Terapie trasfusionali nel cane parte I. Il sangue intero e i suoi componenti - raccolta, produzione e stoccaggio
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Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 Terapie trasfusionali nel cane parte I. Il sangue intero e i suoi componenti - raccolta, produzione e stoccaggio Per una corretta pratica trasfusionale è necessario comprendere alcune semplici nozioni sulle caratteristiche biologiche del sangue e dei suoi componenti, e sulle metodiche di raccolta, lavorazione e conservazione di questi prodotti. Il sangue, raccolto in un sistema sterile chiuso, può essere somministrato come sangue in- tero fresco entro 8 ore dal prelievo, apportando al ricevente tutti i componenti cellulari e plasmatici del sangue. Il sangue intero conservato contiene globuli rossi funzionali e proteine plasmatiche, ma presenta un progressivo decremento di piastrine e fattori della coagulazione. Le tecniche di processazione e separa- Chiara Agnoli zione del sangue intero in emocomponenti (globuli rossi concentrati, plasma, o Med Vet, PhD altri prodotti) consentono di ottimizzare la donazione e di trattare il paziente in modo specifico, riducendo i rischi di reazioni avverse. INTRODUZIONE La raccolta e la somministrazione di sangue intero so- In medicina veterinaria, così come in medicina umana, no pratiche relativamente semplici, da effettuarsi anche l’utilizzo del sangue e dei suoi componenti a scopo tra- ambulatorialmente, e necessitano di un’attrezzatura mi- sfusionale e riparativo costituisce una risorsa unica e nima e poche fondamentali accortezze. La produzione fondamentale nel trattamento sintomatico di diverse degli emocomponenti richiede invece strumenti dedi- patologie sia acquisite sia congenite, e nella stabilizza- cati e procedure codificate, ma garantisce diversi van- zione dei pazienti critici, internistici/chirurgici e dei pa- taggi in termini di praticità di somministrazione, otti- zienti ematologici in senso lato. Così come le soluzioni mizzazione delle risorse e del trattamento, maggior si- cristalloidi e colloidi, il sangue ed i suoi componenti curezza e riduzione degli effetti collaterali associati alla rappresentano terapie di supporto somministrate con somministrazione di sangue omologo3. Conoscere i la finalità di correggere transitoriamente deficit emato- prodotti somministrabili, le loro prerogative, le moda- logici o emostatici, consentendo al clinico di avere il tempo necessario per l’esecuzione di accertamenti dia- gnostici e di stabilizzare il paziente in attesa della ri- sposta terapeutica. In Italia l’utilizzo del sangue intero in medicina veterinaria è regolamentato da apposite li- nee guida (Linee guida relative all’esercizio delle attività sani- tarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario - 2007)1, mentre la produzione degli emocomponenti è Video 1 - http://cms.scivac.it/it/v/11795/1 inserita nell’ambito di progetti di ricerca o produzioni Donazione di sangue: modalità con le quali effettuare la raccolta farmaceutiche (Decreto Legislativo 6 aprile 2006 - n°193)2. di sangue intero nel cane donatore. Servizio Clinico Piccoli Animali, Ospedale Didattico Veterinario. Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie - Ricevuto: 17/06/2015 - Accettato: 13/10/2015 Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Corresponding Author (chiara.agnoli2@unibo.it) 7
