STRATEGIE DI BUSINESS E ORGANIZZATIVE PER IL PRIVATE BANKING: Trend evolutivi oltre la crisi dei mercati internazionali Banche e Banchieri, n 1 ...

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STRATEGIE DI BUSINESS E
ORGANIZZATIVE PER IL PRIVATE
        BANKING:
Trend evolutivi oltre la crisi dei mercati
internazionali
(Banche e Banchieri, n°1 2010)

Autori:
Scardovi C.- Piccinini F.- Bezzecchi A.
Obiettivi del contributo:

● Discutere i principali elementi di discontinuità del
mercato quali minacce/opportunità di crescita e
redditività, alla luce dell'attuale posizionamento
dell'offerta di servizi private in Italia.

● Discutere le conseguenti opzioni di natura
strategica, industriale e macro-organizzativa che
potrebbero fornire vantaggi competitivi al settore.
Contesto di mercato e intento strategico
La recente crisi finanziaria pone alle banche
commerciali italiane una serie di sfide competitive a
difesa della stabilità, della crescita e della redditività
del business bancario:
● L'innalzamento del costo della raccolta sia wholesale che
retail, riduce l'ampiezza dello spread della forbice al lordo
del costo del rischio;
le quantità di crescita degli impieghi risultano invece limitate
dalla ridotta richiesta di nuovi prestiti per investimenti da
parte delle PMI e dalla scarsità delle basi di capitale puro;
la qualità media degli impieghi risulta in rapido
deterioramento,con code lunghe di contenzioso.
... sfide competitive

● Le opportunità di profitto derivanti da attività di trading sono
basate su un'accresciuta volatilità dei mercati finanziari non
sempre sostenibili nel tempo e non core per le banche
retail;
lo sviluppo delle componenti commissionali ha subito una
battuta d'arresto importante e strutturale;
la continua riduzione dello stock di risparmio gestito a livello
Italia pare solo recentemente essersi arrestato, con qualche
timida prospettiva di ripresa legata all'implementazione
dello scudo fiscale.
Andamento ricchezza private nel mondo
                                        Dopo cinque anni di
crescita a tasso
medio annuo del
7,4%, la ricchezza
private nel mondo ha
perso nel 2008 il
14,7% del suo
valore, riassettandosi
ai livelli del 2005.

Per il mercato italiano, la diminuzione della ricchezza private
nel 2008 è stata del 6%, con la fuoriuscita di 100.000 famiglie
dall'area target (AIPB, marzo 2009).
Contesto di mercato
I maggiori gruppi bancari in Italia (Intesa Sanpaolo e
●

Unicredit Capitalia) detengono il 35% delle quote di mercato
private banking totali.
Andamento redditività dell'industria italiana del private
●

banking nel 2008: flessione degli utili di 0,3 miliardi di euro e
una diminuzione dei ricavi pari a 1,4 miliardi di euro.
Riduzione dello stock dei patrimoni VHNWI (-23%) a favore
●

della fascia HNWI (+29%).
Stabilità dello stock dei patrimoni compresi tra 1 e 5 milioni di
●

euro, mentre diminuzione del 15% della ricchezza dei
detentori con patrimoni inclusi tra 500.000 euro e 1 milione di
euro.
Tendenze di mercato
La crisi ha modificato le tendenze di mercato:
➔La minore propensione al rischio ha aumentato la domanda
di prodotti a protezione/capitale garantito;
➔Maggiore ricerca di servizi evoluti, spesso associati alla
reputazione di trasparenza e indipendenza dei fornitori;
➔Le condizioni critiche dei mercati hanno favorito le reti di
raccolta high touch, ovvero basate sulle relazioni personali di
private banker e di promotori finanziari.

