Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale

Pagina creata da Manuel Cappelli
 
CONTINUA A LEGGERE
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
Regno Unito: modifiche alla
Corporate Governance per le
AIM companies

La Normativa sull ’Alternative Investment Market ha pubblicato
l’ultima versione dell’Inside AIM il 26 luglio 2018 che
contiene linee guida su ciò che le AIM companies dovrebbero
fare in seguito alle modifiche alla corporate governance che
entreranno in vigore il 28 settembre 2018.

A partire dal 28 settembre 2018, una AIM company dovrà
divulgare le informazioni del corporate governance code che ha
adottato. Le informazioni dovrebbero essere riviste
annualmente ed il sito web dovrebbe prevedere la data in cui
tali informazioni sono state riesaminate l’ultima volta.

La Guida fornita dal London Stock Exchange nella nota interna
AIM prevede quanto segue:

Identificazione di un codice di “corporate Governance” che sia
riconosciuto

Purtroppo, la London Stock Exchange non ha fornito un apposito
elenco di codici di Corporate Governance in quanto ritiene che
le AIM companies dovrebbero avere a disposizione una gamma di
opzioni, a seconda di quale si adatta meglio alle proprie
esigenze, tenendo conto dello specifico livello di sviluppo,
del settore e delle dimensioni. Detto questo, si fa
riferimento al Codice di Corporate Governance di QCA ed al
Codice di Corporate Governance del Regno Unito come parametri
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
di riferimento che le società AIM dovrebbero cercare di
seguire. Laddove una società disponga di una doppia lista nel
proprio Stato di residenza, una società può scegliere di
segnalarlo utilizzando uno standard appropriato nella
giurisdizione di tale paese, a condizione che la divulgazione
sia disponibile sul proprio sito Web e verificata annualmente
in conformità ai requisiti dell’AIM Rule 26.

Le AIM companies sono tenute al corrente di eventuali
modifiche apportate al corporate governance code.

Revisione periodica su requisiti di conformità

Una AIM company dovrebbe periodicamente riesaminare le proprie
informazioni sulla corporate governance su base annuale. La
London Stock Exchange prevede che, nella maggior parte dei
casi, ciò avverrà nel momento in cui una AIM company redige le
proprie relazioni annuali ed il proprio bilancio. Se una
società non ha prodotto la relativa contabilità entro i
termini in cui i requisiti entrano in vigore il 28 settembre
2018, le informazioni dovrebbero essere contenute nel sito Web
della società. Il sito Web di un’azienda deve, inoltre,
indicare quando le sue informazioni sono state riesaminate
l’ultima volta in conformità al codice scelto.

Regno Unito: i doveri degli
amministratori
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
L’amministratore di una società deve essere consapevole delle
responsabilità e dei doveri che ha nei confronti della sua
società. È comune che gli amministratori siano completamente
disinformati della piena estensione dei loro doveri, a volte
credendo di poter fare essenzialmente ciò che vogliono -in
particolare se essi sono anche unici azionisti, come spesso
accade nelle piccole e medie imprese.

I doveri degli amministratori sono il risultato diretto di un
dovere generale di “buona fede” verso la società. Il Companies
Act 2006 ha codificato tali doveri ed ora sono sanciti dalla
Legislazione.

I doveri degli amministratori vengono elaborati al fine di
proteggere sia la società che i suoi creditori, assicurando
che i dirigenti siano responsabili delle loro azioni nella
gestione degli affari societari. Tali responsabilità vanno dal
trattare con competenza e attenzione tutti gli affari della
società, al promuovere il successo della società e ad evitare
conflitti di interesse, tra le altre cose.

In qualità di amministratore, è fondamentale conoscere e
rispettare i propri doveri, se non si vuole rischiare di dover
affrontare gravi conseguenze, tra cui la perdita della casa,
della famiglia, degli amici, della carriera e anche della
reputazione.

Il mancato rispetto delle sue mansioni nei rapporti societari
è perseguibile dal liquidatore o dall’amministratore della
società. Una violazione di tali obblighi non è limitata, ad
esempio, alla semplice vendita di un bene in caso di
sottovalutazione o alla preferenza rispetto ad altri creditori
aziendali; quelle violazioni e rivendicazioni riguarderanno
direttamente il fatto di essere un amministratore della
società.

