione del
in altre comunità, oppure essere migrati al-      fuoco nella foresta, o dall’altezza e dal calore
trove, lasciando la proprietà in gestione a       delle fiamme nei pascoli, che scavalcano fa-
78

     cilmente anche le strade. Le uniche precau-       hanno espresso paura nel fare denunce o
     zioni in questi casi riguardano le recinzioni     chiedere una compensazione con le espres-
     dei pascoli e delle case.                         sioni “paura di prendersi uno sparo” oppure
        È per questo motivo che vari produtto-         “apparire sciocche”:
     ri lamentano che, nonostante lo sforzo per        “Il vicino è nel torto, ma se andiamo a recla-
     controllare il fuoco localmente, c’è sempre       mare, lui s’infuria con noi, e bisogna litigare.
     la minaccia del fuoco “che viene da lonta-        Quindi se siamo danneggiati dal fuoco, c’è
     no”, dovuta a uno scarso controllo in un al-      solo da stare in silenzio.” (Seu Valgico)
     tro vicinato, anche appartenente alla stessa
     comunità. Se quindi si riuscisse a risolvere         L’impossibilità di sanzionare e attuare
     il problema di azione collettiva in un’area,      minacce credibili porta quindi al dilemma
     i benefici che ne derivano potrebbero essere      del commitment: perché spendere tempo in
     annullati dal fallimento dell’azione collettiva   misure di prevenzione se non c’è alcuna ga-
     tra produttori che vivono a qualche chilome-      ranzia che gli altri facciano lo stesso?
     tro di distanza, in particolare in aree degra-       Questa interpretazione è coerente con la
     date. Ogni 3-5 anni, in estati particolarmente    frequente osservazione di piantagioni an-
     secche, accentuate dal fenomeno El Niño,          nuali prevalenti, scarse colture perenni e in-
     molti produttori vivono incendi di grande         frastrutture, e scarsi investimenti in control-
     estensione che possono durare fino a 3 mesi,      lo del fuoco. Un equilibrio di basso livello,
     iniziati con la stagione dei fuochi ed esauriti   in cui il rischio è mitigato riducendo il va-
     solo con l’inizio della stagione delle piogge.    lore delle colture, poco sensibili al fuoco e
        L’alea climatica e di propagazione d’in-       poco valorizzate sul mercato, e tollerando
     cendio producono una forte incertezza circa       un’alta frequenza d’incendi.
     l’output dell’azione collettiva, aumentano la        Se l’azione collettiva per controllare il
     percezione degli incendi come un fenome-          fuoco può avere costi troppo alti, si osserva
     no naturale incontrollabile e creano quindi       invece maggiore cooperazione nel combat-
     un forte disincentivo alla cooperazione.          timento agli incendi.
        Insieme all’incertezza, il problema di en-        Per fronteggiare qualunque problema
     forcement delle regole appare come il prin-       che richieda uno sforzo collettivo, sia al-
     cipale problema alla soluzione del dilemma        zare un cavallo caduto, pulire le strade del
     del cooperatore: se è relativamente facile        villaggio o combattere un incendio, esiste
     scoprire l’origine di un fuoco e la sorgen-       l’istituzione del mutirão ovvero un’ini-
     te di accensione, è invece difficile scoprire     ziativa collettiva per l’esecuzione di un
     chi è il colpevole della propagazione. E se       servizio non remunerato. Un membro del-
     per la polizia locale scoprire il colpevole       la comunità invita il gruppo a formare il
     può diventare un vero e proprio rompicapo,        mutirão per risolvere il problema, dando
     questo non è troppo difficile per i residenti.    luogo a un altro dilemma del cooperatore:
     Salvo i lotti abbandonati, a ogni proprie-        lasciare che siano gli altri a sopportare il
     tà coincide un proprietario, tuttavia questi      rischio del combattimento all’incendio,
     può sempre discolparsi accusando ignoti           oppure partecipare?
