Torna "Un mare di idee per le nostre acque" di Coop: un "mangiarifiuti" e droni in superficie e sub per quelli sui fondali - IVG

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      Torna “Un mare di idee per le nostre acque” di Coop: un
      “mangiarifiuti” e droni per raccogliere i rifiuti in
      superficie e sub per quelli sui fondali
      di Redazione
      07 Giugno 2022 – 13:11

      Liguria. Ritorna per il terzo anno consecutivo la campagna di Coop per l’ambiente “Un
      mare di idee per le nostre acque” piena di novità. Si parte il 7 giugno da Genova, là dove
      era stato installato nel 2019 il primo Seabin, con il debutto di due nuovi dispositivi per la
      raccolta della plastica in mare. Grazie alla collaborazione con il partner scientifico di Coop,
      LifeGate e il suo programma PlasticLess, saranno messi in azione sul molo della Marina
      Genova a Sestri Ponente il Trash Collec’Thor (un nuovo aspirarifiuti del mare) e il Pixie
      Drone (drone cacciatore di rifiuti negli specchi acquei dei porti), entrambi mai presentati
      in Italia e disponibili oggi solo in altri cinque paesi (Francia, Grecia, Italia, Canada e Usa).

      Il Trash Collec’Thor è il nuovo dispositivo “mangiaplastica” che cattura diversi tipi di rifiuti
      galleggianti come bottiglie di plastica, sacchetti, mozziconi, ma anche idrocarburi e
      microplastiche fino a 3 mm di diametro. Attivo 7 giorni su 7, il suo nome contiene anche
      quello del fortissimo dio del tuono, perché la capienza arriva infatti fino a 100 kg (un
      argano ne facilita il sollevamento una volta pieno). Il Pixie Drone invece è uno strumento
      che navigando esplora piccole aree di mare o di lago, a caccia dei rifiuti plastici che
      galleggiano lontano dai punti di accumulo dei pontili. Telecomandato da una distanza di

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      500 metri , può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti: dalla plastica all’organico, dal vetro alla
      carta, ai tessuti.

      Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ispra, più del 70% dei rifiuti in mare è
      depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica. Ecco quindi che a fianco di tecnologie
      innovative la mano dell’uomo può fare la differenza. In questa edizione, accanto ai nuovi
      dispositivi mangia rifiuti, sarà anche presente un team di sub esperti che il 6 giugno hanno
      realizzato la prima operazione. Guidati da Emilio Mancuso, biologo marino di LifeGate, sub
      e presidente di Verdeacqua (associazione ambientalista specializzata nell’educazione sulla
      salvaguardia degli ecosistemi marini) un team di 7 sommozzatori tra cui un fotografo e un
      videoperatore marino hanno ripulito dai rifiuti il fondale di Santa Teresa filmando quanto
      ritrovato. Il giorno dopo Genova sarà il momento di Venezia, dove prosegue la
      collaborazione con Findus già avviata nel 2021 quando ha aderito, primo tra i partner
      commerciali, alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, adottando 10 Seabin.
      Saranno attivati due nuovi dispositivi all’Isola della Certosa e a Rimini. Findus presenterà
      inoltre Fish for Good, manifesto che riassume l’impegno per la salvaguardia degli Oceani.
      Tappa in autunno sul litorale tirrenico a Castiglione della Pescaia e si chiude in ottobre a
      Trieste dove i sub ripuliranno i fondali dell’Area Marina Protetta di Miramare.

      “Proteggere i nostri mari è un impegno che ci siamo assunti anni fa. Proprio qui a Marina
      Genova a Sestri Ponente nel 2019, avevamo posizionato il nostro primo Seabin e l’anno
      dopo un secondo che, grazie all’attenzione e cura costante del personale del porto, sono
      stati capaci di raccogliere il triplo dei rifiuti, in peso, rispetto alla media – assicura Maura
      Latini, amministratrice delegata Coop Italia intervenuta all’evento di Genova – Da un lato
      ci occupiamo di rendere la pesca il meno invasiva possibile aderendo alle varie
      certificazioni, riduciamo la plastica che utilizziamo negli imballaggi e che potrebbe finire
      in mare, alleviamo i nostri pesci nel rispetto dell’ecosistema che ci ospita. Accanto a
      questo però abbiamo scelto di occuparci anche di quella plastica che in mare ci è già finita
      e che minaccia l’ecosistema marino. Dall’inizio della campagna fino ad oggi (dati al 31

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      maggio), sono stati raccolti quasi 32 tonnellate di rifiuti pari al peso di oltre 2 milioni di
      bottiglie da mezzo litro che se messe in fila eguaglierebbero la distanza tra Torino e
      Firenze (circa 400 chilometri)”.

      “In Liguria sono già state già raccolte oltre 10 tonnellate di rifiuti pari al peso di quasi 700
      mila bottiglie da mezzo litro – dichiara Roberto Pittalis, presidente Coop Liguria – La
      nostra regione ha fatto da apripista al progetto nazionale “Un mare di idee per le nostre
      acque” e siamo contenti che i primi due Trash Collec’Thor e Pixie Drone siano stati
      installati proprio a Genova, città che ha da sempre un legame fortissimo con il mare.
      Nell’ambito dell’impegno di Coop per l’ambiente, anche in Liguria vengono proposti ogni
      anno decine di incontri ai ragazzi delle scuole sulla tutela dell’acqua, la biodiversità e
      l’inquinamento da plastica, e sono attive diverse collaborazioni con associazioni
      ambientaliste locali.