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 lità di produzione e conservazione, nonché le caratteri- tiene da donatori di peso superiore ai 25 kg (sulla ba- stiche immuno-ematologiche del sangue canino, è fon- se del volume massimo prelevabile raccomandato, il damentale per tutelare la sicurezza e la salute del dona- quale non deve superare i 19 ml/kg (15-22% del vo- tore e del ricevente, e per condurre con buon esito ogni lume ematico totale stimato)3. Oltre al peso corporeo, tipologia di trattamento trasfusionale4, 5. un donatore è selezionato anche sulla base dell’età (generalmente compresa fra 1 e 7 anni), dello stato di DONATORI E DONAZIONE salute, attestato attraverso esame clinico e screening Il sangue è un tessuto connettivo fluido e complessi- laboratoristici (Tabella 1), dello stile di vita (esecuzio- vamente rappresenta circa l’otto per cento (8%) del ni regolari delle profilassi e ambiente di vita sicuro e peso corporeo canino; quando trasfondiamo sangue controllato) e soprattutto dell’indole. Infatti, i cani intero fresco apportiamo al ricevente tutti i compo- docili necessitano generalmente di un minore conte- nenti ematici fisiologicamente presenti nel donatore: nimento e, di conseguenza, subiscono minori eventi stressanti in grado di inficiare il benessere del donato- re durante la procedura. Patologie sottostanti, tratta- Il sangue ed i suoi componenti rappresentano menti terapeutici per il controllo di patologie croniche terapie di supporto somministrate con la finali- (come ad esempio farmaci antinfiammatori, immuno- tà di correggere transitoriamente deficit emato- soppressivi, anticonvulsivanti, etc.) e positività a test logici o emostatici. sierologici o di diagnostica molecolare per le malattie infettive testate, rappresentano criteri di esclusione globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e proteine pla- permanente dal programma di donazione3. Altri crite- smatiche (prevalentemente fattori della coagulazione ri di esclusione permanente sono considerati i pre- e altre proteine emostatiche, albumine, immunoglo- gressi trattamenti trasfusionali. A seguito di una o più buline). In medicina veterinaria non esiste uno stan- trasfusioni, un cane svilupperà anticorpi contro anti- dard relativo al volume ematico che costituisce una geni ematici non propri e questi, se trasfusi, imple- unità di sangue. Essendo la scelta dei dispositivi uti- menteranno il rischio di reazioni avverse in un suc- lizzabili nel cane frequentemente limitata dalla dispo- cessivo ricevente6. Precedenti gravidanze nel cane so- nibilità dei prodotti commercializzati in ambito uma- no state considerate a lungo un criterio di esclusione no, comunemente un’unità di sangue intero canino dalla donazione, tuttavia, l’ipotesi che un cane negati- corrisponde a 450 ml (± 45 ml) combinati con 63 ml vo per determinati antigeni eritrocitari si sensibilizzi di anticoagulante. Questo quantitativo di sangue si ot- attraverso l’esposizione al sangue fetale dei propri Tabella 1 - Elenco degli esami di laboratorio da eseguire sul sangue intero canino reperibile in commercio secondo quan- to indicato nell’allegato numero 1 della “Linea guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina tra- sfusionale in campo veterinario”. ALP: fosfatasi alcalina (U/L); ALT: alanina amino transferasi (U/L); aPTT: tempo di trom- boplastina parziale attivato (s); DEA: dog erythrocyte antigen; ELISA: test immunoenzimatico - Enzyme Linked Immuno- sorbent Assay; IFI: immunofluorescenza indiretta; Hct: valore ematocrito (%); Hgb: concentrazione emoglobinica g/dL; MCH: contenuto cellulare medio di emoglobina (pg); MCHC: concentrazione cellulare media di emoglobina (g %); MCV: volume cellulare medio (fL); MPV: volume piastrinico medio (fL); PLT: piastrine (x103/mm3); PT: tempo di protrombina (s); RBC: globuli rossi (x106/mm3); RDW: ampiezza di distribuzione eritrocitaria (%); WBC: leucociti (x103/mm3) Esame Determinazione Tipizzazione gruppo sanguigno DEA 1 Esame emocromo-citometrico RBC, Hgb, Hct, MCV, MCH, MCHC, RDW, WBC con formula leucocitaria, completo PLT, MPV, valutazione morfologica dello striscio ematico Chimica clinica Profilo biochimico ristretto (parametri indicati espressamente = proteine totali, albumina, urea, ALT, ALP) Valutazione emostatica PT, aPTT, fibrinogeno Indagini malattie infettive (IFI) Ehrlichia canis, Leishmania infantum, Rickettsia rickettsii, Babesia canis (ELISA) Ricerca antigene filaria - Dirofilaria immitis Esame delle urine Esame chimico-fisico delle urine e valutazione del sedimento Esame delle feci Esame parassitologico 8
