UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
                          SETTORE ORIENTAMENTO - Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio

                   FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. VARESE
                            Scienze Biologiche

Corsi di laurea in:
  − SCIENZE BIOLOGICHE - triennale (Classe n. 12 Scienze Biologiche)
  − SCIENZE BIOLOGICHE - specialistica (Classe n. 6/S Biologia)

Caratteristiche e obiettivi dei corsi
Laurea triennale
La prima parte del corso di studi ha un carattere formativo di base, mentre la seconda
parte si sviluppa secondo curricula distinti:
    − Biologia Generale
    − Cellulare e Molecolare
    − Contaminazione Ambientale
Il Corso di Laurea ha lo scopo di preparare laureati dotati di una buona conoscenza di
base dei principali settori delle scienze biologiche e che abbiano familiarità con i
metodi, le teorie e le tecnologie atte a svolgere attività in ambiti produttivi,
tecnologici, della divulgazione scientifica e della formazione. I laureati avranno
competenze teorico-applicative in ambito di ricerca sia a livello universitario che in
campo industriale.
I laureati dovranno essere in grado di operare in team, ma con capacità critica e
decisionale autonoma; in grado di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro, in
ambito europeo ed extraeuropeo essendo in grado di utilizzare adeguatamente la
lingua inglese ed avendo buone competenze per la comunicazione e la gestione
dell'informazione.
Laurea specialistica
Il corso di laurea si prefigge di preparare laureati che abbiano un solido impianto
culturale e metodologico di base nonché capacità tecnico-operative.

Ambiti occupazionali
Laurea triennale
I laureati avranno conoscenze culturali di base e competenze professionali specifiche
utili a svolgere attività produttive e tecnologiche in laboratori di analisi o di ricerca nei
settori pubblico e privato.
Laurea specialistica
I laureati saranno in grado di operare in équipe con gradi definiti di autonomia e
inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro sia in ambito europeo che extra
europeo, svolgendo: attività professionali e tecniche in diversi ambiti di applicazione,
quali attività produttive e tecnologiche di laboratori (bio-sanitario, industriale,
florovivaistico, veterinario, agro-alimentare, biotecnologico, enti pubblici e privati di
ricerca) e servizi a livello di analisi, controllo e gestione; in tutti quei campi, pubblici e
privati, dove si debbano classificare, gestire e utilizzare organismi viventi e loro
costituenti, e gestire il rapporto fra sviluppo e qualità dell’ambiente; negli studi
professionali multidisciplinari impegnati nei campi della valutazione di impatto
ambientale, della elaborazione di progetti per la conservazione e per il ripristino
dell’ambiente e della biodiversità.
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Abilitazione professionale / Iscrizione Albi
(DPR del 5 giugno 2001, n.328)

Il laureato in Scienze Biologiche (laurea triennale) può iscriversi alla sezione B
dell’Albo dei Biologi (Biologo Junior), previo superamento di apposito esame di Stato.

Il laureato in Scienze Biologiche (laurea specialistica) può iscriversi alla sezione A
dell’Albo dei Biologi (Biologo Senior), previo superamento di apposito esame di Stato.

L’Università degli Studi dell’Insubria è sede degli Esami di Stato per l’abilitazione
all’esercizio della professione di Biologo.

LINK UTILI
www.onb.it – Ordine Nazionale Biologi

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Sbocchi professionali:

                       INFORMATORE MEDICO - SCIENTIFICO

Classificazione ISTAT: 2.1.1.2 CHIMICI

ATTIVITÀ
L’informatore medico–scientifico si occupa di sviluppare l’attività di informazione
scientifica presso i medici, illustrando loro caratteristiche farmacologiche e
terapeutiche dei farmaci per assicurarne un impiego corretto; riferisce all’azienda le
osservazioni che emergono dal colloquio con gli operatori sanitari.
Questa figura costituisce il trait d’union tra industria e ricerca da un lato e clientela
dall’altro. Egli garantisce il feedback di notizie relative alla farmaco-vigilanza,
segnalando eventuali effetti collaterali indesiderati che sono stati rilevati nell’uso del
prodotto. Inoltre, segue sul campo la distribuzione del farmaco dal grossista al
farmacista, in particolare quando un nuovo prodotto viene lanciato sul mercato. Mette
a punto i programmi per sviluppare le vendite nella zone di competenza, tenendo
sotto osservazione i comportamenti e i risultati delle aziende concorrenti.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Ottima conoscenza di base in scienze biologiche
  − Adeguate conoscenze sui medicinali
  − Conoscenza del mercato
  − Conoscenza di una lingua straniera (preferibilmente inglese)
  − Capacità tecnico-commerciali

