TÈLADE Di Letizia Antinolfi - Sinossi e estratto libro - The Wall ...
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TÈLADE Sinossi e estratto libro Di Letizia Antinolfi
Télade, Castello di sabbia, è il primo libro di una trilogia fantasy. La storia narra di un mondo diviso in due fazioni: il Popolo del Fuoco e quello dell’Acqua. I Dissidenti sono contrari ad un’alleanza tra i due regni e i futuri pretendenti al trono sono in pericolo. Teo, principe del Fuoco ed Elettra, principessa dell’Acqua, devono fuggire e, finché il loro mondo non sarà di nuovo sicuro, vivranno sulla Terra. Teo dovrà imparare a dominare il suo potere e, ormai adolescente, non vede l’ora di ritornare a Télade per poter prendere il posto che gli spetta al fianco del padre, re del popolo del Fuoco. Elettra, a cui è stata sottratta la memoria, non ricorda più chi è e da dove venga. I suoi sentimenti per Teo sono contrastanti, perché nonostante sia cresciuta insieme a lui, sente che gli nasconde qualcosa. Inoltre ogni notte sogna una stanza in fiamme e una figura oscura che la chiama e da cui si sente attratta. Allo stesso tempo, il fuoco di Teo, sta diventando impossibile da gestire e forse, tornare a Télade è l’unica opzione per capire cosa gli stia succedendo. Per farlo, però, dovrà raccontare tutto a Elettra e, se sarà necessario, trascinarla con sé in quella terra di cui lei non ha più memoria. Per salvarsi da un’antica maledizione e preservare la pace tra i due regni, è necessario che i due rispettino un patto sancito dai loro genitori.
L. M. Antinolfi Télade Castello di sabbia
A coloro che si accettano. A coloro che non si accettano.
Ci sono due tipi di luce: la luce che illumina, e il bagliore che oscura. James Thurber
Prologo Il dio Eso, dominatore del fuoco, creò il nostro mondo, Télade. Dalla terra modellò un uomo, Gregory, che divenne il primo re. Per dargli vita, gli soffiò nella bocca una scintilla di fuoco che gli avrebbe concesso un potere immenso per costruire città e creare una propria discendenza. Il sovrano, però, fu dominato da quel potere e distrusse tutto ciò che trovava sul proprio cammino. Il dio Eso, troppo adirato, decise di distruggere quel mondo perché ormai era stato corrotto dalla sete di potere, ma la dea Etra, dominatrice dell’acqua, lo supplicò di risparmiare quella terra e modellò con l’acqua la prima donna, Etide, soffiandole una brezza di vento per darle vita. Le diede un potere che contrastava quello di re Gregory e con un semplice incantesimo, ricreò le foreste e diede di nuovo la vita agli animali, convincendolo così che quel mondo potesse essere risparmiato. Il dio del fuoco, però, decise comunque di punire il sovrano: gli donò la pazzia e condannò ogni suo erede a consumarsi con il proprio potere fino a morire al compimento del trentesimo anno di vita. Origine di Télade, volume I.
Dodici anni prima… Le sommosse degli oppositori fecero tremare la terra. Grida di protesta rimbombarono ovunque e per la prima volta, dopo anni, re Reo provò paura. Il suo matrimonio con Lisandra, la regina del regno nemico, avrebbe dovuto portare la pace, eppure c’era ancora chi si opponeva alla loro unione. Guardie armate correvano avanti e indietro: alcune difendevano l’ingresso principale, altre i sovrani con i loro figli. Reo prese in braccio suo figlio Prometeo, che lo stringeva al collo, spaventato, mentre sua moglie, prese per mano sua figlia Elettra, nella camera accanto. Per quanto il re e la regina ci avessero provato, il principe e la piccola principessa non potevano più stare con loro. Télade non era più sicura e finché non fossero diventati abbastanza grandi, avrebbero passato alcuni anni in esilio. Il re, seguito dalla sua famiglia, corse nella sala del trono. I due bambini si coprirono le orecchie per le grida che provenivano da fuori e la regina cercò di tranquillizzarli, nonostante fosse più spaventata di loro. Dal nulla, il sovrano, creò un portale di luce rossa. Era ampio qualche metro e dava l’impressione di risucchiare chiunque fosse troppo vicino. Il momento che tanto temeva era arrivato: vide la moglie abbracciare la figlia trattenendo le lacrime, mentre lui accarezzava i capelli di Prometeo, memorizzando i suoi lineamenti. Gli spiegò che per un po’ sarebbero dovuti andare via, ma che si sarebbero rivisti. Il bambino gli chiese il motivo, ma era troppo piccolo per capire gli orrori che stavano accadendo. Gli prese le spalle e lo fissò negli occhi facendogli promettere che avrebbe badato a Elettra. Essendo la figlia della sovrana, un giorno sarebbe diventata sua moglie, confermando l’alleanza tra il popolo del fuoco e i Protettori. Arabea, una delle guerriere più forti, aveva già attraversato il portale, con la promessa da parte del re, che sarebbe ritornata a Télade se avesse protetto i bambini. Entrambi i sovrani non conoscevano il mondo dove li stavano nascondendo, ma sarebbe stato più sicuro della loro casa. Prima di lasciarli, re Reo appoggiò la mano sulla fronte di Elettra, cancellandole la memoria su chi fosse e da dove provenisse. Il figlio, in preda alle lacrime, gli chiese perché, ma il padre disse solo che glielo avrebbe rivelato una volta tornati. Non era pronto per conoscere la risposta e saperlo lo avrebbe distrutto. I bambini entrarono nel portale e scomparvero nel nulla. La coppia si abbracciò in lacrime. La loro missione era rendere il loro mondo più
sicuro per Teo e Elettra. Non sapevano quanto tempo ci avrebbero messo, ma avrebbero lottato fino al loro ultimo respiro, per salvare Télade e poterli rivedere ancora.
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