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 cuccioli3, ad oggi, appare poco plausibi- le per la conformazione anatomica del- la placenta canina (placenta zonale) e per la scarsa evidenza scientifica pre- sente in letteratura7. Criteri di esclusio- ne transitori sono invece rappresentati da condizioni patologiche temporanee, gestazione, estro, trattamenti chirurgici (durata dell’esclusione due mesi), tratta- menti immunologici/vaccinali (durata dell’esclusione 2 settimane)1,4,8. Come anticipato, la raccolta di sangue intero dal cane donatore è una procedu- ra piuttosto semplice per la quale è suf- ficiente l’utilizzo di un sistema di raccol- ta di tipo chiuso facilmente reperibile (Figura 1). Questo sistema di raccolta (sacche trasfusionali) previene, se mani- polato correttamente, qualunque espo- sizione del sangue o dei suoi compo- nenti all’ambiente esterno e a potenziali patogeni. A seconda del sistema di rac- colta utilizzato (sacca di raccolta singo- la, oppure sacca di raccolta collegata ad un numero variabile di sacche satellite: sacca doppia, tripla o quadrupla), sarà possibile collezionare e somministrare il Figura 1 - Sacca quadrupla per la raccolta e la separazione del sangue intero. In particola- sangue sotto forma di sangue intero o, re: A) ago e camicia protettiva post prelievo; B) sacca da 40 ml per campionamento pre-do- in seguito a processazione, ottenerne un nazione, vuota e sterile, utilizzabile in veterinaria per ridurre il quantitativo totale di anticoa- gulante, mantenendo il sistema chiuso; C) clamp; D) valvola a rottura tramite doppio movi- numero variabile di componenti. Le mento che assicura che le varie parti del sistema di raccolta rimangano separate. Terumo sacche maggiormente utilizzate in me- Italia® S.r.l. Roma (IT). dicina trasfusionale canina sono sacche da 450 ml singole, triple o quadruple e sacche da 350 ml singole o doppie (sac- che di minor capienza, contenenti pro- porzionalmente una concentrazione in- feriore di anticoagulante). Generalmen- te i sistemi quadrupli (Figura 2) conten- gono in una delle tre sacche satellite una soluzione nutriente additiva che ha la fi- nalità di preservare le emazie concentra- te dai danni che fisiologicamente subi- rebbero durante lo stoccaggio e rallen- tarne l’invecchiamento; per questo mo- tivo le sacche quadruple sono preferibi- li rispetto alle sacche doppie, nel caso in cui si proceda con la produzione degli emocomponenti. Durante il prelievo, il Figura 2 - Schema di una sacca quadrupla. Da destra: A) ago e camicia protettiva post pre- volume del sangue raccolto è stimato lievo, B) valvola a rottura tramite doppio movimento (da aprire nel momento in cui ci si ac- come peso anziché come volume; con- cinge ad effettuare il prelievo), C) sacca pre-campionamento (utilizzata in medicina umana siderando che il peso specifico del san- per prelevare le matrici necessarie agli esami di routine ai quali è sottoposto il donatore), D) gue a 37°C è pari a 1.053, l’unità raccol- sacca principale, pre-riempita con soluzione anticoagulante (per esempio CPD), E) due sac- che satellite vuote, separate e protette da valvole a rottura tramite doppio movimento (de- ta dovrà pesare idealmente 474 grammi stinate alla raccolta del plasma), F) una sacca satellite pre-riempita con sostanza nutriente netti, con un intervallo di accettabilità (per esempio SAGM), sempre protetta da valvole a rottura. Terumo Italia® S.r.l. Roma (IT). 9
