STRATEGIA DELLE IMMISSIONI 2020

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STRATEGIA DELLE IMMISSIONI 2020
Amt für Jagd und Fischerei Graubünden
                                           Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni
                                           Uffizi da chatscha e pestga dal Grischun
                                           Loëstrasse 14, 7001 Chur
                                           Tel: 081 257 38 92, Fax: 081 257 21 89, E-Mail: info@ajf.gr.ch, Internet: www.jagd-fischerei.gr.ch

                                                                                                                       Coira, 01.02.2014
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            CONCETTO PER IL NUOVO ORIENTAMENTO DELLE MISURE D’INTERVENTO IN
                      RELAZIONE ALLE IMMISSIONI DI MATERIALE ITTICO NELLE ACQUE DEL
                                          CANTONE DEI GRIGIONI

W:\Transfer\Fischerei\ALLE\Besatzkonzept_2020\Kantonales_Konzept\Strategie_2020_1_14_it.docx
STRATEGIA DELLE IMMISSIONI 2020
Besatzstrategie 2020

INDICE

1.    Situazione iniziale................................................................................................... 3

2.    Partecipazione/formazione di opinione ................................................................ 3

2.1. Workshop “immissioni” del 27.10.2012..................................................................... 3

2.2. Integrazione e partecipazione regionale ................................................................... 6

3.    Gestione secondo concetto „pesca 2000+“ ......................................................... 6

4.    Strategia delle immissioni 2020 ............................................................................ 7

4.1. Panoramica degli elementi del nuovo orientamento ................................................. 7

4.2. Raccolta dei dati e delle informazioni di base & processo ........................................ 7

4.3. Tipologia di gestione e obiettivi delle immissioni ...................................................... 8

5.    Concetto di gestione .............................................................................................. 9

5.1. Stabilire le quantità del materiale ittico da immettere ............................................... 9

5.2. Materiale ittico per le immissioni............................................................................. 10

5.3. Allevamento dei pesci da immettere ....................................................................... 11

5.4. Semina (Immissione) .............................................................................................. 11

Appendice 1:
Tabella sinottica: categoria del corso d’acqua, tipologia di gestione e piano
d‘immissione

a) Corsi d‘acqua........................................................................................................... 14

b) Laghi......................................................................................................................... 15

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1. Situazione iniziale

Le nuove conoscenze acquisite nel campo delle misure d’immissione di materiale ittico (lettera-
tura, proprie verifiche e risultati), e un’approfondita valutazione dei dati delle immissioni e delle
catture dall’inizio della documentazione (1969 risp. 2002) hanno portato a una rivalutazione
dell’attuale strategia. In occasione di workshops specifici, il tema immissioni è stato discusso in
modo controverso sia all’interno dell’Ufficio per la pesca, sia pubblicamente. Quale quintessen-
za di questo lavoro, è stata elaborata una nuova strategia delle immissioni che in sintesi tiene
conto dei principi qui di seguito elencati, principi che finora non sono stati osservati con il dovuto
rigore.

     -   Maggior considerazione delle circostanze regionali
     -   Regolare verifica della necessità di immissioni
     -   Testare la quantità di materiale che si prevede di immettere sulla scorta di un esperi-
         mento concreto e non semplicemente riprendendo dati non comprovati.
     -   Considerare continuamente le esigenze e gli sviluppi dell’ecologia delle acque e della
         pesca
     -   Stilare e analizzare, senza interruzioni, una statistica delle catture e delle immissioni
         /singole tratte di corsi d’acqua)
     -   Studiare lo stato delle acque e il rispettivo potenziale in modo più approfondito
     -   Favorire lo scambio di conoscenze/esperienze tra guardapesca, biologi della pesca e
         pescatori

Ulteriori condizioni quadro e principi riguardanti l’immissione di materiale ittico sono da rispetta-
re anche in futuro come previsto dal concetto “pesca 2000+”. In questo senso il presente docu-
mento è da intendere come una continuazione, un complemento e una precisazione della stra-
tegia delle immissioni prevista da “pesca 2000+”.

