Si quaeris - Molfetta (Bari)
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1 Si quaeris Mensile a cura della Confraternita di Sant’Antonio - Molfetta Anno XVI – Numero 12 Dicembre 2020 Si Quaeris - foglio informativo confraternale - Redazione: Vito Domenico Savio Pasculli, Cosimo Damiano Camporeale, Ago- stino Gadaleta, Sergio Pignatelli, Domenico Pasculli, Michele Calò, Giuseppe de Bari (Priore) www.confraternitasantantoniomolfetta.it - info@confraternitasantantoniomolfetta.it Guardiamo avanti con speranza Anno di San Giuseppe La corona dell’avvento Guardiamo avanti con speranza di de Bari Giuseppe (Priore) Carissimi, dover combattere per la sopravvivenza sia fisica che siamo finalmente giunti alla fine di questo anno ina- sociale. Sento, in questo, di esprimere l’intenzione spettato che ha stravolto le nostre abitudini, privan- di tutta la nostra grande famiglia antoniana. doci dei tanti bei momenti legati alle sempre nume- Nel periodo dell’Avvento, come comunità confra- rose attività della nostra Confrater- ternale, abbiamo provveduto alla nita. tradizionale raccolta di beni alimen- Purtroppo, data la situazione, non tari, presto distribuiti alle famiglie riesco a fare un bilancio di questo che il Sodalizio si impegna ad aiu- primo anno di amministrazione, tare. La carità, in qualunque modo poiché mi è stata negata dalla sorte sia fatta, resta sempre l’insegna- la possibilità di attuare le diverse at- mento più forte che il Signore, per tività a cui avevo pensato insieme ai tramite di Antonio, ci ha tramandato. miei assistenti, Cosimo ed Ago- Non dimentichiamo mai che, come stino, entusiasti, come me, al primo fratelli antoniani, abbiamo il dovere anno di mandato. di assistere ed aiutare chi è in diffi- Nonostante tutto, non voglio vol- coltà. Mi impegno sempre a ricor- tarmi indietro e pensare a cosa il dare a me stesso ed agli altri, che vi- 2020 ci ha tolto; preferisco, piutto- vere un Sodalizio non è solo occu- sto, guardare avanti ed attendere parsi del culto del Santo venerato, con speranza ciò che il 2021 potrà dei riti, delle tradizioni. È prima di donarci. tutto, e soprattutto, impegnarsi ad Per intercessione di Sant’Antonio, rivolgo a Nostro essere espressione viva dei Suoi insegnamenti. Signore una preghiera per le persone care, vittime Rivolgo il mio accorato messaggio di auguri a tutti dell’epidemia e per quelle che ancora si trovano a voi e auspico, nella celebrazione della nascita di
2 Nostro Signore, che cessi al più presto questa pan- serenità della coscienza e nell’amore autentico, demia, che ogni tassello di questo mosaico distrutto perché oggi ci è nato il Salvatore, colui che ci sal- possa tornare al giusto posto; che la vita possa tor- verà dalla schiavitù del diavolo e dall’ergastolo nare alla normalità di sempre e che tutti noi presto dell’inferno….”. potremo ritrovarci con rinnovato entusiasmo e ri- Sereno Natale cari confratelli e consorelle! prendere a vivere! Un migliore nuovo anno a tutti! Come dice Sant’Antonio nel suo sermone del Natale del Signore “…Esultiamo quindi anche noi, nella L’anno di San Giuseppe di Marcello La Forgia «Lontano dal frastuono delle cose del secolo e ri- cuore di Padre»: padre amato, padre nella tene- posa nel suo sonno senza il tumulto dei pensieri. rezza, nell’obbedienza e nell’accoglienza, padre dal […] Come la palma che si spinge verso l'alto. «Lè- coraggio creativo, lavoratore, sempre nell’ombra. vati su!», dunque, e tendi all'alto come le rondini, le Ed è con questa Lettera apostolica, pubblicata l’8 di- quali non prendono il cibo stando ferme, ma cattu- cembre scorso (in occasione del 150.mo anniversa- rano i moscerini e li mangiano mentre sfrecciano rio della dichiarazione dello Sposo di Maria quale nel cielo» (Sermones «La fuga del Signore in Patrono della Chiesa cattolica) che il Pontefice ha Egitto», 2). indetto, fino all’8 dicembre 2021, uno speciale «[Giuseppe ha gustato] La sapienza [che] consiste “Anno” dedicato al padre putativo di Gesù. Sullo nel gusto della contemplazione, la prudenza nel pre- sfondo, la pandemia da Covid-19 che «ci ha fatto vedere e cautelarsi dalle insidie, la fortezza nel sop- comprendere l’importanza delle persone comuni, portare le avversità, l'intelligenza nel rifuggire dal quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni male e scegliere il bene» (Sermones «Domenica I giorno pazienza e infondono speranza, seminando dopo Natale – corresponsabilità Esordio, la Grazia – scrive Papa Fran- e