Sanremo, al via la rassegna autunnale dei Martedì Letterari del Casinò

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Sanremo, al via la rassegna autunnale dei Martedì Letterari del Casinò
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     Sanremo, al via la rassegna autunnale dei Martedì
     Letterari del Casinò
     di Redazione – 06 Ottobre 2021 – 9:29

     Sanremo. Stefano Zecchi, Marco Malvaldi, Massimo Bonelli, Gabriele Beccaria,
     giornalista scientifico, penna de La Stampa, Massimo Inguscio, fisico e presidente del
     CNR, Mauro Mazza, Heddi Goodrich, Oscar Farinetti, Franco Forte, Giuseppe
     Conte Premio alla Carriera sono i protagonisti della rassegna autunnale dei Martedì
     Letterari del Casinò di Sanremo.

     «Ritornano i Martedì Letterari un ritorno che significa nuovi momenti culturali ma anche
     rinnovata frequentazione per il nostro affezionato pubblico che in questi mesi ha atteso
     questo momento – sottolinea il consigliere del Cda, Barbara Biale – Tante proposte
     culturali di grande interesse che spaziano dalla Letteratura contemporanea ai temi storici
     a quelli della sostenibilità con un’unica finalità onorare la nostra tradizione, il nostro brand
     anche culturale, guardando al futuro e alle aspettative di chi frequenta il nostro teatro,
     spesso simile ad un cenacolo dove il confronto è sinonimo di continua crescita».

     Stefano Zecchi, scrittore, saggista, psicologo inaugura il 12 ottobre la stagione
     autunnale dei Martedì Letterari con il suo ultimo libro “Anime Nascoste “ (Mondadori ).
     Per Stefano Zecchi presidente onorario del Premio Letterario Internazionale Casinò di
     Sanremo Antonio Semeria che ha visto lo scorso 25 settembre la presenza di Andrea
     Vitale, Marco Buticchi, Mara Fazio e Saverio Simonelli è un ritornare al pubblico del
     Teatro dell’Opera del Casinò che gli ha sempre tributato una calorosa accoglienza.

     Il 19 ottobre Gabriele Beccaria, giornalista scientifico, penna de La Stampa, e Massimo
     Inguscio, fisico e Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), illustreranno
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     alle 16.30 nel Teatro dell’Opera il saggio scritto a due mani: ”Come potrebbe essere il
     domani”. (Bur Rizzoli) Uno sguardo scientifico ed analiticamente condotto sulla certezza
     che il ritorno alla ricerca scientifica rigorosa sia uno strumento valido per far fronte a
     questa nuova epoca marcata da pandemie e cambiamenti climatici, sociali e politici, per un
     futuro migliore e meno incerto.

     Venerdì 22 ottobre alle 17 anteprima della cerimonia del Premio Letterario
     Internazionale “Casinò di Sanremo Antonio Semeria” che attribuirà il Premio alla
     carriera al poeta e scrittore Giuseppe Conte, Mauro Mazza scrittore, saggista, già
     direttore Rai, presenta il suo ultimo lavoro: ”Diario dell’ultima notte” (Lalepre).

     Sabato 23 ottobre alle 17 si riunirà la giuria popolare del Premio Semeria per
     decretare i vincitori della sezione “Inediti”. Parteciperà in qualità di premiato Giuseppe
     Conte.

     Il 26 ottobre alle 16.30 Marco Malvaldi racconterà in “Bolle di Sapone” (Sellerio)
     appena editato e già successo editoriale la nuova avventura dei suoi “ attempati affezionati
     “del Bar Lume.

     Venerdì 29 ottobre alle 18.30 un omaggio alla musica. Massimo Bonelli presenta il
     libro “Rockonti Storie ai confini tra fantasia e realtà” ( Casa Italia edizioni).

