Television (s). Come cambia l'esperienza di visione tra tecnologie convergenti e pratiche social - Coris
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Television (s). Come cambia l’esperienza di visione tra tecnologie convergenti e pratiche social Parte terza Alberto Marinelli Teorie della comunicazione e dei nuovi media
ITV – Una definizione • una forma di televisione che si basa su una effettiva interazione fisica con il mezzo sotto forma di scelte, decisioni e input comunicativi. In questa maniera diviene possibile per lo spettatore guadagnare controllo su cosa, quando e come vedere; • oppure si rendono possibili modalità di partecipazione ai programmi o possibilità di fare upload di contenuti generati dagli utenti (Jensen 2008b, p. 2, trad. nostra)) 3
ITV – killer application or failure? • probabilmente nessun’altra tecnologia è stata caratterizzata da così tante «false partenze», da entusiastiche aperture del servizio e da una serie di «passi falsi» al momento del lancio. • Osservata da questa prospettiva la televisione interattiva deve essere considerata come uno dei più rilevanti fallimenti tecnologici dell’ultimo mezzo secolo (Jensen 2008b, p. 2, trad. nostra) 4
Jensen – La matrice dell’interattività • Transmissional interactivity: L’utente sceglie da un flusso continuo e unidirezionale di informazioni predisposte dal producer, com’è il caso nel tele-text e nel pay-per-view; • Conversational interactivity: L’utente ha a disposizione un canale bidirezionale (IP based) e può produrre e inviare un flusso di informazioni ad altri utenti, com’è il caso per le mail o la chat; • Consultational interactivity: L’utente ha la possibilità di scegliere tra una selezione di informazioni (library) resa disponibile da un producer attraverso un canale bidirezionale (IP based), com’è il caso dei video on demand (VOD); • Registrational interactivity: Il sistema è progettato per rispondere a bisogni o azioni dell’utenti, sia esplicite, sia rilevate attraverso sensori, come l’EPG con interfaccia adattiva o sistemi di sorveglianza (Jensen 2008) 5
Time Warner QUBE 1977-1984 • 30 canali broadcast tradizionali, • 10 canali pay-per-view • 10 canali con servizi interattivi originali; il sistema inoltre prevedeva un narrow-band upstream return channel, impiegato per semplici servizi interattivi, come la partecipazione a sondaggi e a giochi, attraverso alcuni tasti previsti nel telecomando 6
Digitale Terrestre • Le ridotte capacità dei terminali distribuiti sul mercato (e agevolati attraverso il contributo statale) erano in sostanza idonee solo per l’accesso condizionato mediante smart card ad un’offerta di canali televisivi premium (calcio, cinema, serie tv) in pay-per-view 7
Digitale terrestre 8
IPTV WEB TV ONLINE VIDEO CATCH-UP TV AGGREGATORS - Internet Protocol - Qualsiasi dispositivo in - Applicazioni no-web, - Qualsiasi dispositivo in grado di accedere al Web - Broadband, unmanaged no http grado di accedere al Web TECNOLOGIE mediante http - Web portals - Broadband, mediante http - Broadband, unmanaged - Mobile apps managed - Broadband, unmanaged - Mobile apps - Set-Top-Box Prevalentemente schermo Prevalentemente schermo Prevalentemente schermo SCHERMI Televisore pc, ma anche televisore e pc, ma anche televisore e pc, ma anche televisore e handheld devices handheld devices handheld devices - Channel / themes - Content distribution - Flusso - Channel / themes MODELLI - Search - Widget - Channel / themes - Search - Flusso (livestream) - Contenuti video media - VOD - Contenuti video semi companies (pro) CONTENUTI + - Re-broacasting Canali VOD su contenuti dei singoli professionali ad hoc - Contenuti video semi SERVIZI lineari premium broadcaster - UGC professionali ad hoc - Information - Video UGC Cavo operatori - YouTube - Fastweb - Vimeo Broadcaster / media PLAYER Web tv operators - Telecom - Blip.tv companies - Infostrada - … Subscription (normalmente integrato MODELLI nel triple play) + PPV per Freepubblicità + pubblicità / Free + pubblicità Free + pubblicità BUSINESS Freemium contenuti premium