la Gloria di Gesù cesco -. Proprio Cristo», 2). come San Giu- «Giuseppe e Ma- seppe, l’uomo che ria, sposo e sposa, passa inosservato, povertà e umiltà. l’uomo della pre- «È sposo colui che senza quotidiana, ha una sposa» (Gv discreta e nasco- 3,29). Beato quel sta». povero che ha per Giuseppe ha sposa l'umiltà» espresso la sua pa- (Sermones «Do- ternità «nell’aver menica I dopo Na- fatto della sua vita tale – Povertà, un’oblazione di sé umiltà, penitenza, nell’amore posto a obbedienza», 2). servizio del Mes- «Giuseppe si inter- sia». In lui, «Gesù preta “aumento” […] Giuseppe e Maria sono fi- ha visto la tenerezza di Dio», quella che «ci fa ac- gura della speranza e del timore, che sono come i cogliere la nostra debolezza», perché «è attraverso genitori del giusto. La speranza è l'attesa dei beni e nonostante la nostra debolezza» che si realizza la futuri, che genera un sentimento di umiltà e una maggior parte dei disegni divini. «Solo la tenerezza pronta disponibilità di servizio. Ecco Giuseppe, ci salverà dall’opera» del Maligno, sottolinea il umile e diligente servitore [del figlio di Dio]» (Ser- Pontefice, ed è incontrando la misericordia di Dio mones «Domenica II dopo Natale – L’andata di soprattutto nel Sacramento della Riconciliazione Gesù e dei suoi genitori a Gerusalemme», 2). che possiamo fare «un’esperienza di verità e tene- Le parole di Antonio ricordano proprio quelle con rezza», perché «Dio non ci condanna, ma ci acco- cui Papa Francesco descrive la figura di San Giu- glie, ci abbraccia, ci sostiene e ci perdona». seppe nella Lettera apostolica «Patris corde – Con
3 Giuseppe è padre anche nell’obbedienza a Dio: con Ad accompagnare la pubblicazione della Lettera il suo ‘fiat’ salva Maria e Gesù ed insegna a suo Fi- apostolica c’è il Decreto della Penitenzieria Aposto- glio a «fare la volontà del Padre». Chiamato da Dio lica che annuncia la relativa concessione del dono di a servire la missione di Gesù, egli «coopera al speciali Indulgenze. L’indulgenza è concessa a grande mistero della Redenzione ed è veramente mi- quanti mediteranno per almeno 30 minuti la pre- nistro di salvezza». ghiera del Padre Nostro, oppure prenderanno parte Al tempo stesso, Giuseppe è «padre nell’acco- a un ritiro spirituale di almeno una giornata che pre- glienza», perché «accoglie Maria senza condizioni veda una meditazione su San Giuseppe; a coloro i preventive», un gesto importante ancora oggi in que- quali, sull’esempio di San Giuseppe, compiranno sto mondo nel quale la violenza psicologica, verbale un’opera di misericordia corporale o spirituale; a e fi sica sulla donna è evidente. La vita spirituale di quanti reciteranno il Rosario, nelle famiglie e tra fi- Giuseppe «non è una via che spiega, ma una via che danzati; a «chiunque affiderà quotidianamente la accoglie», il che non vuol dire che egli sia «un uomo propria attività alla protezione di San Giuseppe e rassegnato passivamente». ogni fedele che invocherà con preghiere l’interces- La Lettera apostolica evidenzia anche il coraggio sione dell’Artigiano di Nazareth, affinché chi è in creativo di San Giuseppe, che emerge soprattutto cerca di lavoro possa trovare un’occupazione e il nelle difficoltà e che fa nascere nell’uomo risorse lavoro di tutti sia più dignitoso»; ai fedeli che reci- inaspettate: sa trasformare un problema in un’op- teranno le Litanie a San Giuseppe (per la tradizione portunità anteponendo sempre la fiducia nella Prov- latina), oppure l’Akathistos a San Giuseppe, per in- videnza, affronta i problemi concreti della sua Fa- tero o almeno qualche sua parte (per la tradizione miglia. Custode di Gesù e di Maria, Giuseppe «non bizantina), oppure qualche altra preghiera a San può non essere custode della Chiesa», della sua ma- Giuseppe, propria alle altre tradizioni liturgiche, «a ternità e del Corpo di Cristo: ogni bisognoso, po- favore della Chiesa perseguitata ad intra e ad ex- vero, sofferente, moribondo, forestiero, carcerato, tra e per il sollievo di tutti i cristiani che patiscono malato, è «il Bambino» che Giuseppe custodisce e ogni forma di persecuzione». da lui bisogna imparare ad «amare la Chiesa e i po- veri». La corona dell'avvento di Sergio Pignatelli La corona dell'Avvento fu ideata dal pastore prote- quale vengono collocate quattro candele (taluni in- stante Johann Hinrich Wichern (1808-1881) allo seriscono anche una quinta candela al centro). La scopo di racimolare fondi, attraverso la vendita, per sua funzione è quella