RASSEGNA STAMPA 16 marzo 2021 - Comune di Tarquinia

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RASSEGNA STAMPA 16 marzo 2021 - Comune di Tarquinia
RASSEGNA STAMPA
    16 marzo 2021
RASSEGNA STAMPA 16 marzo 2021 - Comune di Tarquinia
DATA: 16-03-2021

                                                                           PAG.: 1

Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato            Foglio: 1
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DATA: 16-03-2021

                                                                           PAG.: 1

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                                                                                                                                                                                                                           PAG.: 1

                                               la Provincia      Quotidiano di Civitavecchia, Santa Marinella e dell’Etruria
                                              ANNO XVII - Numero 62 - euro 0,60* - Martedì 16 Marzo 2021 - S. Eriberto di Col., v.
                                                   web: www.laprovinciadicivitavecchia.it - e.mail: info@laprovinciadicivitavecchia.it
                                                    *Prezzo giornale euro 0,30 + copia edizione digitale abbinata euro 0,30 (accesso: www.laprovincia.online)      y(7HC0D8*OTTKKM( +#!"!@!#!]

CORONAVIRUS Ritirato anche in città il lotto sequestrato. San Paolo pronto a riattivare il reparto Covid

Astrazeneca: sospese le vaccinazioni
Il Pincio pensa all’ex farmacia della stazione per somministrare le dosi alla popolazione
Sospesa la somministrazione
del vaccino Astrazeneca che
comporta «il fermo - ha spiega-                                                                                                                                           Tre giovanissimi individuati dalla Frontiera
to il direttore generale della
Asl Roma 4 Carmela Matera -
delle attività vaccinali prenota-
                                                                                                                                                                          Viaggiavano nascosti dentro
te, in attesa di avere ulteriori
comunicazioni. Stiamo chia-
mando i prenotati per comuni-
                                                                                                                                                                           un semirimorchio: fermati
care la sospensione e abbiamo                                                                                                                                                                         Hanno cercato di raggiunge-
messo in attesa i medici di me-                                                                                                                                                                       re l’Italia in modo clandesti-
dicina generale». I Nas hanno                                                                                                                                                                         no, senza documenti e sen-
chiesto poi di ritirare anche in                                                                                                                                                                      za biglietti. La Polizia di
città il lotto sequestrato pre-                                                                                                                                                                       Frontiera ha individuato tre
ventivamente. Intanto il Co-                                                                                                                                                                          giovanissimi clandestini na-
mune ha iniziato i sopralluo-                                                                                                                                                                         scosti all’interno di un vano
ghi per la vaccinazione della                                                                                                                                                                         sottostante un semirimor-
popolazione: si pensa anche                                                                                                                                                                           chio proveniente da Tunisi.
all’ex farmacia della Stazione.                                                                                                                                                                                       A PAGINA 3
                    A PAGINA 2

                                       RITI PASQUALI L’emergenza sanitaria ferma anche quest’anno la manifestazione tradizionale del Venerdì Santo
  Per tutta la giornata
   Lavori in corso:
  rubinetti a secco
                                       Salta ancora la processione del Cristo Morto
  sulla Braccianese L’Arciconfraternita del Gonfalone al lavoro su una proposta alternativa e significativa
                                       Così come avvenuto lo scorso anno,
                                       quando di fatto la pandemia e l’emer-
                                       genza sanitaria avevano da poche setti-                                                                          «Campo dell’Oro,
                                       mane sconvolto il mondo, costringen-
                                       do gli italiani ad un lockdown forzato,
                                                                                                                                                        non servono altri
                                       anche per il 2021 la strada sembra esse-                                                                        spazi commerciali»
                                       re segnata. E per il secondo anno conse-
                                       cutivo Civitavecchia dovrà rinunciare                                                                           Netta contrarietà della Confcom-
  Rubinetti a secco oggi in            ad una delle sue tradizioni più care e                                                                          mercio all’ipotesi di ulteriori im-
  zona Braccianese Clau-               sentite, quella legata alla processione                                                                         mobili ad uso commerciale a Cam-
  dia-Santa Lucia per una              del Cristo morto che il Venerdì santo,                                                                          po dell’oro. Scelte che andrebbe-
  manutenzione straordi-               partendo dalla chiesa della Stella, si                                                                          ro solo a danneggiare le molte real-
  naria sull’impianto “Pun-            snoda per le strade del centro, rievocan-                                                                       tà esistenti nel quartiere. «Non esi-
  ton dei Rocchi”. La so-              do i quadri della passione e morte di Ge-                                                                       stono assolutamente presupposti
  spensione idrica è pro-              sù. Ad oggi infatti, con la zona rossa an-                                                                      per la realizzazioni di ulteriori me-
  grammata dalle 8 alle 18.            che per Civitavecchia, l’unica cosa cer-                                                                        die superfici commerciali».
                   A PAGINA 2          ta è che la processione non si farà.                                                                                                  A PAGINA 4
                                                                     A PAGINA 4

