Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli ospedali, poche fanno carriera"

Pagina creata da Davide De Marco
 
CONTINUA A LEGGERE
08/03/2022 16:45
Sito Web                                          OssolaNews.it

                                                                                                           La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli
  ospedali, poche fanno carriera"

  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie: "Sempre più donne negli ospedali, poche fanno carriera"
  Anaao Assomed sottolinea come le presenze femminili siano in maggioranza, ma solo il 18%
  riesce a salire a livelli dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" La medicina
  è sempre più femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan
  (dati 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico
  donne, ospedaliere dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media
  nazionale del 48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come,
  analizzando i dati per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi
  uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al
  procedere dell'età. "Visto che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto
  gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne
  medico e per una maggiore uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono
  presenti e competenti. Ma ai livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di
  donne Direttrici di SC (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno
  direttrici di SC, contro il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota
  di donne tra i medici, la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le
  ultime nomine del 2021 hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori
  Generali del Piemonte, che passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le
  Responsabili di Struttura Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è
  anche vero - prosegue Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile
  di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice
  potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive
  negli ospedali per cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili
  alla richiesta di part-time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere
  magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle
  amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere
  riconosciuti i risultati positivi del diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli
  professionali e nello specifico di comando: maggiore empatia, orientamento alla
  collaborazione e al sostegno reciproco, minore competizione conflittuale, attenzione al
  risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il successo e? vissuto dalle donne soprattutto in
  termini collettivi, più che come traguardo personale. A conferma del ruolo di cura riservato
  alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-
  time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta
  di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne
  inoltre, pochissime fanno attività libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per
  il pubblico, per l'Azienda. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero
  alla famiglia, o all'attività ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del
  genere femminile nelle specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini.
  "Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e
  minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara
  Rivetti, Segretaria Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                        7
08/03/2022 16:45
Sito Web                                          OssolaNews.it

                                                                                                    La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  servirà un welfare più favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze
  femminili, una migliore distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore
  consapevolezza di noi donne". Redazione Torino Ti potrebbero interessare anche:

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                 8
08/03/2022 07:48
Sito Web                                          24ovest.it

                                                                                                           La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne
  negli ospedali, ma pochissime fano carriera"

  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma
  pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le
  presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli
  dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più
  donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più
  femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e
  del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere
  dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma
  Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce
  d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono
  infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con
  la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si
  tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli
  uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli
  dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è
  del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli
  uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro
  presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno
  leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che
  passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura
  Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue
  Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice,
  contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più
  consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per
  cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part-
  time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo
  parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per
  maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del
  diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di
  comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco,
  minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il
  successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo
  personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time
  provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna
  che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della
  propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività
  libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le
  donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività
  ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle
  specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico
  ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero
  professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                        9
08/03/2022 07:48
Sito Web                                          24ovest.it

                                                                                               La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più
  favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore
  distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi
  donne". redazione Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                           10
08/03/2022
Sito Web                                          cuneodice.it

                                                                                                      La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 Negli ospedali piemontesi le donne medico sono in maggioranza, ma
 non nei ruoli di vertice