2. Partecipazione/formazione di opinione

2.1. Workshop “immissioni” del 27.10.2012

a)   Situazione iniziale

“ È un’operazione dannosa, non serve a nulla, è un rimedio per ogni male”.
Le opinioni in merito alla necessità e all’effetto d’immissioni di materiale ittico sono disparate e
controverse. È importante comunque che se ne discuta. Le informazioni condivise e la traspa-
renza per quanto concerne le immissioni portano ad una maggiore comprensione e ad una
maggiore disponibilità a intraprendere nuove vie. Per questi motivi l’UCP, in collaborazione con
l’associazione cantonale dei pescatori (KFVGR), ha organizzato un convegno dove, in modo
aperto e costruttivo, pescatori e amministrazione hanno potuto dibattere sul tema.

Le nuove conoscenze nel campo della gestione delle acque nella regione della trota, combinate
con le attese e le visioni dei pescatori e dell’Ufficio per la caccia e la pesca in merito alla politica
delle immissioni, hanno rappresentato la base di un reciproco scambio sotto forma di presenta-
zioni, lavori di gruppo e discussioni plenarie.

Nonostante lo scarso interesse da parte dei pescatori, un gruppo di essi ha approfittato della
piattaforma di discussione per porre, assieme all’Ufficio per la caccia e la pesca (UCP), le basi
per una futura politica di gestione delle immissioni di materiale ittico nel Cantone dei Grigioni.
In particolare si è parlato di una gestione innovativa a favore di una pesca possibilmente attrat-
tiva ma anche a favore degli effettivi di pesci in pericolo. In ossequio alle disposizioni legali fe-
derali e ai principi dell’etica di pesca, nell’elaborare il catalogo delle idee non è stata riservata
nessuna considerazione alle immissioni di trota iridea nei corsi d’acqua e alle immissioni di pe-
sci di misura (con eccezioni).

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Con il simposio si è voluto inoltre porre le basi per una futura, maggiore integrazione delle so-
cietà di pesca. L’obiettivo rimane quello di poter contare su un ampio sostegno in favore della
strategia delle immissioni 2020 (vedi capitolo 2.2.)

b)   Risultati

Oltre alla presentazione da parte dell’UCP dei dati concernenti l’efficienza delle misure
d’immissione, completamente rielaborati, e dell’istoriato riguardante le immissioni e le catture,
sono state formulate le seguenti condizioni quadro e visioni:

     -   Qualità anziché quantità („prodotto locale“)
     -   Garanzia del potenziale di una gestione “aperta” – “garanzia di qualità”
     -   Implementazione e garanzia della tenuta di riproduttori – “ Garanzia di quantità”
     -   Costanza nelle immissioni (minimo 5 anni)
     -   Documentazione affidabile e trasparente
     -   Costante analisi del successo
     -   Conoscenza del grado di frega naturale per tutte le acque (progetto a lungo termine)
     -   Gestione dei corsi d’acqua e laghi sulla scorta di direttive specifiche, diverse fra di
         loro
     -   Allargare l’orizzonte: nuove tecniche, nuove specie
     -   Maggiore coinvolgimento delle società pescatori nelle azioni d’immissioni regionali
          la collaborazione contribuisce alla comprensione

Da parte dell’Associazione cantonale dei pescatori (KFVGR) sono entrate le seguenti idee e
proposte:

     -   Migliorare la resa della pesca
     -   Integrare le società nell’attività dell’allevamento e della semina
     -   Differenziare le diverse acque – il tipo di “acqua” è determinante per l’immissione
     -   Evitare un approccio puramente accademico – tener conto delle conoscenze locali
     -   Elaborare piani d’immissione regionali o addirittura specificatamente per corso
         d’acqua
     -   Valutare nuove possibilità di allevamento – possibilmente naturali
     -   Controllo del successo
     -   Distribuzione della semina in tutto il corso d’acqua
     -   Programmare periodi di semina variabili
     -   Semina/ Immissione soprattutto di annuali
     -   Aumento delle strutture per la gestione “chiusa”

Dai diversi lavori di gruppo e dalla discussione plenaria sono emersi i seguenti suggerimen-
ti:

     -   Creazione di ambienti vitali – applicare la nuova legge sulla protezione delle acque