     A novembre tre appuntamenti con Heddi Goodrich, Oscar Farinetti e Franco Forte. Il 9
     novembre alle 16.30 Heddi Goodrich presenta il suo nuovo libro “L’Americana”
     (Giunti). Il 16 novembre alle 16.30 Oscar Farinetti, eccezionalmente nel teatro Ariston,
     approfondirà la sua autobiografia (autorizzata malvolentieri): ”Never quiet. La mia
     Storia” (Rizzoli). Il 23 novembre alle 16.30 lo scrittore Franco Forte, responsabile dei
     servizi editoriali Mondadori, illustra il suo ultimo libro “L’uranio di Mussolini”
     (Mondadori).

     Primo appuntamento il 12 ottobre alle 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò
     Stefano Zecchi presenta il volume “Anime nascoste”. (Mondadori) Introducono l’autore
     Carlo Sburlati, e Marzia Taruffi, curatrice della rassegna. La trama del libro parla di
     Lorenzo, un antiquario, ha quasi cinquant’anni quando conosce Barbara, affascinante
     compositrice di musica per teatro. L’intesa è immediata, e l’incontro fortuito matura pian
     piano in relazione e la relazione in convivenza, pur tra le ombre degli amori passati con i
     loro ricordi felici e le profonde ferite non sempre rimarginate. Barbara non cancella la
     memoria del marito, e Lorenzo quella meno definita, però ingombrante, di Gloria. Nel
     momento più doloroso dell’ormai lunga relazione tra Lorenzo e Barbara, torna
     inaspettatamente in scena Gloria, arrestata a Parigi durante una complessa indagine per
     omicidio. Lorenzo decide di incontrarla per sciogliere i nodi che continuano a fremere nel
     suo presente: parte per Parigi, senza sapere cosa Gloria voglia dirgli né cosa proverà nel
     rivederla. Ma il viaggio in treno è l’occasione per Lorenzo (“Un uomo che si è creato un
     mondo e ci si è chiuso dentro”) di ripercorrere la propria vita, dall’infanzia a Venezia, alle
     prime, traccianti letture fino al trasferimento per l’università di Milano. Proprio qui, tra le
     vie della città dei Navigli, Lorenzo ritrova Gloria, dopo averla per poche ore conosciuta a
     Venezia, durante una drammatica circostanza. La ragazza, anima nevrotica quanto
     affascinante, trascina Lorenzo, con il suo amore avvolgente, nei vortici incandescenti della
     lotta studentesca e dei suoi tragici sviluppi che sconvolsero un intero Paese. Nel suo nuovo
     romanzo, Stefano Zecchi ci consegna il ritratto lucido e appassionato di una generazione
     incendiaria e incendiata, una storia di formazione letteraria e politica che racconta in
     chiave totalmente inedita il Sessantotto, dando voce a una gioventù emarginata e ribelle,

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     scivolata nella spirale di un estremismo vissuto con passione, disancorato dalla realtà,
     dimostrando che ciascuno di noi è l’artefice di ciò che è, e dei ricordi che lascia in eredità.

     Stefano Zecchi (Venezia, 1945) è uno scrittore e un giornalista. Dopo la laurea in
     Filosofia conseguita all’Università degli Studi di Milano, ha insegnato in prestigiose
     università italiane, come quella di Padova, ed estere, come l’Università Tagore di Calcutta.
     Tra le sue opere ricordiamo la recente “Quando ci batteva forte il cuore”(Mondadori),
     incentrata sulla figura del piccolo Sergio, un abitante di Pola nel periodo dell’annessione
     dell’Istria all’area di influenza sovietica, che si troverà, suo malgrado, a fuggire alla volta
     di Venezia in compagnia di un padre che per il bambino è poco più di un estraneo. Celebri
     anche “Rose bianche a Fiume”, “Le promesse della bellezza” e “Amata per caso” tutti editi
     da Mondadori.

