Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...

Pagina creata da Mario Sartori
 
CONTINUA A LEGGERE
Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...
Relazione
 generale
 Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE
 e dell’art. 117 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii

3° Ciclo di pianificazione                      Versione 22 dicembre 2020
                                                          Per la consultazione pubblica
        2021-2027                               ex art. 14, par.1 lett. c della Direttiva 2000/60/CE
Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...
Progetto di Piano di Gestione Acque

                                    Relazione generale

    Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE e dell’art. 117 del
                  D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

                                                         ELABORATO 0

 Versione                  2
 Data                      Creazione: 1 dicembre 2020 Modifica: 18 dicembre 2020
 Tipo                      Relazione tecnica
 Formato                   Microsoft Word – dimensione: pagine 31
 Identificatore            PPdGPo2021_Elab_0_RelGen_22dic20.doc
 Lingua                    it-IT
 Gestione dei diritti
                                                      CC-by-nc-sa
Metadata estratto da Dublin Core Standard ISO 15836
Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...
Indice

1.   Premessa                                                                                      1

2.   Stato di attuazione ed aggiornamento del Piano di Gestione
     Acque                                                                                         3
     2.1. Contesto generale                                                                         3
     2.1. Obiettivi generali, questioni da affrontare e obiettivi specifici                         5
     2.2. Indirizzi strategici per il riesame del Piano                                             7
           2.2.1. Tipologie chiave di misure di interesse europeo                                   8
           2.2.2. Nuovi riferimenti metodologici per l’art. 9 della DQA                            10
           2.2.3. Nuove priorità segnalate dalla Commissione europea                               11

3.   Struttura del Progetto di PdG Po 2021 e chiave di lettura dei
     principali aggiornamenti                                                                      14

4.   Quadro conoscitivo di riferimento per il terzo ciclo di
     pianificazione 2021-2027                                                                      17
     4.1. Ampliamento dei confini distrettuali                                                     17
     4.2. Revisione dei corpi idrici del distretto                                                 17
     4.3. Aggiornamento dello stato delle acque superficiali e sotterranee                         18
           4.3.1. Fiumi e laghi                                                                    19
           4.3.2. Acque di transizione e marino-costiere                                           20
           4.3.3. Corpi idrici artificiali e fortemente modificati                                 20
           4.3.4. Corpi idrici sotterranei                                                         21
           4.3.5. Evoluzione dello stato dei corpi idrici nel distretto idrografico del fiume Po   21
     4.4. Riesame e priorità per Programma di misure del Piano                                     22
     4.5. Aggiornamento degli obiettivi e applicazione delle proroghe, deroghe ed
          esenzioni previste dalla DQA                                                             24

5.   Passi da fare per l’adozione del Piano di Gestione Acque 2021                                 27

                                                                                                    i
Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...
1.                     Premessa

In data 21 dicembre 2018 ha preso avvio il processo per il secondo aggiornamento del Piano di
Gestione del distretto idrografico del fiume Po (di seguito PdG Po), che si concluderà a dicembre
2021 e che darà avvio al terzo ciclo di pianificazione e di attuazione delle misure previsto dalla
Direttiva 2000/60/CE (di seguito DQA) per il sessennio 2021-2027.
Come per gli altri cicli di pianificazione, anche per il PdG Po al 2021 (3° PdG Po) saranno riesaminati
ed aggiornati i contenuti del Piano precedente (PdG Po 2015, tuttora in corso di attuazione) nel
rispetto delle scadenze fissate dall’art. 14 della DQA, norma recepita a livello nazionale con l’art. 66,
comma 7 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.
In data 22 dicembre 2020 è, pertanto, pubblicato il presente Progetto di Piano al fine di rispondere
all’esigenza di sottoporre a consultazione pubblica i contenuti del Piano che guiderà il futuro ciclo di
pianificazione e che traguarderà la scadenza finale del 2027 per raggiungere gli obiettivi della DQA
per la tutela di tutte le acque unionali.

Figura 1.1             Schema dei processi di pianificazione e di riesame e aggiornamenti previsti
                       dalla Direttiva 2000/60/CE
Tutte le attività per l’elaborazione del PdG Po 2021 sono state svolte ancora con le sole risorse
ordinarie di AdB Po e attraverso uno stretto lavoro di collaborazione con le Regioni, la Provincia
Autonoma di Trento e il Sistema delle Agenzie ambientali (ARPA e APPA - SNPA) del distretto (di
seguito Gruppo di Lavoro distrettuale o GdL).
I contenuti del PdG Po 2021 sono definiti sulla base dei PdG Po precedenti, dei risultati delle attività
per l’attuazione delle azioni contenute nel Programma di misure, delle nuove linee guida nazionali e
della Strategia CIS europea, delle azioni chiave/raccomandazioni specifiche fatte dalla
Commissione Europea allo Stato Italia a seguito dell’analisi dei Piani del 2015, delle procedure di
infrazione in corso per le aree sensibili e le zone vulnerabili da nitrati e delle richieste di chiarimenti
dell’EU Pilot 9722/2020, tuttora in discussione sempre con la Commissione Europea.
Si segnala, inoltre, che per quanto riguarda “la valutazione del rischio ambientale connesso alle
derivazioni idriche”, l’Allegato 7.2 dell’Elaborato 7 del PdG Po 2015 è stato superato dalla
Deliberazione CIP 3/2017, cosiddetta “Direttiva Derivazione” 1, in corso di attuazione nel distretto

1
    Per ulteriori approfondimenti: https://pianoacque.adbpo.it/direttiva/

                                                                    1
Relazione generale - 3 Ciclo di pianificazione - Art. 13 della Direttiva 2000/60/CE - Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume ...
idrografico del fiume Po, in attuazione del Decreto Direttoriale n. 3/2017. In coerenza con quanto
disposto dalla stessa deliberazione, tale direttiva sarà aggiornata entro dicembre 2021 per tenere
conto delle necessità emerse in fase di attuazione e delle interlocuzioni avvenute con la Commissione
Europea per l’EU Pilot 6011/2014, non ancora archiviato.
Approfondimenti in tal senso sono già stati anticipati nel documento “Valutazione globale provvisoria
Unica dei principali problemi nel distretto idrografico del fiume Po” che è stata pubblicata il 21
dicembre 2019 per la consultazione pubblica prevista di sei mesi.
Essendo che il terzo PdG Po non modifica sostanzialmente gli obiettivi e le misure già contenute nel
PdG Po 2015, per questo riesame è stata avviata in ottobre 2020 la verifica di assoggettabilità a
Valutazione Ambientale Strategica nel rispetto delle norme nazionali vigenti2, a seguito degli esiti
della quale si procederà con le attività conseguenti.
Allo scopo di fornire una chiave di lettura sintetica dei contenuti degli Elaborati del Progetto di PdG Po
2021, in questa Relazione generale sono evidenziati gli elementi di maggiore interesse per la
comprensione dei principali cambiamenti che guideranno il terzo ciclo di pianificazione 2021-2027 e di
quello che è in corso per rendere il futuro Piano pienamente conforme alla DQA.
Per soddisfare in particolare quest’ultima esigenza, tutte le attività svolte e la struttura del Piano
tengono conto di quanto indicato nella versione più recente del documento di riferimento europeo, il
WFD Reporting Guidance 20223, che costituisce l’aggiornamento del precedente WFD Reporting
Guidance 2016, che ha già guidato tutta la preparazione del PdG Po 2015, e il riferimento con cui la
Commissione Europea valuterà la conformità dei nuovi PdG Acque.
Si segnala, infine, che al riesame in corso si è sovrapposta la pandemia COVID 2019, tuttora in
corso; nonostante le difficoltà incontrate ad operare con tutte le misure di cautela previste, tutte le
attività programmate in carico al Gruppo di lavoro distrettuale, seppur con tempi più dilazionati, sono
proseguite in modalità “da remoto”. Le uniche attività sospese riguardano gli incontri in presenza
(forum, workshop, ecc.) che erano stati programmati nel Calendario per assicurare la partecipazione
pubblica al riesame e che ad oggi non si ritiene possibile realizzare neppure per la fase di
consultazione del Progetto di Piano.

