Rischio da fenomeni meteorici eccezionali - C 3.II.1 - Comune di ...

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Rischio da fenomeni meteorici eccezionali

C 3.II.1           Introduzione
Il rischio da eventi meteorici eccezionali è costituito dal fatto che sul territorio di
interesse si verifichino fenomeni quali uragani, trombe d'aria, grandinate, nevicate
eccezionali, intensi temporali, fulmini e raffiche di vento eccezionali, in grado di
provocare danni alle cose ed alle persone.

Appare importante in questa sede sottolineare come i sempre più raffinati strumenti di
misura meteorologica (radar e satelliti meteo) e le sempre più raffinate analisi ed
elaborazioni con modelli matematici a scala locale possono fornire informazioni
sufficientemente dettagliate e precise sull’eventualità di verificarsi di uno dei fenomeni
analizzati1.
Tali informazioni devono però essere correttamente interpretate da coloro che hanno
a disposizione i bollettini meteorologici partendo dall’evitare la superficialità nella loro
lettura (non limitarsi alla grafica, ad esempio) considerando che in un bollettino ben
fatto, ogni parola (ogni simbolo) ha un proprio preciso significato ed è stata
attentamente valutata dal meteorologo che l’ha utilizzata.
Per questo motivo si ritiene opportuno riportare di seguito alcune definizioni e criteri di
valutazione importanti per prevedere e prevenire i fenomeni in oggetto (per maggiori
dettagli vedi allegato Q):
    •    isolati/locali = interessano zone molto limitate e di localizzazione incerta;
    •    sparsi = ricoprono l’area specificata in modo discontinuo e disomogeneo;
    •    diffusi/estesi = interessano gran parte del territorio specificato.
Quando possibile, inoltre, compaiono indicazioni circa l’intensità dei temporali con
espressioni del tipo: “…anche di forte intensità” o “…localmente di forte
intensità”.

1
  Le potenzialità rappresentate dal Web consentono di accedere ad un numero eccezionale di informazioni di
diversi livelli di scientificità e, quindi, di attendibilità. In questa trattazione, stante la funzione istituzionale del
sistema di P.C. si esclude l’eventualità che i dati meteorologici provengano da fonti informative non ufficiali,
sebbene si ritenga opportuno che le medesime informazioni possano ragionevolmente essere completate o
chiarificate con quanto disponibile in rete.

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                     Piano Comunale di Protezione Civile

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Il loro scopo è di sottolineare il pericolo nonostante l’impossibilità di precisarne la
collocazione nello spazio e nel tempo.
All’interno del Centro Funzionare Regionale, ARPA Lombardia ha sviluppato degli
appositi strumenti di previsione (bollettini di vigilanza meteorologica che sono
facilmente consultabili dal sito https://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/
o http://www.protezionecivile.regione.lombardia.it a cui si rimanda per maggiore
informazione.

C 3.II.2      Definizione della pericolosità
In merito ai fenomeni considerati, non è stato possibile raccogliere dati significativi a
causa di una sostanziale inesistenza degli stessi negli annali di riferimento.
Le caratteristiche locali dei fenomeni infatti impedisce una loro registrazione
quantitativa a causa principalmente della mancanza di stazioni di rilevamento a ciò
dedicate.
Cionondimeno, la frequenza di accadimento di tali eventi appare, anche in assenza di
dati quantitativi specifici, in crescita, così come i danni registrabili a seguito di fenomeni
anche di caratteristiche non eccezionali.
Proprio a seguito di tali considerazioni la Regione Lombardia ha ritenuto opportuno,
nella propria D.g.r. 17 dicembre 2015 - n. X/4599 (vedi allegato), fornire alcune
indicazioni operative e gestionali dello specifico rischio.
Per maggiori informazioni di carattere generale e divulgativo, si faccia riferimento al
quaderno “Temporali e Valanghe” della Regione Lombardia (vedi allegato).

C 3.II.2.1        Neve
Per quanto riguarda le precipitazioni a carattere nevoso appare da segnalare come la
neve sia una caratteristica normalmente presente nei mesi invernali anche a quote
relativamente basse, ma la sua permanenza non ha quasi mai creato problematiche
rilevanti.
L'unico evento di carattere eccezionale che si può registrare negli annali meteorologici
è quello del gennaio 1985 quando caddero fino a 250 cm di neve in quasi 48 ore.
Da segnalare anche la nevicata del gennaio 2006 che, per tipologia e durata (neve
ghiacciata monocristallina, precipitazione durata quasi 36 ore continuative) ha

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comportato numerosi problemi di gestione della rete stradale e problemi di
approvvigionamento e di garanzia dei servizi essenziali.
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                                                                            registrata          nel    febbraio
                                                                            2012 (vedi foto) è risultata
                                                                            essere         particolarmente
                                                                            critica per alcune aree del
                                                                            territorio          italiano         (in
                                                                            particolare               dell’area
                                                                            appenninica), generando
                                                                            problematiche notevoli per
                                                                            la popolazione coinvolta
                                                                            per i volumi straordinari di
neve che si sono accumulati al suolo.
Da segnalare in questa occasione anche i problemi di carattere idrogeologico che si
sono registrati in corrispondenza del brusco innalzamento delle temperature e che
hanno determinato il repentino scioglimento dei volumi nevosi (solo l’assenza di
precipitazioni piovose ha evitato dei veri e propri fenomeni di alluvione dei bacini
idrografici).

La pericolosità di questo fenomeno alle quote a cui ci si riferisce in questo studio, è
principalmente legata a problematiche connesse con la momentanea crisi del sistema
della viabilità stradale e ferroviaria e, secondariamente a cedimenti strutturali di opere
temporanee o a coperture di aree estese (tipicamente capannoni industriali); tali
eventualità si presentano però, nella maggior parte dei casi, a seguito di segnali di
preallarme come l'apertura di crepe nella volta, cigolii od inflessioni preventive; molto
difficilmente si assiste a crolli improvvisi a seguito di carichi tutto sommato progressivi.
Diverso è invece il comportamento di alcune specie arboree che, sotto il peso della
neve accumulata sui propri rami, collassano al suolo molto rapidamente (è il caso, ad
esempio, dei pini marittimi).
Un altro fattore è legato alla necessità di consentire il movimento di persone e mezzi
sulla rete ferroviaria (spesso interessata nei propri nodi di scambio) e sulle rotte aeree
(a causa dell’inutilizzabilità delle piste di atterraggio e di decollo).

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Il fattore di pericolosità è in questi casi di difficile definizione anche se è possibile
identificare dalle statistiche a disposizione, i mesi maggiormente a rischio come quelli
di    gennaio    fino      a
marzo.
Le             medesime
statistiche assegnano
ad una precipitazione
nevosa simile a quella
del 1985 un tempo di
ritorno stimato pari a
circa    200    anni      e,
conseguentemente,
una      probabilità      di
accadimento bassa.

C 3.II.2.2         Forti Temporali
I temporali sono delle violente perturbazioni atmosferiche di breve durata e di limitata
estensione areale causate da intensi moti ascensionali di cumulonembi e che si
manifestano con raffiche di vento, rovesci di pioggia e talvolta di grandine,
frequentemente accompagnate da tuoni e scariche elettriche.
Quando si parla di temporale ci si riferisce ad un insieme di fenomeni, e quindi non ad
una singola manifestazione atmosferica, che mostrano caratteristiche di rapidità,
elevata intensità, spesso violenza, e che si sviluppa su aree relativamente ristrette.
La pericolosità di questi fenomeni è direttamente legata alla impulsività dei fenomeni
ed alla loro concentrazione in aree più o meno estese, oltre alla loro persistenza
temporale sulle predette aree.
In un ambito urbano come quello in esame i problemi maggiori possono essere
associati ai carichi idraulici nel sistema di drenaggio urbano ed alle conseguenti
possibili difficoltà della rete viaria spesso particolarmente interessata da notevoli flussi
di traffico o di locali allagamenti che possono interessare anche abitazioni e/o aree
produttive.

