Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore

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Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
virginia   Tra Mies
  vivona   e Scharoun
           Il Nuovo Museo
           del XX secolo
           a Berlino
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
tesi | architettura design territorio
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
Il presente volume è la sintesi della tesi di laurea a cui è stata attribuita la dignità di pubblicazione.
“Per l'originalità, la completezza e l'approfondimento delle tematiche urbane trattate nella tesi che comprende sia ambiti
di ricerca sugli aspetti teorici della composizione architettonica ed urbana che riflessioni approfondite sul progetto in archi-
tettura”.
Commissione: Proff. R. Nudo, L. Chiesi, R. Renzi, C. Piferi, A. Trombadore, C.G. Bartolozzi, F.V. Collotti

Ringraziamenti
Grazie al prof. Riccardo Renzi per essere stato una guida nella fase più importante del mio percorso accademico. Grazie
ai miei familiari, in particolare ai miei genitori e a mia nonna Lucia, per l’affetto e il costante sostegno con i quali mi
avete permesso di raggiungere questo traguardo. Grazie anche ai miei nonni Silvano e Maria che, nonostante non ci
siate più, siete presenti in ogni scelta della mia vita. Un grazie particolare al mio fidanzato, Diego, per essere stato capace
di sostenermi nei momenti difficili e per avermi accompagnato e incoraggiato con amore e forza ogni giorno. Grazie agli
amici, in particolare Ludovica e Priscilla, per essere stati sempre al mio fianco, anche in quest’ultima fase del percorso di
studi, accettandomi per quella che sono. Grazie ai miei compagni di corso, con cui ho condiviso questi anni significativi.

in copertina
Pianta Canopo, Villa Adriana, Roma, II sec d.C.

progetto grafico
didacommunicationlab
Dipartimento di Architettura
Università degli Studi di Firenze

Susanna Cerri
Giacomo Dallatorre

didapress
                                                                                 Stampato su carta di pura cellulosa Fedrigoni Arcoset
Dipartimento di Architettura
Università degli Studi di Firenze
via della Mattonaia, 8 Firenze 50121

© 2020
ISBN 978-88-3338-127-5
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
virginia   Tra Mies
  vivona   e Scharoun
           Il Nuovo Museo
           del XX secolo
           a Berlino
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
Tra Mies e Scharoun Il Nuovo Museo del XX secolo a Berlino - virginia vivona - Flore
Classico
Tributo a tre maestri
Disegno di Riccardo Renzi

                            Berlino città mediterranea. Paradosso alquanto eloquente di una realtà stratificatasi sul tema della memoria.
                            Su questo tema il lavoro di tesi e di ricerca di Virginia Vivona si è mosso fin dalle prime analisi urbane per insinuarsi,
                            cautamente, all'interno di un sistema di ragionamenti che si avvicinano, con rispetto, al lavoro di alcuni Maestri ten-
                            tando caparbiamente di carpirne segreti, prassi, metodi. Alla natura estremamente specialistica del lavoro di tesi è
                            stata affiancata una poderosa fase preparatoria di studio e di analisi ordinatoria-classificatoria per tipi e per elemen-
                            ti, rintracciando figure e caratteri di un ampio panorama del progetto che sono diventate strumenti operativi nella
                            definizione del progetto proposto.
                            Questo studio preliminare ha avuto il ruolo del classico come elemento ricorrente dello sguardo con cui si sono, nel
                            tempo, osservati ora il pensiero ora le espressioni progettuali di alcuni Maestri ed attraverso il loro operato sono state
                            lette alcune prevalenti trasformazioni urbane non solamente limitate alla realtà berlinese. La lettura di alcuni lega-
                            mi, Goethe-Hackert prima e Schinkel-Mies poi, hanno determinato lo specchio attraverso il quale la lettura della cul-
                            tura architettonica tedesca, con particolare attenzione alle trasformazioni della città di Berlino, si è insinuata grazie
                            al tema del viaggio. Filtrata dai temi del mediterraneo e del classico poi un'idea di memoria italiana si è a mano a ma-
                            no consolidata in questo percorso conoscitivo facendo prendere forma alla proposta progettuale ed andando a defi-
                            nirne una fisionomia assai familiare ad alcune figure del nostro patrimonio culturale vivo e pulsante seppur apparen-
                            temente lontano nel tempo.
                            Con questo spirito il lavoro di Virginia Vivona ha affrontato la proposta per un nuovo museo del XXI secolo da inserir-
                            si, come da bando di concorso, in uno dei due luoghi forse più difficili in cui operare attualmente nella città tedesca. Il
                            rapporto diretto con la Neue National Galerie di Mies van der Rohe e l'immediata vicinanza con la Filarmonia di Hans
                            Scharoun sovrastati entrambi dalla gigantesca presenza della Biblioteca di Scharoun, sono risolti dalla proposta di
                            progetto grazie alla comprensione di un sistema di ritmi, di pesi e di misure che l'intero brano urbano, ad oggi assai
                            complesso nella sua palese incompletezza, pone con evidenti tracce al lettore accorto.
                            Il progetto si affida ad un'assai precisa misurazione contrapposta di masse alternandosi alla perfezione teorico-for-
                            male dell'opera di Mies astenendosi dal tentare un pericoloso compromesso con l'articolazione volumetrico-sintatti-
                            ca espressa con estrema forza da Scharoun.
                            E' a questo punto che il tema della memoria permette all'idea di spazio e di uso di concretizzarsi in forma nel proget-
                            to, divenendo più di una eco riverberata nella metrica stratigrafica che scandisce passi, spazi, volumi. Esso suggerisce
                            il ritmo interno e la solidità esterna della sala museale che diviene forma assoluta ed unica nell'ampio spazio del lotto
                            di progetto. Essa insinua inoltre con chiarezza la necessità di instaurare un rapporto con la luce naturale e per questo
                            introduce il ritmo cadenzato dalle colonne del serapeo di Villa Adriana, ad esempio, come suggestione per definire il
                            rapporto interno modulato da elementi verticali fra spazio, nicchia, e luoghi espositivi che risultano elementi in gioco
                            ritmati da un sapiente movimento delle ombre.
                                                                                                                                        Riccardo Renzi
                                                                                                                       Università degli Studi di Firenze
                                                                                                                         Dipartimento di Architettura

                                                                                                                                                    5
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Berlino
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Berlino

