Un'Italbasket da sogno conquista i mondiali; che domenica di calcio in questo weekend! - Mercoledì 27 febbraio 2019
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1 Un’Italbasket da sogno conquista i mondiali; che domenica di calcio in questo weekend! Mercoledì 27 febbraio 2019 Il Vostro Giornale -1/8- 10.06.2019
2 Dopo tredici lunghi anni, finalmente, l’Italia tornerà a giocare i Mondiali di basket. La vittoria di venerdì contro l’Ungheria, seguita dall’ininfluente sconfitta di ieri contro la Lituania, ha permesso agli azzurri guidati da Meo Sacchetti di conquistare il pass per la Cina, dove dal 31 agosto al 15 settembre si svolgerà la competizione più importante dove si scontreranno le nazionali più forti del pianeta. Una bella notizia, che si spera possa rappresentare una svolta per il movimento cestistico nel nostro Paese. La notevole importanza del momento va compresa facendo un passo indietro. Agosto 2006. Da poco più di un mese la nazionale italiana di calcio si è laureata campione del mondo. Ora il popolo sportivo italiano però guarda all’Italbasket, impegnato nei mondiali in Giappone. Alle Olimpiadi di Atene due anni prima l’Italia cestistica aveva sfiorato l’impresa, cedendo solo in finale alla fortissima Argentina (composta dalla cosiddetta “generación dorada”) e conquistando uno storico argento. Per cui le aspettative per la manifestazione in terra nipponica erano molto alte. Ma la squadra azzurra guidata da coach Recalcati, con protagonisti Basile, Soragna e un giovane vent’enne Marco Belinelli, non va oltre gli ottavi di finale, sconfitta per 81- 78 dalla Lituania. Ecco, forse è stato proprio quello il momento che ha sancito l’inizio della crisi della Il Vostro Giornale -2/8- 10.06.2019
3 pallacanestro italiana. Un periodo buio che va avanti da più di dieci anni ormai e che ha colpito tanto la nazionale azzurra, quanto le squadre del nostro campionato, che ogni anno sembrano essere sempre più distanti dai top club europei di Eurolega e di Eurocup. Una situazione simile a quella del calcio: un lento calo che ha portato nel giro di pochi anni a risultati deludenti sia a livello di nazionale che di club. Basti pensare all’ultima vittoria di un’italiana in Eurolega (la Champions League del basket), Virtus Kinder Bologna datata 2001, e all’ultima squadra in grado di raggiungere le Final Four, la Mensana Siena nella stagione 2010/2011. Negli ultimi anni solo Milano è riuscita a rimanere tra le migliori 30 squadre d’Europa, con risultati tutt’altro che positivi. La causa principale di ciò è stato sicuramente l’abbassamento del livello del nostro campionato. I giocatori italiani sono stati progressivamente sempre meno impiegati a scapito dei cestisti stranieri, mentre l’internazionalizzazione di questa disciplina ha portato per la prima volta i migliori giocatori nostrani oltreoceano in Nba (come Bargnani, Belinelli, Gallinari e Datome, prontamente tornato nel vecchio continente), o in giro per l’Europa nei club più forti (come attualmente Melli, Hackett e lo stesso Datome). Quindi, nonostante la scuola italiana sia riuscita negli ultimi dieci anni a sfornare alcuni interessanti talenti, l’indebolimento del nostro campionato ha colpito anche i giocatori italiani, e di conseguenza la nazionale azzurra, dove, eccezion fatta per tali individualità, la squadra nel complesso non ha dimostrato di essere competitiva come in passato. Dopo quel fatidico 2006, qualificazione mancata ai Mondiali (2010 e 2014) e alle Olimpiadi (2008, 2012 e 2016), con scarsi risultati altresì agli Europei: miglior piazzamento il quinto posto nel 2015 (dove avevamo quattro giocatori militanti in squadre Nba e c’erano tante aspettative) e nel 2017. Il Vostro Giornale -3/8- 10.06.2019