Servizi tv interattivi- La fase di maturità La diffusione in ambiente domestico di conettività broadband co-mincia a rendere i sistemi di distribuzione non lineare (IP Based) complementari all’accesso tradizionale ai canali televisivi del digi-tale terrestre e/o del satellite. Queste nuove opportunità si di-spongono sugli screen devices personali (smartphone, tablet), che sono ottimizzati per il video e ospitano le app che aggregano l’offerta dei fornitori di contenuti: a) broadcaster (Sky Go, Rai Play, Premium Play, DPlay, La Effe, ecc.) ; b) online video aggregator come YouTube, Twitch, Watch; c) servizi SVOD/OTT, come Netflix e Amazon Prime, Tim Vision, Chili Tv, ecc. 10
Lo schermo televisivo come smart hub • si riempie di app che rimandano all’offerta on demand di una pluralità di player (broadcaster, SVOD, online video aggregator, ecc.); • ospita “finestre” che aggregano contenuti di altro tipo (immagini, musica, social media, ecc.) sotto forma di servizi (free/pay) o di user generated content; • apre collegamenti che possono essere continuamente attivati o disattivati con gli altri dispositivi personali presenti in casa (nodo di rete domestica); questi device fungono da telecomando avanzato (normalmente per le funzioni di EPG e search) e da “schermo” (la forma attuale del place-shifting) da dove origina o viene indirizzato lo user generated flow 11
L’ecosistema della tv connessa: i player Fonte: C. Piersante Gli Online Video Streaming Services entrano nelle case italiane. Il Customer Journey dei nuovi utenti Netflix – Tesi di Laurea 2018
IAB 2016 13
CMSU - Complementary simultaneous media use L’interattività è definita in questo caso come l’uso di un altro schermo in modo complementare al contenuto che si sta guardando sulla TV, sia per obiettivi intrinseci (per esempio, essere informato, sentirsi parte del gruppo e della comunità) o per obiettivi estrinseci (per esempio, lo status sociale, il riconoscimento o il successo). Esempi di interazione con il secondo schermo includono: • 1) effettuare ricerche online su prodotti o informazione correlate al contenuto; • 2) aprire connessioni con altri che stanno guardando lo stesso programma attraverso i Social Network Sites; • 3) creare contenuti generati dagli utenti come i post sui blog o i meme (Coates, Nee, Dozier 2017, p. 218, trad. nostra). 14
PER QUALI MOTIVI TI CAPITA DI USARE UN ALTRO SCHERMO IN CONTEMPORANEA CON LA VISIONE DI UN PROGRAMMA TELEVISIVO? Promuovere il programma che mi piace attraverso i social media, 7,9% 26,4% 16,0% rilanciando tweet o post Interagire con i protagonisti del programma negli spazi on line dedicati 6,8% 22,0% 19,2% Seguire le celeb su Twitter, Facebook o Instagram 10,2% 29,7% 11,4% Commentare l'evoluzione del programma sulle chat 11,8% 32,3% 14,2% Commentare l'evoluzione del programma sui social media 10,4% 29,1% 15,3% Frequentare fan club e gruppi di discussione on line 8,6% 22,9% 16,9% Condividere video e immagini delle star del programma 8,1% 25,1% 14,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% sempre/spesso qualche volta mai, ma sarei interessato 15
La Social television… La Social TV è il prodotto della sinergia tra la natura tradizionalmente sociale del contenuto televisivo (la produttività discorsiva delle audience, connessa con la gestione identitaria e relazionale dei contenuti tv), l’emergere di ambienti on line per la gestione dei network relazionali (social media platform) e un particolare assetto tecnologico, caratterizzato – dalla diffusione di device mobili, – dal superamento della specializzazione dei singoli dispositivi a favore di una moltiplicazione di funzioni e – dalla contemporanea evoluzione delle pratiche di multiscreening e multitasking (Andò, Marinelli 2014 )
