TRENTO CITY FAIR una proposta per un polo espositivo nel capoluogo - Quadrostudio
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Trento City Fair Questo progetto rappresenta una Una proposta per un polo completa ed integrale revisione espositivo nel capoluogo della proposta fieristica della città di Trento; lo scopo è fornire alla comunità un disegno unitario ed Gruppo di lavoro: una visione di lungo periodo del possibile assetto generale del polo Architetto fieristico all'interno di un progetto Alessandro Franceschini che preveda l'implementazione Ingegnere degli interventi di adeguamento, Giulio Ruggirello miglioria e riqualificazione di spazi, aree e percorsi. Architetto Alessia Castelluzzo Per sua natura lo studio di Architetto fattibilità opera ad una scala di Chiara Castelluzzo intervento non troppo dettagliata Ingegnere e lascia in secondo piano questioni Gaia Sgaramella puntuali di autorizzabilità urbanistica e di realizzabilità Quadrostudio operativa degli interventi proposti; Trento/Riva del Garda si è comunque ritenuto corretto www.quadrostudio.net operare scelte e proporre soluzioni strettamente connesse alla realtà dei luoghi ed alla componente pianificatoria vigente, senza Tutti i diritti sono riservati trascurare il controllo dei costi e la Trento (TN) pianificazione temporale delle Aprile 2016 iniziative.
Il gruppo di lavoro ha cercato di in contemporanea con la Gli obiettivi principali del lavoro Obiettivi e riferimenti del progetto andare oltre le mere esigenze flessibilità degli spazi a modellare sono riassumibili nei seguenti operative e le necessità di breve le scelte distributive e punti: periodo, gettando lo sguardo l'accessibilità dei padiglioni. _creare un polo fieristico urbano, verso un futuro assetto che Il progetto intende innanzitutto costruito nella città, e facente consenta alla città di operare fornire alla città un luogo, parte di essa come motore di scelte consapevoli ed organiche; è riconoscibile ed integrato nel sviluppo di iniziative e di stato quindi analizzato nel tessuto urbano, dove la qualità opportunità dettaglio lo scenario di alternative architettonica possa fungere da _innalzare il livello della qualità disponibili per la collocazione di richiamo e valore identitario e generale della struttura fieristica un polo espositivo adatto al dove altre strutture di richiamo sia in termini di immagine che di capoluogo trentino. possano agire in sinergia virtuosa offerta L'analisi ha mosso dalla verifica le une con le altre. _sovvertire il paradigma attuale della configurazione dell'attuale Sono stati quindi approfonditi i della presenza ingombrante delle assetto degli spazi a disposizione vincoli di natura urbanistica, che automobili come ostacolo alla degli eventi fieristici, tenendo in devono essere considerati per non collocazione del polo, puntando considerazione anche altre inficiare la qualità generale della sulla mobilità collettiva e sulle manifestazioni ed eventi di natura proposta e l'attuabilità degli infrastrutture di trasporto simile che trovano spazio in alcuni interventi; parallelamente sono pubbliche quali legami forti ed vuoti urbani diversi dal polo state svolte valutazioni circa le efficienti con la città fieristico o in contemporanea con opportunità innescate dal _destagionalizzare l'offerta, al fine esso. progetto per altre aree della città di ampliare l'apertura anche ad Si è così cercato di costruire un lasciate libere dalla destinazione altri periodi dell'anno in cui il flusso nuovo quadro generale in cui fieristica così posizionata. turistico intercettabile sia contenere tutte le funzioni Un disegno generale di alcune redditizio e favorevole presenti e quelle mancanti, per funzioni complementari al polo _collegare il polo fieristico ad altre ottenere un risultato che sposti il fieristico e attualmente mancanti importanti funzioni pubbliche concetto classico di fiera verso un alla realtà cittadina rischia di nell'ottica di realizzare una nuova nuovo paradigma di offerta, che risultare troppo oneroso per la polarità forte nel tessuto urbano possa costituire per la città una proposta oggetto di studio, _implementare nuove dinamiche nuova frontiera di investimento e ciononostante sono state fatte le di gestione e di valorizzazione degli di sviluppo anche turistico. considerazioni del caso sulla spazi che permettano di Parallelamente è stato condotto riallocazione di servizi e spazi cui il diversificare l'indotto e di garantire un ragionamento sulla tipologia nuovo polo fieristico si sostituisce; maggiore visibilità alla struttura. edilizia più adatta ad ospitare una tali elementi vengono però serie di spazi flessibili e multiuso considerati nella progettazione che possano adeguarsi alle quali opportunità di cui differenti manifestazioni; un approfittare per la potenziale contenitore di contenitori in cui di integrazione con i servizi offerti. volta in volta posizionare e programmare eventi anche
