Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...

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Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Serpente di Eurinome

L’energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può
    rendere immortale a seconda della tua utilità
                     universale.

             Benessere occidentale
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Il benessere è quella sorta di filosofia orientale dove chi
lo prova sta bene come in una culla sacra.
Ma in occidente, luogo di battaglie politiche e
grottesche letterature, oggi il benessere si comincia a
valutare prima come bene economico e poi come piacere
e bisogno del corpo di stare bene e provare quello stato
di salute che ormai si fa definire psicofisico.
L’occidente essendo prettamente matematico e
pragmatico sta solo ora, nell’era della sottile
tecnologia, credendo al benessere psicofico, non più come
filosofia di vita, ma come psicologia di quell’equilibrio
delle idee moderne senza il quale tutta l’economia
contemporanea potrebbe crollare insieme ai beni primari
e alla pregiata sapienza; sapienza che ci troviamo
accumulata sotto forma di potente ricchezza occidentale
ma sempre in lacrime.
Perciò l’oriente senza l’occidente se un tempo poteva
esistere oggi non può più resistere, così come è vero pure
il contrario e ciò perché la globalizzazione forma quella
sacralità cosmica che di sicuro è molto più potente di
qualunque impero ed imperatore storico,
che se prima ti arrendeva al suo solo fascino erotico
oggi ti sbatte di fronte il benessere totale, quello tutto
ugualmente occidentale a cui la miserabilità umana
dovrà arrendersi.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Dentro il dadaismo si vive con castità

Nel sole d’oriente la storia diviene occidente, ma
nell’eternità di Dio la sapienza diviene arte.
L’arte non è mai soggettiva e stupefacente, perché vive
bene e nel suo perfetto benessere stilistico, solo nel
Dadaismo.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Infatti tutte le correnti artistiche prima della nascita di
quelle dadaistiche erano tutte belle ed estetiche però non
indossavano in se stesse l’abito bello e di moda e
soprattutto proprio; potevano essere abiti appropriati
all’apparenza estetica, vesti buone e benefiche ma non
potevano vestire la cosa in sé e il suo magnifico
splendore.                   Il Dadaismo invece è l’unica
corrente artistica che rappresenta tutt’oggi quell’arte
contemporanea che sa vestire bene quelli che sono i
noumeni,ossia quegli originali fenomeni della sapienza e
della sua luce.
Oggi dopo venti anni dall’inizio del nuovo millennio,
sono nate opere d’arte Pura e Prima così caste che
oltre che essere individuate come figlie del Dadaismo,
vengono già viste come madri del Finalismo originale
del caos,ossia quella ventata finalista, dadaista e
postmoderna che vede opere non più cariche di senso
storico profondo e neppure di pacificazione di opposti,
ma di libertà finale tutta opposta al caso, una specie di
cinismo causale e fossile che però mira ad
autodeterminarsi tramite la sua indipendenza in quella
Itaca pacifica dove ognuno è se stesso così come tutti e
tutto nel loro senso finale ed originale.
Oggi perciò le relazioni umane restano dadaiste ma non
l’arte e le sue opere pure e prime come pure i primi
frutti.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Come Dio così la Sapienza vivono nella pace dei sensi,
ma ad Itaca, mentre lui produce il Senso e i primi
frutti, lei crea il loro fine ultimo, le prime opere e la
sua arte primigenia.

