RESTAURO ARENARIE DI PORTA SARAGOZZA - COD. INT. 6363 - Comune di ...

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RESTAURO ARENARIE DI PORTA SARAGOZZA - COD. INT. 6363 - Comune di ...
Dipartimento Lavori Pubblici, Mobilità e Patrimonio
                                       Settore Manutenzione
                                            U.I. Edilizia
                                 U.O. Edilizia Storico Monumentale

               PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICO ECONOMICA

             RESTAURO ARENARIE DI PORTA SARAGOZZA

                                    COD. INT. 6363

                                                                  Il Responsabile del Procedimento
                                                                         Arch. Roberto Cioni

27/04/2020

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Indice

Premessa

Edificio

Inquadramento Storico

Analisi Dello Stato Di Fatto

Vincoli

Inquadramento Catastale

Disciplina Urbanistica

Caratteristiche Funzionali, Tecniche E Gestionali Dei Lavori Da Realizzare

Prime Indicazioni E Disposizioni Per I Piani Di Sicurezza

Livelli Di Progettazione

Indagini Preliminari

Condizioni finanziarie dell’intervento

Quadro Economico

Tempi

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PREMESSA
La seguente scheda descrittiva riguarda la fase preliminare dello studio di fattibilità tecnica ed
economica per il restauro di Porta Saragozza, intervento già inserito nel Programma Triennale
delle Opere Pubbliche del Comune di Bologna, all’annualità 2020, con codice int. 6363, per il
quale è prevista una spesa complessiva di € 450.000,00

EDIFICIO
Porta Saragozza
Piazza di Porta Saragozza 1
Proprietà Comune di Bologna            Cod. Edif. 812

L’intervento di restauro delle superfici e degli elementi architettonico-decorativi delle facciate di
Porta Saragozza si rende necessario per le condizioni di notevole degrado in cui versano,
rappresentato dai diffusi fenomeni di disgregazione e caduta di parti collabenti degli elementi
decorativi, tanto da rendersi necessaria la predisposizione di alcune reti anticalcinacci a protezione
dei pedoni su Viale Pepoli.
L’intervento è finalizzato principalmente al restauro delle superfici e degli elementi architettonico-
decorativi delle facciate del cassero e verrà eventualmente preceduto, con l’avvio dell’appalto, da
una ulteriore fase di analisi (prove di laboratorio e/o campionature), con particolare riguardo alle
cornici e alle statue sul prospetto principale in arenaria e le lastre sempre in arenaria del basamento
del torrione nord, in base alle quali si procederà a calibrare puntualmente il consolidamento ed il
restauro degli elementi degradati.

INQUADRAMENTO STORICO
Il primo nucleo di Porta Saragozza risale al XIII secolo, dotato di avancorpo con ponte levatoio; tra
il 1383 e il 1384, sotto la direzione dell’arch. Antonio Di Vincenzo venne costruito il tratto di mura
compreso fra Porta Saragozza e Porta Sant’Isaia, scandito da due baraccani, quello di Frassinago,
dal torrione quadrato, e quello di San Giovanni Battista, con torrione circolare.

Prima degli interventi di restauro ottocenteschi che modificarono profondamente l’aspetto di Porta
Saragozza, la porta era caratterizzata da un ponte levatoio e il fossato, le case addossate al cassero e
la chiesa di Santa Maria dell’Ispirazione, poi demolita.

Nel 1842 nacque la “Deputazione per la riforma di Porta Saragozza”, un comitato presieduto dal
conte Filippo Bentivoglio, con il compito di rielaborare un programma di lavori, che riuscirono a
partire solo nel 1853, grazie al contributo di soldi raccolti fra i cittadini.
Nel luglio 1858 partirono i lavori per la costruzione della nuova Porta; il progetto di Enrico Brunetti
Rodati incorporava parte della preesistente architettura e confermava l’assetto consolidato della
porta esaltandone il carattere di struttura fortificata attraverso l’aggiunta di due corpi di fabbrica, in
forma di rivellino, conclusi all’esterno da due torrette a base circolare, il tutto realizzato in mattone
a vista e basamento in arenaria. Formato da un arco centrale con sovrastante torre quadrata,
l’edificio si protende con le due ali ognuna in un torrione rotondo: all’epoca quella a nord aveva la
copertura a terrazza, quella a sud i coppi bolognese.
Dopo il 1859 subentrò l’architetto Giuseppe Mengoni che portò a termine l’opera e eseguì il
disegno dei cancelli in ferro battuto a chiusura del sottoportico.
Nel 1893 fu demolita la chiesa di Santa Maria dell’Ispirazione per realizzare l’attuale giardino.