Il progetto considera attentamente non è il polo cittadino a dover L'offerta fieristica a scala provinciale e le fiere concorrenti la natura profondamente competere con queste realtà in settorializzata dell'attuale offerta contrapposizione diretta, al limite fieristica cittadina, che per sua tale ruolo può essere assunto dal natura si offre all'utenza urbana polo fieristico di valenza come canale principale e a quella provinciale pensato a Riva del provinciale come indotto naturale. Garda. Appare attualmente in secondo La caratteristica più intrigante piano la capacità attrattiva verso dell'offerta fieristica attuale sta utenze extra-provinciali, anche in proprio nella sua prossimità: poter considerazione della relativa “scendere in città” e “fare un giro vicinanza di altri poli fieristici i in fiera” sono concetti interessanti quali presentano caratteristiche e denotano una ricchezza da dimensionali e di programmazione preservare ed anzi sostenere, ben superiori alla realtà del offrendo agli organizzatori spazi capoluogo trentino. adeguati e connessioni Gli eventi che normalmente privilegiate, dedicando grande trovano sede negli attuali spazi attenzione alla dimensione urbana gestiti da Trento Fiere hanno un del polo fieristico. grande richiamo alla scala locale e La natura locale e la propensione raggiungono numeri di visitatori verso un determinato target di importanti se parametrati offerta fieristica non va però correttamente al contesto vissuto come un handicap e deve territoriale di azione. anzi essere integrato È convinzione del gruppo di lavoro nell'immagine generale della città che questa peculiarità vada e diventare un elemento di valorizzata ed integrata nella città, ricchezza e completamento non diversificata o snaturata, dell'offerta turistica. anche in considerazione del fatto La nuova fiera di Trento deve che sono altri i poli fieristici quindi trovare una collocazione deputati per raccogliere un certo strettamente urbana, interna alla tipo di domanda e proporre eventi città, centrale, connessa e fieristici di diversa natura. facilmente raggiungibile a piedi, I poli fieristici di Verona e Bolzano, senza per questo perdere la anch'essi posizionati lungo l'asse necessaria accessibilità anche ai del Brennero, hanno mezzi privati ed alla logistica; la caratteristiche simili tra loro ed collocazione risulta quindi cruciale organizzano eventi e per la riuscita dell'operazione manifestazioni fieristiche di generale di revisione dell'offerta assoluto richiamo e valore; fieristica del capoluogo.
L'occasione di ripensare la fiera Se la parte iniziale del viale può Il posizionamento della fiera Il nuovo asse cittadino e la piazza degli eventi urbana è anche quella di essere risolta, come in parte già urbana in luogo dello stadio completare un disegno antico ed previsto da recenti progetti consente di completare un trittico un ragionamento sulla città che da dell'Amministrazione, con di funzioni pubbliche forti e troppo tempo è rimasto sospeso in interventi di arredo urbano e sinergiche, dove la grande piazza un brano di tessuto edificato sistemazione delle pavimentazioni che si viene a completare troppo importante per non e degli incroci, la parte terminale costituisce la grande novità meritare la giusta sistemazione merita un approfondimento ed un dell'intera operazione di definitiva. intervento più significativo. ricomposizione urbanistica; una L'asse che dai “Tre Portoni” La previsione progettuale è quindi piazza verde e pavimentata allo conduce al palazzo delle Albere individuata in un viale alberato stesso tempo, che faccia da filtro rappresenta un unicum cittadino, che recupera spazio a favore della tra la città ed il quartiere delle un episodio irripetuto di chiarezza pedonalità, senza le percorrenze Albere col parco sul fiume. Uno compositiva urbanistica, che con viabilistiche attuali ad interferire spazio per eventi cittadini l'interruzione della ferrovia ha con il passeggio da piazza Fiera