         Gli olocausti scientifici

Senza la scienza l’uomo millenario non potrebbe far
fronte all’incombenza universale di una luce evoluta da
lui stesso lungo la storia del pianeta.
È così che ogni sorte si dichiara subito, nel
contemporaneo, o come buona o come cattiva e cioè si
dichiara così prepotentemente, in merito agli anni luce
di evoluzione.
Questo nuovo millennio perciò è il millennio scientifico e
tecnologico dove, tanta è tale dittatura, che chi
ignorante viene ucciso dalla scienza pura in lager
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
satanici ed edonistici, in onore degli olocausti
scientifici.
Tali sono le misure scientifiche e tali pure sono le
misure dei satanisti,ma a parità vince sempre la luce
ebraica,ossia quella luce propria umana, che seppure
cancellata dal pregiudizio taoista, si manifesta alla
coscienza sotto forma di valori etici, risalendo il fiume
dell’incoscienza umana.
Nulla più porterà l’uomo alla sufficienza, e perciò
tutto è ormai destinato per ottenere solo il meglio ed
essere il migliore e senza la vecchia guerra abbellita dai
suoi vecchi carri e dalle sue demoniache bombe, oggi si
conduce invece una vita ormai direttamente connaturata
alla guerra per le risorse universali. Qui le armi usate
sono armi tecniche e tecnologiche,le stesse usate per la
conquista dello stesso universo.
Se un tempo gli imperi si costruivano con le
dominazioni oggi si costruiscono con le creazioni e perciò
chi sa creare i propri imperi sempre più individuali e
sempre più ideali è quell’imperatore che come il dio
Nettuno si sa capire in un grande campo di energia.
Allora si può concludere ch’egli olocausti sono e
resteranno quei premi che spettano solo a quegli esseri
diversi dalla natura sapiens ed universale, che fatti
piuttosto di escrementi si sanno accontentare solo di
semplici feticci , mentre tutta la potente scienza va
sempre meno caoticamente nelle mani del più evoluto.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Perciò tutti siamo scienziati, anche satana, ma
l’universo è creato solo dalla luce e dalla sua sapienza
e perciò pretende solo intelligenza e non tollera
l’ignoranza ormai prigioniera della scienza moderna.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Il benessere e l’immortalità psicofisica
Se il benessere è troppo economico rischia di perdere la
sua stessa essenza ossia l’immortalità psicofisica.
È da ultime ricerche scientifiche e psicologiche, che si è
scoperto come un corpo più è libero dall’avarizia
economica e più è immortale anche ancora contaminato
da altri vizi.
Il vizio infatti più potente è l’avarizia che porta alla
distruzione dell’immortalità sia fisica che psicologica,
perché troppo cieco all’universalità di ogni bene.
Perciò il benessere occidentale deve ancora militare per
la purificazione sacra e tantrica delle società europee,
che appaiono, agli occhi della scienza moderna e della
supertecnologia, troppo vecchie e troppo sadiche, al
punto tale che il tecnocentrismo millenario rischia di
trasformare in lutto quell’illuminismo esperienziale,
tutto di propria origine, che fin dal ‘700 fece nascere
sulla terra tante produzioni geniali e tanta impreditoria
industriale.
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Il caos universale e la luce
Serpente di Eurinome - Benessere occidentale - L'energia cosmica come ti può fare morire co0sì ti può rendere immortale a seconda della tua ...
Il caos è la legge della libertà coesiva della materia
universale dove la luce vive nel suo benessere e lontana
dal nulla.
È con questa legge che l’universo compie la sua
ricchezza in maniera sensata e normale.
Tutte le altri leggi sono anormali e possono solo fare
uscire luce dal nulla. Di solito quando serve ingegno,
la materia universale richiama luce dal nulla ma
quando serve psicologia e benessere psicofisico richiama
il caos e la luce dal tutto ormai creato in un ordine
normale.