I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Giulivi e Arena, scrivono a Zingaretti                                                          Il Team Bike
                                                                                                                                 Terenzi punta
«La Tuscia non ha contagi da zona rossa»                                                                                           sul sociale
Hanno scritto una lettera al pre-
sidente della Regione Lazio Ni-
cola Zingaretti per chiedere la
riapertura delle scuole dell’ob-
                                            LADISPOLI                              S. MARINELLA                                                                                ^KEd/          ϯϬͲϲϬй ^KEd/
bligo e delle materne e la ripresa
di alcune attività economiche,
                                             Chiudono                                 Chiusa piazza
alla luce dei dati sui contagi da
Covid, che in provincia di Viter-        i parchi pubblici.                           Unità d’Italia.
bo risultano sensibilmente infe-
riori rispetto al resto della regio-
ne Lazio. I sindaci di Tarquinia e
                                          Uffici anagrafici                       Niente manifestazioni
Viterbo, Alessandro Giulivi e
Giovanni Maria Arena chiedo-
                                         solo per necessità                         per San Giuseppe
no al governatore del Lazio una                                                                                                                                             sŝĂDŝĐŚĞůĂŶŐĞůŽƵŽŶĂƌƌŽƟŶΣϭϭϭŝǀŝƚĂǀĞĐĐŚŝĂZD
modifica alle restrizioni.                      A PAGINA 8                                  A PAGINA 7                                   A PAGINA 10
                    A PAGINA 6                                                                                                                                                  ϬϳϲϲϱϴϴϵϲϲΎϬϳϲϲϯϳϬϭϬϱΎϬϳϲϲϲϳϯϵϲϲ

                                                          Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato                                                                                                 Foglio: 1
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DATA: 16-03-2021

                                                                          PAG.: 33

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DATA: 16-03-2021

                                                                        PAG.: 33,36

Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato            Foglio: 1
DATA: 16-03-2021

                                                                                                                        PAG.: 1,6

        I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Giulivi e Arena, scrivono a Zingaretti

        «La Tuscia non ha contagi da zona rossa»
        Hanno scritto una lettera al pre-
        sidente della Regione Lazio Ni-
        cola Zingaretti per chiedere la
        riapertura delle scuole dell’ob-
        bligo e delle materne e la ripresa
        di alcune attività economiche,
        alla luce dei dati sui contagi da
        Covid, che in provincia di Viter-
        bo risultano sensibilmente infe-
        riori rispetto al resto della regio-
        ne Lazio. I sindaci di Tarquinia e
        Viterbo, Alessandro Giulivi e
        Giovanni Maria Arena chiedo-
        no al governatore del Lazio una
        modifica alle restrizioni.
                             A PAGINA 6

   CORONAVIRUS                    I sindaci di Tarquinia e Viterbo hanno scritto una lettera al governatore del Lazio