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In situazioni temporalesche, infine, è possibile un forte abbassamento della visibilità,
talvolta anche sotto i 100 m, in occasione di rovesci, ovvero quando la parte più bassa
della nube temporalesca scende in prossimità del suolo.
Si specifica che i fenomeni pluviometrici che possono dar luogo a localizzati
allagamenti, possono determinare anche l’esondazione del Fiume Lambro.

C 3.II.2.3           Trombe d'aria, uragani
Gli uragani sono fenomeni meteorici, legati alle dinamiche delle masse d'aria
nell'atmosfera, che si manifestano con venti che spirano vorticosamente attorno ad un
centro di bassa pressione; al contrario delle trombe d'aria, gli uragani interessano
porzioni di territorio molto rilevanti con fenomeni meteorici (piogge, venti e fenomeni
ceraunici) a carattere eccezionale.
I danni maggiori a seguito di questo genere di fenomeni sono legati alle intense
precipitazioni, ma anche all'effetto che i forti venti hanno sul patrimonio vegetale e sulle
strutture provvisorie molte volte completamente abbattuti.
Dagli annali meteorologici non risulta che, nel territorio di interesse, si siano mai
verificati uragani.
Maggiormente significativo per il territorio in esame sono i fenomeni collegati alle
situazioni temporalesche alle quali possono invece essere associate intensificazioni
locali del vento che, oltre
a presentare una elevata
variabilità nello spazio e
nel    tempo,        possono
temporaneamente
raggiungere           velocità
elevate, tali da costituire
fonte di pericolo.
In      particolare          si
rammentano eventi acuti
ma    relativamente       rari
come le trombe d’aria,
che si producono in associazione con i temporali. Infatti i moti verticali connessi ai

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cumulonembi temporaleschi provocano un richiamo d’aria dalla regione circostante
che può innescare fenomeni di tipo vorticoso.
Le trombe d’aria interessano sporadicamente il territorio lombardo con danni spesso
rilevanti: secondo i dati riportati da Palmieri e Pulcini (Fea, 1988) la Lombardia nel
periodo 1946-73 è stata interessata da 38 trombe d’aria, con una media di circa 1.3
casi annui.
Nel caso delle trombe d’aria occorre ricordare che la nostra percezione della frequenza
di tali fenomeni è alterata dal fatto che spesso i mass media tendono a definire con
tale termine anche eventi quali le raffiche che si formano quando la corrente
discendente presente nei cumulonembi giunge in vicinanza del suolo.
Il fenomeno delle trombe d’aria è importante per la sua violenza ma ha un’azione
ristretta. I danni più gravi interessano infatti aree di norma al di sotto dei 5 km 2 (Fea,
1988).
Gli effetti del vento sulle cose dipendono dall’intensità raggiunta dalle raffiche: nei casi
più frequenti si può osservare lo spostamento di piccoli oggetti esposti o sospesi o la
rottura di rami mentre in casi più rari, si arriva all’abbattimento di alberi e di manufatti,
allo scoperchiamento di tetti, sollevamento in aria di oggetti anche molto pesanti
(automobili, macchine per carpenteria ecc.) che vengono proiettate poi radialmente
anche a distanze ragguardevoli fino a danni molto più gravi a strutture ed infrastrutture.
Un aspetto particolarmente pericoloso è rappresentato dalla velocità con la quale
vengono mossi oggetti anche non troppo pesanti come sassi, tegole od altri oggetti
contundenti; la loro potenza di impatto infatti risulta alle volte letale per l'uomo.
L’intensità del vento nei temporali raggiunge in media i 40- 50 km/h (vento forte),
mentre le raffiche di una tromba d’aria possono raggiungere anche il doppio del vento
medio, arrivando anche superare, in casi estremi, i 200 km/h.

Le caratteristiche puntuali delle trombe d'aria normalmente non consentono una loro
registrazione negli annali meteorici, anche se è stato possibile elaborare una statistica
sulla base delle 38 trombe d'aria registrate in 28 anni. (cfr. Protezione Civile3 Rischio
ambientale e gestione dell'emergenza, ordine degli architetti e degli ingegneri di Milano
CLUP 1990).

Per la regione Lombardia la probabilità di evento P (probabilità che un punto del
territorio lombardo venga colpito, nel corso di un anno, da una tromba d'aria) è pari a

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an
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                                                          S
dove
       a è l'area media della zona interessata da una singola tromba d'aria (circa 4
       Km2)
       n è la frequenza annuale di trombe d'aria sulla regione (per la Lombardia
       n=1,357)
       S è l'area nella quale è calcolata la frequenza n: per la Lombardia S=23,856
       Km2.
La probabilità P è pertanto pari a 0,000228 corrispondente alla possibilità che, in
Lombardia, si verifichino 1,4 fenomeni all'anno.
La maggiore frequenza di accadimento è concentrata nei mesi di luglio e agosto
(quando si verificano le condizioni ambientali favorevoli allo scatenarsi dei fenomeni)
ma anche i mesi di maggio, giugno e di settembre e ottobre presentano una frequenza
piuttosto elevata.
Le condizioni orografiche e morfologiche del territorio del Comune di Carate Brianza e
dei comuni contermini non appaiono particolarmente favorevoli alla formazione di
trombe d'aria, sebbene non si possa escludere in assoluto la formazione di fenomeni
di questo tipo.

C 3.II.2.4          Vento forte
Sul territorio lombardo le condizioni di vento forte non connesse con fenomeni
localizzati come quelli riportati nel precedente paragrafo, si determinano quasi
esclusivamente in occasione di importanti episodi di foehn o tramontana (venti dai
quadranti settentrionali), intensi e persistenti e con raffiche di elevata intensità.
Tali situazioni risentono della interazione orografica delle correnti con l’arco alpino il
cui “effetto barriera” limita notevolmente la possibilità che questo fenomeno possa
assumere caratteristiche catastrofiche.
In questa categoria di rischio si considerano solo le situazioni alla scala regionale e
sinottica in cui il vento interessa ampie porzioni di territorio, non comprende le raffiche
di vento associate ai temporali in quanto fenomeni tipici di aree relativamente più
ristrette e perché incluse nel rischio temporali.

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C 3.II.2.5             Fulmini
Spesso accompagnati ai fenomeni temporaleschi, ma anche a trombe d'aria, i fulmini
sono la manifestazione visibile delle scariche elettrostatiche che si formano a causa
della differenza di potenziale elettrico tra la terra ed i corpi nuvolosi.
I fenomeni ceraunici si manifestano
a seguito dello "sfregamento" di
masse d'aria a differente densità e
velocità e possono manifestarsi
anche in assenza di fenomeni
temporaleschi.
In Lombardia, recenti studi hanno
determinato la distribuzione media
dei     fulmini,     rappresentata          nella
successiva figura (fonte Regione
Lombardia dati CESI-SIRF) dalla
quale si evince che l’area in esame
è mediamente soggetta alla caduta di 3 fulmini/Km 2/anno.
Le successive figure invece rappresentano la distribuzione media dei fulmini nell’area
lombarda nel corso dei mesi e delle ore del giorno2.