                    L'urbanesimo di Berlino è un fenome-        abitanti nel 1688. Verso i primi anni del    no verificate tutte quelle condizioni
                    no composito, un misto tra la volon-        Settecento, la città ‘si promosse’ co-       necessarie al conseguimento di una
                    tà di caratterizzazione progettuale e       me città capitale in quanto Federico         formalizzazione dei rapporti tra sfe-
                    la storia. Con l’avvento dell’agricoltu-    III, che, autoincoronatosi re di Prussia     ra pubblica e sfera privata, di densifi-
                    ra nel IV secolo si avvia quel processo     con il nome di Federico I, ambiva a fa-      cazione edilizia e realizzazioni private
                    che porterà alla concentrazione seden-      re della sua città un modello da invidia-    di nuovi edifici e abbellimenti urba-
                    taria della popolazione delle colonie e     re: una Atene sulla Sprea. L’espansione      ni. Berlino in questo periodo ha visto
                    alla creazione di villaggi.                 barocca si conclude con le costruzio-        il passaggio dal tardo barocco prussia-
                    Da questi primissimi insediamenti ur-       ni nella zona sud della città federicia-     no al classicismo. La città è stata do-
                    bani si formeranno i più famosi centri      na raccolte nel sistema della rotonda        tata di nuove attrezzature civili e, in
                    cittadini di Spandau, Köpenik e Berlin/     dell’allora Belle-Allianz-Platz.             qualità di architetto di stato, Schinkel
                    Cölln. La prima documentazione sto-         Dal 1709 la città storica era circondata     ha redatto un piano di riordino del cen-
                    rica del XIII secolo mostra la creazione    da una serie di sobborghi di nuova fon-      tro storico improntato per lo più sul-
                    di strutture difensive atte al rafforza-    dazione. Il nuovo insediamento è stato       le connessioni della città vecchia con
                    mento e consolidamento delle colo-          cinto nuovamente da mura e palizzate         i nuovi sistemi rappresentativi sorti
                    nie ormai divenute centri urbani e, con     che delimitavano i confini amministra-       nelle zone di espansione. La sua ricer-
                    l’introduzione delle armi da fuoco, ini-    tivi dei vari municipi. Questo sistema       ca si è fondata su soluzioni di caratte-
                    ziano a comparire le cosidette fortez-      difensivo ha compromesso a lungo il          re funzionale introducendo nuovi temi
                    ze moderne. Storicamente tuttavia le        programma infrastrutturale che, uni-         tipologici per l’edificio di città. Paralle-
                    fortificazioni rappresentano un grande      to al vincolo agrario che imponeva un        lamente alle soluzioni architettoniche,
                    limite ed impedimento per la crescita       uso collettivo dei terreni , ha impedito     sono risultati necessari degli interven-
                    della città. A Berlino, già pochi decen-    ogni possibilità di intervento edilizio.     ti ingegneristici per il riordino del siste-
                    ni dopo il loro completamento viene         La successiva liberalizzazione del dirit-    ma capillare di canali, darsene e ponti
                    avviato un processo di demolizione.         to fondiario ha creato i presupposti per     e in parallelo venivano redatti dei pia-
                    In epoca barocca vengono fondati nu-        la nuova crescita urbana. Le costruzio-      ni di edificazione oltre le mura. L’ope-
                    merosi nuovi nuclei urbani allo scopo di    ni sono realizzate attorno alle grandi       ra di Schinkel ha creato i presupposti
                    contribuire all’allargamento della città    vie di comunicazione cosi come lungo i       poi ripresi dalla cultura architettoni-
                    che si avvale di un ponderato sviluppo      corsi d’acqua e alle porte della città per   ca tedesca del Novecento. Nel 1840, su
                    geometrico e regolare. Verso le metà        mezzo di privati. Berlino ha conosciu-       commissione del ministero degli Inter-
                    del XVII secolo vengono fondati i cen-      to una stagione florida per l’economia       ni prussiano, il paesaggista Peter Jose-
                    tri della Dorotheenstadt e della Friedri-   e ciò ha generato un’esplosione demo-        ph Lenné ha presentato un progetto di
                    chstadt settentrionale all’interno di un    grafica che ha visto le 110.000 unità        piano che, attraverso un’ampia opera-
                    rigido reticolato. Nonostante si mani-      di abitanti del 1750 quadruplicare nel       zione di composizione tentava di inse-
                    festassero i sintomi di una crescita ur-    1850, con 420.000 abitanti.                  rire lo sviluppo disordinato della
                    bana, Berlino non superava i 20.000         A partire dall’Ottocento quindi si so-       città in un quadro d’insieme.
                                                                                                                                                     7
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Analisi storica
Berlino 1652
Berlino 1688
Berlino 1757
Berlino 1811
Berlino 1894
Berlino 1940
Berlino 1953
Berlino 1989
Berlino 2014

                    Secondo i principi dell’architettura del   L’intera città è stata distrutta non solo      temi della periferia, nella speranza di
                    paesaggio e dei giardini, strade, piaz-    fisicamente ma anche dal punto di vi-          una precoce riunificazione, il settore
                    ze, parchi, canali avrebbero dovuto        sta socio-culturale.                           orientale ha mutato completamente
                    tessere un’unica trama per il territo-     Con il protocollo di Londra del 1944 la        aspetto, organizzando lo spazio del-
                    rio (come una circonvallazione a scala     città di Berlino è stata ripartita prima       la città dal suo centro. Alla soglia degli
                    urbana). Però il programma non è sta-      in quattro zone di occupazione allea-          anni sessanta sono stati avviati mol-
                    to realizzato completamente. Alla fi-      ta. L’iniziale governo unico della città       teplici lavori di densificazione urbana e
                    ne del XIX secolo la città si è espansa    si è infranto con l’introduzione della ri-     fornitura di servizi residenziali.
                    attorno alle fasce suburbane e città e     forma monetaria che ha comportato il           Alla caduta del Muro si è intrapreso un
                    campagna si sono compenetrate l’u-         blocco del settore ovest con successiva        percorso politico ed urbanistico rivolto
                    na con l’altra. Il concorso urbanistico    proclamazione di Berlino capitale del-         al ripristino dell’immagine tradizionale
                    del 1910 per la Grande Berlino ha atti-    la DDR nel 1949 suggellando la separa-         della città. Spinta dall’idea di diventa-
                    vato i ragionamenti per un espansione      zione politica attraverso la costruzione       re “città europea”, nel 1997 il senato di
                    radiale della città. Durante la stagione   del Muro. Sotto la direzione di Hans           Berlino ha presentato un masterplan,
                    del Partito Nazista, Berlino, eletta co-   Scharoun è stato elaborato un piano            formalizzato nel 1999, come strumen-
                    me capitale del Reich, avrebbe dovuto      generale per la città, nel 1946.               to di controllo per la città e la sua fu-
                    assolvere ai ruoli di rappresentanza ed    La distruzione della città è diventata il      tura immagine: il Planwerk Innenstadt
                    immagine di un intero programma po-        pretesto per intavolare i ragionamenti         (ad esso seguiranno simili esperienze
                    litico e sociale. L’immagine della città   di un profondo ripensamento urbano.            per le altre regioni urbane del conte-
                    doveva cambiare completamente volto        Una rete di superstrade e grandi at-           sto metropolitano). Ad oggi Berlino si
                    all’insegna dell’ordine monumentale.       traversamenti ha costituito il punto di        attesta come una delle maggiori me-
                    Albert Speer, architetto al servizio del   forza per l’idea di città.                     tropoli del vecchio continente, modello
                    partito è stato responsabile dell’idea-    Una circonvallazione generale attra-           trainante per l’intera Europa.
                    zione di un progetto urbano a caratte-     versata da quattro tangenziali avrebbe
                    re trionfale e monumentale. Il progetto    dovuto costituire il nuovo telaio del-
                    prevedeva la costituzione di un asse       la macchina-città ma ciò non si è potu-
                    nord-sud lungo l’appendice della città     to realizzare completamente a causa
                    barocca con in affaccio i più importanti   della divisione della città in due settori
                    edifici sedi del governo. Durante la se-   antitetici. La città è stata il teatro prin-
                    conda guerra mondiale la città di Berli-   cipale della guerra fredda.
                    no è stata vittima di numerosi attacchi    A causa del contrasto le due politiche si
                    che hanno comportato la distruzione        sono confrontate anche sui temi archi-
                    del luogo causando 20.000 vittime con      tettonici della ricostruzione urbana.
                    la distruzione di 70.000 edifici per un    Mentre ad ovest gli esperimenti archi-
                    totale di 500.000 abitazioni.              tettonici si sono sviluppati attorno ai                                             9
a sinistra
Vista del Kulturforum. Area di progetto
Forum culturale

