Riccio di mare: ricerca e gestione della risorsa - Fondazione ...

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Riccio di mare: ricerca e gestione della risorsa - Fondazione ...
Riccio di mare: ricerca
e gestione della risorsa
di Gianni Brundu, Simone Farina, Ivan Guala, Stefano Guerzoni, Stefania Pinna

Il riccio di mare nella tradizione       (kina) e in vari Paesi europei, tra       l’ausilio di una canna e uno “spec-
locale della Sardegna                    cui la Francia e l’Italia. In Sardegna,   chio”, un cilindro a cui venivano tolti
Il riccio di mare è considerato una      la pesca del riccio di mare Para-         i due fondi e su uno dei quali veniva
prelibatezza in varie parti del mon-     centrotus lividus è un’attività che       fissato un vetro.
do ed esistono lunghe tradizioni di      fa parte della tradizione culturale           La pesca veniva esercitata in
consumo di gonadi di riccio in molte     e gastronomica. In passato veniva         prevalenza per uso personale o “fa-
culture asiatiche, principalmente in     svolta da piccole imbarcazioni oppu-      migliare”, interessava quantitativi di
Giappone (chiamato uni), ma anche        re direttamente dalla riva a piedi, in    prodotto molto ridotti, soprattutto
in Alaska, Cile, Nuova Zelanda           zone rocciose e poco profonde, e con      a causa delle limitazioni dovute alla

Sebbene esistano ancora aree poco sfruttate, oggi in Sardegna il riccio di mare Paracentrotus lividus continua ad
essere soggetto a forte pressione di pesca. L’attività di prelievo è teoricamente limitata a catture di taglie superiori
a 5 cm di diametro da novembre ad aprile, ma tali regole gestionali non sembrano essere sufficienti a rendere
l’attività sostenibile, anche per una sostanziale assenza di controllo efficace.