ATTITUDINI
  − Capacità di analisi
  − Capacità di sintesi

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Il percorso di carriera dell’informatore medico – scientifico è aperto a due possibilità:
− chi ha la propensione alle vendite può avanzare nelle posizioni di capo area, in
    seguito responsabile di più aree fino a diventare direttore delle vendite nelle case
    farmaceutiche;
− chi invece dimostra maggiore predisposizione agli aspetti scientifici, può ricoprire il
    ruolo professionale di product manager, group product manager e direttore di
    marketing nelle case farmaceutiche.

LINK UTILI
www.aiisf.it – Aiisf, Associazione italiana informatori scientifici del farmaco

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                                           BIOLOGO

Classificazione ISTAT: 2.3.1.1 BIOLOGI, BOTANICI, ZOOLOGI ED ASSIMILATI

ATTIVITÀ
Il biologo classifica e analizza animali e piante; valuta i bisogni nutritivi ed energetici e
identifica gli agenti patogeni dell'uomo, degli animali e delle piante e valuta, dal punto
di vista biologico, le acque potabili e minerali (biologo ambientale); identifica
organismi dannosi alle derrate alimentari, alla carta, al legno, al patrimonio artistico
approntando i metodi di lotta, scegliendo e dosando i principi attivi di cui decide anche
le modalità di applicazione (biologo responsabile sanitario in operazioni di
disinfestazione); controlla l'attività, la sterilità e l'innocuità di insetticidi,
anticrittogamici, antibiotici, vitamine, ormoni, enzimi, sieri, vaccini, medicamenti in
genere, radioisotopi; svolge analisi biologiche, identifica e controlla merci di origine
biologica. Svolge perizie e arbitrati in ordine a tutte le attribuzioni sopra menzionate.
A seconda dell'ambito in cui opera il biologo può essere:
    − biologo marino: si occupa del riconoscimento degli organismi marini, delle
        diverse fasi del loro ciclo vitale e della valutazione delle loro variazioni
        conseguenti a cambiamenti ambientali;
    − biologo molecolare: è l'esperto che manipola DNA e proteine;
    − microbiologo o esperto in microbiologia: effettua indagini batteriologiche,
        virologiche e micologiche su campioni di aria, acqua, suoli, alimenti, farmaci,
        cosmetici e campioni di provenienza animale, finalizzate a rivelare e identificare
        vari tipi di microrganismi;
    − esperto o tecnico in maricoltura e acquicoltura: gestisce il parco dei
        riproduttori, occupandosi della scelta e dell'allevamento dei soggetti, del
        condizionamento ambientale, dei trattamenti ormonali per indurre la
        riproduzione, della fecondazione artificiale.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Buon livello di conoscenze in campo scientifico e metodologico nel campo della
    biologia animale
  − Buon livello di conoscenze in campo scientifico e metodologico nel campo della
    biologia animale, botanica e umana
  − Buona conoscenza dell'inglese scritto e parlato
  − Abilità nell'uso dei programmi informatici e statistici di base
  − Capacità di analisi
  − Capacità di ragionamento astratto
  − Capacità di collaborazione
  − Capacità di organizzazione e pianificazione

ATTITUDINI
  − Creatività
  − Attenzione al dettaglio

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Come analista opera nei laboratori di analisi di chimica clinica e microbiologica, negli
istituti di zooprofilassi; come funzionario o come ricercatore, nei servizi di tutela
ambientale di comuni, province e regioni, nei parchi naturali regionali e nazionali;

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come consulente o analista, in aziende ed enti privati che si occupano del controllo di
qualità, dei rifiuti liquidi e solidi, della gestione degli impianti di depurazione, di
trattamento e smaltimento. Come ricercatore, trova impiego anche nell'industria
farmaceutica e alimentare, compresa l'acquicoltura, nei servizi di controllo delle acque
potabili e minerali, nelle università e negli enti di ricerca pubblici. Il grado di
autonomia professionale e le possibilità di carriera variano in funzione dell'attività
svolta.

