Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni

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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Rassegna Stampa

                                 16 luglio 2022

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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Rassegna Stampa                                                                16-07-2022

CONSIGLIERI REGIONALI
                                                      Energia. La nave rigassificatrice a Ravenna, dall’Emilia-Romagna gas in tutta
24emilia.com                         15/07/2022   1   Italia                                                                                2
                                                      Redazione

                                                      Il rigassificatore di Ravenna entrerà in funzione dal 2024 «Energia strategica per
CORRIERE DI BOLOGNA                  16/07/2022   6   il Paese»                                                                          5
                                                      Francesco Mazzanti

                                                      Nave rigassificatrice a Ravenna, dall’Emilia-Romagna gas in tutta Italia              7
cronacabianca.eu                     15/07/2022   1
                                                      Luca Govoni

                                                      Ecco il rigassificatore che galleggerà al largo di Ravenna dal 2024: come
ravennatoday.it                      15/07/2022   1   funziona e dove sarà collocato                                                        10
                                                      Redazione

                                                      Rigassificatore al largo di Ravenna: incontro con le parti sociali. Presentati i primi
ravennawebtv.it                      15/07/2022   1   dettagli del progetto                                                                  15
                                                      Lega

AGENZIE
                                                      E.ROMAGNA: PROGETTO NAVE RIGASSIFICATRICE A RAVENNA PER GAS
ADNKRONOS                            16/07/2022   0   IN TUTTA ITALIA (4) =                                       18
                                                      Rassegna Agenzie

                                                      ENERGIA. RIGASSIFICATORE A RAVENNA, ALTOLÀ ECOLOGISTA: GAS
DIRE                                 16/07/2022   0   USA È ERRORE                                                                          19
                                                      Rassegna Agenzie

       Servizi di Media Monitoring                                                                                                                I
Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI

                                                                                                           Rassegna del 15/07/2022
                                                                     www.24emilia.com                        Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 1.143                                  Foglio:1/3

                         Energia. La nave rigassificatrice a Ravenna,
                         dall’Emilia-Romagna gas in tutta Italia
                         È stato presentato nella seduta congiunta delle commissioni Economia e Ambiente,
                         presiedute rispettivamente da Manuela Rontini e Stefano Caliandro, il...
                         REDAZIONE

                                                                         È stato presentato nella seduta congiunta delle
                                                                         commissioni Economia e Ambiente, presiedute
                                                                         rispettivamente da Manuela Rontini e Stefano
                                                                         Caliandro, il progetto di realizzazione di un
                                                                         rigassificatore a Ravenna che prevede il
                                                                         collegamento alla rete nazionale per distribuire
                                                                         il gas in Emilia-Romagna e in tutta Italia. La
                                                                         presentazione è avvenuta da parte di Snam Fsru
                                                                         (Floating Storage & Regassification Unit).

                         In sala anche Stefano Bonaccini, nella duplice veste di presidente della Regione e
                         commissario straordinario per la realizzazione di opere strategiche di pubblica utilità
                         indifferibili e urgenti, il sottosegretario alla presidenza della giunta, Davide Baruffi,
                         l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, nonché Elio Ruggeri, amministratore
                         unico di Snam Fsru, che ha presentato il progetto, e Gabriele Paolo Lanza, program manager
                         di Snam. In precedenza, il documento era stato presentato al Patto per il lavoro e per il
                         clima. Al termine dei lavori delle commissioni, il gruppo di lavoro si è spostato a Ravenna
                         per il tavolo economico organizzato dall’amministrazione comunale.

                         La presidente Rontini ha spiegato che dopo le presentazioni del progetto “ci sono 120 giorni
                         di tempo affinché il commissario possa esprimersi. La comunicazione di oggi è tempestiva.
                         Noi ci riserviamo di fare approfondimenti e anche interventi in loco, perché il contributo
                         della Regione all’autosufficienza energetica avvenga attraverso un confronto con tutte le
                         forze politiche”. Il presidente Caliandro ha giudicato “interessante l’illustrazione”, ma si è
                         detto “preoccupato perché il momento è nevralgico per la crisi energetica e per la crisi di
                         governo. È positivo che il presidente Bonaccini sia stato nominato commissario. Noi
                         dobbiamo lavorare per dare risposte e contemperare sviluppo e rispetto dell’ambiente. Le
                         commissioni congiunte, nelle prossime settimane, saranno di ascolto e sollecitazione”.
                                                                                                                                       Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         L’assessore Colla ha ricordato che l’incontro “è un atto voluto dal presidente-commissario
                         Bonaccini per una discussione preventiva, nel rispetto della democrazia e della trasparenza.
                         Siamo in uno scenario senza precedenti: pandemia, guerra ai confini dell’Europa, crisi
                         energetica che mette in difficoltà cittadini e imprese, tecnologia che va governata e,
                         impensabile, una crisi di governo. Vedo un fattore positivo: la responsabilità del gruppo
                         dirigente della Regione, giunta e consiglieri”. Il progetto è una risposta energetica
                         “indispensabile per il Paese, perché dobbiamo avere una nostra autonomia energetica. Il
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                         “gasdotto di Putin” rischia di mettere in discussione il nostro sistema di
                         approvvigionamento energetico. L’Emilia-Romagna si mette a disposizione per aiutare il
                         Paese. Qui non ci sono vuoti di potere, possiamo agire. Snam ha presentato l’investimento al

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                             2

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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI

                                                                                                         Rassegna del 15/07/2022
                                                                     www.24emilia.com                      Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 1.143                                Foglio:2/3

                         commissario nel dettaglio. Ci sarà una task force di esperti, nazionali e territoriali, che
                         valuterà il documento, che sarà inviato a 43 soggetti. Abbiamo chiesto a Snam di fornire una
                         previsione anche dell’impatto economico e sociale che avrà questo investimento. Penso che
                         ci saranno le condizioni per gestire tutto con responsabilità”.