2
    Per ulteriori approfondimenti si rimanda a https://pianoacque.adbpo.it/valutazione-ambientale-strategica-vas/.
3
    Per ulteriori approfondimenti si rimanda a http://cdr.eionet.europa.eu/help/WFD/WFD_715_2022

                                                                       2
2.               Stato di attuazione ed aggiornamento del
                 Piano di Gestione Acque

2.1.             Contesto generale

Il contesto istituzionale nazionale in cui si svolge il riesame per il prossimo PdG Po è regolato dalle
importanti novità introdotte dalla Legge 221/2015 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere
misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali), in vigore dal 2
febbraio 2016, che all’art. 51 detta “Norme in materia di Autorità di bacino” sostituendo integralmente
gli articoli 63 e 64 del D.Lgs. 152/06.
Questa riforma - oltre a riallineare l’Italia con quanto richiesto dalla Commissione Europea in merito
alla piena coerenza con i principi della DQA e delle direttive successive in materia, tra cui la Direttiva
2007/60/CE sulla gestione del rischio di alluvioni - ha dato piena operatività alle Autorità di bacino
distrettuali, definendo con maggiore chiarezza il ruolo e le responsabilità di questo ente per la
pianificazione e la programmazione di rilevanza europea (Piano di Gestione delle Acque e Piano di
Gestione delle Alluvioni) rispetto a quella nazionale (Piano di bacino e i suoi principali stralci funzionali
e piani di settore attuativi di competenza distrettuale e regionale, tra cui il Piano di bilancio idrico e i
Piani di Tutela Acque regionali).
Inoltre, per il distretto idrografico del fiume Po le variazioni apportate riguardano un significativo
ampliamento del territorio di competenza (vedi Figura 2.1), che oltre al bacino del fiume Po, ora
include anche altri bacini che afferiscono direttamente al mare Adriatico e precisamente:

•      il bacino del Fissero-Tartaro-Canal Bianco, prima appartenente al distretto idrografico delle
       Alpi Orientali;

•      i bacini del Reno, Romagnoli e del Conca-Marecchia, prima appartenenti al distretto
       idrografico dell’Appennino Settentrionale.

Figura 2.1       Bacini idrografici appartenenti al distretto idrografico del fiume Po, in
                 seguito alla nuova delimitazione territoriale effettuata ai sensi dell’art. 51
                 della L. 221/2015

                                                     3
Per rispondere alle novità normative che, tra l’altro, richiedono una pianificazione distrettuale integrata
di valenza europea, a differenza dei cicli di pianificazione precedenti, le attività di questo riesame sono
state progettate e strutturate in modo coordinato con quelle programmate per aggiornamenti in corso
che riguardano altri due Piani di competenza dell’Autorità di bacino4 e precisamente:

•          il secondo Piano stralcio del bilancio Idrico (di seguito PBI);

•          il secondo Piano di Gestione del rischio Alluvioni (di seguito PGRA), in adempimento a
           quanto previsto dalla Direttiva 2007/60/CE “sulla gestione del rischio di alluvioni”.
Tenuto conto del fatto che il PGRA sarà articolato in 5 Unit of Mangement (UoM) a cui corrispondono i
sottobacini che caratterizzano il nuovo distretto idrografico e per facilitare il confronto con le
informazioni pertinenti contenute nei tre PdG 2015 pregressi, anche per il PdG Po 2021 si prevederà
per la prima volta l’articolazione nelle seguenti 5 Sub Unit:

•          Sub Unit Bacino del fiume Po

•          Sub Unit Bacino del Fissero-Tartaro-CanalBianco

•          Sub Unit Bacino del Reno

•          Sub Unit Bacino del Conca-Marecchia, che include anche il bacino del Tavollo

•          Sub Unit Bacini Romagnoli
Rimangono tuttora attuali i riferimenti normativi di seguito indicati:

•       il Piano di gestione (art. 117 del D.Lgs 152/06), a recepimento della Direttiva 2000/60, è un piano
        stralcio del Piano di Bacino distrettuale (art. 65). L’articolazione e i contenuti del Piano di
        Gestione, così come previsti dalle norme nazionali, coincidono con quelli previsti dalla Direttiva
        europea;

•       i Piani di Tutela, di competenza regionale secondo l’articolazione del D.Lgs 152/06 sono
        “specifici piani di settore”, e ne viene esplicitato il collegamento con gli obiettivi e le priorità di
        intervento a scala di bacino, definiti dalle Autorità di bacino distrettuali. Il contenuto dei Piani di
        Tutela ex D. Lgs. 152/2006 e del Piano di Gestione viene, pertanto, in taluni punti a sovrapporsi, e
        in questo caso deve opportunamente essere adottato il principio di sussidiarietà verticale tra i
        diversi livelli di pianificazione.
Inoltre, l’Italia, tramite il MATTM, per rispondere alle raccomandazioni della Commissione Europea
presentate nell’ambito dell'incontro bilaterale del 24 settembre 2013, ha dichiarato “ per quanto
riguarda invece la tempistica di pubblicazione dei Piani Regionali di Tutela delle Acque (PTA) si sta
consolidando l’approccio in base al quale i PTA sono elaborati e quindi adottati contestualmente ai
Piani di Gestione distrettuali: in pratica i PTA rappresentano un dettaglio di ambito regionale (a scala
di bacino o sottobacino) dei programmi di misure, conformemente a quanto stabilito al comma 5
dell’art. 13 della DQA”.
Nel distretto padano, alcune Regioni, come per il ciclo di pianificazione precedente, stanno
riesaminando i loro Piani di Tutela, in parallelo al riesame del PdG Po 2021; altre Regioni hanno già
avviato il processo di revisione dei loro Piani che terminerà però solo a seguito dell’adozione del PdG
Po e per dare piena attuazione, a livello regionale, delle misure individuali condivise a livello
distrettuale e in piena coerenza con gli obiettivi e il Programma di misure del PdG Po 2021.
Per ulteriori approfondimenti sui processi di riesame e contenuti dei PTA regionali si rimanda ai siti
web delle Regioni del distretto e a quanto sarà pubblicato nel PdG Po 2021 finale.

4
    Per ulteriori

                                                        4
2.1.                   Obiettivi generali, questioni da affrontare e obiettivi
                       specifici

Il Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po è lo strumento operativo previsto dalla
Direttiva 2000/60/CE per attuare una politica coerente e sostenibile della tutela delle acque
comunitarie, attraverso un approccio integrato dei diversi aspetti gestionali ed ecologici alla scala di
distretto idrografico che garantisca il conseguimento dei seguenti obiettivi generali (ex art. 1 della
DQA):
a.         “impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici e degli
           ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del
           fabbisogno idrico ”;
b.         “agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche
           disponibili”;
c.          “mirare alla protezione rafforzata e al miglioramento dell’ambiente acquatico, anche attraverso misure
           specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e
           l’arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose
           prioritarie”;
d.         “assicurare la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee e impedirne l’aumento”
e.         “contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità”.

