Se il Bosco Verticale fa tendenza: ecco la Garden Tower svizzera

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Se il Bosco Verticale fa
tendenza: ecco la Garden
Tower svizzera
Edifici come il One Central Park di Jean Nouvel, realizzato a
Sydney con la collaborazione di Patrick Blanc (Best Tall
Building 2014 Worldwide, intervista qui), e il Bosco Verticale
di Stefano Boeri Architetti, che dalle pluripremiate due torri
verdi milanesi sono in replica anche a Losanna e Nanjing,
stanno facendo scuola (qui le foto del Bosco originale, quello
milanese). È infatti sorta a Wabern, ricco e ambito sobborgo
residenziale a sud di Berna, la Garden Tower progettata dallo
studio di Basilea Buchner Bründler, già autori del padiglione
svizzero all’Expo di Shanghai.

L’edificio è parte del Bächtelenpark, operazione immobiliare
che ha trasformato un’area di 24.000 mq ed è stata
commissionata da Hans Widmer e gestita da Priora AG, in cui
cinque lotti di terreno hanno accolto altrettanti complessi
residenziali tipologicamente differenziati. La svettante torre
affidata a Buchner Bründler è l’edificio più alto e proprio
per questo non ha mancato di sollevare localmente qualche
polemica: è frutto di un concorso di progettazione vinto dallo
studio nel 2007, che per ogni area chiedeva lo sviluppo di un
tema specifico, e ha elaborato l’”abitare con vista”, che ha
portato i progettisti a optare per un volume sviluppato in
altezza aperto sul paesaggio alpino che circonda Berna.
(C) Buchner Brundler

Inserita in un contesto urbano che nell’immediato intorno vede
residenze poco dense ma anche un basso complesso industriale
(abilmente dissimulato dai servizi fotografici), la Garden
Tower si posiziona lungo la ferrovia e si eleva per 53 m
realizzando 17 livelli di cui uno interrato. La struttura è
svasata, si allarga salendo verso l’alto ed è impostata
definendo una pianta poligonale che si ripete in tutti i
piani. All’interno, 45 appartamenti di diversa metratura sono
organizzati attorno a un nucleo centrale di collegamenti
verticali (scala e ascensori). Tutti hanno affaccio verso il
paesaggio e concentrano nella parte più interna i locali di
servizio, distribuendo sul perimetro esterno le zone giorno e
le zone notte.

//www.youtube.com/watch?v=6-olSjUtfOA
Lo sfaccettato involucro esterno è costituito da una
superficie vetrata continua costituita da trasparenti chiusure
a tutt’altezza per ogni piano, e dà accesso ad ampi terrazzi
che circondano completamente l’edificio espandendo e animando
il suo perimetro con i loro sbalzi.

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I materiali e le forme che danno consistenza alla Garden Tower
vogliono trarre ispirazione dalle vicine montagne e creano un
edificio amorfo e fortemente materico. Vetro e cemento armato,
prefabbricato e gettato in opera, sono i principali materiali
costitutivi di un edificio ritmicamente tagliato dai solai
che, sbordando dall’involucro trasparente, creano terrazze
ampie e multiformi. La struttura portante è costituita da un
nucleo centrale e da orizzontamenti in cemento armato gettato
in opera, mentre le particolari travi di bordo caratteristiche
dell’esterno, anche loro in cemento armato, sono elementi
prefabbricati.

Photogallery

© Ruedi Walti

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© Daniela & Tonatiuh

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© Carl Stahl ARC

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© Daniela & Tonatiuh

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© Buchner Bründler

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© Buchner Bründler
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© Buchner Bründler

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Peculiarità della Garden Tower è la completa assenza di
balaustre a chiusura di balconi e terrazze. Il sistema di
protezione anticaduta è completamente costituito da quasi
invisibili reti metalliche pretensionate composte da cavi di
acciaio inossidabile (X-TEND calcolate e realizzate
dall’azienda Carl Stahl) dalle molteplici funzioni.

La prima riguarda l’indispensabile sicurezza e protezione
anticaduta: la loro portanza è calcolata in modo da garantire
la tenuta al peso delle persone e degli oggetti ed è garantita
dal tensionamento dei cavi fissati superiormente e
inferiormente. La seconda è estetica: non impattano su un
edificio che può restituire la sue volumetrie e le sue
trasparenze in tutta la loro purezza.

La terza, e forse la più importante per la definizione
dell’edificio e del suo inserimento paesaggistico, riguarda la
funzione e l’estetica insieme: le reti diventano infatti
un’ampia superficie di supporto alla crescita delle piante che
rendono quello che potrebbe essere solo un edificio alto di
vetro e cemento una vera torre giardino. Varie tipologie di
verde sono infatti seminate all’interno di 100 vasche
distribuite sulle terrazze e sono irrigate in modo automatico
attraverso un sistema integrato nella struttura a supporto
della rete metallica. Possono ricoprire in facciata fino a
1.200 mq e sono state scelte in funzione dell’esposizione dei
fronti e dell’apertura desiderata verso il paesaggio.

Approfondimenti
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gestionali
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