     di aver acceso il fuoco sulla sua proprietà,         I produttori intervistati riportano shocks
     ma non tutti appiccano il fuoco nello stesso      psicologici e fisici, perdita d’infrastrutture,
     giorno, e un po’ d’indagini spesso permet-        animali e mezzi di trasporto impiegati nel
     tono d’individuare il colpevole. Tuttavia la      combattimento agli incendi. Il costo di par-
     ricerca del colpevole è disincentivata dalla      tecipazione è quindi alto, e visti gli scarsi
     difficoltà di ottenere una compensazione: le      strumenti a disposizione, l’esito è incerto.
     persone non hanno di che pagare per i danni       Inoltre aiutare a combattere un incendio in
     causati, e questo riduce gli incentivi a ini-     un luogo significa lasciare la proprietà indi-
     ziare una discussione che porterebbe a ini-       fesa in una situazione di rischio. Il perico-
     micarsi il vicino e una parte della comunità      lo aumenta e l’efficacia del combattimento
     a lui prossimo. In varie comunità le persone      diminuisce quando gli incendi coinvolgo-
79

no aree di foresta degradata o pascoli, con          di sussistenza vi è maggiore preferenza per
fiamme che interessano le chiome degli al-           le colture annuali che costituiscono la base
beri e oltrepassano perfino le strade. Tutta-        dell’alimentazione, e una fonte di rendita
via per la sua natura estemporanea ed emer-          dalla vendita del surplus. Interdipendenza
genziale è più facile raggiungere la coope-          e reciprocità tra i membri della comunità
razione nella lotta al fuoco piuttosto che nel       rendono facili le attività di monitoraggio e
suo controllo preventivo. Questo meccani-            sanzione, oltre ad aumentare i costi morali
smo limita i danni alle colture, ma favori-          di free riding, dovuti al rischio di perdita di
sce la degradazione della foresta circostan-         beni relazionali e non. I produttori, infatti,
te. Infatti, l’obiettivo del combattimento è         dividono lavoro e produzione nel vicinato.
generalmente quello di deviare l’incendio            Nella comunità di Santa Rosa si vende solo
fuori dalle proprietà e non di estinguerlo to-       l’eccesso della produzione che deriva dal
talmente.                                            consumo a un atraversador (intermedia-
   La PrevFogo offre formazione e mette              rio) che mensilmente passa per il fiume. La
a disposizione alcune pattuglie equipag-             maggior parte della produzione è consuma-
giate per aiutare nel combattimento degli            ta localmente e scambiata come dono:
incendi. Tuttavia queste pattuglie non sono          “(…) consumiamo, diamo, perché qui nel-
assolutamente sufficienti a fronteggiare le          la colonia non è come in città, dove tutto è
emergenze: presenti in numero ridotto, rag-          comprato. Nella colonia no, i vicini mi dan-
giungono solo i luoghi collegati da strade, e        no qualche chilo di farina, qualcosa dalla
gli agricoltori, spesso insoddisfatti del loro       roça […]. Si fa sempre a metà se qualcuno
lavoro, tendono a non chiamarli perché inti-         ha bisogno, sia per mangiare sia per lavora-
miditi dallo stile ispettivo utilizzato per rac-     re.” (Seu Dequelo).
cogliere le informazioni necessarie ai loro
rapporti (questionari, filmati e una piccola            Le comunità visitate più vicine alla città
indagine per cercare un colpevole).                  hanno età inferiore, scarsa o nulla coper-
   Riassumendo, le principali difficoltà nel         tura forestale, e occupano metà della ter-
raggiungere un’azione collettiva intorno al          ra con pascoli estensivi. Al contrario le
controllo del fuoco derivano dalla difficol-         comunità che vivono in zone più remote,
tà di monitorare e far rispettare le regole e        con scarso accesso al mercato, occupano la
da una grande incertezza rispetto ai risultati,      regione da varie generazioni, ma conserva-
dovuta alla non coincidenza tra le prossimi-         no una maggiore copertura forestale, e si
tà geografiche in cui occorrono gli incendi e        sono opposte all’introduzione dell’alleva-
prossimità organizzate in cui è possibile mi-        mento. Dove reciprocità e fiducia sono più
tigarne il rischio. Questi due fattori rendono       frequenti, le condizioni della foresta sono
difficile la costruzione di fiducia e reciprocità,   migliori suggerendo che l’azione colletti-
portando a una non accettazione del rischio          va sia un fattore importante nel limitare gli
e quindi alla preferenza per un equilibrio di        incendi.