significativi, in cui collocare un visto mutilata la propria capacità verso il cimitero; la gerarchia dei nuovo modo di vivere il rapporto di connettere la centralità di percorsi vede prevalere l'asse di col palazzo delle Albere non più piazza Fiera con il fiume, la via Madruzzo rispetto agli altri assi confinato ad elemento minore ma prospettiva verso la collina est con ortogonali, con un altimetria nuovamente protagonista della l'edificio iconico di Mesiano e lo regolare fino al duplice ingresso città. scenario roccioso ad ovest; un delle due ali del cimitero. Qui il Dalla nuova piazza, un percorso taglio est-ovest che impone una percorso cambia pendenza e trasversale all'asse madruzziano, conclusione urbanistica di pari scende morbidamente fino alla orientato verso il doss Trento, livello. quota del piano del sottopasso, conduce al nuovo spazio Per questo il progetto parte dalla configurandosi come una dolce espositivo e culmina nella grande riqualificazione dell'asse discesa verso lo spazio frontistante galleria vetrata centrale, madruzziano con la revisione del il Muse. l'elemento architettonico forte suo andamento altimetrico nel Tra il palazzo delle Albere ed il che completa il disegno delle tratto terminale che dal cimitero museo delle scienze manca allo piazze coperte già presente alle monumentale conduce al palazzo stato attuale un dialogo definito e due estremità del quartiere delle delle Albere; il sottopasso lo spazio vuoto che li separa è Albere, con gli atri di Muse e ferroviario, seppur curato nella privo di forza e di significato biblioteca d'Ateneo. qualità progettuale, rimane tale e urbano, anche a causa La piazza è così il crocevia di due impoverisce la promenade nel suo dell'ingombrante ed incoerente importanti percorsi urbani, il tratto conclusivo, non risolvendo il presenza dello tratto terminale di via Madruzzo problema visivo dello scenario di stadio nel lotto a nord. ed il collegamento tra Muse e arrivo. spazi fieristici; il sistema dei tre grandi oggetti urbani a corollario della nuova piazza permette così di dare nuova sostanza ad un brano di città che rappresenta la sintesi delle visioni architettonico- urbanistiche del passato e del presente.
Normalmente si ritiene che La nuova fiera di Trento è Una nuova mobilità: pedonale prima e veicolare poi l'accessibilità veicolare debba posizionata sull'asse ferroviario, essere il criterio guida nella dove nel futuro prenderanno forza configurazione degli spazi per gli i collegamenti urbani collettivi e edifici pubblici importanti dove il trasporto pubblico potrà soprattutto allorquando questi fornire soluzioni innovative per la offrono servizi a scala di città e ad fruibilità degli spazi pubblici; sul utenze esterne alla stessa; salvo lato di via San Severino sono poi rendersi conto che le invece collocati i collegamenti esternalità negative connesse al veicolari. Uno spazio per la sosta e traffico veicolare privano la città la fermata degli autobus consente della qualità urbana che merita e di dare sfogo ad un'utenza che che ne qualifica l'offerta anche adesso anche in prossimità del turistica. Muse fatica a trovare adeguati La nuova fiera, collocata in città, spazi di manovra e permette strettamente connessa al centro l'accesso diretto alla grande pedonale e facilmente galleria centrale e da questa alla raggiungibile a piedi, messa a nuova piazza. Il percorso pedonale sistema col polo museale, di via Madruzzo consente di rappresenta l'occasione per un raggiungere il centro cittadino in 5 cambio di paradigma; l'occasione minuti di passeggiata, con una di fornire un nuovo concetto di facilità di spostamento a piedi che fiera deve anche essere deve far riflettere sull'opportunità l'opportunità per investire di fornire spazi di parcheggio per concretamente nella mobilità la nuova fiera urbana. collettiva e sostenibile. Il progetto prevede infatti la È anche per un ragionamento possibilità di realizzare in interrato generale sull'accessibilità virtuosa quanti stalli di parcheggio si ritiene che si è pensato di posizionare il siano necessari e nuovo polo fieristico al posto dello contemporaneamente non entra stadio, un oggetto che invece in conflitto con la previsione necessita di tutt'altra collocazione contenuta nel P.R.G. vigente di un dal punto di vista delle dinamiche nuovo ponte di collegamento con di mobilità. la destra Adige, completato da una rotatoria di innesto in prossimità degli ingressi veicolari alla nuova fiera.