          Immortalità cosmica
Niente è come Dio e come la sua potenza,ma
nell’universo niente è come la luce, così uguale al suo
buio che è il suo solo opposto.
È pressappoco similmente nell’uomo normale, così
immortale o mortale in relazione all’uso che se fa della
luce e della sua sapienza cosmica. Infatti o diviene
nella sua possibilità intera un morto finale oppure un
essere immortale che vive nel caos universale.
Tutto nella luce è continuamente vero ed intero, e qui in
alto, così come non esiste il bene così non esiste il male,
ma esiste solo quell’immortalità psicofisica che si
manifesta con la bellezza del nulla, totalmente creata e
resa totale dalla sapienza cosmica che la mette tutta
insieme in quel tutto universo dove solo la luce la fa
pura e preziosa.
La luce e la sua misura rebis

La signora luce ama solo la sua sapienza che è la sola
esatta e la sola originale e valida.
Così per misurare qualsiasi cosa è contenuta
nell’universo, la signora luce si veste solo dell’abito suo
proprio e fa solo questo lavoro.
Ogni misura perciò da lei viene significata e valorizzata
e tutto il suo lavoro di intelligenza è il suo guadagno in
sapienza che viene condivisa solo con quelle opere che
sono più simili a lei.
Chi è troppo lontano dalla misura luminosa e pura
allora non viene visto buono e perciò viene lasciato senza
abiti e senza sapienza.
È così che l’universo esiste,così come la luce lo crea e
così come poi lo veste solo della sua misura e solo così è
un unico luogo ricco di sapienza.
La misura della bellezza della luce se la troverà
l’uomo e la sua società postmoderna solo quando la
luce invece di essere sola e sapiente diverrà insieme a
tutti bella ed intelligente e saprà vivere bene e nel
massimo benessere psicofisico.
La massoneria nella divinità tutta dentro
Rebis
La divinità dentro rebis è semplicemente al suo proprio
posto, ossia quello vero e naturale e non si appropria di
abitudini e falsità ma è se stessa e vive bene e nella
bellezza.
Se perciò, vuole, tale divinità, lavorare e vestirsi con
abiti ancora più propri e semplici deve essere
massonica.
Infatti stando bene in mezzo alla miseria, tale divinità,
diviene libera ed universale, ossia tende a realizzare la
sua meta ultima, la purezza e l’immortalità psicofisica.
Ecco perciò che ormai, dopo che la banalità di fine
‘900 è stata dimenticata da chi come gli artisti
millenari hanno potuto creare arte pura ed universale,
il vero e l’intero portano solo a restare puri e coesi
dentro rebis,orientandosi sempre con la di ognuno
propria divinità post rebis,che è la sola che nella
massoneria il vero lo fa finalmente intero e l’intero
totalmente normale, e sarà tale messe della totale
normalità che abiterà in quei luoghi puri dove tutto è
possibile fino alla sua propria possibilità totale e alla
sua immortalità finale.
La saggezza della qualità originale

Ogni cosa creata totale è significativamente migliore
della cosa particolare ed originale.
Perché ogni cosa originale nasce elementare e per
quanto pura possa essere non è qualitativamente potente
quanto quella finale o totale.
È nel nuovo millennio perciò che il pensiero umano è un
pensiero totale e la sua filosofia non è più quella
prontamente Kantiana, ma è ogni filosofia che risulta
sempre più totale e sempre più finale.
Solo così l’uomo moderno si sta avvicinando al
postmodernismo ossia a quell’era finale e felice dove
ogni cosa è ormai una complessità e ogni sua origine
più è buona etica e buona bioetica e più tale cosa
complessa ti porta alla felicità universale, ossia quello
spazio mentale dove l’uomo prova tutta la sua
possibilità e sa subito la misura esatta della sua
immortalità psicofisica.
Perciò la saggezza postmoderna sta proprio nella
conquista dell’immortalità universale e nel benessere
psicofisico etico ed originale.
La trottola della felicità