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                             ANALISTA DI LABORATORIO

Classificazione ISTAT: 2.3.1.1 BIOLOGI, BOTANICI, ZOOLOGI E ASSIMILATI

ATTIVITÀ
L'analista di laboratorio analizza e controlla, lungo tutto l'arco del processo produttivo,
le caratteristiche delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, effettuando
analisi chimiche, chimico-fisiche e biochimiche, elabora i dati derivanti dalle analisi e
verifica i risultati.
Qualora l'analista di laboratorio abbia conseguito una laurea specialistica e abbia
maturato un'esperienza pluriennale può proseguire la carriera diventando
responsabile di laboratorio d'analisi. Il responsabile di laboratorio d'analisi
garantisce che l'analisi di campioni di prodotto di varia natura siano eseguite in
ottemperanza alle norme di buona prassi di laboratorio e ai sistemi di certificazione e
accreditamento dei metodi di analisi dei campioni. Definisce il sistema di analisi in
relazione ai campioni da analizzare e agli obiettivi da raggiungere. Stende i rapporti di
analisi, effettua controlli di qualità e verifiche sull'efficienza della strumentazione
analitica. Se si occupa di campioni di prodotto ad uso farmaceutico, cosmetico,
dietetico-alimentare, ambientale o a provenienza biologica si definisce esperto di
laboratorio di analisi chimiche, microbiologiche e ambientali.
Lo specialista in metodologie chimiche di controllo ed analisi progetta ed
esegue analisi e controlli di tipo chimico nell'ambito ambientale, sanitario e industriale,
sia pubblico, sia privato.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Buona conoscenza in biochimica
  − Buona conoscenze in chimica
  − Buona preparazione in farmaco tossicologia
  − Capacità di utilizzare attrezzature di laboratorio analitico
  − Capacità di analisi
  − Capacità di deduzione
  − Capacità di sintesi
  − Capacità di lavorare in gruppo

ATTITUDINI
  − Precisione
  − Autonomia

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Opera in aziende del settore agroalimentare, chimico, farmaceutico, manifatturiero in
genere. Trova impiego anche presso le Aziende regionali di protezione ambientale
(ARPA), in laboratori di analisi, in società che si occupano di analisi chimiche.

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                                     MICROBIOLOGO

Classificazione ISTAT: 2.3.1.2.2 MICROBIOLOGO

ATTIVITÀ
Il microbiologo è specializzato nello studio della crescita, della struttura e
dell'interazione con l'ambiente di microrganismi quali virus e batteri. I risultati dei suoi
studi vengono utilizzati in svariati settori, quali ad esempio medicina, industria
farmaceutica, agricoltura, produzioni alimentari, protezione ambientale.
Le sue attività possono comprendere: isolare e sviluppare colture di microrganismi,
identificare i microrganismi al microscopio o con l'aiuto di reagenti, osservare l'azione
dei microrganismi su tessuti di piante e animali, studiare le condizioni che ne facilitano
o deprimono la crescita, selezionare colture di microrganismi con determinate
caratteristiche, anche con manipolazioni a livello genetico; analizzare le sostanze
chimiche prodotte da colture di microrganismi, studiare la presenza e la
concentrazione di determinati microrganismi in alimenti e bevande, raccogliere dati e
elaborarli in forma statistica; scrivere rapporti di ricerca per il committente, per
periodici specializzati, illustrare i risultati ottenuti in convegni e seminari.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Conoscenza ed applicazione di programmi di videoscrittura
  − Conoscenza ed applicazione di programmi di elaborazione statistica
  − Conoscenza ed utilizzo di strumenti di laboratorio
  − Conoscenza ed utilizzo di strumenti per la misurazione
  − Conoscenza ed utilizzo di sostanze chimiche e biologiche
  − Capacità di analisi
  − Capacità di ragionamento astratto
  − Capacità di collaborazione
  − Capacità di organizzazione e pianificazione

ATTITUDINI
  − Creatività
  − Attenzione al dettaglio

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
L'attività è svolta in genere come dipendente di un laboratorio di ricerca o di una
impresa di medio - grandi dimensioni.
L’attività si svolge prevalentemente in laboratori sterili, dove si può essere esposti ad
agenti patogeni e sostanze chimiche ed e necessario utilizzare indumenti di
protezione.