102                                                                                                     IL PESCE, 2/20
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Sulla base della grande importan-
                                                                                     za che il riccio riveste nella tradizione
                                                                                     gastronomica e culturale della Sar-
                                                                                     degna, a partire dagli anni duemila
                                                                                     la Fondazione IMC (International
                                                                                     Marine Centre – Parco scientifico e
                                                                                     tecnologico della Sardegna, sede di
                                                                                     Oristano) studia l’ecologia del riccio
                                                                                     di mare e stima periodicamente,
                                                                                     assieme al CNR, lo stato della risor-
                                                                                     sa. Secondo i dati raccolti durante
                                                                                     diverse campagne di monitoraggio
                                                                                     svolte nell’Area Marina Protetta
                                                                                     Tavolara-Punta Coda Cavallo tra il
                                                                                     2008 e il 2018 la risorsa è diminuita
                                                                                     del 45%.
                                                                                         Il declino è ancora più marcato
                                                                                     in altre aree protette, ad esempio
                                                                                     nell’AMP Penisola del Sinis-Isola
                                                                                     di Mal di Ventre, dove l’abbondanza
                                                                                     dei ricci è calata di ben il 70% negli
                                                                                     ultimi 15 anni. Confortanti sono
                                                                                     solo i dati provenienti dal Parco
                                                                                     Nazionale dell’Asinara, dove la
Riccio di mare Paracentrotus lividus in una prateria di Posidonia oceanica
                                                                                     popolazione di ricci è leggermente
(Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”; photo © Simone
                                                                                     aumentata in virtù del divieto totale
Farina).
                                                                                     di prelievo.
                                                                                         La diminuzione del numero di
metodologia e agli attrezzi utilizzati.    e, qualche volta, al collasso delle       ricci lungo le coste sarde non è solo
Un’altra limitazione è rappresentata       popolazioni naturali. Un classico         un campanello d’allarme lanciato
dalla scarsità di aree costiere rocciose   esempio di un andamento di questo         dagli istituti di ricerca e dagli enti
e poco profonde in cui tale pratica        tipo si è avuto in Cile, dove dai primi   amministratori che si occupano di
poteva essere effettuata o al fatto che    anni 70 la pesca della specie Loxe-       gestione della pesca, ma sono gli stessi
una pesca di questo tipo poteva essere     chinus albus interessava le regioni       pescatori, come diretti interessati, ad
svolta solamente durante giornate          meridionali del paese per soddisfare      accorgersi del problema e a cercare
di mare calmo, in assenza di onde.         il mercato locale. Dalla seconda metà     alternative. Negli ultimi anni la dimi-
    La situazione è decisamente            degli anni ‘70, con l’esportazione        nuzione del numero di ricci in alcune
cambiata e la specie P. lividus è sot-     del prodotto sui mercati asiatici, si     zone della Sardegna meridionale ha
to pressione da diverse decadi per         è passato a sfruttare le regioni più      spinto infatti i pescatori del Caglia-
soddisfare la domanda del mercato          settentrionali, causando il completo      ritano a dirigersi verso zone in cui
locale sempre più in crescita.             esaurimento e declino della specie.       i ricci erano più abbondanti, come
    L’aumento della pressione di               In alcune zone del Mar Mediter-       ad esempio la costa del Sinis nell’O-
pesca ha determinato il perfezio-          raneo si è arrivato al collasso delle     ristanese, provocando una serie di
namento delle metodologie e delle          popolazioni naturali e alla necessità     conflitti e scontri con i pescatori lo-
attrezzature utilizzate: imbarcazioni      di vietare completamente la pesca da      cali. Si tratta di una sorta di “guerra
pratiche e veloci, mute subacquee,         parte degli enti governativi, come è      tra poveri” che si ripresenta oramai
maschere e snorkel, fino all’impie-        successo a Malta.                         da anni puntualmente all’inizio della
go di bombole e autorespiratore.               Al giorno d’oggi in Sardegna,         stagione di pesca.
Questa recente modernizzazione, e          sebbene esistano ancora aree poco             Molto spesso i conflitti hanno ri-
il conseguente aumento del pescato         sfruttate, il riccio di mare P. lividus   guardato anche pescatori della stessa
a fini commerciali, ha naturalmente        è soggetto a forte pressione di pesca.    zona ma che operano in maniera
avuto effetti negativi sulla stabilità     L’attività di prelievo è limitata a       differente, tra chi ad esempio pesca
delle popolazioni di riccio di mare        catture di taglie superiori a 5 cm        con l’ausilio di una imbarcazione
lungo le coste.                            di diametro da novembre ad aprile         di appoggio e chi no, oppure tra chi
                                           e numero di licenze di pesca, ma          pesca in apnea e chi con le bombole
Il problema della sovrappesca              tali regole gestionali non sembrano       (secondo gli apneisti pescare i ricci
In generale, la pesca del riccio di        essere sufficienti a rendere l’attività   con le bombole rende la pesca inso-
mare tende a svilupparsi e ad au-          sostenibile, anche per una sostanzia-     stenibile). In casi come questi, non
mentare sempre di più fino al declino      le assenza di controllo efficace.         riuscendo a trovare un accordo tra

IL PESCE, 2/20                                                                                                           103
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loro, i pescatori arrivano molto
                                                                                         spesso ad accusare gli enti regionali
                                                                                         di mancanza di autorità e di incapa-
                                                                                         cità ad arginare i conflitti e a trovare
                                                                                         soluzioni adeguate.

                                                                                         Allevamento del riccio di mare,
                                                                                         l’echinocoltura
                                                                                         Oggigiorno la ricerca scientifica pro-
                                                                                         va a mitigare il problema del depau-
                                                                                         peramento degli stock ittici di specie
                                                                                         marine preda di un eccessivo sforzo
                                                                                         di pesca cercando nell’allevamento
                                                                                         una possibile soluzione. Attualmente
                                                                                         esistono diverse specie ittiche consu-
                                                                                         mate dalla popolazione umana che
                                                                                         provengono per lo più da attività di
                                                                                         acquacoltura piuttosto che da cattu-
Riccio di mare Paracentrotus lividus allo stadio larvale, l’echinopluteo (photo          ra da banchi naturali. È ad esempio
© Fondazione IMC).                                                                       il caso del Salmone atlantico (Salmo