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     -   Immissioni di sostegno nei corsi d’acqua – immissioni in funzione dell’attrattività
         della pesca nei laghi (in particolare trota iridea & namaycush)
     -   Immissioni solo dove non c’è frega naturale
     -   Qualità anziché quantità
     -   Rispetto delle peculiarità specifiche delle acque
     -   Allevamento naturale (torrenti per l’allevamento, “Brutbox”, cattura/rilascio di materiale
         ittico da corsi d’acqua con divieto di pesca)
     -   Migliore distribuzione dei pesci durante la semina
     -   Incremento della gestione “chiusa”
     -   Monitoraggio (successo delle immissioni e frega naturale)
     -   Sostegno della biodiversità con le immissioni
     -   Creazione di un numero maggiore di piccole zone di protezione (ZdP, “Hotspots”)
     -   Delimitare zone test da affittare
     -   Creazione di laghetti per la pesca sportiva (pesca “Put und take” allo scopo di ridurre
         la pressione sui corsi d’acqua
     -   Creazione di laghetti o corsi d’acqua per l’attività di allenamento per i pescatori
         giovani e i pescatori novelli
     -   Politica trasparente delle immissioni
     -   Maggiore integrazione delle società di pesca (non solamente immissioni ma anche
         cura)
     -   Commissione regionale responsabile per le immissioni – unire le forze delle socie-
         tà
     -   Pool di collaboratori per l’allevamento e la semina
     -   Prescrizioni di cattura più severe – misura minima di cattura, numero di catture possi-
         bile, finestre di cattura
     -   Misure di sostegno – Contributo alle società dalle entrate della vendita delle patenti,
         gestione (management) degli uccelli ittiofagi, zone per la pesca a mosca

c)   Conclusioni

Il simposio si è svolto in un’atmosfera molto costruttiva. I partecipanti erano molto interessati e
motivati. All’interno dei gruppi di lavoro si è discusso in modo vivace e nella discussione plena-
ria c’è stato un intenso scambio dei risultati ottenuti.
L’opinione da parte dei pescatori in merito al tema delle immissioni e delle opportunità legate a
questa misura d’intervento sono molto diverse. In sintesi non immissioni a ogni costo quale ri-
medio a tutti i mali, ma immissioni quale scelta mirata da proporre in corsi d’acqua e laghi con
scompensi.
Contrariamente a segnali precedenti, è stato subito chiaro che le opinioni in merito ai mezzi e
all’approccio a una nuova strategia delle immissioni fra Ufficio della pesca e le società dei pe-
scatori non divergono più di tanto. Al contrario, la maggioranza si è espressa unita per una forte
strategia delle immissioni.
In sintesi, l’obiettivo congiunto si può riassumere nel seguente modo:

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Grazie ad una collaborazione fra partner, nel rispetto del naturale potenziale di riproduzio-
ne e delle peculiarità regionali, con poco ma buon materiale ittico, è possibile raggiungere il
massimo risultato in favore dello sfruttamento della risorsa pesca.

2.2. Integrazione e partecipazione regionale

Al workshop del 27.10.2012 è stato convenuto di promuovere e sviluppare ulteriormente la
strategia delle immissioni 2020 a livello regionale. Un generale consenso è stato trovato pure
per quanto concerne il modo d’integrazione dei pescatori nel progetto. Per contro, lo scambio
bilaterale con ogni società di pesca è stato considerato molto impegnativo e non efficiente.
Per questo motivo, nel corso della primavera 2013 le società di pesca sono state invitate
dall’ufficio per la caccia e la pesca e dall’Associazione cantonale dei pescatori (KFVGR) a
voler formare, per ogni regione, una commissione delle immissioni. Questa commissione do-
vrebbe essere composta in modo eterogeneo, da rappresentanti delle società e rappresen-
tanti dei pescatori.
La possibilità di avere simili commissioni è stata accolta con grande interesse. Nel corso dei
mesi di maggio fino a luglio 2013 si sono svolti 7 workshop regionali sul tema immissioni:

Bacino embrifero/regioni                                   Data                   Luogo

Reno anteriore (regioni A1, A2, A3)                        28.05.2013             Ilanz
Reno delle Alpi, Plessur, Landquart (regioni C1, C2,C3)    03.06.2013             Untervaz
Reno posteriore (regioni B2, B3, B6)                       11.06.2013             Summaprada
Albula, Landwasser (regioni B4, B5)                        27.06.2013             Tiefencastel
Inn, Maira, Poschiavino (regioni D1, G, F)                 08.07.2013             Celerina
Inn, Rom (regioni D2, E)                                   09.07.2013             Zernez
Moesa, Calancasca, Rheinwald (regioni H1, H2, B1)          07.06.2013             San Bernardino

Con queste commissioni regionali si è cercato d’integrare le idee e le visioni emerse in occasio-
ne del workshop cantonale e in seguito elaborate dall’UCP in 7 documenti strategici regionali.