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 compreso fra i 425 e i 520 grammi. Infatti, volumi di che del cane devono essere monitorate attentamente sangue inferiori presenteranno un pericoloso eccesso sia prima (valutazione anamnestica ed esame fisico di- di anticoagulante e non potranno essere somministra- retto), sia durante e dopo la donazione (valutazione ti. Eccezioni a questa regola dovranno essere valutate delle mucose, caratteri del polso e del respiro del do- solo nel caso in cui il sangue raccolto sia processato natore e suo stato mentale) e a maggior ragione nel negli emocomponenti, e il plasma, contenente l’ecces- momento in cui la riduzione della volemia può essere so di anticoagulante, eliminato (il volume complessivo repentina, come durante prelievi effettuati con l’ausi- prelevato non deve essere comunque inferiore ai 300 lio di un aspiratore. Dopo aver raggiunto il volume ml). Infine, nel caso non si disponga di una sacca di desiderato l’ago deve essere rimosso dalla vena, e il capienza inferiore ai 450 ml, e il nostro donatore sia circuito immediatamente chiuso per evitare il contat- un cane di dimensioni ridotte (25 kg), una possibilità to con l’ambiente esterno; per lo stesso motivo il san- consiste nel fare defluire attraverso il sistema chiuso gue presente nel tubo di raccordo deve essere fatto parte dell’anticoagulante in una delle sacche satellite (o defluire fino alla sacca attraverso l’utilizzo di apposite quando presente in una piccola sacca di campiona- pinze spremi tubo (tube stripper). La sacca, una volta mento localizzata in prossimità dell’ago) che sarà mo- riempita, deve essere miscelata delicatamente; una mentaneamente clampata e poi eliminata. Questo tipo parte del sangue può essere fatta refluire nel tubo di di escamotage può essere effettuato anche ogni qual raccordo (video 1), e questo può essere chiuso in vari volta si dubita di riuscire ad effettuare un buon prelie- punti con appositi morsetti in alluminio (clamp) o sal- vo, gestendo l’eventuale eccesso di anticoagulante a datore, in modo da formare piccole aliquote sigillate, donazione ultimata. utilizzabili per effettuare prove di compatibilità o eventuali controlli di qualità. La raccolta di sangue intero è una procedura piuttosto semplice, effettuabile ambulatorial- SANGUE INTERO ED mente, e per la quale è sufficiente l’utilizzo di un EMOCOMPONENTI Il sangue fresco intero deve essere somministrato en- sistema di raccolta di tipo chiuso. tro le otto ore dal prelievo, per garantire l’ottimizza- zione di tutti i suoi componenti. Quando stoccato, in- La vena giugulare rappresenta il vaso d’elezione dal vece il sangue intero deve essere conservato a tempe- quale effettuare il prelievo. Generalmente il cane è po- ratura refrigerata controllata (4°C ± 2°C). Durante la sto sul tavolo in decubito laterale (il decubito sternale conservazione, oltre all’aggregazione delle piastrine e rappresenta un’alternativa non sempre ottimale, ma alla progressiva riduzione della concentrazione dei fat- valutabile per pazienti poco tolleranti la contenzione, tori della coagulazione, i globuli rossi sono sottoposti tuttavia non consigliata dagli autori) e il sito del pre- ad un processo complessivamente noto come danno da lievo deve essere tricotomizzato e sottoposto ad accu- stoccaggio che comprende alterazioni di tipo morfologi- rata asepsi. Il sangue può essere raccolto semplice- co e metabolico ed è responsabile di una riduzione mente sfruttando la forza gravitazionale, avendo l’ac- della loro sopravvivenza post-trasfusionale media nel cortezza di creare un adeguato dislivello fra il pazien- ricevente a 24 ore dall’infusione, e della riduzione del- te e la sacca. Il tempo di raccolta, utilizzando questa la loro funzionalità (capacità