4 Il basket, uno sport, che sicuramente non è mai stato la principale disciplina a livello nazionale, ma che, soprattutto nel maschile, ha ricoperto un ruolo rilevante, sia in termini di praticanti che di seguito delle squadre professionistiche. La nazionale non conta nessuna vittoria iridata, ma può annoverare due argenti olimpici, due Europei vinti (1983 e 1999), oltre a due secondi posti e quattro terze piazze sempre nella competizione continentale. Risultati notevoli raccolti tutti da metà anni settanta ai primi anni 2000, periodo storico in cui l’Italbasket ha raggiunto i suoi più alti livelli. In questi ultimi anni bui che hanno caratterizzato il movimento, l’interesse mediatico e in particolare la considerazione e il seguito dei ragazzi della mia generazione (nata negli anni novanta), cresciuti nella fase calante del basket italiano, riservati alla pallacanestro sono calati vistosamente. Uno sport che viene snobbato però principalmente a livello nazionale, poiché tanti, compreso il sottoscritto, tendono a guardare e a seguire con passione il basket oltreoceano. Sì, il livello altissimo di gioco, grazie alla presenza dei migliori giocatori statunitensi e del resto del mondo, e la spettacolarità che contraddistingue l’Nba, forse la Lega con il più alto tasso di talento tra tutti i campionati Il Vostro Giornale -4/8- 10.06.2019
5 nel mondo dei diversi sport, sono un’attrazione e un richiamo fantastico anche per chi non ama particolarmente questo sport. Il mio avvicinamento a questa disciplina è proprio dovuto al campionato statunitense e canadese, ma credo che moltissime persone comincino a seguire il basket grazie ad esso, piuttosto che attraverso la Serie A o la nazionale italiana, che anzi rimangono per lo più al di fuori dell’interesse medio di chi si approccia alla pallacanestro marginalmente, come nel mio caso. Proprio per tali ragioni spero che una manifestazione tanto importante come il Mondiale possa, grazie agli azzurri, riavvicinare la popolazione sportiva italiana alla pallacanestro. Con l’augurio che questo sia solo il primo passo di un graduale processo di rifondazione e di risalita verso quegli alti livelli cestistici che l’Italia ha saputo raggiungere fino a una decina di anni fa. Domenica calcistica. Quella dell’altro ieri è stata una giornata che, sicuramente, gli appassionati ricorderanno a lungo. Da molto tempo infatti non si assisteva ad una giornata di calcio così viva e ricca di emozioni come quella appena trascorsa. I quattro gol del Napoli, il pirotecnico 3-2 del Borussia Dortmund, lo 0-0 tra Manchester UTD e Liverpool, la vittoria del City di Guardiola ai rigori contro il Chelsea di Sarri ed il clamoroso 3-3 maturato al Franchi in Fiorentina-Inter sono solo alcune tra le partite più belle disputatosi questo weekend. I partenopei, grazie alla rotonda vittoria ottenuta ai danni dei ducali, potranno ora presentarsi al meglio al San Paolo nel big match che, nella prossima giornata, li vedrà impegnati contro l’indiscussa capolista Juventus. Nemmeno i tifosi del Borussia Dortmund possono lamentarsi perché, grazie alla vittoria ottenuta ai danni dei rivali dopo una bellissima partita, hanno mantenuto il primato in Bundesliga, con tre lunghezze in più rispetto al Bayern Monaco secondo. Il Vostro Giornale -5/8- 10.06.2019
6 Red Devils e Liverpool invece si sono divise la posta in palio con un pareggio a reti bianche che, probabilmente, non fa felice nessuna delle due formazioni. È vero che i padroni di casa si sono mantenuti attaccati al treno per la Champions League, così come è vero che la squadra di Kloop è riuscita a conservare il primato in classifica. Entrambi i team però hanno perso dei punti nei confronti delle loro inseguitrici e questo, sicuramente, non farà felici i due rispettivi allenatori, ma neanche i propri supporters. Il match tra le due squadre è stato una vera e propria lotta, come confermato dai quattro infortuni verificatosi in soli venti minuti che hanno infiammato le tifoserie. Alla fine l’unica vera occasione da gol è capitata sui piedi di Lingard, ma Alisson è stato bravo a non farsi sorpendere. Arriviamo adesso a parlare di Chelsea-Manchester City, una splendida finale giocatasi nel celeberrimo stadio di Wembley . Si pensava che per Sarri fosse giunto il capolinea, con la sua