TALENT MANAGEMENT IN THE DIGITAL ERA - DIGITAL HR HUB 2019 - CETIF
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Digital HR HUB 2019 Corporate Banking & SME HUB TALENT MANAGEMENT STEERING IN COMMITTEE THE DIGITAL ERA R e sOVERVIEW e ar c h I n si g ht Febbraio 2020 1
Strategia, innovazione e finanza. Questi i tre elementi fondanti le attività del CeTIF Il Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno CeTIF attiva più di 15 strutture di ricerca, quali Competence Centre e Osservatori, cui possono partecipare gli oltre 20.000 professionisti che sono parte del network e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche assicurazioni e aziende non finanziarie con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze e l’adozione di pratiche innovative. Le attività di ricerca si focalizzano principalmente sugli effetti dello sviluppo di nuove strategie, sull’innovazione normativa, sull’approfondimento di prassi organizzative e di processo e sugli effetti dell’introduzione dell’innovazione tecnologica. Tra i partner istituzionali di CeTIF figurano: Banca d’Italia, IVASS, ABI, ANBP, ANIA, AIPB e CONSOB. In seno a CeTIF è stato costituito il CEFIRS - Centre for European Financial Regulations Studies - un Osservatorio Permanente sulla regolamentazione nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Inoltre è presente la struttura CeTIF Academy, scuola di Alta Formazione Universitaria, che si pone l'obiettivo di trasferire ai top e middle manager le conoscenze sviluppate in oltre vent’anni di ricerca. CeTIF - Università Cattolica Via Olona, 2 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
3 CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020| Corporate Banking & SME HUB 2020 STEERING COMMITTEE OVERVIEW F e b b r ai o 2 0 2 0 AUTORI: Carlo La Rosa Chiara Frigerio Federico Rajola Giuseppe Salerno Pubblicato nel mese di marzo 2020 Copyright © CeTIF. Tutti i diritti riservati. Ogni utilizzo o riproduzione anche parziale del presente documento non è consentita senza previa autorizzazione di CeTIF. DISCLAIMER: CeTIF assicura che il presente documento è stato realizzato con la massima cura e con tutta la professionalità acquisita nel corso della sua lunga attività. Tuttavia, stante la pluralità delle fonti d’informazione e nonostante il meticoloso impegno da parte di CeTIF affinché le informazioni contenute siano esatte al momento della pubblicazione, né CeTIF né i suoi collaboratori possono promettere o garantire (anche nei confronti di terzi) esplicitamente o implicitamente l'esattezza, l'affidabilità o la completezza di tali informazioni. CeTIF, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per eventuali danni, di qualsiasi tipo, che possano derivare dall'uso delle informazioni contenute nel presente rapporto. Si evidenzia, inoltre, che il presente rapporto potrebbe contenere proiezioni future o altre dichiarazioni in chiave prospettica, circostanza che comporta rischi e incertezze. Si avvisano pertanto i lettori che tali affermazioni sono solamente previsioni e potrebbero quindi discostarsi in modo considerevole dagli effettivi riscontri ed eventi futuri. CeTIF declina fin d’ora qualsiasi responsabilità e garanzia in relazione a tali proiezioni. Steering Committee Overview | CORPORATE BANKING & SME HUB
4 LO STEERING COMMITTEE CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | CORPORATE BANKING & SME 2020-2023 A. Acquaviva, Direttore Mercati presso InfoCamere R. Badani, Direttore presso Confindustria Digitale M. Clerici, Responsabile Debt Advisory & Financing presso Equita SIM E. Duranti, CEO presso ICCREA BancaImpresa M. Fabani, Responsabile dell’Ufficio Sviluppo Applicativo presso Banca Popolare di Sondrio S. Favale, Head of Global Transaction Banking presso Intesa San Paolo F. Fossali, Responsabile della Direzione Mercati e Prodotti presso Monte dei Paschi di Siena S. Locatelli, Responsabile Business Development presso Depobank M. Mandelli, Head of Corporate and Investment Banking presso UBI Banca F. Negri Jametti, Responsabile Pianificazione & Marketing Corporate presso Banco BPM G. Nicotra, Head of Trade Finance Operations presso CREDEM V. Ogliengo, Executive Chairman Corporate & Institutional Banking presso BNP Parisbas Cardif G. Saitta, Head of Coverage for Italian Corporates presso China Construction Bank M. Segale, Responsabile ICT e Organizzazione presso Banca Sistema S.p.a. L. Vanini, Head of Group Payments Development presso Unicredit © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