di trasporto e cessione modalità di prelievo, varia dai 5 ai 10 minuti circa, e dell’ossigeno ai tessuti)11. Convenzionalmente il san- può impegnare dai 3 ai 4 operatori. Oltre a chi effet- gue intero è stoccato per un periodo non superiore al- tua il prelievo, infatti, una o due persone si occupe- le 4 settimane. La processazione degli emocomponen- ranno di effettuare il contenimento, idealmente unita- ti, come anticipato, può essere effettuata in strutture mente al proprietario, ed un ultimo operatore si occu- dotate di un’attrezzatura specifica comprensiva essen- perà della gestione della sacca e degli eventuali impre- zialmente di centrifuga refrigerata da pavimento e do- visti9 (video 1). Un’alternativa alla raccolta del sangue tata di rotore oscillante, frigoemoteca, congelatore e attraverso la semplice forza gravitazionale, è rappre- altri accessori per la separazione manuale dei compo- sentata dall’utilizzo di un aspiratore, tramite il quale il nenti (separatori del plasma o plasma extractor e termo- tempo effettivo del prelievo può essere ridotto anche saldatori)4 (Figura 3). a qualche minuto. Studi recenti, che hanno valutato le Le procedure aferetiche, frequentemente utilizzate in alterazioni emodinamiche di cani donatori prima e do- medicina umana, permettono di ottenere dal donatore po il prelievo di 450 ml di sangue intero, hanno evi- una specifica componente del sangue. Gli apparecchi denziato un decremento della pressione sistolica10, ma utilizzati per l’aferesi immettono il sangue in un cir- non clinicamente significativo. Al fine di tutelare il più cuito sterile anticoagulato e, mediante un processo di possibile il benessere del donatore, le condizioni clini- centrifugazione e filtrazione, lo separano consentendo 10
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 una procedura piuttosto lunga (da 1 a 2 ore), costosa (filtri e circuiti dedicati al singolo do- natore) e potenzialmente ri- schiosa, a causa della tossicità indotta dal citrato utilizzato nel circuito come anticoagulante e progressivamente infuso nel donatore12,13,14, tuttavia è svi- luppata in contesti sperimentali ed in particolare applicata nella produzione di concentrati pia- strinici (CP). Come precedente- mente accennato, la separazio- ne degli emocomponenti per- mette di ottimizzare la donazio- ne, ottenendo da una sacca di Figura 3 - Strumentazione e passaggi fondamentali della processazione del sangue fresco sangue intero prodotti diversi, e intero. Centrifugazione delle sacche, separazione del plasma e dei globuli rossi concentrati consente di stoccare ogni com- attraverso plasma extractor e pinze spremi tubo, saldatura delle unità prodotte. ponente secondo le modalità più appropriate, migliorandone le caratteristiche terapeutiche3. Nel box 1 è sintetizzato il pro- cesso di separazione standard per la produzione degli emo- componenti più comunemente utilizzati in medicina veterina- ria. Sfruttando infatti i diversi gradienti di densità di plasma, piastrine, globuli bianchi e glo- buli rossi, è possibile, attraverso mezzi fisici quali la centrifuga- zione, isolare le varie compo- nenti ematiche4. GLOBULI ROSSI CONCENTRATI I globuli rossi concentrati che si ottengono dopo la separazione del plasma possono essere stoc- cati con o senza aggiunta di una specifica soluzione nutriente. Box 1 - Schema per la gestione e processazione del sangue intero canino, da Abrams-Ogg ACG, Schneider A. Principles of canine and feline blood collection, processing and storage. Normalmente nei dispositivi di th In: Schalm’s Veterinary Hematology, 6 edition. raccolta è già presente una solu- zione anticoagulante nella qua- le, oltre al sodio citrato, posso- la raccolta degli emocomponenti desiderati, general- no essere presenti altri componenti quali destrosio, mente plasma e/o