2
    Dati CESI-SIRF

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Rischio da fenomeni meteorici eccezionali - C 3.II.1 - Comune di ...
La pericolosità dei fenomeni è legata in particolar modo all'altissimo potenziale
distruttivo delle cariche elettriche che sono normalmente superiori ai 100 milioni di
Volts, con una intensità anche superiore al migliaio di Ampere.
Il loro effetto sul fisico umano interessa gli apparati cardiovascolari, il sistema nervoso
centrale e si esplica sempre con notevoli bruciature su tutte le parti del corpo
interessate (il corpo umano se colpito da fulmine si comporta come un conduttore) in
particolare in corrispondenza del punto d'ingresso del fulmine e di quello d'uscita.
I fulmini possono creare problemi alla attività produttiva causando fenomeni di
sovratensione che interessano sia apparati tecnologici sensibili (computer macchinari
a controllo numerico ecc.) sia apparati produttivi teoricamente stabili (forni elettrici,
carri ponte ecc.).
Nella stragrande maggioranza dei casi i fulmini sono accompagnati a precipitazioni
temporalesche per cui il pericolo connesso con l'innescarsi di incendi boschivi appare,
seppur non nullo, decisamente ridotto.

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C 3.II.2.6        Grandine
La grandine è un fenomeno normalmente legato a temporali con caratteristiche molto
variabili nel tempo e nello spazio la cui intensità può però determinare anche danni
ingenti a cose e persone; le statistiche regionali dicono che le grandinate eccezionali
si registrano, in Lombardia, nei periodi estivi, in particolare nei mesi che vanno da luglio
ad agosto.
                                                      La pericolosità del fenomeno è insita nel
                                                      fatto che, nonostante siano normalmente
                                                      presenti segni premonitori, il fenomeno si
                                                      presenta con caratteristiche pressoché
                                                      improvvise interessando parti del territorio
                                                      con differente intensità, non ipotizzabile a
                                                      priori.
                                                      Sono interessate in particolare le colture
                                                      vegetali, ma anche le coperture leggere ed
                                                      i mezzi di circolazione lasciati esposti (la
rottura dei vetri delle auto sono spesso causa di ferimenti anche seri); spesso la
granulometria dei chicchi ne impedisce una loro tempestiva evacuazione da parte della
rete di drenaggio urbano creando problemi di locali e temporanei allagamenti specie
in zone depresse (vedi aree a rischio di alluvionamento urbano).
Da un punto di vista statistico (cfr. Protezione Civile 3 Rischio ambientale e gestione
dell'emergenza, ordine degli architetti e degli ingegneri di Milano CLUP 1990) nel
territorio lombardo si ha una media di 2,5 giorni di grandine all'anno.

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C 3.II.3      Definizione della vulnerabilità territoriale
Il territorio in esame presenta, principalmente a causa della sua antropizzazione, un
livello medio-alto di sensibilità territoriale ai fenomeni descritti precedentemente.
I relativi valori vengono di seguito descritti per tipologia di fenomeno, ma sono sempre
e comunque legati sia a danni alle infrastrutture (in particolare quelle tecnologiche degli
spostamenti e degli approvvigionamenti di energia elettrica) sia all'attività produttiva.
Particolare attenzione va posta agli effetti che i fenomeni eccezionali determinano sulla
SS36 e, per conseguenza, sugli eventi che possono andare a peggiorare le condizioni
di rischio del territorio di Carate Brianza.

C 3.II.3.1        Neve
Il territorio del Comune di Carate Brianza può essere colpito da intensa nevicata per
                                                                                       l'intera           sua
                                                                                       estensione;            in
                                                                                       particolare            in
                                                                                       questo           caso
                                                                                       appaiono critiche
                                                                                       le         condizioni
                                                                                       legate             alla
                                                                                       viabilità lungo le
                                                                                       principali direttrici
                                                                                       di traffico ed in
                                                                                       particolare            in
                                                                                            corrispondenza
                                                                                       dei      cambi         di
                                                                                       pendenza.
                                                                                       A             questo
                                                                                       proposito              si
                                                                                       mostrano               in
                                                                                       cartografia            le
                                                                                       strade      principali
del territorio e le aree con pendenza maggiore di 20° (in arancione) e di 40° (in rosso).
In particolare si dovrà porre l’attenzione alla SS36, alla SP06 e alla SP155 anche a

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causa dell’effetto domino che queste strade, più di altre, possono determinare
sull’intera rete.

Se il livello raggiunto dalla coltre nevosa risulta essere molto consistente, si deve
invece considerare il rischio di cedimenti sia di strutture urbane (in particolare le
coperture industriali delle aree produttive) sia quelle naturali (alberi) a causa del peso
proprio della neve che in taluni casi può risultare eccessivo.
Si consideri infatti che il carico di uno strato di neve di 1m è pari a circa 100-150 Kg
per ogni m2 di neve fresca, che può arrivare a 300-350 Kg per ogni m2 in condizioni di
neve metamorfosata.
Particolare attenzione dovrà inoltre essere posta alle condizioni termometriche in
particolare delle ore notturne in quanto un ulteriore abbassamento della temperatura
potrebbe provocare il congelamento della neve o della frazione liquida della stessa
con aggravio delle condizioni in particolare sulle strade.
                                                                                   I       fenomeni             nevosi
                                                                                   diventano               interessanti
                                                                                   l’attività         di   Protezione
                                                                                   Civile nel momento in cui
                                                                                   la durata della nevicata o
                                                                                   della          presenza              di
                                                                                   temperature                   molto
                                                                                   basse,             perdura       per
                                                                                   diversi                      giorni,
                                                                                   determinando                         la
                                                                                   progressiva crisi di più
sistemi presenti sul territorio in particolare a causa dell’interdipendenza (in alcuni casi
difficilmente identificabile a priori) degli uni dagli altri.
Appare quindi necessario valutare attentamente l’utilizzo delle risorse di PC nelle
prime fasi del fenomeno, soprattutto in pendenza di notizie sul termine atteso
dell’evento.

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C 3.II.3.2          Forti Temporali
Anche i temporali costituiscono una fonte di rischio per il territorio del Comune di
Carate Brianza.
Di notevole importanza soprattutto per le loro caratteristiche di piogge impulsive, le
precipitazioni che si registrano in occasione dei temporali rappresentano un grave
problema soprattutto come causa di crisi del sistema di drenaggio urbano nonché a
causa delle portate di piena con ingente trasporto solido dei corsi d’acqua appartenenti
al reticolo minore.
La rete di drenaggio urbano presenta elementi di criticità in particolare nelle località
dove il cambio di pendenza morfologico al piede dei rilevati determina il sovraccarico
dei collettori.
Problematiche di questo tipo si segnalano in Via Solferino, vicino al Distaccamento dei
VVF in prossimità della Via Milano, in Via Trento e Trieste, oltre che in Via L. Da Vinci
ed in Via Cavour, Don Corbetta e Borgo San Dazio.
Anche la via Isonzo è soggetta a momentanei allagamenti dovuti alla difficoltà di
scarico delle caditoie lato fiume Lambro.