Durante la guerra fredda la parte Est ri-   urbano odierno del Forum culturale           ti esterne sono messe in contrasto con
mase più arretrata sia economicamen-        è un documento culturale e politico          la coperura in acciaio a vista che pare li-
te che socialmente, la parte Ovest,         della città precedentemente divisa, e        brarsi nell’aria. Quest’ultima è formata
invece, subì una fase di grande svilup-     una delle aree più difficili dello svilup-   da un reticolo di travi in acciaio incro-
po. Durante gli anni ‘50 e ‘60 vennero      po del centro città. Qui si trovano ico-     ciate tra loro. L’edificio si distingue in
richiamati gli architetti tedeschi che      ne architettoniche del modernismo e i        modo sorprendente con due diversi li-
erano emigrati a causa della guerra e       relativi spazi liberi che, sulla base dei    velli: la grande sala di vetro superiore e
venne dato loro l’incarico di ricostruire   concetti di pianificazione post bellica,     un piano inferiore. La sala senza colon-
la città attraverso un nuovo piano, non     hanno messo in moto una riprogetta-          ne di 2.500 mq è utilizzata per mostre
solo urbanistico, ma culturale e moder-     zione dello spazio urbano che si stac-       temporanee. In termini di clima e luce,
no. Il Forum culturale è stato uno degli    ca dalla pianta originale della città del    questo spazio universale rappresenta
interventi più importanti del dopo          XIX secolo e non è stato completato          una grande sfida per quanto riguarda
guerra. Situato al confine della Berlino    fino ad oggi.                                la mostra d’arte. Le stanze,ben pro-
Ovest, poco distante dal Muro, questo       La Nuova Galleria Nazionale è stata-         porzionate, alte quattro metri al piano
nuovo centro culturale è la risposta        progettata nel 1962 ed inaugurata nel        inferiore, sono ideali per dipinti e scul-
modernista alla più classica isola dei      1968, la Nuova galleria nazionale è for-     ture del periodo classico moderno. Lo
musei della parte Est. Ideato da Hans       se oggi una delle più importanti testi-      spazio espositivo misura circa 4.000
Scharoun, ricorda un antico foro roma-      monianze di uno dei più noti esponenti       mq e raggiunge la facciata in vetro del
no rivisitato in chiave contemporanea.      del movimento modernista: Ludwig             giardino delle sculture. È suddiviso da
E’ un complesso di strutture che ab-        Mies van der Rohe. Grazie alla sua stra-     pannelli a parete saldamente installa-
bracciano i vari ambiti culturali, dalla    ordinaria costruzione in acciaio e vetro,    ti tra i quali il visitatore può muoversi
musica con la Filarmonica di Berlino,       l’edificio del museo è considerato un’i-     liberamente. Il giardino delle scultu-
alla letteratura con la Biblioteca Na-      cona dell’architettura moderna. Mies         re è racchiuso da un muro e quindi ap-
zionale, alla religione con la chiesa di    lavora con superfici sia orizzontali che     pare come parte della base dell’edificio
San Matteo fino all’arte con la Nuova       verticali che, non incontrandosi, con-       dall’esterno. La struttura architettoni-
galleria nazionale di Mies (Neue Natio-     feriscono all’edificio un senso di legge-    ca dell’edificio è rimasta praticamente
nalgalerie). Come risultato della ricca     rezza e di estrema potenza espressiva.       invariata fino ai giorni nostri. Le prin-
storia di Berlino, il complesso contesto    Le ampie superfici vetrate delle pare-       cipali vie di accesso alla Nuova galleria

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Neue Nationalgalerie, vista da sud-est
foto: Rory Gardiner

                                         nazionale sono fornite di ampie ram-          getto di August Stüler viene distrut-        re attenzione alle altezze degli edifici
                                         pe di scale da Potsdamer Strasse e da         ta durante la guerra e poi ricostruita       e al dimensionamento delle forme ge-
                                         Reichspietschufer e Sigismundstras-           tra il 1956 e il 1960 sotto la guida dell’   nerali di sviluppo nell’area della piazza
                                         se. Il giro circolare attraverso il museo     architetto Jürgen Emmerich. Mentre           centrale, l’altezza della navata e l’inte-
                                         conduce dalla sala superiore attraver-        l’esterno doveva rimanere fedele al          razione con la chiesa di San Matteo, in
                                         so due rampe di scale fino alla hall,         contesto, l’interno è stato dotato di un     particolare nella realizzazione di un’al-
                                         uno spazio espositivo e foyer che ren-        nuovo design. Oltre ai servizi, l’inter-     tezza potenzialmente continua dello
                                         de accessibile l’intero piano inferiore.      no della chiesa viene utilizzato anche       sviluppo pianificato come volume au-
                                         Nella Nuova galleria nazionale, sono          come spazio espositivo e il campa-           tonomo e che può essere costruita di-
                                         state finora presentate sezioni della         nile è accessibile. La chiesa di San         rettamente a est della chiesa e della
                                         collezione di fama internazionale del-        Matteo appartiene all’omonima fon-           piazza della chiesa.
                                         la Galleria nazionale, con particola-         dazione culturale della Chiesa evange-       La Filarmonica con il suo tetto simile a
                                         re attenzione al modernismo classico          lica di Berlino-Brandeburgo-Slesia Alta      una tenda fu aperta nel 1963 ed è una
                                         e agli anni ‘60 e ‘70. L’edificio è, ideal-   Lusazia dal 2000. È un edificio storico,     delle opere più importanti dell’archi-
                                         mente, un tempio rivisto in chiave mo-        è considerato uno degli ultimi relitti del   tetto Hans Scharoun. Il design dei suoi
                                         derna, come spiega Francesco Venezia          tessuto architettonico del XIXsecolo.        interni è servito da modello per molte
                                         nel suo montaggio dove i templi dori-         La Chiesa di San Matteo deve essere          altre sale da concerto di tutto il mon-
                                         ci della piana di Paestum vengono po-         protetta durante il lavori di costruzione    do. La sala da concerto con le sue galle-
                                         sizionati assieme al 'tempio' di Mies.        del Nuovo Museo del XX secolo, come          rie di pubblico a terrazze ascendenti e
                                         Dopo 40 anni di uso continuo il museo         segue: “Le parti hanno un interesse si-      il palco centrale offre spazio per 2.250
                                         ha bisogno di una completa ristruttu-         gnificativo nel garantire che il progetto    frequentatori di concerti. Ha un’acusti-
                                         razione, che è attualmente in corso di        di costruzione non abbia alcun effetto       ca eccellente e rappresenta la separa-
                                         realizzazione dall’architetto britan-         sulla sostanza della Chiesa di San Mat-      zione dalle sale da concerto classiche e
                                         nico David Chipperfield. La chiesa di         teo. È importante che l’edificio del-        l’eliminazione della divisione tra pub-
                                         San Matteo fu costruita nello storico         la chiesa rimanga riconoscibile nel suo      blico e musicisti. Dati i molti livelli delle
                                         quartiere periferico di Friedrichsvor-        contesto urbano, anche dopo l’imple-         aree del pubblico all’interno della sala
                                         stadt nel 1844-46. Chiesa di mattoni a        mentazione dello sviluppo dell’edificio.     da concerto, l’atrio è caratterizzato da
                                         tre navate in stile neo-romano, su pro-       E’ necessario che venga data particola-      un gran numero di scale.