basso livello, con colture poco valorizzate sul         Un maggiore accesso al mercato per-
mercato e scarso controllo di fuoco.                 mette una minore eterogeneità di obiettivi
                                                     tra i produttori nell’area, creando maggio-
L’adozione di misure di controllo del                re fiducia e certezza rispetto al controllo
fuoco: reciprocità e mercato.                        del fuoco.
                                                        Ad esempio, è stato osservato un gruppo
   Tra gli agricoltori più orientati al mer-         di circa venti produttori vicini che curano
cato è stata riscontrata una generale prefe-         nei loro pascoli il bestiame di una fazenda1.
renza per le colture perenni, stante la bontà
dei prezzi e la facilità di vendita. Tuttavia
pochi produttori hanno effettivamente pian-          1
                                                         Azienda agricola di grandi dimensioni, con estensione
tato alberi da frutto o da legname. Al con-              di varie migliaia di ettari, normalmente dedita alla pro-
trario in gruppi in cui domina l’agricoltura             duzione di soja e bestiame per l’esportazione.
80

     Questi non usano più il fuoco, e hanno at-         Quale ruolo per le comunità?
     tuato un efficace sistema di combattimento
     agli incendi avvisandosi rapidamente e riu-           Spesso non vi sono sufficienti incentivi
     nendosi sulla riva del ruscello da cui solita-     individuali a sanzionare chi non control-
     mente arriva il fuoco.                             la il fuoco. Questo avviene a causa della
     “Il fuoco viene sempre da lontano, ma tra          difficoltà di individuare il colpevole certo,
     vicini siamo tranquilli, siamo tutti nella         della paura di ritorsioni in termini di beni
     stessa situazione” (Dona Elisangela)               relazionali e non, sanzioni sociali dirette, o
                                                        perfino della paura di “apparire sciocco”.
        Da quando il sistema è in vigore hanno          L’accettazione generalizzata di un equili-
     annullato l’incidenza di incendi sulle loro        brio di basso livello porta a un ulteriore e
     proprietà.                                         grave problema di sanctioning, poiché le
        L’accesso al mercato riduce l’interdipen-       persone smettono completamente di pre-
     denza tra vicini e quindi la possibilità di        tendere compensazioni o denunciare gli
     applicare sanzioni. Ma l’accesso al mercato        incidenti. Questo avviene sia perché, in
     muta anche la definizione della situazione,        condizioni di povertà diffusa, non è ragio-
                                                        nevole sperare che il vicino sia abbastan-
     il modello mentale con cui si definisce il
                                                        za ricco da pagare una compensazione, sia
     problema, favorendo ad esempio comporta-
                                                        perché investire in MCF non è più conve-
     menti più “razionali”. In due comunità vici-
                                                        niente per nessuno. Una regola di omertà
     ne alla città sono state osservate soluzioni
                                                        in cui nessuno denuncia nessuno per non
     “alla Coase”: il vicino con colture perenni,       essere a sua volta denunciato in futuro di-
     e quindi più interessato al controllo del fuo-     venta quindi istituzione. Al contrario, pro-
     co, procura un bracciante per lavorare alla        durre una regola di controllo del fuoco è
     costruzione di una linea taglia fuoco nella        un bene pubblico che assume costi inaccet-
     proprietà del vicino che ha solo colture an-       tabili per il singolo produttore, ed è quindi
     nuali, poco sensibili agli incendi.                necessario un intervento esterno che ac-
        In altri casi sono emerse richieste di pa-      compagni il lavoro dei leader locali.
     gamento per servizi ambientali da parte del           Le comunità visitate hanno sempre un
     governo, usando come argomentazione il             livello di organizzazione e di governo più
     fatto che la foresta è un bene pubblico:           centralizzato. Nel caso in studio sono sta-
     “se il governo vuole la foresta in piedi, il       te osservate varie istituzioni, tra cui le più
     governo deve pagare” (Seu Adaltinho).              rilevanti rispetto al tema del fuoco sono le
                                                        associazioni locali e la chiesa cattolica.