Nel corso del tardo autunno 2013 i concetti regionali, elaborati dall’UCP in collaborazione con la
rispettiva commissione regionale preposta, sono stati definitivamente approvati.

3. Gestione secondo concetto „pesca 2000+“
I principi della gestione piscicola delle acque del Cantone dei Grigioni contenuti nel concetto
esistente „pesca 2000+” rimangono validi e rappresentano una parte rilevante della futura stra-
tegia delle immissioni. Lo stesso vale per la raccolta dei dati che servono quale base decisiona-
le.
Dal momento in cui si decide per una gestione piscicola hanno valore i seguenti principi:

- Integrità genetica del materiale ittico (gestione con materiale ittico locale)
- Gestione primariamente con specie di pesce autoctone (eccezione i laghi)
- Nel limite del possibile mantenere il sistema di gestione “aperto” (pesca al fregolo)
- Allevamento del materiale da immettere il più naturale possibile
- Immissione di pesci di misura solo in casi eccezionali (immissione di partenza dopo una mo-
  ria di pesci oppure dopo uno svuotamento di un lago e per laghetti con funzione di pesca
  d’esercizio.)
- Immissione il più presto possibile (pre estivi o estivi)
- Continua verifica del successo

I dettagli dei principi di gestione si possono consultare nel rispettivo concetto. Partendo da que-
sti i principi sono da concretizzare e diversificare con la strategia d’immissione 2020.

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4. Strategia delle immissioni 2020

4.1. Panoramica degli elementi del nuovo orientamento

Sostanzialmente la strategia 2020 comprende i seguenti elementi, nuovi o più dettagliati rispetto
a prima:

-     Più coerenza nel rispetto della frega naturale (rilevamento della situazione di partenza)
-     Differenti strategie d’immissione per i laghi e per i corsi d’acqua
-     Maggior rispetto delle peculiarità regionali e specifiche delle acque (strategie regionali)
-     Sviluppare l’allevamento “chiuso” dei riproduttori – sicurezza e continuità di avere a disposi-
      zione il materiale ittico per le immissioni
-     Migliore gestione dei rischi nella fase di allevamento – collaborazione sovra regionale
-     Maggiore integrazione delle società di pesca
-     Istituzione di commissioni regionali per le immissioni
-     Garantire in modo conseguente e a lungo termine il rispetto del piano gestionale
-     Comunicazione trasparente in merito alle attività di gestione

4.2. Raccolta dei dati e delle informazioni di base & processo

a) Corsi d’acqua

Per ogni corso d’acqua, rispettivamente tratta di un corso d’acqua (unità di gestione), sono da
stabilire i seguenti parametri:

- Grado di dissesto idro morfologico
- Grado di frega naturale rispettivamente della possibilità di sviluppo dei pesci giovani
- Struttura della popolazione (pesche di controllo e statistica delle catture)

La valutazione dei parametri citati si basa primariamente sull’esperienza dei guardapesca, sulle
informazioni da parte dei pescatori e sulle attuali analisi dei dati. Se al momento non fosse pos-
sibile una valutazione corretta delle premesse, sono da effettuare in modo successivo i neces-
sari rilevamenti sul campo.

Ai sensi dei seguenti tre parametri si differenziano tre categorie di acque:

     I.    Acque idro morfologicamente intatte con

           a) presenza di una popolazione di pesci selvatica, vitale (frega naturale da media a
              buona)
           b) Nessuna o scarsa presenza di una popolazione di pesci selvatica, vitale (nessuna fi-
              no a scarsa frega naturale)

     II.   Acque idro-morfologicamente pregiudicate con
           a) presenza di una popolazione di pesci vitale (frega naturale da media a buona)
           b) nessuna o scarsa presenza di una popolazione vitale (nessuna fino a scarsa frega
           naturale)

    III.   Acque idro-morfologicamente degradate oppure ambienti limite senza presenza rilevan-
           te di pesci rispettivamente senza sufficiente offerta di ambiente di vita

Per le categorie (I.a), (II.a) e (III.) l’eventuale immissione è da sospendere o da ridurre in modo
graduale nel corso dei prossimi anni (vedi obiettivi del concetto “pesca 2000+”). Acque che fino
ad oggi non sona mai state “coltivate” non lo dovranno essere neanche in futuro.