Di particolare rilevanza sono anche le sollecitazioni dinamiche che spesso i venti che
accompagnano i temporali esercitano sia sugli alberi che sulle strutture (in particolare
le coperture) e sui prefabbricati in generale. Da segnalare in particolare i fenomeni di
downburst, spesso confusi dai media con le trombe d’aria, caratterizzati da venti molto
intensi che però non hanno componente rotazionale caratteristica invece delle trombe
d’aria. Si rammenta l’evento che nel luglio 2019 si è verificato in località Agliate e in
località Porenzella causando ingenti danni tra cui il tetto scoperchiato dell’azienda
agricola “Davide Tremolada”.
Le aree maggiormente sensibili a tali eventi sono quelle boscate, i parchi aperti al
pubblico ed il cimitero; particolare sensibilità per questo genere di eventi è
rappresentata dalla linea ferroviaria a causa dell’interazione spesso critica tra le piante
ed altri oggetti mossi dall’evento e le linee aeree di alimentazione.
Si ritengono particolarmente soggette a questo tipo di rischio l’area del Parco delle
Fontanelle, tra via Garibaldi fino al ponte di Agliate, che in seguito a forti eventi
temporaleschi, può essere interessata da scivolamento di acqua, fango sassi e detriti

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e la zona di Piazza Risorgimento dove si possono verificare localizzati fenomeni di
intasamento con conseguente allagamento.
Anche le aree industriali sono particolarmente sensibili a questo genere di eventi a
causa dell’estensione delle coperture e della loro naturale leggerezza, possono subire
scoperchiamenti con conseguente interruzione delle attività.

C 3.II.3.3         Trombe d'aria, uragani
Come detto precedentemente, le statistiche non consentono una analisi specifica del
fenomeno, in questa sede appare comunque utile sottolineare che la possibilità di
formarsi in particolare di trombe d’aria può interessare potenzialmente tutto il territorio
                                                                comunale (nell’immagine la tromba
                                                                d’aria che ha colpito l’area di
                                                                Cassano D’adda il 28 Ottobre 2018).
                                                                Particolare attenzione dovrà essere
                                                                posta alle strutture “leggere” quali
                                                                quelle delle strutture produttive o alle
                                                                coperture temporanee, così come
                                                                alle   strutture     prefabbricate     che
                                                                potrebbero risultare particolarmente
                                                                vulnerabili al fenomeno.
La vulnerabilità territoriale si esprime anche nei confronti del patrimonio vegetale e,
conseguentemente sulla sicurezza delle strade ai lati delle quali sono presenti alberi,
così come delle aree ferroviarie, sia quelle destinate all’esercizio, sia quelle destinate
agli utenti della ferrovia.
Di particolare importanza è da segnalare la possibilità di danni legati alla proiezione di
oggetti anche pesanti ad elevate velocità, spesso causa di ferimenti anche molto seri.
Si coglie l’occasione per segnalare come la presenza di coperture di cemento-amianto
soprattutto in queste occasioni possono rappresentare un ulteriore elemento di
vulnerabilità per la popolazione anche al termine dell’evento stesso.

C 3.II.3.4         Vento Forte
La vulnerabilità del territorio del Comune di Carate Brianza nei confronti dei fenomeni
di vento forte è legata, oltre che alla presenza di alberi particolarmente alti e dalla
chioma folta, alla presenza di superfici relativamente leggere che si oppongono alla

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direzione prevalente del vento. Queste possono essere costituite da cartelloni
pubblicitari, ponteggi o tendoni di dimensioni significative. Il vento in questa occasione
costituisce un carico trasversale alle strutture (normalmente calcolate per sopportare
carichi verticali) che viene esercitato con una relativa continuità. Ciò può determinare
il collasso anche di strutture apparentemente solide.

C 3.II.3.5           Fulmini
Associati ai fenomeni temporaleschi i fulmini costituiscono un pericolo potenzialmente
per l'intero territorio di Carate Brianza cadendo indistintamente sia nelle porzioni
urbanizzate del territorio sia in quelle vegetate.
Non è possibile operare una analisi
del fenomeno in termini di sensibilità
territoriale in quanto lo stesso si
presenta      sempre          interessando
un'area molto ristretta (alcune decine
di   metri    quadrati).         Particolare
importanza però è da porre a quegli
elementi della distribuzione elettrica
(linee       aeree          centrali          di
trasformazione ecc.) che possono
risultare critici, così come gli elementi verticali svettanti sul territorio (campanili, torri
ecc.) anche in presenza di sistemi antifulmine.
Particolare attenzione per singoli fenomeni coinvolgenti persone in quanto da un punto
di vista sanitario il loro trattamento deve considerare tutte le eventualità cliniche
caratteristiche tra le quali le più importanti sono: l’arresto cardiaco, l’arresto
respiratorio, le manifestazioni neurologiche con edema cerebrale, le manifestazioni
muscolari scheletriche, l’insufficienza renale da rabdiomiolisi, nonché le ustioni di vario
grado (per una maggiore documentazione vedi C.P.Artz. "elettrical injury simunlate
crush injury").
La casistica degli incidenti generati da fulmini prevede anche l’eventualità che le
persone vengano colpite da “proiettili” generati dalle esplosioni che i fulmini possono
generare in alberi ma anche in pietre ed altri materiali a causa della rapidissima
evaporazione dell’acqua in essi contenuti

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C 3.II.3.6        Grandine
Il fenomeno si manifesta con caratteristiche puntuali interessando una porzione
normalmente limitata del territorio ma sufficiente ad interessare tutto il territorio
comunale; i danni maggiori si hanno per le coperture e per il sistema viario principale,
sede spesso di locali allagamenti.
Nelle aree urbanizzate, le colture e le serre presentano il grado maggiore di sensibilità
territoriale, ma anche i tetti delle abitazioni e le coperture industriali possono subire
danni causati dall’impatto dei chicchi di grandine, soprattutto se gli stessi hanno
dimensioni significative.
La rete stradale tutta può risultare particolarmente colpita dal fenomeno.
                                                      Sono infatti da prevedersi problemi legati
                                                      alla viabilità sia a causa di incidenti stradali,
                                                      sia a causa del parziale impossibile utilizzo
                                                      dei tratti stradali depressi; particolare
                                                      rilevanza va infatti posta alle reti di
                                                      drenaggio urbano che possono venire
                                                      intasate sia dai chicchi di grandine, sia dai
                                                      residui vegetali o dal materiale abbattuti
                                                      dalla stessa.
È possibile registrare la presenza di feriti nelle estremità del corpo a causa sia del
potere d'impatto dei chicchi, sia della scivolosità del suolo a seguito di forte grandinata;
a tale proposito appare particolarmente importante rilevare che il passaggio dei mezzi
pesanti sulla coltre di grandine a terra, tende a formare una lamina di ghiaccio molto
scivolosa e con maggiori caratteristiche di persistenza nel tempo. Le infrastrutture
maggiormente vulnerabili allo specifico fenomeno, cui occorre porre particolare
attenzione, risultano essere le principali direttrici di spostamento, tra cui in particolare
la strada statale SS36.

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C 3.II.4       Procedure operative
Secondo quanto previsto dalla DGR 4599/2015, si riportano di seguito le procedure
operative previste relativamente alle diverse tipologie di eventi descritti nei precedenti
paragrafi.

C 3.II.4.1        Rischio Temporali forti
I temporali forti sono definiti come quei fenomeni a volte di lunga durata (più di
mezz’ora) caratterizzati da intensi rovesci di pioggia o neve, ovvero intensità orarie
superiori a 40 mm/h (in casi rari anche superiori agli 80 mm/h), spesso grandine
(occasionalmente di diametro superiore ai 2 cm), intense raffiche di vento,
occasionalmente trombe d’aria, elevata densità di fulmini.
Contrariamente ai temporali “ordinari” che presentano breve durata e bassa intensità,
che determinano limitati quantitativi di precipitazione (valori orari di pioggia o neve
generalmente inferiori ai 40 mm/h), raramente presentano grandine, determinano
raffiche di vento di moderata intensità e molto circoscritte.