➢   Servizio maggiormente personalizzato
➢   Tutela del rapporto di lungo periodo col cliente
Prossimi scenari di mercato
Nell'ambito del Decreto anti-crisi il 5 agosto 2009 è
stato approvato lo “scudo fiscale-ter”, provvedimento
che consente l'emersione di capitali illecitamente
detenuti all'estero e garantisce la piena riservatezza
rispetto agli accertamenti.
I principali vantaggi rappresentati da tale
provvedimento si possono sintetizzare nei seguenti
punti:
●  Piena preclusione nei confronti del dichiarante, e dei
soggetti obbligati in solido, da ogni attività di accertamento
tributario e contributivo per i periodi di imposta ancora
accertabili limitatamente alle attività detenute all'estero;
...vantaggi dello “scudo fiscale”
Certezza che l'adesione allo scudo fiscale non potrà essere
●

elemento utilizzabile a sfavore in sede amministrativa e
giudiziaria;
●Protezione sugli imponibili che sono rappresentati dalle
somme o dalle altre attività detenute all'estero e che sono
oggetto di rimpatrio o di regolarizzazione;
Estinzione delle sanzioni amministrative,tributarie e
●

previdenziali derivanti dall'inosservanza del d.l. 167/90 sul
monitoraggio fiscale;
●Esclusione dalla punibilità per alcuni reati (dichiarazione
infedele e omessa, falso in bilancio);
●   Aliquota contenuta.
Prossimi scenari di mercato
Il rimpatrio fisico degli attivi dovrebbe risultare
privilegiato rispetto al rimpatrio giuridico per tre ordini di
motivi:
1) Le banche italiane sono percepite ora come più sicure
rispetto ai concorrenti stranieri;
2) Il timore della fine del segreto bancario svizzero, unito al forte
inasprimento delle sanzioni previste per la violazione delle
norme sul monitoraggio fiscale, sta creando le premesse per
un forte deflusso di capitali. Inoltre va considerato che la
crescente trasparenza fiscale a livello internazionale
rappresenta un dato ineludibile;
3) La riduzione delle linee creditizie e la congiuntura economica
stanno determinando un enorme fabbisogno di liquidità da
parte delle imprese italiane, in particolare le PMI.
Le prossime sfide: elementi distintivi e
             discriminanti
Le principali sfide che i player dovranno affrontare nei
prossimi mesi:
a) Sviluppare l'ambito commissionale agendo non già sulla
componente prodotto quanto piuttosto sulla componente
servizio, tesa ad aumentare la soddisfazione del cliente, la
sua percezione di appartenenza e di conseguenza la sua
fidelizzazione e, in ultima istanza, la redditività netta nel
lungo periodo;

b) I player con insufficiente dimensione critica dovranno
puntare sullo sviluppo della clientela servita.
Sviluppo della clientela servita
Lo sviluppo della clientela servita può avvenire
seguendo due linee differenti:
➢   Per linee interne:
➢ Sviluppando il canale dei clienti private
➢Estendendo e cambiando i criteri di segmentazione adottati

➢Sviluppando nuovi canali diretti per clienti tecnologicamente e

finanziariamente sofisticati
➢   Per linee esterne:
➢Acquisendo dal mercato nuovi private banker e promotori finanziari di
alta gamma;
➢Sviluppando accordi di alleanza/distribuzione commerciale con altri