 Definizione delle future acque a gestione zero

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Per le categorie (I.b) e (II.b) sono da definire i rispettivi obiettivi da raggiungere con le immissio-
ni (capitolo 4.3) e il corrispondente concetto di gestione (capitolo 5).

 Definizione della quantità di materiale ittico da immettere

b)Laghi

I laghi vengono suddivisi nelle seguenti categorie:

Lago di montagna / lago di fondovalle / lago di ritenzione / diga di sbarramento / bacino di stoc-
caggio / lago di cava

Per i laghi è previsto un approccio rudimentale per determinare la situazione di partenza e
l’idoneità quale acqua piscicola, rispettivamente vocata alle immissioni. I seguenti punti sono da
chiarire:

-   Superficie e profondità del lago
-   Lago storicamente con patrimonio ittico (sì/no/sconosciuto)
-   Vocazione generale quale ambiente vitale della fauna ittica
-   Nutrimento & offerta di nutrimento
-   Attrattività per la pesca
-   Grado di frega naturale
-   Cattura di pesce (statistica delle catture)

In base ad una valutazione peritale della somma dei parametri analizzati è da decidere se il
lago in questione sia adatto o meno a una gestione ittica con relativo sfruttamento. Laghi che
fin’ora non sono mai stati „coltivati“ non dovranno esserlo nemmeno in futuro.

 Definizione delle acque dove in futuro non si effettueranno immissioni

Per i laghi in futuro potenzialmente adatti ad una gestione sono da definire gli obiettivi per le
immissioni (capitolo 4.2) e per il rispettivo concetto di gestione (capitolo 5).

 Definizione della quantità di materiale ittico per le immissioni

La classificazione dei corsi d’acqua sopra descritta e dei laghi nel Cantone dei Grigioni si trova
all’appendice 1.

4.3. Tipologia di gestione e obiettivi delle immissioni

Dopo aver stabilito quali acque del Cantone dei Grigioni dovranno in futuro essere gestite si
tratta di formulare i rispettivi obiettivi in merito alle immissioni. Per quanto concerne l’obiettivo
delle immissioni, si prevede una netta distinzione a seconda delle seguenti tipologie di gestione:

    a) Corsi d’acqua senza deficit ambientale o con un deficit ambientabile riversibile Tipo
       FG1
    b) Corsi d’acqua con deficit ambientali, non ripristinabili a medio o lungo termine  Tipo
       FG2
    c) Laghi naturali senza patrimonio ittico originario e senza collegamento ad un sistema idri-
       co di corsi d‘acqua (in particolare i laghi di montagna)  Tipo SG1b
    d) Laghi artificiali collegati a un sistema di corsi d’acqua (in particolare bacini di ritenzione)
        Tipo SG2a
    e) Laghi creati artificialmente senza collegamento ad un sistema idrico di corsi d’acqua (in
       particolare bacini di ritenzione)  Tipo SG2b

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Corsi d’acqua tipo FG1 e laghi tipo SG1a

   -   Principio „quanto necessario ma il meno possibile”“
   -   Una immissione ecologicamente orientata alle peculiarità locali delle acque
   -   Solamente immissioni a sostegno rispettivamente quale compensazione
   -   Immissione solo con materiale ittico indigeno, specie locali
   -   Immissione primariamente con pre-estivi e estivi
   -   Materiale per le immissioni di provenienza da allevamento “aperto”. In seconda linea
       materiale da allevamento „chiuso“ (riproduttori).
   -   Promozione anche di specie non interessanti per la pesca.

Corsi d’acqua tipo FG2 e laghi tipo SG2a

   -   Principio “ il più possibile dove è opportuno”
   -   Immissione orientata allo sfruttamento, corrispondente alla capacità di produzione delle
       acque
   -   Immissione in favore dell’attrattività e della produzione
   -   Immissione solo con materiale ittico indigeno, specie locali
   -   Legittima l’immissione di annuali se porta al successo richiesto
   -   Se necessario: materiale ittico per le immissioni da ceppi di riproduttori allevati in loco

Laghi tipo SG1b e SG2b

   -   Principio “ il più possibile dove è opportuno”
   -   Immissione orientata allo sfruttamento, corrispondente alla capacità di produzione delle
       acque
   -   Immissione in favore dell’attrattività e della produzione
   -   Immissione con specie alloctone per quanto conforme alla legge federale
   -   Legittima l’immissione di annuali se porta al successo richiesto
   -   Materiale per le immissioni primariamente di provenienza da allevamento “chiuso”. La
       provenienza dei riproduttori è di importanza secondaria.