C 3.II.4.1.1   Zone omogenee di allertamento per temporali forti
La precisa localizzazione dei temporali, la loro esatta tempistica di evoluzione
(momento di innesco, di massimo sviluppo, di dissipazione) e l’intensità, non possono
essere previsti con largo anticipo.
Con i tempi di preavviso tipici del sistema di allertamento regionale (12 ore o più) ciò
che è possibile prevedere con sufficiente approssimazione è il verificarsi di condizioni
favorevoli allo sviluppo dei temporali e della loro intensità distinguendo le principali
fasce orarie della giornata (notte, mattino, pomeriggio, sera).
Per quanto riguarda il rischio idrogeologico ed idraulico, temporali forti e vento forte il
territorio regionale è stato suddiviso nelle seguenti 14 zone omogenee:

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PROVINCE
CODICE   DENOMINAZIONE                            DESCRIZIONE
                                                                                       INTERESSATE

                                    Comprende la Valchiavenna a partire dal
 IM-01    Valchiavenna                                                                     SO
                                      Comune di Samolaco verso monte

           Media-bassa              Comprende la media-bassa Valtellina, dal
 IM-02                                                                                     SO
            Valtellina               Comune di Tirano fino allago di Como

                                     Comprende l'alta Valtellina a partire dal
 IM-03    Alta Valt.ellina                                                                 SO
                                        Comune di Sernio verso monte

         Laghi e Prea lpi            Comprende il bacino lombardo del Lago
 IM-04                                                                                      VA
            Varesine                 Maggiore e parte del bacino del Ceresio

          Lario e Prealpi           Comprende il bacino del Lario e parte del
 IM-05                                                                                   CO, LC
           occidentali                       bacino del Ceresio

             Orobie                 Comprende i bacini montani del Brembo e
 IM-06                                                                                     BG
          bergamasche                              del Serio

         Comune di Carate Brianza
         Piano Comunale di Protezione Civile

              Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2      Pagina 18
PROVINCE
   CODICE         DENOMINAZIONE                            DESCRIZIONE
                                                                                                 INTERESSATE

                                                Corrisponde con il bacino dell'Oglio
        IM-07       Valcamonica                                                                      BS, BG
                                               sopralacuale (a monte del lago d'Iseo)
                                                   Corrisponde alla fascia Prealpina
                   Laghi e Prealpi
        IM-08                                 bresciana- bergamasca, comprendendo i                  BS, BG
                      orientali
                                                     bacini dei laghi Iseo e Garda
                                             Comprende la fascia pedemontana e l'area
                                                 metropolitana milanese sulla quale si
                  Nodo Idraulico di                                                              CO, LC, MB, MI,
        IM-09                                sviluppa il reticolo idraulico (Olona - Seveso
                      Milano                                                                           VA
                                                    - Lambro) insistente sulla città
                                                        metropolitana di Milano.
                                             Comprende i bacini di pianura dell'Adda (a           BG, CR, LC,
        IM-10     Pianura centrale
                                             valle del Lago di Como), Brembo e Serio.             LO, MB, MI
                                             Comprende i bacini di pianura dell'Oglio (a
                    Alta pianura                                                                  BG, BS, CR,
        IM-11                                valle del lago d'Iseo), del Chiese, del Mella
                     orientale                                                                        MN
                                               e del Mincio (a valle del lago di Garda)
                                             Corrisponde alla pianura lomellina, pavese,
                   Bassa pianura                  bassa lodigiana e fascia di pianura
        IM-12                                                                                    CR, LO, MI, PV
                    occidentale              dell'Oitrepò pavese, comprendendo il corso
                                                del Po fino alla confluenza con l'Adda
                                             Corrisponde alla bassa pianura cremonese
                   Bassa pianura
        IM-13                                 e mantovana, comprendendo il corso del                CR, MN
                     orientale
                                               Po a valle della confluenza con l'Adda
                     Appennino                 Coincide con il territorio dell'Appennino
        IM-14                                                                                          PV
                      pavese                                    pavese

Il territorio del Comune di Carate Brianza è completamente compreso nella zona IM–
09 (“Nodo Idraulico di Milano”).

C 3.II.4.1.2    Codici e soglie di pericolo per temporali forti
In fase di previsione si distinguono tre livelli di criticità: assente, ordinaria, moderata.
I livelli di criticità sono correlati in primo luogo alla probabilità di accadimento dei
temporali forti relativamente a ciascuna area di allertamento, secondo il seguente
schema:

            Codici di pericolo per
                                                        Probabilità di accadimento (%)
               temporali forti
                         -                               BASSA                           70

In sostanza, i tre codici di pericolo sono associati alla probabilità di verificarsi del
fenomeno temporali forti in riferimento alla singola Zona omogenea di allertamento:
    ̵     “ - “: bassa probabilità del verificarsi di temporali forti;
                  Comune di Carate Brianza
                  Piano Comunale di Protezione Civile

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̵       “A”: media probabilità di accadimento di temporali forti;
    ̵       “B”: alta probabilità di accadimento di temporali forti con possibile caratteristica
            di persistenza.

C 3.II.4.1.3        Scenari di evento per rischio temporali forti
I rovesci intensi, associati ai temporali forti, possono determinare scenari descritti nella
tabella relativa agli Scenari di rischio idrogeologico-idraulico.
In questa sezione si descrivono gli effetti più significativi dei fenomeni temporaleschi
forti riassunti nella seguente tabella:

Codice Livello
                                            Scenari di evento                               Effetti e danni
Allerta Criticità
                                  Assenza di fenomeni significativi
                 Assente

                                  prevedibili, anche se non è possibile
   Verde

                                  escludere fenomeni/scenari di evento
                                                                                Eventuali danni puntuali.
                                  localizzati
                                   ̵ isolate fulminazioni, grandinate,
                                      raffiche di vento.
                                                                                Occasionale pericolo per la sicurezza
                                                                                delle persone
                                                                                con possibile perdita di vite umane
                                                                                per cause incidentali.
                                                                                Effetti generalmente localizzati
                                                                                ̵ danni alle coperture e alle
                                 Lo scenario è caratterizzato da elevata             strutture provvisorie con
                                 incertezza previsionale.                            trasporto di materiali a causa di
                                                                                     forti raffiche di vento;
                 Ordinaria

                                 Si possono verificare fenomeni/scenari          ̵ rottura di rami, caduta di alberi e
   Giallo

                                 di evento generalmente localizzati                  abbattimento di pali, segnaletica
                                 dovuti a:                                           e impalcature con conseguenti
                                                                                     effetti sulla viabilità e sulle reti
                                   ̵   forti fulminazioni, grandinate,               aeree di comunicazione e di
                                       raffiche di vento.                            distribuzione di servizi (in
                                                                                     particolare telefonia, elettricità);
                                                                                  ̵ danni alle colture agricole, alle
                                                                                     coperture di edifici e agli
                                                                                     automezzi a causa di grandinate;
                                                                                   ̵ innesco di incendi e lesioni da
                                                                                     fulminazione.