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Chiesa di San Matteo, 1885
foto: F. A. Schwartz

                             Scharoun ha perseguito un concetto           Scharoun nel 1972, la Biblioteca di Sta-     L'aspetto esteriore del Museo delle Ar-
                             di compenetrazione stretta tra spa-          to fu completata dalla Direzione fede-       ti decorative è caratterizzato da ele-
                             zi interni ed esterni. I piani per la Sala   rale dell’edilizia con la partecipazione     menti di mattoni chiusi strutturati
                             musica da camera sono stati realizza-        di Edgar Wisniewski come consulen-           verticalmente e fasce di facciata in ce-
                             ti direttamente a sud della Filarmonica      te artistico. Il nuovo edificio è stato      mento. All'interno, l'edificio accoglie i
                             sulla base degli schizzi di Hans Scha-       inaugurato nel dicembre 1978.La Nuo-         visitatori con una scala aperta che con-
                             roun, da Edgar Wisniewski, ex membro         va biblioteca nazionale costituisce l’e-     duce alle sale espositive.
                             del suo staff. L’edificio è stato comple-    stremità orientale del forum culturale       L'edificio è accessibile tramite la Piaz-
                             tato nel 1987, 15 anni dopo la morte di      progettato da Scharoun e la sua fac-         zetta, mentre le consegne vengono ef-
                             Scharoun. L’edificio finito è stato no-      ciata orientale è progettata come una        fettuate dal retro in Tiergartenstrasse.
                             tevolmente ampliato rispetto ai primi        “parte posteriore”. Il concetto di pia-      Questo edificio è stato in parte ridise-
                             progetti di Scharoun.                        nificazione urbana di Hans Scharoun,         gnato dagli architetti Kuehn Malvez-
                             Nel 1963 è stato lanciato un concor-         che appartiene alla competizione, è          zi dal 2012 al 2015. Il Museo delle Arti
                             so di realizzazione con undici parte-        stata la base per un’ulteriore pianifica-    decorative ospita testimonianze di ar-
                             cipanti per la costruzione della Nuova       zione nell’area.Tuttavia, con la costru-     te, artigianato e design europei dal Me-
                             biblioteca nazionale con idee di piani-      zione della sala da musica da camera         dioevo fino al periodo moderno, tra cui
                             ficazione urbana. Il nuovo edificio di       e degli edifici aggiuntivi del museo de-     magnifici reliquiari, preziosi oggetti in
                             Potsdamer Strasse doveva riunire l’in-       gli strumenti musicali e dagli edifici del   vetro e porcellana, capi e mobili, fino ai
                             sieme dei libri evacuati durante la se-      museo, il concetto formulato nella par-      classici del moderno design industriale.
                             conda guerra mondiale. La parte di           te di pianificazione urbana da Scha-         La costruzione del Museo delle stampe
                             pianificazione urbana era intesa a svi-      roun è stato gradualmente sviluppato         e dei disegni e della Biblioteca d'arte fu
                             luppare considerazioni per la pianifi-       e modificato.                                iniziata nel 1987-1992, anch'essa basa-
                             cazione del Forum culturale. Il primo        Il Museo delle Arti decorative è situato     ta su progetti di Rolf Gutbrod, e com-
                             premio è andato al progetto del Prof.        a nord della Piazzetta ed è stato com-       pletata da Hilmer e Sattler come sezioni
                             Hans Scharoun nel 1964. L’edificio della     pletato nel 1985 in linea con i proget-      di edifici da due a quattro piani nel sud
                             biblioteca è stato costruito dal 1967 al     ti di Rolf Gutbrod. La base erano i piani    della Piazzetta. Le facciate di entrambi
                             1978 in Potsdamer Strasse nel distret-       per il complesso edilizio di cinque nuo-     i musei sono caratterizzate da un rive-
                             to di Tiergarten. Dopo la morte di Hans      vi musei di arte europea degli anni '60.     stimento di elementi in mattoni rossi.

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Philharmonie e Chamber Music Hall,
vista lato strada
foto: H. Schindler