   Ciclo di allevamento del riccio di mare per il mercato
   o a scopi di ripopolamento
   L’allevamento del riccio di mare inizia dagli individui adulti riproduttori, i quali vengono pescati da banchi naturali
   con lo scopo di garantire la variabilità genetica. Dalla fertilizzazione della cellula uovo (gameti femminili) con gli
   spermatozoi (gameti maschili) si sviluppa un embrione che nel giro di un paio di giorni si trasforma nella tipica larva
   echinoide, l’echinopluteo. A questo punto inizia la fase di allevamento larvale, durante la quale l’echinopluteo è
   capace di nuotare attivamente e di alimentarsi di microalghe. Durante questa fase, che dura circa un mese (14-30
   giorni) a seconda della dieta che viene somministrata (qualità e quantità di alimento) e delle condizioni di mante-
   nimento, la larva si accresce e va incontro ad una serie di cambiamenti morfologici e strutturali, fino ad acquisire
   l’attitudine alla metamorfosi e a trasformarsi in animale bentonico (che vive a contatto col fondale marino). Gene-
   ralmente in echinocoltura si utilizza un biofilm di microalghe (diatomee) come fattore di stimolo alla metamorfosi,
   che rappresenterà anche l’alimento per il futuro riccio giovanile. Tuttavia possono essere utilizzati anche altri fattori
   di stimolo, come ad esempio la macroalga Ulvella lens oppure l’acqua di mare precedentemente “condizionata” con
   ricci adulti. Una volta metamorfosate, le post-larve sviluppano l’apparato digerente in circa 8 giorni, quindi diventano
   ricci giovanili del tutto simili agli adulti e in grado di alimentarsi di macroalghe. Durante questa fase la crescita è ab-
   bastanza veloce e nell’arco di circa un
   anno i giovani individui raggiungono
   la taglia adatta (15 mm di diametro
   esclusi gli aculei) per il loro rilascio
   in ambiente naturale durante attività
   di ripopolamento attivo della specie.
   Alimentati con macroalghe e mante-
   nuti in buone condizioni ambientali,
   i ricci si accrescono di circa 10 mm
   all’anno e raggiungono la taglia com-
   merciale nell’arco di 3-5 anni dalla
   riproduzione. L’ultima fase prima
   dell’immissione sul mercato è il finis-
   saggio delle gonadi, durante la quale
   la dieta viene integrata con proteine
   animali e si simulano le condizioni
   ambientali invernali, che favoriscono
   lo sviluppo delle gonadi. Questa fase
   dura circa 2-3 mesi.

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ATTREZZATURE AUTOMAZIONE INDUSTRIA ALIMENTARE

                                                                                       CARRELLO RIBALTATORE

Esemplare di riccio di mare Paracentrotus lividus due giorni dopo la meta-
morfosi larvale (photo © Fondazione IMC).
                                                                                          TERMOFORMATRICE