La classificazione nelle diverse tipologie di gestione dei corsi d’acqua e dei laghi nel Cantone
dei Grigioni si trova all’appendice 1.

5. Concetto di gestione

La decisione in merito ad una possibile immissione fa capo alla valutazione della situazione di
partenza (transitabilità, situazione del deflusso minimo, regime di produzione (Schwall/sunk),
uccelli ittiofagi, eccetera). Si tratta di stabilire un concetto di gestione (quantità del materiale
ittico da immettere, specie di pesce, periodo dell’immissione eccetera) che rispetti gli obiettivi
(capitolo 4.3), di attuarlo per diversi anni in modo coerente, senza cambiamenti, e di verificarne
il successo.

È bene ricordare che sulla scorta del concetto „pesca 2000+” le misure atte a compensare i defi-
cit ambientali godono per principio di priorità rispetto alle immissioni. In particolare nei corsi
d’acqua, la gestione ittica deve rappresentare una misura di compensazione limitata nel tempo
(immissione a sostegno).

5.1. Stabilire le quantità del materiale ittico da immettere

Per ogni acqua è necessario calcolare la relativa quantità di materiale ittico da immettere. A
questo scopo si fa capo ai seguenti parametri e calcoli (per la trota risp. per le acque povere di
nutrimento):

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   -   Valore di riferimento di 500 estivi per ettaro e anno per i corsi d’acqua e 150 estivi per
       ettaro e anno per i laghi.
   -   Valore di riferimento di 30 estivi per chilogrammo di produzione teorica
   -   Valore di riferimento di 30 estivi per chilogrammo di produzione effettiva

    Media di questi tre valori di riferimento (valore raccomandato)

   -   Confronto del valore raccomandato con le immissioni effettuate fin‘ora
   -   Analisi delle attuali immissioni in relazione al successo di cattura (analisi delle serie sto-
       riche)
   -   Valutazione dell’offerta garantita dall’ambiente rispettivamente della superficie produttiva
       dell‘acqua
   -   Resa teorica (valutazione del grado di“bontà“ /vocazione)
   -   Resa effettiva in pesci (statistica delle catture)
   -   Pressione della pesca (statistica delle catture)

    I 4 parametri sopraccitati indicano l’opportunità di aumentare o diminuire il valore racco-
     mandato.

    Fissare la quantità definitiva di materiale ittico da immettere

Una volta determinata la quantità di materiale ittico da immettere, questa è rigorosamente da
mantenere per diversi anni (a dipendenza dell’altitudine e dalla capacità di crescita dei pesci
immessi). Sono inoltre da definire quelle acque che non possono discostarsi dal piano
d’immissione anche in carenza di materiale ittico (acque con priorità 1). Nel contempo si deter-
minano le acque che possono servire da cuscinetto che, a dipendenza della necessità, possono
essere gestite solo ogni due anni (acque con priorità 2).
Dopo 3 – 5 anni è da verificare l’effetto tramite il successo nelle catture. Se questo rimane co-
stante, le immissioni sono da ridurre del 30%. Se le catture diminuiscono, le immissioni devono
aumentare in proporzione. Questo procedimento va seguito fino a quando sarà evidente la
quantità ideale di materiale, relativa all’acqua in questione, da immettere. I controlli del succes-
so sono da eseguire sulla scorta delle direttive fissate nel concetto “pesca 2000+“.

5.2. Materiale ittico per le immissioni

Dove possibile l’allevamento del materiale ittico da immettere deve far capo alla produzione
locale di materiale ricavato dalla frega naturale gestione “aperta”.

Nelle regioni Mittelbünden e Nordbünden le prospettive per un’efficiente pesca al fregolo sono
limitate. Pertanto, dove necessario, la gestione “aperta” è da supportare con uova di provenien-
za dall’allevamento di riproduttori.  gestione “chiusa”

Per questi motivi, dove necessario, la gestione „aperta“ è da sostenere con uova della produ-
zione dei riproduttori  gestione “chiusa”.