                                     Gli edifici confinano immediatamen-          nessione immaginata. L’architetto ha         Un concorso artistico organizzato per
                                     te con la Pinacoteca ad ovest. Il Museo      previsto una interazione tra scienza,-       la progettazione di questa Piazzetta
                                     delle stampe e dei disegni è il museo        vita musicale e presentazione di stru-       nel 1984 è stato vinto dall’artista Heinz
                                     delle arti grafiche della rete dei mu-       menti musicali storici. L’edificio è stato   Mack. Ha previsto la posa di lastre di
                                     sei nazionali di Berlino. Ha le più va-      ristrutturato e convertito dal 2003 al       granito le cui linee particolari sono fa-
                                     ste collezioni d'arte in Germania ed è       2006.La Piazzetta è lo spazio aperto         cilmente riconoscibili nelle viste aeree.
                                     una delle strutture più grandi del suo       situato a nord-ovest della piazza del-
                                     genere al mondo. Il museo ospita cir-        la Chiesa di San Matteo su un pendio
                                     ca 550.000 stampe e 110.000 disegni,         che sale da est a ovest. In linea con i
                                     acquerelli, pastelli e schizzi ad olio ri-   progetti dell’architetto Rolf Gutbrod,
                                     salenti al Medioevo e al XX secolo. Ol-      gli edifici occidentali del Forum cultu-
                                     tre a disegni e stampe, le collezioni        rale (Pinacoteca,Museo delle stampe
                                     comprendono anche magnifici mano-            e dei disegni, Biblioteca d’arte,Mu-
                                     scritti miniati del Medioevo e del Ri-       seo delle arti decorative e gallerie per
                                     nascimento, libri con stampe di artisti,     mostre temporanee) sono raggrup-
                                     portfolio, schizzi, viste topografiche e     pati attorno a questa piazza centrale
                                     lastre da stampa. L'Istituto statale per     dalla quale sono accessibili. Lo spazio
                                     la ricerca musicale con il suo Museo         dispone di una caffetteria con terraz-
                                     degli strumenti musicali è stato ese-        za. Per rendere visibile l’atrio centrale
                                     guito da Edgar Wisniewski su proget-         dei musei da Matthäikirch-strasse, la
                                     to di Hans Scharoun dal 1979 al 1984.        Piazzetta è stata progettata con una
                                     Immediatamente ad est della Filar-           pendenza del 6%.
                                     monica, fornisce un 'polo opposto'           Al di sotto sono sistemati locali ausi-
                                     alla grande struttura della Nuova bi-        liari e funzionali (parti dei musei, par-
                                     blioteca nazionale, come concepita da        cheggi, ecc.) collegati al parcheggio
                                     Scharoun. I dettagli nel design della        sotterraneo della Sala musica da ca-
                                     facciata degli edifici e nel loro arreda-    mera attraverso un tunnel che corre
                                     mento hanno rafforzato questa con-           sotto Herbert-von-Karajan-Strasse.

                                                                                                                                                                    17
5
                        6
                    3

2               4
8

    7

        1
I Luoghi del progetto
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Immagine aerea della città di Berlino
a destra
n.1 Teatro di prosa
n.2 Reichstag
n.3 Duomo di Berlino
n.4 Duomo di Berlino
n.5 Parco Monbjou
n.6 Alexanderplatz
n.7 Porta di Brandeburgo
n.8 Reichstag

                                        1            5

                                        2            6

                                        3            7

                                        4            8

                                                               19
Verde pubblico   Spazi aperti privati   Spazi aperti pubblici   Chiese                 Edifici privati       Musei
                                                                Sala concerti/Teatri   Edifici pubblici      Ambasciate
                                                                Biblioteche            Edifici commerciali   Hotel
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Foto aerea
Sistema edificato
Verde e Spazi aperti
Funzioni

                       L'immagine aerea mostra come il sito          non è solo quello di creare spazi ideali      costruito,determinando la forma e la
                       di progetto si trovi ad ovest del cen-        per l’arte e per l’esperienza artistica.      qualità dello spazio.
                       tro di Berlino, ma sempre in relazione        Il museo d’arte deve essere allo stes-        Sotto la direzione di Hans Scharoun,
                       stretta con gli edifici storici della città   so tempo un luogo di incontro e di di-        nel 1946, venne rielaborato un piano
                       che sono ditribuiti omogenealmente            battito interdisciplinare, sia a livello di   generale per la città, che comprendeva
                       intorno all'area. Tra gli edifici stori-      programmazione che a livello architet-        edifici di vari ambiti culturali. Infatti,la
                       ci più importanti abbiamo indicato il         tonico. Il Museo del XX secolo sta per        zona presa in analisi comprende edifici
                       Reichstag, il Duomo di Berlino, il Parco      diventare un luogo che forma l’identità       con funzioni diverse; Dalla musica con
                       Monbjou, Alexanderplat e la Porta di          di una società plurale e tollerante del       la Filarmonica di Berlino, alla lettera-
                       Brandeburgo. Il sito di questo museo          XXI secolo, nel senso di raccoglimento        tura con la Biblioteca, alla religione con
                       del XX secolo si trova proprio nel cuore      e autointerrogatorio. Conclusa l'analisi      la Chiesa di St. Matteo fino all’arte con
                       del centro di Berlino, sul “Kulturforum”      dello sviluppo della città di Berlino e lo    la Nuova galleria nazionale di Berlino.
                       (Forum culturale) con il suo museo di         studio sugli edifici che si trovano all'in-   Berlino possiede una vasta rete ecolo-
                       classe mondiale e le sue istituzioni di       terno del Forum culturale, abbiamo            gica costituita da elementi naturalisti-
                       ricerca. Il nuovo edificio deve arricchire    analizzato secondo vari schemi, l'area        ci dalla media alla grande dimensioni
                       e integrare l’insieme architettonico del      che circonda il sito di progetto.             ed è attraversata da una fitta rete di
                       Forum culturale con una nuova archi-          Presa in esame l’area che compren-            canali fluviali tra cui il Landwehrkanal,
                       tettura. Allo stesso tempo, l’attività        de la zona d’intervento, la analiziamo        che passa vicino all’area di progetto.
                       di costruzione è legata alla sfida di         mettendo in risalto solo gli edifici. Ciò     Vicino ad essa si trova anche il Tiergar-
                       aggiornare l’idea di un museo d’arte e        fa capire a primo impatto la relazio-         ten, il parco cittadino che in origine si
                       svilupparla ulteriormente. L’obiettivo        ne che c’è tra spazio aperto e spazio         contraddistingueva come foresta e

                                                                                                                                                          21
Fino al 1869     1919-1932         1975-1989         Edifici h>40m       Edifici h max 30m   Edifici h max 10m
1870-1899        1933-1945         1990-2001         Edifici h max 40m   Edifici h max 20m
1900-1918        1946-1974

Alta frequenza   Media frequenza   Bassa frequenza
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Datazione edifici
Altezze
Tessuto stradale
Corti

                    reparto di caccia per i reggenti, adesso    sce quotidianamente gli spostamenti          Analizzare le giaciture degli edifici di
                    invece assume le caratteristiche di un      da una parte all’altra della città con       interesse che circondano l’area di pro-
                    grande giardino urbano. Oltre ad esso,      estrema facilità d’accesso. L’area di        getto ci permette di capire al meglio
                    in questa area si sottolinea quanto sia     progetto è circondata principalmente         il luogo e la relazione che c’è tra que-
                    importante la presenza di spazi aperti      da strade a bassa frequenza ma su un         sti edifici, i quali si 'affacciano' gli uni
                    attorno ad i nuovi edifici.                 lato affaccia verso una strada ad alta       sugli altri e dialogano tra di loro. Gli
                    Durante la seconda guerra mondiale          frequenza, la Potsdamer Strasse, che         stessi edifici sono stati presi in con-
                    Berlino fu distrutta non solo fisica-       collega la zona d’intervento al centro       siderazione per l’analisi delle geome-
                    mente ma anche dal punto di vista           della città sia con trasporti pubblici che   trie effettuate sulle piante di essi. Lo
                    socio-culturale. Questa analisi sotto-      con mezzi privato. Con l’analisi delle       studio mostra come la Chiesa di St.
                    linea come sia maggiore la presenza         corti abbiamo voluto sottolineare in-        Matteo e la Nuova galleria nazionale di
                    di edifici costruiti dopo il 1946 e come,   vece, i rapporti che ci sono tra gli edi-    Mies abbiano un impianto molto rego-
                    invece, siano pochi quelli rimasti intat-   fici che circondano l’area di progetto       lare e leggibile, al contrario, gli edifici
                    ti. L’analisi delle altezze ci fa leggere   e gli spazi aperti privati. Quest’ultimi,    di Sharoun e il Sony Center hanno un
                    la città sottolineando la presenza di       quindi, creano la possibilità di vivere      impianto composto da più forme geo-
                    edifici molto sviluppati in elevazione      uno spazio all’aperto ma facente co-         metriche unite tra di loro.
                    che corrisponono a quelli di recente        munque parte dell’edificio. Sono stati
                    costruzione come notiamo nell’analisi       studiate le piante della Filarmonica
                    della datazione degli edifici. La città     e della Biblioteca di Hans Sharoun, il
                    di Berlino possiede una folta rete di       Sony Center, la Chiesa di St. Matteo e la
                    trasporto pubblico locale che garanti-      Nuova galleria nazione di Mies.

