RICICLAGGIO DELLE MACERIE DEI TERREMOTI - RIFIUTI E RICICLAGGIO
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RIFIUtI E RICICLAGGIO Riciclaggio delle macerie dei terremoti La gestione delle macerie dopo le due grandi calamità naturali che hanno colpito L'Aquila nel 2009 e l'Emilia nel 2012 presenta approcci simili, anche se con sfumature e tempistiche diverse, così come il destino finale dei materiali rimossi, che in un caso si avviano al recupero ambientale di cave dismesse, nell’altro al riutilizzo come inerte per la chiusura di discariche esaurite n Fabrizio Bonomo, Luisa Casazza Q uante e di quale tipo siano le macerie che si vanno accumulando in Abruzzo e in Emilia Romagna non è ancora possibile saperlo con certezza, ma sicura- mente si tratta di centinaia di migliaia di tonnellate nella fase di emergenza e di diversi milioni da rimuovere nei prossimi anni, prima di un ritorno alla normalità. di tonnellate, delle quali circa 730 mila in Abruzzo (e località limitrofe) e almeno 330 mila in Emilia Romagna (esclusi i co- muni in provincia di Mantova a Rovigo La stima dei volumi non è semplice e solo ora, in entrambi i casi, ci si sta avvicinando colpiti dal sisma), in questo caso consi- a un calcolo più puntuale e preciso, almeno per la parte pubblica, cioè quella gestita derando solo la filiera pubblica. direttamente dalle Autorità (indipendentemente se si tratta di edifici pubblici o privati), Per il cratere dell’Aquila si calcola un to- perché si va esaurendo la fase emergenziale. tale da 3,2 a 4,2 milioni di tonnellate (circa Complessivamente nei siti di deposito sono oggi presenti macerie per oltre un milione 2 - 2,6 milioni di metri cubi), di cui 1,2 mi- lioni pubbliche. In Emilia, la Regione stima 440 mila ton- nellate per la fase d’emergenza, alle quali vanno aggiunte quelle ben maggiori della fase di ricostruzione; l’ipotesi più proba- bile è che anche qui si tratterà di diversi milioni di tonnellate. Metodi di quantificazione La quantificazione delle macerie per L’A- quila, realizzata fra 2009 e 2010 dai Vi- gili del Fuoco, in collaborazione con l’Isti- tuto per le Tecnologie della costruzione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), guarda al problema nel suo com- plesso, fino al ritorno alla normalità, com- prendendo appunto le possibili macerie totali alla fine del processo di demolizione/ ricostruzione del patrimonio immobiliare, oltre che di adeguamento alle normative antisismiche. Il calcolo deriva dal rapporto tra volume vuoto per pieno e il volume - peso delle marzo 2013 recycling 33
dai privati stessi e non è condizionata da ordinanze d’emergenza. Il discrimine quindi è la disposizione del soggetto pubblico, che comanda la de- molizione e l’allontanamento delle mace- rie per un problema di incolumità pubblica, effettuate da uno o più soggetti pubblici individuati dalla normativa d’emergenza: per le demolizioni sono soprattutto i Vi- gili del Fuoco; per la rimozione e il depo- sito temporaneo si tratta di società pub- bliche, municipalizzate o ex tali. Viceversa, il privato si affida a un’impresa di sua scelta e la filiera può prendere una o più direzioni, fermo restando la traccia- bilità delle macerie. La sede della Prefettura dell'Aquila, nel centro dell'Aquila, completamente distrutta dal sisma Approccio normativo Con il sisma dell’Aquila, la quantità di ma- macerie “a terra” di alcuni edifici di de- teriale da rimuovere pone per la prima Fra emergenza molizioni-campione, moltiplicato poi per volta un serio conflitto con l’impostazione gli edifici rilevati nel censimento di danno e ricostruzione di controllo e tracciabilità dei rifiuti che si e agibilità all’Aquila e negli altri 56 comuni Come anticipato, la distinzione fra pub- andava formando a livello europeo, in par- dell’area del cratere (73.141 schede), blico e privato non riguarda la proprietà ticolare la direttiva 2008/98/CE, recepita considerando per ciascuno i dati volume- degli edifici, quanto chi agisce e su quali con Dlgs 205 del 3 dicembre 2010. trici e il livello e l’estensione del danno. basi normative. Questo perchè il materiale è eterogeneo, I margini di errore sono tutti da valutare Nel primo caso tutto è condizionato alla i volumi enormi e i tempi stretti: dopo un e i pareri abbastanza discordi se siano disposizione di un soggetto pubblico, in terremoto, la rimozione delle macerie av- stime ottimistiche o pessimistiche. genere il Sindaco, che per esigenze logi- viene in base alla necessità, all’emergenza I primi dati reali sulle macerie pubbliche stiche (apertura di una strada) o di rischio del momento – gli edifici vanno liberati indicano una diminuzione dei volumi ri- per l’incolumità pubblica impone la rimo- per raggiungere eventuali persone intrap- spetto alle ipotesi iniziali; sembra infatti zione delle macerie dei crolli o la demoli- polate, devono essere riaperte le strade che la curva di crescita si stia appiattendo zione di un edificio. bloccate dai crolli, demoliti gli edifici pe- (anche in Emilia) e rispetto a 1,2 milioni Col termine “privato” si intendono invece ricolanti – ed è tutto mescolato, con le di tonnellate stimate originariamente se le macerie di edifici di proprietà privata, strutture murarie sbriciolate insieme agli ne prevedono circa 800 mila. la cui rimozione è gestita autonomamente arredi e a materiali di vario tipo (legno, Edifici agricoli lesionati dal terremoto in Emilia, a Camurana, frazione di Una strada del centro storico dell'Aquila liberata dalle macerie dei crolli Medolla (MO), Maggio 2012 Regione ER - Meridiana Immagini, Paolo Righi 34 recycling marzo 2013