salar), per il quale la FAO riporta      eccetto che per il sistema digerente,
una produzione in acquacoltura           il quale viene sviluppato in circa 8
pari a più di 2 milioni di tonnellate    giorni.
nel 2017, contro appena poco più             Una volta che il riccio sviluppa il
di 2.000 tonnellate provenienti da       sistema digerente inizia a pascolare
attività di pesca (meno dello 0,1%       sul fondo, bruca le alghe e altri
rispetto alla produzione totale).        organismi marini di cui si nutre, e
Anche la produzione di mitili risulta    si accresce di circa 1 cm all’anno,              TERMOSIGILLATRICE
per lo più proveniente da attività di    raggiungendo la taglia commerciale
acquacoltura (96%) piuttosto che         (5 cm di diametro esclusi gli aculei)
dalla pesca (4%).                        in circa 5 anni.
    A differenza di queste specie,           Durante il ciclo vitale, le prin-
l’allevamento dei ricci di mare,         cipali limitazioni per lo sviluppo
l’echinocoltura, è un’attività anco-     dell’allevamento sono rappresentate
ra poco sviluppata, soprattutto in       dagli elevati tassi di mortalità che si
Europa, e per quanto riguarda la         verificano nelle fasi larvali e post-
specie P. lividus, principalmente a      larvali, dalla scarsa percentuale di
causa di elevate mortalità e di scarsi   larve che riesce a metamorfosare con
tassi di crescita.                       successo in animale giovanile, e dai
    Il ciclo vitale del riccio di mare   tempi di accrescimento fino al rag-
(si veda box di approfondimento)         giungimento della taglia commerciale
presenta due principali fasi, una        piuttosto lunghi.
                                                                                      FRIGGITRICE GRIGLIATRICE
fase larvale planctonica e una fase          L’IMC ha sviluppato e condotto
bentonica. La fase planctonica           diversi progetti di ricerca incentrati
inizia subito dopo la riproduzione       proprio sulla riproduzione e l’alle-
e dura poco meno di un mese. In          vamento di P. lividus, con l’obiettivo
questo periodo la larva del riccio       di aumentare le conoscenze relative
(echinopluteo) è capace di nuotare       a questa attività e contribuire ad
attivamente nell’acqua e di alimen-      incentivarne lo sviluppo.
tarsi di microalghe (fitoplancton),          Nell’ambito di questi progetti, si
subisce una serie di cambiamenti         sono testate diverse metodologie di
morfologici e strutturali che culmina    allevamento durante la fase larvale,
con l’attitudine alla metamorfosi. A     cercando di individuarne una che
questo punto la larva si trasforma in    arrecasse il minor disturbo possibi-
animale bentonico, che vive cioè a       le agli animali. Essendo organismi
stretto contatto col fondale marino.     molto delicati, infatti, ogni minima
In questa fase post-larvale il riccio    manipolazione fisica può danneggia-
è del tutto simile all’animale adulto,   re le larve e provocarne la morte.
                                                                                       Tel. (+39) 0521 836670
IL PESCE, 2/20                                                                            info@cavallimpm.it
                                                                                          www.cavallimpm.it
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gracilis) si sono rivelate particolar-
                                                                                          mente favorevoli per la crescita e la
                                                                                          sopravvivenza delle larve.
                                                                                              Inoltre, è stato evidenziato che
                                                                                          l’acqua di mare in cui venivano
                                                                                          mantenuti precedentemente dei ricci
                                                                                          di mare adulti era un efficace fattore
                                                                                          di stimolo per la metamorfosi larvale,
                                                                                          a causa di specifici segnali chimici
                                                                                          rilasciati dagli individui adulti che
                                                                                          le larve riescono a percepire.
                                                                                              Una volta aver prodotto gli indi-
                                                                                          vidui giovanili, le ricerche condotte
                                                                                          all’IMC si sono focalizzate sull’accre-
                                                                                          scimento, cercando di individuare
                                                                                          condizioni di mantenimento che
Esemplari giovanili di riccio di mare Paracentrotus lividus alimentati con la
                                                                                          ottimizzassero il tasso di crescita di
lattuga di mare (Ulva lactuca); (photo © Fondazione IMC).
                                                                                          questi animali.
                                                                                              Le sperimentazioni hanno di-
    Una buona ed efficace metodolo-         pravvivenza degli animali, siano essi         mostrato che la densità influenza la
gia di allevamento è stata individuata      terrestri o acquatici, sono influenzate       crescita dei giovanili, in particolare
mantenendo le larve in un sistema           principalmente dalla quantità e dalla         meno animali sono presenti per
statico senza aerazione, alimentando        qualità di alimento. Sono state testate       unità di volume e maggiore sarà
secondo precisi quantitativi di cibo        diverse specie di microalghe sommi-           la loro velocità di crescita. Ai fini
richiesti dalle larve ed effettuando un     nistrate come diete monospecifiche            di una eventuale produzione, tut-
ricambio idrico solamente quando la         o come mix di due o più specie (7             tavia, bisogna considerare che il
qualità dell’acqua iniziava a diminu-       diete in totale); due di queste diete         mantenimento di una bassa densità
ire. Successivamente, i ricercatori si      in particolare (Dunaliella tertiolecta        di ricci apporta benefici in termini
sono focalizzati sulla dieta, in quanto     come dieta monospecifica e un mix di          di aumento del tasso di crescita, ma
è ben noto che la crescita e la so-         Dunaliella tertiolecta e Chaetoceros          anche svantaggi come una maggiore