TARQUINIA - Hanno scrit-
to una lettera al presidente
della Regione Lazio Nicola
                                     La Tuscia non ha contagi da zona rossa:
                                  Giulivi e Arena chiedono modifiche a Zingaretti
Zingaretti per chiedere la
riapertura delle scuole
dell’obbligo e delle mater-
ne e la ripresa di alcune atti-
vità economiche, alla luce        sta sofferta scelta, basata su    però che, così come sono
dei dati sui contagi da Co-       dati scientifici che non vo-      state previste zone di restri-
vid, che in provincia di Vi-      gliamo certo mettere in di-       zione per i territori più col-
terbo risultano sensibil-         scussione, vorremmo invi-         piti dal virus nelle settima-
mente inferiori rispetto al       tarla ad una riflessione che      ne scorse, allo stesso modo
resto della regione Lazio.        ci sentiamo di fare proprio       potrebbero essere previste
   I sindaci di Tarquinia e Vi-   sulla base di quegli stessi da-   aree con maggiori conces-
terbo, Alessandro Giulivi e       ti che -, grazie al lavoro di     sioni dal punto di vista so-
Giovanni Maria Arena, han-        tutti gli amministratori loca-    ciale e commerciale per
no preso carta e penna ieri       li, e al controllo messo in at-   quei territori in cui l’indice
per chiedere al governatore       to dalle forze dell’ordine e      di contagio non ha ancora
del Lazio una modifica alle       ad un altrettanto lodevole        raggiunto i parametri ne-
restrizioni, ritenute eccessi-    atteggiamento dei nostri          cessari per l’ingresso della
ve nel territorio della Tu-       concittadini -, hanno visto       zona rossa. Pensiamo alla
scia, dove non si registrano      l’indice del contagio della       possibilità di tenere aperte
ancora parametri da zona          nostra provincia sensibil-        le scuole dell’obbligo e le
rossa.                            mente inferiore rispetto a        scuole materne, oltre che
   “Nei giorni scorsi – scrivo-   quello delle altre province       dare la possibilità ad alcu-
no i due sindaci nella missi-     del Lazio. Non essendo as-        ne attività economiche di
va - a seguito dell’incremen-     solutamente nostra inten-         poter lavorare, così come
to dei casi di positività, ab-    zione fare demagogia e faci-      hanno fatto in piena sicu-
biamo purtroppo dovuto            le populismo su questi dati       rezza nelle ultime settima-
constatare l’ingresso, a par-     – aggiungono i due sindaci        ne».
tire dalla giornata di lunedì     - e tanto meno mettere a ri-         «Certi di un suo cortese e
15 marzo, della nostra regio-     schio la salute pubblica,         immediato interessamen-
ne nella zona rossa, con tut-     consapevoli che le nuove          to in merito,- concludono i
te le conseguenti restrizio-      varianti del virus potrebbe-      sindaci nella lettera a Zinga-
ni in ambito sociale ed eco-      ro compromettere in pochi         retti - da condividere con
nomico. Pur essendoci ben         giorni il lavoro di prevenzio-    tutti gli organismi preposti
chiare le motivazioni di que-     ne fatto finora, riteniamo        a questo tipo di decisione,
                                                                    attendiamo da lei un segna-
                                                                    le chiaro nei confronti della
                                                                    provincia di Viterbo”.

                             Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato                             Foglio: 1
DATA: 16-03-2021

                                                                                                                                                        PAG.: 6

Importante riconoscimento della giunta Giulivi per gli alberi di Leccio piantati in ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale

            La Barriera San Giusto
         diventa parco monumentale
TARQUINIA - Il giardino di Lecci della          monumentale, storico e culturale”, di-          beri di Leccio piantati all'interno hanno
Barriera San Giusto a Tarquinia diventa         sposizioni rese operative dal successivo        da sempre un forte legame con la nostra
parco monumentale.                              decreto attuativo dove vengono forniti          bella cittadina grazie alla vicinanza con
    L’amministrazione comunale di Tar-          parametri e criteri per la loro identifica-     la porta della Barriera San Giusto".“Si ri-
quinia con delibera di giunta n. 40 del         zione.“Sono alberi monumentali quelli           conosce la monumentalità degli alberi,
12 marzo ha infatti riconosciuto il valo-       considerati rari esempi di maestosità,          così come si riconoscono i monumenti
re monumentale agli alberi di Leccio            di longevità, che si distinguono per età e      degli uomini che sono nel contempo ar-
piantumati presso la Barriera San Giu-          dimensioni o di particolare pregio natu-        chivio botanico, testimonianza di resi-
sto a ricordo dei soldati tarquiniesi ca-       ralistico per rarità botanica e peculiari-      lienza e riserva di biodiversità - aggiun-
duti nella 1° Guerra Mondiale, denomi-          tà delle specie - spiegano dall'ammini-         ge l'assessora all'Ambiente Marzia Mar-
nando il loro complesso "Parco monu-            strazione Giulivi - Ma lo sono anche que-       zoli - Un albero monumentale non è so-
mentale della Barriera San Giusto".             gli alberi che hanno un pregio in riferi-       lo un "grande albero", esso è soprattut-
    La legge n.10/2013 in materia di tute-      mento ad eventi storici o memorie cul-          to un elemento naturale del paesaggio
la ambientale prevede infatti l'istituzio-      turali o documentarie rilevanti"."Di fat-       "sopravvissuto", una testimonianza di
ne delle "disposizioni per la tutela e la       to - sottolinea il sindaco Giulivi - il parco   una precisa fase della vita degli uomini
salvaguardia degli Alberi Monumenta-            rappresenta un paesaggio culturale che          che, attraverso le generazioni, lo hanno
li, dei filari e delle alberature di partico-   da generazioni fa parte della vita degli        piantato, accudito e (a vario titolo) go-
lare pregio paesaggistico, naturalistico,       abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli al-   duto".