                         IL PROGETTO

                         Elio Ruggeri di Snam ha esordito affermando che “è la crisi più grave che abbia mai visto e
                         dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, cioè del
                         40% di ciò che consumiamo in Italia. Noi ci prepariamo a diversificare nel tempo le fonti di
                         approvvigionamento. Il ministero per la Transizione ecologica ci ha chiesto di intervenire in
                         tempi rapidi per avere nuove opportunità di importazione di gas. Gli impianti rigassificatori
                         sono la strada più veloce. Serve una nave, che già funziona come terminale, ormeggiarla e
                         collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte
                         navi sono state accaparrate da Germania, Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate
                         due tra le migliori, una per il progetto di Piombino e una per quello di Ravenna”.

                         L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e
                         Ravenna, complete di valutazioni ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.
                         “Abbiamo l’urgenza -ha continuato Ruggeri – di mettere a terra la Fsru in breve tempo:
                         serve un sito per l’ormeggio e una struttura per collegarle alla rete del gas. Per l’ormeggio,
                         due sono le soluzioni: o in porto o in mare aperto dove, a Ravenna, c’è già un ormeggio e c’è
                         l’opportunità di restare nei tempi (piattaforma Petra, pensata negli anni ’80 per le
                         petroliere). Adeguare la piattaforma e la linea dei gasdotti vale 250-300 milioni di
                         investimento e i costi operativi sono di decine milioni di euro l’anno.

                         La “W Singapore”, nome della nave per Ravenna, “è full optional, di ultima generazione,
                         nasce come impianto di rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere
                         l’impatto ambientale e garantire la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia
                         lo stato del gas, da liquido (Gnl) a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare. Si
                         tratta di una tecnologia consolidata e testata da tempo nei 200 impianti esistenti nel
                         mondo”.

                         Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato e si arriva alla linea
                         di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri), poi
                         attraversa la pineta, gira introno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la
                         rete nazionale. “È un progetto semplice -ha concluso Ruggeri- e i lavori di cantiere saranno
                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         contenuti: ciò che preme è la tempistica. L’avvio delle attività commerciali, cioè la
                         diversificazione delle fonti, è atteso dal terzo trimestre del 2024 (luglio-settembre).
                         Abbiamo preparato un pacchetto di informazioni, completo e dettagliato, che compone
                         l’istanza. Il commissario può valutare ogni aspetto del progetto e noi siamo sempre a
                         disposizione”.

                         IL DIBATTITO

                         “Non posso non rappresentare le perplessità del mondo ecologista per l’impatto che il
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                         progetto potrà avere sull’ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna. Sarebbe un errore
                         se venisse trattato gas acquistato negli Usa, visto che è notoriamente fra i più inquinanti.

                                   Servizi di Media Monitoring
                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                           3

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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI

                                                                                                         Rassegna del 15/07/2022
                                                                     www.24emilia.com                      Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 1.143                                Foglio:3/3

                         Stiamo vivendo una crisi energetica perché siamo in ritardo sulle fonti da energie
                         rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti energetiche”, spiega Silvia Zamboni (Europa
                         Verde).

                         Gianni Bessi (Pd) elogia l’opera e sottolinea come sia importante che venga realizzata in
                         Emilia-Romagna. “Bisogna risolvere in fretta il problema dell’energia, perché è una
                         emergenza nazionale”.

                         Dal canto suo Igor Taruffi (ER Coraggiosa) invita a “mettere in campo diverse soluzioni per
                         risolvere il tema energia, anche diversificando le fonti: dobbiamo sempre ricordarci
                         l’importanza della tutela e della sicurezza ambientale”.

                         Netta la posizione di Marco Mastacchi (Rete civica): “Bisogna capire bene che tecnologie
                         verranno usate, se si tratta di un impianto aperto o chiuso, perché si deve tutelare la
                         sicurezza dell’ambiente, in particolare del mare e del comparto della pesca”.

                         A chiedere attenzione agli eventuali impatti sull’ambiente dell’opera è anche Silvia Piccinini
                         (Movimento 5 Stelle): “C’è una crisi energetica, ma non dobbiamo mai dimenticarci che c’è
                         anche una crisi ambientale e climatica”.

                         Commento

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                         Δ

                         Il bar è stato chiuso par mancati pagamenti.

                         Ma smettetela di buttarla in caciara !

                         Io da anni a Reggio non ci vivo più, ma non crediate che Bologna, dove vivo dal1980, sia
                         meglio.

                         Anche lì ho il bar dei cinesi […]
                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         Io da anni a Reggio non ci vivo più, ma non crediate che Bologna, dove vivo dal1980, sia
                         meglio.

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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Rassegna del: 16/07/22
                                                                                                               Edizione del:16/07/22
                                                                  Dir. Resp.:Alessandro Russello                   Estratto da pag.:6
              Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI            Tiratura: 11.265 Diffusione: 11.265 Lettori: 109.936                Foglio:1/2

                                                                                                                                        Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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Rassegna Stampa 16 luglio 2022 - Silvia Zamboni
Rassegna del: 16/07/22
                                                                                Edizione del:16/07/22
                                                                                    Estratto da pag.:6
              Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI                                                 Foglio:2/2

                                                                                                         Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                                                            Rassegna del 15/07/2022
                                                                      cronacabianca.eu                        Notizia del:15/07/2022
                                                                       Utenti unici: 580                                   Foglio:1/3

                         Nave rigassificatrice a Ravenna, dall’Emilia-Romagna
                         gas in tutta Italia
                         Luca Govoni

                                                                         Una nave speciale renderà il gas da liquido a
                                                                         gassoso e un gasdotto, tutto interrato, lo porterà
                                                                         al nodo ravennate e lo collegherà alla rete
                                                                         italiana. Ci sono 120 giorni per le osservazioni.
                                                                         Europa Verde, ER Coraggiosa, Rete civica e
                                                                         Movimento 5 Stelle chiedono grande attenzione
                                                                         all’impatto ambientale e alla sicurezza

                                                                     È stato presentato nella seduta congiunta delle
                                                                     commissioni Economia e Ambiente, presiedute
                                                                     rispettivamente da Manuela Rontini e Stefano
                                                                     Caliandro, il progetto di realizzazione di un
                         rigassificatore a Ravenna che prevede il collegamento alla rete nazionale per distribuire il
                         gas in Emilia-Romagna e in tutta Italia. La presentazione è avvenuta da parte di Snam Fsru
                         (Floating Storage & Regassification Unit).