 Se il gioco e la sua vigliacca malizia
non ha tempo da perdere per il
classicismo storico è per questo che
necessita ovunque ci sia bisogno di
felicità.
Se l’ uomo senza una meta ultima è
niente altro che un uomo malato, con la
sua propria Itaca è invece un uomo
felice.
Così è pure l’universo che esiste forse senza il gioco?
L’universo è solo un gioco della luce contro il Nulla e
perciò tutto ciò che è in lui contenuto siamo tutti e tutto
è gioco.
Così trottolando fra le varie totalità universali,
sappiamo tutti insieme solo la quantità di felicità, che
essendoci data dalla qualità della meta ultima, allora
solo la quantità totale provata da ognuno per se, si fa
chiamare felicità cosmica.
Presto perciò l’uomo matura quanto il Nulla è pure
esso stesso creato ultimo.
Questo modo di fare è come giocare con la trottola tanto
più la premi tanto più provi la felicità.
L’età     felice nel post rebis
Dentro rebis la luce è padrona degli oggetti puri che
abitano nell’universo, perché sanno che da essa sono
stati creati,ma nel post rebis gli oggetti sono maturi e
perciò sanno di esistere per se stessi e per la loro stessa
funzione coesiva ed universale.
È così che l’uomo quando gli oggetti entrano nel post
rebis è un uomo che vive la sua età felice, la sua piena
e totale maturità, ossia quell’età dove lui gioca con con
gli oggetti tutti suoi propri, ossia da lui creati e da lui
estetizzati sia che si trovi vicino o lontano dalla luce
finale.
Così ogni cosa universale da dentro rebis è destinata a
maturare e a volgersi verso l’età della felicità nel post
rebis, dove questa feconda felicità sarà il risultato
maturo della purezza originale di ogni cosa universale
che solo l’uomo sa memorizzare e farla matura e
sapiente.
È così che ogni cosa universale è tutta ordinata al
punto tale che se non ci fosse il post rebis la luce non si
avvalorerebbe di sapienza sua propria e cioè non
proverebbe la sua propria felicità, quella che prova solo
quando è lontana dal nulla.
Nulla esiste per caso nel cosmo

Il caso esiste solo dopo rebis, in quel posto dove il
possibile è così originale e totalmente libero che il caos
qui è ordine primordiale.
Perciò tutto ciò che esiste e che ha una sostanza
complessa ed universale vive dentro una causa ed un
effetto concausato fino alla sua fine distruttiva.
È qui, in questo nulla, dove la complessità si
distrugge, che la causa di se stessa riorigina sempre più
bella e sempre più completa di ogni perfezione.
Questa è la giustizia universale,quella che si comporta
bene solo con i belli della sua vita.

                   Psiche cosmica
La psiche umana serve al cervello e alla sua materia
per coordinare la sublimazione del corpo fisico e la
possibilità data ai sensi per una buona filosofia
cosmica.
L’uomo senza la psiche infatti non
sarebbe uomo universale e cioè non
potrebbe comprendere teorie ed
assiomi filosofici grandi, se non
piccoli pensieri inferenziali.
È così perciò che l’uomo moderno
è arrivato alla magna produzione
culturale di inizio millennio, e ciò
con l’espansione cosmica e
psicofisica del suo corpo, ormai
umile servo della sua psiche, che
dà potere solo al suo grande
ingegno e al solo suo proprio grande sapere universale
che non è teoria scientifica ma amore della sua
psicologia solo cosmica.

Psicofica delle emozioni

Tutte le emozioni che l’uomo millenario prova sono tutte
connesse all’universale.
Infatti se l’uomo primitivo esperiva le emozioni
camminando ed evolvendo verso la luce, che nella notte
dei tempi era la luce del fuoco, oggi, la luce millenaria
che esperisce è luce universale.
Perciò le emozioni moderne sono espansioni cosmiche di
un corpo che diviene sublime e perciò utile alla
produzione estetica ed isterica universale.
Il corpo millenario infatti è adatto solo alla sua
funzione e la sa sfruttare fino alla sua totale
possibilità.
Perciò, viene facile pensare al pensiero universale della
coesione come pensiero sociale totalmente adattivo.
Questo è quel pensiero che da sociale, con la coesione,
diviene più delle sue umili parti, e la sua funzione
gestaltica infatti sarà quella funzione universale che,
tutta utile a tutti gli altri, si trasformerà in emozioni
di felicità cosmica, ossia quel benessere psicofisico che
tende a qualificare e a valorizzare sempre più il piano
della psiche, che di sicuro quando non è magia, la
coscienza morale terrestre, piuttosto la tiene prigioniera.
Il benessere psicofisico è immortale quanto
la sua possibilità totale