                                                   Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio stampa ad esclusivo uso privato                                      Foglio: 1
RASSEGNA WEB
   16 marzo 2021
DATA: 15-03-2021

 https://www.bignotizie.it/la-tuscia-non-ha-contagi-da-zona-rossa-giulivi-e-arena-scrivono-a-zingaretti/

La Tuscia non ha contagi da zona rossa: Giulivi e Arena scrivono a Zingaretti
Arena e Giulivi chiedono al Presidente della regione Lazio alcune modifiche per la provincia di Viterbo

15 Marzo, 2021

                                                                La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena chiedono
                                                                modifiche a Zingaretti.

                                                                I sindaci di Tarquinia e di Viterbo hanno scritto una lettera al presidente
                                                                della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole
                                                                dell’obbligo e delle materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla
                                                                luce dei dati sui contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano
                                                                sensibilmente inferiori rispetto al resto della regione Lazio.

                                                                “Nei giorni scorsi – scrivono – a seguito dell’incremento dei casi di

Il Comune di Tarquinia

positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona
rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta
scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo
di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle
forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra
provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare
demagogia e facile populismo su questi dati – continuano i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica,
consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo
però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo
potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di
contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le
scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno
fatto in piena sicurezza nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti
gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”

                                       Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                      1
DATA: 15-03-2021

 https://www.civonline.it/2021/03/15/tarquinia-larea-della-barriera-san-giusto-diventa-parco-monumentale/

Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 11:51

Tarquinia, l’area della Barriera San Giusto diventa parco monumentale
                                               TARQUINIA – L’area della Barriera San Giusto diventa parco monumentale. Lo ha deciso
                                               l’amministrazione comunale di Tarquinia con la delibera di giunta n. 40 del 12 marzo. Con
                                               il documento viene riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio piantumati
                                               presso la Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra
                                               Mondiale.

                                               La legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede infatti l’istituzione delle
                                               “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, dei filari e delle
                                               alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e
                                               culturale”, disposizioni rese operative dal successivo decreto attuativo dove vengono
                                               forniti parametri e criteri per la loro identificazione: “Sono alberi monumentali quelli
                                               considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e
                                               dimensioni o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità delle
                                               specie. Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi
                                               storici o memorie culturali o documentarie rilevanti”.

                                            “Di fatto – sottolinea il sindaco Giulivi – il parco rappresenta un paesaggio culturale che
                                            da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli alberi di
Leccio piantati all’interno hanno da sempre un forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta della
Barriera San Giusto”.

“Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che sono nel contempo archivio
botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità – aggiunge l’assessora all’Ambiente Marzia Marzoli – Un albero
monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una
testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo)
goduto”.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                      1
DATA: 15-03-2021

 https://www.civonline.it/2021/03/15/la-tuscia-non-ha-parametri-da-zona-rossa-sindaci-giulivi-e-arena-di-tarquinia-e-viterbo-
 chiedono-modifiche-zingaretti/

Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 19:40

La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a
Zingaretti
                                                                TARQUINIA – Hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio
                                                                Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle
                                                                materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui
                                                                contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano sensibilmente
                                                                inferiori rispetto al resto della regione Lazio. I sindaci di Tarquinia e Viterbo,
                                                                Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena, hanno preso carta e penna oggi
                                                                per chiedere al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni, ritenute
                                                                eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora
                                                                parametri da zona rossa.

                                                                “Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito
                                                                dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare
                                                                l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione
                                                                nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed
                                                                economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta
scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo
di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle
                                 forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole
                                 atteggiamento dei nostri concittadini -,
                                 hanno visto l’indice del contagio della nostra
                                 provincia sensibilmente inferiore rispetto a
                                 quello delle altre province del Lazio. Non
                                 essendo assolutamente nostra intenzione
                                 fare demagogia e facile populismo su questi
                                 dati – aggiungono i due sindaci – e
                                 tantomeno mettere a rischio la salute
                                 pubblica, consapevoli che le nuove varianti
                                 del virus potrebbero compromettere in pochi
                                 giorni il lavoro di prevenzione fatto finora,
                                 riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus
                                 nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal
                                 punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora
raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le
scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza
nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti
a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”.

                                       Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                         1
DATA: 15-03-2021

 https://etrurianews.it/2021/03/15/lazio-durigon-lega-pronti-a-nuove-sfide-tra-governo-comunali-e-territorio/

Lazio – Durigon (Lega): “Pronti a nuove sfide tra Governo, comunali e territorio”
By Redazione Centrale Posted on 15 Marzo 2021

                                                               Finalmente gli uomini di Salvini potranno allargare i propri schieramenti e
                                                               trovare nuove adesioni dove non ci sono rappresentanti

                                                               ROMA – “La Lega del Lazio completa la riorganizzazione sul territorio,
                                                               integrando l’organigramma con i seguenti ruoli approvati nell’ultima
                                                               riunione del direttivo regionale: i senatori Umberto Fusco e Gianfranco
                                                               Rufa sono stati nominati rispettivamente vicesegretario regionale e
                                                               segretario amministrativo del partito.