                                                                                                                                                    23
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Giaciture
Geometrie

a destra
Il Kulturforum nel 1969: i nuovi edifici
Philharmonie (senza sala da musica
da camera) e Neue Nationalgalerie
sono già in piedi. La New State Library
è in costruzione.
photo: Landesarchiv Berlin / Ludwig
Ehlers, Rep. 290_0137738

                                           25
Progetto per
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Masterplan

                                                                                Museo del XX secolo

                   Lo sviluppo e l’analisi storica di Berli-     muri pieni che chiudono verso l’ester-       l’edificio di Mies poiché le dimensioni
                   no, lo studio del luogo, l’analisi appro-     no, tutto è permeabile. L’edificio è sol-    sono le medesime. L’edificio segue mi-
                   fondita sull’area di progetto e la ricerca    levato dal livello stradale e vi si accede   sure ben definite; si basa sulla griglia
                   delle radici di Mies effettuati in pre-       da un importante basamento. La nuo-          della Nuova Galleria Nazionale la quale
                   cedenza, sono come capitoli distin-           va Galleria Nazionale di Mies è la ver-      si fonda su quadrati di 7,20m. Lungo
                   ti che adesso il progetto proposto ha         sione moderna dei templi antichi.            la strada principale, quella che collega
                   lo scopo di connettere. Infatti, il nuo-      Tenendo conto degli allineamenti             direttamente con il centro di Berlino,
                   vo edificio ha il compito di dare ordine      studiati in precedenza, inoltre, noto        l’edificio mostra la stessa dimensione
                   e chiarire la situazione spaziale urbana      quello che poi avrebbe guidato il mio        di quello di Mies: 9a (a=7,20m); mentre,
                   generale; può mettere la Nuova Galle-         progetto: la Nuova Galleria Nazionale        entrando nelle strade secondarie l’edifi-
                   ria Nazionale, la Filarmonica e la Chie-
                                                                 è posizionata esattamente sul finire         cio mostra il suo lato corto con una mi-
                   sa di St. Matteo in una relazione nuova
                                                                 della Chiesa di St. Matteo; Esse sono in     sura che è uguale a quella della Chiesa
                   e positiva tra loro e dialogare anche
                                                                 stretta relazione l’una con l’altra, quin-   di St. Matteo ed è inoltre 1/3 la dimen-
                   con la Biblioteca di Stato di Berlino e
                                                                 di decido di proseguire questo pensiero      sione della Galleria Nazionale: 3a.
                   i musei intorno alla Piazzetta. Il pro-
                                                                 ed estendendo la griglia, che guida la       Il controllo geometrico che si riscontra
                   getto cerca di rispondere alle esigenze
                                                                 Nuova Galleria Nazionale, inserisco il       a livello di volume, lo si può leggere
                   del luogo, rispettando I raggi d’impat-
                                                                 volume proposto nell’unico punto che         bene anche in pianta. Tutto il museo
                   to degli edifici esistenti e cerca inoltre,
                                                                 permette di vedere tutti gli edifici im-     si sviluppa su un unico piano, tranne
                   attraverso il suo volume, di mantenere
                                                                 portanti senza che l’uno occulti l’altro.    la 'stanza' esterna che si trova a livel-
                   l’equilibrio tra l’effetto dell’insieme e
                                                                 Il progetto, quindi, vuole sia opporsi al-   lo della piazza. La distribuzione degli
                   la struttura spaziale urbana. Il proget-
                   to risponde alla Nuova Galleria Nazio-        le caratteristiche dell’edificio di Mies,    ambienti avviene in maniera regolare
                   nale di Mies lavorando sugli opposti.         sia collegarsi ad esso allineandosi in       secondo il modulo base ma, allo stes-
                   Quest’ultima è un elemento percepi-           maniera visibile. Ciò si riscontra anche     so tempo, non risulta frammentaria,
                   to in maniera leggera (nonostante le          a livello di alzato, in quanto la propo-     in quanto la maggior parte delle pareti
                   sue dimensioni), possiede una grande          sta, al contrario di quello di Mies, è un    che chiudono gli ambienti sono fles-
                   copertura quadrata in acciaio che pog-        volume pieno che si stacca da terra e vi     sibili in modo da creare, appunto, uno
                   gia su pilastri e ciò permette di fruire lo   si accede solo dal piano interrato e allo    spazio apribile e intercambiabile per
                   spazio in maniera libera. Non esistono        stesso tempo si allinea e dialoga con        rispondere alle diverse necessità del