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ANALISI DELLO STATA DI FATTO
La facciata principale si articola in un corpo centrale con torretta e arcata per il passaggio della
circolazione viaria, e due ali laterali costituite da due torrioni circolari e arcate per il passaggio
pedonale.
La struttura è in paramento murario in laterizio a faccia a vista, i basamenti dei torrioni, dei pilastri
e i capitelli sono in lastre di pietra arenaria, così come i cornicioni delle ali e dei torrioni laterali;
anche le statue sommitali il prospetto principale sono in arenaria.
Tutti gli elementi in pietra arenaria risultano molto degradati probabilmente a causa degli agenti
atmosferici, del tempo e dell’usura.
Al di sopra delle ghiere delle arcate laterali sono presenti degli elementi decorativi in cotto,
fortemente degradati; si riscontrano, infatti, mancanze, distacchi di parti collabenti e fenomeni
disgregativi.
Le lastre in arenaria del torrione nord risultano distaccate dal supporto murario, sono presenti resine
siliconiche incongrue, utilizzate in passato come consolidante, oggi non più funzionali.
I cornicioni dei torrioni presentano croste nere ed importanti fenomeni di distacco e disgregazione
con mancanze diffuse di parti.
Infine, le statue dei leoni versano in un pesante stato di degrado che ha portato in passato alla caduta
della zampa del leone sud e di parte degli stemmi; si sono rese necessarie, infatti, reti anticalcinacci
a protezione dei pedoni.

Il paramento murario in laterizio presenta, anch’esso, ampi fenomeni di deterioramento; in
particolare sul prospetto nord si riscontrano macchie diffuse, lesioni, stuccature incongrue dovute ad
interventi precedenti, e presenze localizzate di vegetazione. Nella fascia bassa della muratura si
constata umidità di risalita con efflorescenze, fenomeni di distacco e scagliature.

Nei prospetti nord e sud del Cassero sono individuabili i punti in cui la Porta si raccordava con le
mura cittadine grazie alla presenza di una muratura a sacco, con laterizio esterno a fungere da
casseratura e riempimento in malta e materiali lapidei, tecnologia con cui erano costruite le mura.

Il corpo centrale, costruito in una fase successiva, presenta elementi decorativi in arenaria e risulta
in buono stato di conservazione; si riscontra solo la presenza di depositi coerenti ed incoerenti e
fenomeni di dilavamento nel cornicione a ridosso della copertura, probabilmente dovuti alle piogge
meteoriche.

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Gli elementi a copertura delle merlature erano originariamente tutti in arenaria, mentre oggi sono
per lo più in malta cementizia, probabilmente ricostruiti durante un precedente restauro; presentano
croste nere localizzate e depositi superficiali, nonché integrazioni incongrue.

Sono stati inoltre individuati materiali ascrivibili ad una serie di precedenti interventi manutentivi
sulle superfici in laterizio, in particolare stuccature e risarciture con malta cementizia.

VINCOLI
L’edificio è tutelato con vincolo dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti, Paesaggio per la
città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara da
dichiarazione di interesse culturale prg. n. 1737 del 17/2/2016.
Con Id documentale: EE3691103 del 26/03/2020 la Soprintendenza per i Beni Ambientali e
Architettonici di Bologna aveva espresso parere favorevole all’intervento di restauro.

INQUADRAMENTO CATASTALE
L’edificio è individuato al NCEU al Foglio 198, mapp. 70-71

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DISCIPLINA URBANISTICA (REPORT S.I.T. COMUNE DI BOLOGNA DEL 27/04/2020)

Ambito                                 Storico specializzato
Situazione                             Pedecollina

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Disciplina degli interventi
Si dovrà intervenire con le modalità progettuali e le tecniche operative del restauro (art.25,
comma 2 del RUE)
Sono ammessi i seguenti tipi di intervento: manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia nei limiti definiti dall’art. 25,
comma 2 del RUE.

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CARATTERISTICHE FUNZIONALI, TECNICHE E GESTIONALI DEI LAVORI DA REALIZZARE
Gli interventi consisteranno essenzialmente in:
− interventi di restauro del paramento murario in laterizio, laterizio intonacato e tinteggiato e
muratura a sacco;
− interventi di restauro e consolidamento delle cornici e degli elementi in arenaria e arenaria
tinteggiata;
− interventi di restauro e consolidamento delle statue in arenaria;
− interventi di restauro della lastra ed elementi in materiale lapideo;
− interventi di restauro degli elementi decorativi in cotto;
− interventi di restauro degli elementi in calcestruzzo e malta cementizia;
− revisione e/o sostituzione della lattoneria;
− revisione/o sostituzione dei sistemi antipiccione;
− ripassatura della copertura
L’elenco degli interventi è da considerarsi descrittivo e non esaustivo, rimandando alla fase
progettuale la localizzazione e tipologia degli interventi.