                         In sala anche Stefano Bonaccini, nella duplice veste di presidente della Regione e
                         commissario straordinario per la realizzazione di opere strategiche di pubblica utilità
                         indifferibili e urgenti, il sottosegretario alla presidenza della giunta, Davide Baruffi,
                         l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, nonché Elio Ruggeri, amministratore
                         unico di Snam Fsru, che ha presentato il progetto, e Gabriele Paolo Lanza, program manager
                         di Snam. In precedenza, il documento era stato presentato al Patto per il lavoro e per il
                         clima. Al termine dei lavori delle commissioni, il gruppo di lavoro si è spostato a Ravenna
                         per il tavolo economico organizzato dall’amministrazione comunale.

                         La presidente Rontini ha spiegato che dopo le presentazioni del progetto “ci sono 120 giorni
                         di tempo affinché il commissario possa esprimersi. La comunicazione di oggi è tempestiva.
                         Noi ci riserviamo di fare approfondimenti e anche interventi in loco, perché il contributo
                         della Regione all’autosufficienza energetica avvenga attraverso un confronto con tutte le
                         forze politiche”. Il presidente Caliandro ha giudicato “interessante l’illustrazione”, ma si è
                         detto “preoccupato perché il momento è nevralgico per la crisi energetica e per la crisi di
                                                                                                                                        Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         governo. È positivo che il presidente Bonaccini sia stato nominato commissario. Noi
                         dobbiamo lavorare per dare risposte e contemperare sviluppo e rispetto dell’ambiente. Le
                         commissioni congiunte, nelle prossime settimane, saranno di ascolto e sollecitazione”.

                         L’assessore Colla ha ricordato che l’incontro “è un atto voluto dal presidente-commissario
                         Bonaccini per una discussione preventiva, nel rispetto della democrazia e della trasparenza.
                         Siamo in uno scenario senza precedenti: pandemia, guerra ai confini dell’Europa, crisi
                         energetica che mette in difficoltà cittadini e imprese, tecnologia che va governata e,
SPIDER-FIVE-133492137

                         impensabile, una crisi di governo. Vedo un fattore positivo: la responsabilità del gruppo
                         dirigente della Regione, giunta e consiglieri”. Il progetto è una risposta energetica
                         “indispensabile per il Paese, perché dobbiamo avere una nostra autonomia energetica. Il

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                              7

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                                                                      cronacabianca.eu                     Notizia del:15/07/2022
                                                                       Utenti unici: 580                                Foglio:2/3

                         “gasdotto di Putin” rischia di mettere in discussione il nostro sistema di
                         approvvigionamento energetico. L’Emilia-Romagna si mette a disposizione per aiutare il
                         Paese. Qui non ci sono vuoti di potere, possiamo agire. Snam ha presentato l’investimento al
                         commissario nel dettaglio. Ci sarà una task force di esperti, nazionali e territoriali, che
                         valuterà il documento, che sarà inviato a 43 soggetti. Abbiamo chiesto a Snam di fornire una
                         previsione anche dell’impatto economico e sociale che avrà questo investimento. Penso che
                         ci saranno le condizioni per gestire tutto con responsabilità”.

                         IL PROGETTO

                         Elio Ruggeri di Snam ha esordito affermando che “è la crisi più grave che abbia mai visto e
                         dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, cioè del
                         40% di ciò che consumiamo in Italia. Noi ci prepariamo a diversificare nel tempo le fonti di
                         approvvigionamento. Il ministero per la Transizione ecologica ci ha chiesto di intervenire in
                         tempi rapidi per avere nuove opportunità di importazione di gas. Gli impianti rigassificatori
                         sono la strada più veloce. Serve una nave, che già funziona come terminale, ormeggiarla e
                         collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte
                         navi sono state accaparrate da Germania, Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate
                         due tra le migliori, una per il progetto di Piombino e una per quello di Ravenna”.

                         L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e
                         Ravenna, complete di valutazioni ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.
                         “Abbiamo l’urgenza -ha continuato Ruggeri – di mettere a terra la Fsru in breve tempo:
                         serve un sito per l’ormeggio e una struttura per collegarle alla rete del gas. Per l’ormeggio,
                         due sono le soluzioni: o in porto o in mare aperto dove, a Ravenna, c’è già un ormeggio e c’è
                         l’opportunità di restare nei tempi (piattaforma Petra, pensata negli anni ’80 per le
                         petroliere). Adeguare la piattaforma e la linea dei gasdotti vale 250-300 milioni di
                         investimento e i costi operativi sono di decine milioni di euro l’anno.

                         La “W Singapore”, nome della nave per Ravenna, “è full optional, di ultima generazione,
                         nasce come impianto di rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere
                         l’impatto ambientale e garantire la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia
                         lo stato del gas, da liquido (Gnl) a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare. Si
                         tratta di una tecnologia consolidata e testata da tempo nei 200 impianti esistenti nel
                         mondo”.