                                                           Isabella Ciolfi sarà la responsabile del tesseramento regionale; il consigliere
                                                           regionale Daniele Giannini è il responsabile agli Enti locali; il sindaco di
Magliano Romano Francesco Mancini avrà il compito di responsabile agli Enti locali della provincia di Roma; Tony Bruognolo è stato
incaricato nel ruolo di responsabile delle elezioni comunali in provincia di Roma; Alessandro Giulivi e Stefano Evangelista, sindaco di
Tarquinia e presidente del Consiglio comunale di Viterbo, guideranno la provincia di Viterbo”.

Così, in una nota, la Lega del Lazio. L’amministrazione del territorio – spiega il coordinatore regionale, Claudio Durigon – dà nuova
linfa ad una squadra forte e preparata, ricca di esperienza, che ha raggiunto finora dei risultati eccellenti nelle province e ora è pronta
alla sfida nella Capitale, a Latina e nelle altre città al voto. Era necessario un maggiore radicamento non solo per intercettare le
esigenze dei cittadini nella fase pandemica, ma soprattutto il nuovo coordinamento regionale rafforza quell’anello di congiunzione tra
il Governo nazionale e il territorio”, conclude Durigon.

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DATA: 15-03-2021

 https://etrurianews.it/2021/03/15/covid-sindaci-di-viterbo-e-tarquinia-scrivono-al-prefetto-rivalutare-indici-provincia-
 classificandola-arancione/

La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a
Zingaretti
By Redazione Centrale Posted on 15 Marzo 2021

                                                               A loro si associano anche i colleghi di Castiglione in Teverina, Lubriano,
                                                               Graffignano e Bomarzo

                                                               VITERBO – Rivalutare gli indici e i valori della Provincia di Viterbo
                                                               classificandola zona arancione e applicare una decentralizzazione delle
                                                               decisioni al fine di poter consentire ai commercianti di svolgere la propria
                                                               attività nel rispetto dei protocolli governativi e agli studenti di svolgere le
                                                               lezioni in presenza.

                                                              I sindaci di Tarquinia e Viterbo, Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena,
                                                              hanno preso carta e penna oggi per chiedere al governatore del Lazio una
modifica alle restrizioni, ritenute eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora parametri da zona rossa.

“Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto
constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione nella zona rossa, con tutte le conseguenti
restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici
che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di
quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un
altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini -, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente
inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile
populismo su questi dati – aggiungono i due sindaci – e tantomeno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove
varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora, riteniamo però che, così come sono
state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste
aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora
raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le
scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza
nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti
a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”.

E’ quanto chiedono “stante una condizione pandemica contenuta e non pericolosa” i sindaci di Castiglione in Teverina Leonardo
Zanni, di Lubriano, Valentino Gasparri, di Graffignano, Piero Rossi e di Bomarzo, Marco Perniconi.

In una lettera al prefetto di Viterbo Giovanni Bruno, al Ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti scrivono: “L’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Marzo 2021 pone da oggi 15 marzo 2021 tutta la Regione
Lazio in zona Rossa e, quindi, in una condizione di chiusura quasi totale che non rispecchia l’attuale andamento epidemiologico del
territorio della Provincia di Viterbo. A livello generale, si condividono pienamente tutte le misure che il Governo centrale attua ma si
chiede di porre attenzione ad un concetto di maggiore decentralizzazione delle decisioni in relazione alla situazione propria di ogni
singolo territorio. Non ultimo è l’esempio della Regione Umbria che in questo periodo passato ha assunto al proprio interno due
colorazioni distinte: rossa per la provincia di Perugia e arancione per la provincia di Terni”.

“Gran parte dei Comuni della Provincia di Viterbo ha un numero di contagiati quasi nullo o di pochissime unità – si legge – Questa
nuova condizione, alla luce anche del fatto che ogni singolo municipio mette in atto misure di contenimento proprie, specifiche e
precipue del territorio di competenze, non è corrispondente alla reale situazione.

