SINTESI NON TECNICA Provincia di Perugia - COMUNE DI MARSCIANO
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COMUNE DI MARSCIANO Provincia di Perugia SINTESI NON TECNICA V.A.S. (VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA) ai sensi del D.G.R. N. 423 del 13/05/2013 “Specificazioni tecniche e procedurali, in materia di Valutazione Ambientale Strategica in ambito regionale ...” COMMITTENTE: MOLINO BIGAZZI S.R.L. LOCALITÀ: CASTIGLIONE DELLA VALLE L'ESTENSORE DEL RAPPORTO Data: agosto 2019
SINTESI NON TECNICA INDICE 1. PREMESSA .................................................................................................................... 4 2. CHE COSA È LA VAS?..................................................................................................... 4 3. QUALE È L'OGGETTO DELLA VALUTAZIONE? .......................................................................... 4 4. COME SI PRESENTA ORA L’AREA.......................................................................................... 5 5. PERCHÈ LA DITTA MOLINO BIGAZZI SRL PROPONE QUESTA VARIANTE ............................................ 6 6. COME È STATA CONDOTTA LA VALUTAZIONE? ........................................................................ 6 7. COSA EMERGE DAL CONFRONTO CON LA PIANIFICAZIONE ATTUALE ............................................ 7 8. QUALE È LO STATO DELL'AMBIENTE E QUALI SONO GLI ASPETTI AMBIENTALI INTERESSATI? ................... 7 9. QUALE È L'IMPATTO DELLA VARIANTE SUGLI ASPETTI AMBIENTALI INTERESSATI? .................................. 8 10. QUALI MISURE DI MITIGAZIONE E DI COMPENSAZIONE SONO PREVISTE PER GARANTIRE L'ASSENZA DI IMPATTI? .......................................................................................................................... 10 11. SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE ALTERNATIVE ALLA VARIANTE? .................................... 11 12. E' PREVISTO UN MONITORAGGIO DELLA VARIANTE? ............................................................ 11 pag. 2
SINTESI NON TECNICA Allegati: - Carta topografica a scala 1:25000; - Stralcio cartografico Carta Tecnica Regionale Sez. 310160 – scala 1:10.000; - Stralcio cartografico Carta Tecnica Regionale Sez. 323013 – scala 1:5.000; - Stralcio planimetria catastale scala 1:2000; - Estratto PAI Autorità di Bacino; - Estratto carta geologica scala 1:10000; - Cartografia uso del suolo; - Cartografia rete ecologica; - Planimetria stato attuale; - Planimetria stato di progetto; - Tavole di variante al PRG; - Prospetti con colorazione proposta; - Profili di progetto; - Foto stato attuale; - Foto dell'area in progetto da vari punti dell'abitato di Castiglione della Valle; - Simulazioni dell'inserimento. pag. 3
SINTESI NON TECNICA 1. PREMESSA Con il presente documento si propone una sintesi del Rapporto Ambientale mediante l’utilizzo di linguaggio non tecnico e in forma semplificata, mantenendo la completezza delle informazioni previste, al fine di ottenere un documento divulgativo che renda facilmente accessibile ad un pubblico più vasto o non addetto ai lavori i contenuti del rapporto stesso. In questa sintesi non tecnica si illustra come si è svolto il processo di valutazione ambientale della proposta di variante al Piano Regolatore Generale e i risultati che esso ha prodotto. In particolare, la sintesi ha lo scopo di illustrare in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nella proposta di variante, quali sono gli effetti attesi derivanti dalla sua attuazione e quali modalità di monitoraggio si rendono necessarie per verificarne l’andamento nel tempo. Nella stesura del presente elaborato si è tenuto conto delle Linee guida per la predisposizione della Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale redatte dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. 2. CHE COSA È LA VAS? In Italia la Direttiva VAS è stata recepita con il decreto legislativo 152/2006 recante "Norme in materia ambientale", modificato e integrato con il d.lgs. 4/2008 e successivamente con il d.lgs. 128/2010. La Regione Umbria ha provveduto a disciplinare la materia con legge regionale 12/2010, modificata ed integrata dalla l.r. 8/2011 e dalla l.r. 7/2012. Le specificazioni tecniche e procedurali per lo svolgimento del processo di VAS in ambito regionale sono dettate dalla D.G.R. 423/2013, D.G.R. 1099/2014 e dalla D.G.R. 233/2018. 3. QUALE È L'OGGETTO DELLA VALUTAZIONE? In estrema sintesi, è oggetto della presente valutazione la variante al Piano Regolatore Generale (PRG) parte strutturale per la realizzazione di un gruppo di silos per cereali con annessa tramoggia di scarico. I silos di nuova realizzazione avranno una superficie coperta di 776,52 mq ed un'altezza di 14,54 m per un volume di 11290,60 mc. Il manufatto che conterrà la tramoggia di scarico avrà una superficie coperta di 222,75 mq ed un'altezza di 8,32 m per un volume di 1853,28 mc. I nuovi silos saranno collegati all'impianto esistente con sistema meccanico aereo di trasporto del pag. 4