                         Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato e si arriva alla linea
                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri), poi
                         attraversa la pineta, gira introno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la
                         rete nazionale. “È un progetto semplice -ha concluso Ruggeri- e i lavori di cantiere saranno
                         contenuti: ciò che preme è la tempistica. L’avvio delle attività commerciali, cioè la
                         diversificazione delle fonti, è atteso dal terzo trimestre del 2024 (luglio-settembre).
                         Abbiamo preparato un pacchetto di informazioni, completo e dettagliato, che compone
                         l’istanza. Il commissario può valutare ogni aspetto del progetto e noi siamo sempre a
                         disposizione”.
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                         IL DIBATTITO

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Sezione:CONSIGLIERI REGIONALI

                                                                                                        Rassegna del 15/07/2022
                                                                      cronacabianca.eu                    Notizia del:15/07/2022
                                                                       Utenti unici: 580                               Foglio:3/3

                         “Non posso non rappresentare le perplessità del mondo ecologista per l’impatto che il
                         progetto potrà avere sull’ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna. Sarebbe un errore
                         se venisse trattato gas acquistato negli Usa, visto che è notoriamente fra i più inquinanti.
                         Stiamo vivendo una crisi energetica perché siamo in ritardo sulle fonti da energie
                         rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti energetiche”, spiega Silvia Zamboni (Europa
                         Verde).

                         Gianni Bessi (Pd) elogia l’opera e sottolinea come sia importante che venga realizzata in
                         Emilia-Romagna. “Bisogna risolvere in fretta il problema dell’energia, perché è una
                         emergenza nazionale”.

                         Dal canto suo Igor Taruffi (ER Coraggiosa) invita a “mettere in campo diverse soluzioni per
                         risolvere il tema energia, anche diversificando le fonti: dobbiamo sempre ricordarci
                         l’importanza della tutela e della sicurezza ambientale”.

                         Netta la posizione di Marco Mastacchi (Rete civica): “Bisogna capire bene che tecnologie
                         verranno usate, se si tratta di un impianto aperto o chiuso, perché si deve tutelare la
                         sicurezza dell’ambiente, in particolare del mare e del comparto della pesca”.

                         A chiedere attenzione agli eventuali impatti sull’ambiente dell’opera è anche Silvia Piccinini
                         (Movimento 5 Stelle): “C’è una crisi energetica, ma non dobbiamo mai dimenticarci che c’è
                         anche una crisi ambientale e climatica”.

                         (Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)

                                                                                                                                    Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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                                                                     www.ravennatoday.it                       Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 30.136                                   Foglio:1/5

                         Ecco il rigassificatore che galleggerà al largo di
                         Ravenna dal 2024: come funziona e dove sarà
                         collocato
                         Un’infrastruttura che risponde alla necessità di diversificare le fonti di
                         approvvigionamento e l’autosufficienza energetica nazionale, alla luce del conflitto in
                         Ucraina e della conseguente crisi della fornitura russa
                         REDAZIONE

                                                                          Un’infrastruttura che risponde alla necessità di
                                                                          diversificare le fonti di approvvigionamento e
                                                                          l’autosufficienza energetica nazionale, alla luce
                                                                          del conflitto in Ucraina e della conseguente crisi
                                                                          della fornitura russa

                                                                       Al lavoro per una soluzione condivisa che aiuti il
                                                                       territorio e il Paese, impegnato a raggiungere
                                                                       l’autosufficienza energetica in tempi record.
                                                                       Venerdì mattina si è riunito in Regione il Patto
                         per il Lavoro e per il Clima - siglato in Emilia-Romagna da tutte le rappresentanze
                         istituzionali, economiche e sociali della regione - sul tema emergenza gas e incremento
                         della capacità di rigassificazione italiana, con la presentazione del progetto Fsru (Floating
                         Storage & Regassification Unit) di Snam per l’installazione di un rigassificatore galleggiante
                         al largo di Ravenna e del collegamento con la rete distributiva nazionale. Un’infrastruttura
                         che risponde alla necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento e
                         l’autosufficienza energetica nazionale, alla luce del conflitto in Ucraina e della conseguente
                         crisi della fornitura russa.

                         Quello con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, convocato dalla presidenza della
                         Regione - alla riunione era presente il presidente Stefano Bonaccini, commissario di
                         Governo per il rigassificatore - è solo il primo incontro di venerdì dedicato alla
                         presentazione del progetto di Snam: a seguire, la seduta congiunta delle Commissioni
                         consiliari regionali ‘Politiche economiche’ e ‘Territorio, Ambiente, Mobilità’, in Assemblea
                         legislativa, e nel pomeriggio il Tavolo per l’Economia a Ravenna voluto dal sindaco Michele
                                                                                                                                          Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         De Pascale.

                         L’istanza di realizzazione del progetto, trasmessa la settimana scorsa al Commissario e da
                         lui ai ministeri competenti, sarà portata ora all’esame degli oltre 40 enti direttamente
                         coinvolti dal processo autorizzativo. L’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle
                         opere dovrà infine essere rilasciata dal Commissario stesso entro 120 giorno dal
                         ricevimento. La tempistica del progetto presentata da Snam prevede poi un avvio dei lavori
                         entro il primo quadrimestre del 2023 con l’obiettivo dell’entrata in esercizio della Fsru
                         entro il terzo trimestre 2024.
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                         “Parliamo di un investimento vitale per il Paese - afferma Bonaccini - di primaria grandezza

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                               10

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                                                                     www.ravennatoday.it                  Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 30.136                              Foglio:2/5

                         e di massima urgenza, per il quale sono previste modalità e procedure inedite con cui
                         dobbiamo misurarci. Anzitutto per conciliare interessi primari come quello di avere energia,
                         ma di farlo in piena sicurezza per l’uomo e l’ambiente. Io aggiungo in massima trasparenza
                         e ricercando il più possibile il confronto e la condivisione: per questo non abbiamo atteso
                         un minuto per portare il progetto all’attenzione delle rappresentanze istituzionali,
                         economiche e sociali, ma anche delle università, dell’associazionismo, delle forze politiche
                         del sistema regionale. Abbiamo un obiettivo comune: arrivare in tempi ridotti, e con
                         procedure inedite, a un impianto imprescindibile per il fabbisogno energetico dell’Italia; la
                         precondizione, naturalmente, è che l’opera sia sicura e sostenibile, che rispetti tutti gli
                         standard di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio biologico dell’area”.