La nuova condizione di zona rossa penalizza queste comunità sia in termini economici sia in termini sociali e culturali. In particolar
modo si fa riferimento alla chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado. Benché la Dad (Didattica a distanza) sia comunque un buon
metodo di insegnamento da attuare in circostanze di urgenza e circostanziali di pericolo epidemiologico, riteniamo che la didattica in
presenza sia vitale per la crescita emotiva, relazione e culturale dei ragazzi. In passato, quando la situazione sanitaria localmente è

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DATA: 15-03-2021

 https://etrurianews.it/2021/03/15/covid-sindaci-di-viterbo-e-tarquinia-scrivono-al-prefetto-rivalutare-indici-provincia-
 classificandola-arancione/

peggiorata, i sindaci territorialmente competenti hanno adottato misure e ordinanze di chiusura temporanea volte a fronteggiare e
contenere il dilagarsi dei contagi ottenendo risultati precisi”.

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DATA: 15-03-2021

 https://www.lafune.eu/lettera-a-zingaretti-arena-viterbo-e-giulivi-tarquinia-scrivono-da-soli/

Lettera a Zingaretti, Arena (Viterbo) e Giulivi (Tarquinia) scrivono da soli
HOMEPAGE - VITERBO - Sostanzialmente il messaggio è lo stesso di quello inviato alcune ore prima da 111 tra sindaci, assessori e
consiglieri di tutta la provincia.

VITERBO – Lettera a Zingaretti, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena e quello di Tarquinia Alessandro Giulivi scrivono in solitaria,
lasciando da parte il ministro Roberto Speranza. I due hanno inviato nel tardo pomeriggio una propria richiesta di rivedere la
classificazione del Viterbese in riferimento alla lotta alla pandemia Covid-19.

Sostanzialmente il messaggio è lo stesso di quello inviato alcune ore prima da 111 tra sindaci, assessori e consiglieri di tutta la
provincia.

I due sindaci chiedono nello specifico la riapertura delle scuole dell’obbligo e che venga data la possibilità alle attività commerciali di
lavorare in sicurezza.

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DATA: 15-03-2021

 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2021/03/15/la-tuscia-non-ha-parametri-da-zona-rossa-sindaci-giulivi-e-arena-di-
 tarquinia-e-viterbo-chiedono-modifiche-zingaretti/

Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 19:40

La Tuscia non ha contagi da zona rossa: i sindaci Giulivi e Arena, di Tarquinia e Viterbo, chiedono modifiche a
Zingaretti
                                                                TARQUINIA – Hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio
                                                                Nicola Zingaretti per chiedere la riapertura delle scuole dell’obbligo e delle
                                                                materne e la ripresa di alcune attività economiche, alla luce dei dati sui
                                                                contagi da Covid, che in provincia di Viterbo risultano sensibilmente
                                                                inferiori rispetto al resto della regione Lazio. I sindaci di Tarquinia e Viterbo,
                                                                Alessandro Giulivi e Giovanni Maria Arena, hanno preso carta e penna oggi
                                                                per chiedere al governatore del Lazio una modifica alle restrizioni, ritenute
                                                                eccessive nel territorio della Tuscia, dove non si registrano ancora
                                                                parametri da zona rossa.

                                                                “Nei giorni scorsi – scrivono i due sindaci nella missiva – a seguito
                                                                dell’incremento dei casi di positività, abbiamo purtroppo dovuto constatare
                                                                l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, della nostra regione
                                                                nella zona rossa, con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed
                                                                economico. Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta
scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo
di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che -, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, e al controllo messo in atto dalle
                                 forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole
                                 atteggiamento dei nostri concittadini -,
                                 hanno visto l’indice del contagio della nostra
                                 provincia sensibilmente inferiore rispetto a
                                 quello delle altre province del Lazio. Non
                                 essendo assolutamente nostra intenzione
                                 fare demagogia e facile populismo su questi
                                 dati – aggiungono i due sindaci – e
                                 tantomeno mettere a rischio la salute
                                 pubblica, consapevoli che le nuove varianti
                                 del virus potrebbero compromettere in pochi
                                 giorni il lavoro di prevenzione fatto finora,
                                 riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus
                                 nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal
                                 punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora
raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le
scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare, così come hanno fatto in piena sicurezza
nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese e immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti
a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti della provincia di Viterbo”.

                                       Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                         1
DATA: 15-03-2021

 https://www.laprovinciadicivitavecchia.it/2021/03/15/barriera-san-giusto-il-comune-di-tarquinia-riconosce-il-valore-
 monumentale-del-parco-costituito-dagli-alberi-di-leccio/

Pubblicato il 15 Marzo 2021 ALLE 11:46

Barriera San Giusto, il Comune di Tarquinia riconosce il valore monumentale del parco costituito dagli alberi
di Leccio
                                               TARQUINIA – L’ amministrazione comunale di Tarquinia con delibera di giunta n. 40 del 12
                                               03 2021 ha riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio piantumati presso la
                                               Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale
                                               denominando il loro complesso “Parco monumentale della Barriera San Giusto”.