 Negli ospedali piemontesi le donne medico sono in maggioranza, ma non nei ruoli di vertice I
 dati diffusi dal sindacato regionale Anaao Assomed. La segretaria Chiara Rivetti: "Strada
 ancora lunga, servono un welfare più favorevole e un cambiamento culturale" La medicina è
 sempre più femminile. È quanto emerge dai dati della piattaforma regionale di Opessan (dati
 2020) e del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019), pubblicati dal sindacato Anaao Assomed in
 occasione della Festa della Donna. In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere
 dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51% contro una media nazionale del 48%.
 Analizzando i dati per fasce d'età, si osserva che le giovani dottoresse superano nettamente i
 colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte
 al procedere dell'età. "Poiché quindi con la curva pensionistica andranno in pensione
 soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso
 di donne medico e per una maggiore uscita degli uomini", si legge nel comunicato diffuso da
 Anaao Assomed. Le donne, insomma, sono presenti e competenti, ma ai livelli dirigenziali
 latitano. In Piemonte la percentuale di donne Direttrici di Struttura Complessa (Primarie) è
 solo del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10%
 degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro
 presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa. Le ultime nomine del 2021 hanno
 leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che
 passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se si considerano le Responsabili di Struttura
 Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. Tra le donne medico, solo il
 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice, contro l'11,4% degli uomini. "Peccato. -
 prosegue la dottoressa Chiara Rivetti, segretaria regionale Anaao Assomed - Perché le donne
 al vertice potrebbero essere più consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere
 più attive negli ospedali per cercare di rimuoverli. Le primarie donne potrebbero essere più
 sensibili alla richiesta di part-time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere
 magnanime il congedo parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle
 amministrazioni la sostituzione per maternità delle colleghe". A conferma del ruolo di cura
 riservato alle donne, le richieste di part-time provengono in circa il 90% dei casi da
 dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna che decide di lavorare in part-time
 firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della propria progressione di carriera
 lavorativa. Prosegue Rivetti: "Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività libero
 professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Solo il 3,2 %
 delle donne sceglie di fare extramoenia, contro il 6,6 % degli uomini. Del totale dei dirigenti
 che sceglie l'extramoenia, solo il 34% è donna, mentre del totale di chi esercita l'attività
 intramoenia, le donne sono il 30%. Le donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio
 tempo libero alla famiglia, o all'attività ospedaliera". Infine, viene confermata la scarsa
 rappresentanza del genere femminile nelle specialità chirurgiche, storicamente ad
 appannaggio degli uomini. Dunque: più donne medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore
 richiesta di part-time e minor attività libero professionale rispetto ai colleghi uomini. "La
 strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più favorevole, un cambiamento
 culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore distribuzione dei carichi di
 lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi donne", conclude la segretaria

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                  11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

                                                                                                                                                               12
   cuneodice.it

                     regionale Anaao Assomed. Redazione CUNEO

                                                                                                                                                               ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022
08/03/2022
Sito Web
08/03/2022 07:28
Sito Web                                     piazzapinerolese.it

                                                                                                        La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne
  negli ospedali, ma pochissime fano carriera"

  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma
  pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le
  presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli
  dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più
  donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più
  femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e
  del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere
  dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del
  48%. Ma Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati
  per fasce d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni
  sono infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto
  che, con la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli
  ospedali si tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore
  uscita degli uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai
  livelli dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC
  (Primarie) è del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro
  il 10% degli uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici,
  la loro presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021
  hanno leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che
  passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura
  Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue
  Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice,
  contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più
  consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per
  cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part-
  time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo
  parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per
  maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del
  diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di
  comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco,
  minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il
  successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo
  personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time
  provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna
  che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della
  propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività
  libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le
  donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività
  ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle
  specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne
  medico ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero
  professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                    13
08/03/2022 07:28
Sito Web                                     piazzapinerolese.it

                                                                                               La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più
  favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore
  distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi
  donne".

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                           14
08/03/2022 07:57
Sito Web                                          venaria24.it

                                                                                                        La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi : "Sempre più donne
  negli ospedali, ma pochissime fano carriera"