STEERING COMMITTEE OVERVIEW 5 CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020| KEY TA KE A WA Y Sviluppare piattaforme digitali per rendere più efficiente la 1 catena del valore del commercio internazionale Il settore del trade finance presenta delle difficoltà relative all’accessibilità e la scalabilità di servizi finanziari per le Small, and Medium Enterprises (MSMEs). L’implementazione da parte degli Istituti di tecnologie emergenti come la Distributed Ledger Technology (DLT) in combinazione con Artificial Intelligence (AI) e Internet of Things (IoT) hanno il potenziale di rendere questo settore più inclusivo con derivanti benefici per la moltitudine di attori che ne fanno parte. La creazione di piattaforme specifiche per l’Import-Export può migliorare l’identificazione dei soggetti coinvolti nelle transazioni riducendo il problema della fiducia che risulta essere una delle principali barriere nelle operazioni internazionali. Questo vantaggio risulta essere il pilastro portante su cui costruire o migliorare una serie di servizi sia di natura finanziaria che operazionale. Creare Instant Services per migliorare le operazioni di business 2 aziendali ed efficientare i processi messi in campo dalle Banche Le operazioni relative ai rapporti che intercorrono tra le aziende e le Istituzioni e tra queste ultime e gli Organi di Vigilanza, sono soggette inefficienze in termini di tempo, costi e scarsa allocazione delle risorse. Le soluzioni messe in campo dalla digitalizzazione permettono di fluidificare i rapporti tra questi soggetti migliorando sia l’efficienza che l’efficacia. Tra i principali esempi troviamo la creazione di sistemi di Business Financial Management che permettono di connettere gli ERP aziendali con gli applicativi dell’Istituzione potenziando le capacità di screening ma sviluppando anche una serie di servizi a valore aggiunto a carattere instant. Incentivare proposizioni di business focalizzate su modelli consulenziali, ridefinire gli spazi fisici e implementare strumenti digitali per supportare e migliorare l’attività dei consulenti sul 33 territorio Il modello di business adottato dagli Istituti tradizionali sta subendo un riposizionamento nell’arena competitiva a causa di nuovi competitori che mirano a segmenti di mercato sotto servite o che stanno espandendo il loro business verso prodotti e servizi complementari. Di conseguenza, si sta pensando a come alleggerire e rendere più efficienti le infrastrutture delle banche tramite l’utilizzo della tecnologia e della digitalizzazione. Ma anche di incentivare un modello consulenziale volto a captare i reali bisogni dei propri clienti e supportarli per attività che siano estese oltre al campo finanziario. Collaborare per creare ecosistemi e partnership per l’offerta di 4 servizi a valore aggiunto ai propri clienti, stimolare l’innovazione e ampliare il proprio mercato Le sfide derivanti dalla velocità con cui il settore sta cambiando spingono gli Istituti ad innovarsi in maniera diversa rispetto al passato. Infatti, sta emergendo la necessità di collaborare con FinTech, ma anche diretti competitori, per sopperire alle necessità crescenti dei clienti e mercati sempre più connessi. La spinta verso l’Open Banking cominciata da parte degli Organi Regolatori ha dato il via a nuovi ecosistemi e partnership strategiche al fine di raggiungere benefici mutuali da parte degli attori coinvolti. Steering Committee Overview | CORPORATE BANKING & SME HUB