   Ricci e cambiamento climatico: che collegamenti ci sono?
   Gli oceani stanno diventando più acidi. Circa un quarto del diossido di carbonio CO2 emesso nell’atmosfera è
   attualmente trattenuto dagli oceani, dove reagisce con l’acqua di mare e forma l’acido carbonico. L’acidificazione
   dei mari è osservata e monitorata attraverso la misura di livelli di pH. Dai tempi preindustriali, il pH medio delle
   acque superficiali dei mari è sceso da 8,21 a 8,10 e, nonostante la variazione possa sembrare bassa, essa corri-
   sponde ad un aumento del 30% di acidità, che potrebbe aumentare di ulteriori 0,3 unità di pH alla fine del secolo.
   A questo ritmo si creerebbe un oceano ad un livello di acidità più alta e mai registrata negli ultimi 100 milioni di
   anni. L’attuale tasso di variazione dell’acidità è circa 50 volte più veloce rispetto a qualsiasi cambiamento climatico
   storico noto, rendendo difficile l’adattabilità della vita marina a queste nuove condizioni. In condizioni acide gli ioni di
   carbonato diventano meno abbondanti, e questo limita la capacità di animali invertebrati, come ad esempio vongole,
   ricci, ostriche e cozze, di costruire le proprie conchiglie e i propri scheletri. Il plancton inoltre, che costituisce la
   base della catena alimentare oceanica e l’alimento durante la prima fase vitale di moltissimi organismi bentonici,
   ha molte difficoltà ad adattarsi a queste nuove condizioni. In un effetto a cascata questo porterà ad un’alterazione
   degli ecosistemi, minacciando i prodotti ittici di tutto il mondo. Un esempio di effetto negativo dell’acidificazione
   è già stato osservato per alcune specie di ostriche, le cui larve non riescono a svilupparsi in modo appropriato a
   valori di acidità maggiori del normale. Ma i cambiamenti nella chimica degli oceani vanno oltre. Gli animali marini
   usano segnali chimici per percepire il proprio ambiente naturale e localizzare prede e predatori, e ci sono prove
   che questa loro capacità sia già stata in parte compromessa. La progressiva acidificazione degli oceani aiuterebbe
   quindi a sviluppare scenari di disordini trofici e per questo i suoi effetti vanno quantificati per una corretta ge-
   stione della pesca locale. I ricercatori dell’IMC hanno portato avanti uno studio per stimare il grado di influenza
   dell’acidificazione del Mar Mediterraneo sull’interazione naturale predatori-ricci. Ricci esposti a condizioni di pH
   più basso (acqua più acida), come previsto nello scenario di acidificazione degli oceani del prossimo futuro, po-
   trebbero infatti risultare più fragili nella loro struttura fisica (esoscheletro), e di conseguenza potrebbe diminuire
   la loro capacità di difesa dai predatori rendendoli più vulnerabili.