player.
Alcune tassonomie di
                 “alleanze/partnership”
●Alleanze di reachness sui contenuti: alleanze con operatori
specializzati in art advisory, real estate advisory, work out
management, health & lifestyle risk insurance, ecc.
●   Alleanze di reach:
–Con  controparti bancarie internazionali a copertura globale e con
forte esposizione nei paesi emergenti, ma non concorrenziali
nell'ambito domestico presidiato;
–Partnership   con piccole banche;
–Alleanze  “acquisitive” di reti di private banker o di promotori
finanziari di alta gamma che sarebbero attratti e pagati del valore
aggiunto apportato con quote di partecipazione.
Le prossime sfide: elementi distintivi e
            discriminanti
c) Lavorare non solo sulla riduzione dei costi ma anche sulla
qualità e stabilità nel tempo dei ricavi generati.
Sviluppare in economicità asset allocation, reporting
asset-liability mobiliare e immobiliare integrato e contenuti
di consulenza oggettiva tempestivi, efficaci e comunicati
in modo trasparente e in termini comprensibili a ciascun
cliente.
Intensificare le attività legate al corporate finance e al
private equity.
d) Dare maggiore importanza alla capacità di proporsi e di
risultare credibile, offrendo rassicurazioni e garanzie, quale
controparte indipendente, stabile e sicura, tesa a
massimizzare la soddisfazione e quindi la redditività del
cliente di lungo periodo.
Opzioni strategiche, industriali e di
     macro-struttura organizzativa
                                            4
                                   Struttura societaria
                                    e posizionamento
                                      organizzativo
                                   dei private banking

                                            2
                       1                                         3
                                       Sistema di
                  Sistema di                                Interfaccia
                                    referrall/sourcin
               referrall/sourcin                          con fabbriche
                                            g
                       g                                  prodotto/centri
                                         clienti
                clienti captive                            di eccellenza
                                      extra-captive

Schema di analisi “a blocchi” del modello di business e
servizio di private banking data la base clienti target di
riferimento o la più ampia domanda potenziale
Analisi a blocchi del modello di business
      e servizio di private banking

                                            4
                                   Struttura societaria
                                    e posizionamento
                                      organizzativo
                                   dei private banking

                                             2                   3
                        1
                                       Sistema di           Interfaccia
                   Sistema di
                                     referrall/sourci     con fabbriche
                 referrall/sour
                                            ng            prodotto/centr
                      cing
                                          clienti                 i
                 clienti captive
                                      extra-captive        di eccellenza

Il “Sistema di referral/sourcing clienti captive” indirizza il
tema del sistema di segnalazione e attivazione
dell'azione commerciale da parte dell'unità private sui
clienti che sono già serviti dalla Banca tramite un'offerta
indifferenziata.
Il 1°Blocco
Questo sistema deve essere teso a minimizzare la
concorrenzialità interna tra le diverse unità/divisioni di
offerta commerciale, prevenendo azioni non
coordinate, contraddittorie o discorsive nei confronti
del cliente.
Particolare attenzione deve essere anche dedicata al
post-vendita per evitare che il miglioramento del
servizio sia il risultato di incentivi a breve periodo non
seguiti direttamente da un maggiore livello di
investimento relazionale e da una più elevata qualità
dell'offerta erogata.
Analisi a blocchi del modello di business
      e servizio di private banking

                                            4
                                   Struttura societaria
                                    e posizionamento
                                      organizzativo
                                   dei private banking

                                             2                   3
                        1
                                       Sistema di           Interfaccia
                   Sistema di
                                      referrall/sour      con fabbriche
                referrall/sourci
                                           cing           prodotto/centr
                       ng
                                          clienti                 i
                 clienti captive
                                      extra-captive        di eccellenza

Il “Sistema di referral/sourcing clienti extra-captive”
indirizza lo stesso tema del 1° blocco ma riferito ai
clienti potenziali/traibili dal mercato aperto.
Il 2° Blocco
L'azione commerciale riferita ai clienti
potenziali/traibili dal mercato aperto si articola
secondo due ipotesi:
a) Ipotesi “aggressiva” prevede il perseguimento di nuovi
clienti “strappati” dai concorrenti o attraverso azioni di
marketing e contatto diretto o attraverso operazioni di
acquisto di banker e promotori finanziari già dotati di un
loro portafoglio clienti gestiti;
b) Ipotesi “difensiva” prevede l'offerta del modello di servizio
private in modalità B2B, ovvero proposta in service e in
white label alle banche piccole e medio piccole non dotate
della scala e delle competenze minime necessarie allo
sviluppo interno della piattaforma.
Analisi a blocchi del modello di business
      e servizio di private banking