Le due dimensioni della social tv 1) relazione (digitale) tra soggetti a proposito della Tv, ovvero tutte le conversazioni generate dalle audience rispetto a device (tablet, laptop, smartphone), ambienti on line (social media e app), flusso di interazione (live/non live, prima/ durante/dopo il programma), genere televisivo (negli Usa sport e reality in testa) e motivazione (condivisione, sostegno al programma, ricerca di rewards). 2) relazione (digitale) con il contenuto video, ovvero tutte le forme di interazione orientate alla ricerca e condivisione di contenuti relativi ad un contenuto televisivo, a livello di programmi, celeb (conduttori, protagonisti), contenuti, brand e commercials, gamification. (Andò, Marinelli 2014 a) 17
SECOND SCREEN ACTIVITIES: PARTICIPATION Partecipare a sondaggi proposti dal programma 10,2% 29,7% 11,4% Partecipare alla discussione lanciata dal programma 11,8% 32,3% 14,2% esprimendo la propria opinione Sostenere un programma per evitarne la 10,4% 29,1% 15,3% cancellazione o richiederne la messa in onda Votare on line (su siti o app del programma) per i 8,6% 22,9% 16,9% partecipanti di un reality show o simile Inviare sms e messaggi nel forum o all'indirizzo mail 8,1% 25,1% 14,0% del programma 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% sempre/spesso qualche volta mai, ma sarei interessato 18
SECOND SCREEN ACTIVITIES: ONLINE DISCUSSION Discutere con altri - anche sconosciuti - sui social 9,5% 29,5% 13,9% media di quello che penso del programma Interagire sulle chat private a proposito di quello 8,7% 26,5% 15,7% che sto guardando Leggere e controllare cosa dicono altri sui social media in relazione al programma che sto 9,7% 37,2% 11,9% guardando 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% sempre/spesso qualche volta mai, ma sarei interessato 19
SECOND SCREEN ACTIVITIES: SEARCH & CHECK Cercare informazioni su prodotti pubblicizzati nei break 9,1% 32,4% 14,0% pubblicitari Cercare informazioni su prodotti pubblicizzati all'interno 8,3% 33,3% 14,9% del programma (product placement) Verificare se le informazioni fornite dai programmi siano 12,2% 41,2% 15,6% vere o false Approfondire o cercare informazioni su temi, personaggi, 12,8% 43,8% 14,4% storie trattate dal programma Visitare siti menzionati e suggeriti dal programma 8,6% 41,0% 15,9% 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% sempre/spesso qualche volta mai, ma sarei interessato 20
Connected viewing: un nuovo paradigma dell’esperienza televisiva Nel momento in cui diviene una esperienza mediale onnipresente, multipiattaforma e multifunzione, la televisione perde qualsiasi caratteristica distintiva (essenziale) e viene assorbita dallo stesso ambiente mediale nel suo insieme. (Strangelove 2015, p. 235, tr. nostra). 21
Connected viewing: un nuovo paradigma dell’esperienza televisiva • I contenuti sono distribuiti attraverso tutte le piattaforme e tutti gli screen devices, • sono accessibili in modalità lineare o on demand e • sono remunerati attraverso una grande varietà di modelli di business (ad-supported, TVOD, SVOD) che affiancano le tradizionali formule free to air o pay della televisione lineare tradizionale. • Le pratiche di consumo, allo stesso tempo, delineano e attribuiscono senso alle nuove modalità di visione: • dal second screening al binge viewing; • dalla rinnovata centralità del soggiorno domestico come hub per il consumo di tutti i contenuti mediali attraverso la smart TV • alla personalizzazione e distribuzione del flusso dei contenuti sugli smart device abilitati dalla distribuzione multipiattaforma. 22
Connected viewing: un nuovo paradigma dell’esperienza televisiva • Nell’ecosistema del connected viewing, l’antica sapienza esercitata dai broadcaster nella costruzione dei palinsesti lineari sarà sostituita dalla sapienza estratta dai big data, per ora gestita con grande abilità dagli operatori televisivi di nuova generazione (gli OTT come Netflix e Amazon Prime). • Quella che si presenta all’utente come una libera espressione della propria selettività nella costruzione del flusso personale entro il frame della circolazione sarà comunque una forma di mediazione tra l’accurata pianificazione della genesi del flusso da parte dei produttori/distributori/market researcher e l’attualizzazione del consumo entro la complessità preselezionata dei contenuti mediali. 23
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