                                                                                                                                                   27
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Assonometria

                   museo; si tratta quindi di un unico am-     Chiesa di St. Matteo, la Nuova Galle-       sizione del museo è quindi suddivisa
                   biente continuo. Si accede al museo         ria Nazionale di Mies e la Filarmonica,     nelle due sale principali più grandi e
                   dal piano interrato con accesso con-        l’altra invece risulta uno spazio chiu-     l’ambiente al piano superiore che ac-
                   sentito da una grande scalinata, po-        so che accompagna il visitatore verso       colgono la mostra permanente ed al-
                   sizionata dal lato della Nuova galleria     una grande rampa di accesso per la          tri piccoli spazi più flessibili che sono
                   Nazionale, interrotta solo da un’am-        sala superiore. Questo ambiente è una       adibiti invece alla mostra temporanea.
                   biente chiuso che potrebbe servire per      grossa stanza chiusa verso l’esterno        La mostra permanente è costituita
                   un futuro collegamento con il piano         che acquista luce dall’alto grazie ad       principalmente da opere d’arte prima
                   interrato del museo di Mies. Una vol-       un grosso lucernario e lateralmente         e dopo il 1945, che costituisce la parte
                   ta entrati, si trovano gli ambienti de-     da fasce vetrate che circondano tut-        principale dell’esposizione, dal mu-
                   dicati alla ricezione e accoglienza, che    to il perimetro del volume e ciò lo fa      seo delle stampe e dei disegni, una
                   permettono al visitatore di orientarsi      percepire come 'sollevato' da terra. Il     zona per le opere d’arte digitali e al
                   per poi iniziare il percorso espositivo.    visitatore, entrando qui, è immerso in      piano superiore la sala sculture e ope-
                   Questo è costituito da due grandi sale      un’architettura particolare che fa rife-    re d’arte di grande formato. Le altre
                   principali, le quali sono organizzate se-   rimento sicuramente all’architettura        sale di dimensioni ridotte accolgono
                   condo sistemi di allestimento leggeri e     romana; si trova circondato da colonne      la collezione Marx, la zona restauro e
                   rimovibili che permettono così di per-      che creano visivamente delle nicchie le     una collezione dedicata alla musica
                   cepire lo spazio nella sua interezza. Le    quali accolgono le statue della collezio-   mentre i tre ambienti centrali, invece,
                   due sale espositive principali hanno la     ne. La sezione e il prospetto spiegano      accolgono la mostra temporanea e
                   stessa dimensione ma rispondono in          bene la concezione dell’edificio, che       all’occorrenza, secondo diverse confi-
                   maniera opposta al tipo di allestimen-      esternamente è un volume compatto           gurazioni, le presentazioni e le confe-
                   to in quanto, la prima sala circonda una    costituito da quattro fronti uniformi       renze ad esse collegate..
                   grande corte, anch’essa spazio alle-        che non fanno trapelare niente di quel-
                   stibile, facendo percepire al visitatore    lo che avviene all’interno, una fascio
                   un’ambiente aperto verso l’esterno e        di luce proveniente dall’alto, come in-
                   che crea un collegamento visivo con la      vece si avverte nella sezione. L’espo-

                                                                                                                                                29
a=7,20m

               9a   11a   9a

          3a

          9a

          3a
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Rapporti di progetto

                       La concezione strutturale e tecnologi-      luci di grandi dimensioni. Il solaio che   nel dettaglio come lavora la struttura
                       ca seguono anch’esse la logica di pro-      viene utilizzato è un solaio alveola-      a sbalzo, costituita da solai in cemen-
                       getto. La maglia strutturale, infatti, si   re, anch’esso in cemento armato,           to armato gettato in opera, mentre le
                       basa sulla griglia di 7,20 m come quella    precompresso per resistere senza pro-      pareti verticali sono murature di tam-
                       della Nuova Galleria Nazionale di Mies,     blemi al peso della piazza, in quanto      ponamento in laterizio forato, il tutto
                       e ciò sarà proprio quello che definisce     la maggior parte del solaio costituisce    rivestito da lastre in cemento fibrorin-
                       la divisione degli ambienti. Il perime-     anche la piazza stessa. Il volume fuo-     forzato di una colorazione rosso mat-
                       tro del piano interrato è costituito da     ri terra è un volume a sbalzo costituito   tone, scelta che nasce dall’idea iniziale
                       due pareti in calcestruzzo armato che       quindi da un solaio sollevato da terra     del progetto sia per uniformarsi ai co-
                       costituiscono lo scannafosso, il qua-       che si aggancia ai pilastri che arrivano   lori delle architetture vicine, come la
                       le permette all’edificio di staccarsi dal   alle fondazioni. Il solaio è in cemento    Chiesa di St. Matteo, sia per staccarsi
                       terreno in cui si inserisce.                armato precompresso gettato in opera       dalla Nuova Galleria Nazionale che è in
                       Anche le strutture orizzontali di so-       e, come mostra la sezione, è a mensola     acciaio e dalla Filarmonica di Scharoun
                       laio sono pensate in calcestruzzo ar-       per resistere meglio al peso.              che ha una colorazione giallo acceso.
                       mato, in quanto non devono coprire          I particolari tecnologici mostrano più

                                                                                                                                                   31
a sinistra
                                           Allineamenti
                                   Geometrie di progetto

                                                  a destra
                                     Rapporti geometrici
                                      Analisi distributiva
                                       Analisi funzionale

A= 466mq

                1/3A
           9A     A
                 A

                 A     A   A   A
7/2a   a/2 a a/2 a   8a   a a/2 a a/2                                             a= 7,20m   a   7a   a

      a= 7,20m

a/2
a/2
 a
a
 a
a/2
 a
a/2
 a
                                                                                        a/2
a
 a                                                                                      2a
a/2                                                                                     a/2
a/2

                                                            Percorsi interni pubblici

                                                            Percorsi interni privati

                                                            Accesso principale

                                                    Restauro /Media
                                                    Hall/Info/Guardaroba
                                                    Eventi e mostre temporanee
                                                    Uffici
                                                    Negozio museo
                                                    Circolazione
                                                    Mostra permanente
                                                    Bagni
                                                    Scale/Ascensore
                                                    Ristorante
                                                    Auditorium
                                                    Deposito
                                                    Corti
in basso
Pianta piano -1
in basso
Pianta piano 0

         35
37
39
a sinistra
       Prospetto
         Sezione
         Sezione

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         Esploso
Piano 0 _Superfici espositiva pareti
    Sala sculture e opere d’arte di grande formato
    _ 1090mq

Piano -1 _ Superfici espositiva pareti

    Opere d’arte prima del 1945 _ 902mq
    Opere d’arte dopo il 1945 _ 1664mq
    Museo delle stampe e dei disegni
    (opere del 1°modernismo) _ 1664mq
    Media(opere d’arte digitali) _ 128mq
    Restauro _ 312mq
    Collezione Marx _ 312mq
    Musica _ 283mq

    Esposizioni temporanee _ 673mq

                                              41
43
0   4m
in basso
Sezione tecnologica

              45
Copertura in vetro e struttura metallica

Sistema di travi in c.a.

Muratura in laterizio e rivestimento in
lastra in cemento fibrorinforzato.

Solaio alveolare in c.a.p.

Sistema di travi in c.a.

Murature di tamponamento

Fondazione a platea e struttura di pilastri in c.a.

                                                                            pagina corrente
                                                      Spaccato assonometrico della struttura

                                                                          pagina successiva
                                                                      Particolare tecnologici
0   1m
49
Schinkel,
       Scharoun e
Mies Van der Rohe

                51
Karl Friedrich Schinkel, Altes Mu-
seum, 1821, Berlino
L’Altes Museum fu eretto secondo i
canoni dell’architettura neoclassica
tra il 1823 ed il 1828 ad opera dell’ar-
chitetto Karl Friedrich Schinkel.Fu
inizialmente concepito per ospitare la
collezione d’arte della famiglia reale,
wpoi per ospitare reperti antichi di va-
rio genere. Danneggiato dalle fiamme
durante la seconda guerra mondiale,
fu restaurato dal 1958 al 1966. Oggi è
sede della collezione antica dei Musei
statali di Berlino.
Mies van der Rohe, Padiglione di Bar-
cellona, 1929, Barcellona
Il progetto del padiglione fu commis-
sionato a Mies e Lilly Reich dal governo
tedesco come contributo alla Espo-
sizione Universale che si tenne a Bar-
cellona nel 1929. Il padiglione non era
inteso come uno spazio espositivo ma
come luogo di rappresentanza e, in un
certo senso, come oggetto in esposi-
zione esso stesso. Il fine era quello di
mostrare al mondo le possibilità della
nuova architettura, della
democrazia e della vocazione alla pa-
ce che la Germania era stata capace
di esprimere dopo la fine della Prima
Guerra Mondiale.