piastrine, restituendo la componen- acido citrico e fosfato (Tabella 2). Queste sostanze te eritrocitaria al donatore3. Questa tecnica in medici- preservano, in parte, le emazie dai fisiologici processi na umana è di notevole utilità poiché permette di ot- di invecchiamento cellulare che durante lo stoccaggio tenere da un unico donatore una maggiore quantità di risultano accelerati. Per ridurre ulteriormente gli inevi- un singolo emocomponente riducendo l’immunogeni- tabili danni da stoccaggio a carico dei globuli rossi, tut- cità del prodotto finale. Nel cane e nella pratica clini- tavia, è possibile e consigliabile utilizzare sacche tra- ca veterinaria l’aferesi presenta lo svantaggio di essere sfusionali che possiedono all’interno di una delle sac- 11
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 Tabella 2 - Soluzioni anticoagulanti e soluzioni nutrienti additive, generalmente presenti nelle sacche trasfusionali disponibili sul mercato, e rispettiva indicazione della durata di stoccaggio dei globuli rossi canini Tempo massimo di conservazione Sacca Principale: Sacca satellite: del prodotto con la combinazione soluzione anticoagulante soluzione nutriente dell’esempio ACD (acido citrico, citrato // n.p. di sodio, destrosio) CPDA-1 (citrato di sodio, fosfato, // 20 giorni destrosio, adenina) ADSOL: adenina, αD-glucopiranosio, 37 giorni CPD mannitolo, sodio cloruro (citrato di sodio, fosfato, destrosio) OPTISOL: mannitolo, destrosio, adenina, 35 giorni sodio cloruro CP2D NUTRICEL: (citrato di sodio, fosfato, destrosio, sodio fosfato, 35 giorni destrosio x2) sodio cloruro, adenina che satellite una soluzione nutriente additiva (generalmente a base di adeni- na, mannitolo, soluzione salina). Quan- do presente, questa soluzione può esse- re unita ai globuli rossi concentrati do- po l’allontanamento del plasma (Figura 4). Ovviamente la presenza o meno di questi nutrienti influenza la durata del periodo di conservazione sia del sangue intero, sia dei globuli rossi concentrati (secondo quanto riportato nella Tabella 23). Oltre alla durata dello stoccaggio, altri aspetti sembrano poter influenzare la qualità e la funzionalità dei globuli rossi trasfusi e il loro effetto nel rice- vente. In particolare, nell’ultimo decen- nio, si è consolidata l’opinione secondo la quale la presenza di globuli bianchi nel sangue intero e negli emocompo- nenti possa essere responsabile dell’ac- cumulo di sostanze pro infiammatorie e fattori di crescita, associabili a effetti avversi in alcune categorie di riceventi. La leucoriduzione pre-stoccaggio è un processo mediante il quale globuli bian- Figura 4 - Sacca quadrupla: A) sacca principale contenente i globuli rossi concentrati otte- chi e piastrine possono essere rimossi nuti dopo l’allontanamento del plasma; B) sacche satellite nelle quali è possibile raccoglie- re il plasma fresco; C) sacca satellite contenente soluzione additiva nutriente. La soluzione dal sangue intero, prima della sua pro- nutriente è aggiunta ai globuli rossi concentrati, e il volume complessivo potrà essere even- cessazione in vari emocomponenti, at- tualmente suddiviso nelle due sacche di raccolta (A e C). Terumo Italia® S.r.l. Roma (IT) traverso uno specifico filtro (Figura 5 e 12