         Fino ad arrivare al fatto che il governo          Ogni comunità fa capo a una o più as-
     dovrebbe fornire trattori pesanti per costrui-     sociazioni riconosciute, spesso nate perché
     re linee tagliafuoco, o ancora trattori agrico-    necessarie a interloquire con l’Istituto per
     li, fertilizzanti, diserbanti e sementi, per ab-   la Riforma Agraria (INCRA), intermedia-
     bandonare il taglia e brucia. Questo cambia-       rio necessario per l’accesso alla terra e al
     mento di mentalità può portare a maggiore          credito. Tuttavia queste associazioni, pres-
     controllo del fuoco se vi è disponibilità a        soché interamente devolute ad attività di
     fornire braccianti, pagare per servizi am-         lobby presso l’INCRA e il governo locale,
     bientali o sussidiare una transizione verso        non si occupano dell’organizzazione inter-
     la meccanizzazione o l’utilizzo di tecniche        na della comunità. Una sorta di crowding
     alternative al fuoco. Tuttavia in assenza di       out istituzionale, in cui le energie offerte
     questa disponibilità si corre il rischio di una    da un leader eletto sono interamente spe-
     riduzione degli investimenti in controllo del      se nel chiedere ausilio esterno, in termini
     fuoco come conseguenza delle ridotte moti-         d’infrastrutture, assistenza tecnica o cre-
     vazioni intrinseche: dalla preferenza per la       dito, piuttosto che espresse in termini di
     conservazione della foresta, alla preferenza       capacità di organizzazione interna. I ritardi
     per un pagamento.                                  cronici dell’INCRA, un vero e proprio gi-
81

gante burocratico che non ha subìto rifor-       mi portino l’intera comunità a coalizzar-
me dalla sua fondazione nel 1970, hanno          si contro un individuo, allora non ci sarà
screditato le associazioni e i loro presiden-    sanzione. Seu Nenè Raimundo spiega che
ti presso le comunità. Nella totalità dei casi   il motivo è semplice:
è stato osservato un crollo dei soci e una       “Denunciare non paga: ho perso la mia tran-
drastica riduzione della frequenza delle         quillità. Ora, quando la notte sento un ladro
riunioni, da bisettimanali, a poche l’anno.      di galline nel mio cortile, resto a letto”.
Inoltre il loro ruolo di leader di comunità
è stato declassato a quello di segretario per       Un altro tema riguarda l’eterogeneità tra
un’istituzione esterna, privo di carisma e       vicinati. L’interesse di iniziare un’attività
senza alcun ruolo nel cambiamento. Que-          di sanctioning nel proprio vicinato dipen-
sto appare chiaro nelle parole di una presi-     de dal beneficio dell’azione collettiva. Se
dente di associazione:                           quest’ultimo è minacciato da incendi nei
“Il mio lavoro è chiedere aiuto fuori.”          vicinati circostanti, non ci sarà incentivo
(Dona Maria)                                     sufficiente a far emergere regole né al loro
                                                 enforcement. La chiesa e le associazioni
   Alcuni presidenti di associazione de-         possono svolgere un ruolo di coordina-
nunciano una mancanza di autorità che si         zione tra i vicinati, aumentando fiducia e
è venuta a creare nel tempo, in cui perfi-       capitale sociale. Tuttavia in molte comu-
no le persone più carismatiche non hanno         nità la mancanza di risultati dell’attivi-
più il potere di farsi ascoltare. La totale      tà di lobbying verso l’INCRA ha causato
dipendenza da sussidi pubblici sotto for-        scissioni all’interno delle associazioni con
ma di trasferimenti, credito facilitato e as-    l’effetto di una moltiplicazione di quest’ul-
sistenza tecnica, fa si che le persone per-      time. Lo stesso si può dire delle comuni-
cepiscano sempre di più un credito verso         tà di credenti, moltiplicatesi con l’arrivo
il governo e sempre meno responsabilità          delle chiese Evangelica, Avventista, Testi-
verso l’ambiente che le circonda, dalle ri-      moni di Geova etc. Molti produttori ripor-
chieste di fertilizzanti e diserbanti gratuiti   tano che le funzioni religiose e le riunio-
alle richieste di pagamenti per servizi am-      ni dell’associazione svolgevano un punto
bientali.                                        centrale di discussione sul tema del fuoco.
