RASSEGNA STAMPA 16 marzo 2021 - Comune di Tarquinia
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DATA: 16-03-2021 PAG.: 1 la Provincia Quotidiano di Civitavecchia, Santa Marinella e dell’Etruria ANNO XVII - Numero 62 - euro 0,60* - Martedì 16 Marzo 2021 - S. Eriberto di Col., v. web: www.laprovinciadicivitavecchia.it - e.mail: info@laprovinciadicivitavecchia.it *Prezzo giornale euro 0,30 + copia edizione digitale abbinata euro 0,30 (accesso: www.laprovincia.online) y(7HC0D8*OTTKKM( +#!"!@!#!] CORONAVIRUS Ritirato anche in città il lotto sequestrato. San Paolo pronto a riattivare il reparto Covid Astrazeneca: sospese le vaccinazioni Il Pincio pensa all’ex farmacia della stazione per somministrare le dosi alla popolazione Sospesa la somministrazione del vaccino Astrazeneca che comporta «il fermo - ha spiega- Tre giovanissimi individuati dalla Frontiera to il direttore generale della Asl Roma 4 Carmela Matera - delle attività vaccinali prenota- Viaggiavano nascosti dentro te, in attesa di avere ulteriori comunicazioni. Stiamo chia- mando i prenotati per comuni- un semirimorchio: fermati care la sospensione e abbiamo Hanno cercato di raggiunge- messo in attesa i medici di me- re l’Italia in modo clandesti- dicina generale». I Nas hanno no, senza documenti e sen- chiesto poi di ritirare anche in za biglietti. La Polizia di città il lotto sequestrato pre- Frontiera ha individuato tre ventivamente. Intanto il Co- giovanissimi clandestini na- mune ha iniziato i sopralluo- scosti all’interno di un vano ghi per la vaccinazione della sottostante un semirimor- popolazione: si pensa anche chio proveniente da Tunisi. all’ex farmacia della Stazione. A PAGINA 3 A PAGINA 2 RITI PASQUALI L’emergenza sanitaria ferma anche quest’anno la manifestazione tradizionale del Venerdì Santo Per tutta la giornata Lavori in corso: rubinetti a secco Salta ancora la processione del Cristo Morto sulla Braccianese L’Arciconfraternita del Gonfalone al lavoro su una proposta alternativa e significativa Così come avvenuto lo scorso anno, quando di fatto la pandemia e l’emer- genza sanitaria avevano da poche setti- «Campo dell’Oro, mane sconvolto il mondo, costringen- do gli italiani ad un lockdown forzato, non servono altri anche per il 2021 la strada sembra esse- spazi commerciali» re segnata. E per il secondo anno conse- cutivo Civitavecchia dovrà rinunciare Netta contrarietà della Confcom- Rubinetti a secco oggi in ad una delle sue tradizioni più care e mercio all’ipotesi di ulteriori im- zona Braccianese Clau- sentite, quella legata alla processione mobili ad uso commerciale a Cam- dia-Santa Lucia per una del Cristo morto che il Venerdì santo, po dell’oro. Scelte che andrebbe- manutenzione straordi- partendo dalla chiesa della Stella, si ro solo a danneggiare le molte real- naria sull’impianto “Pun- snoda per le strade del centro, rievocan- tà esistenti nel quartiere. «Non esi- ton dei Rocchi”. La so- do i quadri della passione e morte di Ge- stono assolutamente presupposti spensione idrica è pro- sù. Ad oggi infatti, con la zona rossa an- per la realizzazioni di ulteriori me- grammata dalle 8 alle 18. che per Civitavecchia, l’unica cosa cer- die superfici commerciali». A PAGINA 2 ta è che la processione non si farà. A PAGINA 4 A PAGINA 4 I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Giulivi e Arena, scrivono a Zingaretti Il Team Bike Terenzi punta «La Tuscia non ha contagi da zona rossa» sul sociale Hanno scritto una lettera al pre- sidente della Regione Lazio Ni- cola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’ob- LADISPOLI S. MARINELLA ^KEd/ ϯϬͲϲϬй ^KEd/ bligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, Chiudono Chiusa piazza alla luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viter- i parchi pubblici. Unità d’Italia. bo risultano sensibilmente infe- riori rispetto al resto della regio- ne Lazio. I sindaci di Tarquinia e Uffici anagrafici Niente manifestazioni Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena chiedo- solo per necessità per San Giuseppe no al governatore del Lazio una sŝĂDŝĐŚĞůĂŶŐĞůŽƵŽŶĂƌƌŽƟŶΣϭϭϭŝǀŝƚĂǀĞĐĐŚŝĂZD modifica alle restrizioni. A PAGINA 8 A PAGINA 7 A PAGINA 10 A PAGINA 6 ϬϳϲϲϱϴϴϵϲϲΎϬϳϲϲϯϳϬϭϬϱΎϬϳϲϲϲϳϯϵϲϲ Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 16-03-2021 PAG.: 1,15 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 16-03-2021 PAG.: 33 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 16-03-2021 PAG.: 33,36 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 16-03-2021 PAG.: 1,6 I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Giulivi e Arena, scrivono a Zingaretti «La Tuscia non ha contagi da zona rossa» Hanno scritto una lettera al pre- sidente della Regione Lazio Ni- cola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’ob- bligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viter- bo risultano sensibilmente infe- riori rispetto al resto della regio- ne Lazio. I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena chiedo- no