                                               La Legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede l’istituzione delle
                                               “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi Monumentali, dei filari e delle
                                               alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e
                                               culturale”, disposizioni rese operative dal successivo decreto attuativo dove vengono
                                               forniti parametri e criteri per la loro identificazione.

                                               “Sono alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si
                                               distinguono per età e dimensioni o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e
                                               peculiarità delle specie – spiegano dall’amministrazione Giulivi – Ma lo sono anche quegli
                                               alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi storici o memorie culturali o
                                               documentarie rilevanti”.

                                              “Di fatto – sottolinea il sindaco Giulivi – il parco rappresenta un paesaggio culturale che
da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli alberi di Leccio piantati all’interno hanno da sempre un
forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta della Barriera San Giusto”.

“Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che sono nel contempo archivio
botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità – aggiunge l’assessora all’Ambiente Marzia Marzoli – Un albero
monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una
testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo)
goduto”.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                      1
DATA: 15-03-2021

 http://www.mediapresswebtv.it/anche-giulivi-tarquinia-ed-arena-viterbo-scrivono-a-nicola-zingaretti/

                                                               Anche Giulivi (Tarquinia) ed Arena (Viterbo) scrivono a Nicola
                                                               Zingaretti
                                                               15 Marzo 2021 Attualità Leave a comment

                                                               Da ieri sono proseguite varie polemiche, a livello non solo politico,
                                                               sull’assenza di alcuni rappresentanti istituzionali dalla mobilitazione
                                                               comune della Tuscia per rivedere l’applicazione della zona rossa.

                                                              Da poco, sia il Sindaco di Viterbo che il Comune di Tarquinia hanno dato
notizia di aver inviato anche loro due una lettera, indirizzata a quanto pare al solo Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. La
lettera è datata 16 Marzo 2021, dunque probabilmente sarà inviata nella giornata di domani.

                                               A chi ha chiesto al Sindaco di Viterbo come mai abbia scelto di non unirsi ai 111 tra
                                               Sindaci, Assessori e Consiglieri che in tutta la Tuscia si sono mobilitati da giorni, il Sindaco
                                               di Viterbo ha risposto semplicemente “sono modalità diverse per perseguire lo stesso
                                               obiettivo”.

                                               A differenza della lettera firmata dai 111 amministratori, la lettera di Giulivi ed Arena
                                               non si rivolge al Ministro Roberto Speranza ed al Prefetto, ma solo al Presidente della
                                               Regione Lazio Zingaretti. Ecco il testo.

                Laura Liguori

                Laura Liguori è in Mediapress dal 2018. E’ parte della
                redazione giornalistica, si occupa di servizi video e sito web.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                        1
DATA: 15-03-2021

 http://www.mediapresswebtv.it/tarquinia-istituito-il-parco-monumentale-della-barriera-san-giusto/

                                                               Tarquinia, istituito il Parco Monumentale della Barriera San
                                                               Giusto
                                                               15 Marzo 2021 Attualità Leave a comment

                                                               Dai canali del Comune di Tarquinia

                                                                RICONOSCIMENTO DI MONUMENTALITÀ AGLI ALBERI DELLA BARRIERA
                                                               SAN GIUSTO, CON LA DENOMINAZIONE:

“PARCO MONUMENTALE DELLA BARRIERA SAN GIUSTO”

L’ Amministrazione comunale con delibera di giunta n. 40 del 12 03 2021, ha riconosciuto il valore monumentale agli alberi di Leccio
piantumati presso la Barriera San Giusto a ricordo dei soldati tarquiniesi caduti nella 1° Guerra Mondiale denominando il loro
complesso “Parco monumentale della Barriera San Giusto”.

La Legge n.10/2013 in materia di tutela ambientale prevede l’istituzione delle “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli Alberi
Monumentali, dei filari e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”,
disposizioni rese operative dal successivo Decreto Attuativo dove vengono forniti parametri e criteri per la loro identificazione. “Sono
alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e dimensioni o di particolare
pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità delle specie. Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento
ad eventi storici o memorie culturali o documentarie rilevanti.”

Di fatto il parco rappresenta un paesaggio culturale che da generazioni fa parte della vita degli abitanti e dei turisti di Tarquinia e gli
alberi di Leccio piantati all’interno hanno da sempre un forte legame con la nostra bella cittadina grazie alla vicinanza con la porta
della Barriera San Giusto.
L’Assessore all’ambiente dichiara: “Si riconosce la monumentalità degli alberi, così come si riconoscono i monumenti degli uomini che
sono nel contempo archivio botanico, testimonianza di resilienza e riserva di biodiversità.”