Sviluppare piattaforme digitali per rendere più 6 efficiente la catena del valore del commercio 1 CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | internazionale Negli ultimi decenni la tecnologia ha ridefinito il modo in cui fare business su scala globale. Il commercio internazionale è diventato più accessibile grazie ad una serie di innovazioni che vanno dai sistemi di telecomunicazione, di logistica, fino alla nascita delle cosiddette catene del valore globale e chiaramente anche dei sistemi bancari e finanziari. Tuttavia, una larga porzione di aziende è tagliata fuori dall’arena internazionale per via di frizioni operazionali e un’allocazione delle risorse inefficiente. In particolare, le SME (Small and Medium Enterprises), che rappresentano più del 90% delle aziende su scala mondiale, hanno delle difficoltà a reperire i mezzi e le competenze per accedere ai mercati internazionali. Questo fatto risulta accentuarsi maggiormente nei paesi in via di sviluppo, dove le infrastrutture, le capacità e l’accesso ai servizi bancari sono ostacolate da economie deboli e poco strutturate. L’import-export ha fatto registrare un giro d’affari di circa 15 trilioni di dollari nel 2017, di cui circa l’80% di questa cifra ha richiesto garanzie e servizi di credito erogati dagli Istituti bancari. Nonostante le operazioni e gli strumenti di “trade finance” hanno ampliato e reso più sicuro lo scambio di merci, ci sono ancora problemi relativi all’accessibilità e la scalabilità dei suddetti servizi. Infatti, molte SME non riescono ad accedervi a causa dei bassi meriti creditizi e difficoltà nell’approcciarsi a procedure molto complesse (per esempio le lettere di credito). Infatti, queste tipologie di aziende risultano, singolarmente, poco profittevoli per gli Istituti finanziari a causa i bassi volumi di merce scambiati in ogni singola transazione a fronte dei maggiori rischi. D’altro canto, il commercio svolto in “open account”, attraverso l’uso di prodotti e servizi finanziari quali il factoring o working capital financing, può essere rischioso per via di barriere relative alla fiducia e l’autenticazione tra le parti, oltre che per la difficoltà nella rilevazione e la prevenzione di frodi. Il settore del Corporate Banking, data la sua complessità, espone le Banche a grandi rischi come errori nelle operazioni, allungamento delle tempistiche di processamento delle transazioni e costi crescenti dati dall’elevato numero di soggetti coinvolti in una singola transazione. Il cosiddetto “trade finance gap”, ovvero la differenza tra le richieste di credito per il commercio e la percentuale di richieste rigettate dagli Istituti, potrebbe essere arginato tramite l’efficientamento e la digitalizzazione degli attuali processi, dando la possibilità ad un numero più elevato di aziende di accedere a servizi personalizzati ed efficienti. Il bisogno crescente di ottemperare alle barriere sopramenzionate spinge le banche commerciali a ridefinire tali processi attraverso l’uso di tecnologie decentralizzate come la Distributed Ledger Technology (DLT). In particolare, tali piattaforme possono incrementare il livello di automazione e sicurezza, la velocità nei pagamenti, ridurre gli errori umani, semplificare la comunicazione tra le parti e la localizzazione dei beni in tempo reale attraverso strumenti come l’Internet of Things (IoT). Lo sviluppo di queste tecnologie sta supportando la digitalizzazione dei processi documentari inerenti al trade finance, efficientando i processi delle Istituzioni e dotando le aziende corporate con servizi a maggior valore aggiunto caratterizzati da una user experience più integrata. Tuttavia esistono ancora delle sfide legate alla regolamentazione di questi strumenti, l’interoperabilità tra le varie piattaforme, la mancanza di infrastrutture di base nei paesi emergenti, per citarne alcune, che richiedono uno sforzo collaborativo dei principali attori al fine di individuare degli standard per la scalabilità a livello internazionale. © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
Creare Instant Services per migliorare le operazioni di business aziendali ed efficientare i 7 2 CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | processi messi in campo dalle Banche La crescente competizione nei mercati (nazionali e internazionali) e la complessità delle operazioni legate ai pagamenti stanno spingendo sia le SME sia le banche a migliorare i processi di cash management ed il controllo della liquidità. Molte banche dipendono ancora all’inserimento manuale degli input e la stima della necessità di liquidità delle imprese, rischiando inefficienze operative non indifferenti. Inoltre, regolamentazioni come la BCBS 248 (Intraday Liquidity Monitoring Tools emanata dalla Basel Committee on Banking Supervision) richiedono alle banche di fornire