RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE 2015 - IN INFOGRAFICHE - Arpa FVG
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ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2015 IN INFOGRAFICHE 1
ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 Informazioni legali L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) e le persone che agiscono per conto dell’Agenzia non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questa pubblicazione. La presente pubblicazione è stata realizzata da: Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) Coordinamento editoriale ed elaborazioni grafiche: Michela Mauro, Sara Petrillo, Sergio Sichenze - Comunicazione ed educazione ambientale ©ARPA FVG Via Cairoli, 14 - 33057 Palmanova (UD) Tel +39 0432 191 8111- Fax +39 0432 191 8120 www.arpa.fvg.it Riproduzione autorizzata citando la fonte 2
INDICE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 PREFAZIONE Pag. 5 di Sara Vito, Assessore Regionale all’Ambiente ed Energia INTRODUZIONE » 7 di Luca Marchesi, Direttore Generale di ARPA FVG ACQUE DI BALNEAZIONE - CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE » 8 di Luigi Del Zotto, Qualità delle acque marine e di transizione ACQUE LAGUNARI E MARINO COSTIERE - STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI » 10 di Ida Floriana Aleffi e Milani Luisella, Qualità delle acque marine e di transizione ACQUE POTABILI - ANALISI ACQUE POTABILI » 12 di Stefano Pison, Sistemi di Gestione Integrati ACQUA SOTTERRANEE - STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI » 14 di Davide Brandolin, Qualità delle acque interne ACQUE SUPERFICIALI - STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI » 16 di Nicola Skert, Qualità dei suoli e biodiversità e Claudia Orlandi, Qualità delle acque interne AMIANTO - RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO » 18 di Beatrice Miorini e Elena Moretti, Sezione regionale del Catasto Rifiuti ARIA EMISSIONI - PRINCIPALI SOSTANZE EMESSE » 20 di Fulvio Stel, Centro Regionale di Modellistica Ambientale (CRMA) ARIA QUALITÀ - QUALITÀ DELL’ARIA IN FVG » 22 di Fulvio Stel, Centro Regionale di Modellistica Ambientale (CRMA) CLIMA - TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI 2014 » 24 di Andrea Cicogna, Federica Flapp, Stefano Micheletti, Osservatorio Meteorologico Regionale (OSMER) ELETTRODOTTI - IMPATTO DEGLI ELETTRODOTTI A 380 kV E 220 kV » 26 di Lucia Tramontin e Chiara Montefusco, Protezione dall’inquinamento elettromagnetico ENERGIA - CONSUMO DI ENERGIA ED EMISSIONI DI CO2 » 28 di Fulvio Stel, Centro Regionale di Modellistica Ambientale (CRMA) POLLINI - AMBROSIA » 30 di Pierluigi Verardo e Francesca Tassan Mazzocco, Qualità dell’aria RADON - RADON NELLE SCUOLE » 32 di Silvia Pividore, Centro Regionale di Radioprotezione RIFIUTI - RIFIUTI URBANI ORGANICI » 34 di Beatrice Miorini e Cristina Sgubin, Sezione regionale del Catasto Rifiuti RUMORE - PIANI COMUNALI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA » 36 di Luca Piani, Rumore e vibrazioni SUOLO - CONSUMO DI SUOLO » 38 di Paola Giacomich, Pareri e supporto per le valutazioni ambientali 3
ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 4
PREFAZIONE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 Il 2015 si chiude con la COP21, la Conferenza Regione, si è aperto il 2015, che ha fatto delle parti dell’United Nations Framework registrare un profondo cambiamento Convention on Climate Change (Unfccc) di dell’organizzazione di ARPA FVG, dai suoi Parigi, per raggiungere un nuovo accordo vertici dirigenziali, alle strutture territoriali, sul cambiamento climatico, a favore della secondo modelli capaci di cogliere la sfida comunità internazionale verso un futuro del cambiamento necessario. sostenibile. L’obiettivo ambizioso è di Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente consentire la transizione verso un Pianeta a 2015, che qui presentiamo, segue tale basso tasso di emissioni, capace di dare una impronta d’innovazione. Non più un unico nuova prospettiva ai suoi abitanti. strumento di informazione delle diverse La nostra Regione e l’Italia sono parte matrici ambientali, dei dati, dei risultati delle integrante delle politiche dell’Unione campagne di monitoraggio, ma uno dei Europea in campo ambientale, politiche possibili modi di comunicare l’ambiente che da oltre quarant’anni hanno costruito del nostro territorio, delle sue peculiarità un corpus legislativo che tende a garantire e dimensioni geografiche. Uno strumento ai suoi cittadini una tutela territoriale che si integra ai molteplici elementi di elevata. Attuare queste politiche resta programmazione, di comunicazione, problematico, ma lo sforzo prodotto è d’interazione con la popolazione, con i notevole, contribuendo in modo sostanziale portatori d’interessi specifici e diffusi, con gli ad affrontare la complessità dei fattori di interlocutori istituzionali e della società civile. pressione sui sistemi ambientali. Una politica ambientale solida e credibile Da un sondaggio condotto in tutta Europa richiede delle informazioni esperte e a metà del 2014 emerge come il 95 % puntuali, che si fondino su una metodologia degli