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 Figura 6). In particolare, in ba- se alle linee guida della Ameri- can Association of Blood Bank Standards15, è possibile definire un emocomponente leucori- dotto quando la concentrazio- ne di globuli bianchi al suo in- terno risulta complessivamente inferiore a 5 x 106 globuli bian- chi/unità. Studi preliminari condotti in medicina veterina- ria hanno valutato l’efficacia nel rimuovere i globuli bianchi dal sangue intero, e l’effetto sui globuli rossi di alcuni filtri per leucoriduzione comunemente in uso in ambito umano16. In base a questi lavori la leucori- duzione pre-stoccaggio del Figura 5 - Schema di una sacca quadrupla per leucoriduzione. La freccia indica il filtro in li- sangue canino sembra effetti- nea, attraverso il quale transita il sangue intero (generalmente dopo essere stato stoccato vamente poter rimuovere fino un paio d’ore a 4°C). Il sangue si raccoglie nella prima sacca satellite in un tempo variabile al 99% dei leucociti, preservan- fra i 20 ed i 40 minuti. A questo punto (dopo aver eliminato il raccordo, il filtro e la sacca principale ormai vuota), il sangue intero può essere centrifugato, il plasma separato e i glo- do la funzionalità dei globuli buli rossi concentrati risospesi con la soluzione nutriente presente nell’ultima sacca satelli- rossi filtrati17,18. Il crescente in- te. Pall - Haemonetics® Braintree Massachusetts (USA). teresse presente in ambito umano per tecnologie e inno- vazioni in grado di ridurre o La trasfusione con gli emocomponenti consente di trattare prevenire i potenziali effetti più pazienti con una sola donazione. nocivi del trattamento trasfu- sionale19,20,21, ha influenzato anche la letteratura veterinaria. Recentemente sono stati pub- blicati alcuni interessanti studi, i quali hanno evidenziato una differenza significativa della concentrazione di citochine pro-infiammatorie o fattori di crescita, quali ad esempio il VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), fra emocom- ponenti leucoridotti e non leu- coridotti22,23. Purtroppo ad og- gi le valutazioni effettuate in vi- vo (ampi trial clinici e studi di meta-analisi condotti in medi- cina umana, e studi sperimen- tali condotti in medicina vete- rinaria17,24) non sono concordi nel correlare trattamenti tra- sfusionali specifici (ad esempio globuli rossi concentrati non Figura 6 - Dispositivo per la raccolta e la leucoriduzione pre-stoccaggio di sangue intero e leucoridotti o stoccati per pe- fase del filtraggio. La leucoriduzione avviene attraverso il passaggio gravitazionale del san- gue dalla sacca di raccolta ad una sacca accessoria attraverso il filtro posto in linea fra le riodi prolungati) ad effetti col- due. Pall - Haemonetics® Braintree Massachusetts (USA). laterali precisi e, al momento, 13
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 le condizioni cliniche individuali del paziente, e i to l’utilizzo. La crioconservazione delle piastrine cani- meccanismi patologici in corso, sembrano essere il ne potrebbe rappresentare una soluzione a questo fattore preponderante nello sviluppo di una reazione problema, ma al momento i dati presenti in letteratura avversa o di una prognosi favorevole nel ricevente. non sono incoraggianti a causa della ridotta emivita post trasfusionale delle piastrine criopreservate (
Anno 29, n° 5, Ottobre 2015 chiedere una precedente sensibilizza- zione (per esempio un trattamento fibrinogeno, fattore VIII, trasfusionale) per produrli. Il gruppo CRIOPRECIPITATO fattore XIII, fibronectina, DEA 1 rappresenta il gruppo sangui- fattore di von Willebrand gno più noto del cane a causa dell’ele- vato potere antigenico che possiede il suo antigene e che si esprime nella ca- fattore Il, fattore VII, fattore IX, pacità di indurre nel ricevente che ne CRIOSURNATANTE fattore X, fattore XI, fattore XII, antitrombina, proteina C, è sprovvisto la produzione di anticor- proteina S, albumina, globuline pi che sono importanti agglutinine ed emolisine. Dal punto di vista pratico un cane DEA 1 negativo trasfuso con Box 2 - Composizione dei componenti plasmatici ottenuti attraverso crioprecipita- sangue DEA 1 positivo, svilupperà zione. nell’arco di qualche giorno (circa 4) anticorpi in grado di indurre gravi della sacca di partenza (volume variabile intorno ai reazioni trasfusionali33. Trattamenti trasfusionali in- 