                                           53
Mies van der Rohe, ITT, 1938, Chicago
Mies arrivò a Chicago nel 1938 per di-
ventare Direttore dell’Architettura
dell’Armor Institute (Illinois Institute
of Technology). Poco dopo, gli fu asse-
gnata la commissione di ridisegnare il
campus e i suoi edifici, un’opportunità
inaspettata per plasmare un’univer-
sità che nessun altro architetto mo-
derno ha ricevuto. Il primo schema del
1939 prevedeva la rimozione di State
Street per consentire una piazza cen-
trale aperta con edifici perimetrali. Nel
piano realizzato, i gruppi di edifici di-
sposti su un livello creano una serie di
spazi aperti informali.
Mies van der Rohe, Cappella di San
Saviour, 1949, IIT, Chicago
Si trova sul lato nord-est del campus
principale del Technological Institute
of Illinois a Chicago. Il progetto era una
struttura semplice a cui gli studenti
vengono definiti “God Box”. Sebbene
i registri non siano chiari, sembra che
questa riduzione della portata sia sta-
ta motivata dalla necessità di essere
cappella non confessionale. Sebbene
fosse sponsorizzato e amministrato
dalla diocesi episcopale di Chicago, il
governo ordinò che la cappella fosse
aperta a studenti di tutte le fedi. L’edi-
ficio della chiesa è caratterizzato da un
interno austero.

                                             55
Mies van der Rohe, progetto per Con-
vention Hall, 1954
Partendo dalle sue precedenti tecniche
di assemblaggio, Mies ha formulato
una proposta per una sala convegni
utilizzando una foto dei partecipanti
alla Convention nazionale repubblica-
na degli Stati Uniti del 1952, presa dalla
rivista Life. Il pavimento è in contrasto
con il soffitto (una griglia a due vie di
profilati d’acciaio profondi intrecciati).
La struttura chiara della Convention
Hall evoca un nuovo ordine spaziale re-
so possibile dalla tecnologia moderna:
uno spazio interno aperto senza colon-
ne. Enorme sala a campata unica con
attorno gradinate.
Mies van der Rohe, Crown Hall, 1956,
IIT, Chicago
La Crown Hall è uno degli edifici più
significativi dal punto di vista archi-
tettonico del movimento modernista
del XX secolo. Nella regola istituita
da Mies per la realizzazione dell’IIT, la
Crown Hall costituisce una importante
eccezione tanto sul piano costruttivo
quanto nel misurato equilibrio dei di-
versi edifici. Nella Crown Hall, adibita a
Facoltà di architettura, Mies immagina
di collocare tutti gli studenti dei diversi
anni e i docenti in un unico spazio che
favorisca il diretto confronto sul pro-
prio lavoro (ottenuto grazie all’utilizzo
di un tetto sospeso).

                                              57
Mies van der Rohe, Nuova galleria
nazionale, 1962, Berlino
La Nuova galleria nazionale di Berlino
è dedicata all’arte moderna e contem-
poranea. Si trova nell’area del Forum
culturale, vicino a Potsdamer Platz. La
decisione di costruire la Neue Natio-
nalgalerie venne presa dalle autorità di
Berlino Ovest negli anni ’50. In seguito
alla separazione delle due Germanie,
dopo la seconda guerra mondiale, le
collezioni della galleria nazionale di Ber-
lino erano infatti andate in gran parte
disperse, la città decise quindi di ricrea-
re un museo dedicato all’arte del XX se-
colo che sarebbe poi diventato l’attuale
Neue Nationalgalerie.
Hans Scharoun, Filarmonica, 1963,
Berlino
Scharoun ha ideato la struttura della
Filarmonica di Berlino in modo tale da
potenziarne le potenzialità sonore, cer-
cando di agevolare la formazione di un
osmosi tra l’area del podio, dove viene
prodotta la musica, ed i palchi, dove
questa viene ascoltata.
Scharoun, in altre parole, nella sua Fi-
larmonica cerca di preservare una con-
tinuità ottimale tra l’architettura e la
musica: ciò è lampante soprattutto nel
podio del direttore d’orchestra. Il podio
è disposto centralmente rispetto agli
ascoltatori, così non risultano gerarchi-
camente subordinati al direttore.

                                            59
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Press, New York.                              York.
Indice

Classico                                   5
Riccardo Renzi
Berlino                                    7

Forum culturale                           11

I Luoghi del progetto                     19

Progetto per Museo del XX secolo          27

Schinkel, Scharoun e Mies Van der Rohe    51

Bibliografia                              61
Finito di stampare per conto di
            didapress
 Dipartimento di Architettura
Università degli Studi di Firenze
        Dicembre 2020
Berlino città mediterranea. Paradosso alquanto eloquente di una re-
altà stratificatasi sul tema della memoria. Su questi temi il lavoro di
tesi e di ricerca di Virginia Vivona sulla dimensione contemporanea del
progetto architettonico, si è mosso fin dalle prime analisi urbane per
insinuarsi, cautamente, all’interno di un sistema di ragionamenti che
si avvicinano, con rispetto, al lavoro di alcuni Maestri tentando capar-
biamente di carpirne segreti, prassi, metodi.
La lettura di alcuni legami, Goethe-Hackert prima e Schinkel-Mies poi,
hanno determinato lo specchio attraverso il quale la lettura della cul-
tura architettonica tedesca, con particolare attenzione alle trasforma-
zioni della città di Berlino, si è insinuata grazie al tema del viaggio.
Filtrati dai temi del mediterraneo e del classico, alcuni caratteri inva-
rianti dell’architettura italiana si sono a mano a mano consolidati e so-
no stati definiti in temi e figure da Virginia Vivona insinuandosi nella
proposta di progetto per nuovo museo nel cultural forum di Berlino, al
cospetto di Mies van der Rohe ed a fianco di Hans Scharoun.

Virginia Vivona, (1993), si laurea nel 2020 con lode e dignità di pubblicazione pres-
so l’Università degli studi di Firenze con una Tesi per la riqualificazione dell’area del
Cultural Forum a Berlino, Relatore Prof. Riccardo Renzi. Dal 2018 collabora a gruppi
di ricerca con particolare attenzione al tema del progetto contemporaneo in conte-
sti fortemente storicizzati, dal 2019 collabora al corso di Progettazione Architetto-
nica I della Scuola di Architettura dell’Università degli studi di Firenze divenendo nel
2020 Cultore della Materia per lo stesso insegnamento.

 ISBN 978-8-83338-127-5
   ISBN 978-88-3338-127-5

 9 788833 381275
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