     Il 19 ottobre Gabriele Beccaria, giornalista scientifico, penna de La Stampa, e Massimo
     Inguscio, fisico e Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), illustreranno il
     volume: ”Come potrebbe essere il domani” (Bur Rizzoli). Massimo Inguscio e Gabriele
     Beccaria viaggiano dal passato al presente, verso il domani, esplorando le nuove frontiere:
     Intelligenza Artificiale, super-computer, tecnologie quantistiche, biomedicina,
     climatologia, bio-economia, digital humanities. In un’epoca di sconvolgimenti globali –
     pandemici, climatici, sociali e politici – la scienza è il filo d’Arianna. Solo un forte ritorno di
     fiducia collettiva e di investimenti nella ricerca guiderà la società fuori dal labirinto e la
     sua intelligente resilienza ci proietterà ancora una volta verso il futuro. Sfruttando lo
     sguardo a vasto raggio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ente di ricerca numero uno
     in Italia e tra i principali in Europa e nel mondo, che nel 2023 celebra i primi cent’anni,
     Massimo Inguscio e Gabriele Beccaria viaggiano dal passato al presente, verso il domani,
     esplorando le nuove frontiere: Intelligenza Artificiale, super-computer, tecnologie
     quantistiche, biomedicina, climatologia, bio-economia, digital humanities. Scopriremo
     come si imita la capacità delle piante di trasformare la luce in energia e cibo. Esploreremo
     le personalità multiple dell’Intelligenza Artificiale e le opportunità controintuitive delle
     tecnologie quantistiche. Accarezzeremo alcune idee anticonvenzionali per metterci al
     sicuro dai disastri climatici e indagheremo come si dà la caccia ai virus. Studiando i
     cervelli biologici, approderemo a quelli sintetici per spingerci sulla Luna, Marte e oltre. È
     un viaggio verso un domani che prende forma adesso e che ha bisogno della libera
     creatività di ricercatrici e ricercatori, di strategie multidisciplinari e di una ritrovata
     consapevolezza da parte delle élite politiche e imprenditoriali. Tutto ciò dipenderà dalla
     capacità di tutti noi di comprendere il vero valore della scienza, compiendo uno sforzo di
     immaginazione e volontà, lasciandosi conquistare dalla meraviglia che la ricerca scientifica
     e la tecnologia sanno suscitare.

     Il 22 ottobre è in programma la presentazione del volume “Diario dell’ultima notte” di
     Mauro Mazza, un’anteprima della cerimonia del Premio “Semeria”. Il romanzo racconta
     gli ultimi mesi di Galeazzo Ciano, dal Gran Consiglio del 25 luglio 1943 alla sua condanna
     a morte l’11 gennaio 1944, dagli altari del potere alla polvere della prigionia,
     all’esecuzione per tradimento. Tra i personaggi, Edda Ciano e Benito Mussolini. Il conflitto
     padre-figlia sulla sorte di Galeazzo è profondo, lancinante, insanabile. Compaiono anche
     altri componenti della famiglia Mussolini – Rachele e Vittorio su tutti – e diversi gerarchi
     del fascismo, come Grandi, Bottai, Pavolini e Farinacci. Nelle ultime settimane di Ciano –
     detenuto nel carcere di Verona – è rilevante la figura di Frau Beetz, giovane e attraente
     tedesca, che con Ciano vive una struggente e intensa storia d’amore. Fa da contrappunto
     al racconto il diario del giovane friulano Antonio Basso (personaggio di fantasia), giovane
     fascista appena diplomato maestro, che vive con crescente angoscia la prova della guerra

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     civile e della violenza diffusa che dominano l’ultimo biennio del conflitto. Nelle ultime
     pagine di quel diario del 1944 Basso annota, nel 1978, alcune sue impressioni sul delitto
     Moro, tracciando un originale parallelo tra due tragiche vicende che hanno segnato la
     storia italiana del Novecento.