essere classificato adeguatamente, se- condo le tipologie. L’unica eccezione a questa deroga ri- guarda i materiali contenenti amianto, per i quali rimane in vigore la normativa ordi- naria, per tutta la filiera di rimozione e tra- sporto, che deve essere gestita da aziende specializzate, fino allo smalti- mento in apposite discariche. Di fatto si sono allargate le maglie della tracciabilità, per riuscire a gestire la rimo- zione di un tipo di materiale che nella fase di raccolta, per motivi tecnici, economici Grafico delle macerie rimosse in Abruzzo dall'Agosto 2009 al marzo 2013 pubblicato in tempo reale o gestionali, non può essere facilmente sul sito del Commissario per la ricostruzione raggruppabile per categorie omogenee. In ogni caso le norme confermano l’ob- plastica, metallo, tessuti ecc.). genziale, ad esempio le ordinanze dei bligo della completa tracciabilità della fi- Di fatto sarebbe un rifiuto difficilmente Commissari straordinari nominati per af- liera (per il pubblico, ma anche per il pri- gestibile con la normativa ordinaria, per- frontare l’emergenza. vato) e i dati devono essere a disposi- chè le sue caratteristiche indistinte ne La legge disciplina lo stoccaggio, il tra- zione di tutti gli enti interessati, perchè prevederebbero lo smaltimento solo in sporto e lo smaltimento dei materiali delle possano eventualmente attivare i loro discarica, non essendo concepibile, nel demolizioni, permettendo in particolare, controlli. ciclo dei rifiuti, che siano mescolati ma- in deroga alla normativa nazionale sui ri- teriali con caratteristiche merceologiche fiuti, di classificare le macerie con il co- Gestori e siti di deposito completamente diverse. dice identificativo generico 20.03.99, Da qui nasce una soluzione normativa ad quello normalmente attribuito ai rifiuti so- della filiera pubblica hoc, che prende forma subito dopo il si- lidi urbani (Rsu). Il secondo nodo affrontato dalla nuova sma in Abruzzo e in seguito permette di Una piccola rivoluzione, perchè in prece- normativa e dalle ordinanze collegate ri- risolvere anche la gestione del post ter- denza nel ciclo dei rifiuti non esisteva una guarda l’individuazione dei siti di depo- remoto in Emilia. classificazione di macerie, in quanto tutti sito della filiera pubblica, ossia dove spo- Si tratta del Decreto 39 del 28 aprile i terremoti antecedenti sono avvenuti stare le macerie nell’immediato ed effet- 2009, convertito con legge 77 del 24 giu- prima della normativa europea. tuare l’eventuale selezione del materiale. gno 2009, ripreso e integrato successi- Non si tratta però di una delega in bianco Un terzo nodo, strettamente collegato ad vamente da altri provvedimenti specifici, ai gestori della rimozione, perchè il co- esso perchè legato alla gestione e al con- sia di carattere nazionale, come il Dlgs dice generico 20.03.99 si applica solo trollo dell’attività di rimozione, è l’indivi- 74 del 6 giugno 2012, varato per il sisma nella fase di trasporto verso i siti di de- duazione di uno o più soggetti attuatori in Emilia, che di tipo regionale o emer- posito temporaneo, dove il rifiuto deve che, sulla base delle disposizioni del Sin- Foto da satellite dell'Aquila con la posizione dell'ex cava di inerti Teges, trasformata in deposito delle macerie della città, riutilizzate per il suo ripristino ambientale marzo 2013 recycling 35
daco, eseguono la raccolta, il trasporto, Macchina organizzativa Di fatto Asm ha creato una struttura pa- il conferimento presso l’impianto e infine ad hoc per L’Aquila rallela, composta al 90 per cento di per- il suo trattamento, finalizzato al recupero sonale interinale, calibrata secondo la o allo smaltimento finale. Sciolto il nodo di dove portare il materiale mole del lavoro o le stagioni, così come Per L’Aquila e i comuni del cratere, il sog- rimosso, per i soggetti attuatori il pro- calibrato è l’utilizzo dei mezzi e del per- getto attuatore è stato individuato nell’A- blema da affrontare è stato quello di quale sonale dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito: quilana società multiservizi (Asm), che struttura darsi, tenendo conto della massa l’attività è regolata secondo i cantieri di normalmente si occupa della raccolta dei dei volumi da gestire, in tempi molto