Per esempio:

Dave è l’amministratore di Widgets Are Us Limited. La società
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
sta fallendo, rischia di crollare ed entrare in una
liquidazione insolvente, forse a causa della stessa
istigazione di Dave o forse su istigazione di un creditore
aggressivo attraverso una petizione di liquidazione. Questo è
uno scenario comune che di solito segue diverse e prevedibili
fasi principali:

   1. Nel tentativo di risolvere il problema, Dave trasferisce
      il portafoglio ordini esistente della società in
      fallimento in una nuova società priva di debiti.
      Successivamente, la vecchia società entra in
      liquidazione e la nuova società inizia la propria vita,
      attiva e funzionante, con un portafoglio ordini
      completo.
   2. Successivamente, il liquidatore dell’azienda rivede la
      posizione finanziaria della vecchia società e rileva
     immediatamente che il lavoro è stato dirottato verso la
     nuova società.
   3. Il liquidatore contatta Dave, gli dice che la diversione
      del lavoro costituisce una violazione dei suoi doveri
     verso la vecchia società e richiede un assegno per il
     valore del lavoro deviato, o peggio, chiede a Dave di
      pagargli un conto dei profitti.
   4. Ora, non solo Dave deve firmare un grosso assegno per
     aver violato i suoi doveri, ma potrebbe anche correre il
     rischio di essere considerato non idoneo ad essere un
     amministratore che potrebbe comportare l’avvio di
     procedimenti di squalifica da parte del direttore nei
     suoi confronti, danneggiando così in modo irreparabile
     la sua carriera.

In poche parole, è saggio che tutti gli amministratori
(incluso Dave) conoscano e comprendano i doveri a cui sono
tenuti nei confronti della loro società. Se tale società sta
attraversando difficoltà finanziarie, il primo punto di
riferimento dovrebbe sempre essere la richiesta di una
consulenza legale, competente e commerciale in materia di
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
insolvenza.

Regno  Unito:   il  Governo
pubblica una presentazione
sulla partnership UK -UE

In data 20 agosto 2018, il Governo inglese ha pubblicato una
presentazione, datata 25 luglio 2018, intitolata “Framework
for the UK-UE partnership-financial services”. Il documento
fa seguito al “White Paper” circa la futura relazione tra
Regno Unito ed Unione Europea, pubblicato il 12 luglio 2018.
Il Framework é composto da tre parti: il contesto (prima
parte), il modello proposto (seconda parte) e le conclusioni
(terza parte).

Il Framework afferma che il nuovo accordo economico-normativo
bilaterale avrebbe tre pilastri:

     principi comuni per la gestione delle relazioni:
     l’accordo UK-UE dovrebbe includere obiettivi comuni per
     gestire interessi condivisi, ad esempio la stabilitá
     finanziaria, la protezione degli investitori,
     l’integrità     del   mercato    e   la   prevenzione
     dell’arbitraggio regolamentare;

     estensiva collaborazione sulla vigilanza e dialogo
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
normativo: il Regno Unito propone che entrambe le parti
     (UK e UE) si impegnino in una struttura generale che
     supporti collaborazione estensiva e dialogo;

     procedure lineari, trasparenti e solide: per dare alle
     aziende la certezza necessaria per pianificare ed
     investire, saranno necessarie procedure trasparenti in
     grado di assicurare che la relazione sia stabile,
     affidabile e duratura.

Il documento conclude con tre punti chiave:

     autonomia del processo decisionale: questa proposta
     rispetta completamente l’autonomia decisionale di ognuna
     delle parti, indirizzando le sfide e le preoccupazioni
     riguardo alla sovranitá del processo decisionale.
     L’impegno bilaterale mira a non ostacolare la
     discrezionalità di ciascuna parte, ma piuttosto assicura
     che il cambiamento possa essere gestito efficacemente;

     la componente bilaterale é critica: dovrebbe essere
     commisurata al rapporto UK-EU e al grado di integrazione
     del mercato, dovrebbe affrontare le principali lacune
     nel campo di applicazione, stabilendo la cooperazione
     istituzionale e l’utilizzo della consultazione e della
     mediazione per trovare soluzioni ed accordarsi nei tempi
     appropriati alla potata dei cambiamenti, prima del loro
     effettivo avvenimento;

     la cooperazione oltre confine: per le imprese
     appartenenti allo spazio economico europeo che svolgono
     attività nel Regno Unito e per i responsabili, il Regno
     Unito non ha alcun desiderio di idebolire le
     cooperazioni esistenti. Non c’è nessun bisogno di
     tornare ad un mondo con meno prevedibilità su come le
     due parti condivideranno le informazioni e coopereranno
     giorno dopo giorno ed in situazioni di crisi.
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
Regno Unito: il nuovo reato
societario di favoreggiamento
dell’evasione fiscale

Dal 30 settembre 2017, il Regno Unito ha introdotto una nuova
figura di reato che prevede una responsabilità oggettiva per
le società nel caso di favoreggiamento dell’evasione fiscale.
Una società può ora essere ritenuta penalmente responsabile se
non mette in essere tutte quelle misure necessarie per
impedire ai soggetti “associati” (dipendenti, agenti o
qualsiasi altra persona che svolge servizi per o per loro
conto) il favoreggiamento dell’evasione fiscale.