intervistati considerino la tutela rigorosa, capace di rispettare i migliori dell’ambiente personalmente importante. standard internazionali e, al contempo, in L’ambiente e le sue politiche, a varie grado di comunicare in modo diffuso i suoi scale territoriali, hanno pertanto assunto risultati, soprattutto a favore dei cittadini che, una dimensione globale, diventando in modo crescente, richiedono ai decisori un’occasione per ridefinire l’idea stessa di politici e alle amministrazioni pubbliche di sviluppo. aprirsi al territorio, mantenendo la funzione La Regione Friuli Venezia Giulia, in questa di garante degli interessi collettivi. legislatura, ha posto in modo deciso la Come scrive Papa Francesco nell’enciclica questione ambientale e la sua inevitabile “Laudato sì”, solo il dialogo ci può aiutare a transizione a processi complessi di costruire “uno sguardo diverso, un pensiero, sostenibilità territoriale, in un contesto una politica, un programma educativo, uno politico vario e articolato di sistema, più che stile di vita, una spiritualità” per realizzare una di settore, realizzando una programmazione concreta e praticabile “cittadinanza ecologica”. che interviene sulle criticità delle differenti matrici ambientali utilizzando strumenti Sara Vito pianificatori di ampio respiro. Assessore Regionale all’Ambiente ed Energia È in tale ottica che, anche per la nostra 5
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INTRODUZIONE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente 2015, vede l’alternarsi di due strumenti. prodotto da ARPA FVG, contribuisce a uno Un report quinquennale (l’ultimo del sviluppo sostenibile e a un miglioramento 2012) che si ispira al SOER (Rapporto significativo e misurabile dell’ambiente Ambientale Europeo), dove i contenuti del territorio regionale, anche in un’ottica sono orientati a tracciare i trend delle nazionale ed europea. tematiche rilevati, costruendo scenari che Obiettivo del rapporto è di fornire ai hanno influenza sugli aspetti economici e decisori politici, agli amministratori locali e sociali del territorio regionale, e di un report ai cittadini, informazioni tempestive, mirate, intermedio (quello qui presentato) che, pertinenti e affidabili. attraverso le infografiche, offre una visione Il rapporto è anche il risultato di un sinottica dei segnali ambientali emergenti. cambiamento e una riorganizzazione Tali strumenti si integrano alla veicolazione complessiva della stessa ARPA FVG, che ha in tempo reale dei dati presentati anche preso avvio nel 2015. in forma cartografica sul sito istituzionale Il processo di trasformazione in corso dell’Agenzia, nonché degli Open Data persegue l’obiettivo di qualità delle ambientali, scaricabili dal sito della Regione prestazioni erogate dall’Agenzia, FVG. assicurando la massima competenza, Mutuando le affermazioni di Hans indipendenza e integrazione delle Bruyninckx , direttore esecutivo conoscenze tecniche e scientifiche, così da dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, spero costituire un supporto esperto e qualificato che il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente per tutti i livelli istituzionali della pubblica 2015 “possa essere di aiuto a chiunque cerca amministrazione, per l’adempimento risultati, informazioni e motivazione”, in delle funzioni di controllo e pianificazione quanto “ci attendono opportunità altrettanto ambientale del territorio. grandi quanto le sfide, ed entrambe La comunicazione ambientale, utilizzando richiedono da parte di tutti un obiettivo gli strumenti diversificati e capillari comune, impegno, etica e investimenti”. oggi a disposizione, supporta e orienta L’Unione Europea, i suoi Stati membri, la riorganizzazione dell’ARPA FVG, e l’intera comunità internazionale, si assumendo la funzione di amplificatore del sono posti l’obiettivo di avere un Pianeta cambiamento in atto, e, al tempo stesso, sostenibile entro il 2050. Una data di ascolto delle molteplici istanze che apparentemente lontana, ma fin troppo provengono dal territorio. vicina se dobbiamo lasciare alle generazioni L’Agenzia, in tal senso, intende creare future un mondo diverso da quello in cui una comunicazione bidirezionale con i viviamo. propri interlocutori, al fine di identificare correttamente le loro necessità informative Luca Marchesi e assicurarsi che i dati forniti siano compresi Direttore Generale di ARPA FVG e recepiti. Il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente 2015 si inscrive in una strategia comunicativa che 7