al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni. A PAGINA 6 CORONAVIRUS I sindaci di Tarquinia e Viterbo hanno scritto una lettera al governatore del Lazio TARQUINIA - Hanno scrit- to una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola La Tuscia non ha contagi da zona rossa: Giulivi e Arena chiedono modifiche a Zingaretti Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle mater- ne e la ripresa di alcune atti- vità economiche, alla luce sta sofferta scelta, basata su però che, così come sono dei dati sui contagi da Co- dati scientifici che non vo- state previste zone di restri- vid, che in provincia di Vi- gliamo certo mettere in di- zione per i territori più col- terbo risultano sensibil- scussione, vorremmo invi- piti dal virus nelle settima- mente inferiori rispetto al tarla ad una riflessione che ne scorse, allo stesso modo resto della regione Lazio. ci sentiamo di fare proprio potrebbero essere previste I sindaci di Tarquinia e Vi- sulla base di quegli stessi da- aree con maggiori conces- terbo, Alessandro Giulivi e ti che -, grazie al lavoro di sioni dal punto di vista so- Giovanni Maria Arena, han- tutti gli amministratori loca- ciale e commerciale per no preso carta e penna ieri li, e al controllo messo in at- quei territori in cui l’indice per chiedere al governatore to dalle forze dell’ordine e di contagio non ha ancora del Lazio una modifica alle ad un altrettanto lodevole raggiunto i parametri ne- restrizioni, ritenute eccessi- atteggiamento dei nostri cessari per l’ingresso della ve nel territorio della Tu- concittadini -, hanno visto zona rossa. Pensiamo alla scia, dove non si registrano l’indice del contagio della possibilità di tenere aperte ancora parametri da zona nostra provincia sensibil- le scuole dell’obbligo e le rossa. mente inferiore rispetto a scuole materne, oltre che “Nei giorni scorsi – scrivo- quello delle altre province dare la possibilità ad alcu- no i due sindaci nella missi- del Lazio. Non essendo as- ne attività economiche di va - a seguito dell’incremen- solutamente nostra inten- poter lavorare, così come to dei casi di positività, ab- zione fare demagogia e faci- hanno fatto in piena sicu- biamo purtroppo dovuto le populismo su questi dati rezza nelle ultime settima- constatare l’ingresso, a par- – aggiungono i due sindaci ne». tire dalla giornata di lunedì - e tanto meno mettere a ri- «Certi di un suo cortese e 15 marzo, della nostra regio- schio la salute pubblica, immediato interessamen- ne nella zona rossa, con tut- consapevoli che le nuove to in merito,- concludono i te le conseguenti restrizio- varianti del virus potrebbe- sindaci nella lettera a Zinga- ni in ambito sociale ed eco- ro compromettere in pochi retti - da condividere con nomico. Pur essendoci ben giorni il lavoro di prevenzio- tutti gli organismi preposti chiare le motivazioni di que- ne fatto finora, riteniamo a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segna- le chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
DATA: 16-03-2021 PAG.: 6 Importante riconoscimento della giunta Giulivi per gli alberi di Leccio piantati in ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale La Barriera San Giusto diventa parco monumentale TARQUINIA - Il giardino di Lecci della monumentale, storico e culturale”, di- beri di Leccio piantati all'interno hanno Barriera San Giusto a Tarquinia diventa sposizioni rese operative dal successivo da sempre un forte legame con la nostra parco monumentale. decreto attuativo dove vengono forniti bella cittadina grazie alla vicinanza con L’amministrazione comunale di Tar- parametri e criteri per la loro identifica- la porta della Barriera San Giusto".“Si ri- quinia con delibera di giunta n. 40 del zione.“Sono alberi monumentali quelli conosce la monumentalità degli alberi, 12 marzo ha infatti riconosciuto il valo- considerati rari esempi di maestosità, così come si riconoscono i monumenti re monumentale agli alberi di Leccio di longevità, che si distinguono per età e degli uomini che sono nel contempo ar- piantumati presso la Barriera San Giu- dimensioni o di particolare pregio natu- chivio botanico, testimonianza di resi- sto a ricordo dei soldati tarquiniesi ca- ralistico per rarità botanica e peculiari- lienza e riserva di biodiversità - aggiun- duti nella 1° Guerra Mondiale, denomi- tà delle specie - spiegano dall'ammini- ge l'assessora all'Ambiente Marzia Mar- nando il loro complesso "Parco monu- strazione Giulivi - Ma lo sono anche que- zoli - Un albero monumentale non è so- mentale della Barriera San Giusto". gli alberi che hanno un pregio in riferi- lo un "grande albero", esso è soprattut- La legge n.10/2013 in materia di tute- mento ad eventi storici o memorie cul- to un elemento naturale del paesaggio la ambientale prevede infatti l'istituzio- turali o documentarie rilevanti"."Di fat- "sopravvissuto", una testimonianza di ne delle "disposizioni per la tutela e la to - sottolinea il sindaco Giulivi - il parco una precisa fase della vita degli uomini salvaguardia degli Alberi Monumenta- rappresenta un paesaggio culturale che che, attraverso le generazioni, lo hanno li, dei filari e delle alberature di partico- da generazioni fa parte della vita degli piantato, accudito e (a vario titolo) go- lare pregio paesaggistico, naturalistico, abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli al- duto". Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato Foglio: 1