stretti, rimozione (indicati in elenchi decisi dai rifiuti sul territorio, mentre come depo- e del fatto che la raccolta dei rifiuti è di- Sindaci), ognuno dei quali coinvolge squa- sito temporaneo la scelta è caduta su un versa, nei metodi e nei mezzi, rispetto a dre di 11 persone. unico sito, la ex cava di inerti Teges di quanto serve per le macerie di un terre- Non che i numeri siano elevatissimi ri- Pontignone, una località tra Bazzano e moto. spetto alla quantità di lavoro da affron- Paganica, frazioni a est del capoluogo (a All’Aquila, la Asm ha creato una struttura tare, considerando che si sono raggiunte circa quattro chilometri in linea d’aria dal apposita, che ha richiesto un po’ di tempo punte di 160 persone. centro storico) che ha una capacità di 1,2 per essere affinata ma poi ha progressi- milioni di metri cubi, sufficiente ad acco- vamente raggiunto livelli di efficienza no- gliere l’intero quantitativo previsto di ma- tevoli, con un picco nel 2012. Servizi in appalto, cerie pubbliche. Si tratta di un insieme di mezzi e persone il caso di Aimag Anche per l’Emilia, con il decreto 74, poi in grado di gestire tutta la filiera, dalla ri- legge 122/2012, la raccolta delle mace- mozione allo smaltimento finale o al re- In Emilia il coordinamento è della Regione, rie è stato assegnata ai gestori dei ser- cupero delle macerie: squadre sui can- o meglio del suo Presidente, Vasco Er- vizi pubblici locali, in questo caso le sei tieri per effettuare una prima selezione rani, in veste di Commissario straordina- multiutility che effettuano la raccolta dei delle macerie; mezzi per la rimozione, do- rio, che cura il monitoraggio, la consun- rifiuti nell’area del cratere: innanzitutto Ai- tati dei relativi piani di sicurezza; gestione tivazione delle operazioni e i relativi co- mag, nel modenese, che copre l’area mag- del trasporto, effettuato con mezzi e per- sti. giormente colpita dal sisma e ha il vo- sonale dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito I gestori della filiera pubblica, come all’A- lume più elevato di macerie; poi Cmv a (soluzione espressamente indicata nella quila, non si occupano delle demolizioni, Ferrara, Geovest nell’area fra Bologna e normativa speciale “fino al completo im- affidate in genere ai Vigili del fuoco, ma Modena, Hera per la parte di Modena, pegno delle risorse rese disponibili”); diversamente dall’impostazione abruz- Sabar e Iren nel reggiano. squadre e macchine dedicate all’ulteriore zese hanno creato all’interno solo una I siti di deposito temporaneo individuati selezione e trattamento in sito. struttura per la gestione amministrativa sono sette, localizzati presso altrettante discariche per rifiuti urbani gestiti dalle mul- Pietre di pregio rinvenute all'Aquila durante la selezione delle macerie, protette e lasciate in cantiere per il riutilizzo nella ricostruzione dell'edificio tiutility: Fossoli di Carpi, Mirandola e Me- dolla di Aimag; Sant’Agostino (FE) di Cmv; Finale Emilia (MO) gestito da Feronia, dove conferisce Geovest; via Caruso a Modena, di Hera; Novellara (RE) di Sabar, dove con- ferisce anche Iren di Reggio Emilia. La scelta è caduta su questi siti perchè all’interno del loro perimetro dispongono di aree – parti di discarica dismesse – suf- ficienti per ospitare temporaneamente le macerie, senza necessità di permessi o preparazioni ad hoc, e con il vantaggio di essere recintate e presidiate, così da ga- rantirne il controllo. Operativamente, la normativa d’emer- genza identifica un preciso sito di stoc- caggio per ogni comune del cratere, af- fiancandone uno alternativo per consen- tire una migliore gestione logistica e di- stributiva delle macerie. 36 recycling marzo 2013
Particolari delle fasi di selezione manuale delle macerie effettuate nell'ex cava Teges e il controllo. Quanto alla struttura di gestione e con- patti nel tempo e in modo omogeneo; da Per la rimozione, il trasporto e la movi- trollo, Aimag utilizza soprattutto proprio tre anni quella utilizzata è Fossoli, men- mentazione nei siti di deposito si è rite- personale, dirottato da altre funzioni (di tre Medolla e Mirandola erano ufficial- nuto più utile affidarsi ad aziende esterne, esterni ci sono solo cinque geometri, a mente chiuse. già dotate di mezzi e strutture adeguate; tempo determinato), mettendo in campo questo vale soprattutto per Aimag, che una decina di tecnici per i controlli preli- lavorando nel cuore del cratere deve af- minari dei cantieri. Preselezione in cantiere frontare il problema maggiore in termini Le rimozioni iniziano infatti solo dopo il per L’Aquila di volumi da rimuovere e di cantieri da se- sopralluogo di Aimag, per verificare che guire (circa il 65 per cento del danno com- le macerie siano effettivamente raccogli- La filiera di lavorazione pubblica adottata plessivo del terremoto). bili (può essere crollato il secondo e il all’Aquila – dove ad oggi si registrano al- Le gare per l’affidamento, effettuate