   Nelle comunità più tradizionali la Chie-      Persone che non avrebbero mai voluto ri-
sa Cattolica ha un ruolo centrale nell’or-       schiare di inimicarsi un vicino chiedevano
ganizzazione. Spicca la figura del coorde-       al presidente di associazione o al coorde-
nador (coordinatore e sostituto parroco) e       nador di parlare pubblicamente contro
della coordenadoria anch’essi eletti, ma         coloro che non controllano il fuoco come
senza vincoli con organizzazioni esterne         forma di sanzione. Oppure forti del gruppo
e col solo compito di organizzare la vita        parlavano in prima persona. Seu Franci-
comunitaria. I coordenadores si sono rive-       sco, riporta:
lati più efficaci dei presidenti di associa-     “Le cosa migliorarono... La gente parla nel-
zione nella sensibilizzazione circa i temi       le riunioni, ci sono persone che mi hanno
del fuoco, arrivando a sanzionare i mem-         perfino chiesto di non fare i loro nomi! Pen-
bri che non rispettano le regole, anche con      so che ora stiano più attente.”
riunioni ad hoc. Ciò nonostante l’efficacia
del loro intervento è molto variabile e di-          La funzione aggregativa svolta da as-
pende dalla loro capacità di leadership.         sociazione e chiesa è particolarmente im-
   Tuttavia è importante notare che la prio-     portante in quelle comunità in cui manca
rità di ogni membro della comunità è prin-       un villaggio, inteso come nucleo di abita-
cipalmente conservare buoni rapporti con         zioni, e in cui le persone abitano nelle loro
i vicini per non perdere vantaggi di reci-       proprietà. L’assenza di riunioni che coin-
procità. Se applicare la sanzione significa      volgano tutti i membri, e il moltiplicarsi
creare un conflitto, a meno che danni enor-      delle fonti di autorità, chiese e presidenti,
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     aumentano ulteriormente l’incertezza tra                 L’azione pubblica fin qui descritta ri-
     vicinati, poiché incontri inter vicinali av-         guarda quindi la PrevFogo, branca special-
     vengono più raramente, e mancano occa-               izzata dell’IBAMA; l’assistenza tecnica di
     sioni per attuare sanzioni sociali.                  EMATER e EMBRAPA, organi federali; al-
        Un’ultima questione infine riguarda l’ac-         cuni trattori resi disponibili dalle Segreterie
     cesso alla giustizia: emerge che non sta ai          di Agricultura e le operazioni portate avanti
     vicini chiedere compensazioni o applicare            dall’INCRA nelle terre federali. Tuttavia
     sanzioni per gli incidenti, ma piuttosto al          è stato osservato anche un tipo di politica
     governo d’imporre lo stato di diritto. Ri-           alternativa a quelle sopraelencate, specifica-
     spetto a questo punto alcuni presidenti più          mente orientato al controllo del fuoco e al
     lungimiranti chiedono un ritorno delle au-           combattimento degli incendi, ideata e attu-
     torità, che siano applicate alcune sanzioni          ata dalla Segreteria dell’Ambiente del mu-
     esemplari, di modo che il loro lavoro di sen-        nicipio di Ipixuna do Parà: il Programma di
     sibilizzazione sia legittimato.                      Prevenzione e Combattimento agli Incendi
     “Tutti sanno come fare [a controllare il fuo-        Forestali, realizzato nel biennio 2011-2012.