Nel Programma di Misure (art. 11 della DQA, di seguito PoM) del PdG Po sono contenute tutte le
misure necessarie a raggiungere gli obiettivi ambientali fissati dalla DQA (art. 4), per tutte le
tipologie di corpi idrici che ricadono nel distretto (acque superficiali interne, acque di transizione,
acque marino-costiere e acque sotterranee).
La verifica di tali traguardi e, quindi, dell’efficacia delle misure, da applicarsi entro i 3 cicli di
pianificazione previsti, avviene attraverso i seguenti obiettivi:
          1. non deteriorare lo stato dei corpi idrici;
          2. raggiungere, entro i termini 2015, 2021 e 2027, il buono stato per tutti i corpi idrici del
              distretto.
Le strategie di intervento indicate nel PdG Po 2021 mantengono come riferimento le 10 questioni di
rilevanza distrettuale di cui alla Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., individuate
attraverso l’intenso lavoro di cooperazione e collaborazione con tutte le Regioni del Distretto che ha
portato all’Atto di indirizzo per la predisposizione del secondo ciclo di pianificazione idrica distrettuale
e il coordinamento dei Piani di Tutela delle Acque e gli strumenti di programmazione regionale con il
Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po ai sensi della Direttiva 2000/60/CE (di seguito
Atto di indirizzo distrettuale), approvato in sede di Comitato Istituzionale in data 23 dicembre 2013, ma
tuttora attuale.
Tabella 2.1            Elenco delle 10 questioni di rilevanza distrettuale per il distretto
                       idrografico del fiume Po, di cui all’Atto di indirizzo

     Questioni AMBIENTALI
     1.    Eutrofizzazione delle acque superficiali per le elevate concentrazioni di nutrienti (azoto e fosforo) di origine civile e
           agro-zootecnica
     2.    Inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, in particolare rispetto alla presenza di sostanze chimiche
           prioritarie e di nuova generazione
     3.    Carenza idrica e siccità, legata ad un eccessivo utilizzo delle risorse di acqua dolce esistenti e in relazione a
           fenomeni globali come i cambiamenti climatici e la crescita demografica
     4.    Alterazioni idromorfologiche e della funzionalità dei corsi d’acqua, in funzione di esigenze di utilizzo delle acque e/o
           di urbanizzazione degli ambiti di pertinenza fluviale
     5.    Perdita di biodiversità e degrado dei servizi ecosistemici dei corpi idrici

                                                                   5
Questioni TECNICO-ISTITUZIONALI
  6.  Monitoraggio e controllo, ambientale e di efficacia
  7.  Integrazione delle pianificazioni che a vario titolo concorrono al raggiungimento degli obiettivi della DQA e delle
      programmazioni operative
  8. Integrazione e rafforzamento della cooperazione istituzionale - sia verticale ed orizzontale - e della formazione e
      della partecipazione a livello distrettuale (Rafforzamento della governance di distretto)
  9. Integrazione della conoscenza e delle informazioni, anche attraverso la condivisione dei criteri per la raccolta delle
      informazioni utili a scala regionale e di distretto (Integrazione delle conoscenze di livello distrettuale)
  10. Sviluppo dell’analisi economica e finanziamento delle misure dei Piani e dei Programmi

Anche per il PdG Po 2021 sono mantenuti gli stessi obiettivi specifici dei PdG Po precedenti di cui
alla Tabella 2.2, e le misure sono state articolate per i temi e pilastri di intervento (vedi Elaborato 7
Programma di misure del PdG Po 2015).

Tabella 2.2        Ambiti strategici e obiettivi specifici del Piano di Gestione del distretto
                   idrografico del fiume Po 2021, di riferimento per tutti i cicli di
                   pianificazione DQA

 Ambiti strategici e obiettivi specifici
 A      Qualità dell’acqua e degli ecosistemi acquatici
 A.1    Proteggere la salute, proteggendo ambiente e corpi idrici superficiali e sotterranei
 A.2    Adeguare il sistema di gestione dei corpi idrici a supporto di un uso equilibrato e sostenibile
 A.3    Ridurre l’inquinamento da nitrati, sostanze organiche e fosforo
 A.4    Ridurre l’inquinamento da fitofarmaci
 A.5    Evitare l’immissione di sostanze pericolose
 A.6    Adeguare il sistema di gestione del reticolo minore di pianura
 A.7    Gestire i prelievi d’acqua in funzione della disponibilità idrica attuale e futura
 B      Conservazione e riequilibrio ambientale
 B.1    Preservare le zone umide e arrestare la perdita della biodiversità
 B.2    Preservare le specie autoctone e controllare l’invasione di specie invasive
 B.3    Preservare le coste e gli ambienti di transizione
 B.4    Preservare i sottobacini montani
 B.5    Preservare i paesaggi
 C      Uso e protezione del suolo
 C.1    Migliorare l’uso del suolo in funzione del rischio idraulico e della qualità ambientale dei corpi idrici
 C.2    Ripristino dei processi idraulici e morfologici naturali dei corsi d’acqua, anche per potenziare gli interventi di
        riduzione del rischio idraulico
 D      Gestire un bene comune in modo collettivo
 D.1    Adottare azioni che favoriscano l’integrazione delle politiche territoriali e delle competenze
 D.2    Mettere in atto strumenti adeguati per il finanziamento delle misure del piano
 D.3    Colmare le lacune conoscitive e costituire una rete della conoscenza multidisciplinare
 D.4    Informare, sensibilizzare, favorire l’accesso alle informazioni
 E      Cambiamenti climatici
 E.1    Individuare strategie condivise di adattamento ai cambiamenti climatici

                                                               6
2.2.            Indirizzi strategici per il riesame del Piano

Gli indirizzi strategici per il riesame del Piano sono gli stessi che guidano l’attuazione del PdG Po
2015, tenuto conto dell’analisi dello stato di attuazione delle misure di intervento effettuata attraverso
la Programmazione Operativa del PdG Po, aggiornata a dicembre 2018.
La Programmazione Operativa del PdG Po 2015 costituisce lo strumento di partenza per la revisione
                                     del Programma di misure al 2021 in quanto fornisce una
                                     sintesi importante per comprendere quanto è già stato fatto
                                     nel distretto idrografico del fiume Po per la gestione e la
                                     tutela delle risorse idriche e permette di individuare dove
                                     occorra intervenire per rendere più efficace il PdG Po, in
                                     particolare perseguendo le seguenti priorità, coerenti anche
                                     con le indicazioni della Commissione Europea:
                                            a) aumentare la resilienza dei corpi idrici, cioè
                                               affrontare i problemi relativi all’inquinamento diffuso
                                               dall’agricoltura (nutrienti e fitosanitari), agli aspetti
                                               quantitativi (DMV e portata ecologica, controllo degli
                                               usi     e     delle    concessioni),   alle    modifiche
                                               idromorfologiche dei corpi idrici (misure di ritenzione,
                                               infrastrutture verdi);
                                            b) assicurare l’integrazione intersettoriale, cioè
                                               migliorare l’integrazione degli obiettivi della politica in
                                               materia di Acque con le altre politiche settoriali (Difesa
                                               suolo, Agricoltura, Rete Natura 2000);
                                            c) investire sulle misure del Piano, cioè ottimizzare le
                                               risorse umane e finanziarie e cogliere le opportunità di
                                               finanziamento che derivano dai Fondi europei 2021-
                                               2027 (FEASR, FSE, FEAMP) o altre possibilità (LIFE,
                                               Horizon 2020, BEI, PNRR, Green Deal, Next
                                               Generation EU,ecc.);
                                            d) applicare i “principi chi inquina paga” e “chi usa
                                               paga”, cioè dare piena attuazione al principio “Full
                                               recovery cost” (art.9 WFD) ed eventuale revisione
                                               della tariffa e dei canoni;
                                            e) aumentare la conoscenza multidisciplinare, cioè
                                               realizzare le ricerche e gli studi necessari per
                                               aumentare le conoscenze in particolare per gli impatti
                                               ambientali    e   socio-economici    delle   pressioni
                                               idromorfologiche, dei carichi di inquinanti di origine
                                               diffusa e delle nuove emergenze legate ai
                                               cambiamenti climatici.
                                           Tenuto conto di queste priorità di intervento, proseguendo
                                           con l’impostazione già utilizzata per il PdG Po 2015, il
                                           riesame del Programma di Misure del PdG Po 2021
                                           avviene seguendo il percorso logico indicato nello schema
                                           seguente, seguendo le indicazioni metodologiche di cui alla
                                           WFD Reporting Guidance 2022.