Evasione fiscale del Regno Unito

La nuova Legislazione responsabilizza persone giuridiche,
società anche commerciali (“Corporations”) ed associazioni di
persone senza personalità giuridica (“Partnerships”) che
spesso risultavano indenni alle conseguenze delle attività
penalmente rilevanti (evasione fiscale fraudolenta) condotte
dai loro “associati” (Associated persons). In pratica i reati
di evasione fiscale messi in atto da dipendenti, agenti,
appaltatori e fornitori, senza la diretta approvazione e
conoscenza degli organi direttivi.

Evasione fiscale di imposte estere
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
Nel caso di evasione fiscale di imposte estere posta in essere
da parte di un soggetto associato, una società sarà
responsabile se:
• È stata costituita in base alla normativa inglese;
• svolge un’attività o parte di essa nel Regno Unito (che
include un ufficio di rappresentanza); o
• la persona associata, riconducibile o legata alla società in
questione, si trova all’interno del Regno Unito al momento
dell’atto criminale che facilita l’evasione dell’imposta
estera

Sanzioni penali
Le indagini su questa nuova tipologia di crimine fiscale
saranno condotte dal fisco britannico a seguito di azioni
legali avviate dal pubblico ministero locale (Crown
Prosecution Service, Crown Office e Procurator Fiscal Service
– COPFS o Public Prosecution Service per l’Irlanda del Nord –
PPSNI), mentre per l’estero il reato fiscale sarà esaminato
dal Serious Fraud Office (SFO) o National Crime Agency (NCA) e
le azioni penali saranno poste in essre dall’OFS o dal CPS.
Le sanzioni per questo reato includeranno:
– sanzioni finanziarie illimitate;
– pene ulteriori e accessorie come la confisca o misure
speciali per la prevenzione del crimine.

Finlandia:    il    Governo
raggiunge    l’accordo   di
bilancio 2019
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
Nel bilancio 2019 del Governo finlandese sono
               stati previsti una serie di incentivi per
               incoraggiare gli investimenti nelle azioni di
               società sia piccole che quotate.

Il bilancio, concordato dal Governo il 29 agosto, indirizza
l’amministrazione fiscale finlandese ad elaborare delle linee
guida entro la fine dell’anno per consentire ai dipendenti di
ottenere azioni del proprio datore di lavoro ad un prezzo
inferiore rispetto ad un investitore privato “senza
conseguenze fiscali”.

Il bilancio, inoltre, prevede di introdurre un nuovo conto di
risparmio azionario privilegiato per gli investitori al
dettaglio, consentendo loro di investire in azioni quotate
fino ad un importo massimo di 50.000 Euro.

Slovacchia: nuovi obblighi di
registrazione      per      i
beneficiari effettivi
               Se si dispone di una società registrata presso
               il registro delle imprese slovacco o si prevede
               di crearne una, è necessario essere a conoscenza
               dei nuovi obblighi imposti dal nuovo emendamento
alla Legge sul riciclaggio di denaro. In base a tale
emendamento, quasi tutte le entità slovacche saranno obbligate
a registrare i loro beneficiari effettivi (“UBO”) presso il
registro delle imprese.
Regno Unito: modifiche alla Corporate Governance per le AIM companies - Alicicco Studio Legale
La registrazione si ottiene compilando un apposito modulo in
cui vanno inseriti i seguenti dati:

     Nome e cognome;
     data di nascita;
     documento Identificativo del beneficiario effettivo;
     informazioni che attestano il fatto che il soggetto è il
     BO dell’azienda.

Queste informazioni non saranno disponibili al pubblico. I
dati saranno trasferiti nel registro delle persone giuridiche
custodite presso l’ufficio Statistico della Repubblica
slovacca. L’ufficio sarà quindi in grado di fornire questi
dati alle Autorità pubbliche designate.

L’obbligo vale per le entità di nuova costituzione a partire
dal 1 novembre 2018. Le entità esistenti devono inserire le
informazioni pertinenti ai loro proprietari effettivi presso
il registro entro la fine di dicembre 2019. In relazione al
Registro dei partner del settore pubblico (“RPSP”), le entità
già registrate presso l’RPSP saranno, inoltre, obbligate a
registrare le informazioni relative ai loro UBO nel registro
delle imprese.