                         “L’Emilia-Romagna non intende girare la testa dall’altra parte rispetto all’emergenza
                         energetica: per questo - prosegue - non abbiamo atteso l’invito del Governo e ci siamo
                         candidati per primi offrendo il nostro contributo al Paese in un momento drammatico, nel
                         quale è necessario variare l’approvvigionamento di forniture di energia dopo la guerra
                         ingiustificata avviata dalla Russia in Ucraina. Oltre a dover dare risposte concrete e urgenti
                         a famiglie e imprese, alle prese con un caro-bollette senza precedenti. Al Governo abbiamo
                         posto una condizione: insieme alla gestione dell’emergenza acceleriamo però anche sulla
                         transizione ecologica, perché l’autosufficienza nazionale e la lotta al cambiamento climatico
                         debbono avere come stelle polari le energie rinnovabili. Per questo- chiude Bonaccini-,
                         proprio a Ravenna siamo nelle condizioni di realizzare il più grande parco eolico e
                         fotovoltaico del nostro Paese, tra i più estesi in Europa. E’ essenziale spingere al massimo
                         su entrambe queste leve e noi dimostreremo che è possibile farlo”.

                         La presidente della commissione Emanuela Economia Manuela Rontini ha spiegato che dopo
                         le presentazioni del progetto “ci sono 120 giorni di tempo affinché il commissario possa
                         esprimersi. La comunicazione di oggi è tempestiva. Noi ci riserviamo di fare
                         approfondimenti e anche interventi in loco, perché il contributo della Regione
                         all’autosufficienza energetica avvenga attraverso un confronto con tutte le forze politiche”.
                         Il presidente Caliandro ha giudicato “interessante l’illustrazione”, ma si è detto
                         “preoccupato perché il momento è nevralgico per la crisi energetica e per la crisi di governo.
                         È positivo che il presidente Bonaccini sia stato nominato commissario. Noi dobbiamo
                         lavorare per dare risposte e contemperare sviluppo e rispetto dell’ambiente. Le commissioni
                         congiunte, nelle prossime settimane, saranno di ascolto e sollecitazione”.

                         L’assessore Colla ha ricordato che l’incontro “è un atto voluto dal presidente-commissario
                         Bonaccini per una discussione preventiva, nel rispetto della democrazia e della trasparenza.
                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         Siamo in uno scenario senza precedenti: pandemia, guerra ai confini dell’Europa, crisi
                         energetica che mette in difficoltà cittadini e imprese, tecnologia che va governata e,
                         impensabile, una crisi di governo. Vedo un fattore positivo: la responsabilità del gruppo
                         dirigente della Regione, giunta e consiglieri”. Il progetto è una risposta energetica
                         “indispensabile per il Paese, perché dobbiamo avere una nostra autonomia energetica. Il
                         “gasdotto di Putin” rischia di mettere in discussione il nostro sistema di
                         approvvigionamento energetico. L’Emilia-Romagna si mette a disposizione per aiutare il
                         Paese. Qui non ci sono vuoti di potere, possiamo agire. Snam ha presentato l’investimento al
                         commissario nel dettaglio. Ci sarà una task force di esperti, nazionali e territoriali, che
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                         valuterà il documento, che sarà inviato a 43 soggetti. Abbiamo chiesto a Snam di fornire una
                         previsione anche dell’impatto economico e sociale che avrà questo investimento. Penso che

                                   Servizi di Media Monitoring
                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                          11

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                                                                     www.ravennatoday.it                     Notizia del:15/07/2022
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                         ci saranno le condizioni per gestire tutto con responsabilità”.

                         E’ previsto al largo di Ravenna l’ormeggio di una nave di stoccaggio e rigassificazione
                         galleggiante: la ‘BW Singapore’, acquistata da Snam all’inizio di luglio. Ha una capacità di
                         rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi equivalente a circa un sesto della
                         quantità di gas naturale oggi importata dalla Russia, e uno stoccaggio di 170mila metri cubi
                         di gas naturale liquefatto (Gnl). Sarà rifornita ad intervalli regolari, al massimo una volta
                         alla settimana, da navi metaniere. Inoltre, verranno realizzate alcune infrastrutture per
                         allacciare la nave alla rete di trasporto gas esistente.

                         Il progetto presentato da Snam al Commissario prevede che la nave sia collocata a circa 8,5
                         chilometri al largo di Ravenna in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di
                         Petra (Gruppo Pir), che sarà opportunamente adeguata e ammodernata. Al fine di
                         convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti,
                         posto a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di
                         realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa
                         8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato privilegiando
                         aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo
                         compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche
                         del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. Su tutti questi aspetti
                         progettuali proposti da Snam il Commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del
                         parere di oltre 40 enti.

                         Tra gli aspetti più rilevanti del progetto, quelli relativi agli standard di sicurezza. Nella nave
                         rigassificatrice non saranno effettuati processi chimici, ma solo operazioni funzionali al
                         processo di vaporizzazione. L’impianto di stoccaggio e rigassificazione sarà completamente
                         installato a bordo della nave. E’ essenziale che l’impianto e le operazioni a bordo della nave
                         abbiano poi impatti minimi, che Snam si impegna a contenere entro limiti
                         significativamente inferiori a quelli previsti dalla legge. Dal punto di vista paesaggistico, il
                         progetto dovrà rispettare invece le aree di tutela biologica. Sono già stati condotti per Snam
                         alcuni studi specialistici, tra cui un modello delle ricadute in atmosfere, la valutazione di
                         impatto sanitario, la valutazione del traffico navale nell’area di progetto e un modello di
                         dispersione termica e chimica in ambiente marino in fase di esercizio.