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER I PIANI DI SICUREZZA
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà costituito da:
 identificazione e descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti con compiti di
    sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell'emergenza; nominativi delle
    imprese e lavoratori autonomi (adempimento in fase di esecuzione);

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 esame generale dell’area di cantiere;
 disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme; procedure
  complementari e di dettagli da esplicitare nel POS misure relative all’uso comune di
  apprestamenti etc.;
 individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento, interferenze
  con il traffico pedonale e automobilistico, dislocazione del cantiere; conseguenti misure e
  procedure di sicurezza;
 valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle singole
  operazioni di lavoro;
 individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi;
  determinazione presunta dell’entità del cantiere per uomini-giorno;
 stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell’importo da non
  assoggettarsi a ribasso;
 elaborati grafici (planimetria ed altri, accessi, zone di carico e scarico, zone di deposito e
  stoccaggio.

LIVELLI DI PROGETTAZIONE
Dovrà essere eseguita:
-     la progettazione esecutiva dell’intervento.

INDAGINI PRELIMINARI
Dovranno essere eseguite:
        In prima istanza sarà eseguita una campagna di analisi autoptiche e strumentali per
l’identificazione e la verifica dello stato di conservazione delle strutture, dei materiali, delle
eventuali tracce di finiture e delle patine superficiali.
        Saranno eseguite indagini macroscopiche (analisi del colore, assorbimento d’acqua) e micro-
scopiche per la corretta individuazione degli strati superficiali, per verificare l’eventuale presenza di
precedenti finiture o di patine a ossalato e per lo studio dello stato di degrado e conservazione delle
superfici.

CONDIZIONI FINANZIARIE DELL’INTERVENTO
Il programma triennale dei lavori pubblici prevede per il 2020-2022 (2 Adeguamento 2020) un
impegno finanziario di Euro 450.000,00

QUADRO ECONOMICO

                                      PORTA SARAGOZZA
                                       Quadro Economico
                  A)         Lavori                            352.656,25

                  B)         TOTALE A BASE DI GARA             352.656,25
                  C)         Oneri della Sicurezza              40.000,00
                             TOTALE LAVORI                     392.656,25
                  D)         Oneri fiscali10%                   39.265,63
                  E)         Fondo incentivante                  6.282,50      80,00%

                  F)                                             1.570,63      20,00%

                  G)         Spese tecniche                     10.000,00
                  H)         Contributo AVLP                       225,00

                             TOTALE                            450.000,00 €

                                                                                                        9
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TEMPI

        PROGETTAZIONE                                 ESECUZIONE DEI LAVORI
                                         Gara e Contratto Esecuzione lavori            Collaudo
              Esecutiva*                    d’Appalto
                Mesi 5                         Mesi 6              Mesi 6               Mesi 6

*       Compreso l’iter di approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- Legge 3 maggio 2019, n.37
- Decreto legislativo 18 aprile 2019, n.32
- Decreto Legislativo 18 Aprile 2016, n.50 e ss.mm., “Codice dei Contratti Pubblici
- Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai
  sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n.137
- Regolamento Urbanistico Edilizio - RUE del Comune di Bologna
- Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 28 marzo 2008 "Linee guida per il
  superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale."
- D.Lgs.9/04/2008, n. 81. "Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
  materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. "Regolamento recante
  norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici."
- L.13/89, DM 236/89, DPR 503/96 sulle barriere architettoniche
- Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 "Norme tecniche per
  le costruzioni."
- Decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali n. 569 del 20/05/1992 "Norme di
  sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e
  mostre".
- D.M. 3 agosto 2015, n.139, Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai
  sensi dell'art 15 del Decreto legislativo 8 marzo 2006.
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n° 37 del 22/01/2008: Regolamento
  concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248
  del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione
  degli impianti all'interno degli edifici.
- O.P.C.M. 3274/2003 “ Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione
  sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”
- DGR ER 1661/2009 “Approvazione elenco categorie di edifici di interesse strategico e
  opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo
  fondamentale per le finalità di protezione civile ed elenco di categorie di edifici e opere
  infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un
  eventuale collasso”
- Decreto Presidenziale 2013, n. 74 “Regolamento recante definizione dei criteri generali in
  materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici
  per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda
  per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto
  legislativo 19 agosto 2005, n. 192. “

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Allegati
- Relazione Fotografica Sintetica

                               RELAZIONE FOTOGRAFICA

                                      Vista dall’alto

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