        FINITO DI STAMPARE IL 25 GIUGNO 2020
Dentro il dadaismo si vive con castità

Nel sole d’oriente la storia diviene occidente, ma
nell’eternità di Dio la sapienza diviene arte.
L’arte non è mai soggettiva e stupefacente, perché vive
bene e nel suo perfetto benessere stilistico, solo nel
Dadaismo.
Infatti tutte le correnti artistiche prima della nascita di
quelle dadaistiche erano tutte belle ed estetiche però non
indossavano in se stesse l’abito bello e di moda e
soprattutto proprio; potevano essere abiti appropriati
all’apparenza estetica, vesti buone e benefiche ma non
potevano vestire la cosa in sé e il suo magnifico
splendore.                   Il Dadaismo invece è l’unica
corrente artistica che rappresenta tutt’oggi quell’arte
contemporanea che sa vestire bene quelli che sono i
noumeni,ossia quegli originali fenomeni della sapienza e
della sua luce.
Oggi dopo venti anni dall’inizio del nuovo millennio,
sono nate opere d’arte Pura e Prima così caste che
oltre che essere individuate come figlie del Dadaismo,
vengono già viste come madri del Finalismo originale
del caos,ossia quella ventata finalista, dadaista e
postmoderna che vede opere non più cariche di senso
storico profondo e neppure di pacificazione di opposti,
ma di libertà finale tutta opposta al caso, una specie di
cinismo causale e fossile che però mira ad
autodeterminarsi tramite la sua indipendenza in quella
Itaca pacifica dove ognuno è se stesso così come tutti e
tutto nel loro senso finale ed originale.
Oggi perciò le relazioni umane restano dadaiste ma non
l’arte e le sue opere pure e prime come pure i primi
frutti.
Come Dio così la Sapienza vivono nella pace dei sensi,
ma ad Itaca, mentre lui produce il Senso e i primi
frutti, lei crea il loro fine ultimo, le prime opere e la
sua arte primigenia.

         Gli olocausti scientifici

Senza la scienza l’uomo millenario non potrebbe far
fronte all’incombenza universale di una luce evoluta da
lui stesso lungo la storia del pianeta.
È così che ogni sorte si dichiara subito, nel
contemporaneo, o come buona o come cattiva e cioè si
dichiara così prepotentemente, in merito agli anni luce
di evoluzione.
Questo nuovo millennio perciò è il millennio scientifico e
tecnologico dove, tanta è tale dittatura, che chi
ignorante viene ucciso dalla scienza pura in lager
satanici ed edonistici, in onore degli olocausti
scientifici.
Tali sono le misure scientifiche e tali pure sono le
misure dei satanisti,ma a parità vince sempre la luce
ebraica,ossia quella luce propria umana, che seppure
cancellata dal pregiudizio taoista, si manifesta alla
coscienza sotto forma di valori etici, risalendo il fiume
dell’incoscienza umana.
Nulla più porterà l’uomo alla sufficienza, e perciò
tutto è ormai destinato per ottenere solo il meglio ed
essere il migliore e senza la vecchia guerra abbellita dai
suoi vecchi carri e dalle sue demoniache bombe, oggi si
conduce invece una vita ormai direttamente connaturata
alla guerra per le risorse universali. Qui le armi usate
sono armi tecniche e tecnologiche,le stesse usate per la
conquista dello stesso universo.
Se un tempo gli imperi si costruivano con le
dominazioni oggi si costruiscono con le creazioni e perciò
chi sa creare i propri imperi sempre più individuali e
sempre più ideali è quell’imperatore che come il dio
Nettuno si sa capire in un grande campo di energia.
Allora si può concludere ch’egli olocausti sono e
resteranno quei premi che spettano solo a quegli esseri
diversi dalla natura sapiens ed universale, che fatti
piuttosto di escrementi si sanno accontentare solo di
semplici feticci , mentre tutta la potente scienza va
sempre meno caoticamente nelle mani del più evoluto.
Perciò tutti siamo scienziati, anche satana, ma
l’universo è creato solo dalla luce e dalla sua sapienza
e perciò pretende solo intelligenza e non tollera
l’ignoranza ormai prigioniera della scienza moderna.
Il benessere e l’immortalità psicofisica
Se il benessere è troppo economico rischia di perdere la
sua stessa essenza ossia l’immortalità psicofisica.
È da ultime ricerche scientifiche e psicologiche, che si è
scoperto come un corpo più è libero dall’avarizia
economica e più è immortale anche ancora contaminato
da altri vizi.
Il vizio infatti più potente è l’avarizia che porta alla
distruzione dell’immortalità sia fisica che psicologica,
perché troppo cieco all’universalità di ogni bene.
Perciò il benessere occidentale deve ancora militare per
la purificazione sacra e tantrica delle società europee,
che appaiono, agli occhi della scienza moderna e della
supertecnologia, troppo vecchie e troppo sadiche, al
punto tale che il tecnocentrismo millenario rischia di
trasformare in lutto quell’illuminismo esperienziale,
tutto di propria origine, che fin dal ‘700 fece nascere
sulla terra tante produzioni geniali e tanta impreditoria
industriale.