                             Comune di Carate Brianza
                             Piano Comunale di Protezione Civile

                                  Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020    Capitolo 3.2     Pagina 20
Codice Livello
                                          Scenari di evento                               Effetti e danni
Allerta Criticità
                                                                              Pericolo per la sicurezza delle
                                                                              persone con possibili perdite di vite
                                                                              umane.
                                                                              Effetti generalmente diffusi:
                                Lo scenario è caratterizzato da               ̵ danni alle coperture e alle
                                                                                  strutture provvisorie con
                                elevata incertezza previsionale.
                                                                                  trasporto di materiali a causa di
                                                                                  forti raffiche di vento;
    Arancione

                Moderata

                                Si        possono       verificare
                                fenomeni/scenari     di   evento               ̵ rottura di rami, caduta di alberi e
                                generalmente diffusi o persistenti                abbattimento di pali, segnaletica
                                dovuti a:                                         e impalcature con conseguenti
                                                                                  effetti sulla viabilità e sulle reti
                                                                                  aeree di comunicazione e di
                                 ̵   Forti fulminazioni, grandinate,
                                                                                  distribuzione di servizi;
                                     raffiche di vento.
                                                                                ̵ danni alle colture agricole, alle
                                                                                  coperture di edifici e agli
                                                                                  automezzi a causa di grandinate;
                                                                                  innesco di incendi e lesioni da
                                                                                  fulminazione.

I fulmini possono determinare danni diretti alle persone (spesso letali per chi è colpito)
e ingenti guasti a linee elettriche e di telecomunicazione, a impianti elettrici e a
infrastrutture in genere.
Le raffiche di vento possono determinare danni diretti e indiretti a persone e cose
destabilizzando impalcature e carichi sospesi, scoperchiando tetti, abbattendo alberi,
cartelloni stradali e pubblicitari.
La grandine può determinare danni diretti ai beni esposti particolarmente vulnerabili,
alle coltivazioni, o anche vetture, merci trasportate su mezzi non protetti, ecc.
Rischi elevati si possono determinare nei luoghi all’aperto a elevata concentrazione di
persone e beni (sagre paesane, manifestazioni culturali e musicali, ecc.); possono
essere amplificati dalla vicinanza a corsi d’acqua, alberi, impianti elettrici, impalcature,
ecc.

                           Comune di Carate Brianza
                           Piano Comunale di Protezione Civile

                                Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020    Capitolo 3.2    Pagina 21
C 3.II.4.2        Rischio vento forte
Sul territorio della Lombardia le condizioni di vento forte si determinano quasi
esclusivamente in occasione di importanti episodi di foehn o tramontana (venti dai
quadranti settentrionali), intensi e persistenti e con raffiche di elevata intensità.
In questa categoria di rischio si considerano solo le situazioni alla scala regionale e
sinottica in cui il vento interessa ampie porzioni di territorio, non comprende le raffiche
di vento associate ai temporali in quanto fenomeni tipici di aree relativamente più
ristrette e perché incluse nel rischio temporali.

C 3.II.4.2.1   Zone omogenee di allertamento per vento forte
Per quanto riguarda il rischio connesso con il vento forte, il territorio regionale è stato
suddiviso nelle medesime zone relative al rischio Idrogeologico.

                Comune di Carate Brianza
                Piano Comunale di Protezione Civile

                     Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2   Pagina 22
PROVINCE
   CODICE      DENOMINAZIONE                             DESCRIZIONE
                                                                                               INTERESSATE

                                            Comprende la Valchiavenna a partire dal
     IM-01       Valchiavenna                                                                        SO
                                              Comune di Samolaco verso monte

                  Media-bassa               Comprende la media-bassa Valtellina, dal
     IM-02                                                                                           SO
                   Valtellina                Comune di Tirano fino allago di Como

                                             Comprende l'alta Valtellina a partire dal
     IM-03       Alta Valt.ellina                                                                    SO
                                                Comune di Sernio verso monte

                Laghi e Prea lpi            Comprende il bacino lombardo del Lago
     IM-04                                                                                           VA
                   Varesine                 Maggiore e parte del bacino del Ceresio

                 Lario e Prealpi            Comprende il bacino del Lario e parte del
     IM-05                                                                                         CO, LC
                  occidentali                        bacino del Ceresio

                    Orobie                 Comprende i bacini montani del Brembo e
     IM-06                                                                                           BG
                 bergamasche                              del Serio

                                              Corrisponde con il bacino dell'Oglio
     IM-07        Valcamonica                                                                      BS, BG
                                             sopralacuale (a monte del lago d'Iseo)
                                                 Corrisponde alla fascia Prealpina
                 Laghi e Prealpi
     IM-08                                  bresciana- bergamasca, comprendendo i                  BS, BG
                    orientali
                                                   bacini dei laghi Iseo e Garda
                                           Comprende la fascia pedemontana e l'area
                                               metropolitana milanese sulla quale si
                Nodo Idraulico di                                                              CO, LC, MB, MI,
     IM-09                                 sviluppa il reticolo idraulico (Olona - Seveso
                    Milano                                                                           VA
                                                  - Lambro) insistente sulla città
                                                      metropolitana di Milano.
                                           Comprende i bacini di pianura dell'Adda (a           BG, CR, LC,
     IM-10      Pianura centrale
                                           valle del Lago di Como), Brembo e Serio.             LO, MB, MI
                                           Comprende i bacini di pianura dell'Oglio (a
                  Alta pianura                                                                  BG, BS, CR,
     IM-11                                 valle del lago d'Iseo), del Chiese, del Mella
                   orientale                                                                        MN
                                             e del Mincio (a valle del lago di Garda)
                                           Corrisponde alla pianura lomellina, pavese,
                 Bassa pianura                  bassa lodigiana e fascia di pianura
     IM-12                                                                                     CR, LO, MI, PV
                  occidentale              dell'Oitrepò pavese, comprendendo il corso
                                              del Po fino alla confluenza con l'Adda
                                           Corrisponde alla bassa pianura cremonese
                 Bassa pianura
     IM-13                                  e mantovana, comprendendo il corso del                CR, MN
                   orientale
                                             Po a valle della confluenza con l'Adda
                   Appennino                 Coincide con il territorio dell'Appennino
     IM-14                                                                                           PV
                    pavese                                    pavese

Il territorio del Comune di Carate Brianza è completamente compreso IM–09 (“Nodo
Idraulico di Milano”).

                Comune di Carate Brianza
                Piano Comunale di Protezione Civile

                     Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020    Capitolo 3.2       Pagina 23
C 3.II.4.2.2   Codici e soglie di pericolo per vento forte
Le soglie di criticità sono riferite alle aree situate a quote inferiori ai 1500 metri, in
quanto ritenute più vulnerabili a questo tipo di rischio; per questo tipo di rischio
vengono definiti soltanto due livelli di criticità: ordinaria, moderata.

