RISCOPRIRE VILLA OSPIZIO, VILLAGGIO STRANIERI E SAN
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QUA - Quartiere bene comune RISCOPRIRE VILLA OSPIZIO, VILLAGGIO STRANIERI E SAN MAURIZIO. Paesaggio, identità, storia, educazione, ambiente. 1° incontro online del Laboratorio di Quartiere dell’AMBITO E Villa Ospizio, Mirabello, Villaggio Stranieri-Bazzarola, San Maurizio 10 dicembre 2020, 17.30-19.30, piattaforma Google Meet Partecipanti Luca Annigoni (centro sociale ARCI Sergio Stranieri), Claudia Cremaschi (centro sociale ARCI Sergio Stranieri), Elena Giachetti (Neon aps), Christian Vergalli (centro sociale Venezia e consigliere comunale), Alessandro Barozzi (centro sociale Venezia), Laura Vacondio (Ecosapiens), Linda Gualdi (Muse Civici, Comune di Reggio Emilia), Carmela Adani (coordinatrice scuola dell’infanzia parrocchiale Elisa Lari – Villa Ospizio), Nando Ganassi (cittadino del Villaggio Stranieri), Daniela Pellacini (Passaparola Aps), Erio Codeluppi (centro sociale ARCI Nuovo Gramsci-La Casetta dal Campo di Marte), Alessandro Oleari (Polo sociale territoriale Est), Giampaolo Santangelo (Servizio Ambiente Comune di Reggio Emilia), Barbara Chierici (Cooperativa sociale Coress), Alessandro Antonelli (LUISS), Rosa Amoruso (cittadina del Villaggio Stranieri), Carlo Possa (Presidente CAI – Club Alpino Italiano sez. di Reggio Emilia), Massimo Montanari (asineria Asinomondo), Eugenia Dallaglio (asineria Asinomondo). Architetti di quartiere Antonia Monticelli, Paolo Tamagnini Servizio Politiche per la Partecipazione Comune di Reggio Emilia INTRODUZIONE L’incontro è strutturato come intervista collettiva e ha lo scopo di aprire un dialogo e un confronto su temi rilevanti che interessano i quartieri della città. Dopo una breve introduzione per raccontare le attività svolte fino ad ora (questionario “Reggio Emilia come va?”, webinar di approfondimento, bando “I quartieri ripartono”), sono stati presentati la metodologia, il processo di lavoro e gli strumenti ed il tema oggetto di discussione della riunione. L’incontro punta a sviluppare la vocazione paesaggistica e identitaria del territorio di Villa Ospizio, San Maurizio e Bazzarola mettendo a valore il patrimonio storico e ambientale di riferimento della zona. Si intende creare maggiore consapevolezza fra la cittadinanza dei luoghi di eccellenza quali: museo della Psichiatria, sentiero Spallanzani, Villaggio Stranieri, area di riequilibrio ecologico Rodano-Gattalupa, Mauriziano, parco e percorso naturalistico del Rodano, Museo dell’Acqua, fattorie didattiche e altre polarità della memoria locale. 1
ARGOMENTI DI DISCUSSIONE 1. Quali idee e progetti vorreste sviluppare insieme per costruire nuove opportunità di paesaggio a Villa Ospizio, Bazzarola e San Maurizio? n Esplorare e conoscere il paesaggio di Villa Ospizio, Bazzarola e San Maurizio: aree naturalistiche, musei, parchi, sentieri, spazio urbano Alcune proposte: • Acquisire consapevolezza sul territorio in cui si vive attivando esplorazioni dello spazio urbano grazie all’arte relazionale, al movimento e alle performance creative in genere ed in particolare con la luce. Vista la composizione sociale di alcune aree della zona si vorrebbe sviluppare il tema della solitudine attraverso interviste agli abitanti del quartiere per far emergere i vissuti personali per poi elaborarle con linguaggi creativi. • Promuovere momenti di educazione ambientale esperienziale sull’esempio di quelli tenuti al Mauriziano. La vocazione paesaggistica e storica della zona rappresenta una grande opportunità; • Facilitare la fruizione dei bambini delle scuole dei principali punti di interesse (aree naturalistiche, musei, monumenti, fattorie didattiche). Le limitazioni causate dall’emergenza sanitaria inducono a fare scoprire le bellezze del quartiere, anche le meno note; • Mettere in rete le diverse esperienze progettuali che gravitano sul Mauriziano, migliorando la segnaletica e qualificandola attraverso la realtà aumentata (QR Code, ecc); • Sviluppare iniziative e manifestazioni sul Sentiero Spallanzani, che rappresenta un po’ il trait d’union delle diverse polarità del quartiere, di cui può divenire il “filo conduttore” anche in vista dell’estensione del MAB Unesco sino alla via Emilia e alla città; • Promuovere il sentiero dei Bambini, un percorso ad anello inerente la storia e il paesaggio di San Maurizio studiato assieme ai più piccoli che, partendo dalla fattoria didattica, preveda l’istallazione di pannelli informativi in lingua italiana e in dialetto. L’itinerario dovrà essere al centro di un’attività promozionale e di sensibilizzazione verso l’escursionismo di bambini e famiglie. Il progetto è stato avvallato assieme alle realtà commerciali locali che già hanno aderito alla proposta in collaborazione con il CAI; • Incentivare il progetto Rodano museo aperto, individuando un percorso museale all’aperto interno alla fattoria didattica con appositi pannelli informativi sulla rete 2