      Tutela dei mari che passa anche dall’educazione alla sostenibilità. Al fianco di Coop anche
      nel 2022 la barca da regata Anywave la prima ad aver istituito a bordo la figura del
      “RECO” Responsabile ecologico e ad aver stilato un Decalogo di comportamenti da cui non
      derogare sia in navigazione che nelle fasi di attracco nei porti. Figura inserita anche nel
      regolamento per l’iscrizione all’ultima edizione di Barcolana lo scorso ottobre. Anche nel
      2022, come lo scorso anno, l’imbarcazione guidata dallo skipper Alberto Leghissa seguirà
      le varie tappe e avrà una funzione di supporto educational aprendosi alle visite di soci,
      consumatori, scuole.

      Al fianco di Coop anche testimonial noti per il loro impegno nella salvaguardia dei mari e
      la loro passione per l’ambiente come Filippo Solibello, speaker radiofonico di Caterpillar,
      divulgatore scientifico, autore del libro “SPAM Stop Plastica A Mare”, e Tania Cagnotto
      campionessa olimpica unica donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro mondiale nei
      tuffi, oltre ad essere la tuffatrice europea con il maggior numero di podi in carriera.

      “È fondamentale non abbassare la guardia e mantenere sempre alta l’attenzione delle

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      pubbliche amministrazioni, delle aziende e delle persone sul tema dell’inquinamento da
      plastica nei mari – commenta Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate – con le due
      nuove tecnologie proposte da LifeGate PlasticLess, scelte dopo tre anni di scouting a
      livello internazionale, vogliamo confermare il nostro impegno concreto per avvicinarsi
      sempre di più a una soluzione”.

      Trash Collec’Thor e Pixie Drone, le nuove soluzioni per eliminare la plastica dal
      mare

      Nel Mare Nostrum continua a finire moltissima plastica. Secondo l’ultimo rapporto
      dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) si tratterebbe quasi di
      230mila tonnellate che ogni anno si riversano nel Mediterraneo. I motivi sono diversi: tra
      questi, una non corretta gestione dei rifiuti, gli elevati flussi turistici, la navigazione
      mercantile. Il reparto ricerca e sviluppo di Poralu Marine, leader mondiale nella
      realizzazione di strutture, prodotti e servizi per attività portuali e partner principale di
      LifeGate PlasticLess, ha realizzato due nuovi dispositivi della gamma The Searial Cleaners,
      ovvero Trash Collec’Thor e Pixie Drone.

      Trash Collec’Thor

      Il Trash Collec’Thor è un dispositivo dal design compatto e silenzioso. Si installa sui pontili
      galleggianti di porti e marine, vicino ai punti di accumulo, e si tratta, in pratica, di un
      grandissimo dispositivo “mangiaplastica” che cattura diversi i tipi di rifiuti galleggianti
      come bottiglie di plastica, sacchetti, mozziconi, ecc, ma che è anche in grado di raccogliere
      idrocarburi e microplastiche dai 3 mm di diametro in su.
      Attivo 7 giorni su 7, funziona grazie a una robusta pompa industriale. E se il suo nome
      contiene anche quello del fortissimo dio del tuono, probabilmente non è un caso: la
      capienza del Trash Collec’Thor arriva infatti fino a 100 kg, una quantità notevole di rifiuti
      galleggianti che si possono eliminare dal mare e scaricare a terra in una volta sola grazie a
      un pratico argano che facilita il sollevamento del cestino.

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      Pixie Drone

      Il Pixie Drone si muove liberamente per “esplorare” piccole aree di mare o di lago,
      andando a caccia dei rifiuti plastici lontani dai punti di accumulo dei pontili.
      Il drone ha una velocità di 3 km/h, ha un’autonomia di sei ore di funzionamento con una
      ricarica e, per ogni missione, può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti: dalla plastica
      all’organico, dal vetro alla carta, ai tessuti. Funziona con una profondità dell’acqua di
      almeno 30 cm, può essere telecomandato da una distanza di 500 metri e, grazie a una web
      app, si può monitorare la sua attività. Il suo lavoro è inoltre facilitato da una videocamera
      con portata di 300 metri.

      Operazione raccolta fondale con i sub

      I mari del mondo sono sempre più sommersi dalla plastica e non fanno eccezione i mari
      italiani: secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ispra, più del 70% dei rifiuti in
      mare è depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica.
      Per questo abbiamo deciso di intraprendere anche delle operazioni di pulizia dei fondali
      condotte da una squadra di 4 subacquei professionisti del team di Tribù Diving Academy,
      grazie anche al supporto di SmartBay Santa Teresa, Scuola di Mare Santa Teresa e del
      Comune di Lerici, che accompagnerà la squadra di LifeGate capitanata da biologo marino
      (e subacqueo), anche presidente di Verdeacqua, un fotografo professionista e un altro
      biologo marino nonché video operatore subacqueo.
      L’attività sarà ripresa in video per documentare la ricerca e il recupero dei rifiuti dai
      fondali che saranno poi conferiti a terra alle autorità preposte.

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