dei dati real-time sulle posizioni assunte e le necessità di liquidità. Gli attuali metodi di pagamento, come il Real-Time Gross Settlement (RTGS) e Automated Clearing House (ACH) transactions, hanno delle tempistiche ancora troppo lunghe per sopperire a tali bisogni. Per questo motivo, le Istituzioni si stanno orientando sull’adozione di pagamenti istantanei per sostenere la richiesta di liquidità dei propri clienti corporate e adempiere alle normative vigenti. L’utilizzo di APIs (Application Programming Interface) e aggregatori di conti correnti bancari (AISP & PISP), spinti da normative quali la PSD2 (Payment Service Directive) e indipendenti iniziative tra le banche globali, permettono ai tesorieri delle aziende di avere una visione real-time delle informazioni dei conti e liquidità su tutte le banche utilizzate con le quali si hanno rapporti. Le Istituzioni stanno creando delle partnership con FinTech e grandi fornitori di servizi al fine di velocizzare e rendere più efficienti i pagamenti istantanei per i loro clienti corporate (sia in ottica B2B che B2B2C). Uno dei fattori abilitanti di base per creare e velocizzare i servizi instant legati alle imprese quali pagamenti, cybersecurity, supply chain finance è rappresentato dall’utilizzo di standard tecnologici per l’ID Recognition. Questo, insieme alla possibilità di automatizzare e standardizzare determinati processi, può migliorare l’onboarding, che risulta essere tra le primissime azioni nella catena del valore di un determinato customer journey. Attraverso investimenti in tecnologia, le banche possono combinare i dati di clienti e pagamenti istantanei all’interno dei loro canali e fornire una customer experience totalmente digitale. Tra i diversi use case è possibile annoverare delle predizioni sui bilanci che possono arginare i problemi di liquidità dei clienti corporate e offerte di credito a breve termine personalizzate basate sui parametri della singola azienda. Queste iniziative possono effettivamente migliorare la liquidità sbloccando quote di capitale circolante, ridurre gli inventari e attivare delle pratiche di business più efficienti. A tal riguardo, si stanno iniziando a profilare dei sistemi di connessione tra le ERP (Enterprise Resource Planning) aziendali e gli applicativi delle Istituzioni che prendono il nome di BFM (Business Financial Management). Questi ultimi diventano rilevanti, in maniera rilevante per le SMEs, perché consentono di velocizzare e semplificare le attività di screening basate su dati reali e real-time delle aziende. In questo modo, è possibile arginare il problema della mancanza di garanzie, insito prevalentemente nelle piccole imprese, impattando positivamente il business delle Istituzioni sia da un punto di vista dei ricavi che da un maggior controllo sul default. Steering Committee Overview | CORPORATE BANKING & SME HUB
Plasmare nuove proposizioni di business 8 focalizzate su modelli consulenziali, ridefinizione 3 degli spazi bancari e strumenti digitali per CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | supportare e migliorare l’attività dei consulenti I profitti generati dalle attività tradizionali di Corporate Banking sono minacciati da diversi fattori come le stringenti regolamentazioni, livelli di debito e NPLs (Non Performing Loans) molto elevati, la minaccia di nuovi competitor ed il crescente bisogno di offrire un servizio per i propri clienti più efficiente, rapido e connesso. Le sfide attuali poste alle banche e alle aziende stanno spingendo le principali Istituzioni del mercato a ridefinire le proprie proposizioni di business attuando dei modelli che si focalizzano sulla soluzione delle problematiche menzionate. Il tema della centralità del cliente è sempre più preponderante anche all’interno del settore corporate incentivando la collaborazione tra le SME e le Banche al fine di arricchire l’offerta di servizi in modo efficace. Infatti, le SME molto spesso fanno registrare la carenza di competenze finanziarie e di business che permetterebbero di proporsi meglio al mercato. In tale ottica il supporto offerto dai consulenti e dalle banche tramite un modello consulenziale mirato alla condivisione di conoscenze finanziarie e di business può permettere di migliorare la situazione. Per