                                                    7
Figura 2.2       Schema riepilogativo del percorso definito per il riesame delle misure del
                 PdG Po 2021

2.2.1.           Tipologie chiave di misure di interesse europeo
Per il riesame delle misure del PdG Po 2021 sono mantenute come riferimento le 26 Tipologie
chiave di misure (Key Types of Measures – di seguito KTM), utilizzate per il Programma di misure
del PdG Po 2015.
L’elenco di queste misure è riportato nella Tabella 2.3, dove è stata anche evidenziata la loro
potenziale relazione con le questioni ambientali di cui all’Atto di indirizzo.
Tabella 2.3      Elenco delle Tipologie chiave di misure (KTM) di rilevanza europea per il
                 PdG Po 2021 e collegamenti con le questioni prioritarie del distretto
                 idrografico del fiume Po (Traduzione in IT non ufficiale a cura di Adb Po)

N°       KTM di cui al WFD Reporting         Tipologie chiave di misure di cui al      Questioni ambientali e tecnico-istituzionali
KTM      Guidance 2022 in EN                 WFD Reporting Guidance 2022 in            di cui all’ATTO di INDIRIZZO
                                             IT
KTM.1    Construction or upgrades of         Costruzione o ammodernamento di           Q1 Eutrofizzazione e nitrati nelle acque
         wastewater treatment plants         impianti di trattamento delle acque       Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
                                             reflue                                    sotterranee
KTM.2    Reduce nutrient pollution from      Ridurre l'inquinamento dei nutrienti di   Q1 Eutrofizzazione e nitrati nelle acque
         agriculture                         origine agricola                          Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
                                                                                       sotterranee
KTM.3    Reduce pesticides pollution from    Ridurre l'inquinamento da pesticidi in    Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
         agriculture.                        agricoltura.                              sotterranee
KTM.4    Remediation of contaminated sites   Bonifica di siti contaminati              Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
         (historical pollution including     (inquinamento storico compresi i          sotterranee
         sediments, groundwater, soil).      sedimenti, acque sotterranee, suolo).

                                                               8
N°       KTM di cui al WFD Reporting           Tipologie chiave di misure di cui al       Questioni ambientali e tecnico-istituzionali
KTM      Guidance 2022 in EN                   WFD Reporting Guidance 2022 in             di cui all’ATTO di INDIRIZZO
                                               IT
KTM.5    Improving longitudinal continuity     Miglioramento della continuità             Q.4 Alterazioni idromorfologiche e della
         (e.g. establishing fish passes,       longitudinale (ad es. attraverso i         funzionalità dei corsi d’acqua
         demolishing old dams).                passaggi per pesci, demolizione delle
                                               vecchie dighe).
KTM.6    Improving hydromorphological          Miglioramento delle condizioni             Q.4 Alterazioni idromorfologiche e della
         conditions of water bodies other      idromorfologiche dei corpi idrici,         funzionalità dei corsi d’acqua
         than longitudinal continuity (e.g.    diverse dalla continuità longitudinale,
         river restoration, improvement of     ( ad es: restauro fluviale,
         riparian areas, removal of hard       miglioramento delle aree ripariali,
         embankments, reconnecting rivers      rimozione di argini, riconnessione dei
         to floodplains, improvement of        fiumi alle loro pianure alluvionali,
         hydromorphological condition of       miglioramento delle condizioni
         transitional waters, etc.).           idromorfologiche delle acque di
                                               transizione, ecc.)
KTM.7    Improvements in flow regime           Miglioramento del regime di deflusso       Q.3 Carenza idrica e siccità
         and/or establishment of ecological    e/o definizione della portata ecologica    Q.4 Alterazioni idromorfologiche e della
         flows.                                                                           funzionalità dei corsi d’acqua
KTM.8    Water efficiency technical            Misure per aumentare l’efficienza          Q.3 Carenza idrica e siccità
         measures for irrigation, industry,    idrica per l'irrigazione, l'industria,
         energy and households                 l'energia e l’uso domestico
KTM.9    Water pricing policy measures for     Misure relative alla politica dei prezzi   Q.10 Sviluppo dell’analisi economica e
         the implementation of the recovery    dell'acqua per l'attuazione del            finanziamento delle misure dei P/P
         of cost of water services from        recupero dei costi dei servizi idrici
         households                            (uso domestico)
KTM.10   Water pricing policy measures for     Misure relative alla politica dei prezzi   Q.10 Sviluppo dell’analisi economica e
         the implementation of the recovery    dell'acqua per l'attuazione del            finanziamento delle misure dei P/P
         of cost of water services from        recupero dei costi dei servizi idrici
         industry                              (uso industriale)
KTM.11   Water pricing policy measures for     Misure relative alla politica dei prezzi   Q.10 Sviluppo dell’analisi economica e
         the implementation of the recovery    dell'acqua per l'attuazione del            finanziamento delle misure dei P/P
         of cost of water services from        recupero dei costi dei servizi idrici
         agriculture                           (uso agricolo)
KTM.12   Advisory services for agriculture     Servizi di consulenza per l'agricoltura    Q.7 Integrazione delle pianificazioni
                                                                                          Q.8 Integrazione e rafforzamento della
                                                                                          cooperazione istituzionale e della formazione
                                                                                          e della partecipazione pubblica
KTM.13   Drinking water protection             Misure di tutela dell'acqua potabile       Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
         measures (e.g. establishment of       (ad esempio istituzione di zone di         sotterranee
         safeguard zones, buffer zones etc)    salvaguardia, fasce tampone, ecc)
KTM.14   Research, improvement of              Ricerca e miglioramento dello stato        Q.9 Integrazione della conoscenza e delle
         knowledge base reducing               delle conoscenze al fine di ridurre        informazioni
         uncertainty.                          l'incertezza
KTM.15   Measures for the phasing-out of       Misure per la graduale eliminazione        Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
         emissions, discharges and losses      delle emissioni, degli scarichi e          sotterranee
         of priority hazardous substances or   perdite di sostanze pericolose
         for the reduction of emissions,       prioritarie o per la riduzione delle
         discharges and losses of priority     emissioni, scarichi e perdite di
         substances.                           sostanze prioritarie.
KTM.16   Upgrades or improvements of           Ammodernamento degli impianti di           Q1 Eutrofizzazione e nitrati nelle acque
         industrial wastewater treatment       trattamento delle acque reflue             Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
         plants (including farms)              industriali (comprese le aziende           sotterranee
                                               agricole)