     Mauro Mazza (Roma, 1955) ha seguito per la Rai i maggiori avvenimenti dell’ultimo
     decennio del secolo scorso, prima di dirigere Tg2, RaiUno e RaiSport. E’ autore di
     numerosi saggi e pamphlet di storia e cultura politica (I ragazzi di Via Milano, Fergen
     2006; Vent’anni e una notte, con A. Urso, Castelvecchi 2013; In coscienza, Pagine 2019).
     Ha scritto di religione (Bergoglio e pregiudizio, Pagine 2018), di letteratura del Novecento
     (Papini, l’inquietudine di un secolo, Volpe 1981; Uomo infinito, Pellegrini 2014; Sciascia,
     nient’altro che la verità, con P.F. Bruni, Nemapress 2021) e di televisione (Tv, moglie,
     amante, compagna, con B. Agnes, Rai-Eri 2004). Diario dell’ultima notte è il suo terzo
     romanzo, dopo L’albero del mondo (2012) e Il destino del papa russo (2016) editi da Fazi,
     coi quali ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Casinò di Sanremo
     Antonio Semeria.

     Il 26 ottobre sarà nel teatro dell’Opera Marco Malvaldi con il suo recentissimo “Bolle
     di Sapone” (Sellerio) . In questa nuova commedia gialla di Marco Malvaldi, ambientata in
     pieno lockdown, i Vecchietti del BarLume sono ancor più protagonisti e sottili risolutori. Il
     loro sguardo è più che mai penetrante nelle ingiustizie sociali e nelle diseguaglianze messe
     in risalto dal momento tremendo. Ma sarà Massimo, come al solito, a mettere la parola fine
     a tutta l’intricata indagine, con tanta capacità di entrare in sintonia col prossimo, e
     un’arguzia in più che sorprende tutti. Sono i giorni del Covid. Per la prima volta nei loro
     ottant’anni suonati, i Vecchietti del BarLume si sentono tali. Sono isolati e dubitano di
     avere ancora un futuro. Il tempo gli svanisce spulciando «ogni tipo di statistica sul virus
     esistente al mondo». Il bancone di Massimo il Barrista, fino a ieri cabina della macchina
     del pettegolezzo investigativo, è vuoto di chiacchiere. Persino la mamma di Massimo, la
     Gigina, è ritornata a casa, un piccolo tormento in più nelle giornate di Massimo, e una voce
     spiritosa che si aggiunge al gruppo toscaneggiante; ingegnere geniale in giro per il mondo,
     con un intuito più acuto perfino del brillante figlio. Ma provvidenzialmente l’occasione
     «per non farsi i fatti loro» arriva. Alice, la vicequestora fidanzata del Barrista, bloccata in
     Calabria per un corso di aggiornamento per poliziotti, commette l’imprudenza di chiedere
     un’informazione innocua a uno dei vecchietti: quanto basta per insospettire la maldicenza
     e così scatenare i segugi venerandi. In Calabria c’è stata una strana doppia morte di due
     anziani coniugi. Lui, proprietario di una catena di pizzerie, è stato fulminato da una
     fucilata mentre era in coda al supermercato; forse criminalità organizzata. La moglie è
     morta per una ingestione di botulino. Anche se condannati a comunicare via computer e
     telefonini, per i vecchietti le coincidenze continuano a non esistere. Ritrovando il metodo
     confusionario che li ispira, il turpiloquio creativo, il dialogo immaginosamente sferzante,
     risolvono in smart working un intrigo a più piani. Ma usando anche tutta la pietà e la
     solidarietà sociale, che fu a lungo l’idea-forza di quella generazione. Marvaldi ha curato
     l’introduzione del saggio: “Dante Alighieri. Tutte le opere”. (Giunti)

     Venerdì 29 ottobre alle 18.30 Rockonti. Storie ai confini tra fantasia e realtà:
     Ventiquattro racconti fatti di musica e sogno. Così li descrive Massimo Bonelli: «Ho
     collaborato con centinaia di artisti e con loro ho vissuto momenti straordinari, avventure,
     successi e insuccessi. Non nego che molti di loro siano meno interessanti di quanto
     appaiano effettivamente; così, a volte, ho colorato la loro vita con un po’ di fantasia e,
     siccome lo dichiaro, nessuno mi può smentire. Ma qual è la realtà e quale la finzione? Da
     me non lo saprete mai. Preferisco sognare e farvi sognare». Tra i protagonisti del libro:

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     Bob Dylan, Paul McCartney, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Pink Floyd, David Bowie,
     Limahl, Grace Slick, Joan Baez, Tom Morello, Grateful Dead, John Lennon, Jimi Hendrix,
     The Who, Pearl Jam, Lawrence Ferlinghetti, Queen – ma anche molti dei luoghi del rock:
     Woodstock, Ventura Highway, Londra, l’Hunky Dory, Monterey, San Francisco, New York,
     Milano e… Babbo Natale!

     Si continua il 9, 16 e 23 novembre con Heddi Goodrich, Oscar Farinetti e Franco
     Forte. Il 9 novembre alle 16.30 Teatro dell’Opera del Casinò partecipa per la prima volta
     ai Martedì Letterari Heddi Goodrich, originaria di Washington D.C., si è laureata a Napoli,
     dove ha lavorato come insegnante d’inglese per qualche anno dopo aver completato gli
     studi. Vive in Nuova Zelanda, ad Auckland. Il suo romanzo d’esordio Perduti nei Quartieri
     Spagnoli, tradotto in tredici lingue, è stato un grande successo internazionale. Scrive in
     italiano “Presenta l’americana” (Giunti). «Non lo so ancora, ma il fine settimana in cui
     Anita Palomba trova me, la sua figlia americana, è lo stesso in cui perde l’uomo della sua
     vita…» Frida ha sedici anni quando dall’Illinois approda a Castellammare di Stabia per uno
     scambio culturale. È un mondo di contrasti quello che la aspetta, un paesaggio in cui la
     schiuma bianca dell’acqua batte sulla sabbia nera vulcanica, in cui la roccia, gli alberi
     scuri del monte Faito incontrano il mare azzurro del golfo di Napoli, in cui la pastasciutta
     deborda dai negozi di Gragnano con le insegne schiarite dal troppo sole… È un mondo in
     cui gli opposti interagiscono e si completano, proprio come vuole il Tao: terra e acqua,
     giorno e notte, bene e male, italiano e dialetto. Un anno di scuola e di vita in una famiglia
     italiana rappresenteranno per lei una stagione di scoperte, di shock culturale, di
     entusiasmo, di amore, di dolore e di crescita, in un sovvertimento di sensi che, ancora una
     volta dopo Perduti nei Quartieri Spagnoli, affascina e spiazza il lettore italiano offrendo un
     punto di vista empatico, sorprendente, su di noi e sulle nostre vite.

     Il 16 novembre alle 16.30 il Martedì Letterario si svolgerà nella cornice del Teatro
     Ariston. Oscar Farinetti, imprenditore e scrittore, fondatore di Eataly presenterà il suo
     ultimo libro: ”Never Quiet. La mia storia (autorizzata malvolentieri)” (Rizzoli). Con lui il
     sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, l’imprenditore Franco Boeri, Marzia Taruffi,
     Walter Vachino, patron del Teatro Ariston. Tra i suoi libri ricordiamo Storie di coraggio
     (2013), Mangia con il pane (2015), Ricordiamoci il futuro (2017), la raccolta di poesie
     Quasi (2018), Dialogo tra un cinico e un sognatore (2019) scritto con Piergiorgio
     Odifreddi, Breve storia dei sentimenti umani (2019) e Serendipity (2020), Never Quiet. La
     mia storia (autorizzata malvolentieri)(Rizzoli). Perché ci sentiamo sempre vittime di
     qualcun altro? Oscar Farinetti si è ribellato a tutto questo e nel libro che avete tra le mani
     racconta come ci è riuscito. Dai primi anni a fianco del padre fino alla sua rocambolesca
     esperienza da leader, ci mostra cosa significa per lui “fare impresa” con coraggio e quali
     sono i valori essenziali del buon “mercante”, ma anche cosa vuol dire scontrarsi con la
     burocrazia e come scegliere buoni compagni di viaggio. La storia di Oscar dimostra infatti
     quanto sia importante la squadra con cui si sceglie di lavorare, e i molti amici che sono
     ancora con lui e si divertono come matti quando lo vedono “intignarsi” in un nuovo
     progetto. Nel libro ci sono anche loro, ma c’è soprattutto l’accanimento lucido e irriverente
     di una scimmietta inquieta.