SINTESI NON TECNICA grano posto all'altezza di 8,00 m dalla quota finita del piazzale di manovra; le canalizzazioni per i collegamenti elettrici e di comando saranno completamente interrate. L'area interessata dal Piano Attuativo è di 10461 mq di cui 9205 mq da destinare alla edificazione e 1256 mq a zona di rispetto del Fosso del Ponnicello; complessivamente la nuova superficie coperta (SUC) è di 999,27 mq che in riferimento alla Superficie edificabile del lotto di 9205 mq origina un indice di edificabilità pari a 0,11, comunque inferiore a quello previsto per le zone DBR1. In allegato si trovano una serie di cartografie dello stato attuale e di progetto per aiutare a comprendere l’entità e la tipologia della proposta di variante. 4. COME SI PRESENTA ORA L’AREA L’area nella quale è situato il Molino Bigazzi si trova in Comune di Marsciano in Via strada provinciale 315 nella frazione di Castiglione della Valle. L'azienda è facilmente raggiungibile essendo situata a ridosso dell'incrocio fra n. 3 strade provinciali ovvero la S.P. n. 315 proveniente dal Lago Trasimeno, la S.P. 321 “di Pilonico Materno” che la collega a Perugia e la S.P. 340 “di Spina” che collega la frazione di Castiglione della Valle a Marsciano e Tavernelle. Nella Cartografia Tecnica Regionale ricade nel foglio 310160 ed è censita al Catasto del Comune di Marsciano al foglio n°8 ai mappali 1383 , 1385. Estratti della cartografia citata sono riportati in allegato. pag. 5
SINTESI NON TECNICA 5. PERCHÈ LA DITTA MOLINO BIGAZZI SRL PROPONE QUESTA VARIANTE La Ditta ha necessità di aumentare le capacità di stoccaggio di grano proveniente dalle coltivazioni locali; tale grano deve essere immagazzinato al momento della raccolta e lavorato nei mesi successivi. A tale scopo, l'azienda proponente da anni affitta un deposito per cereali posto in località San Martino in Campo nel comune di Perugia presso la Cereal Umbra Carboni per lo stoccaggio di 6.000 t di grano e un altro deposito in località Casalina in comune di Deruta presso i Produttori Coop Cereali Casalina per lo stoccaggio di 3.000 t di grano. Risulta evidente che, oltre ai costi economici legati all'affitto delle strutture di immagazzinaggio del grano, si assommano altri oneri economici e ambientali per il trasporto di andata e ritorno, in quanto il grano viene trasportato in sede per essere controllato all'origine e poi smistato ai depositi e dopo 3-4 mesi viene ricaricato e riportato in azienda per la molitura. Non è altresì possibile effettuare lo stoccaggio in aree già aventi la destinazione di tipo artigianale esistenti nell'ambito comunale in quanto, oltre ai costi di adeguamento delle strutture per garantire la loro idoneità alla funzione richiesta, si manterrebbero anche gli oneri di affitto e di trasporto oltre dell'impatto legato a quest'ultimo elemento. Per tale ragione la Molino Bigazzi S.r.l. ha ritenuto di dover proporre il Piano Attuativo in oggetto, al fine di realizzare in un unico sito l'intero ciclo produttivo con una ottimizzazione delle risorse ed una maggior efficacia anche nei controlli di qualità imposti non solo alla produzione ma anche allo stoccaggio della materia prima. 6. COME È STATA CONDOTTA LA VALUTAZIONE? La valutazione è stata organizzata nelle seguenti fasi principali: • compatibilità della variante con la pianificazione territoriale e la programmazione esistente; • descrizione dell’ambiente e delle sue componenti: o Inquadramento geologico o Inquadramento geomorfologico o Caratteristiche climatiche e idrologiche o Inquadramento idrogeologico o Caratteristiche pedologiche ed uso del suolo pag. 6
SINTESI NON TECNICA o Caratteristiche vegetazionali e faunistiche o Caratteristiche paesaggistiche • Analisi degli impatti prevedibili; • Misure di mitigazione degli impatti. 7. COSA EMERGE DAL CONFRONTO CON LA PIANIFICAZIONE ATTUALE In estrema sintesi, dal confronto con la pianificazione attualmente in essere nell’area emerge che la variante comporterà l’ampiamento dell’area da destinare ad attività artigianali a scapito di una destinazione agricola non di pregio con sottrazione di suolo alle pratiche agricole. Tale ampliamento avviene in un’area contigua a una destinazione analoga. 