di scandire le settimane che la formazione di ragazzi e giovani bisognosi. Inizial- mancano al Natale: le quattro candele, infatti, vanno mente ebbe larga diffusione principalmente nelle accese ciascuna in una domenica di Avvento; l'even- città protestanti della tuale quinta a Natale. Germania del Nord, La versione originale dapprima nei ritrovi del pastore Wichern ecclesiali, negli orfa- prevedeva, invece, notrofi e nelle scuole una candela per cia- e, in seguito, in tutte scun giorno dell'Av- le case private. Ne- vento. gli anni successivi la Trai i vari rami sem- Corona si radicò an- preverdi è presente che nel resto d'Eu- l'alloro (che simbo- ropa, soprattutto leggia la vittoria sulla dopo la seconda persecuzione e sulla guerra mondiale. sofferenza), il pino e Oggi anche molte l'agrifoglio (che sim- parrocchie locali la boleggiano l'immor- adornano nei pressi dell'altare. talità), il cedro (che simboleggia la forza e la guari- Ha una struttura a forma circolare ed è realizzata con gione) e le foglie spinose (che ricordano la corona dei rami di conifere (senza fiori) all'interno della di spine di Cristo). Tra i decori della corona, di
4 frequente, si usano anche pigne, noci o baccelli che salvezza. La terza candela è detta "dei pastori", i simboleggiano la vita e la resurrezione. La corona primi che videro ed adorarono il Messia e simboleg- ha forma circolare, senza inizio né fine, a simboleg- gia la gioia, da qui il colore rosa. La quarta candela giare l'eternità di Dio. La luce che diffonde rappre- è detta "degli Angeli", i primi ad annunciare al senta proprio la venuta del Messia: la luce venuta al mondo la nascita del Messia e a vegliare sulla ca- mondo per salvare gli uomini. Essendo una corona panna dove è nato il Salvatore e simboleggia essa è anche segno di regalità e di vittoria del Cristo, l’amore. L’accensione di ciascuna candela indica la il re che vince le tenebre con la sua luce. progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta Il colore delle candele, tre viola e una rosa, riflette i alla sempre più prossima venuta del Messia. colori liturgici di questo periodo. Nella liturgia il co- La corona dell'Avvento è quindi un oggetto pieno di lore viola indica penitenza, conversione, speranza, simboli che ci sollecitano ad essere noi stessi luce attesa e suffragio, si usa nei tempi d’Avvento e di per il prossimo. Il messia viene sulla terra ad illumi- Quaresima. La candela rosa viene accesa la terza do- nare tutte le candele sia quelle alte che quelle basse, menica di Avvento, detta Gaudete, quando anche il quelle ornate ma anche quelle spoglie, quelle colo- sacerdote indossa paramenti rosa. La domenica rate ma soprattutto quelle semplici. Gaudete è la domenica della gioia perché i fedeli «Nella candela ci sono tre elementi: la cera, lo stop- sono arrivati a metà dell’Avvento e il Natale è vi- pino e la fiamma. La cera è la carne di Gesù Cristo, cino. C'è chi aggiunge una quinta candela, rossa so- lo stoppino è la sua passione, la fiamma di fuoco è litamente, per il giorno di Natale. la potenza della sua divinità. “Adorna la tua di- Le candele hanno un nome ed un significato pecu- mora, o Sion, e accogli Cristo, il tuo Re” (Liturgia liari. La prima candela è detta "del Profeta", poiché della Purificazione), perché come oggi lo raffiguri ricorda il profeta Michea che aveva predetto che il nella candela, così tu lo possa portare anche Messia sarebbe nato a Betlemme e simboleggia la nell’anima tua. Nella cera è raffigurata la purezza speranza. La seconda candela è detta "di Bet- dello spirito, nello stoppino l’infermità della carne, lemme", per ricordare la città in cui è nato il Messia nella fiamma l’ardore della carità» (Sant'Antonio). e simboleggia la pace e la chiamata universale alla TI ASPETTO (ed io Ti terrò sempre con me) di Leonardo La Forgia Ti aspetto, verità assoluta, nato senza macchia, per dire parole di salvezza ad un gregge spaurito, peccatore e consapevole di ogni mancanza, di tutte le virtù... Ti terrò sulle mie braccia, dove già splende la Tua parola, quella di antichi Profeti, col giglio candido della purezza dei gesti, illuminati dalla mia lingua, dal mio sapiente discorso, dai miracoli che Tu operi attraverso le mie mani... Vieni a salvarci dai fuochi eterni, dai malvagi miraggi nei deserti infuocati ed io sarò sempre l'ultimo dei tuoi servi a darti gloria, ad adorarti nelle difficoltà, nel bene, nel male...
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