     co], ma quello che manca è una punizione.                È stato predisposto un iter per avvicinare
     Manca comprensione, coscienza, riunioni              alle comunità il sistema di licenze a brucia-
     con persone potenti.” (Seu Baiano)                   re, altrimenti di competenza di un ufficio
                                                          della capitale; al fine di aumentare i con-
        Riassumendo, l’attività di monitoring e           trolli è stata migliorata l’attività di coordi-
     sanctioning nella comunità è estremamente            namento tra le varie istituzioni interessate,
     costosa per la mancanza di legittimazione            ed infine, è stata disposta una serie di corsi
     dei sanctioners. La capacità organizzativa           nelle comunità circa il controllo del fuoco e
     della comunità è stata a lungo minata dalla          il combattimento agli incendi, addizionali a
     dipendenza da istituzioni esterne. I leaders         quelli della PrevFogo.
     comunitari hanno perso la loro legittimazio-             Lo stile dei controllori non era ispettivo
     ne, e reclamano un intervento esterno che ri-        ma orientato a fornire le competenze appro-
     stabilisca autorità e prevedibilità con sanzio-      priate e a ridurre i conflitti tra vicini, offren-
     ni e multe, permettendo loro di legittimarsi.        do una soluzione negoziale. Sono state ero-
     La “degradazione” del capitale sociale do-           gate solo due multe, di cui una a un agricol-
     vuta alla delegittimazione e moltiplicazione         tore familiare e una a un latifondista. Nono-
     delle istituzioni e delle fonti di autorità locali   stante la legge disponga pene molto severe
     ha ulteriormente ridotto la fiducia e recipro-       per crimini ambientali causati dal fuoco, è
     cità nella comunità, riducendo l’incentivo ad        stata favorita la conciliazione tra il vicino
     applicare sanzioni nel proprio vicinato. L’in-       che ha causato l’incendio e le persone dan-
     tervento pubblico ha fino ad ora individualiz-       neggiate. Questo ha eliminato notevolmente
     zato il problema del fuoco, contribuendo alla        la diffidenza, e portato gli agricoltori a per-
     degradazione della qualità delle istituzioni         cepire gli ispettori come partner.
     comunitarie e riducendo le motivazioni in-           - “Nella lotta al fuoco qual è il ruolo della
     trinseche a controllare il fuoco tramite poli-       comunità e quello del governo?”
     tiche assistenzialiste.                              - “È uno solo, non faccio distinzioni.” (Seu
                                                          Cidalino)
     Il Programma Biennale di Prevenzione e
     Combattimento agli Incendi Forestali del                Tutti gli intervistati nel municipio di
     municipio di Ipixuna do Parà                         Ipixuna erano al corrente della necessità di
                                                          richiedere una licenza per l’uso del fuoco e
        Il municipio di Paragominas non ha at-            della multa erogata. Parlare del fuoco e de-
     tuato nessuna politica di prevenzione agli           gli incidenti non era più un tabù, sono stati
     incendi da quando nel 2008 ogni uso del              osservati vari casi di monitoraggio e sanzio-
     fuoco è stato proibito. Inoltre tale proibi-         ni sociali applicate all’interno della comu-
     zione è rimasta solo sulla carta.                    nità. Seu Felisardo riporta:
83

“Da due anni non ci sono più incidenti, ora       mane ambiguo. Comunità più isolate e con
tutti richiedono la licenza […]. Io e altri 3     alto livello di reciprocità riescono a con-
siamo andati a controllare [il vicino], e non     trollare il fuoco con maggior successo e a
aveva fatto un metro di linea taglia fuoco!       conservare una maggiore area di copertura
Siamo rimasti a spiare che riuscisse a con-       forestale.
trollare il fuoco […]. Prima della legge nes-         L’accesso al mercato fornisce maggiori
suno faceva linee taglia fuoco!”                  risorse e incentivi a investire in controllo
                                                  del fuoco, ma può causare anche un moti-
   La legge di cui parla l’agricoltore è il       vational crowding out (Frey et al., 2004),
sistema di licenze, prima del quale non si        inoltre può favorire la dipendenza da sussi-
aveva alcuna conoscenza circa l’obbligo le-       di pubblici sotto forma di maggiore richie-
gale di controllare il fuoco.                     sta di meccanizzazione, credito, strade e
   Questa politica si è rivelata estrema-         infrastrutture, ridurre i legami di interdipen-
mente efficace nel ridurre il rischio di fuoco    denza nella comunità e degradare il capitale
percepito e nel legittimare i sanctioners         sociale (Pockorny et al., 2010).