       Codici di pericolo per vento forte                    Velocità media oraria (m/s)

                             -                                            0 – 6 m/s
                             A                                           6 – 10 m/s
                             B                                            > 10 m/s

C 3.II.4.2.3   Scenari di evento per rischio vento forte
Le situazioni di criticità per rischio di vento forte possono generare:
a) pericoli diretti sulle aree interessate dall’eventuale crollo d’impalcature, cartelloni,
   alberi (particolare attenzione dovrà essere rivolta a quelle situazioni in cui i crolli
   possono coinvolgere strade pubbliche e private, parcheggi, luoghi di transito,
   servizi pubblici, ecc…);
b) pericoli sulla viabilità, soprattutto nei casi in cui sono in circolazione mezzi pesanti;
c) pericoli diretti legati alla instabilità dei versanti più acclivi, quando sollecitati
   dell’effetto leva prodotto dalla presenza di alberi;
d) pericoli nello svolgimento delle attività esercitate in alta quota;
e) problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi
   lacuali.
Sulla base delle previsioni meteorologiche, del monitoraggio e delle segnalazioni di
criticità in atto e in evoluzione sul territorio, il Centro Funzionale (CFMR) emette i
seguenti codici di allerta colore e i livelli di criticità corrispondenti:

                           Codice colore                      Livello di criticità
                                 Verde                              Assente
                                 Giallo                             Ordinaria
                                 Arancio                            Moderata
                                 Rosso                               Elevata

                 Comune di Carate Brianza
                 Piano Comunale di Protezione Civile

                      Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2   Pagina 24
C 3.II.4.3        Rischio Neve
Il rischio conseguente alle precipitazioni nevose è legato alla vulnerabilità allo specifico
fenomeno di reti di comunicazione stradali e ferroviarie, di aeroporti e di grossi centri
urbani, sistemi di fornitura e distribuzione di corrente elettrica ed altri servizi a rete.
L’interruzione di tali principali servizi su aree vaste del territorio può generare
inizialmente dei disagi che, se il fenomeno perdura per un periodo di tempo
sufficientemente lungo, possono determinare vere e proprie criticità di Protezione
Civile.

C 3.II.4.3.1   Zone omogenee di allertamento per rischio neve
Per quanto riguarda il rischio neve il territorio regionale è stato suddiviso nelle seguenti
20 zone omogenee:

                Comune di Carate Brianza
                Piano Comunale di Protezione Civile

                     Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2   Pagina 25
PROVINCE
   CODICE       DENOMINAZIONE                             DESCRIZIONE
                                                                                             INTERESSATE
                                              Comprende la Valchiavenna a partire
    NV-01         Valchiavenna                                                                    SO
                                             dal Comune di Samolaco verso monte
                                             Comprende la media-bassa Valtellina,
                  Media- bassa
    NV-02                                      dal Comune di Tirano fino allago di                SO
                   Valtellina
                                                             Como
                                             Comprende l'alta Valtellina a partire dal
    NV-03         Alta Valtellina                                                                 SO
                                                 Comune di Sernio verso monte
                                              Comprende il territorio montano della
    NV-04        Prealpi varesine                                                                  VA
                                                      provincia di V arese
               Prealpi comasche-
    NV-05                                    Comprende il territorio prealpino lariano          CO, LC
                    lecchesi
                                               Comprende il territorio montano della
    NV-06     Prealpi bergamasche                                                                 BG
                                                     provincia di Bergamo
                                                  Comprende il territorio della
    NV-07          Valcamonica                                                                     BS
                                                          Valcamonica
                                              Comprende il territorio delle Prealpi
    NV-08       Prealpi bresciane                                                                  BS
                                               bresciane tra i laghi d'Iseo e Garda
                                               Comprende il territorio della fascia
    NV-09     Alta pianura varesina                                                                VA
                                             pedemontana della provincia di Varese
                                              Comprende il territorio della pianura
    NV-10             Brianza                                                                CO, LC, MB, VA
                                                   pedemontana occidentale
                                                 Comprende il territorio di pianura
    NV-11         Area milanese                                                                 MB, MI
                                                 dell'area metropolitana milanese
                   Alta pianura                 Comprende il territorio della fascia
    NV-12                                                                                         BG
                   bergamasca                     pedemontana bergamasca
                                               Comprende il territorio della bassa
    NV-13       Pianura centrale                                                                  BG
                                                     pianura bergamasca
                   Alta pianura                Comprende il territorio della fascia
    NV-14                                                                                          BS
                    bresciana                      pedemontana bresciana
                                              Comprende il territorio di pianura della
    NV-15        Pianura pavese                                                                    PV
                                                      provincia di Pavia
                  Bassa pianura
                                              Comprende il territorio di pianura della
    NV-16          lodigiana -                                                                  CR, LO
                                                 provincia di Lodi e Cremona
                   cremonese
                  Bassa pianura
                                              Comprende il territorio di pianura della
    NV-17          bresciana-                                                                   BS, CR
                                                provincia di Brescia e Cremona
                   cremonese
                                             Comprende il territorio della provincia di
    NV-18      Pianura mantovana                                                                  MN
                                                            Mantova
                 Fascia collinare               Comprende il territorio della fascia
    NV-19                                                                                          PV
                 Oltrepò pavese                   collinare dell'Oltrepò pavese
                                              Comprende il territorio dell'Appennino
    NV-20      Appennino pavese                                                                    PV
                                                            pavese

Il territorio del Comune di Carate Brianza appartiene all’area NV-10 (“Brianza”).

               Comune di Carate Brianza
               Piano Comunale di Protezione Civile

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C 3.II.4.3.2    Codici e soglie di pericolo per neve
Sulla base delle valutazioni delle criticità attivabili territorialmente si ritiene che abbia
senso fare riferimento solo alle porzioni di territorio poste al di sotto dei 1200 m s.l.m.,
soglia ritenuta idonea a rappresentare la parte di territorio regionale maggiormente
abitata e con presenza di infrastrutture.
Inoltre alcune aree del territorio lombardo risultano più sensibili al rischio neve, in
particolare la fascia di pianura e pedemontana dove è concentrata la maggior parte di
infrastrutture critiche e di popolazione.

La DGR 4599/2015 divide due differenti classi di territorio secondo le seguenti tabelle.

         Codici e soglie di pericolo per rischio neve sul territorio a quote inferiori a 600 m
                              (valida per tutte le zone omogenee rischio neve)
                 Codici di pericolo                             Neve accumulabile al suolo (cm/24h)
                         -                                                     20

    Codici e soglie di pericolo per rischio neve sul territorio a quote comprese tra 600 e 1200 m
 (valida per le zone omogenee NV-01, NV-02, NV-03, NV-04, NV-05, NV-06, NV-07, NV-08, NV-20)
                 Codici di pericolo                             Neve accumulabile al suolo (cm/24h)
                         -                                                     40

C 3.II.4.3.3    Scenari di evento per rischio neve
Le situazioni di criticità per rischio neve sono determinate da precipitazioni solide in
grado di generare i seguenti scenari:
   a) Difficoltà, rallentamenti e possibili blocchi del traffico stradale, ferroviario e
       aereo.
   b) Interruzioni della fornitura di energia elettrica e/o delle linee telefoniche.
   c) Danni agli alberi con ripercussioni alle aree sottostanti.
   d) Danni e crolli delle coperture di edifici e capannoni.
Alle Autorità locali di Protezione Civile resta l’onere di valutare i rischi generati anche
su alpeggi, su strade secondarie di alta montagna a servizio di attività agro-silvo-
pastorali.
                  Comune di Carate Brianza
                  Piano Comunale di Protezione Civile

                       Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020    Capitolo 3.2   Pagina 27
Non sono considerate in questa sede le situazioni di criticità generate su piste da sci
e su impianti di risalita.
Sulla base delle previsioni meteorologiche, integrate con le informazioni provenienti
dal territorio relative alla permanenza della neve al suolo e alle eventuali criticità che
interessino il sistema delle infrastrutture critiche (rete viabilità autostradale,
statale/provinciale, locale; rete ferroviaria e aeroporti; reti distribuzione servizi
essenziali), il Centro Funzionale emette i seguenti codici di allerta colore e livelli di
criticità corrispondenti:

                           Codice colore                      Livello di criticità
                                 Verde                              Assente
                                 Giallo                             Ordinaria
                                Arancio                             Moderata
                                 Rosso                               Elevata