ACQUE DI BALNEAZIONE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE L’Amministrazione Regionale, in accordo finalizzata alla classificazione nel lungo con ARPA FVG, ha individuato e classificato, periodo. per la stagione balneare 2015, 9 siti di I siti delle acque del Friuli Venezia Giulia acque dolci e 57 di acque marine. sono destinati alla balneazione dopo un In generale lo stato di qualità delle acque attento studio del territorio. di balneazione nel triennio 2012-2014 è Ulteriori studi e progetti sono in corso rimasto pressoché stabile. d’opera con lo scopo di migliorare il I risultati ottenuti classificano 54 siti di bilancio depurativo delle acque assieme acque marino costiere regionali in classe alla revisione del catasto degli scarichi. di qualità eccellente e 3 siti, appartenenti al golfo di Panzano, in classe di qualità sufficiente. Dei corsi di acqua dolce superficiale e dei laghi, 8 siti sono in classe di qualità eccellente, mentre il sito del torrente Arzino è in classe di qualità scarsa. Nelle classi di qualità eccellente e buono il sito individuato non presenta criticità ed è balneabile; il sito classificato sufficiente presenta invece delle criticità occasionali. Se il sito è classificato scarso le criticità sono costantemente presenti e la balneazione è vietata. La descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche, idrologiche e gli impatti esercitati dalle attività antropiche (diffusori a mare degli impianti di depurazione, etc.) definisce il profilo proprio del sito. La classificazione indica il livello di qualità microbiologica dell’acqua, e valuta, la frequenza della presenza degli indicatori di inquinamento fecale (Enterococchi intestinali ed Escherichia coli). La classificazione ha evidenziato nel sito del torrente Arzino una criticità costante, e nel golfo di Panzano criticità occasionali. La frequenza dei campionamenti è 8
BALNEAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE ARPA FVG - Rapporto ARPA Stato Stato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 CLASSIFICAZIONE ACQUE DI BALNEAZIONE ACQUE MARINE ACQUE DOLCI scarso 1 sufficiente 3 eccellente eccellente 54 8 n. siti monitorati QUALITÀ per Comune Pulfero 1 eccellente Trasaghis 2 eccellente Forgaria 2 scarso 1 sito Ampezzo 1 eccellente Sauris 1 eccellente Meduno 1 eccellente Tramonti di sotto 1 eccellente totale 9 n. siti monitorati QUALITÀ per Comune Monfalcone 2 Staranzano 1 Grado 15 eccellente Muggia 7 eccellente Trieste 14 eccellente Duino-Aurisina 9 eccellente Lignano 6 eccellente Marano 3 eccellente totale 57 9
ACQUE LAGUNARI E MARINE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI In regione sono stati identificati 38 corpi marine, sufficiente in 10 corpi idrici e idrici, 19 per le acque marino-costiere e scarso in 4. 19 per le acque di laguna. Considerando i risultati, aggiornati a giugno Dei 19 corpi idrici lagunari solo 17 sono 2014, lo stato chimico risulta buono in stati classificati; gli altri due, essendo foci 4 corpi idrici, in 8 è non buono; per gli fluviali (di Isonzo e Tagliamento), non sono altri corpi idrici mancano ancora alcuni classificabili in quanto non sono ancora campionamenti per completare il quadro stati individuati i criteri di classificazione a analitico. Pertanto lo stato chimico è buono livello nazionale. in attesa di eventuale revisione, in base ai I corpi idrici sono stati identificati in base risultati del 2015. alle caratteristiche geomorfologiche, Lo stato ecologico viene valutato idrologiche e agli impatti presenti nelle analizzando: diverse zone, ciò in conformità alla Direttiva • i bioindicatori, quali fitoplancton, Quadro sulle Acque e ai Decreti italiani di macrofite, macroinvertebrati, pesci; recepimento. • le caratteristiche fisico-chimiche, Lo stato ambientale delle acque marino chimiche ed idromorfologiche. costiere e lagunari regionali è stato definito Lo stato chimico viene valutato dalla valutazione dello stato ecologico e analizzando le concentrazioni degli dello stato chimico. inquinanti prioritari rilevati nelle acque Per i 19 corpi idrici delle acque marino superficiali. costiere, i risultati del triennio di Le attività di monitoraggio continueranno monitoraggio operativo 2009-2012 hanno in futuro, sia a descrivere lo stato di qualità permesso di classificare 17 corpi idrici in ambientale delle acque marino-costiere e stato ecologico buono. Anche i corpi idrici lagunari regionali, sia per valutare l’efficacia di Muggia e di Trieste-Diga Vecchia, per i delle misure adottate per raggiungere gli quali il monitoraggio è iniziato più tardi, obiettivi di qualità, come previsto dal Piano sono stati considerati in stato ecologico Regionale di Tutela delle Acque (PRTA). buono per il triennio 2011-2013. In base ai risultati sullo stato chimico, aggiornati a giugno 2014, 5 corpi idrici sono in stato non buono, i restanti 14 sono in stato chimico buono, anche se 11 di essi sono in attesa di ulteriori approfondimenti analitici. Per i 19 corpi idrici delle acque di laguna, lo stato ecologico, per il triennio 2009- 2012, è risultato buono in 3 corpi idrici, maggiormente influenzati dalle acque 10