se- terzo piano di un edificio ma è rimasto in meno mille cantieri – prevede una prese- condo le procedure previste dalla norma- piedi il primo, così è necessario interve- lezione del materiale prima della rimo- tiva straordinaria per il sisma (il decreto nire in due fasi). zione, cosa che comporta tempi più lun- 74/2012 e le ordinanze commissariali Ad essi vanno aggiunte diverse persone ghi ma consente di avere un rifiuto già prodotte successivamente), sono due: per l’attività di backoffice e rendiconta- pronto per il trattamento nel sito di de- una riguarda la rimozione e il trasporto; zione, oltre quelle necessarie per rendere posito temporaneo, dopo un’ulteriore cer- l’altra la gestione all’interno dei siti. accessibili le due discariche; infatti, dal nita in impianto. Nel primo caso la procedura inizia dall’in- 2000 a oggi Aimag gestisce a rotazione La preselezione è manuale e punta a se- dividuazione di una serie di aziende che le tre di cui dispone, per distribuire gli im- parare per quanto possibile le macerie fanno abitualmente movimento terra piut- tosto che demolizioni, alle quali sono chie- Operazioni di tritovagliatura all'ex Teges, che dopo l'ultima selezione trasforma gli inerti in polvere fina ste offerte per attività di carico e trasporto e materiale da ripristino ambientale delle macerie, dai punti di prelievo, i can- tieri sul territorio, ai siti di stoccaggio; dopo averle contrattualizzate e verificati i requisiti segue l’affidamento, che ri- guarda più di una delle aziende in gradua- toria, perchè nessuna ha mezzi e persone sufficienti per far fronte alla quantità di la- voro da compiere e nei tempi stretti ri- chiesti dalle Autorità. La seconda gara riguarda la fornitura di macchine e servizi per movimentazione delle macerie e, in futuro, il loro tratta- mento per il riuso finale; per Aimag gli ap- palti sono due, per altrettanti siti di depo- sito: Medolla e Mirandola. marzo 2013 recycling 37
quelle della fase di demolizione/ricostru- zione e una serie di edifici nei centri sto- rici a cui non si può accedere, soprattutto all’Aquila, fino a quando non saranno de- finiti i Piani di risanamento. Dal 2013 Asm si prepara a ripartire con un approccio che, per favorire una ridu- zione dei tempi per la ricostruzione, ipo- tizza di raccogliere direttamente il tal- quale dai cantieri, eliminando la presele- zione e concentrando il lavoro di pulizia direttamente nel sito di deposito. Selezione d’emergenza nel cratere emiliano Particolare del Centauro 100.32 di Cams impegnato nella frantumazione e vagliatura delle macerie Nel caso emiliano si è scelto di dare pri- del terremoto presso un sito privato di Mirandola (MO) orità assoluta allo sgombero, soprattutto nella prima fase, e quindi ridurre al mi- vere e proprie da tutto quello che è non sforma materiale da ripristino ambientale nimo le operazioni sui cantieri, compati- inerte – legno, ferro, plastica e sovvallo (l'impianto è offerto dalla società aquilana bilmente con i tempi delle verifiche pre- – avviando al recupero quello riciclabile. Csa e utilizzato dall'Asm in comodato ventive. Nel sito di deposito le macerie sono sot- d’uso). Bisogna considerare i volumi in gioco, toposte ad analisi fisico-chimiche, tritu- Questo fino al dicembre scorso, quando sottolineano all’Aimag, che nel suo ba- razione e ulteriore separazione di even- è sostanzialmente terminata la fase di cino hanno raggiunto le 3.500 tonnellate tuali residui, effettuata in parte manual- emergenza e sono state rimosse quasi e decine di viaggi al giorno, mentre per i mente prima di trattare il materiale per il tutte le macerie pubbliche: mancano solo cantieri è stato un crescendo (ad oggi riuso. sono più di 800). Quello che nelle analisi non Chiesa di San Francesco ed edifici del centro storico di Mirandola (MO) Nella fase iniziale c’era molta viene riconosciuto come danneggiati dal sisma confusione e tante cose da inerte è mandato in disca- fare, ricordano all’Aimag, rica, ma le percentuali sono quindi ci si è approcciati al molto basse: l’84 per cento problema in progress, con risultano essere inerti; il re- elenchi di cantieri dettati delle sto viene smaltito negli im- priorità – fabbricati pubblici o pianti di recupero secondo privati crollati in parte o del le caratteristiche (ferro, le- tutto, o non crollati ma da de- gno, plastica, guaine, mate- molire – e poi dalle richieste riali isolanti); quasi nulla va di agibilità da parte degli abi- in discarica, perchè il clas- tanti. Regione ER - Meridiana Immagini, Andrea Samaritani sico sovvallo rappresenta Gli elenchi sono anch’essi in lo 0,1 per cento del totale. divenire, perchè i Sindaci Nel passaggio finale, l’inerte continuano ad aggiornarli, in viene trattato con un im- quanto non è stato redatto pianto mobile di frantuma- un censimento iniziale, né esi- zione e selezione, dive- ste ancora un termine che di- nendo così prodotto riutiliz- stingua la fase di emergenza zabile per ripristini ambien- da quella di ricostruzione. tali: il sito dell’ex Teges di- Non che non venga fatta un spone di un Rockster 1100, minimo di preselezione sul con una capacità di 2 mila posto, togliendo ad esempio tonnellate al giorno, che tra- gli elementi monodimensio- 38 recycling marzo 2013