RASSEGNA WEB 16 marzo 2021
DATA: 15-03-2021 https://www.bignotizie.it/la-tuscia-non-ha-contagi-da-zona-rossa-giulivi-e-arena-scrivono-a-zingaretti/ La Tuscia non ha contagi da zona rossa: Giulivi e Arena scrivono a Zingaretti Arena e Giulivi chiedono al Presidente della regione Lazio alcune modifiche per la provincia di Viterbo 15 Marzo, 2021 La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena chiedono modifiche a Zingaretti. I sindaci di Tarquinia e di Viterbo hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano sensibilmente inferiori rispetto al resto della regione Lazio. “Nei giorni scorsi – scrivono – a seguito dell’incremento dei casi di Il Comune di Tarquinia positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati – continuano i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo” Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://www.civonline.it/2021/03/15/tarquinia-larea-della-barriera-san-giusto-diventa-parco-monumentale/ Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 11:51 Tarquinia, l’area della Barriera San Giusto diventa parco monumentale TARQUINIA – L’area della Barriera San Giusto diventa parco monumentale. Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Tarquinia con la delibera di giunta n. 40 del 12 marzo. Con il documento viene riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio piantumati presso la Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale. La legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede infatti l’istituzione delle “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, dei filari e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”, disposizioni rese operative dal successivo decreto attuativo dove vengono forniti parametri e criteri per la loro identificazione: “Sono alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e dimensioni o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità delle specie. Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi storici o memorie culturali o documentarie rilevanti”. “Di fatto – sottolinea il sindaco Giulivi – il parco rappresenta un paesaggio culturale che da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli alberi di Leccio piantati all’interno hanno da sempre un forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta della Barriera San Giusto”. “Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che sono nel contempo archivio botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità – aggiunge l’assessora all’Ambiente Marzia Marzoli – Un albero monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo) goduto”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://www.civonline.it/2021/03/15/la-tuscia-non-ha-parametri-da-zona-rossa-sindaci-giulivi-e-arena-di-tarquinia-e-viterbo- chiedono-modifiche-zingaretti/ Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 19:40 La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a Zingaretti TARQUINIA – Hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano sensibilmente inferiori rispetto al resto della regione Lazio. I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena, hanno preso carta e penna oggi per chiedere al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni, ritenute eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora parametri da zona rossa. “Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati – aggiungono i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://etrurianews.it/2021/03/15/lazio-durigon-lega-pronti-a-nuove-sfide-tra-governo-comunali-e-territorio/ Lazio – Durigon (Lega): “Pronti a nuove sfide tra Governo, comunali e territorio” By Redazione Centrale Posted on 15 Marzo 2021 Finalmente gli uomini di Salvini potranno allargare i propri schieramenti e trovare nuove adesioni dove non ci sono rappresentanti ROMA – “La Lega del Lazio completa la riorganizzazione sul territorio, integrando l’organigramma con i seguenti ruoli approvati nell’ultima riunione del direttivo regionale: i senatori Umberto Fusco e Gianfranco Rufa sono stati nominati rispettivamente vicesegretario regionale e segretario amministrativo del partito. Isabella Ciolfi sarà la responsabile del tesseramento regionale; il consigliere regionale Daniele Giannini è il responsabile agli Enti locali; il sindaco di Magliano Romano Francesco Mancini avrà il compito di responsabile agli Enti locali della provincia di Roma; Tony Bruognolo è stato incaricato nel ruolo di responsabile delle elezioni comunali in provincia di Roma; Alessandro Giulivi e Stefano Evangelista, sindaco di Tarquinia e presidente del Consiglio comunale di Viterbo, guideranno la provincia di Viterbo”. Così, in una nota, la Lega del Lazio. L’amministrazione del territorio – spiega il coordinatore regionale, Claudio Durigon – dà nuova linfa ad una squadra forte e preparata, ricca di esperienza, che ha raggiunto finora dei risultati eccellenti nelle province e ora è pronta alla sfida nella Capitale, a Latina e nelle altre città al voto. Era necessario un maggiore radicamento non solo per intercettare le esigenze dei cittadini nella fase pandemica, ma soprattutto il nuovo coordinamento regionale rafforza quell’anello di congiunzione tra il Governo nazionale e il territorio”, conclude Durigon. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://etrurianews.it/2021/03/15/covid-sindaci-di-viterbo-e-tarquinia-scrivono-al-prefetto-rivalutare-indici-provincia- classificandola-arancione/ La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a Zingaretti By Redazione Centrale Posted on 15 Marzo 2021 A loro si associano anche i colleghi di Castiglione in Teverina, Lubriano, Graffignano e Bomarzo VITERBO – Rivalutare gli indici e i valori della Provincia di Viterbo classificandola zona arancione e applicare una decentralizzazione delle decisioni al fine di poter consentire ai commercianti di svolgere la propria attività nel rispetto dei protocolli governativi e agli studenti di svolgere le lezioni in presenza. I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena, hanno preso carta e penna oggi per chiedere al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni, ritenute eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora parametri da zona rossa. “Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati – aggiungono i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”. E’ quanto chiedono “stante una condizione pandemica contenuta e non pericolosa” i sindaci di Castiglione in Teverina Leonardo Zanni, di Lubriano, Valentino Gasparri, di Graffignano, Piero Rossi e di Bomarzo, Marco Perniconi. In una lettera al prefetto di Viterbo Giovanni Bruno, al Ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti scrivono: “L’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Marzo 2021 pone da oggi 15 marzo 2021 tutta la Regione Lazio in zona Rossa e, quindi, in una condizione di chiusura quasi totale che non rispecchia l’attuale andamento epidemiologico del territorio della Provincia di Viterbo. A livello generale, si condividono pienamente tutte le misure che il Governo centrale attua ma si chiede di porre attenzione ad un concetto di maggiore decentralizzazione delle decisioni in relazione alla situazione propria di ogni singolo territorio. Non ultimo è l’esempio della Regione Umbria che in questo periodo passato ha assunto al proprio interno due colorazioni distinte: rossa per la provincia di Perugia e arancione per la provincia di Terni”. “Gran parte dei Comuni della Provincia di Viterbo ha un numero di contagiati quasi nullo o di pochissime unità – si legge – Questa nuova condizione, alla luce anche del fatto che ogni singolo municipio mette in atto misure di contenimento proprie, specifiche e precipue del territorio di competenze, non è corrispondente alla reale situazione. La nuova condizione di zona rossa penalizza queste comunità sia in termini economici sia in termini sociali e culturali. In particolar modo si fa riferimento alla chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado. Benché la Dad (Didattica a distanza) sia comunque un buon metodo di insegnamento da attuare in circostanze di urgenza e circostanziali di pericolo epidemiologico, riteniamo che la didattica in presenza sia vitale per la crescita emotiva, relazione e culturale dei ragazzi. In passato, quando la situazione sanitaria localmente è Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://etrurianews.it/2021/03/15/covid-sindaci-di-viterbo-e-tarquinia-scrivono-al-prefetto-rivalutare-indici-provincia- classificandola-arancione/ peggiorata, i sindaci territorialmente competenti hanno adottato misure e ordinanze di chiusura temporanea volte a fronteggiare e contenere il dilagarsi dei contagi ottenendo risultati precisi”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
DATA: 15-03-2021 https://www.lafune.eu/lettera-a-zingaretti-arena-viterbo-e-giulivi-tarquinia-scrivono-da-soli/ Lettera a Zingaretti, Arena (Viterbo) e Giulivi (Tarquinia) scrivono da soli HOMEPAGE - VITERBO - Sostanzialmente il messaggio è lo stesso di quello inviato alcune ore prima da 111 tra sindaci, assessori e consiglieri di tutta la provincia. VITERBO – Lettera a Zingaretti, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena e quello di Tarquinia Alessandro Giulivi scrivono in solitaria, lasciando da parte il ministro Roberto Speranza. I due hanno inviato nel tardo pomeriggio una propria richiesta di rivedere la classificazione del Viterbese in riferimento alla lotta alla pandemia Covid-19. Sostanzialmente il messaggio è lo stesso di quello inviato alcune ore prima da 111 tra sindaci, assessori e consiglieri di tutta la provincia. I due sindaci chiedono nello specifico la riapertura delle scuole dell’obbligo e che venga data la possibilità alle attività commerciali di lavorare in sicurezza. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2021/03/15/la-tuscia-non-ha-parametri-da-zona-rossa-sindaci-giulivi-e-arena-di- tarquinia-e-viterbo-chiedono-modifiche-zingaretti/ Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 19:40 La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a Zingaretti TARQUINIA – Hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano sensibilmente inferiori rispetto al resto della regione Lazio. I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena, hanno preso carta e penna oggi per chiedere al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni, ritenute eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora parametri da zona rossa. “Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati – aggiungono i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2021/03/15/barriera-san-giusto-il-comune-di-tarquinia-riconosce-il-valore- monumentale-del-parco-costituito-dagli-alberi-di-leccio/ Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 11:46 Barriera San Giusto, il Comune di Tarquinia riconosce il valore monumentale del parco costituito dagli alberi di Leccio TARQUINIA – L’ amministrazione comunale di Tarquinia con delibera di giunta n. 40 del 12 03 2021 ha riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio piantumati presso la Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale denominando il loro complesso “Parco monumentale della Barriera San Giusto”. La Legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede l’istituzione delle “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, dei filari e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”, disposizioni rese operative dal successivo decreto attuativo dove vengono forniti parametri e criteri per la loro identificazione. “Sono alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e dimensioni o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità delle specie – spiegano dall’amministrazione Giulivi – Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi storici o memorie culturali o documentarie rilevanti”. “Di fatto – sottolinea il sindaco Giulivi – il parco rappresenta un paesaggio culturale che da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli alberi di Leccio piantati all’interno hanno da sempre un forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta della Barriera San Giusto”. “Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che sono nel contempo archivio botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità – aggiunge l’assessora all’Ambiente Marzia Marzoli – Un albero monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo) goduto”. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 http://www.mediapresswebtv.it/anche-giulivi-tarquinia-ed-arena-viterbo-scrivono-a-nicola-zingaretti/ Anche Giulivi (Tarquinia) ed Arena (Viterbo) scrivono a Nicola Zingaretti 15 Marzo 2021 Attualità Leave a comment Da ieri sono proseguite varie polemiche, a livello non solo politico, sull’assenza di alcuni rappresentanti istituzionali dalla mobilitazione comune della Tuscia per rivedere l’applicazione della zona rossa. Da poco, sia il Sindaco di Viterbo che il Comune di Tarquinia hanno dato notizia di aver inviato anche loro due una lettera, indirizzata a quanto pare al solo Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. La lettera è datata 16 Marzo 2021, dunque probabilmente sarà inviata nella giornata di domani. A chi ha chiesto al Sindaco di Viterbo come mai abbia scelto di non unirsi ai 111 tra Sindaci, Assessori e Consiglieri che in tutta la Tuscia si sono mobilitati da giorni, il Sindaco di Viterbo ha risposto semplicemente “sono modalità diverse per perseguire lo stesso obiettivo”. A differenza della lettera firmata dai 111 amministratori, la lettera di Giulivi ed Arena non si rivolge al Ministro Roberto Speranza ed al Prefetto, ma solo al Presidente della Regione Lazio Zingaretti. Ecco il testo. Laura Liguori Laura Liguori è in Mediapress dal 2018. E’ parte della redazione giornalistica, si occupa di servizi video e sito web. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 http://www.mediapresswebtv.it/tarquinia-istituito-il-parco-monumentale-della-barriera-san-giusto/ Tarquinia, istituito il Parco Monumentale della Barriera San Giusto 15 Marzo 2021 Attualità Leave a comment Dai canali del Comune di Tarquinia RICONOSCIMENTO DI MONUMENTALITÀ AGLI ALBERI DELLA BARRIERA SAN GIUSTO, CON LA DENOMINAZIONE: “PARCO MONUMENTALE DELLA BARRIERA SAN GIUSTO” L’ Amministrazione comunale con delibera di giunta n. 40 del 12 03 2021, ha riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio piantumati presso la Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale denominando il loro complesso “Parco monumentale della Barriera San Giusto”. La Legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede l’istituzione delle “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, dei filari e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”, disposizioni rese operative dal successivo Decreto Attuativo dove vengono forniti parametri e criteri per la loro identificazione. “Sono alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e dimensioni o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità delle specie. Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi storici o memorie culturali o documentarie rilevanti.” Di fatto il parco rappresenta un paesaggio culturale che da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli alberi di Leccio piantati all’interno hanno da sempre un forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta della Barriera San Giusto. L’Assessore all’ambiente dichiara: “Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che sono nel contempo archivio botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità.” Un albero monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo) goduto. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 https://www.tusciatimes.eu/la-lettera-inviata-dai-sindaci-giulivi-ed-arena-al-presidente-della-regione-zingaretti/ La lettera inviata dai sindaci Giulivi ed Arena al presidente della Regione Zingaretti 15 Marzo 2021 Redazione Politica, Vetrina VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e del sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Egregio Presidente, nei giorni scorsi, a seguito dell’incremento di casi di positività nella nostra regione, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo nella zona rossa con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarLa ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati e tanto meno mettere a rischio la salute pubblica consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono state zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza, nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese ed immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da Lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo. Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 http://www.tusciaweb.eu/2021/03/meno-restrizioni-la-tuscia-non-parametri-la-zona-rossa/ Coronavirus - Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, e il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, scrivono al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti “Meno restrizioni per la Tuscia… non ha i parametri per la zona rossa” Viterbo – “Diamo alla Tuscia maggiori concessioni, non ha raggiunto i parametri per l’ingresso in zona rossa”. Il sindaco Giovanni Arena scrive al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti chiedendo di rivalutare la scelta di zona rossa per la Tuscia. Ma lo fa insieme al solo sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi. Non aderendo, quindi, all’appello lanciato da Chiara Frontini (Viterbo 202) che prevede una raccolta firme degli amministratori a sostegno della richiesta diretta a Speranza e Zingaretti di ridurre le misure restrittive nella Tuscia. “Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione – scrivono Giulivi e Arena – vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro di tutti gli amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio”. Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena Quindi la richiesta di concedere qualche libertà in più al territorio della Tuscia e dare la possibilità, almeno a scuole materne e scuole dell’obbligo di riaprire. E di dare respiro a qualche realtà commerciale. “Così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse – chiedono i due sindaci – allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo – suggeriscono – alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune Alessandro Giulivi attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane”. La lettera completa al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti Egregio presidente, nei giorni scorsi, a seguito dell’incremento dei casi di positività nella nostra Regione, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, nella zona rossa con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro di tutti gli amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiori rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati e tanto meno mettere a rischio la Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 1
DATA: 15-03-2021 http://www.tusciaweb.eu/2021/03/meno-restrizioni-la-tuscia-non-parametri-la-zona-rossa/ salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti dei virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese ed immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti delle province di Viterbo. Giovanni Arena Sindaco di Viterbo Alessandro Giulivi Sindaco di Tarquinia 15 marzo, 2021 Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato 2
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