                                                                  9
N°       KTM di cui al WFD Reporting            Tipologie chiave di misure di cui al         Questioni ambientali e tecnico-istituzionali
 KTM      Guidance 2022 in EN                    WFD Reporting Guidance 2022 in               di cui all’ATTO di INDIRIZZO
                                                 IT
 KTM.17   Measures to reduce sediment from       Misure per ridurre i sedimenti che           Q1 Eutrofizzazione e nitrati nelle acque
          soil erosion and surface run-off       origina dall’erosione e dal deflusso         Q.4 Alterazioni idromorfologiche e della
                                                 superficiale dei suoli                       funzionalità dei corsi d’acqua
 KTM.18   Measures to prevent or control the     Misure per prevenire o per controllare       Q.5 Perdita di biodiversità e degrado dei
          adverse impacts of invasive alien      gli impatti negativi delle specie            servizi ecosistemici dei corpi idrici
          species and introduced diseases        esotiche invasive e malattie introdotte
 KTM.19   Measures to prevent or control the     Misure per prevenire o per controllare       Q5. Perdita di biodiversità e degrado dei
          adverse impacts of recreation          gli impatti negativi degli usi ricreativi,   servizi ecosistemici dei corpi idrici
          including angling                      tra cui la pesca
 KTM.20   Measures to prevent or control the     Misure per prevenire o per controllare       Q.5 Perdita di biodiversità e degrado dei
          adverse impacts of fishing and         gli impatti negativi della pesca e dello     servizi ecosistemici dei corpi idrici
          other exploitation/removal of          sfruttamento / rimozione di piante e
          animal and plants                      animali
 KTM.21   Measures to prevent or control the     Misure per prevenire o per controllare       Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
          input of pollution from urban areas,   l’inquinamento da aree urbane e dalle        sotterranee
          transport and built infrastructure     infrastrutture viarie e di trasporto
 KTM.22   Measures to prevent or control the     Misure per prevenire o per controllare       Q.5 Perdita di biodiversità e degrado dei
          input of pollution from forestry       l’inquinamento da silvicoltura               servizi ecosistemici dei corpi idrici
 KTM.23   Natural water retention measures       Misure per la ritenzione naturale delle      Q.3 Carenza idrica e siccità
                                                 acque                                        Q.4 Alterazioni idromorfologiche e della
                                                                                              funzionalità dei corsi d’acqua
                                                                                              Q.5 Perdita di biodiversità e degrado dei
                                                                                              servizi ecosistemici dei corpi idrici
 KTM.24   Adaptation to climate change           Adattamento ai cambiamenti climatici         Q.3 Carenza idrica e siccità
                                                                                              Q.7 Integrazioni delle pianificazioni
 KTM.25   Measures to counteract                 Misure per contrastare l’acidificazione      Q.2 Inquinamento delle acque superficiali e
          acidification                          delle acque                                  sotterranee
 KTM 26   Governance                             Governance                                   Q.7 Integrazione delle pianificazioni
                                                                                              Q.8 Integrazione e rafforzamento della
                                                                                              cooperazione istituzionale e della formazione
                                                                                              e della partecipazione pubblica

Come per il PdG Po 2015, le KTM sono il riferimento europeo e distrettuale assegnato ad ogni corpo
idrico che non raggiunge lo stato buono e/o è a rischio di deterioramento per la presenza di pressioni
e impatti significativi, tenuto conto della questione ambientale da risolvere.
Per il processo di riesame in corso sono analizzate le 118 misure individuali che compongono
l’Atlante delle misure individuali del PdG Po 2015, come descritto nell’Elaborato 7, per valutare il
loro stato di attuazione e/o le eventuali criticità incontrate per la loro implementazione a scala
distrettuale e regionale, oltre che la loro efficacia/pertinenza tenuto conto del nuovo quadro
conoscitivo che supporta il secondo PdG, delle raccomandazioni europee e delle nuove emergenze
ambientali che si sono manifestate anche a causa degli impatti dei cambiamenti climatici in atto.

2.2.2.             Nuovi riferimenti metodologici per l’art. 9 della DQA
Il pieno recepimento dell’art. 9 della DQA, che regola il principio di recupero dei costi
finanziari/ambientali, a livello di normativa nazionale è avvenuto solamente di recente attraverso il
Decreto 24 febbraio 2015, n. 39, Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale
e del costo della risorsa per i vari settori di impiego dell’acqua (pubblicato in data 8 aprile 2015 sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 156), che rappresenta anche un criterio della
condizionalità ex-ante per l’utilizzo dei Fondi comunitari 2014-2020.

                                                                   10
La sua completa attuazione richiede la trattazione di aspetti specifici alquanto complessi e di non
facile applicazione in contesti già strutturati sulla base di paradigmi di programmazione pre-DQA.
Tuttavia, il pieno successo della DQA ai fini del raggiungimento di un equilibrio tra le esigenze di tutela
delle risorse idriche e le esigenze socio-economiche dipende in modo prioritario anche dall’efficacia
degli strumenti economici che potranno diventare operativi e cogenti in tutti i distretti nazionali.
I contenuti del decreto nazionale, che per la realtà nazionale possono essere definiti innovativi,
introducono un nuovo linguaggio e un nuovo approccio e, attraverso la definizione di alcuni concetti-
chiave (utilizzi, usi, servizi idrici, costi ambientali, costi della risorsa, costi finanziari, ecc.), forniscono i
metodi per l’accertamento delle diverse tipologie di costo da analizzare e degli strumenti di
contabilizzazione per l’utilizzo della risorsa e di compensazione per il recupero dei costi (prezzi,
strumenti fiscali, obblighi).
Per questo nuovo ciclo di pianificazione una importante novità riguarda il Manuale Operativo per
l’implementazione dell’analisi economica 5 di cui al Decreto Direttoriale n. 574/STA del 6 dicembre
2018, già citato.
Il Manuale costituisce, infatti, un ulteriore passo avanti rispetto al DM in quanto ne rappresenta lo
strumento applicativo e complementare. In esso viene infatti definita una metodologia di analisi
economica da applicare sull’intero territorio nazionale.
L’attuazione di quanto previsto prevede l’impiego di un sistema di dati distribuiti nei diversi settori di
impiego della risorsa idrica, di non facile reperibilità e la cui lettura richiede competenze specialistiche
economico-finanziarie, non sempre presenti tra i Soggetti attivi nel processo di riesame e
aggiornamento del Piano.
Per queste ragioni il MATTM, attraverso le linee progettuali Creiamo PA L6WPI e Mettiamoci in Riga
L7, supporta tutti i distretti nazionali per garantire il massimo coordinamento, le sinergie e la
complementarietà tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell’aggiornamento dei Piani di Gestione
Acque e l’elaborazione del Piano Strategico Nazionale 2021-2027 e del Piano strategico 2021-2027 in
carico ad ARERA, per quanto riguarda il Servizio Idrico Integrato. Sono stati fatti incontri promossi dal
MATTM, a scala distrettuale, con le Regioni, CREA, ARERA, ANEA, ISTAT finalizzati alla verifica
della disponibilità dei dati necessari, e ad agevolare la condivisione e circolazione delle informazioni,
funzionali all’implementazione dell’analisi economica ex DQA e nel contempo all’attuazione e
implementazione della futura PAC e dei Piani/programmi ARERA/ANEA.
A causa dei problemi incontrati per la pandemia in corso, le attività in merito sono tuttora in corso e gli
esiti finali saranno forniti solamente in concomitanza con l’approvazione del Piano finale