Il benessere psicofisico e la sua morale

Il benessere psicofisico moderno non è più quello
dell’antica Grecia o del vecchio Impero Romano, dove
tutto ciò che un corpo di quei tempi provava era
l’amore.
Oggi il corpo sà di essere psicofico e perciò prova
edonismo cosmico grazie a quel gioco vitruviano delle
emozioni che da lui escono proiettate verso un oggetto
universale puro.
Perciò l’uomo millenario ha ormai una “morale
normale”e non più una “morale primitiva”come quella
di quell’uomo medioevale che tutto affidava a quel
Dio della notte dei tempi che vedeva da punire l’uomo
come infante egocentrico perché narcisista.
Oggi la moralità moderna si presenta come un uomo
intelligente, bello e ricco di teorie economiche, dove, chi
come quest’uomo, ha costruito società democratiche, sa
che per trasformarle in società universali deve ancora
per un po’ provare ad esprimere benessere psicofisico
sempre meno corrotto dal narcisismo maligno.

Il caos universale e la luce

Il caos è la legge della libertà coesiva della materia
universale dove la luce vive nel suo benessere e lontana
dal nulla.
È con questa legge che l’universo compie la sua
ricchezza in maniera sensata e normale.
Tutte le altri leggi sono anormali e possono solo fare
uscire luce dal nulla. Di solito quando serve ingegno,
la materia universale richiama luce dal nulla ma
quando serve psicologia e benessere psicofisico richiama
il caos e la luce dal tutto ormai creato in un ordine
normale.

          Immortalità cosmica
Niente è come Dio e come la sua potenza,ma
nell’universo niente è come la luce, così uguale al suo
buio che è il suo solo opposto.
È pressappoco similmente nell’uomo normale, così
immortale o mortale in relazione all’uso che se fa della
luce e della sua sapienza cosmica. Infatti o diviene
nella sua possibilità intera un morto finale oppure un
essere immortale che vive nel caos universale.
Tutto nella luce è continuamente vero ed intero, e qui in
alto, così come non esiste il bene così non esiste il male,
ma esiste solo quell’immortalità psicofisica che si
manifesta con la bellezza del nulla, totalmente creata e
resa totale dalla sapienza cosmica che la mette tutta
insieme in quel tutto universo dove solo la luce la fa
pura e preziosa.