Nella gestione chiusa è importante rinsanguare regolarmente il ceppo dei riproduttori con pesci
della popolazione selvatica. Questo per evitare che nelle pescicolture cantonali abbiano a
crearsi linee di discendenza fortemente domesticate. I riproduttori possono essere sfruttati al
massimo 5 volte. Per l’allevamento dei nuovi riproduttori sono da creare le necessarie capacità
presso le pescicolture. In particolare nella pescicoltura cantonale di Rothenbrunnen viene co-
struito a questo scopo un impianto a circolo semi chiuso con un particolare sistema a canali
(messa in esercizio nel 2015).

Il materiale ricavato dalla gestione “aperta” è da utilizzare primariamente per le immissioni nelle
acque di tipo FG1 e SG1a, in via secondaria per i tipi di gestione FG2 und SG2a e in terza prio-
rità per i tipi SG1b e SG2b (vedi capitolo 4.3).

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Di conseguenza il materiale di provenienza da gestione “chiusa” deve servire specialmente per
la semina nei laghi.

Il materiale per le immissioni di trota iridea viene procurato in un allevamento di riproduttori pro-
prio. Lo sporadico rinsanguamento del ceppo madre avviene con l’allevamento di pesci selvatici
catturati nel Reno delle Alpi a Untervaz.

Le uova per l’allevamento dei piccoli namaycush provengono dall’allevamento cantonale di
Kandersteg.

Le uova di temolo (sostegno al temolo in Engadina Bassa) provengono dalla cattura di pesci in
fregola nella nassa della scala di risalita presso la presa d’acqua a S-chanf e/o dalla pescicoltu-
ra di Pfunds (Tirolo).

Per la trota iridea e per il namaycush esiste inoltre un concetto di gestione separato consultabile
all’appendice del concetto „pesca 2000+“.

Dettagli in merito al modo di procurarsi il materiale ittico da immettere si trovano nei rispettivi
concetti regionali.

5.3. Allevamento dei pesci da immettere

L’Ufficio per la caccia e la pesca s’impegna ad allevare nelle pescicolture cantonali il materiale
ittico da immettere nel modo il più naturale possibile. Fino al livello di pre estivi l’allevamento
avviene però esclusivamente nelle vasche rotonde In seguito, ad eccezione delle pescicolture
di St. Moritz e di Le Prese, la fase dell’allevamento fino a estivo o annuale è da prevedere in
parte in laghetti naturali. Vengono utilizzati anche impianti delle società di pesca. Tutto in fun-
zione di garantire una tenuta in cattività possibilmente rispettosa delle esigenze della specie.
Laddove le infrastrutture lo permettono anche l’allevamento dei riproduttori avviene in laghetti
naturali.

In considerazione della quantità di materiale ittico da semina da produrre, dei riproduttori da
allevare ma anche dell’impegno nel tempo a garanzia di un allevamento efficiente e ben control-
labile non è possibile rinunciare a un allevamento-stabulazione “tecnica”. Con la costruzione a
Rothenbrunnen di un impianto a circolo semi chiuso si cercherà di creare delle condizioni il più
naturali possibile almeno per quanto concerne la tecnica del flusso della corrente.
Nell’ambito dell’elaborazione dei concetti regionali è data maggior importanza alla scelta e allo
sfruttamento dei corsi d’acqua utilizzati per l’allevamento. Questi corsi d’acqua sono da indivi-
duare ed eventualmente anche da gestire in collaborazione con le società pescatori che cono-
scono i posti. In particolare l’allevamento di annuali deve avvenire in queste acque per
l’allevamento naturali o in laghetti naturali.
In coda al concetto „pesca 2000+“ si trovano inoltre dei suggerimenti su come allevare, anche
nelle pescicolture, i pesciolini per le immissioni in modo rispettoso della specie, o quantomeno a
garantire le migliori condizioni possibili.

5.4. Semina (Immissione)

Assieme alla quantità di pesci che vengono seminati nelle acque (piano d’immissione) è impor-
tante anche il momento (periodo) dell’immissione e il modo come viene eseguita.