C 3.II.4.3.4   Procedure di allerta per rischio neve
La citata DGR X/4599 del 17 dicembre 2015 aggiorna la vigente la procedura di
allertamento del sistema di Protezione Civile regionale.
Stante la sua importanza fondamentale la si riporta integralmente nella seguente
tabella:

                 Comune di Carate Brianza
                 Piano Comunale di Protezione Civile

                      Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2   Pagina 28
ORGANO                                                                                                                                ORGANO DESTINATARIO
                                               ATTIVITÀ / DOCUMENTI INFORMATIVI                                               TEMPI
 RESPONSABILE                                                                                                                                    / EFFETTI
CFR / ARPA-SMR di   1. Predispone ed invia quotidianamente (da lunedì a sabato) il BOLLETTINO                             Entro le 13.00   Tutti
Regione Lombardia   METEOROLOGICO PER LA LOMBARDIA (METEO LOMBARDIA) valido sul territorio
                    regionale per i successivi 5 giorni
                    2. Predispone ed invia quotidianamente (da lunedì a sabato) il BOLLETTINO DI                                           - CFR / UOPC di Regione
                    VIGILANZA METEOROLOGICA REGIONALE NEVE con finalità di protezione civile.                                              Lombardia
                    Detto bollettino ha lo scopo di individuare i superamenti di soglia relativi ai rischi naturali                        - DPC-Roma / CFN
                    considerati nel presente capitolo                                                                                      (Centro Funzionale
                                                                                                                                           Nazionale)
                                                                                                                                           Al superamento di
                                                                                                                                           prefissate soglie scatta
                                                                                                                                           l’obbligo per CFR/ARPA-
                                                                                                                                           SMR di emettere l’Avviso di
                                                                                                                                           Condizioni Meteo Avverse
                    3. Nel caso di eventi considerati potenzialmente critici ai fini di protezione civile, cioè qualora                    - CFR / UOPC di Regione
                    si preveda il superamento di valori di soglia per criticità almeno MODERATA, predispone                                Lombardia
                    ed emette un AVVISO REGIONALE DI CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE                                                     - DPC-Roma / CFN
                    (AVVISO CMA).                                                                                                          (Centro Funzionale
                    Tale Avviso contiene indicazioni sul periodo di validità, le Zone omogenee interessate, la                             Nazionale)
                    situazione meteorologica ed il tipo di evento attesi, l’evoluzione spazio - temporale, il                              L’emissione dell’AVVISO
                    periodo di massima intensità, nonché la valutazione, qualitativa e quantitativa, delle                                 CMA fa scattare l’obbligo
                    grandezze meteo-idrologiche previste                                                                                   per:
                                                                                                                                           - CFR / UOPC di valutare
                                                                                                                                           detto Avviso al fine di
                                                                                                                                           emettere l’AVVISO DI
                                                                                                                                           CRITICITÀ REGIONALE
CFR / UOPC          1.a Il gruppo tecnico del Centro funzionale attivo nella sala operativa regionale di                  Con              Dirigente
di Regione          Protezione Civile(UO PC), ricevuto il BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA                           immediatezza     responsabile/reperibile
Lombardia           REGIONALE ed eventualmente l’AVVISO CMA, valuta gli effetti al suolo derivanti dai                    appena si        DG Sicurezza, Protezione
                    fenomeni meteorologici previsti e dalle precipitazioni osservate nei giorni precedenti e              renda            Civilee Immigrazione (di
                    propone al dirigente responsabile/reperibile della DG Sicurezza, Protezione Civilee                   necessario.      seguito SIPCI) (delegato
                    Immigrazione (di seguito SIPCI) (delegato dal Presidente della Giunta Regionale) di                                    dal Presidente della
                    emettere un AVVISO DI CRITICITÀ REGIONALE                                                                              Giunta Regionale)

                                            Comune di Carate Brianza
                                            Piano Comunale di Protezione Civile

                                                  Ing. Mario Stevanin        Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2     Pagina 29
ORGANO                                                                                                                                ORGANO DESTINATARIO
                                          ATTIVITÀ / DOCUMENTI INFORMATIVI                                                TEMPI
 RESPONSABILE                                                                                                                                     / EFFETTI
                1.b Il Dirigente responsabile/reperibile della DG SIPCI, sulla scorta dell’AVVISO CMA e               A seguire, con     Gruppo tecnico del
                delle valutazioni degli effetti al suolo prodotte dal gruppo tecnico del Centro funzionale attivo     immediatezza       Centro funzionale attivo
                nella sala operativa regionale di protezione civile, adotta e dispone l’emissione di un:                                 nella sala operativa
                A) AVVISO DI CRITICITÀ REGIONALE, per la conseguente attivazione:                                                        regionale (CFR/UOPC)
                - dello STATO DI ALLERTAMENTO (Codice ARANCIO) -> se si tratta di MODERATA
                CRITICITÀ;
                - dello STATO DI ALLERTAMENTO (Codice ROSSO) -> se si tratta di ELEVATA
                CRITICITA’.
CFR / UOPC      1.c Gli AVVISI di cui al precedente punto 1.b, unitamente ai livelli di allertamento per ogni         A seguire, con
di Regione      zona omogenea, sono sempre pubblicati, a cura del gruppo tecnico del Centro funzionale                immediatezza
Lombardia       regionale attivo nella sala operativa regionale di Protezione Civile(UO PC):                          e comunque
                > sul portale dei servizi della DG SIPCI;                                                             non oltre le ore
                > sul portale istituzionale di Regione Lombardia;                                                     14:00 locali,
                > sul portale ad accesso riservato delle allerte.                                                     ovvero appena
                                                                                                                      si renda
                                                                                                                      necessario
                1.d Il Gruppo tecnico del Centro funzionale regionale attivo nella sala operativa regionale           A seguire con      _ Prefetture-UTG,
                di Protezione Civile(UO PC):                                                                          immediatezza       _ Province,
                • comunica gli AVVISI, di cui al precedente punto 1.b tramite PEC, PEO e via sms a:                                      _ Comunità montane,
                _ Prefetture-UTG                                                                                                         _ Comuni,
                _ Province                                                                                                               _ STER,
                _ Comunità montane,                                                                                                      _ ARPA Lombardia,
                _ Comuni,                                                                                                                _ AIPO sede di Parma e
                _ STER                                                                                                                   strutture operative di Pv,
                _ ARPA Lombardia                                                                                                         Mi, Cr e Mn,
                _ AIPO (Agenzia Interregionale per il Po) sede di Parma e strutture operative di Pv, Mi, Cr                              _ Consorzi di regolazione
                e Mn.                                                                                                                    dei laghi,
                _ Consorzi di regolazione dei laghi                                                                                      _ Consorzi di Bonifica e
                _ Consorzi di Bonifica e Irrigazione                                                                                     Irrigazione,
                _ Uffici Gestione Navigazione Laghi                                                                                      _ Uffici Gestione
                _ Ufficio Dighe di Milano e DG Dighe (Ministero Infrastrutture e Trasporti)                                              Navigazione Laghi
                _ TERNA ed Enti concessionari di grandi derivazioni                                                                      _ Ufficio Dighe di Milano
                _ Enti gestori di trasporto pubblico e/o relative infrastrutture                                                         e DG Dighe (Ministero
                _ Unità di Crisi Regionale (UCR)                                                                                         Infrastrutture e Trasporti),
                _ DPC-Roma / Sala situazioni - CE.SI.                                                                                    _ TERNA e Enti

                                        Comune di Carate Brianza
                                        Piano Comunale di Protezione Civile

                                             Ing. Mario Stevanin         Aggiornamento Novembre 2020   Capitolo 3.2     Pagina 30
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