  Un 8 marzo agrodolce tra le corsie piemontesi: "Sempre più donne negli ospedali, ma
  pochissime fano carriera" Anaao Assomed: sottolinea, in occasione dell'8 marzo, come le
  presenze femminili in corsa siano maggioranza, ma solo il 18% riesce a salire a livelli
  dirigenziali: "Strada ancora lunga per una effettiva parità" Anaao: "Negli ospedali sempre più
  donne, ma in Piemonte pochissime arrivano a ruoli dirigenziali" La medicina è sempre più
  femminile. Almeno questo dicono i dati della piattaforma regionale di Opessan (dati 2020) e
  del Conto Annuale del Tesoro (dati 2019). In Piemonte le dirigenti medico donne, ospedaliere
  dipendenti del SSN superano i colleghi uomini: 51%, contro una media nazionale del 48%. Ma
  Anaao Assomed, il sindacato dei medici italiani, sottolinea come, analizzando i dati per fasce
  d'età, le giovani dottoresse superano nettamente i colleghi uomini: tra i 35-44 anni sono
  infatti oltre il 64%, mentre la rappresentanza si inverte al procedere dell'età. "Visto che, con
  la curva pensionistica andranno in pensione soprattutto gli uomini, le corsie degli ospedali si
  tingeranno di rosa per un maggiore ingresso di donne medico e per una maggiore uscita degli
  uomini", rimarca Anaao Piemonte. "Le donne sono presenti e competenti. Ma ai livelli
  dirigenziali latitano. In regione Piemonte la percentuale di donne Direttrici di SC (Primarie) è
  del 18%. Tra le donne medico, solo il 2,4% diventeranno direttrici di SC, contro il 10% degli
  uomini. Anche nelle discipline in cui è più elevata la quota di donne tra i medici, la loro
  presenza nelle posizioni apicali di carriera è molto bassa". Le ultime nomine del 2021 hanno
  leggermente aumentato la presenza di donne tra i Direttori Generali del Piemonte, che
  passano da 2 a 4 su 18. Va un po' meglio se consideriamo le Responsabili di Struttura
  Semplice che in Piemonte rappresentano il 36,6% del totale. "Ma è anche vero - prosegue
  Anaao - che tra le donne medico, solo il 6,4% diventerà Responsabile di Struttura Semplice,
  contro l'11,4% degli uomini. Un peccato. Perché le donne al vertice potrebbero essere più
  consapevoli degli ostacoli al lavoro femminile e quindi essere più attive negli ospedali per
  cercare di rimuoverli". "Le primarie donne potrebbero essere più sensibili alla richiesta di part-
  time, tollerare meglio le assenze per malattia figlio, concedere magnanime il congedo
  parentale ai padri, chiedere con maggiore insistenza alle amministrazioni la sostituzione per
  maternità delle colleghe. Peraltro, incominciano a essere riconosciuti i risultati positivi del
  diverso modo che le donne hanno di interpretare i ruoli professionali e nello specifico di
  comando: maggiore empatia, orientamento alla collaborazione e al sostegno reciproco,
  minore competizione conflittuale, attenzione al risultato e non alla vittoria sui colleghi". Il
  successo e? vissuto dalle donne soprattutto in termini collettivi, più che come traguardo
  personale. A conferma del ruolo di cura riservato alle donne, le richieste di part-time
  provengono in circa il 90% dei casi da dottoresse. Il part-time viene concesso poco e la donna
  che decide di lavorare in part-time firma, con la richiesta di tempo ridotto, anche la fine della
  propria progressione di carriera lavorativa. Tra le donne inoltre, pochissime fanno attività
  libero professionale, sia intra che extramoenia. Lavorano per il pubblico, per l'Azienda. Le
  donne probabilmente scelgono di dedicare il proprio tempo libero alla famiglia, o all'attività
  ospedaliera. Infine, viene confermata la scarsa rappresentanza del genere femminile nelle
  specialità chirurgiche: storicamente ad appannaggio degli uomini. "Dunque: più donne medico
  ma non nelle posizioni apicali. Maggiore richiesta di part-time e minor attività libero
  professionale rispetto ai colleghi uomini", conclude la dottoressa Chiara Rivetti, Segretaria

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                                    17
08/03/2022 07:57
Sito Web                                          venaria24.it

                                                                                               La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
  Anaao Assomed Piemonte. "La strada è ancora lunga, sicuramente ci servirà un welfare più
  favorevole, un cambiamento culturale che riconosca le competenze femminili, una migliore
  distribuzione dei carichi di lavoro familiari ed anche una maggiore consapevolezza di noi
  donne". redazione Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

ANAAO PIEMONTE WEB - Rassegna Stampa 09/03/2022                                           18
Puoi anche leggere