Le trame compositive dell'edificio Nell'andamento della sezione e La nuova planimetria concettuale fieristico progettato tendono a degli alzati invece, il progetto recuperare e concludere il disegno riporta ad un limite chiaro ed del quartiere delle Albere a sud e a identificato verso il bordo a nord, richiamare il tema della fortezza al fine di garantire un corretto racchiusa dal fossato del vicino inserimento generale delle nuove palazzo delle Albere. strutture nel paesaggio costruito L'architettura incentra il proprio ed in quello naturale; i padiglioni messaggio nel grande spazio meridionali hanno un'altezza aperto-coperto rappresentato ridotta per lasciare spazio verso la dalla galleria centrale, un luogo di piazza e sono uniti dal passaggio distribuzione dei percorsi e degli centrale che conduce agli ingressi accessi ma anche la possibile sede in galleria, mentre il corpo a nord di eventi al coperto e di scambi della stessa conclude l'edificio con reciproci fra i padiglioni che la un volume più alto sulla cui circondano; questi sono disposti a copertura trovano posto i servizi sud e nord della galleria, con i accessori alla fiera, identificati in fronti che riprendono quelli del due volumi minori sospesi sul quartiere residenziale di recente vuoto vetrato della galleria ed costruzione e ne concludono il aperti a cannocchiale verso i fronti disegno complessivo a nord del est ed ovest. palazzo delle Albere. L'asse che conduce alla fiere collega l'entrata del Muse con quella del nuovo spazio fieristico tracciando un nuovo riferimento planimetrico orientato verso l'emergenza del doss Trento che fa da sfondo verso nord e diventa il punto focale dello sguardo dalla nuova piazza urbana, le cui proporzioni ripropongono le distanze tra Muse e palazzo delle Albere immutate anche verso il nuovo edificio a nord, garantendo così un'armonia di proporzione all'intero complesso.
Il progetto intende integrare le Il padiglione nord presenta un La tecnologia costruttiva prevede Nuovi spazi per nuovi scenari: un edificio all'altezza della città funzioni attualmente mancanti ed unico livello di grande altezza utile l'impiego della prefabbricazione a arricchire l'offerta fieristica - 9m netti circa , mentre i due larga scala: per i padiglioni la cittadina di spazi multifunzione padiglioni a sud della galleria tecnica è quella classica ed adatti ad ospitare una pluralità di presentano 2 livelli da 4,5m netti; economica degli elementi in eventi e di manifestazioni, alcune le fronti verso la galleria ed il cemento armato precompresso, delle quali attualmente già percorso di ingresso sono con velocità realizzativa e presenti nell'offerta fieristica del totalmente vetrate, con le facciate semplicità costruttiva adatte capoluogo, altri in potenziale strutturali che diventano un all'uso previsto; le grandi pareti conflitto con gli spazi cittadini tutt'uno con la galleria centrale, vetrate dei fronti aperti verso la attualmente disponibili e forse da cui sono previsti gli accessi per galleria sono indipendenti dalle poco adatti allo svolgimento degli i visitatori dei padiglioni, in modo strutture dei corpi di fabbrica e stessi. da poter posizionare le biglietterie presentano le aperture di ingresso Per fare ciò è stata concepita una e gli info-point anche alla fiera alla quota del terreno. I struttura flessibile nella direttamente in galleria. I fronti volumi accessori in copertura del distribuzione planimetrica, che esterni sono invece opachi e padiglione nord possono essere ruota attorno ai vuoti del percorso chiusi verso l'esterno, anche per pensati con strutture prefabbricate di ingresso dalla nuova piazza e consentire la distribuzione in legno, vista anche la possibilità soprattutto della grande galleria, impiantistica e la movimentazione futura di ampliamenti o aggiunte che distribuisce gli accessi e dei materiali ai servizi di logistica successive. gerarchizza gli spazi. interna. Particolare cura è stata dedicata la Attorno ai corpi di fabbrica sono L'estremità nord del padiglione progetto delle sistemazioni disponibili spazi per utilizzi più grande è dedicata la esterne, dove la qualità delle all'aperto e funzioni accessorie, in magazzino, ma può superfici orizzontali deve essere stretta relazione con la nuova eventualmente costituire uno all'altezza dell'uso pubblico di piazza a sud, il tutto all'interno di spazio espositivo temporaneo piazze e spazi di movimento; la un unico disegno coerente e qualora le necessità di magazzino grande piazza centrale presenta un razionale, dove le funzioni lo permettano; sul tetto del disegno della pavimentazione in vengono integrate e rese