esperienza ai Blues che, dopo l’ultimo atto della Carabao Cup (Coppa di Lega inglese), a seconda del risultato, sarebbe potuta terminare. Così non è andata però per l’allenatore napoletano dato che, la sua compagine, è stata in grado di disputare una pimpante partita, mettendo spesso in difficoltà la difesa degli uomini di Guardiola. Dopo un primo tempo complicato e sofferto il Chelsea è stato capace di reagire nella seconda frazione grazie ad un ritrovato gioco di squadra ed anche per merito dei singoli, con un Eden Hazard salito in cattedra per lunghi tratti del match. Della finale però, probabilmente ricorderemo altro, come ad esempio l’esclusione da parte del tecnico italiano del fedelissimo Higuain, ancora in piena crisi realizzativa e mai veramente utile alla causa. L’equilibrio del match si è protratto fino ai tempi supplementari dove i protagonisti, questa volta, sono stati Kepa Arrizabalga ed ancora Sarri che, in questa occasione, ha totalmente perso la testa. Comprensibile in fondo il suo atteggiamento dal momento che, in caso di vittoria, il tecnico ex Napoli avrebbe festeggiato la sua prima volta in un trofeo professionistico. Il Vostro Giornale -6/8- 10.06.2019
7 Tornando alla diatriba, il portiere spagnolo del Chelsea, dopo aver accusato un fastidio muscolare, è stato chiamato ad uscire dal terreno di gioco dal proprio allenatore. L’estremo difensore ha però rifiutato l’ordine, facendo disperare il povero Caballero pronto a subentrare e scatenando le furie di un mai domo Maurizio Sarri. Urli, gesta plateali e chiamate ripetute non sono servite per convincere il giovane Kepa ad abbandonare il campo, ma sono bastate per far imbestialire l’allenatore del Chelsea che, a quel punto, si è strappato di dosso la felpa e, dapprima ha tentato di abbandonare il campo, ma poi è tornato bestemmiando ed inveendo contro il suo portiere (il tutto in italiano ovviamente). In quel clima si sono battuti i calci di rigore che hanno visto proprio gli estremi difensori protagonisti, con un rigore neutralizzato sia dal ribelle Arrizabalaga sia dall’ottimo Ederson. Il risultato? Vittoria degli uomini di Guardiola per 3-4 con David Luiz colpevole di aver calciato sul palo il suo tiro dal dischetto. Il Vostro Giornale -7/8- 10.06.2019
8 In una domenica come quella appena terminata non potevano mancare grandi emozioni e polemiche anche nel posticipo di Serie A, disputatosi tra Fiorentina ed Inter. Per la cronaca il match è terminato 3-3, con l’arbitro Abisso in totale balia del VAR e dei suoi on field review che gli hanno permesso di salvarsi parzialmente. Grazie ad essi infatti, i nerazzurri hanno beneficiato di un calcio di rigore a favore e hanno potuto esultare alla decisione di annullare ai viola il gol di Biraghi per un fallo di Muriel verificatosi prima che il difensore calciasse il pallone in porta. Nel finale però, la scelta del fischietto palermitano di assegnare ai padroni di casa un panalty sembra ingiusta, come affermato da Spalletti e dai suoi giocatori nel post gara. Proprio le polemiche sono state le protagoniste al termine di una partita intensissima, in cui entrambe le formazioni hanno speso molto. L’allenatore dell’Inter nella conferenza stampa rilasciata ai microfoni di Sky si è lasciato andare scatenando una diatriba evitabile con il conduttore Caressa ed i suoi ospiti, accusati di dubitare che assegnare il rigore fosse una decisione giusta quando in realtà così non era. Tutto questo è stato chiarito durante un lunghissimo dialogo tra Luciano ed il telecronista che, alla fine, si sono congedati con un “abbraccio a distanza”. La ciliegina sulla torta di una domenica di calcio indimenticabile penserete voi, ed è proprio questa la domanda che scegliamo di porvi. Secondo voi qual è stata la partita o l’episodio più divertente tra quelli citati? Pensate che fosse giusto sanzionare l’intervento con il “braccio” di D’ambrosio? Vi lasciamo l’ardua sentenza. Il Vostro Giornale -8/8- 10.06.2019
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