biato nel tempo: il primo era di edi- qualche migliaio di tonnellate di legno e fici implosi, senza possibilità di to- di ferro, e alcune centinaia di elettrodo- gliere nulla; poi sono cominciate le mestici di grosse dimensioni; poco o nulla demolizioni selettive, dove serra- di plastica, perchè completamente smi- Regione ER - Meridiana Immagini menti, gli interni sono stati tolti, nuzzata. quindi la qualità del materiale è de- La selezione più approfondita è prevista cisamente migliorata. però solo nei prossimi mesi, in un’altra In altri cantieri questo non è stato fase dell’attività, quella della ridestina- possibile, e in generale va tenuto zione completa delle macerie a un altro conto che si tratta di interventi mas- uso. sivi, non con il badile, ma con l’e- Negli impianti infatti non è presente una Intervento di soccorso presso i capannoni dell'azienda scavatore e il tre assi. linea di separazione degli inerti, come può Haemotronic di Medolla (MO) all'inizio di giugno 2012 essere in un’azienda che effettua questo tipo di lavoro, perchè il volume di mate- nali, come travi di legno, blocchi di ce- riale in entrata è tale da non riuscire a ge- mento e soprattutto il ferro, che è intera- Deposito nelle discariche stirlo, mancando oltretutto le aree per la mente destinato al recupero, sia estratto dell’Emilia sistemazione dei vari materiali recuperati delle poche strutture in cemento armato Nell’approccio adottato in Emilia, una se- e non potendo spostarli altrove, per un ripulite (ma non avviene in modo sistema- lezione maggiore viene effettuata all’ar- preciso divieto della Regione. tico) sia separato dagli ingombranti mo- rivo nei siti di deposito. Nelle ordinanze emergenziali è infatti nodimensionali, come materassi, reti dei Aimag ad esempio ha avviato al recupero scritto che il materiale non può essere letti, frigoriferi, lavatrici ecc. Inoltre, precisano all’Aimag, insieme ai Vi- gili del Fuoco e alla Polizia municipale, si Macerie (t) conferite da Aimag al 17 marzo 2013 nei siti di deposito presso le proprie discariche e quelle vicine cerca di salvare i beni più preziosi delle Comune Fossoli - Carpi Medolla Mirandola Finale Emilia Modena Totale persone e i grossi elettrodomestici inte- Aimag Aimag Aimag Feronia Hera (t) gri. Camposanto 9.582,16 1.667,57 11.249,73 In altre parole, la cernita sul posto ha in- Carpi 825,60 3.602,73 4.428,33 teressato i materiali effettivamente e ve- Cavezzo 30.524,62 674,37 8.153,90 39.352,89 locemente selezionabili, non ad esempio Concordia 5.626,64 14.402,82 175,77 20.205,23 il mobile rotto, polverizzato nelle mace- Medolla 6.113,70 8.264,90 18.980,75 33.359,35 rie, che viene stato caricato insieme al re- Mirandola 9.472,54 26.404,59 786,33 36.663,46 sto e portato al sito di deposito. Novi 1.210,95 33.322,91 34.533,86 Va anche detto che il materiale è cam- San Felice 3.700,80 9.015,84 15.508,03 4.844,37 33.069,04 San Possidonio 13.532,92 9.611,44 23.144,36 San Prospero 637,06 1.245,10 1.882,16 Soliera 545,78 545,78 Veduta delle macerie del terremoto in Emilia accu- Totale 2.036,55 112.513,35 60.679,79 26.290,64 36.913,86 238.434,19 mulate presso la discarica Aimag di Medolla (MO) portato all’esterno dei siti di deposito, nè tanto meno venduto, in attesa di nuove ordinanze che definiscano meglio il futuro delle macerie. Lo spazio c’è, precisano all’Aimag, ma non molto, perchè ad oggi sono stoccate oltre 160 mila tonnellate nei due siti di Mi- randola (un terzo) e Medolla (due terzi), dove si sono create colline alte circa dieci metri, perchè lo spazio in superficie è or- mai esaurito. A Medolla ci sono oltre 100 mila tonnel- late di macerie, equivalenti ad altrettanti o più metri cubi, su una discarica che era già sopraelevata, dai 7 ai 10 metri sul marzo 2013 recycling 39
piano campagna, trattandosi di impianti riale dove si è mischiato l’amianto per poi disponibilità fra istituzioni e soggetti dif- di pianura, per metà scavate e per l’altra avviarlo alle discariche autorizzate. ferenti. metà in elevazione. Questo almeno nella prima fase post-ter- All’Aquila questo avviene tra Asm, Arta Per alleggerire la pressione, una quota remoto, perchè con l’edificio crollato l’e- – l’Agenzia Regionale per la Tutela delle macerie è trasferita su altri impianti ventuale componente di amianto si sbri- dell’Ambiente, che effettua quotidiana- che hanno problemi minori di stoccaggio, cioli mischiandosi con il resto delle ma- mente i controlli sui cantieri – Asl, Pro- specie nelle prime fasi dell’emergenza, cerie, richiedendo tempi più lunghi e una vincia, Comune dell’Aquila, Vigili del proprio con l’obiettivo