questo motivo alcuni istituti stanno sviluppando servizi consulenziali specifici per erogare formazione e supporto, non solo finanziario ma anche gestionale, commerciale, tecnologico ai clienti SME. In tal senso, la tecnologia potrebbe giocare un ruolo cruciale per ridefinire, supportare e semplificare le attività dei consulenti, permettendo di offrire un servizio più efficace ma anche trasferire le competenze necessarie alle aziende per stimolare la loro crescita ed efficienza. Un potenziale miglioramento delle conoscenze e competenze può essere stimolato coinvolgendo i partecipanti al network dell’Istituzione. Un’altra iniziativa valida riguarda il miglioramento della customer experience nella proposizione di prodotti e servizi ai propri clienti. Infatti, sarebbe utile adoperare la tecnologia e la digitalizzazione per fornire dei servizi di assistenza di base che siano automatizzati e standardizzati e da cui è possibile accedere tramite dei portali semplici ed ingaggianti. La digitalizzazione di attività a basso valore aggiunto, che molto spesso vengono svolte in filiale da personale ad alto potenziale, potrebbero essere quasi totalmente automatizzate. Ci riferiamo ai processi di onboarding e compliance ad esempio, che molto spesso richiedono un’ingente quantità di risorse che potrebbe invece essere dirottata verso attività che creano maggior valore all’interno dell’Istituzione. Idealmente i clienti dovrebbero poter svolgere operazioni di base (quali pagamenti) in maniera del tutto digitale alleggerendo così il lavoro svolto presso le filiali. Questo permetterebbe di avviare la specializzazione del personale e la ridefinizione degli spazi bancari verso un modello consulenziale, da cui è possibile collaborare, anche fisicamente, per erogare servizi estremamente efficaci. Adottare un tale cambiamento richiede degli sforzi non indifferenti da parte delle Istituzioni bancarie. Uno dei primi passi per adottare un modello di business vincente è quello di distinguere le attività core dalle attività satellite del proprio Istituto. Questo risulta essenziale al fine di comprendere se all’interno della banca ci sono le competenze e le capacità per migliorare i servizi offerti, oppure bisogna ricorrere all’esternalizzazione delle attività di rinnovamento sopra citate. Tuttavia, è utile sottolineare che si sta profilando la tendenza ad adottare un approccio collaborativo con soggetti complementari o diretti competitori per sopperire a queste necessità che verrà durante il percorso di ricerca dell’HUB. © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
Collaborare per la creazione di ecosistemi e partnership al fine di offrire servizi a valore 9 4 aggiunto per i propri clienti, stimolare CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | l’innovazione e ampliare il proprio mercato Le sfide esposte nel precedente capitolo e le limitazioni imposte dalle attuali infrastrutture e legacy aziendali stanno minando le capacità e l’agilità delle Istituzioni tradizionali ad adattarsi alla velocità con cui il settore sta cambiando. Queste difficoltà stanno lasciando più spazio ai competitor tecnologici che stanno cercando di sopperire alle necessità insoddisfatte delle SMEs tramite delle piattaforme digitali specifiche per questa tipologia di clienti. È utile sottolineare che misurare il ritorno sugli investimenti in tecnologie innovative è molto difficile da quantificare mentre ricorrere a fusioni ed acquisizioni può risultare impegnativo e talvolta rischioso sia da un punto di vista strategico che finanziario in senso stretto. Di conseguenza, attuare un approccio collaborativo, volto al raggiungimento di benefici mutali per tutte le parti coinvolte, può risultare la chiave di volta per fronteggiare le attuali sfide poste dal mercato, ma senza esporre il proprio business ad azioni troppo radicali. I nuovi modelli basati sull’Open Banking, spinti da normative quali la PSD2 e basati sulla possibilità di collaborare con terze parti, meritano di essere investigati perché potrebbero effettivamente aiutare ad attrarre e ritenere clienti potenziali ed attuali rispettivamente. Tra principali trend troviamo sicuramente il modello di Open Distribution che viene adottato per proporre una serie di prodotti e servizi di