                                            4
                                   Struttura societaria
                                    e posizionamento
                                      organizzativo
                                   dei private banking

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                        1
                                       Sistema di          Interfaccia
                   Sistema di
                                     referrall/sourci     con fabbriche
                referrall/sourci
                                            ng            prodotto/cent
                       ng
                                          clienti               ri
                 clienti captive
                                      extra-captive       di eccellenza

“L' Interfaccia con fabbriche prodotto/centri di eccellenza”
indirizza il tema della strutturazione e composizione
dell'offerta di prodotti e servizi coerente con i bisogni e le
esigenze finanziarie e a-finanziarie che la Banca si
propone di soddisfare.
Il 3° Blocco
Per quanto riguarda la componente “tradizionale” di
collegamento con le fabbriche di prodotti di asset
management, esistono diversi modelli di riferimento:
1) Lo specialista di prodotto può essere presente all'interno dell'unità
di private banking.
  Assicura massima esposizione ai processi di sviluppo dei prodotti
captive, massimizzando gli interessi della fabbrica, ma non
necessariamente quelli del cliente.
2) La fabbrica lavora direttamente con i private banker fornendogli
tutti gli input necessari e in modo diretto e immediato.

  L'eccessiva pressione di vendita delle fabbriche sui banker
potrebbe però condurre a scelte non ottimali per l'asset allocation
del cliente.
...modelli di riferimento
3) Struttura di consulenti d'investimento che intermediano e
processano le istanze dei private banker e le pressioni delle
fabbriche.

   Minimizzazione dei possibili conflitti d'interesse con il cliente e
facilitazione del ruolo del private banker.

Questo terzo modello potrebbe essere esteso per
intermediare e gestire una rete di alleati e partner terzi,
per assicurare l'accesso ai migliori fornitori del servizio in
sourced, e per monitorarne la qualità e il valore aggiunto
percepiti.
Analisi a blocchi del modello di business
      e servizio di private banking

                                            4
                                   Struttura societaria
                                    e posizionamento
                                      organizzativo
                                   dei private banking

                                             2                   3
                        1
                                       Sistema di           Interfaccia
                   Sistema di
                                     referrall/sourci     con fabbriche
                referrall/sourci
                                            ng            prodotto/centr
                       ng
                                          clienti                 i
                 clienti captive
                                      extra-captive        di eccellenza

La “Struttura societaria e il posizionamento organizzativo
del private banking” indirizza il tema della migliore
soluzione societaria (di goverance e organizzativa).
Il 4° Blocco
Una soluzione societaria indipendente (ovvero con
veicolo giuridico dedicato):
1) Ammetterebbe i gradi di libertà necessari al perseguimento di
una politica di alleanze e partnership;
2) Garantirebbe la flessibilità necessaria agli inquadramenti
contrattuali dei private banker;
3) L'esistenza di un C.d.A. e di un Collegio Sindacale indipendenti
garantirebbe l'autonomia e l'autorevolezza alla business unit,
utili a supporto della percezione di una sua indipendenza da
parte del cliente e del suo ruolo quale garante degli interessi
dello stesso;
4) Comporterebbe costi incrementali significativi.
Conclusioni
Le banche italiane si trovano a dover recuperare il terreno
perduto negli ultimi anni a favore di operatori esteri, spesso
facenti capo a banche d'investimento o a gruppi
conglomerati finanziari.
La sfida non appare certamente facile ma le indicazioni che
emergono dalle logiche di mercato evidenziano una finestra
temporale di opportunità che le banche regionali più attente
potrebbero saper cogliere.
Le crisi sono considerate momenti di evoluzione strutturale
che potranno condurre a diversi equilibri competitivi di
lungo periodo; momenti di evoluzione che gli operatori
possono interpretare e implementare per primi,
valorizzando gli elementi di forza “tradizionale” assieme a
quelli emergenti.
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