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RESPONSABILE DI LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA CONTROLLO QUALITÀ

Classificazione ISTAT: 2.3.1.2.2 MICROBIOLOGO

ATTIVITÀ
Programma e fa eseguire analisi sistematiche e a campionamento sui prodotti e sulle
materie prime del settore farmaceutico, segnalando eventuali anomalie al
responsabile controllo qualità.
Coordina le attività degli analisti di laboratorio sui controlli analitici di tipo
microbiologico, prescritti dalle Farmacopee Nazionale ed Europea. Supervisiona le
attività di laboratorio per garantire il controllo microbiologico di materie prime, principi
attivi e prodotti finiti farmaceutici. Opera affinché la fabbricazione dei prodotti sia
eseguita in ottemperanza alle norme di buona fabbricazione (GMP, ISO) e alle
direttive aziendali.
Certifica la qualità delle materie prime impiegate e dei prodotti farmaceutici finiti,
relativamente alle caratteristiche microbiologiche.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Biologia applicata e farmaceutica
  − Citologia
  − Elementi di biochimica
  − Farmacologia
  − Microbiologia generale
  − Microbiologia e igiene applicata ai farmaci ed alla produzione industriale
  − Conoscenza del processo produttivo di prodotti farmaceutici, cosmetici e altre
    specialità
  − Qualità e sicurezza microbiologica dei farmaci
  − Standard di qualità dei prodotti farmaceutici
  − Metodologie di controllo della qualità
  − Normativa Farmacopee Nazionale ed Europea
  − Lavoro di gruppo e cooperazione
  − Gestione di gruppi operativi
  − Tecniche di pianificazione aziendale

ATTITUDINI
  − Decisionalità
  − Consapevolezza organizzativa

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Opera presso industrie farmaceutiche, cosmetiche e dietetiche – alimentari; centri di
studio e rilevazione tossicologica e ambientale; enti preposti alla elaborazione di
normative tecniche o alla certificazione di qualità; laboratori di biotecnologie applicate;
università ed altri centri di ricerca pubblici e privati. Può lavorare come dipendente o
come libero professionista; nel secondo caso, l’attività può essere esercitata
individualmente o associandosi ad un centro di analisi. Per legge, un laboratorio di
analisi deve essere diretto da un laureato specialista (medico, biologo o chimico).

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REQUISITI PREFERENZIALI
È titolo preferenziale, ma non obbligatorio, l’aver arricchito la propria formazione con
la frequenza di un Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia.
È richiesta la formazione continua in medicina (E.C.M.) e costituisce requisito
preferenziale l’essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale,
almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano, con riferimento anche ai
lessici disciplinari.
Alla qualifica di responsabile di laboratorio si accede dopo aver maturato
sufficiente esperienza nel settore.

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                             CONSULENTE AMBIENTALE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
Il consulente ambientale offre consulenza ad ampio raggio sulla valutazione d’impatto
ambientale e sulla normativa e sulle procedure di certificazione ambientale che
devono essere rispettate dalle aziende e dagli enti pubblici. Predispone specifici
progetti in relazione alle problematiche ambientali presenti nel ciclo di lavorazione di
un’azienda e fornisce indicazioni sulle azioni da realizzare per ottenere certificazioni
(EMAS, ECOLABEL). Inoltre, una volta individuato un problema che può riguardare lo
smaltimento dei rifiuti, l’emissione di rumori, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, il
consulente ambientale suggerisce le strategie attraverso cui il cliente può mettersi in
regola e verifica se il prodotto scelto (dal sistema di depurazione all’impianto di
insonorizzazione) è appropriato.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Conoscenza e applicazione della normativa italiana ed europea in materia
    ambientale
  − Conoscenze di impatto ambientale
  − Conoscenze dei processi produttivi
  − Conoscenza delle norme sui sistemi di qualità
  − Gestione e organizzazione aziendale
  − Pianificazione dei processi di risanamento ambientale
  − Realizzazione dei progetti di prevenzione dell’inquinamento urbano
  − Pianificazione proposte di educazione ambientale scolastica