ACQUE LAGUNARI E MARINE ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 STATO DI QUALITÀ STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI DEI CORPI IDRICI LAGUNARI MARINO COSTIERI STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO STATO ECOLOGICO STATO CHIMICO Non Buono Buono 5 3 Non Buono 8 Sufficiente Buono 10 19 Buono 14 Buono 9 Scarso 4 STATO STATO ECOLOGICO CORPI IDRICI CHIMICO STATO STATO BUONO Punta Sottile BUONO ECOLOGICO CORPI IDRICI CHIMICO BUONO Trieste - Barcola BUONO BUONO Anfora – Casoni Maricchio BUONO BUONO Miramare BUONO BUONO Ciuciai de soto – Ficariol S. Pietro esterno NON BUONO BUONO Costiera BUONO BUONO Ciuciai de sora – Ficariol S. Pietro interno BUONO BUONO Muggia NON BUONO SUFFICIENTE Ravaiarina - Gorgo NON BUONO BUONO Trieste - Diga Vecchia NON BUONO SUFFICIENTE Fondale Nassion BUONO BUONO Duino - Villaggio del Pescatore NON BUONO SUFFICIENTE Ara Storta NON BUONO BUONO Baia di Panzano - Fossalon BUONO SUFFICIENTE Foci dello Stella esterno NON BUONO BUONO Fossalon - Mula di Muggia BUONO SUFFICIENTE Acque - Tapo NON BUONO BUONO Grado - Morgo BUONO SUFFICIENTE Secca Zellina - Marano BUONO BUONO Porto Buso - S. Andrea BUONO SUFFICIENTE Foci dello Stella interno BUONO BUONO Lignano - Tagliamento BUONO SUFFICIENTE Valle Cavanata BUONO BUONO Costiera esterno NON BUONO SUFFICIENTE Barbana NON BUONO BUONO Trieste - Miramare esterno BUONO SUFFICIENTE Isola della Gran Chiusa - Banco d’Orio BUONO BUONO Trezzo - Punta Sdobba esterno NON BUONO SCARSO Laguna Silisia – Fondale della Gran Chiusa BUONO BUONO Grado esterno BUONO SCARSO Secca di Muzzana NON BUONO BUONO Morgo esterno BUONO SCARSO Secca Man di Spiesà NON BUONO BUONO Porto Buso - S. Andrea esterno BUONO SCARSO Paludo della Carogna BUONO BUONO Lignano esterno BUONO 11
ACQUE POTABILI ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 ANALISI ACQUE POTABILI In Friuli Venezia Giulia, oltre il 90% delle il piano di monitoraggio delle acque acque destinate al consumo umano sotterranee. proviene da falde sotterranee e da sorgenti, Si può osservare come la percentuale di mentre solo una piccola percentuale deriva parametri non conformi ai limiti di legge da acque superficiali. sia molto contenuta negli acquedotti di Le fonti di approvvigionamento si possono maggior dimensione (con una media dello distinguere in tre grandi gruppi: 0,19%), mentre sia più elevata nel caso dei • grandi acquedotti, piccoli acquedotti e dei pozzi privati (media dello 0,41%), in cui si rilevano problemi • piccoli acquedotti, in genere microbiologici per i primi e di • pozzi privati. presenza di ferro ed erbicidi nei secondi. La qualità dell’acqua fornita dagli In caso di superamento del limite di legge, acquedotti è oggetto di costante controllo ARPA FVG trasmette una comunicazione sia da parte delle Aziende per l’Assistenza immediata alle strutture sanitarie Sanitaria (AAS), che effettuano i controlli competenti che valutano il provvedimento ufficiali, sia da parte dei gestori degli da assumere in relazione al parametro acquedotti, che realizzano un gran numero superato. di autocontrolli. In entrambi i casi la spiegazione Le AAS che effettuano i campionamenti risiede nella difficoltà di gestione si servono del Laboratorio Unico di di piccole strutture, che richiedono ARPA FVG per l’esecuzione delle prove interventi manutentivi e di attenzione analitiche. Queste ultime riguardano un proporzionalmente più rilevanti. elevato numero di parametri (fino a 60 La prospettiva futura è rivolta a una per campione), che vanno dai così detti maggior razionalizzazione delle modalità “descrittori” (pH, Durezza, Calcio, Magnesio, di controllo, con un approccio uniforme Sodio, Potassio, etc.), ai microinquinanti a livello regionale, cui ARPA FVG ha dato (metalli, solventi, idrocarburi di varia natura, un significativo contributo, concentrando pesticidi, etc.), ai parametri microbiologici l’attività analitica delle acque potabili nella (batteri, microorganismi di varia natura). sede di Udine del Laboratorio Unico. L’erogazione attraverso gli acquedotti L’obiettivo è di garantire una maggior consente di verificare e garantire la qualità tutela dell’utente finale, soprattutto in dell’acqua con un impiego ragionevole di relazione a nuovi inquinanti emergenti, risorse, in quanto la stessa acqua raggiunge quali ad esempio i residui di farmaci di un ampio numero di utenti. largo consumo, e vecchi inquinanti che Il considerevole numero di pozzi a uso periodicamente si ripresentano, quali i privato (circa 60.000 in regione), non residui di diserbanti, cui vanno dedicate consente di garantire lo stesso livello di risorse e attenzioni specifiche. controlli: ARPA FVG verifica comunque costantemente la qualità delle falde tramite 12
ACQUEPOTABILI ACQUE POTABILI ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 TOTALE PROVE SU ACQUE POTABILI GRANDI 2012 2013 2014 ACQUEDOTTI ACEGAS 4.410 3.515 4.048 AMGA 4.176 5.289 6.370 CAFC 10.596 11.608 12.103 IRIS 3.929 4.509 4.480 POIANA 3.275 3.724 4.020 PICCOLI ACQUEDOTTI 13.976 15.100 13.232 POZZI 9.240 7.889 9.835 PRIVATI MEDIA VALORI FUORI LIMITE GRANDI PICCOLI ACQUEDOTTI ACQUEDOTTI 0,19% E POZZI PRIVATI 0,41% 13