2.2.3.              Nuove priorità segnalate dalla Commissione europea
Come già successo per i primi PdG adottati nel 2010, anche i PdG 2015 sono stati oggetto di attente
analisi da parte della Commissione Europea e di successivi approfondimenti attraverso confronti diretti
con gli Stati membri e le Autorità di bacino distrettuale, al fine di valutarne la coerenza con quanto
previsto dalla DQA e con quanto già indicato nel novembre 2012, attraverso il “Piano per la
salvaguardia delle risorse idriche europee (cosidetto Blueprint 2012)”6 e documenti tematici
allegati sui cambiamenti climatici e sulla scarsità e siccità, tuttora attuali e di riferimento per la
pianificazione e gestione delle risorse idriche a scala distrettuale.
Le raccomandazioni ufficiali da parte della Commissione Europea sono pervenute all’Italia con la
Comunicazione ufficiale già citata (COM (2019), 95 final) 7..
Nei documenti tecnici pubblicati a febbraio 2019, che supportano questa comunicazione, è possibile
verificare come il PdG Acque del distretto del Po sia stato oggetto spesso di valutazioni approfondite e
preso come riferimento per valutare i progressi nell’attuazione della DQA a livello di Stato Membro.

5
  Vedi Allegato 6.1 dell’Elaborato di Progetto di PdG Po 2021
6
  Per ulteriori approfondimenti si rimanda a: https://ec.europa.eu/environment/water/blueprint/index_en.htm
7
  Per ulteriori approfondimenti si rimanda a: COM(2015)120 final. Direttiva quadro Acque e direttiva Alluvioni: azioni a favore del
        “buono stato” delle acque unionali e della riduzione dei rischi di alluvioni. SWD(2015), 50 final

                                                                11
Diventa indiscutibile, pertanto, assumere che le raccomandazioni effettuate possano ritenersi
particolarmente dirette al distretto del fiume Po che continuerà ad essere oggetto di particolare
attenzione da parte della Commissione Europea anche nel futuro.
Un’altra importante novità di quest’analisi riguarda il fatto che nello stesso documento sono state
fornite le raccomandazioni allo Stato Membro sia per il PdG Po sia per l’altro Piano di Gestione in
corso di riesame, il secondo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni ai sensi della Direttiva
2007/60/CE. Questa scelta conferma la necessità per entrambi i Piani di operare in modo integrato, di
mantenere un impegno costante per raggiungere gli obiettivi di politica idrica fissati dalla DQA, di
garantire processi decisionali aperti, trasparenti e partecipati, e di individuare soluzioni che tengano
conto degli impatti sull’ambiente, sulla salute e sul benessere individuale e sulla crescita economica e
sulla prosperità di un territorio.
Pur riconoscendo gli sforzi fatti e i progressi decisamente realizzati, quello che viene chiesto per i
prossimi Piani è quanto riportato di seguito.
Tabella 2.4           Raccomandazioni all’Italia per la preparazione dei III PdG Acque e dei II
                      PGRA

                         PdG Acque                                                               PGRA
•   Based on the findings emerging from its 2nd RBMPs, Italy      •    Based on the findings emerging from its 1st FRMPs, Italy is
    is particularly encouraged to:                                     particularly encouraged to:
•   Harmonise different regional approaches, in particular for    •    Develop specific and measurable FRMP objectives and
    the definition of the significance of pressures.                   establish a link between objectives and measures.
•   Provide meaningful information about the scope and the        •    Consistently explain in the FRMPs how the monitoring of
    timing of the measures in the Programme of Measures so             measures will be carried out and provide greater detail on
    it is clear how objectives are to be attained. RBMPs               how measures will be funded.
    should indicate a systematic prioritisation of measures.      •    Expand the use of cost-benefit analysis in the selection and
•   Ensure that information on funding sources of the                  prioritisation of measures where possible.
    Programme of Measures is more clearly described in the        •    Ensure coordination with the National Climate Change
    third RBMP.                                                        Adaptation Strategy
•   Reinforce metering for all abstractions, and review
    abstraction permits systems. Ensure that action is taken to
    address illegal abstractions especially in RBDs with
    relevant water scarcity problems.
•   Tackle urban waste water discharges, and make sure that
    the measures planned are sufficient to meet the WFD
    objectives (as well as the UWWTD) in all RBDs.
•   Ensure the proper implementation of Article 9 on cost
    recovery, including the calculation and internalisation of
    environmental and resource costs.

Per il distretto idrografico del fiume Po, le raccomandazioni fornite non rappresentano sostanzialmente
delle novità, ma piuttosto evidenziano ulteriormente i problemi già noti e su cui si stanno già
concentrando gli sforzi e le energie per operare con maggiore efficacia ed efficienza.
Si ricorda che risolvere le questioni evidenziate, oltre che necessario per archiviare gli EU Pilot inviati
(6011/14/ENVI_idroelettrico e 9722/2020/ENVI_ DQA) e per evitare altre procedure di infrazioni,
oltre a quelle già avviate per la Direttiva Aree sensibili (91/271/CEE) e la Direttiva Zone Vulnerabili da
Nitrati (91/676/CE), diventa un presupposto per garantirsi l’accesso ai finanziamenti europei 2021-
2027 tenuto conto delle future condizionalità abilitanti che i regolamenti dei Fondi in corso di
approvazione prevederanno.
Il riesame del PdG Po dovrà quindi essere attentamente valutato e coordinato con tutto quanto in
evoluzione a livello di programmazioni e decisioni finali rispetto agli strumenti citati per non perdere le
opportunità finanziarie che offre l’Unione Europea e che, anche in termini temporali, trovano per la
prima volta una piena sovrapposizione con la fase di attuazione 2021-2027 delle misure ex DQA.
Il nuovo quadro Sviluppo regionale e coesione oltre il 2020, in corso di approvazione prevede
infatti, che, nel periodo 2021-2027, gli investimenti dell’UE siano orientati su cinque obiettivi principali,

                                                                  12
dando priorità per le risorse del FESR e del Fondo di coesione ai primi due, quelli di maggiore
interesse per le misure dei Piani distrettuali e precisamente:
1.     un’Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione
       economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;
2.     un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e
       agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i
       cambiamenti climatici;
3.     un’Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
4.     un’Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti
       sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione
       sociale e un equo accesso alla sanità;
5.     un’Europa più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello
       locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.
Altre novità importanti derivano dalle priorità fissate per il Green Deal Europeo8 e per le
programmazioni legate alla pandemia COVID tuttora in corso, in particolare per quanto previsto
nell’ambito della Next Generation EU9.
Per il valore assunto nelle politiche comunitarie e le evidenze di questi ultimi decenni, i cambiamenti
climatici rappresentano un altro dei temi importanti per le scelte e le priorità di tutti i Piani distrettuali.
A livello nazionale è in corso di attuazione la Strategia nazionale per i cambiamenti climatici (SNACC)
che fornisce indicazioni importanti in merito alle necessità e alle strategie da adottare per operare
attraverso azioni di adattamento e le misure indicate come “no regret” o “win-win” e dove il distretto
padano è stato inserito come caso speciale di riferimento10.
Si cita, infine, quanto in corso a livello nazionale per l’attuazione della Direttiva quadro 2008/56/CE
sulla Strategia per l’ambiente marino (di seguito Strategia Marina o SM), recepita in Italia con il
D.Lgs 190/201011. L’obiettivo generale di questa Direttiva è quello di preservare gli ecosistemi marini
attraverso un approccio eco-sistemico che riguardi tutte le attività umane che hanno un impatto
sull’ambiente marino ovvero gli Stati membri sono chiamati a adottare le misure necessarie a
conseguire e a mantenere un buono stato dell’ambiente marino entro il 2020. La sottoregione
marittima di riferimento, delle 3 individuate a livello nazionale, è quella del Mare Adriatico che vede
per il distretto idrografico del fiume Po coinvolte operativamente le Regioni Emilia-Romagna, Veneto e
ora anche la Regione Marche.