Un albero monumentale non è solo un “grande albero”, esso è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una
testimonianza di una precisa fase della vita degli uomini che, attraverso le generazioni, lo hanno piantato, accudito e (a vario titolo)
goduto.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                    1
DATA: 15-03-2021

 https://www.tusciatimes.eu/la-lettera-inviata-dai-sindaci-giulivi-ed-arena-al-presidente-della-regione-zingaretti/

                                                               La lettera inviata dai sindaci Giulivi ed Arena al presidente
                                                               della Regione Zingaretti
                                                               15 Marzo 2021 Redazione Politica, Vetrina

                                                            VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma del sindaco di
                                                            Tarquinia Alessandro Giulivi e del sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena
                                                            al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Egregio Presidente, nei
                                                            giorni scorsi, a seguito dell’incremento di casi di positività nella nostra
                                                            regione, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla
                                                            giornata di lunedì 15 marzo nella zona rossa con tutte le conseguenti
                                                            restrizioni in ambito sociale ed economico. Pur essendoci ben chiare le
                                                            motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non
                                                            vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarLa ad una
                                                            riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati
                                                            che, grazie al lavoro di tutti gli amministratori locali, al controllo messo in
                                                            atto dalle forze dell’ordine ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei
                                                            nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia
                                                            sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio. Non
essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati e tanto meno mettere a rischio la salute
pubblica consapevoli che le nuove varianti del virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora,
riteniamo però che, così come sono state zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso
modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui
l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa. pensiamo alla possibilità di tenere
aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare così
come hanno fatto, in piena sicurezza, nelle ultime settimane. Certi di un suo cortese ed immediato interessamento in merito, da
condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da Lei un segnale chiaro nei confronti della
provincia di Viterbo.

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                   1
DATA: 15-03-2021

 http://www.tusciaweb.eu/2021/03/meno-restrizioni-la-tuscia-non-parametri-la-zona-rossa/

Coronavirus - Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, e il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, scrivono al presidente della regione
Lazio Nicola Zingaretti

“Meno restrizioni per la Tuscia… non ha i parametri per la zona rossa”
Viterbo – “Diamo alla Tuscia maggiori concessioni, non ha raggiunto i parametri per l’ingresso in zona rossa”. Il sindaco Giovanni
Arena scrive al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti chiedendo di rivalutare la scelta di zona rossa per la Tuscia. Ma lo fa
insieme al solo sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi. Non aderendo, quindi, all’appello lanciato da Chiara Frontini (Viterbo 202) che
prevede una raccolta firme degli amministratori a sostegno della richiesta diretta a Speranza e Zingaretti di ridurre le misure
restrittive nella Tuscia.

                                                               “Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su
                                                               dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione – scrivono
                                                               Giulivi e Arena – vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di
                                                               fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro di tutti gli
                                                               amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad
                                                               un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto
                                                               l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente
                                                               inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio”.

Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena

                                                               Quindi la richiesta di concedere qualche libertà in più al territorio della
                                                               Tuscia e dare la possibilità, almeno a scuole materne e scuole dell’obbligo
                                                               di riaprire. E di dare respiro a qualche realtà commerciale.

                                                               “Così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti
                                                               dal virus nelle settimane scorse – chiedono i due sindaci – allo stesso modo
                                                               potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista
                                                               sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha
                                                               ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa.

                                                               Pensiamo – suggeriscono – alla possibilità di tenere aperte le scuole
                                                               dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune

Alessandro Giulivi

attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane”.

La lettera completa al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

Egregio presidente, nei giorni scorsi, a seguito dell’incremento dei casi di positività nella nostra Regione, abbiamo purtroppo dovuto
constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, nella zona rossa con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale
ed economico.

Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in
discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro
di tutti gli amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri
concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiori rispetto a quello delle altre province del
Lazio.

Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati e tanto meno mettere a rischio la

                                      Infostampa S.r.l.s. - Ritaglio web ad esclusivo uso privato                                        1
DATA: 15-03-2021

 http://www.tusciaweb.eu/2021/03/meno-restrizioni-la-tuscia-non-parametri-la-zona-rossa/

salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti dei virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto
finora riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse,
allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori
in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa.

Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività
economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane.

Certi di un suo cortese ed immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di
decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti delle province di Viterbo.

Giovanni Arena
Sindaco di Viterbo

Alessandro Giulivi
Sindaco di Tarquinia

15 marzo, 2021

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