terze parti o competitors al fine di offrire un customer journey end to end o incrementare la propria offerta. Tuttavia, è utile sottolineare che prima di andare alla ricerca conoscenze e competenze al di fuori del proprio Istituto, bisognerebbe focalizzarsi sulle risorse interne e come poter accrescere le loro abilità al fine di non tralasciare proporzioni di business e marginalità a terzi. Inoltre, è utile sottolineare che le aziende iniziano a percepire il tema della cybersecurity come un elemento fondamentale da considerare quando si acquistano servizi forniti da remoto. Di conseguenza, i temi di trasparenza e della sicurezza diventano preponderanti in ottica di Open Banking e nello sviluppo di API. La principale tendenza, al fine di adottare un modello collaborativo vincente, risulta essere caratterizzata dalla partecipazione ad ecosistemi e/o alla creazione di alleanze strategiche. Il primo sistema implica il coinvolgimento diretto o indiretto ad una comunità di business più o meno ampia, che è partecipata da attori diversi per il miglioramento di un determinato settore o catena del valore (es. trade finance). Un’alleanza strategica che coinvolge due o più soggetti permette di condividere i rischi al fine di raggiungere un obiettivo che abbia dei benefici mutuali (per esempio Joint Venture, contratti di distribuzione, partecipazione nel capitale sociale, ecc.). Alleanze strategiche con soggetti “digital by design” possono velocizzare il cambiamento delle proposizioni di business delle Istituzioni tradizionali aprendo queste ultime a segmenti di mercato non serviti finora ed offrendo nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto per i clienti attuali. Da un lato, le banche possiedono dei grandi database di aziende e la liquidità per concedere varie forme di credito (es. working-capital financing, asset-based financing, dynamic discounting, factoring, ecc.) alle aziende, mentre le FinTech possiedono le conoscenze tecnologiche per migliorare i processi ed accedere a segmenti di clientela che prima erano sotto-serviti. Quindi, le banche possono continuare a focalizzarsi sui loro prodotti principali e simultaneamente accedere alla fornitura di prodotti innovativi tramite le FinTech. Steering Committee Overview | CORPORATE BANKING & SME HUB
10 A tal riguardo, un altro degli abilitatori per il miglioramento del servizio alle aziende può CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020 | essere rappresentato da una stretta collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Istituti Bancari. Sia le banche che le imprese pubbliche possiedono un’alta mole di dati, ma che non riescono a sfruttare a pieno potenziale. Di conseguenza, una collaborazione potrebbe dar luogo a nuovi servizi specifici per le aziende o utilizzare il canale bancario come network di distribuzione dei servizi della Pubblica Amministrazione per le imprese. I vantaggi derivanti dalla partecipazione in ecosistemi include l’espansione in nuovi mercati, prodotti e servizi, valore aggiunto dalla condivisione di tecnologia e una capacità di arginare i rischi maggiore grazie alla condivisione dei dati appartenenti al network. Le Istituzioni preesistenti possono ottenere dei vantaggi da questi ecosistemi ma devono scegliere quale ruolo svolgere e cosa quali obiettivi vogliono raggiungere. Questo implica lo sviluppo di strategie, talenti e competenze IT al fine di identificare i potenziali partner e determinare quale business model può essere efficace. Tale prospettica, seppur complessa, non può essere sottovalutata in un contesto di crescente competitività ed internazionalizzazione delle aziende corporate. Il Digital Corporate Banking & SME HUB 2020 si impegna ad approfondire nel dettaglio i temi ed i trend che emergono nel mondo dei servizi bancari rivolti alle aziende e che sono riportati in tale report, offrendo alle banche importanti stimoli di riflessione e nuove visioni strategiche. © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
11 CeTIF Corporate Banking & SME HUB 2020| Si ringraziano i Partner: Steering Committee Overview | CORPORATE BANKING & SME HUB
CeTIF - Università Cattolica Via Olona, 2 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
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