di effettuare gli bonifica sul posto; nella fase di demoli- Fuoco, Esercito. sgomberi nel più breve tempo possibile. zione selettive le parti in amianto sono ri- Questo tipo di collaborazione, non sem- Altre 60 mila tonnellate ad esempio, Ai- mosse prima dell’intervento. pre facile, viene facilitato anche dalle pro- mag le ha portate su siti di Modena e Fi- Ci sono poi situazioni in cui è segnalata cedure previste nelle ordinanze emergen- nale Emilia, sulla base di un’attività cer- la presenza di amianto ma non è ancora ziali: in Emilia, ad esempio, hanno sem- tosina di distribuzione delle macerie, per possibile un intervento di rimozione, come plificato e accelerato il parere e l’appro- limitare i costi di trasporto (fino a una capannoni o abitazioni dove i proprietari vazione del Piano di lavoro da parte delle certa distanza ne ha un prezzo, ad esem- non vogliono o non possono ricostruire. Aziende sanitarie locali, che in genere li pio 20 chilometri, oltre costa di più); non In Emilia, un’ordinanza prevede degli in- approvano nell’arco di 24 ore. a caso ogni comune ha il suo sito di stoc- centivi (ma qualcosa di simile è anche in caggio, ma anche uno alternativo, pro- Abruzzo), stanziando circa 7,5 milioni per prio per limitare i trasporti. gestire le macerie contenenti amianto Terra utile per risanare nella fase di ricostruzione, garantendo 80 le cave all’Aquila euro al metro quadro per la demolizione, Gestione del problema bonifica, trasporto e lo smaltimento delle Per L’Aquila, se sulla ricostruzione ci sono macerie, contro i 40 euro delle situazioni ancora molte nubi, soprattutto di tipo eco- amianto senza amianto. nomico, c’è quantomeno la certezza per Contrariamente a quanto temuto, il pro- Quando proprio non c’è la volontà di ri- il destino delle sue macerie, almeno per blema amianto non ha inciso sulla rimo- costruzione da parte del privato il pro- quelle della filiera pubblica: il ripristino am- zione delle macerie, all’Aquila come in blema è più complesso e per questo si bientale di una o più cave esaurite pre- Emilia, e le quantità rilevate sembrano mi- stanno mettendo a punto meccanismi senti nel territorio, che hanno una capa- nime. specifici, dove dovrebbe essere ancora cità tale da assorbire i volumi previsti. In ogni caso valgono le specifiche di si- una volta il Sindaco ad agire e, in caso di In questa scelta aiuta anche la qualità curezza della normativa ordinaria, riprese inadempienza, sostituirsi al privato utiliz- stessa del materiale, che come sottoli- e precisate in quella straordinaria. zando in anticipazione i fondi stanziati neano all’Asm è ricco di terra: in genere Nel caso si rilevi la presenza di amianto dall’ordinanza. non sono macerie provenienti da edifici si blocca ogni attività e intervengono i la- Nell’insieme, considerando che la norma- in cemento armato ma da costruzioni in boratori d’analisi e le aziende specializ- tiva impone una serie di passaggi buro- muratura o addirittura con muri a secco, zate, che mettono in sicurezza il mate- cratici, va registrata la collaborazione e come a Onna, che sono recuperati in Amianto individuato in un cantiere e poi messo in sicurezza per il successivo smaltimento in impianto autorizzato 40 recycling marzo 2013
L'Aquila - Macerie private tale previsto dalla legge. Elenco dei materiali rimossi suddivisi per Codice Europeo dei Rifiuti (Cer) con l'indicazione dei chilogrammi rimossi per ciascun codice Quella ex Teges ad esempio, dove con- vergono le macerie della filiera pubblica, Codice CER Descrizione kg % era una cava a fossa, di inerti, mai ripristi- 17 09/04 Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione 296.325.830 88,83% nata, che si presenta oggi come un’enorme 17 01/07 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e 21.491.273 6,44% ferita aperta nel mezzo della pianura. ceramiche Per questa ex cava è già in corso il pro- 17 05/04 Terra e rocce 3.604.322 1,08% getto di ripristino ambientale, per farla di- 17 01/01 Cemento 2.975.507 0,89% ventare un parco urbano: come già segna- 17 04/05 Ferro e acciaio 1.989.005 0,60% lato, la fossa può contenere oltre 1,2 mi- 15 01/06 Imballaggi in materiali misti 1.395.003 0,42% lioni di metri cubi di materiale e attualmente 17 02/01 Legno 1.071.576 0,32% ne contiene meno della metà, una parte 17 06/05 Materiali da costruzione contenenti amianto 206.022 ancora in trattamento, un’altra già messa 17 01/06 Materiali isolanti e materiali da costruzione conte- 109.900 a dimora per il ripristino ambientale. nenti amianto 17 06/01 Materiali isolanti contenenti amianto 6.248 Totale materiali contenenti amianto 322.170 0,10% Il fronte delle macerie Fonte: www.commissarioperlaricostruzione.it private in Abruzzo Ovviamente per ora si parla solo delle ma- cerie della filiera pubblica, mentre per gli altri milioni di tonnellate della filiera privata (ad oggi ne risultano rimosse poco più di 300 mila tonnellate), non c’è ancora