Se un virus, per quanto incoronato, spera di fermarci si sbaglia di grosso! - PAESE - QUINTO - ISTRANA / TV solo ci vediamo a maggio .a ...
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PAESE – QUINTO – ISTRANA / TV …solo ci vediamo a maggio! ...a breve le nuove date …perchè…. ..se un virus, per quanto incoronato, spera di fermarci… si sbaglia di grosso!
…e comunque, cara ATTA3Veneto,… #ioRESTOaCASA..! …e ti mando tante idee per argomenti che vorrei approfondire..! info@atta3veneto.it
Professor of Microbiology and Virology ATTA3veneto interroga per voi il virologo di fama internazionale Emeritus Professor, University of Padova Prof. G.PALU’ che abbiamo avuto l’onere di avere con noi della Adjunct Professor of Neurosciences and of Science and Technology, serata a Ormelle /TV nell’ottobre 2017. IN quella occasione ci Temple University, Philadelphia, U.S.A. parlò delle terapie innovative per combattere i tumori usando i virus come «veicoli» per andare ad uccidere il tumore…! ..oggi chi spiegherà alcuni punti chiave di questo nuovo virus che tanto ci preoccupa: il CORONAvirus / COVID-19. • Questo COVID-19 resterà per sempre sotto sotto e poi ci abitueremo come al virus dell’influenza e ci potremmo difendere con un vaccino..? • Tornerà periodicamente e sempre così? Prof. Giorgio Palù: già pro- • I soggetti postivi ma asintomatici per quanto Rettore e Preside della facoltà di Medicina restano “contagiosi”…prima o poi finisce?! dell’Università di Padova e direttore scientifico • Chi lo supera in sostanza è perchè si è “vaccinato” dell’IRCCS IOV di PD, da solo?! esperto e membro dell’ AIFA, ISS, CSS, ECDC, presidente • Se lavoriamo in un abiente dove ci sono state delle Società Italiana ed Europea di Virologia, sicure positività, per “proteggere” i nostri cari a ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università di casa le solite regole che conosciamo: Padova e direttore del mascherina/guanti/distanza/silenzio/pulizie … Laboratorio regionale di Microbiologia, fresco bastano…?! vincitore del prestigioso Premio Internazionale GLenghi e Flaviano Magrassi 2019,
I Coronavirus li conosciamo dagli anni ‘60: sono virus zoonotici in quanto arrivano all’uomo dal loro serbatoio naturale (roditori e pipistrelli) dopo un passaggio in un ospite intermedio (bovino, zibetto, dromedario….). Quattro coronavirus producono un «semplice raffreddore» (229E, OC43, NL63 – HKU1) ma altri due hanno causato epidemie con gravi affezioni polmonari, la SARS, iniziata in Cina a novembre 2002 ed esauritisi a giugno 2003, con oltre 8000 casi ed il 10% di mortalità e la MERS, manifestatasi nel 2012 in Arabia Saudita, responsabile di 2700 casi (mortalità del 35%) con ancora alcuni casi sporadici (2017/18) in Medio Oriente. Si sviluppano: per ricorrenze stagionali (HCoV del raffreddore, che hanno ormai per serbatoio l’uomo) o per epidemie che tendono a spegnersi nel tempo (SARS e MERS). Diverso è il caso del SARS-CoV-2 responsabile della sindrome respiratoria acuta grave denominata COVID-19, manifestatasi in Cina a dicembre 2019, primo esempio di un coronavirus responsabile di una pandemia (oltre 150.000 casi nel mondo con taso di mortalità ancora non precisamente definito da 0,9 a 3,5%). SARS-CoV-2 ha un periodo di incubazione da 1 a 14 giorni; si presume un soggetto lo possa trasmettere per una decina di gg dall’esordio dei sintomi. Il destino di questo virus non è certo: potrebbe estinguersi come quello della SARS, potrebbe ricomparire in forma sporadica come il virus della MERS, o «umanizzarsi» come i coronavirus del raffreddore perdendo parte della sua virulenza e ricorrere stagionalmente. I Vaccini: almeno 20 sono già in allestimento in US, Cina e resto del mondo grazie alla sequenza genomica riprodotta sinteticamente; serve però un adeguato modello animale per saggiarne l’efficacia prima di passare ai volontari umani (tempo previsto per l’impiego sul campo 1-2 anni). Sono in fase di studio anche farmaci e anticorpi monoclonali in grado di neutralizzare l’infettività virale. Parimenti si sta studiando la produzione di anticorpi specifici nei soggetti dove si è registrato il principale focolaio epidemico, per capire la vera distribuzione del virus nella popolazione (80% dei casi sono paucisintomatici o asintomatici) e ottenere così dei corretti tasi di morbosità e letalità. Si capirà inoltre da questi studi se il virus produce un’immunità permanente. Si trasmette attraverso le micro-gocce di aerosol (persone infette chiaramente ma anche positivi asintomatici); le goccioline sono «pesanti» e come forma aerea il virus non «vola» oltre 1 metro e si posa su attrezzi ed utensili oltre che sulle nostre mani: per questo evitiamo di stringerci la mano e puliamo oggetti e superfici con varecchina ed alcol..! A differenza del virus dell’influenza che sceglie di legarsi all’acido sialico (presente abbondantemente nel muco e nella membrana delle cellule delle alte vie respiratorie), SARS- CoV-2 si lega ad un enzima che abbiamo negli alveoli (parte finale dell’albero respiratorio dove i capillari scambiano ossigeno) e quindi colpisce le strutture attraverso le quali «respiriamo» riempendo gli alveoli di «essudato»; questi non sono più in grado di scambiare ossigeno, ed il paziente non è così più in grado di respirare.…questa è la POLMONITE INTERSTIZIALE I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus ..della quale non è raro morire! respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie essudato alveol alveoli sani come la MERS e la SARS Sono chiamati così per le spicole a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
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