La luce e la sua misura rebis

La signora luce ama solo la sua sapienza che è la sola
esatta e la sola originale e valida.
Così per misurare qualsiasi cosa è contenuta
nell’universo, la signora luce si veste solo dell’abito suo
proprio e fa solo questo lavoro.
Ogni misura perciò da lei viene significata e valorizzata
e tutto il suo lavoro di intelligenza è il suo guadagno in
sapienza che viene condivisa solo con quelle opere che
sono più simili a lei.
Chi è troppo lontano dalla misura luminosa e pura
allora non viene visto buono e perciò viene lasciato senza
abiti e senza sapienza.
È così che l’universo esiste,così come la luce lo crea e
così come poi lo veste solo della sua misura e solo così è
un unico luogo ricco di sapienza.
La misura della bellezza della luce se la troverà
l’uomo e la sua società postmoderna solo quando la
luce invece di essere sola e sapiente diverrà insieme a
tutti bella ed intelligente e saprà vivere bene e nel
massimo benessere psicofisico.

La massoneria nella divinità tutta dentro
Rebis

La divinità dentro rebis è semplicemente al suo proprio
posto, ossia quello vero e naturale e non si appropria di
abitudini e falsità ma è se stessa e vive bene e nella
bellezza.
Se perciò, vuole, tale divinità, lavorare e vestirsi con
abiti ancora più propri e semplici deve essere
massonica.
Infatti stando bene in mezzo alla miseria, tale divinità,
diviene libera ed universale, ossia tende a realizzare la
sua meta ultima, la purezza e l’immortalità psicofisica.
Ecco perciò che ormai, dopo che la banalità di fine
‘900 è stata dimenticata da chi come gli artisti
millenari hanno potuto creare arte pura ed universale,
il vero e l’intero portano solo a restare puri e coesi
dentro rebis,orientandosi sempre con la di ognuno
propria divinità post rebis,che è la sola che nella
massoneria il vero lo fa finalmente intero e l’intero
totalmente normale, e sarà tale messe della totale
normalità che abiterà in quei luoghi puri dove tutto è
possibile fino alla sua propria possibilità totale e alla
sua immortalità finale.

La saggezza della qualità originale

Ogni cosa creata totale è significativamente migliore
della cosa particolare ed originale.
Perché ogni cosa originale nasce elementare e per
quanto pura possa essere non è qualitativamente potente
quanto quella finale o totale.
È nel nuovo millennio perciò che il pensiero umano è un
pensiero totale e la sua filosofia non è più quella
prontamente Kantiana, ma è ogni filosofia che risulta
sempre più totale e sempre più finale.
Solo così l’uomo moderno si sta avvicinando al
postmodernismo ossia a quell’era finale e felice dove
ogni cosa è ormai una complessità e ogni sua origine
più è buona etica e buona bioetica e più tale cosa
complessa ti porta alla felicità universale, ossia quello
spazio mentale dove l’uomo prova tutta la sua
possibilità e sa subito la misura esatta della sua
immortalità psicofisica.
Perciò la saggezza postmoderna sta proprio nella
conquista dell’immortalità universale e nel benessere
psicofisico etico ed originale.

            La trottola della felicità

 Se il gioco e la sua vigliacca malizia non ha tempo da
perdere per il classicismo storico è per questo che
necessita ovunque ci sia bisogno di felicità.
Se l’ uomo senza una meta ultima è niente altro che un
uomo malato, con la sua propria Itaca è invece un
uomo felice.
Così è pure l’universo che esiste forse senza il gioco?
L’universo è solo un gioco della luce contro il Nulla e
perciò tutto ciò che è in lui contenuto siamo tutti e tutto
è gioco.
Così trottolando fra le varie totalità universali,
sappiamo tutti insieme solo la quantità di felicità, che
essendoci data dalla qualità della meta ultima, allora
solo la quantità totale provata da ognuno per se, si fa
chiamare felicità cosmica.
Presto perciò l’uomo matura quanto il Nulla è pure
esso stesso creato ultimo.
Questo modo di fare è come giocare con la trottola tanto
più la premi tanto più provi la felicità.