                         Elio Ruggeri di Snam ha esordito affermando che “è la crisi più grave che abbia mai visto e
                         dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, cioè del
                         40% di ciò che consumiamo in Italia. Noi ci prepariamo a diversificare nel tempo le fonti di
                                                                                                                                        Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         approvvigionamento. Il ministero per la Transizione ecologica ci ha chiesto di intervenire in
                         tempi rapidi per avere nuove opportunità di importazione di gas. Gli impianti rigassificatori
                         sono la strada più veloce. Serve una nave, che già funziona come terminale, ormeggiarla e
                         collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte
                         navi sono state accaparrate da Germania, Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate
                         due tra le migliori, una per il progetto di Piombino e una per quello di Ravenna”.

                         L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e
                         Ravenna, complete di valutazioni ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.
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                         “Abbiamo l’urgenza - ha continuato Ruggeri - di mettere a terra la Fsru in breve tempo:
                         serve un sito per l’ormeggio e una struttura per collegarle alla rete del gas. Per l'ormeggio,

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                             12

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                                                                     www.ravennatoday.it                    Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 30.136                                Foglio:4/5

                         due sono le soluzioni: o in porto o in mare aperto dove, a Ravenna, c’è già un ormeggio e c’è
                         l’opportunità di restare nei tempi (piattaforma Petra, pensata negli anni '80 per le
                         petroliere). Adeguare la piattaforma e la linea dei gasdotti vale 250-300 milioni di
                         investimento e i costi operativi sono di decine milioni di euro l’anno. La “W Singapore”,
                         nome della nave per Ravenna, è full optional, di ultima generazione, nasce come impianto di
                         rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere l’impatto ambientale e garantire
                         la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia lo stato del gas, da liquido (Gnl) a
                         gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare. Si tratta di una tecnologia consolidata e
                         testata da tempo nei 200 impianti esistenti nel mondo”.

                         Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato e si arriva alla linea
                         di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri), poi
                         attraversa la pineta, gira introno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la
                         rete nazionale. “È un progetto semplice - ha concluso Ruggeri - e i lavori di cantiere saranno
                         contenuti: ciò che preme è la tempistica. L’avvio delle attività commerciali, cioè la
                         diversificazione delle fonti, è atteso dal terzo trimestre del 2024 (luglio-settembre).
                         Abbiamo preparato un pacchetto di informazioni, completo e dettagliato, che compone
                         l’istanza. Il commissario può valutare ogni aspetto del progetto e noi siamo sempre a
                         disposizione”.

                         Il progetto presentato in Regione ha riscontrato ampia condivisione da parte dei soggetti
                         istituzionali firmatari del “Patto per il lavoro e il clima”, tra loro anche il sindacato Ugl
                         Emilia-Romagna. “Come Ugl abbiamo dichiarato la condivisione del progetto e abbiamo
                         evidenziato che oltre all’approvvigionamento dell’energia queste strutture galleggianti
                         potranno generare indotto e nuovi posti di lavoro - spiega in una nota il segretario regionale
                         Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua - Non c’è più tempo da perdere. In questa fase di
                         estrema emergenza non si può aspettare oltre e il gas naturale si dimostrerà risorsa
                         fondamentale per non dipendere più dalla Russia che, come sappiamo, usa il taglio alle
                         forniture di energia come arma di ricatto verso l'occidente e l'Italia. In sede di “Patto per il
                         lavoro e il clima” abbiamo auspicato che gli iter autorizzativi per l'entrata in funzione
                         dell'unità Fsru per la rigassificazione avvengano entro i 120 giorni previsti e non oltre”.

                         "Il tema delle forniture energetiche e dell' approvvigionamento del gas è un tema che
                         coinvolge tutto il sistema Paese, e Ravenna lo fornirà a tutta l’Italia - continua la
                         sindacalista - Del resto, e non da oggi, l’Emilia Romagna ha dimostrato di essere una
                         regione caratterizzata da un grande senso di responsabilità e solidarietà, non solo da parte
                         degli amministratori, ma anche da parte di tutti gli attori coinvolti, sindacati inclusi, nei
                                                                                                                                       Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         progetti di condivisione nazionale. Il tema delle energie rinnovabili sarà sempre più cogente
                         nell'immediato futuro e siamo del tutto consapevoli che il tempo dei 'no' ideologici e anti-
                         storici è terminato. In questa fase critica internazionale serve un’assunzione di
                         responsabilità da parte di tutti perché, come la guerra in Ucraina ha dimostrato, bisogna
                         essere il più possibile indipendenti dalle forniture degli altri Stati nel rispetto dell’ambiente
                         come chiede non solo l’Europa, ma come impongono i cambiamenti climatici mai così
                         evidenti, e dagli effetti nefasti, come registrato negli ultimi anni e in questa estate torrida e
                         siccitosa in particolare”.
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                         "Non posso non rappresentare le perplessità del mondo ecologista per l'impatto che il
                         progetto potrà avere sull'ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna. Sarebbe un errore

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                            13

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                                                                     www.ravennatoday.it                  Notizia del:15/07/2022
                                                                     Utenti unici: 30.136                              Foglio:5/5

                         se venisse trattato gas acquistato negli Usa, visto che è notoriamente fra i più inquinanti.
                         Stiamo vivendo una crisi energetica perché siamo in ritardo sulle fonti da energie
                         rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti energetiche", spiega Silvia Zamboni (Europa
                         Verde). Gianni Bessi (Pd) elogia l'opera e sottolinea come sia importante che venga
                         realizzata in Emilia-Romagna. "Bisogna risolvere in fretta il problema dell'energia, perché è
                         una emergenza nazionale".