In merito al momento opportuno per l’immissione l’UCP è dell’idea che questo debba avvenire il
più presto possibile, ciò in parte contrariamente agli inputs emersi dal Workshop e dalle discus-
sioni con la base dei pescatori. Laddove le condizioni di portata dei corsi d’acqua lo permettono
i pesci sono da immettere nelle rispettive acque (soprattutto i laterali) possibilmente al termine
dello scioglimento delle nevi.

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Anche nei laghi di montagna la semina deve avvenire al più tardi 2 mesi dopo il disgelo prima-
verile.

Ad eccezione di poche acque, definite chiaramente, la regola è quella dell’immissione di pre
estivi e di estivi. L’UCP è comunque disponibile, laddove opportuno oppure a titolo di esperi-
mento, di fare delle immissioni con annuali.

Per finire, in riguardo al momento delle immissioni è da tenere conto anche delle risorse perso-
nali dell’UCP e delle società pescatori. Di conseguenza in un circondario non è possibile effet-
tuare tutte le immissioni nel corso di una o due fine settimana. Sarà necessario un programma
d’immissione da estendere da giugno a settembre. Le società coinvolte, assieme al guardape-
sca, sono chiamate a stabilire un piano d’esecuzione delle immissioni. Il momento può pertanto
variare, di anno in anno, sia per una data acqua sia per una società. Una distribuzione delle
immissioni su un periodo di diversi mesi ha pure il vantaggio di permettere di reagire per tempo
in caso di scarsità di materiale da immettere.

Essenziale per il successo è la ripartizione nelle acque dei pesci immessi. È importante che i
pesci siano seminati in modo omogeneo e distribuiti su tutta la lunghezza del corso d’acqua. In
questo contesto, dalla discussione è emerso che sarebbe necessaria un’istruzione delle perso-
ne coinvolte.
In particolare per la semina nei laghi di montagna è di grande importanza la lenta climatizzazio-
ne alla temperatura del lago. Anche in questo caso il personale è da istruire in modo adeguato.

Per la ripartizione del materiale ittico per le immissioni così come previsto dal relativo piano
l’UCP deve poter far capo all’impegno e all’affidabilità dei collaboratori.
Per il futuro è auspicabile che, grazie alla trasparenza e alla reciproca comprensione, s’instauri
un rapporto di reciproca fiducia con l’impegno di ognuno in favore del successo delle immissio-
ni.
Per ulteriori dettagli inerenti le immissioni nelle singole regioni del Cantone dei Grigioni, si ri-
manda ai sette concetti regionali che si basano sui principi qui descritti.

                                                            Info/contatto:

                                                            Ufficio per la caccia e la pesca
                                                            Marcel Michel
                                                            Loëstrasse 14
                                                            7001 Coira

                                                            081 257 38 94
                                                            marcel.michel@ajf.gr.ch

                                                                                      Seite 12 von 22
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Appendice 1

Tabella sinottica: categoria del corso d’acqua, tipologia di gestione e piano d‘immissione

Leggenda e spiegazioni delle appendici 1 - 2:

FSA/NSP:       Tratta(settore) secondo la cartina delle acque allegata alla statistica di cattura.
REG:           Regione
DP:            Dipartimento di pesca
CPUE:          Catch Per Unit Effort = Numero di catture per uscita

Categoria delle acque:

Vedi le considerazioni dettagliate al capitolo 4.2

Tipologia di gestione:

Vedi le considerazioni dettagliate al capitolo 4.3

Estivo quale unità di calcolo (SöE):

Si tratta di un valore standardizzato indipendente dall’età dei pesci immessi. Per i diversi stadi di
sviluppo fanno stato i seguenti fattori di conversione

                                                                     Esempio piano
                                                                     d’immissione=1'000 SöE

1 pesce da incubatoio=        0.1 SöE                                10'000
1 estivo             =        1.0 SöE                                 1'000
1 annuale            =        1.5 SöE                                   666
Pesci di 2 anni      =        3.0 SöE                                   333

Specie:

BF     =       Trota fario
SF     =       Trota di lago
RBF    =       Trota iridea
NC     =       Trota canadese / namaycush
SS     =       Salmerino di lago

                                                                                        Seite 13 von 22
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a) Corsi d’acqua

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b) Laghi

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Lai Grond (FSA 1018): 200 no. estivali di Lucco
Lagh da Cama (FSA 8007): 2‘000 no. estivali di Salmerino alpino

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