ACQUE SOTTERRANEE ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI La valutazione dello stato di qualità delle Il giudizio di qualità, che compete ad ARPA acque sotterranee, esaminate nel periodo FVG, rappresenta lo stato dei corpi idrici 2009-2014, dimostra una situazione sotterranei dal punto di vista qualitativo. sostanzialmente stabile del quadro Ogni corpo idrico è rappresentato da un conoscitivo complessivo, in cui lo stato certo numero di stazioni e per ogni stazione di qualità dei corpi idrici regionali è nel corso dell’anno sono eseguiti uno o più prevalentemente buono. Si rilevano delle campionamenti del corpo stesso, a seconda eccezioni che riguardano i corpi idrici di alta del livello di rischio di non raggiungimento pianura e alcuni acquiferi confinati della degli obiettivi di qualità, imposti dalla bassa pianura. In questi casi, si è registato normativa di settore. un abbassamento dello stato di qualità causato dalle contaminazioni di origine Ogni prelievo è sottoposto ad analisi antropica e dalla lontananza da rilevanti chimica specifica, con set analitico apporti sotterranei montani e fluviali. differenziato sulla base delle pressioni insistenti sul territorio. La normativa In Friuli Venezia Giulia il numero di corpi prevede l’attribuzione del buono stato idrici, originariamente 61, a seguito di chimico ai corpi idrici sotterranei in cui indicazioni e incontri con le Autorità siano rispettati per qualsiasi sostanza competenti, è stato ridimensionato a controllata, gli standard di qualità (SQ) e i 40, attraverso l’accorpamento dei corpi valori soglia (VSA) tabellati. montani: 28 corpi idrici, individuati nelle zone montane e di pianura, sono Il giudizio di qualità relativo allo stato caratterizzati da falde freatiche o libere; chimico viene attribuito a seguito della 12 corpi idrici, individuati nella bassa valutazione rivolta alla serie storica pianura su strati successivi di profondità, sessennale dei valori medi annui per ogni sono caratterizzati da falde artesiane singola sostanza ricercata. o confinate. Dei primi 28, 17 sono stati Sulla base dello stato dei corpi idrici valutati con uno stato di qualità buono, elaborato da ARPA FVG, la Regione FVG ha 8 scarso e 3 non sono stati determinati; predisposto il Progetto di Piano di Tutela dei secondi 12, 9 sono stati valutati con delle Acque (PRTA), che si prevede verrà uno stato di qualità buono e 3 scarso. adottato entro la fine del 2016. Nel Piano Il corpo idrico sotterraneo è un volume verranno individuate le azioni necessarie definito e omogeneo di acqua, contenuto per raggiungere gli obiettivi di qualità da uno o più acquiferi; può coincidere con ambientale, consentendo di migliorare l’acquifero che lo contiene, può esserne lo stato ecologico dei corpi idrici che una parte oppure corrispondere a più attualmente hanno un giudizio inferiore al acquiferi diversi o loro porzioni; deve poter “buono”. permettere, attraverso l’interpretazione delle misure effettuate in un numero significativo di stazioni di campionamento, di valutarne lo stato e individuare il trend. 14
ACQUESOTTERRANEE ACQUE SOTTERRANEE ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI Bacino Alta Pianura montano FALDE FREATICHE FALDE FREATICHE Falde freatiche montane e di pianura MONTANE DI PIANURA n. 11 corpi idrici n. 17 corpi idrici 10 Buono 7 Buono 1 Non determinato 8 Scarso 2 Non determinato Bassa Pianura Fascia delle Risorgive Falde artesiane superficiali FALDE ARTESIANE SUPERFICIALI n. 4 corpi idrici 2 Buono 2 Scarso Falde artesiane intermedie INTERMEDIE n. 4 corpi idrici 3 Buono 1 Scarso Falde artesiane profonde PROFONDE n. 4 corpi idrici 4 Buono 15
ACQUE SUPERFICIALI ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI La regione Friuli Venezia Giulia è sulla base delle maggiori conoscenze caratterizzata da un esteso reticolo acquisite, in termini di: idrografico, fortemente ramificato e • pressioni esercitate sull’ecosistema diversificato. ARPA FVG è impegnata in acquatico, dovute soprattutto a scarichi una intensa e continua campagna di idrici, in pianura, e a opere idrauliche, in monitoraggio per valutare i fattori che area montana; influenzano lo stato ecologico dei corpi idrici. • stato ecologico, individuato nei 424 corpi idrici monitorati nella precedente I risultati non evidenziano sostanziali campagna. mutamenti nel quadro regionale rispetto al 2012: su un totale di 424 corpi idrici In pianura i corpi idrici subiscono ancora monitorati 39 risultano di qualità elevata, gli effetti dell’assenza di adeguate fasce 140 buona, 127 sufficiente, 35 scarsa, 21 riparie lungo le sponde fluviali, della cattiva; 53 sono risultati non campionabili presenza di scarichi derivanti da agricoltura per cause naturali (per esempio per assenza e allevamento intensivi e di impianti di di acqua o a casusa di rive scoscese, etc.) e depurazione non sempre correttamente 9 sospesi, ovvero momentaneamente non dimensionati. Queste pressioni inducono campionabili per motivi contingenti (per squilibri morfologici e trofici, ovvero esempio lavori in corso nell’alveo). nell’apporto di elementi nutritivi, alterando le comunità vegetali monitorate (macrofite Lo stato ecologico viene valutato e diatomee). analizzando: Nell’area montana le maggiori pressioni • i bioindicatori, quali diatomee, sono di carattere idromorfologico, causate macrofite, macroinvertebrati e pesci; dalle numerose derivazioni dei corsi • le caratteristiche chimico-fisico e d’acqua soprattutto per scopi idroelettrici idromorfologiche dei corsi d’acqua. che, interrompendo la continuità fluviale, Su 424 corpi idrici monitorati dal 2010 al causano gravi danni alle comunità di 2012, 114 sono stati considerati a rischio macroinvertebrati e pesci. di non raggiungimento degli obiettivi di Per quanto concerne i laghi, al momento qualità (stato ecologico almeno “buono”), si