8. QUALE È LO STATO DELL'AMBIENTE E QUALI SONO GLI ASPETTI AMBIENTALI INTERESSATI? Attualmente il terreno in oggetto nel vigente PRG è censito come agricolo e risulta: • fuori dalla zona agricola di pregio • fuori dalla zona soggetta a vincolo idrogeologico • fuori dalla zona a rischio idraulico • all'interno del vincolo paesaggistico di Pian dell'Abate. L’area che sarà interessata dalla variante è contigua ad infrastrutture viarie e l’intervento si prospetta come un ampliamento della porzione destinata ad attività artigianali della frazione di Castiglione della Valle. Non sono presenti nella porzione interessata dalla variante proposta particolari pregi né particolari criticità dal punto di vista ambientale, trattandosi di una superficie negli ultimi decenni trasformata dalla attività antropica a fini produttivi agricoli. L’area interessata dal progetto è ormai da decenni sottoposta ad una pressione antropica sempre più spinta che ha di fatto determinato un profondo stravolgimento della situazione vegetazionale originaria. La necessità sempre crescente di avere a disposizioni maggiori superfici da dedicare alla pratica agraria ha prodotto come risultato, nelle zone di pianura alluvionale come l’area in oggetto, una pressoché totale scomparsa delle coperture forestali originarie. Nelle due foto aeree che seguono si può visualizzare la trasformazione del paesaggio avvenuta pag. 7
SINTESI NON TECNICA negli ultimi 50 anni ad opera dell’azione antropica. Foto 1: Castiglione della Valle 1954-1955 Foto 2 Castiglione della Valle 2011 9. QUALE È L'IMPATTO DELLA VARIANTE SUGLI ASPETTI AMBIENTALI INTERESSATI? Sono state condotte valutazioni specifiche degli effetti della variante sugli aspetti ambientali interessati, tenuto conto delle loro criticità, ed e stata evidenziata l'assenza di impatti negativi significativi. Il principale impatto prevedibile è quello legato al consumo di suolo e quello legato alla parziale pag. 8
SINTESI NON TECNICA modificazione del paesaggio a seguito dell’ampiamento dell’area artigianale ed alla costruzione dei silos. L’impatto visivo che si prevede è in realtà un impatto che mantiene le caratteristiche già presenti nel sito di produzione della ditta proponente in quanto si realizzeranno fondamentalmente dei silos in posizione prossima a silos analoghi già esistenti. Per aiutare a visualizzare tale conseguenza sono state prodotte delle simulazioni di come varierà l’area a seguito della nuova costruzione, queste sono riportate in allegato. È emerso anche un impatto positivo legato alla consistente diminuzione di traffico di mezzi pesanti che attualmente vengono utilizzati per il trasporto del frumento da magazzini temporanei distanti diversi km dal sito di lavorazione. A seguito della costruzione dei nuovi silos si renderebbe non più necessario il trasporto in andata ed in ritorno del frumento che verrebbe stoccato e lavorato nello stesso sito di produzione delle farine. La tabella che segue illustra che si risparmierebbero circa 900 viaggi di autocarri su viabilità ordinaria con oltre 12000 km percorsi in meno. Quantità di grano lavorato 53000 t Deposito temporaneo S.M.C. 6000 t Casalina 3000 t. Tragitto Molino - Casalina 22,3 km Molino – S.M.C. 17,7 km Capacità autocarro 30 t Viaggi Molino/Casalina (3000/30) x 2 300 Molino/S.M.C. (6000/30) x 2 600 Km Molino/Casalina 300 x 22,3 km 6690 km Molino/S.M.C. 300 x 17,7 km 5310 km Il conteggio tiene conto del fatto che il grano prima di essere trasportato presso i depositi temporanei deve comunque transitare per il magazzino centrale ai fini dei controlli di qualità. È facile intuire il risparmio sia in termini economici che ambientali comporta la realizzazione del magazzino in progetto. pag. 9
SINTESI NON TECNICA Tragitto Molino Bigazzi – San Martino in Campo Tragitto Molino Bigazzi - Casalina 10. QUALI MISURE DI MITIGAZIONE E DI COMPENSAZIONE SONO PREVISTE PER GARANTIRE L'ASSENZA DI IMPATTI? Sono state individuare alcune prescrizioni e raccomandazioni che il progetto conseguente alla pag. 10
SINTESI NON TECNICA variante deve rispettare al fine di mitigare i potenziali impatti ambientali e migliorare la qualità ambientale. La mitigazione visuale verrà effettuata mediante schermatura vegetale realizzata con la messa a dimora di alberature ad alto fusto collocate a gruppi a simulare un certo grado di naturalità. Tale operazione sarà realizzata mediante messe a dimora degli alberi e arbusti prima dell'inizio del progetto per anticiparne la crescita rispetto alla realizzazione delle opere. Inoltre, sia i Silos che la tettoia-tramoggia verranno verniciati a strisce orizzontali con cromie tonalità del verde. 11. SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE ALTERNATIVE ALLA VARIANTE? Non sono state prese in considerazione alternative al progetto presentato in quanto essendo l’esigenza quella di raccordare stoccaggio e produzione in un unico sito l’unica alternativa sarebbe la delocalizzazione dell’intero impianto perdendo così anche la sua caratteristica di produzione a km zero. 12. E' PREVISTO UN MONITORAGGIO DELLA VARIANTE? L’analisi degli impatti ha dimostrato che oltre all’impatto visivo ed al consumo di suolo non esistono impatti negativi relativi alla realizzazione della variante in oggetto pertanto, non essendo monitorabili tali fattori, non si propone in questa fase alcun tipo di monitoraggio, se non la verifica delle prescrizioni previste. pag. 11
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