8
  Per ulteriori approfondimenti: https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it
9
  Per ulteriori approfondimenti: https://www.consilium.europa.eu/it/infographics/ngeu-covid-19-recovery-package/#
10
        Per ulteriori approfondimenti si rimanda al documento pubblicato nell’area web del MATTM dedicata alla SNACC ed in
        particolare al documento disponibile in:
        http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/clima/snacc_2014_rapporto_stato_conoscenze.pdf, pagg
        810-852
11
        Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai documenti pubblicati nel sito ufficiale:
        http://www.strategiamarina.isprambiente.it/

                                                            13
3.                    Struttura del Progetto di PdG Po 2021 e chiave
                      di lettura dei principali aggiornamenti

Il 3° Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po 2021 costituisce l’aggiornamento del
Piano precedente approvato con DPCM il 27 ottobre 2016 e vigente fino a dicembre 2021.
Per questo motivo parte degli Elaborati del PdG Po 2015 sono da ritenersi parte integrante del
presente Progetto di PdG Po 2021, la cui struttura rimane coerente con quanto indicato dalla DQA
all’All. VII, parte A e parte B, ed è composta dagli Elaborati elencati nella tabella che segue.
Ai fini della consultazione, si segnala che l’elenco degli Elaborati e i contenuti presentati per il Progetto
di Piano potranno subire integrazioni e modifiche in funzione delle attività di approfondimento tuttora in
corso e delle eventuali necessità che potrebbero emergere dai contributi che perverranno ai sensi
dell’art. 14 della DQA.
Tabella 3.1           Elenco degli Elaborati del Progetto di Piano di Gestione del distretto
                      idrografico del fiume Po. Riesame e aggiornamento al 2021 (PdG Po 2021)

Elaborati del Progetto di PdG Po 2021                                 Principali aggiornamenti e contenuti caratterizzanti

Elaborato 0 Relazione Generale                                        Fornisce la chiave di lettura dei contenuti degli elaborati del Progetto
                                                                      di PdG Po 2021, dei principali aggiornamenti rispetto al Piano
                                                                      precedente e degli approfondimenti ancora in corso che si
                                                                      completeranno entro dicembre 2021 per il Piano

Elaborato 1 Aggiornamento delle caratteristiche del                   Redatto in funzione delle esigenze di cui all’art. 5 della DQA,
            distretto                                                 fornisce un sostanziale aggiornamento del precedente elaborato per
  Allegato 1.1 Modifiche apportate dal D.Lgs. 172/2015 di             le parti inerenti la classificazione dello stato dei corpi idrici del
               riferimento per lo stato chimico dei corpi idrici      distretto padano riferito al sessennio 2014-2019, tenuto conto delle
               superficiali                                           novità introdotte per lo stato chimico dei corpi idrici superficiali e di
                                                                      tutte le nuove linee guida SNPA e ministeriali per la classificazione
                                                                      dello stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei.

Elaborato 2 Sintesi e analisi delle pressioni e degli impatti         Costituisce un approfondimento delle conoscenze del precedente
            significativi                                             Piano, riviste ed integrate nel caso in cui è stato possibile reperire
  Allegato 2.1 Linee guida SNPA per l’analisi delle pressioni ai      dati aggiornati, attraverso un approccio metodologico, basato sul
               sensi della Direttiva 2000/60/CE                       modello concettuale DPSIR, e sulla base delle decisioni armonizzate
  Allegato 2.2 Aspetti generali per l’analisi delle pressioni nel     a scala distrettuale in attuazione alle LG SNPA. Gli Allegati
               distretto idrografico del fiume Po                     forniscono i riferimenti di interesse per i contenuti di questo
                                                                      Elaborato.
  Allegato 2.3 Metodologia per l’analisi del surplus dell’azoto
                                                                      L’analisi dei determinanti del distretto, di interesse anche per le
  Allegato 2.4 Schemi riepilogativi di riferimento per la             valutazioni delle pressioni, è descritta nell’Elaborato 6 del PdG Po
               definizione dei descrittori utilizzati per l’analisi   2015.
               delle pressioni e degli impatti
  Allegato 2.5 Valutazione dei carichi di azoto, fosforo e silice
               nel fiume Po e nei suoi principali affluenti:
               contributo scientifico di riferimento per il bacino
               del fiume Po
  Allegato 2.6 Relazione di accompagnamento al 2° Inventario
               del distretto idrografico del fiume Po ex art. 78ter
               del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii

Elaborato 3 Registro delle aree protette                              Fornisce l’aggiornamento dell’Elaborato 3 del PdG Po 2015, sulla
  Allegato 3.1: Sintesi regionali elaborate per le Aree Protette      base delle attività in corso.
               ad integrazione delle informazioni contenute           I contenuti presentati nel progetto di Piano potranno essere rivisti e

                                                                      14
Elaborati del Progetto di PdG Po 2021                                 Principali aggiornamenti e contenuti caratterizzanti

                nell’Elaborato 3                                      integrati sulla base della attività in corso che si completeranno entro
  Allegato 3.2: Siti Natura 2000 del distretto idrografico del        dicembre 2021 per il Piano
                fiume Po e relative misure di
                conservazione/piani di gestione

Elaborato 4 Mappa delle reti di monitoraggio e                        Sulla base dei dati disponibili, fornisce una preliminare
            rappresentazione cartografica dello stato delle           rappresentazione cartografica delle reti di monitoraggio e dello stato
            acque superficiali e delle acque sotterranee              di tutti i corpi idrici del distretto padano, distinguendo lo stato
                                                                      ecologico e lo stato chimico per le acque superficiali (fiumi, laghi,
                                                                      acque di transizione e marino-costiere) e lo stato quantitativo e lo
                                                                      stato chimico per le acque sotterranee (sistema profondo,
                                                                      superficiale, collinare-montano, fondovalle)

Elaborato 5 Elenco degli obiettivi ambientali fissati per             In questo Elaborato del Piano di Gestione del distretto idrografico
            acque superficiali ed acque sotterranee del               del fiume Po 2021 (PdG Po 2021) sono riportate in forma tabellare
            distretto idrografico padano                              le classificazioni degli stati di riferimento per ciascun corpo idrico del
  Allegato 5.1 File xls contenente le tabelle dell’Elaborato          distretto, distinti per tipologie di acque, di riferimento per la
                                                                      definizione degli obiettivi ambientali per il terzo ciclo di pianificazione
                                                                      2021-2027. Nel PdG Po 2021 queste informazioni saranno integrate
                                                                      con gli obiettivi art. 4, commi 4,5,6,7 in corso di definizione