cer- tezza, e si stanno delineando strade che portano anche fuori del territorio aquilano e abruzzese, considerando che oltretutto le cinque cave private dove oggi conferi- scono le macerie dell’area aquilana hanno quasi raggiunto i limiti autorizzati. Il risultato è che le macerie possono solo andare nelle provincie e nelle regioni vi- cine, ben oltre il resto dei 41 punti di con- ferimento totali abilitati nella provincia e i 20 di quella di Teramo; infatti si stanno già orientando verso Ascoli Piceno, Ancona, Macerata, Chieti, Rieti, Terni, ecc. quanto pietre, siano di pregio o no (ven- bero problemi a certificare i residui come Per questo le istituzioni si stanno muo- gono classificate pietre di pregio tutte aggregato riciclato da ripristino ambien- vendo, perchè le macerie aquilane restino quelle superiori ai 30 centimetri di diame- tale. nell’area e vadano anch’esse al ripristino tro), mentre il resto è terra a tutti gli ef- Del resto, è vietata la mescolazione dei ambientale di una serie di cave dismesse fetti, che non è possibile utilizzare per al- rifiuti (e lo sono fino a quando non ven- nel territorio comunale, specie quelle at- tro tipo di lavorazioni che il ripristino am- gono certificati) e quindi non si può fare torno al parco archeologico di Amitenum. bientale. altrimenti. Considerando che il costo della movimen- Asm puntualizza che si fa riferimento alle Di fatto, dopo un breve periodo di titu- tazione è di circa 10 centesimi per tonnel- specifiche del ripristino ambientale pre- banza, oggi tutti concordano che la de- lata a chilometro, rimborsati dallo Stato, senti nella normativa, e il laboratorio in- stinazione migliore di questo materiale è il Ministero dell’Ambiente e gli Enti terri- caricato certifica la qualifica di aggregato il ripristino ambientale delle cave di- toriali, in accordo con Ance e Cna, hanno riciclato, nel suo complesso; certo, è stata smesse, tanto più che si tratta di una vera firmato nel gennaio scorso un protocollo valutata la possibilità di fornire inerti par- emergenza territoriale. d’intesa che punta a rendere concorren- ticolari, come ad esempio del breccione, L’Aquila infatti è circondata dalle cave, ziale la scelta di cave locali (l’ex Teges in- ma lo si è evitato perchè abbasserebbe molte delle quali esaurite e abbandonate nanzitutto), consentendo una riduzione si- la quantità di pietra presente e ci sareb- senza avere effettuato il ripristino ambien- gnificativa dei costi e riducendo i margini marzo 2013 recycling 41
nel tempo si è passati a materiali riciclati, addirittura pneumatici triturati). In alternativa l’ordinanza (la 79 del 21 no- vembre 2012) prevede al massimo il loro utilizzo come sottofondo per la realizza- zione della viabilità interna di queste stesse discariche. Comunque nulla deve uscire dai siti, per- chè evidentemente la Regione ritiene es- senziale prima di tutto la perfetta traccia- bilità e il controllo integrale dei flussi; in altre parole, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. In questo modo poi si centra il principale obiettivo che la Regione si è data, cioè quello di evitare lo smaltimento delle macerie come rifiuto, riciclandone almeno l’85 per cento. Allo stesso tempo si offre una soluzione ai problemi logistici di gestione delle ma- Veduta di un'ex cava d'inerti poco a nord-est dell'Aquila, presso la frazione Tempera cerie, che nei siti di deposito comin- per operazioni speculative. ciano a stare strette, Parallelamente le Istituzioni locali puntano cogliendo l’opportu- a rilanciare l’Asm, nel nuovo ruolo che si nità di soddisfare una è costruita in questi anni: oggi ha prati- domanda che esiste camente terminato la sua funzione a ser- e ha tempi brevi (po- vizio dell’emergenza e per questo si pro- chi mesi), oltre a con- pone ai privati, con l’appoggio del Co- sentire un risparmio mune, offrendo offrendo spazi, strutture alle comunità locali e professionalità collaudate, oltre che co- azioniste delle mul- sti concorrenziali. tiutility impegnate Tutto deve ancora avere uno sviluppo nella chiusura delle concreto, perchè sono necessari inter- Particolare dell'ex cava Teges, già in fase di ripristino con le macerie del discariche, il tutto nel terremoto venti normativi che facilitino il rapporto rispetto delle pre- tra Asm e privati, consentendo a questi discariche esaurite, in particolare come scrizioni di legge. ultimi deroghe al trasporto, alla colloca- inerte per lo strato di captazione capillare Tutti i siti di discarica prima o poi devono zione dei loro materiali di demolizione del biogas, in sostituzione del materiale essere coperti in modo definitivo, come all’interno del sito ex Teges. naturale, al posto della ghiaia prevista prevede il Dgls 36/2003 (di attuazione Intanto Asm si muove offrendo la formi- dalla normativa, materiale costoso (ma della direttiva 1999/31/CE relativa alle tura di cassoni per la raccolta dei rifiuti Macerie conferite