Inoltre, l’emendamento obbliga le società a mantenere
aggiornate ed accurate le informazioni sul BO fintanto che
l’individuo ha lo status di UBO e per altri cinque anni dalla
cessazione di tale status. Il mancato adempimento di questo
obbligo comporterà una multa fino a 200.000 Euro.

L’emendamento è il risultato del Governo slovacco che ha
attuato la Quarta Direttiva Europea contro il riciclaggio di
denaro e mira ad aiutare l’Unione Europea nella lotta contro
il riciclaggio di denaro ed il finanziamento del terrorismo.
Le sanzioni per la violazione delle disposizioni sono fino a 1
milione di Euro (nel caso delle banche e degli istituti
finanziari è di 5 milioni di Euro).
La   Svizzera    e   L’India
discutono    sullo   scambio
automatico delle informazioni
fiscali

Il consigliere federale svizzero, Ignazio Cassis, ha
incontrato Sushma Swaraj, il Ministro indiano per gli Affari
Esteri a Delhi.

I Ministri hanno accolto con favore l’entrata in vigore,
quest’anno, dell’accordo sullo scambio automatico delle
informazioni fiscali. La Svizzera e l’India hanno firmato una
dichiarazione congiunta su questo tema nel 2016 e si prevede
che i primi scambi si svolgeranno nel 2019.

Secondo il Consiglio federale svizzero, l’accordo “dovrebbe
porre fine alle accuse ricorrenti sul fatto che la Svizzera
custodisca beni non dichiarati”.

La Svizzera sta anche cercando un accordo di libero scambio
con l’India attraverso la sua adesione all’Associazione
Europea di Libero scambio. L’India è il secondo partner
commerciale della Svizzera in Asia.
Russia: modifiche al regime
IVA

Il Governo russo ha approvato una serie di modifiche da
introdurre nel codice tributario russo a partire dal 2019. Le
iniziative in materia fiscale, tra le altre, prevedono i
seguenti importanti cambiamenti nel regime IVA russo:

     Un aumento dell’aliquota base dell’IVA dal 18 % al 20%,
     con effetto a partire dal 1° gennaio 2019.
     Una riduzione della soglia minima dell’importo delle
     imposte pagate per i tre anni precedenti da 7 miliardi a
     2 miliardi di rubli per poter beneficiare della
     procedura semplificata di rimborso dell’IVA applicata in
     via accelerata.

La Duma di Stato russa ha votato per adottare le modifiche il
24 luglio 2018. I contribuenti dovrebbero prendere in
considerazione questi cambiamenti nell’ambito della
pianificazione del carico fiscale per il 2019 ed andare
avanti, in particolare per quanto riguarda i progetti di
investimento a lungo termine.

Regno Unito: adozione dello
strumento Multilaterale del
progetto OCSE

Il 29 giugno 2018, il Regno Unito è diventato la nona
giurisdizione a rendere piena ed effettiva la sua
partecipazione al progetto Ocse presentando, come richiesto
dalle procedure, la sua lettera formale di ratifica per
l’adozione dello strumento multilaterale del progetto.

Il MLI mira ad attuare quelle misure del progetto BEPS che
hanno un impatto sugli attuali Trattati contro la doppia
imposizione (Azione 15 BEPS). Probabilmente l’aspetto più
importante dell’intero progetto BEPS, previsto dall’OCSE, è
che l’MLI modificherà circa 2.000 dei 3.000 trattati fiscali
attualmente esistenti, senza che sia necessario modificare
singolarmente ciascuno di essi.

Il MLI non modificherà direttamente i trattati fiscali
esistenti degli Stati partecipanti, ma si affiancherà al
relativo Trattato modificandolo allo scopo di attuare le
misure del progetto BEPS che incidono sui trattati fiscali
esistenti. L’MLI prevede la clausola in base alla quale uno
Stato può rinunciare o scegliere un’opzione alternativa.

Lo strumento Multilaterale del progetto BEPS entrerà in vigore
nel Regno Unito il 1° ottobre 2018, ma in molti casi le
modifiche apportate dal MLI non avranno effetto
immediatamente. Ai fini della ritenuta d’acconto, le modifiche
entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Per le
imposte sul reddito delle persone fisiche e le imposte sul
reddito delle società, le modifiche entrano in vigore a
partire da aprile 2019. Tuttavia, nel caso in cui la
controparte giurisdizionale di un trattato non ratifichi il
MLI, le modifiche entreranno in vigore ai fini di tale
trattato a partire da tale data successiva in cui la
controparte giurisdizionale deposita presso l’OCSE il suo
strumento di ratifica del MLI.