nelle comunità. Nessuno degli intervistati            L’intervento pubblico può ambire a fa-
nel municipio di Ipixuna ricorda incidenti        cilitare la cooperazione verso l’adozione di
durante i due anni del programma, e la re-        MCF e non solo a fornire le competenze ne-
sponsabile del progetto riporta che oltre 200     cessarie a controllare il fuoco prima che la
licenze sono state concesse ogni anno, in-        foresta si degradi eccessivamente. L’azione
dicando un buon livello di compliance da          della PrevFogo è sempre stata orientata ver-
parte dei produttori.                             so la formazione tramite corsi, dimostrazio-
   L’attrattiva di questa politica non risiede    ni, e la creazione di pattuglie che forniscono
solo nella sua efficacia, ma anche nei suoi       aiuto nel controllo del fuoco. Tuttavia gli
costi ridotti: circa 22000 euro su due anni.      effetti di queste azioni sono modesti poiché
Altre politiche quali la promozione della         le pratiche diffuse non sono appropriate al
meccanizzazione o di tecniche intensive           controllo del fuoco né in aree vergini, né in
sono infatti nettamente più costose, e soll-      aree eccessivamente degradate. Nelle prime
evano dubbi circa la loro appropriatezza.         perché il beneficio di un’azione collettiva
                                                  verso il controllo del fuoco è troppo basso,
                                                  e nelle ultime perché il costo di controlla-
L’emergenza di regole che facilitano              re il fuoco è troppo alto. La priorità d’in-
la cooperazione e il ruolo                        tervento della PrevFogo è oggi definita in
dell’intervento pubblico                          base alla frequenza degli incendi avvenuti
                                                  in passato. Sarebbe invece più opportuno
   Le principali difficoltà nel raggiungere       riorientare gli interventi di prevenzione ver-
un’azione collettiva intorno al controllo del     so quelle comunità in cui costi e benefici
fuoco derivano dalla difficoltà di monitora-      di un’azione collettiva rendono sostenibile
re e far rispettare le regole e da una grande     l’investimento in controllo del fuoco, ovve-
incertezza rispetto ai risultati, dovuta alla     ro dove la foresta si sta degradando ma non
non coincidenza tra le prossimità geografi-       sono ancora avvenuti molti incendi.
che in cui si verificano gli incendi e le pros-       Per quanto riguarda le comunità che abi-
simità organizzate in cui è possibile mitiga-     tano aree degradate, è necessario favorire
re il rischio. Questi due fattori rendono dif-    una transizione fuori dal taglia e brucia,
ficile la costruzione di fiducia e reciprocità,   tramite l’adozione di tecniche agricole con
portando a una non accettazione del rischio       basso o nullo uso del fuoco come il taglia e
e quindi alla preferenza per un equilibrio di     tritura, le colture perenni e orticole, o sus-
basso livello, con colture poco valorizzate       sidiando l’adozione di trattori. L’accesso al
sul mercato e scarso controllo del fuoco. Il      mercato e al credito e un’appropriata assi-
legame tra controllo del fuoco e accesso al       stenza tecnica possono essere buoni stru-
mercato, seppur esaltato nella letteratura, ri-   menti per allineare le aspettative del policy
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     maker e le motivazioni dei contadini. Tut-         caso del Programma Biennale di Prevenzio-
     tavia le colture perenni e l’accesso al mer-       ne e Combattimento agli Incendi Forestali
     cato si sono rivelati tutt’altro che una pa-       implementato nel municipio di Ipixuna do
     nacea (Pockorny et al., 2010, Hock et al.,         Parà.
