Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli ospedali, poche fanno carriera"
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
08/03/2022 16:45 Sito Web OssolaNews.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli ospedali, poche fanno carriera" Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli ospedali, poche fanno carriera" Anaao Assomed sottolinea come le presenze femminili siano in maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" La medicina è sempre più femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part-time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco, minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part- time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 7
08/03/2022 16:45 Sito Web OssolaNews.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne". Redazione Torino Ti potrebbero interessare anche: ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 8
08/03/2022 07:48 Sito Web 24ovest.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part- time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco, minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 9
08/03/2022 07:48 Sito Web 24ovest.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne". redazione Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 10
08/03/2022 Sito Web cuneodice.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Negli ospedali piemontesi le donne medico sono in maggioranza, ma non nei ruoli di vertice Negli ospedali piemontesi le donne medico sono in maggioranza, ma non nei ruoli di vertice I dati diffusi dal sindacato regionale Anaao Assomed. La segretaria Chiara Rivetti: "Strada ancora lunga, servono un welfare più favorevole e un cambiamento culturale" La medicina è sempre più femminile. È quanto emerge dai dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019), pubblicati dal sindacato Anaao Assomed in occasione della Festa della Donna. In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51% contro una media nazionale del 48%. Analizzando i dati per fasce d'età, si osserva che le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Poiché quindi con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", si legge nel comunicato diffuso da Anaao Assomed. Le donne, insomma, sono presenti e competenti, ma ai livelli dirigenziali latitano. In Piemonte la percentuale di donne Direttrici di Struttura Complessa (Primarie) è solo del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa. Le ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se si considerano le Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. Tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. "Peccato. - prosegue la dottoressa Chiara Rivetti, segretaria regionale Anaao Assomed - Perché le donne al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli. Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part-time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe". A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Prosegue Rivetti: "Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Solo il 3,2 % delle donne sceglie di fare extramoenia, contro il 6,6 % degli uomini. Del totale dei dirigenti che sceglie l'extramoenia, solo il 34% è donna, mentre del totale di chi esercita l'attività intramoenia, le donne sono il 30%. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera". Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche, storicamente ad appannaggio degli uomini. Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne", conclude la segretaria ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 12 cuneodice.it regionale Anaao Assomed. Redazione CUNEO ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 08/03/2022 Sito Web
08/03/2022 07:28 Sito Web piazzapinerolese.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part- time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco, minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 13
08/03/2022 07:28 Sito Web piazzapinerolese.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne". ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 14
08/03/2022 07:57 Sito Web venaria24.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part- time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco, minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 17
08/03/2022 07:57 Sito Web venaria24.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne". redazione Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022 18
Puoi anche leggere