     Termina la rassegna autunnale il 23 novembre nel Teatro del Casinò di Sanremo alle
     16.30 Franco Forte con il volume “l’Uranio di Mussolini” (Mondadori). Nato a Milano
     nel 1962, giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore e consulente editoriale, il
     Direttore Editoriale Mondadori. Ha pubblicato tra gli altri i romanzi “Cesare l’immortale”
     (Mondadori, 2016), “Caligola – Impero e Follia” (Mondadori, 2015), “Ira Domini – Sangue
     sui Navigli” (Mondadori, 2014), “Gengis Khan – Il figlio del cielo” (Mondadori, 2014), “Il

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     segno dell’untore” (Mondadori, 2012), “Roma in fiamme” (Mondadori 2011), “I Bastioni del
     Coraggio” (Mondadori 2010), “Carthago” (Mondadori 2009), “Operazione Copernico”
     (Mondadori 2009), opzionato da Dino De Laurentiis per una riduzione cinematografica, “La
     Compagnia della Morte” (Mondadori 2009), “La stretta del Pitone” (Mursia 2005), “Il figlio
     del cielo” (Mondadori 2000), “L’orda d’oro” (Mondadori 2000), da cui ha tratto anche uno
     sceneggiato tv su Gengis Khan prodotto da Mediaset. Per Mediaset ha scritto le serie tv
     “Distretto di Polizia” e “RIS: Delitti imperfetti“, e ha scritto la sceneggiatura del film tv
     “Giulio Cesare“. Come giornalista collabora a diverse importanti testate, ha una rubrica
     settimanale di opinione sul quotidiano Il Cittadino ed è direttore responsabile della rivista
     “Writers Magazine Italia“ e del “Delos Network“, il network di siti di Delos Books.
     L’Uranio di Mussolini (Mondadori) vede la collaborazione di Vincenzo Vizzini. Ragusa,
     1934. Il commissario Vincenzo Ibla, investigatore all’apparenza indolente ma acuto
     osservatore, viene spedito sotto il sole di luglio alle cave di Spaccaforno: tra le rocce è
     stato rinvenuto un cadavere, ma è al confine di due giurisdizioni, e le rispettive questure
     sono già pronte a rimbalzarsi a vicenda la responsabilità delle indagini. Appena vede la
     salma, però, Ibla capisce che il caso è suo, perché la vittima è Vittorio Borgia, un suo
     vecchio compagno d’armi, ora miliziano fascista. Sembra un semplice omicidio passionale,
     ed è quindi con una certa sorpresa che il commissario apprende dell’imminente arrivo da
     Milano di un certo Franco Durante, un funzionario fascista che, pare, Mussolini in persona
     ha inviato a Ragusa per coadiuvarlo nella ricerca dell’assassino di Vittorio. Uomo del Nord
     tutto d’un pezzo, Durante segue con impazienza il lavoro di Ibla, che da parte sua ricambia
     con tutto il sospetto per un uomo di una cultura così lontana dalla Sicilia. Presto, però, i
     possibili moventi dietro l’omicidio di Vittorio raddoppiano e si ramificano verso mondi e
     intrighi sempre più oscuri e complessi, costringendo i due a proteggersi e sostenersi a
     vicenda, solo per scoprire che la combinazione delle loro peculiarità a prima vista
     incompatibili può rivelarsi la chiave per sciogliere l’enigma. I Martedì Letterari danno
     appuntamento alla rassegna invernale.

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