10-15 ml) costituirà invece il crioprecipitato. Criopre- compatibili in un soggetto precedentemente sensibi- cipitato e criosurnatante, una volta prodotti, possono lizzato all’antigene DEA 1 esiteranno quindi in gravi essere conservati a -20°C fino ad un anno dalla data reazioni emolitiche, caratterizzate dalla rapida distru- del prelievo e della produzione del plasma fresco con- zione dei globuli rossi trasfusi e da segni clinici quali gelato di partenza9, 30. Riguardo la conservazione dei emoglobinuria, iperbilirubinemia, ipertermia e altri prodotti plasmatici, è importante segnalare che pro- sintomi riconducibili a una risposta infiammatoria si- cedure di scongelamento e ricongelamento rapido stemica. Reazioni trasfusionali secondarie alla sensibi- non sembrano alterare la concentrazione dei fattori lizzazione di un cane nei confronti di altri antigeni eri- della coagulazione presenti (fattore V e fattore VIII compresi). Le potenzialità emostatiche di un’unità di Un cane DEA 1 negativo trasfuso con sangue plasma fresco congelato, ricongelato entro 1 ora dal- DEA 1 positivo, svilupperà nell’arco di qualche lo scongelamento restano quindi complessivamente giorno anticorpi in grado di indurre gravi rea- sovrapponibili a quelle di partenza31. zioni trasfusionali nel caso di una successiva riesposizione. ANTIGENI ERITROCITARI NEL CANE Oltre alla comprensione delle caratteristiche biologi- trocitari (ad esempio DEA 4 o DEA 7) sono descritte che del sangue intero e alle necessità che esso presen- in letteratura solo come eventi sporadici5,32,34, tuttavia ta in termini di raccolta, eventuale processazione e so- spesso è difficile caratterizzare questi eventi, e sicura- prattutto stoccaggio, è importante conoscerne le ca- mente sono molti gli aspetti che devono essere ancora ratteristiche immuno-ematologiche al fine di rendere il chiariti riguardo l’immuno-ematologia canina e che so- trattamento trasfusionale il più efficace e sicuro possi- no oggetto di studi attuali. Nel sistema DEA 1, per bile per il ricevente32. Il cane possiede numerosi esempio, per anni si era ipotizzata la presenza di tre di- “gruppi sanguigni” (almeno una dozzina) riconosciuti versi antigeni: DEA 1.1, DEA 1.2, DEA 1.3, con ca- in un unico sistema convenzionalmente definito ratteristiche immunizzanti non chiare. Studi molto re- DEA.: Dog Erythrocyte Antigen 5. Ogni gruppo sangui- centi sembrano dimostrare invece come l’eterogeneità gno, DEA 1, DEA 3, DEA 4, eccetera, si esprime nel- rilevata in passato dai test sierologici, sia in realtà se- la presenza o meno di un determinato antigene (pro- condaria alla differenza quantitativa e non qualitativa teina, glicoproteina, glicolipide o altra molecola pre- di uno stesso antigene (un cane precedentemente de- sente sulla superficie eritrocitaria). Tutti questi gruppi finito DEA 1.2 positivo sarà pertanto considerato og- sanguigni possono essere espressi anche contempora- gi DEA 1 debolmente positivo)35. I gruppi sanguigni neamente e sono una caratteristica individuale e deter- spesso sono riconosciuti solo indirettamente, attraver- minata geneticamente (per esempio un soggetto sarà so la presenza in un soggetto di specifici anticorpi. Nel definito rispettivamente DEA 7 positivo e DEA 4 ne- 2007 è stato identificato in questo modo un nuovo an- gativo, in presenza ed in assenza dei corrispettivi anti- tigene eritrocitario, non associato a DEA 1, 3, 4, 5 e 7 geni)5,6. Prerogativa della specie canina è quella di non e denominato Dal. Questo antigene è stato individua- presentare spontaneamente degli anticorpi nei con- to grazie alla presenza di specifici anticorpi evidenzia- fronti degli antigeni eritrocitari non propri, ma di ri- ti in un cane dalmata e sviluppatisi nel paziente in se- 15
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