volume nord trovano ubicazione cui la pietra lascia intercomunicanti anche al fine di gli spazi accessori alla fiera, quali progressivamente spazio al verde liberare spazio per qualificare le un bar-ristorante con terrazza che si raccorda con le sistemazioni aree comuni ed i percorsi. panoramica sulla città – verso a prato circostanti. La pietra Il sistema dei padiglioni consente ovest – e gli uffici, sale riunioni e caratterizza anche la superficie un uso flessibile degli spazi conferenze, nel volume ad est; gli compresa tra i padiglioni e la disponibili; si possono immaginare accessi ai volumi in copertura galleria vetrata; spingendo il eventi espositivi minori che avvengono alle estremità del disegno della pavimentazione fino vadano ad occupare i padiglioni a fronte del padiglione nord lato alle estremità est ed ovest del lotto sud anche singolarmente, ovvero galleria, in modo da essere del si possono congiungere i percorsi eventi che vedano l'utilizzo tutto svincolati dagli spazi di accesso dalla ferrovia – dove è contemporaneo di tutti gli spazi espositivi e poter essere pensato possa venire posizionata disponibili che arrivano nel raggiungibili indipendentemente una fermata dedicata – e dalla complesso ad una superficie dallo svolgimento delle strada lungo l'Adige – parcheggio totale di circa 10.000m2 utili; in manifestazioni fieristiche. bus. tutti i corpi di fabbrica la maglia La viabilità interna al bordo nord strutturale è pensata per poter del lotto, prevista in asfaltatura facilmente posizionare gli stand semplice, completa il sistema delle fieristici e per agevolare le pavimentazioni; l'elemento acqua, percorrenze dei visitatori, già presente in altri momenti del lasciando agli sfridi planimetrici gli vicino quartiere delle Albere, viene elementi di comunicazione ripreso attorno alle pareti piene verticale interni. dei padiglioni che così galleggiano tra il verde orizzontale e verticale che ne ricopre le lastre cementizie.
La galleria
Lo studio di fattibilità ha inteso Il costo presunto di realizzazione, Gli spazi disponibili: uno sguardo ai costi ed alle opportunità indagare anche gli aspetti più stabilito mediante un'analisi concreti legati alla realizzabilità parametrica per blocchi funzionali . economica dell'intervento e tipologie costruttive, ammonta a proposto; la base di investimento circa 13ML€, cui vanno aggiunti gli è stata parametrizzata sulle cifre oneri accessori ed integrativi tipici che sono state paventate per le di un quadro economico collocazioni del polo espositivo completo; qualora si intendesse cittadino in altri contesti o realizzare anche il solaio localizzazioni possibili. aggiuntivo nel padiglione A ma Gli spazi espositivi contenuti nel soprattutto il parcheggio interrato disegno architettonico sono per i visitatori, della capienza suddivisi tra i tre padiglioni e la potenziale di oltre 300 posti auto, galleria centrale di distribuzione, l'ammontare complessivo che rientra anch'essa a pieno raggiungerebbe la cifra di 17ML€ titolo tra le superfici espositive circa, con un quadro economico disponibili; il tutto senza contare totale che chiuderebbe attorno ai l'apporto potenziale dato dagli 20ML€. esterni, in considerazione del fatto Le cifre su esposte vanno che molti eventi possono considerate però in un'ottica di occupare le superfici a prato o la ragionamento più ampia che vede stessa nuova piazza. il necessario controllo dei soggetti Il totale dello spazio espositivo a decisori nelle scelte che disposizione ammonta a circa influenzano la città nel suo 10.500m2, con la possibilità di funzionamento complessivo; la ragionare su futuri ampliamenti spesa previsionale di oltre 4ML€ grazie all'interposizione di solai per la sola realizzazione del intermedi nel padiglione parcheggio visitatori fa ben capire maggiore, che nella come le politiche sulla mobilità configurazione proposta presenta generale debbano avere un ruolo un'altezza libera interna prossima di primo piano nelle scelte ai 10m, magazzino incluso; alla strategiche, soprattutto quando cifra vanno comunque aggiunti gli sono coinvolti denari di oltre 1.000m2 dedicati ai volumi provenienza pubblica. La accessori in copertura, dedicati ad medesima cifra investita in uffici, sale riunioni e servizi di politiche di mobilità virtuose accoglienza. potrebbe senza dubbio influenzare positivamente la situazione infrastrutturale urbana, senza considerare che molti “grandi oggetti” che con le proprie funzioni pubbliche qualificano il centro cittadino non sono certo vincolati alla dotazione di parcheggi normalmente prescritta.
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