     2012). È necessario dubitare di soluzioni             Secondo la teoria della compliance
     su larga scala al fine di evitare problemi di      l’efficacia delle politiche coercitive dipende
     ownership. In particolare soluzioni basate         dal timore dei controlli e della sanzione
     sul mercato presuppongono imprenditoria-           (Sutinen, Kuperan, 1999). È sorpren-
     lità e disponibilità ad assumere rischio eco-      dente come le limitate risorse messe a dis-
     nomico, ipotesi raramente verificate nelle         posizione di questo programma, e la minac-
     15 comunità visitate.                              cia di multe assai ridotta (solo due multe
         Le proprietà vuote minacciano la coo-          erogate su due anni) su un territorio molto
     perazione per il controllo del fuoco, au-          vasto quale un municipio in Amazzonia,
     mentando l’incertezza del risultato e ri-          siano stati sufficienti a ottenere un risultato
     ducendone i benefici attesi. Sarebbe quin-         simile.
     di opportuno un maggior controllo sulla               Nel nostro quadro teorico i con-
     residenza dei proprietari. Quest’azione è          trolli effettuati da parte della Segreteria
     solitamente delegata alle associazioni loca-       dell’Ambiente hanno aumentato la fiducia
     li. Ristabilire la fiducia di quest’ultime nelle   nel comportamento cooperativo tra vicinati,
     comunità è condizione necessaria al buon           riducendo l’incertezza causata dagli incendi
     svolgimento del loro ruolo. Inoltre l’impor-       che vengono da lontano. Questo ha aumen-
     tanza di un coordinamento centralizzato o          tato i benefici dell’azione collettiva nel vici-
     gerarchia nella soluzione dei problemi di          nato, incentivando il controllo del fuoco e
     azione collettiva è ben evidente in lettera-       l’attività di monitoraggio e sanzionamento.
     tura (Lichbach, 1996). A questo proposito          L’esistenza di una legge chiara e nota a tutti
     sarebbe opportuna una riforma dell’INCRA           e l’implementazione del sistema di licenze
     al fine di aumentare la velocità di risposta       ha legittimato l’azione dei sanctioners, ri-
     alle domande delle comunità e ridurne la           ducendo il free-riding.
     dipendenza dall’esterno, permettendo la re-           La politica realizzata nel Muicipio di Ip-
     vitalizzazione delle associazioni e del capi-      ixuna do Parà non ha avuto solo un effetto
     tale sociale nelle comunità. Se le aspettative     diretto di deterrenza, ma ha beneficiato di
     verso il governo sono deluse, e il capitale        un effetto moltiplicatore indiretto, riducen-
     sociale “degradato”, si cade nuovamente            do gli incentivi al free riding, riducendo il
     nella trappola del commitment in cui non           costo di sanzionamento, aumentando la fi-
     vi è incentivo a controllare il fuoco perché       ducia tra vicinati, e aumentando il beneficio
     ragionevolmente non è possibile aspettarsi         di un’azione collettiva a favore del control-
     una soluzione di coordinamento interna. Al-        lo del fuoco.
     cuni produttori si lanciano nella ricerca di
     exit strategies che spesso sono relativamen-          Analizzare il problema degli incendi in
     te costose e non accessibili a tutti, come una     Amazzonia come un dilemma del coope-
     migrazione verso aree vergini o con minori         ratore permette dunque di spiegare la man-
     problemi di fuoco, o ancora il noleggio di         canza di controllo del fuoco tramite le per-
     un trattore pesante per fare linee tagliafuoco     cezioni dei produttori.
     intorno a tutta la proprietà.                         Il problema di scarsa coordinazione tra
         Laddove il controllo del fuoco non sia         vicinati e la difficoltà ad aggiornare le mo-
     attuato a causa di una trappola del com-           dalità di uso e controllo del fuoco in fun-
     mitment, l’azione pubblica dovrebbe es-            zione del cambiamento dell’ambiente circo-
     sere orientata a ristabilire la fiducia nella      stante spiegano perché è possibile ottenere
     comunità e a ridurre il costo dell’attività        alti livelli di capitale sociale e di commit-
     di sanctioning, risolvendo il dilemma di           ment verso la comunità, senza però rag-
     azione collettiva di secondo livello. È il         giungere alti investimenti in controllo del
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