Israele: un nuovo modulo per
la Dichiarazione di residenza

L’Autorità fiscale israeliana (“AFI”) ha di recente pubblicato
un nuovo modulo per la dichiarazione di residenza delle
persone che sono residenti all’estero, anche se adempiono alle
presunzioni contabili prevedibili secondo le quali si presume
siano residenti fiscali israeliani.

Tassazione dei residenti fiscali israeliani

L’ Income Tax Ordinance (“ITO”) stabilisce che una persona è
considerata residente in Israele ai fini fiscali se il suo
centro di vita è in Israele. In tal caso, la persona è tassata
su base mondiale. Il “Center of Life Test” è un test di ‘fatti
e circostanze’ che esamina i legami familiari, economici e
sociali della persona (“Centro della vita”).

L’ITO, inoltre, prevede due presunzioni semplici, tenendo in
considerazione il numero di giorni che la persona ha trascorso
in Israele. In base a tali presunzioni, una persona che rimane
in Israele per più di 183 giorni durante un anno fiscale o più
di 425 giorni nel corso di tre anni fiscali consecutivi (e
almeno 30 giorni nel terzo anno fiscale) si presume sia un
residente fiscale israeliano nell’anno fiscale in corso.
Tuttavia, le presunzioni possono essere confutate sia
dall’individuo che dall’ Autorità fiscale israeliana.

L’Obbligo di dichiarare

Fino al 2016, ci sono state situazioni in cui le persone hanno
rispettato le presunzioni, ma hanno affermato di essere
residenti fiscali all’estero visto che il loro “Centro di
Vita” non era in Israele, assumendo quindi la posizione di non
essere soggetti a tassazione in Israele.

Nel 2016, l’ITO è stata modificata con il risultato che se una
persona è residente fiscale in Israele secondo tali
presunzioni, ma dichiara di essere residente all’estero, la
persona è obbligata a dichiaralo all’ITA al fine di dimostrare
il perché non deve essere considerata residente fiscale in
Israele. Questa modifica si applica agli anni fiscali dal 2016
in poi.

Fino a poco tempo fa, non era chiaro quale fosse la modalità
richiesta per le persone che affermano di essere residenti
all’estero, oltre al requisito generale di fornire un rapporto
dettagliato che includa documenti a sostegno dell’indicazione
dell’individuo, come indicato nell’ITO. Pertanto, alcune
settimane fa l’ITA ha pubblicato un nuovo modulo dettagliato
che specifica le informazioni richieste da segnalare
utilizzando questo modulo.

Il modulo per la dichiarazione di residenza

Il nuovo modulo è destinato a persone che dichiarano di essere
residenti fiscali all’estero, anche se si suppone che siano
residenti fiscali israeliani secondo le presunzioni. Il modulo
deve essere firmato dall’individuo         e   allegato   alla
dichiarazione dei redditi annuale.

Il modulo deve specificare il numero di giorni che le persone
hanno trascorso in Israele negli ultimi tre anni fiscali e
dichiarare il Paese di residenza permanente dell’individuo
(deve essere allegato un permesso di soggiorno straniero per
l’anno fiscale in corso). È evidente dal modulo che quando si
determina la residenza fiscale in Israele, l’AFI prende in
considerazione lo ‘status’ fiscale dell’individuo nel Paese
estero pertinente (ciò si rifletta anche nelle sentenze
recenti dei tribunali).

Inoltre, viene fornito un elenco di domande che ha lo scopo di
aiutare a determinare il Centro di vita delle persone, e
riguardano, tra l’altro, il luogo di residenza permanente; la
presenza di parenti stretti – in particolare minori; luogo di
lavoro abituale o permanente; cittadinanza e residenza; luogo
di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e pagamento
delle imposte; Paese in cui viene pagata l’assicurazione
medica; appartenenza ad organizzazioni ed istituzioni; luogo
di beni di proprietà come depositi, pensioni, conti bancari;
partecipazioni in società, etc. Per ogni domanda dovrebbe
essere specificato se è rilevante per Israele o il paese di
residenza, o qualsiasi altro paese straniero a tale scopo.

Questo modulo ha implicazioni importanti sulla determinazione
della residenza fiscale di una persona ai sensi della Legge
fiscale israeliana e si raccomanda di raccogliere in tempo
reale tutte le informazioni ed i documenti pertinenti alla
dichiarazione.
Puoi anche leggere