L’età     felice nel post rebis

Dentro rebis la luce è padrona degli oggetti puri che
abitano nell’universo, perché sanno che da essa sono
stati creati,ma nel post rebis gli oggetti sono maturi e
perciò sanno di esistere per se stessi e per la loro stessa
funzione coesiva ed universale.
È così che l’uomo quando gli oggetti entrano nel post
rebis è un uomo che vive la sua età felice, la sua piena
e totale maturità, ossia quell’età dove lui gioca con con
gli oggetti tutti suoi propri, ossia da lui creati e da lui
estetizzati sia che si trovi vicino o lontano dalla luce
finale.
Così ogni cosa universale da dentro rebis è destinata a
maturare e a volgersi verso l’età della felicità nel post
rebis, dove questa feconda felicità sarà il risultato
maturo della purezza originale di ogni cosa universale
che solo l’uomo sa memorizzare e farla matura e
sapiente.
È così che ogni cosa universale è tutta ordinata al
punto tale che se non ci fosse il post rebis la luce non si
avvalorerebbe di sapienza sua propria e cioè non
proverebbe la sua propria felicità, quella che prova solo
quando è lontana dal nulla.

Nulla esiste per caso nel cosmo

Il caso esiste solo dopo rebis, in quel posto dove il
possibile è così originale e totalmente libero che il caos
qui è ordine primordiale.
Perciò tutto ciò che esiste e che ha una sostanza
complessa ed universale vive dentro una causa ed un
effetto concausato fino alla sua fine distruttiva.
È qui, in questo nulla, dove la complessità si
distrugge, che la causa di se stessa riorigina sempre più
bella e sempre più completa di ogni perfezione.
Questa è la giustizia universale,quella che si comporta
bene solo con i belli della sua vita.

Psiche cosmica
La psiche umana serve al cervello e alla sua materia
per coordinare la sublimazione del corpo fisico e la
possibilità data ai sensi per una buona filosofia
cosmica.
L’uomo senza la psiche infatti non sarebbe uomo
universale e cioè non potrebbe comprendere teorie ed
assiomi filosofici grandi, se non piccoli pensieri
inferenziali.
È così perciò che l’uomo moderno è arrivato alla magna
produzione culturale di inizio millennio, e ciò con
l’espansione cosmica e psicofisica del suo corpo, ormai
umile servo della sua psiche, che dà potere solo al suo
grande ingegno e al solo suo proprio grande sapere
universale che non è teoria scientifica ma amore della
sua psicologia solo cosmica.
Psicofica delle emozioni

Tutte le emozioni che l’uomo millenario prova sono tutte
connesse all’universale.
Infatti se l’uomo primitivo esperiva le emozioni
camminando ed evolvendo verso la luce, che nella notte
dei tempi era la luce del fuoco, oggi, la luce millenaria
che esperisce è luce universale.
Perciò le emozioni moderne sono espansioni cosmiche di
un corpo che diviene sublime e perciò utile alla
produzione estetica ed isterica universale.
Il corpo millenario infatti è adatto solo alla sua
funzione e la sa sfruttare fino alla sua totale
possibilità.
Perciò, viene facile pensare al pensiero universale della
coesione come pensiero sociale totalmente adattivo.
Questo è quel pensiero che da sociale, con la coesione,
diviene più delle sue umili parti, e la sua funzione
gestaltica infatti sarà quella funzione universale che,
tutta utile a tutti gli altri, si trasformerà in emozioni
di felicità cosmica, ossia quel benessere psicofisico che
tende a qualificare e a valorizzare sempre più il piano
della psiche, che di sicuro quando non è magia, la
coscienza morale terrestre, piuttosto la tiene prigioniera.
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