106                                                                                                             IL PESCE, 2/20
Riccio di mare: ricerca e gestione della risorsa - Fondazione ...
necessità di volumi di produzione e        durante questi anni si sono rivelati
una maggiore quantità di alimento          molto utili e positivi (oggetto di di-
(a bassa densità il singolo individuo      versi articoli scientifici pubblicati su
consuma più alimento).                     riviste internazionali e divulgati a
     In concomitanza con queste spe-       congressi nazionali e internazionali),
rimentazioni si è portata avanti an-       ma non tanto da poter affermare che
che una linea di ricerca per valutare      la produzione in cattività di ricci di
la vulnerabilità del riccio di mare ai     mare da immettere direttamente sul
cambiamenti climatici (si veda box         mercato sia economicamente sosteni-
di approfondimento).                       bile. Secondo i dati ottenuti, infatti,
     L’IMC cerca di sviluppare tec-        risulta che siano necessari almeno 3-5
nologie e protocolli con lo scopo di       anni affinché un riccio raggiunga la
rendere l’allevamento un’attività          taglia commerciale, durante i quali
sostenibile. Per questo, anche per         è necessario un enorme dispendio di
il riccio di mare, è stato testato l’al-   energia e di lavoro manuale per man-
levamento in un sistema cosiddetto         tenere buone le condizioni dell’acqua
integrato (Integrated Multi-Trophic        di allevamento. Ad aumentare i costi
Aquaculture, IMTA) che, a differen-        si aggiunge anche la grandissima
za dei sistemi di allevamento tradizio-    quantità di alimento (macroalghe o
nali, è caratterizzato dalla produzio-     eventualmente mangimi artificiali)
ne contemporanea di diverse specie         che ogni singolo riccio consuma.
commerciali appartenenti a diversi
livelli della catena alimentare.           Il ripopolamento attivo,
     Nei sistemi IMTA, generalmente,       una possibile soluzione
è presente una specie (pesce o gam-        al declino degli stock ittici
bero) al vertice che viene alimentata      La produzione di individui adulti
con mangimi naturali o artificiali,        da immettere direttamente nel mer-
mentre le altre specie vengono ali-        cato, tuttavia, non è l’unica finalità
mentate a cascata sfruttando i reflui      dell’allevamento, in quanto animali
derivanti dalla produzione della           giovanili prodotti in cattività pos-
specie al vertice.                         sono essere utilizzati anche per il
     Nel caso del riccio di mare           ripristino di popolazioni impoverite
all’IMC, la specie al vertice era rap-     e/o in forte declino, ad esempio a
presentata dal muggine da bottarga         causa della pesca eccessiva. Risultati
Mugil cephalus riprodotto in catti-        positivi di ripopolamento sono stati
vità e alimentato con mangimi artifi-      recentemente ottenuti con diverse
ciali. L’acqua reflua derivante dalla      specie di pesci, anche se la maggior
sua produzione, particolarmente            parte delle volte gli animali allevati
ricca di sostanze chimiche disciolte       in cattività non sopravvivono quan-
come azoto e fosforo, rappresentava        do vengono rilasciati in ambiente
poi un ottimo mezzo in cui produrre        naturale.
micro- e macroalghe, ossia il cibo             Essendo nati e cresciuti in am-
naturale per i ricci durante le fasi       bienti controllati con la finalità
larvali e giovanili, rispettivamente.      principale di massimizzare la crescita
In questo modo, quindi, è stato pos-       e la sopravvivenza, generalmente
sibile allevare contemporaneamente         gli animali allevati in cattività non
più specie commerciali, il muggine da      sono capaci di riconoscere i propri
bottarga, il riccio di mare e le macro-    predatori o non riescono a difen-
alghe introducendo dall’esterno nel        dersi da essi, per cui diventano
sistema esclusivamente il mangime          facili prede quando sono rilasciati
per il muggine.                            in ambiente naturale. Spesso non
     Dal punto di vista della soste-       sono capaci di procacciarsi il cibo
nibilità ambientale questo tipo di         in quanto sono sempre stati abituati
sistema permette inoltre di non            a riceverlo passivamente dagli alle-
rilasciare nell’ambiente circostante       vatori, sono poco competitivi con i
sostanze come l’azoto e il fosforo che,    propri conspecifici (ad esempio nel
in quantità elevate, rappresentano         caso di animali territoriali), oppure
delle fonti di inquinamento.               esibiscono un comportamento loco-
     I risultati ottenuti dall’IMC         motorio improprio.

IL PESCE, 2/20
Riccio di mare: ricerca e gestione della risorsa - Fondazione ...
Una stella marina Marthasterias glacialis che si sta avvicinando a dei ricci di mare (Area Marina Protetta “Tavolara
– Punta Coda Cavallo”); photo © Fondazione IMC.

    Nel caso del riccio di mare, il      la prima volta il comportamento          naturale di una popolazione. Infatti,
comportamento locomotorio è un           di ricci giovanili prodotti e allevati   non avrebbe alcun senso realizzare
aspetto fondamentale per la soprav-      in cattività e lo ha confrontato con     un ripopolamento attivo di ricci in
vivenza, soprattutto nei confronti       quello dei ricci naturali.               un area dove la disponibilità larvale
dei predatori naturali (orate, sara-         In questo studio si è riscontrato    è già elevata.
ghi, donzelle, ma anche molluschi        come i ricci di mare nati in cattività       È anche necessario accertarsi che
e stelle marine). Generalmente i         abbiano una reattività in ambiente       il declino della popolazione sia dovu-
ricci si difendono nascondendosi         naturale ridotta del 30% rispetto        to realmente ad un elevata pressione
tra gli anfratti delle rocce oppure      ai ricci selvatici. Una volta messi in   di pesca e non ad altre cause naturali
coprendosi con sassi, conchiglie o       mare i ricci allevati impiegano un po’   come la predazione.
qualsiasi altro materiale che trovano    di tempo prima di reagire e sono più         Gli studi dell’IMC hanno eviden-
nel fondale marino.                      lenti nel movimento (3,8 cm/minuto       ziato che all’interno delle riserve
    Ai fini di un’eventuale azione di    di velocità contro i 5,5 cm/minuto       marine, dove la fauna ittica è effi-
ripopolamento, quindi, è fondamen-       dei ricci selvatici).                    cacemente protetta, le popolazioni
tale che i ricci allevati in cattività       Questo risultato suggerisce l’uti-   dei ricci diminuiscono per via della
si comportino allo stesso modo dei       lità di sviluppare delle procedure di    pressione predatoria da parte dei
propri conspecifici “naturali”, cioè     acclimatazione che aumentino le per-     pesci. Per questo, un ripopolamen-
devono essere in grado di cercarsi at-   formance dei ricci allevati quando       to attivo potrebbe essere utile solo
tivamente l’alimento, ma soprattutto     immessi in natura, e che aumentino di    in zone depauperate a causa della
devono trovare un efficace rifugio       conseguenza le possibilità di successo   elevata pressione di pesca.
contro i predatori immediatamente        dei programmi di ripopolamento.              L’introduzione di nuovi indivi-
dopo il rilascio in mare.                    Prima di procedere con un’azione     dui, inoltre, è un discorso molto con-
    Vista l’importanza del compor-       di ripopolamento, però, è opportuno      troverso perché può causare proble-
tamento locomotorio per l’efficacia      e fondamentale fare altre conside-       mi ambientali o di diversità genetica.
di un’azione di ripopolamento attivo     razioni. Innanzitutto è necessario       L’utilizzo di un numero inadeguato
della specie, l’IMC ha filmato per       conoscere il tasso di reclutamento       di “genitori” o la riproduzione tra