ATTITUDINI
   −   Interesse per le tematiche ambientali
   −   Attitudine al lavoro di équipe

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Il consulente ambientale può lavorare alle dipendenze di enti o aziende oppure
esercitare la libera professione individualmente o, come più spesso accade,
associandosi ad altre figure professionali. Può inoltre operare per il sistema
cooperativo e per la Pubblica Amministrazione (Ministero per l’ambiente, Ministero
dell’Agricoltura e Foreste, Enti locali, Regioni, Riserve Naturalistiche).

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   ESPERTO IN INTERVENTI DI PROTEZIONE E RISANAMENTO DELL'ARIA E
                            DELLE ACQUE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
L'esperto in interventi di protezione e risanamento dell'aria e delle acque predispone
piani di monitoraggio dello stato di salute dell'aria o delle acque interne e marine nelle
aree interessate e individua e dirige la realizzazione di interventi di risanamento
compatibili con l'ambiente; collabora con le autorità amministrative, sanitarie e della
protezione civile in caso di emergenze ambientali indotte da inquinamento dell'aria.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Nozioni chimiche
  − Nozioni chimico-fisiche
  − Nozioni biologiche
  − Nozioni ecologiche
  − Nozioni geochimiche
  − Nozioni di legislazione ambientale
  − Metodiche di indagine
  − Tecniche di elaborazione di dati raccolti così da individuare le situazioni
    problematiche
  − Capacità di analisi

ATTITUDINI
   −   Rigore scientifico
   −   Orientamento al problem solving

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Trova impiego come libero professionista o come lavoratore dipendente presso
imprese ed enti che si occupano della verifica e del controllo della qualità dell'aria o
delle acque.

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           ESPERTO IN VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
L'esperto in valutazione di impatto ambientale collabora con i progettisti di varie
tipologie di opere (grandi opere pubbliche, impianti di smaltimento dei rifiuti,
raffinerie, industrie di diverso tipo, processi produttivi) studiando e analizzando gli
effetti della realizzazione dell'opera sull'ambiente e segnalando le soluzioni per
migliorare e ridurre l'impatto ambientale nel rispetto delle norme ecologico-ambientali
in vigore e delle direttive dell'Unione Europea.
Predispone la documentazione (Studio di Impatto Ambientale) da presentare ai
competenti organi, insieme al progetto dell'opera, per ottenere il giudizio di
compatibilità ambientale (provvedimento con cui l'autorità competente conclude la
procedura di V.I.A. - Valutazione di impatto ambientale).
Nel suo lavoro si avvale di software specifici per l’elaborazione dei dati, li archivia per
la successiva fase di processing, li elabora e interpreta individuando parametri
ambientali, chimici, fisico-biologici. Effettua la modellizzazione e la mappatura dei dati
di contesto attraverso sistemi cartografici digitali e redige la reportistica relativa
all’analisi e all’elaborazione dei dati di contesto acquisiti.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Principi di chimica, geologia applicata e fisica
  − Fondamenti di ecologia
  − Normativa ambientale
  − Procedura di V.I.A
  − Problematiche relative all'inquinamento
  − Problematiche della gestione delle aree protette
  − Tecniche e strumentazioni di reperimento, analisi e indagine dei dati
  − Modelli fisici e matematici per la simulazione dei processi evolutivi dei principali
    fattori inquinanti
  − Principi di funzionamento degli strumenti di rilevazione dei dati di contesto
  − Strumenti di pianificazione urbanistica
  − Capacità di individuare le soluzioni per risolvere i problemi emersi
  − Capacità di lavorare in gruppo
  − Capacità di analisi

ATTITUDINI
  − Orientamento al problem solving

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Trova impiego nelle grandi imprese o presso Pubbliche Amministrazioni centrali
(ministeri) e locali (comuni, province), agenzie per l’ambiente e Asl, università e
istituti nazionali di ricerca, imprese e servizi che operano nel settore ambientale, studi
di progettazione. Può inoltre lavorare come libero professionista.