                         Dal canto suo Igor Taruffi (ER Coraggiosa) invita a "mettere in campo diverse soluzioni per
                         risolvere il tema energia, anche diversificando le fonti: dobbiamo sempre ricordarci
                         l'importanza della tutela e della sicurezza ambientale". Netta la posizione di Marco
                         Mastacchi (Rete civica): "Bisogna capire bene che tecnologie verranno usate, se si tratta di
                         un impianto aperto o chiuso, perché si deve tutelare la sicurezza dell'ambiente, in
                         particolare del mare e del comparto della pesca". A chiedere attenzione agli eventuali
                         impatti sull'ambiente dell'opera è anche Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle): "C'è una crisi
                         energetica, ma non dobbiamo mai dimenticarci che c'è anche una crisi ambientale e
                         climatica".

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                         Rigassificatore al largo di Ravenna: incontro con le
                         parti sociali. Presentati i primi dettagli del progetto
                         Lega

                                                                          Tavolo di confronto con le parti sociali sul futuro
                                                                          rigassificatore al largo della costa di Ravenna.

                                                                          Dopo l’incontro di venerdì mattina in Regione,
                                                                          nel pomeriggio Comune di Ravenna, Regione
                                                                          Emilia-Romagna e Snam hanno incontrato
                                                                          sindacati e associazioni di categoria al Tavolo per
                                                                          l’Economia.

                                                                       La tempistica del progetto del rigassificatore
                                                                       presentata da Snam prevede l’avvio dei lavori nel
                                                                       primo quadrimestre del 2023, una volta ottenute
                         tutte le autorizzazioni (oltre 40 gli enti coinvolti). L’impianto dovrebbe entrare in funzione
                         entro il terzo trimestre del 2024, con una capacità di circa 5 miliardi di metri cubi, stimata
                         equivalente a circa un sesto della quantità di gas naturale importato dalla Russia, e uno
                         stoccaggio di 170 mila metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL). Sarà rifornito, al
                         massimo una volta a settimana, da navi metaniere.

                         Verranno realizzate alcune infrastrutture per allacciare la nave alla rete di trasporto gas
                         esistente. Il progetto presentato da Snam al Commissario prevede che la nave sia collocata a
                         circa 8,5 km al largo di Ravenna in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di
                         Petra (Gruppo PIR), che sarà opportunamente adeguata e ammodernata. Al fine di
                         convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti,
                         posto a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di
                         realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa
                         8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato privilegiando
                         aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo
                         compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche
                         del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. Su tutti questi aspetti
                                                                                                                                          Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         progettuali proposti da Snam il Commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del
                         parere di oltre 40 enti.

                         SICUREZZA

                         Gli standard di sicurezza tra gli aspetti che dovranno essere più rilevanti nel progetto. Nella
                         nave rigassificatrice non saranno effettuati processi chimici, ma solo operazioni funzionali
                         al processo di vaporizzazione. L’impianto di stoccaggio e rigassificazione sarà
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                         completamente installato a bordo della nave.

                         AMBIENTE

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                                                                     www.ravennawebtv.it                    Notizia del:15/07/2022
                                                                       Utenti unici: 95                                  Foglio:2/3

                         Sarà essenziale che l’impianto e le operazioni a bordo della nave abbiano poi impatti
                         minimi, che Snam si impegna a contenere entro limiti significativamente inferiori a quelli
                         previsti dalla legge. Dal punto di vista paesaggistico, il progetto dovrà rispettare invece le
                         aree di tutela biologica. Sono già stati condotti per Snam alcuni studi specialistici, tra cui
                         un modello delle ricadute in atmosfere, la valutazione di impatto sanitario, la valutazione
                         del traffico navale nell’area di progetto e un modello di dispersione termica e chimica in
                         ambiente marino in fase di esercizio.

                         Nell’incontro in Regione Elio Ruggeri di Snam ha esordito affermando che “è la crisi più
                         grave che abbia mai visto e dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di
                         gas dalla Russia, cioè del 40% di ciò che consumiamo in Italia. Noi ci prepariamo a
                         diversificare nel tempo le fonti di approvvigionamento. Il ministero per la Transizione
                         ecologica ci ha chiesto di intervenire in tempi rapidi per avere nuove opportunità di
                         importazione di gas. Gli impianti rigassificatori sono la strada più veloce. Serve una nave,
                         che già funziona come terminale, ormeggiarla e collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi
                         da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte navi sono state accaparrate da Germania,
                         Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate due tra le migliori, una per il progetto di
                         Piombino e una per quello di Ravenna”.

                         L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e
                         Ravenna, complete di valutazioni ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.
                         “Abbiamo l’urgenza -ha continuato Ruggeri – di mettere a terra la Fsru in breve tempo:
                         serve un sito per l’ormeggio e una struttura per collegarle alla rete del gas. Per l’ormeggio,
                         due sono le soluzioni: o in porto o in mare aperto dove, a Ravenna, c’è già un ormeggio e c’è
                         l’opportunità di restare nei tempi (piattaforma Petra, pensata negli anni ’80 per le
                         petroliere). Adeguare la piattaforma e la linea dei gasdotti vale 250-300 milioni di
                         investimento e i costi operativi sono di decine milioni di euro l’anno.

                         La “W Singapore”, nome della nave per Ravenna, “è full optional, di ultima generazione,
                         nasce come impianto di rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere
                         l’impatto ambientale e garantire la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia
                         lo stato del gas, da liquido (Gnl) a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare. Si
                                                                                                                                       Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

                         tratta di una tecnologia consolidata e testata da tempo nei 200 impianti esistenti nel
                         mondo”.

                         Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato e si arriva alla linea
                         di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri), poi
                         attraversa la pineta, gira introno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la
                         rete nazionale. “È un progetto semplice -ha concluso Ruggeri- e i lavori di cantiere saranno
                         contenuti: ciò che preme è la tempistica. L’avvio delle attività commerciali, cioè la
                         diversificazione delle fonti, è atteso dal terzo trimestre del 2024 (luglio-settembre).
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                         Abbiamo preparato un pacchetto di informazioni, completo e dettagliato, che compone
                         l’istanza. Il commissario può valutare ogni aspetto del progetto e noi siamo sempre a

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                                                                 CONSIGLIERI REGIONALI                                            16

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                         disposizione”.