108                                                                                                   IL PESCE, 2/20
Riccio di mare: ricerca e gestione della risorsa - Fondazione ...
individui introdotti e nati dagli stessi        Vi è quindi una chiara intera-       ruolo ecologico fondamentale per la
    genitori può ridurre drasticamente          zione tra la pressione dei predatori,    biodiversità.
    il livello di diversità genetica e la       l’abbondanza dei ricci di mare e la          In certe zone del mondo è stato
    dimensione della popolazione gene-          struttura della comunità di alghe,       osservato come la rimozione di
    ticamente utile. Questo si traduce in       che a sua volta sostiene la vita di      centinaia di migliaia di ricci abbia
    una riduzione della fitness, cioè della     numerosissime altre specie.              determinato un rapido cambiamento
    capacità riproduttiva degli individui,          L’alterazione dell’abbondanza di     della composizione algale e della co-
    compromettendo la sopravvivenza             una di queste popolazioni da parte       munità di pesci e invertebrati marini
    futura delle popolazioni.                   di fattori esterni, come ad esempio      che le abitano.
         Da un punto di vista conserva-         la sovrappesca di pesci o ricci, può         In definitiva, la crescente pressio-
    zionistico, l’introduzione in natura        causare conseguenze sulle altre po-      ne globale sui ricci di mare, non solo
    di individui prodotti in cattività po-      polazioni e portare ad uno squilibrio    mette in pericolo la sopravvivenza
    trebbe anche indebolire gli ecosistemi      degli ecosistemi costieri con effetti    della specie, ma provoca anche de-
    costieri e la biodiversità.                 negativi sulla biodiversità.             gli effetti a cascata che influenzano
         La specie di riccio P. lividus è           A questo proposito, è noto           negativamente la struttura e il fun-
    controllato principalmente da pesci         come in molte aree costiere del Mar      zionamento degli ecosistemi marini
    predatori come saraghi e orate,             Mediterraneo le interazioni trofiche     costieri.
    specie target della pesca artigianale,      predatore-riccio sono state seria-                               Gianni Brundu
    ma esistono anche altri predatori, ad       mente alterate dalla sovrappesca                                 Simone Farina
    esempio molluschi e stelle marine, il       locale.                                                              Ivan Guala
    cui effetto sulle popolazioni è ancora          A partire dagli anni ‘60, la man-                        Stefano Guerzoni
    poco conosciuto. La popolazione di          canza di saraghi e orate a causa della                           Stefania Pinna
    ricci poi, tramite l’attività di pascolo,   sovrappesca, e il conseguente incre-                           Fondazione IMC
    regola l’abbondanza e la composizio-        mento dei ricci, hanno contribuito al                            Centro Marino
    ne delle macroalghe che crescono sul        progressivo declino di Cystoseira,                               Internazionale
    fondale marino.                             un gruppo di alghe che riveste un                       www.fondazioneimc.it

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