idrografica e paesaggistica situata nei pressi del mulino e della casa dell’Ariosto in collaborazione con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale; • Riqualificazione delle lapidi situate a ridosso della facciata del Mauriziano e restauro della pietra miliare della progressiva chilometrica ANAS posta sulla via Emilia a est del ponte sul Rodano di San Maurizio; • Puntare sulle opportunità della responsabilità sociale d’impresa, coinvolgendo le aziende del territorio per finanziare progetti di rigenerazione urbana nel quartiere, comprendendo anche eventi e manifestazioni volti a valorizzarli e a renderli più vissuti, accrescendo così la consapevolezza fra i cittadini. n Rigenerazione urbana attraverso il potenziamento delle relazioni: integrazione, socialità e dialogo intergenerazionale Alcune proposte: • Valorizzare il Villaggio Stranieri puntando sul rilancio del centro sociale come luogo strategico per l’aggregazione delle persone attraverso un piccolo intervento di riqualificazione dell’area verde circostante e potenziando la programmazione di iniziative a tema. Si propone di raccontare spaccati di vita quotidiana passata e presente del rione. L’iniziativa, denominata "I racconti del Villaggio", potrebbe coinvolgere l’attore Auro Franzoni (già residente al villaggio Stranieri) che ha dato la disponibilità a realizzare performance narrative presentando racconti e aneddoti sulla vita del villaggio; • Costruire progetti con i cittadini stranieri legati all’integrazione attraverso pratiche quali l’orticultura, giochi d’interazione, conversazione per imparare la lingua italiana; • Puntare sulle relazioni fra cittadini e soggetti che operano sul territorio – soprattutto nei rioni più difficili di tutta la zona Est – in particolar modo al Parco San Lazzaro, dove già insiste un progetto collettivo promosso da Ausl – Fcr – cooperativa Coress, l’atelierista Stefano Sturloni e la scuola dell’infanzia Allende, che sta realizzando un percorso polisensoriale con materiali naturali per bambini, accessibile a tutti con lo scopo di offrire ulteriori possibilità di esplorazione ai ragazzi disabili e centri diurni; • Programmare iniziative che puntino a “svecchiare” i centri sociali coinvolgendo giovani e famiglie tramite momenti di socialità e progettualità pensati per loro, pensando anche alla formazione educativa dei bambini e dei ragazzi e all’integrazione degli stranieri. Il centro sociale ARCI Nuovo Gramsci-La Casetta promuove e si candida a diventare laboratorio per un nuovo approccio mettendo a disposizione i propri spazi e le aree verdi esterne, in cui sono comprese la nuova pista polivalente e la passeggiata ad anello del Campo di Marte I; • Migliorare l’offerta sportiva e ricreativa coinvolgendo le società sportive che 3
operano nel quartiere, ossia quelle che hanno in gestione la palestra scolastica comunale della scuola primaria statale Elsa Morante (già Villaggio Stranieri); • Provare a coinvolgere le realtà aziendali del territorio attraverso la responsabilità sociale d’impresa. 2. Siete disposti a collaborare tra voi per la realizzazione dei percorsi che trovino nel tempo una propria identità nel quartiere? n Implementare qualitativamente le proposte progettuali inerenti il paesaggio e la rigenerazione urbana. Alcune proposte: • Aziende e enti che gestiscono i tre musei presenti sul territorio – Ausl di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia e Iren Spa – sono disponibili a collaborare alle proposte progettuali in corso. • Il gruppo Ecosapiens della cooperativa L’Ovile è disponibile a organizzare iniziative per l’educazione ambientale rivolti a cittadini e gruppi. • Coinvolgere le aziende locali nella realizzazione delle proposte progettuali tramite contributi legati alla responsabilità sociale d’impresa. • Mettere in rete le differenti gestioni che si occupano dell’area del Mauriziano (casa colonica, palazzo vecchi e museo/casa dell’Ariosto). 4
PROPOSTE E TEMI CHIAVE DA PORTARE AVANTI Esplorare e conoscere il paesaggio di Villa Ospizio e San Maurizio Valorizzare il paesaggio attraverso iniziative volte a mettere in rete i tre musei (Mauriziano, museo dell’Acqua, museo della Psichiatria), le aree naturalistiche, emergenze storico- architettoniche tramite esplorazioni urbane, performance artistiche e relazionali, educazione ambientale, visite guidate e passeggiate. Queste numerose polarità sono tenute insieme fisicamente dal Sentiero Spallanzani del CAI, che funge da trait d’union sia fisico che ideale. Rigenerazione urbana attraverso il potenziamento delle relazioni: integrazione, socialità e dialogo intergenerazionale Qualificare i centri di aggregazione sociale adiacenti infrastrutture verdi tramite: la riqualificazione delle aree verdi; l’implementazione della cartellonistica per mettere meglio in evidenza ed a valore il patrimonio culturale e naturalistico; un programma di eventi e rassegne condiviso; il coinvolgimento delle realtà sportive che operano in loco per migliorare l’offerta sportiva; l’attivazione di progettualità che coinvolgano gli stranieri come l’orticultura urbana; l’apertura dei centri sociali e delle loro infrastrutture a giovani e famiglie; progetti a carattere socio-ambientale che coinvolgano diverse realtà del quartiere (es. Parco San Lazzaro). Promuovere la responsabilità sociale d’impresa Si tratta di un’opzione sperimentata con successo già in altri quartieri della città che vede il coinvolgimento delle aziende del territorio per finanziare progetti di rigenerazione urbana. IMPEGNI Partecipanti al focus-group. Coinvolgere altre persone potenzialmente interessate ai temi chiave da portare avanti, invitandole concretamente a iscriversi e a partecipare. Architetti di quartiere. Si impegnano ad inviare e condividere il report con i partecipanti e ad organizzare un nuovo incontro di restituzione di quanto emerso nei vari focus-group. CI SONO ALTRI TEMI E PROPOSTE DI CUI VORRESTI DISCUTERE? SCRIVI E PARTECIPA AI PROSSIMI INCONTRI! aq@comune.re.it 5
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