Elaborato 6 Sintesi dell’analisi economica sull’utilizzo idrico       Fornisce la descrizione dei principali aggiornamenti in corso in
  Allegato 6.1 Manuale operativo e metodologico per                   attuazione del Manuale di cui all’Allegato 6.1.
               l’implementazione dell’analisi economica               Quando riportato in questo Elaborato è da ritenersi la base per gli
  Allegato 6.2 Canoni e sovracanoni per l’uso dell’acqua nel          approfondimenti futuri già programmati per dare attuazione anche a
               distretto del fiume Po. sintesi del quadro             quanto disposto dal decreto del MATTM 39/2015, che recepisce
               normativo e ricostruzione storica degli importi        l’art. 9 della DQA.
  Allegato 6.3 Servizio idrico integrato: dati di riferimento

Elaborato 7 Programma di misure del PdG Po 2021                       Per il Progetto di Piano sono rivisti i contenuti dell’Elaborato 7 sulla
  Allegato 7.1 Programmazione operativa per l’attuazione del          base delle attività in corso e che si completeranno per il PdG Po
               Piano di gestione del distretto idrografico del        2021
               fiume Po 2015: Reporting PoM 2018                      Mantenendo la stessa impostazione in obiettivi specifici, temi e
  Allegato 7.2 Aggiornamento al 2020 delle misure di base             Pilatri, è fornito il quadro emerso del Reporting PoM 2018, un
               necessarie per attuare la normativa comunitaria        aggiornamento al 2019 dello stato di attuazione delle misure.
               sulla protezione delle acque                           Per il Piano si completeranno tutte le altre informazioni richieste,
  Allegato 7.3 Aggiornamento al 2020 degli approfondimenti            tenuto conto anche degli sviluppi delle attività in corso per
               specifici per le misure di base art. 11 (3) d-e-g-h-   l’applicazione del Manuale dell’analisi economica.
               i della DQA
  Allegato 7.4 Relazione di sintesi sulle linee fondamentali
               dell’assetto distrettuale per il Piano Nazionale di
               Interventi nel Settore Idrico - Sezione Invasi

Elaborato 8 Repertorio dei Piani e Programmi relativi a               Fornisce lo stesso elenco del PdG Po 2015 e sarà modificato se
            sottobacini o settori e tematiche specifiche              necessario per il PdG Po 2021, a seguito del completamento delle
                                                                      attività in corso.

Elaborato 9 Sintesi delle misure adottate in materia di               Fornisce il riepilogo di tutte le attività intraprese ai fini dell’attuazione
            informazione e consultazione pubblica, con                dell’art. 14 della DQA per il processo di riesame del PdG Po 202,
            relativi risultati e eventuali conseguenti                tenuto tenuto conto degli ostacoli incontrati a seguito della pandemia
            modifiche del Piano                                       COVID 2019

Elaborato 10 Elenco autorità competenti                               Fornisce un aggiornamento dei riferimenti già forniti nel precedente

                                                                      15
Elaborati del Progetto di PdG Po 2021                         Principali aggiornamenti e contenuti caratterizzanti

                                                              Piano

Elaborato11 Referenti e procedure per ottenere la             Fornisce un aggiornamento dei riferimenti già forniti nel precedente
            documentazione e le informazioni di base di cui   Piano
            all’articolo 14, paragrafo 1 della Direttiva
            2000/60/CE

Elaborato 12 Atlante cartografico del Progetto di PdG Po      Contiene solo l’Atlante cartografico del Progetto di Piano.
            2021                                              Questo Elaborato sarà modificato e integrato per il PdG Po 2021 a
                                                              conclusione delle attività programmate per il 2021 e fornirà tutti i dati
                                                              e le informazioni del Piano con gli stessi strumenti e modalità già
                                                              utilizzate per il PdG Po 2015.

                                                              16
4.              Quadro conoscitivo di riferimento per il terzo
                ciclo di pianificazione 2021-2027

4.1.            Ampliamento dei confini distrettuali

Alla luce dei cambiamenti dei confini distrettuali apportati con la L.221/2015, rispetto all’ambito
territoriale del solo bacino Po, il distretto idrografico del fiume Po ora è più ampio di circa 10.000 km2.
Il territorio di competenza dell’Autorità di bacino interessa 8 regioni (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta,
Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Marche, Veneto) e la Provincia autonoma di Trento per una
estensione di circa 82.700 km2, oltre a porzioni di territori extra nazionali di Francia, Svizzera e San
Marino per una superficie complessiva di circa 86.800 km2. Esso include 38 province e 6 città
metropolitane (Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze) oltre a 3323 comuni che
costituiscono il 42% dei comuni italiani (comuni totali italiani 7926 – fonte Istat 2019).
La rete idrografica naturale e artificiale che caratterizza questo distretto, suddivisa nelle 5 Sub Unit
sopraindicate, ad oggi si articola in circa 40 sottobacini principali, di cui 35 appartenenti al bacino
del fiume Po.
La dimensione complessiva di questo reticolo è pari a circa 62.800 km di lunghezza complessiva ed
esprime in sintesi la notevolissima estensione e complessità del sistema idrico costituito dalle acque
correnti superficiali di questo bacino.
Il quadro idrografico si arricchisce, inoltre, per la presenza singolare dei Grandi Laghi prealpini
(importantissimi serbatoi superficiali di acqua dolce) del bacino del fiume Po e per la grande riserva di
acqua pregiata costituita dal sistema delle acque sotterranee, che con i nuovi confini si amplia
significativamente.
Una specificità delle acque superficiali del distretto del Po è rappresentata dalla presenza di un
sistema fitto di corsi d’acqua artificiali destinati a soddisfare le esigenze di bonifica e irrigue della
pianura padana. Nel corso del tempo la complessità degli interventi di trasformazione e di
sistemazione idraulica di questi corsi d‘acqua ha portato alla creazione di un reticolo che si
interconnette con la rete idrografica naturale, formando un sistema che svolge funzioni multiple e
diversificate, tra cui anche quella di alimentare la circolazione sotterranea e contribuire alla
veicolazione e autodepurazione dei carichi inquinanti.

4.2.            Revisione dei corpi idrici del distretto

Con le modifiche della L. 221/2015, le Idro-ecoregioni e i tipi del distretto idrografico del fiume Po sono
aumentati.
Rispetto alle HER presenti nel solo bacino del fiume Po, alcuni bacini che afferiscono direttamente nel
mare Adriatico appartengono alla HER 11 (Costa Adriatica), di conseguenza ora il distretto è
caratterizzato da 10 idro-ecoregioni: Alpi Occidentali (HER 1), Prealpi e Dolomiti (HER 2), Alpi
Centro-Orientali (HER 3), Alpi Meridionali (HER 4), Monferrato (HER 5), Pianura Padana (HER 6),
Appennino Piemontese (HER 8), Alpi Mediterranee (HER 9), Appennino Settentrionale (HER 10),
Costa Adriatica (HER 11).
Anche il numero dei corpi idrici del distretto è cambiato per tutte le tipologie di acqua, così come si
evidenzia nella Figura 4.1. Le variazioni indicate oltre ad essere imputabili alla presenza di nuovi
bacini nel distretto sono dovute anche alle maggiori conoscenze a disposizione che hanno permesso
di aggiungere/eliminare/accorpare/ridelimitare i corpi idrici indicati nei Piani del 2015. Ora il numero
complessivo corrisponde a 2548 corpi idrici, di cui 2320 superficiali e 228 sotterranei.

                                                    17
Puoi anche leggere