individuano alterazioni fisiologiche di secondo quanto stabilito dalla Direttiva carattere idromorfologico per gli invasi Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE). artificiali, e di tipo trofico, inerenti le attività Sono stati pertanto oggetto di ulteriore agricole, per il lago di Ragogna. monitoraggio nel triennio 2013-2015. In un’ottica rivolta al ridimensionamento È invece quasi ultimato il monitoraggio dell’impatto e all’inversione di tendenza, la di 5 laghi naturali (di cui 1 fortemente Regione FVG predispone, sulla base delle modificato) e 5 invasi artificiali. pressioni e delle cause individuate, idonee Nel corso dell’ultimo triennio la rete di misure all’interno del redigendo Piano monitoraggio è stata inoltre revisionata Regionale di Tutela delle Acque (PRTA). 16
ACQUESUPERFICIALI ACQUE SUPERFICIALI ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 STATO DI QUALITÀ DEI CORPI IDRICI elevato buono sufficiente scarso cattivo non sospeso campionabile n. corpi idrici 39 140 127 35 21 53 9 BACINI Ausa 1 Cormor 9 Corno 3 Corno-Stella 18 Danubio 17 Isonzo 76 Lemene 29 Livenza 91 Natissa 2 Ospo 1 Piave 4 Rosandra 3 Tagliamento 165 Tiel 1 Timavo 1 Tresemane 1 Turgnano 1 Zellina 1 17
AMIANTO ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 AMIANTO RIMOSSO E SMALTITO Nel 2014 sono state rimose e smaltite sul in ogni caso, ha coinvolto negli ultimi territorio regionale circa 6.700 tonnellate anni, più dell’80% dei comuni del Friuli (t) di amianto, ovvero 5,5 kg per abitante, Venezia Giulia. Ciò evidenzia che, oltre di cui l’8% è costituito da materiali isolanti alle grandi bonifiche, esiste una sensibilità e il 92% da materiali da costruzione e un’attenzione al corretto trattamento (cemento-amianto). dell’amianto su tutto il territorio regionale. Si può stimare che, se l’ondulato in Una volta dismesso, l’amianto viene inviato cemento-amianto pesa in media 20 kg/m2, allo smaltimento. Il principale riferimento la quantità prodotta corrisponda a una regionale per la gestione dei materiali superficie pari a circa 43 campi da calcio. da costruzione contenenti amianto è la Nello stesso anno inoltre risultano prodotte discarica di Porcia gestita dalla General approssimativamente 3.500 t di terre e Beton Triveneta S.p.A. che, dal 2008 a oggi, rocce da scavo frammiste ad amianto, ha smaltito più di 100.000 tonnellate di derivanti da attività di bonifica del suolo. rifiuti. In regione nel 1996 è stato elaborato Nel luglio 2014 è stato autorizzato un il primo piano per la difesa dai pericoli ampliamento della discarica pari a derivanti dall’amianto, ed è stata avviata 286.689 m3; tale volume rappresenta una una serie di censimenti dell’amianto risposta per i prossimi anni al problema posto in opera. dello smaltimento dell’amianto, non solo per la nostra regione ma anche per il vicino L’aggiornamento delle mappature è Veneto e altre regioni del Nord Italia. oggetto di un recente progetto che prevede il loro inserimento nell’Archivio L’opera di rimozione dell’amianto è stata Unico Amianto, accanto alle informazioni avviata anche grazie ai contributi regionali. relative alle bonifiche. Connesso al lavoro di rilevamento della presenza di cemento-amianto, annualmente viene monitorata la produzione dei rifiuti derivanti dalle attività di bonifica e la loro conseguente gestione. L’andamento nel tempo dei quantitativi non è costante, ma può essere influenzata dai grandi interventi di bonifica diffusi sul territorio, che comportano la dismissione di lastre di cemento-amianto utilizzate per le coperture di edifici civili e industriali. La distribuzione dello smaltimento dell’amianto sul territorio regionale, 18
AMIANTO AMIANTO ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 AMIANTO RIMOSSO E SMALTITO IN REGIONE NEL 2014 TOTALE 2014 20000 MATERIALI DA MATERIALI 800 COSTRUZIONE ISOLANTI 15000 92% 8% 600 6.700 t tonnellate tonnellate 10000 400 5000 200 0 0 2011 2012 2013 2014 2011 2012 2013 2014 Udine Trieste Pordenone Gorizia pari a una superficie equivalente di circa 43 campi da calcio + dell’80% dei Comuni ha rimosso rifiuti contenenti amianto negli ultimi anni 19
ARIA - EMISSIONI ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 PRINCIPALI SOSTANZE EMESSE Ogni attività umana modifica lo stato dei solventi, che nell’ambito dei trasporti, dell’ambiente consumando o alterando per l’entrata in vigore di normative più risorse, come l’aria, l’acqua, il suolo, etc., restrittive, nonchè per una tecnologia più limitandone la disponibilità o rilasciando performante. sostanze non naturalmente presenti; Molto alte continuano a essere invece le anche le emissioni di sostanze inquinanti emissioni di ammoniaca, in particolare in atmosfera possono essere dunque legata al settore agricolo, la quale, pur considerate delle vere e proprie pressioni non essendo un inquinante soggetto sull’ambiente. a normativa, contribuisce a formare il Le sostanze rilasciate direttamente o materiale particolato (PM10, PM2,5 e PM1). indirettamente dalle attività umane in In crescita risultano le emissioni atmosfera sono moltissime ma, in termini complessive di materiale particolato quantitativi, le principali sono: gli ossidi di primario, cioè direttamente emesso zolfo, associati all’uso di alcuni combustibili in atmosfera, soprattutto a causa del fossili; il materiale particolato, legato a riscaldamento a legna, nonostante le tutte le forme di combustioni; gli ossidi emissioni industriali e dei trasporti si siano di azoto, associati alla combustione; ridotte nel corso degli anni. i composti organici volatili, correlati Va comunque sottolineato che i quantitativi all’uso dei solventi e alle combustioni e riportati negli anni dal 2000 al 2005, molto l’ammoniaca, correlata ai fertilizzanti e ad probabilmente, erano sottostimati a causa alcuni processi produttivi. delle incertezze nei fattori emissivi e nella Nel corso degli anni, le emissioni di valutazione dei consumi, i quali sono ossidi di zolfo si sono drasticamente stati definiti nel 2010 grazie a un’indagine ridotte. Questo è stato possibile sia per condotta da ARPA FVG. un cambiamento nella tipologia dei Lo strumento normativo delle combustibili (gasolio per il riscaldamento Autorizzazioni Integrate Ambientali, e per i trasporti), che per i miglioramenti rilasciate dalla Regione FVG, ha consentito tecnologici che hanno consentito di avere un controllo più strutturato delle di “catturare” lo zolfo emesso dalla emissioni e di individuare dei percorsi combustione del carbone per la produzione virtuosi per la riduzione degli impatti degli di energia elettrica. impianti produttivi maggiormente emissivi. Anche le emissioni degli ossidi di azoto si sono molto ridotte, in particolare negli ultimi anni, soprattutto per l’evoluzione tecnologica nel settore dei trasporti (veicoli in classe Euro). Diminuiscono anche le emissioni complessive di composti organici volatili, sia per quanto riguarda l’utilizzo 20
ARIAEMISSIONI ARIA - EMISSIONI ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 PRINCIPALI SOSTANZE EMESSE AMMONIACA OSSIDI DI ZOLFO 2005 2005 t/anno 9.612 t/anno 10.893 2000 t/anno 13.689 2010 2000 t/anno 2.103 t/anno 7.612 2010 t/anno 9.704 OSSIDI DI AZOTO 2005 MATERIALE PARTICOLATO (PM10) t/anno 22.449 2000 t/anno 23.325 2010 2005 t/anno 16.188 t/anno 3.297 COMPOSTI ORGANICI VOLATILI 2000 t/anno 2.404 2005 2010 t/anno 48.968 t/anno 4.924 2000 t/anno 59.484 2010 t/anno 22.453 Produzione energia Combustione Processi Estrazione e Uso di solventi Trasporto su Agricoltura e trasformazione non industriale produttivi distribuzione strada 21 combustibili combustibili
ARIA - QUALITÀ ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 QUALITÀ DELL’ARIA IN FVG La qualità dell’aria sulla nostra regione grazie al miglioramento del parco è complessivamente migliorata negli veicolare circolante. In tutta la regione le ultimi anni, ma rimangono ancora alcuni concentrazioni sono comunque inferiori ai inquinanti problematici, come l’ozono e limiti di legge. le polveri sottili che, negli anni favorevoli Benzene al ristagno atmosferico, superano i limiti Le concentrazioni di benzene sono in consentiti dalla legge. evidente diminuzione, questo grazie Ozono al miglioramento del parco veicolare I livelli di ozono presenti sulla nostra circolante. regione sono sostanzialmente guidati dalla Ossidi di zolfo meteorologia: anni soleggiati (2006) sono Le concentrazioni di ossidi di zolfo, a ricchi di ozono, anni perturbati (2008, 2014) partire dagli anni ’90, sono ovunque in lo sono meno. I dati mostrano come i livelli diminuzione. Inoltre è interessante notare medi di ozono (superamenti della soglia come si riducano anche nei pressi delle aree giornaliera) siano grossomodo costanti o portuali, soprattutto grazie alle nuove e più in leggero aumento, mentre sono in chiara stringenti normative sul tenore di zolfo nei decrescita i picchi di ozono in rapporto combustibili marittimi. ai superamenti. Questo è in linea con le tendenze che indicano una decrescita Nel 2010 e 2012 la Regione FVG si è dotata nelle emissioni dei precursori dell’ozono, di due piani sulla qualità dell’aria (uno sufficienti a ridurre i picchi, ma non i di miglioramento e uno di azione per singoli superamenti. contenere gli episodi acuti di inquinamento atmosferico). Nel 2013 il Friuli Venezia Giulia Materiale Particolato (PM10) ha anche aderito all’accordo di programma Le concentrazioni di materiale particolato sul bacino padano per il coordinamento in regione sono piuttosto costanti nel delle azioni trans-regionali. tempo anche se fortemente dipendenti dalla meteorologia. Si osservano maggiori Nel 2015 è stato inoltre completato concentrazioni nelle zone occidentali e il progetto di riordino della Rete di minori in quelle orientali. Trieste fa storia monitoraggio della qualità dell’aria al fine a sé, in particolare nei pressi della zona di adeguarla agli standard europei. portuale e delle attività produttive (ad Tutte le informazioni raccolte da ARPA es. Servola). In tutte le aree della regione, FVG sono presentate in relazioni soprattutto negli anni di ristagno, frequenti annuali disponibili sul sito arpa.fvg.it, sono i superamenti giornalieri delle contestualmente ai dati, sia in forma concentrazioni di PM10, anche in numero aggregata che alla massima risoluzione superiore a quello consentito dalla legge. temporale. Ossidi di azoto Le concentrazioni medie di ossidi di azoto nelle aree principalmente soggette al traffico sono in diminuzione, questo 22