LINK UTILI: http://www.bioarchitettura.it, http://www.anab.it

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                              INFORMATORE AMBIENTALE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
L'informatore ambientale si occupa della diffusione delle informazioni e della
sensibilizzazione sui problemi ambientali.
Costruisce una rete di relazioni che gli permetta di ricevere e trasmettere
informazioni, utilizzando anche le nuove tecnologie. Organizza e partecipa ad iniziative
di diffusione delle informazioni ambientali, rivolte soprattutto ad un pubblico non
specificatamente preparato ma interessato a tali problematiche.
Svolge un ruolo determinante nel campo dell'ecoturismo compatibile e della
sensibilizzazione ambientale per la diffusione delle informazioni e delle conoscenze.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Conoscenza degli ambienti naturali sia marini sia terrestri
  − Nozioni di ecologia
  − Nozioni di biologia
  − Nozioni di chimica dell'ambiente
  − Nozioni di geologia
  − Elementi di legislazione del settore
  − Elementi di antropologia culturale
  − Elementi di sociologia
  − Elementi di tecnologie multimediali per la diffusione delle informazioni
  − Tecniche di comunicazione
  − Capacità di comunicare con tutte le tipologie di pubblico
  − Capacità di reperire le informazioni più utili allo scopo
  − Capacità di elaborare materiale informativo con differenti livelli                        di
    approfondimento
  − Ottime capacità comunicative e divulgative
  − Capacità di analisi
  − Capacità di sintesi
  − Capacità di lavorare in gruppo

ATTITUDINI
   −   Chiarezza espositiva
   −   Facilità ai rapporti interpersonali

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Trova impiego, come dipendente o come consulente esterno, presso parchi, riserve
naturali, riviste di divulgazione ambientale, ma anche presso enti pubblici e privati che
dimostrano interesse nei confronti delle problematiche ambientali.

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                         SETTORE ORIENTAMENTO - Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio

                               MANAGER AMBIENTALE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
Il manager ambientale risolve le diverse problematiche ambientali insorte durante i
processi produttivi di un’azienda; nel settore pubblico esegue la V.I.A. (Valutazione
d’impatto ambientale) sui progetti approvati dalle amministrazioni. Si occupa del
controllo dei processi produttivi ai fini della riduzione di emissioni e del risparmio
energetico, della progettazione, installazione, controllo e gestione di nuove tecnologie
rispettose dell’ambiente. Coordina piani e interventi atti a eliminare i danni ambientali
provocati dall’attività produttiva sull’ambiente. Realizza sistemi di monitoraggio delle
acque, dell’aria e del suolo per una razionale gestione delle risorse. Si occupa di
diminuzione dei rifiuti, inquinamento minimizzazione dei consumi di energia e materie
prime nei processi produttivi, eliminazione di sostanze nocive, orientamento della
produzione verso prodotti più ecologici.
Svolge attività di ricerca finalizzata all’innovazione di processo, al risparmio e al
recupero energetico e sa mettere in relazione le acquisizioni della ricerca scientifica
con la struttura organizzativa dei cicli produttivi dell’azienda.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Conoscenza e applicazione della normativa italiana ed europea in materia
    ambientale
  − Conoscenza della normativa ambientale regionale, nazionale e comunitaria sulla
    gestione dei rifiuti e degli scarichi civili e dei sistemi produttivi
  − Conoscenza delle politiche ambientali
  − Conoscenze di impatto ambientale
  − Conoscenze dei processi e dei sistemi produttivi
  − Conoscenza delle norme sui sistemi di qualità
  − Gestione e organizzazione aziendale
  − Pianificazione dei processi di risanamento ambientale
  − Realizzazione dei progetti di prevenzione dell’inquinamento urbano
  − Tecniche e regolamenti per l’accesso ai finanziamenti
  − Capacità di analisi
  − Capacità di gestione delle risorse umane
  − Capacità organizzativa

ATTITUDINI
  − Precisione
  − Interesse per le tematiche ambientali
  − Attitudine al lavoro di équipe
  − Orientamento al problem solving

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Trova impiego presso aziende manifatturiere. Può operare anche come consulente
esterno. Può trovare impiego anche presso le Organizzazioni Internazionali.