                         Sempre in Regione, alla presentazione delle prime slide del progetto, a fatto seguito il
                         dibattito delle parti politiche.

                         “Non posso non rappresentare le perplessità del mondo ecologista per l’impatto che il
                         progetto potrà avere sull’ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna. Sarebbe un errore
                         se venisse trattato gas acquistato negli Usa, visto che è notoriamente fra i più inquinanti.
                         Stiamo vivendo una crisi energetica perché siamo in ritardo sulle fonti da energie
                         rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti energetiche”, spiega Silvia Zamboni (Europa
                         Verde).

                         Gianni Bessi (Pd) elogia l’opera e sottolinea come sia importante che venga realizzata in
                         Emilia-Romagna. “Bisogna risolvere in fretta il problema dell’energia, perché è una
                         emergenza nazionale”.

                         Dal canto suo Igor Taruffi (ER Coraggiosa) invita a “mettere in campo diverse soluzioni per
                         risolvere il tema energia, anche diversificando le fonti: dobbiamo sempre ricordarci
                         l’importanza della tutela e della sicurezza ambientale”.

                         Netta la posizione di Marco Mastacchi (Rete civica): “Bisogna capire bene che tecnologie
                         verranno usate, se si tratta di un impianto aperto o chiuso, perché si deve tutelare la
                         sicurezza dell’ambiente, in particolare del mare e del comparto della pesca”.

                         A chiedere attenzione agli eventuali impatti sull’ambiente dell’opera è anche Silvia Piccinini
                         (Movimento 5 Stelle): “C’è una crisi energetica, ma non dobbiamo mai dimenticarci che c’è
                         anche una crisi ambientale e climatica”.

                                                                                                                                     Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.
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16/07/2022

E.ROMAGNA: PROGETTO NAVE
RIGASSIFICATRICE A RAVENNA PER GAS IN
TUTTA ITALIA (4) =

(Adnkronos/Labitalia) - "Non posso non rappresentare le perplessità
del mondo ecologista per l'impatto che il progetto potrà avere
sull'ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna. Sarebbe un
errore se venisse trattato gas acquistato negli Usa, visto che è
notoriamente fra i più inquinanti. Stiamo vivendo una crisi energetica
perché siamo in ritardo sulle fonti da energie rinnovabili e sulla
diversificazione delle fonti energetiche", spiega Silvia Zamboni
(Europa Verde).

Gianni Bessi (Pd) elogia l'opera e sottolinea come sia importante che
venga realizzata in Emilia-Romagna. "Bisogna risolvere in fretta il
problema dell'energia, perché è una emergenza nazionale". Dal canto
suo Igor Taruffi (ER Coraggiosa) invita a "mettere in campo diverse
soluzioni per risolvere il tema energia, anche diversificando le
fonti: dobbiamo sempre ricordarci l'importanza della tutela e della
sicurezza ambientale".

Netta la posizione di Marco Mastacchi (Rete civica): "Bisogna capire
bene che tecnologie verranno usate, se si tratta di un impianto aperto
o chiuso, perché si deve tutelare la sicurezza dell'ambiente, in
particolare del mare e del comparto della pesca".A chiedere attenzione
agli eventuali impatti sull'ambiente dell'opera è anche Silvia
Piccinini (Movimento 5 Stelle): "C'è una crisi energetica, ma non
dobbiamo mai dimenticarci che c'è anche una crisi ambientale e
climatica".

(Map/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222
15-LUG-22 18:06

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                                                    AGENZIE                           18
16/07/2022

ENERGIA. RIGASSIFICATORE A RAVENNA,
ALTOLÀ ECOLOGISTA: GAS USA È ERRORE

(DIRE) Bologna, 15 lug. - "Non posso non rappresentare le
perplessità del mondo ecologista per l'impatto che il progetto
potrà avere sull'ambiente e sulla sicurezza del porto di Ravenna.
Sarebbe un errore se venisse trattato gas acquistato negli Usa,
visto che è notoriamente fra i più inquinanti. Stiamo vivendo una
crisi energetica perché siamo in ritardo sulle fonti da energie
rinnovabili e sulla diversificazione delle fonti energetiche".
Così, oggi in Regione, si è alzata una voce critica al
rigassificatore di Ravenna: l'altolà è di Silvia Zamboni (Europa
Verde) e cozza -in maggioranza- con quella di
Gianni Bessi (Pd) che elogia l'opera e sottolinea come sia
importante che venga realizzata in Emilia-Romagna. "Bisogna
risolvere in fretta il problema dell'energia, perché è una
emergenza nazionale".
Dosa le parole l'altro alleato di sinistra del Pd: Igor
Taruffi (Coraggiosa) invita a "mettere in campo diverse soluzioni
per risolvere il tema energia, anche diversificando le fonti:
dobbiamo sempre ricordarci l'importanza della tutela e della
sicurezza ambientale". A chiedere attenzione agli eventuali
impatti sull'ambiente dell'opera è anche Silvia Piccinini
(Movimento 5 Stelle): "C'è una crisi energetica, ma non dobbiamo
mai dimenticarci che c'è anche una crisi ambientale e climatica".
Per Marco Mastacchi (Rete civica): "Bisogna capire bene che
tecnologie verranno usate, se si tratta di un impianto aperto o
chiuso, perché si deve tutelare la sicurezza dell'ambiente, in
particolare del mare e del comparto della pesca". La Cisl Romagna
invece il rigassificatore a Ravenna lo vuole, come pure l'Ugl
regionale. (SEGUE)
(Red/ Dire)
19:25 15-07-22

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                                                  AGENZIE                        19
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