nei siti presso le discariche emiliane - dall'8 Giugno 2012 al 20 Marzo 2013 selezionati e la selezione stessa delle ma- Gestore macerie Discarica Impianto Tonnellate cerie presso i cantieri privati. Aimag Finale Emilia Feronia 26.290,64 Geovest Finale Emilia Feronia 13.633,42 Aimag Fossoli Aimag 2.036,55 Inerti per le discariche Aimag Medolla Aimag 112.513,35 emiliane Aimag Mirandola Aimag 60.679,79 Aimag Modena via Caruso Hera Modena 36.913,86 Per l’Emilia la soluzione più concreta sulla Geovest Modena via Caruso Hera Modena 2.515,92 destinazione finale delle macerie – quelle Hera Modena Modena via Caruso Hera Modena 685,31 pubbliche ovviamente – si è delineata solo Sabar Novellara Sabar 1.359,00 recentemente ma è di fatto decisa, messa Iren Reggio Emilia Novellara Sabar 1.312,26 nero su bianco da un’ordinanza del Com- Cmv Sant'Agostino Cmv 79.688,70 missario Vasco Errani: la copertura delle Totale 337.628,80 42 recycling marzo 2013
discariche di rifiuti). Dei tre di Aimag, ad esempio, due sono nelle condizioni di essere chiusi, soprat- tutto uno, quello di Medolla, che ha una capacità residua di qualche decina di ton- nellate ed era già stata predisposta una gara per la sua copertura, da indire il 25 maggio prossimo, sulla base di un pro- getto già pronto e autorizzato che oltre- tutto prevedeva l’utilizzo di materiali di recupero. Così, considerando che i gestori sono tutti soggetti pubblici e fanno capo ai co- muni terremotati, che avrebbero dovuto sostenere anche i costi della copertura delle discariche da chiudere, si è deciso Veduta e particolare del deposito di macerie accanto alla discarica Aimag di Medolla (MO) di usare questo materiale, a un costo che è solo quello di mo- vimentazione. Risultato? non è stata trovata La Regione calcola (sulla base presenza di amianto, ma ci sono delle rendicontazioni di tutti i ge- inerti non inerti, quali le plasti- stori di discariche emiliane) che che, cosa dovuta probabilmente le circa 440 mila tonnellate di al fatto che Aimag non ha com- macerie previste per la filiera piuto lavaggi preventivi, trattan- pubblica siano pienamente riu- dosi di prove di larga massima. tilizzabili in questo senso. Dal punto di vista qualitativo al- La sola discarica di Medolla do- cuni parametri risultano più alti vrebbe assorbirne circa 160 di quanto previsto per i rilevati mila tonnellate; un’altra quota stradali, ad esempio i solfati, importante andrebbe alla disca- mentre dal punto di vista geo- rica di Mirandola, se i tempi coin- tecnico le prove (Los Angeles e cidono; altri gestori che non altre) mostrano che le macerie hanno subito il terremoto, come Iren o mag, mostrano che le macerie sarebbero potrebbero essere utilizzate, ma sono pre- Hera, devono anch’essi chiudere delle effettivamente utilizzabili, ma alcuni para- senti impurità come plastiche e legno (smi- parti di discarica. metri non rispettavano le norme per l’im- nuzzato) in percentuali superiori ai limiti piego nei rilevati stradali; in altre parole previsti. sono poco sporche, ma comunque lo Sulla base di questi risultati la Regione ha Prove per il riuso sono. fatto due più due e deciso per la soluzione in rilevati stradali Queste prove sono state effettuate su interna alle discariche. alcune migliaia di tonnellate, ridotte in Altre analisi non ne sono state fatte, nè La scelta di puntare sulle discariche ab- pezzi di dimensione inferiore ai 10 centi- tanto meno le macerie sono oggetto di bandona di fatto, anche se non del tutto, metri con un frantoio a martelli veloce e trattamento e pulizia per il loro riuso, per- l’ipotesi iniziale, anch’essa messa nero poi portate da Arpa e Asl in un laborato- chè appunto i gestori, Aimag più di tutti, su bianco con un’ordinanza del settem- rio di Reggio Emilia accreditato per le ve- non hanno spazio dove stoccare il mate- bre 2012, dove si ipotizzava il riutizzo rifiche sull’amianto. riale preparato e vige il divieto di portarle delle macerie nei rilevati dell’autostrada Qui sono stati fatti alcuni campionamenti altrove. regionale Cispadana, che attraversa pro- di qualità sugli eluati (una delle verifiche In altre parole, oggi il materiale arriva nei prio le aree terremotate. indispensabili per capire se un rifiuto è siti di deposito, viene pulito delle parti più Sembrava l’uovo di Colombo, ma giusta- ammissibile in discarica, che simula il com- grosse, così che si possano creare i piaz- mente l’ordinanza subordinava la deci- portamento del materiale al dilavamento zali, e niente di più; l’operazione di tratta- sione finale all’individuazione delle effet- delle piogge) e sulla eventuale presenza mento sarà fatta solo quando si inizierà la tive caratteristiche del materiale. di fibre di amianto, oltre che sulle carat- copertura delle discariche, per spostarlo Le prove effettuate, soprattutto da Ai- teristiche geotecniche. una volta sola. marzo 2013 recycling 43
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