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               RESPONSABILE DI IMPIANTI DI DEPURAZIONE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
Il responsabile di impianti di depurazione si occupa di gestire e di supervisionare, al
massimo dell'efficacia e dell'efficienza, le operazioni che compongono il ciclo di
trattamento e di depurazione. Indica gli interventi correttivi e propone iniziative di
innovazione degli impianti.
Verifica costantemente lo stato degli impianti, l'andamento dei parametri ambientali e
garantisce il rispetto delle normative.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Nozioni chimiche
  − Nozioni biologiche
  − Nozioni di impiantistica industriale
  − Nozioni di economia per una gestione efficiente dell'impianto
  − Normativa che regolamenta il settore
  − Capacità di prendere decisioni in modo rapido

ATTITUDINI
  − Precisione
  − Attenzione
  − Interesse per le problematiche ambientali
  − Orientamento al problem solving

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Trova impiego presso gli impianti di depurazione gestiti da aziende municipalizzate o
dai Comuni oppure presso imprese cui è stata affidata la gestione dell'impianto oppure
in aziende che devono essere dotate di un depuratore. Infine può operare in imprese
che si occupano della progettazione di impianti di depurazione.

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                   TECNICO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

Classificazione ISTAT: 3.1.5.3 TECNICI DEL CONTROLLO AMBIENTALE

ATTIVITÀ
Il tecnico di monitoraggio ambientale si occupa del controllo dei parametri ambientali
riguardanti l'aria, l'acqua e il suolo attraverso l'utilizzo di sofisticate apparecchiature.
Le analisi sono finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni inquinanti.
Analizza periodicamente i dati raccolti svolgendo studi sugli effetti fisici, chimici e
biologici dell’inquinamento.

CONOSCENZE E CAPACITÀ
  − Ottima padronanza delle problematiche tecnico-scientifiche che riguardano il
    settore di cui si occupa e dei processi di trasformazione ambientale che sono
    alla base dei fenomeni di inquinamento
  − Nozioni di ecologia
  − Nozioni di chimica
  − Nozioni di matematica
  − Nozioni di statistica
  − Nozioni di scienze della terra
  − Nozioni di legislazione ambientale
  − Metodologie e strumenti per il monitoraggio ambientale
  − Capacità di studiare e analizzare le variabili ambientali, esaminando i dati
    raccolti
  − Capacità di provvedere alla manutenzione delle apparecchiature utilizzate e di
    segnalare variazioni rispetto agli standard prefissati
  − Capacità di analisi
  − Capacità di sintesi
  − Capacità di lavorare in gruppo

ATTITUDINI
  − Disponibilità all’aggiornamento continuo
  − Curiosità e spirito innovativo

TIPICO AMBITO DI IMPIEGO
Lavora in parchi e riserve naturali, musei scientifici e centri didattici, nella Pubblica
Amministrazione (es.: ARPA – Agenzia regionale per la protezione ambientale) e in
laboratori specializzati che effettuano rilevazioni e analisi. Può operare sia come
lavoratore dipendente sia come libero professionista.

LINK UTILI: http://ita.arpalombardia.it

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FONTI:

- Cicerone: guida alla formazione universitaria, realizzato dalla Regione Veneto
 web1.regione.veneto.it/cicerone/professioni/index.htm

- Italia Lavoro: Thesaurus delle figure professionali
  www.italialavoro.it

- Jobtel: il portale di orientamento al lavoro
   www.jobtel.it

- Repertorio delle professioni: COSP - Centro per l'orientamento allo studio e alle professioni -
  Università degli Studi di Milano
  http://studenti.unimi.it/repertorio_professioni/

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