ARIA - QUALITÀ QUALITÀ DELL’ARIA ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in infografiche in infografiche2015 2015 100 SUPERAMENTI GIORNALIERI E PICCHI DI OZONO SULLA PIANURA* Superamenti giornalieri 80 % Picchi/Superamenti 60 40 20 * S. Osvaldo (Udine) 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 MEDIA ANNUALE PM10 Tor Bandena (TS) 21,27 23,29 25,50 21,26 18,99 20,07 24,97 25,31 22,31 20,06 Via Carpineto (TS) Porcia (PN) Duca d’Aosta (GO) 26,23 30,30 31,29 27,58 21,88 23,07 32,31 30,93 25,67 21,47 27,41 30,45 31,48 29,86 28,61 27,45 32,32 28,63 24,76 24,39 20,94 23,06 25,65 22,94 20,88 21,92 25,39 23,01 20,06 19,65 MEDIA ANNUALE OSSIDI DI AZOTO SU PIANURA E MONTAGNA 26,93 26,86 24,49 28,24 27,15 21,47 21,26 20,05 18,81 19,36 Via Cairoli (UD) Tolmezzo 18,93 20,23 17,26 17,46 21,12 20,03 15,71 20,68 15,56 12,31 MEDIA ANNUALE BENZENE SULLA PIANURA 2,46 4,37 3,59 2,52 1,22 1,10 1,01 0,89 0,61 Duca d’Aosta (GO) MEDIA ANNUALE OSSIDI DI ZOLFO 7,85 8,96 8,13 8,25 7,78 5,17 6,56 4,97 4,74 2,30 A TRIESTE Via Carpineto (TS) 23 Concentrazione (μg/m3)
CLIMA ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 TEMPERATURE E PRECIPITAZIONI 2014 I cambiamenti climatici continuano a tutto ciò sia dovuto prevalentemente a evidenziarsi anche in Friuli Venezia Giulia: cause antropiche. il 2014 ha segnato infatti un altro passo in Riguardo alle precipitazioni è invece più avanti nel riscaldamento atmosferico, sia a difficile individuare tendenze significative scala globale che locale. nell’andamento dei valori totali: sembra Il 2014 è stato l’anno più caldo mai però cambiare la distribuzione delle piogge registrato in Friuli Venezia Giulia: la mappa nell’arco dell’anno, con una diminuzione mostra i valori medi annui confrontati con in primavera e un aumento in autunno, quelli del ventennio precedente. La serie mentre si registra un aumento dei fenomeni storica per Udine riporta nel 2014 una di pioggia intensa. temperatura media di 14,5 °C, la più alta Resta comunque il fatto che le degli ultimi 100 anni e probabilmente precipitazioni in Friuli Venezia Giulia anche da prima del 1800. risultano molto variabili nel tempo, con il Rispetto alla tendenza generale, ovvero a susseguirsi di annate piuttosto siccitose e un aumento delle temperature più marcato di altre molto piovose, come il 2014, che è nell’estate che nelle altre stagioni, nel 2014 stato abbondante di precipitazioni su tutta le stagioni caratterizzate da un maggior la regione, collocandosi, a seconda delle aumento sono state prevalentemente zone, fra il 1° e il 3° posto nella classifica l’inverno (con il minimo storico di delle annate piovose dal 1961. numero di giorni di gelo) e l’autunno e A Udine, nella serie degli ultimi 100 anni, le successivamente la primavera. L’estate, precipitazioni del 2014 sono seconde solo viceversa, è risultata paradossalmente poco a quelle del 1961. Esse sono risultate da calda, in linea con quelle dei decenni ’60-’90 record in gennaio e febbraio, favorendo un del secolo scorso. imponente accumulo di neve sui monti a Anche in Italia il 2014 è stato il 23° anno quote medio-alte, e poi anche in novembre. consecutivo più caldo della norma. Con la temperatura media più alta dal 1961 (+1,6 °C rispetto alla media) ha superato i precedenti record del 1994 e del 2003: questo soprattutto a causa di temperature marcatamente maggiori della norma in tutti i mesi, salvo quelli estivi. Nel mondo è stato l’anno più caldo dal 1880 a oggi. Sulla terraferma la temperatura media globale è stata più elevata di 0,9 °C rispetto al trentennio di riferimento 1961- 1990. Il 1998, e tutti gli anni a partire dal 2000, sono stati i più caldi dell’intera serie storica, ed è estremamente probabile che 24
CLIMA CLIMA ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 TEMPERATURE MEDIE 2014 3.9° 3.0° 4.8° 8.5° 7.5° 3.9° 9.5° 8.1° 11.2° 10.1° 5.3° 4.5° 6.7° 5.9° 14.5° 13.2° 100 anni di temperature medie annuali a Udine 14.8° 13.2° °C (serie HistAlp 1915 - 1991 Osmer - RAFVG 1992-2014) 15.0° 13.6° 15 14 16.3° 14.0° 12.8° 14.7° 13 12 16.6° 15.5° 11 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005 2015 Temperatura media anno 2014 Temperatura media annua 1991 - 2013 PRECIPITAZIONI 2014 2094 1512 2328 1512 3576 2223 5406 3279 4395 2721 2282 1427 100 anni di piogge annuali a Udine 2042 1393 mm (serie HistAlp 1915 - 1991 Osmer - RAFVG 1992-2014) 2500 2044 1353 2000 1500 1634 962 1000 1106 993 mm pioggia anno 2014 500 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005 2015 mm pioggia media annua 1961 - 2013 25
ELETTRODOTTI ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 IMPATTO DEGLI ELETTRODOTTI A 380 kV E 220 kV La Regione FVG ha istituito il Catasto È quasi conclusa anche la campagna di informatico degli elettrodotti (art. 27 monitoraggio degli elettrodotti a 220 kV della L.R. 19/2012), e ne ha affidato la con 24 misure eseguite in 16 comuni della realizzazione e la gestione ad ARPA FVG, regione. disponendone la pubblicazione su internet I dati del monitoraggio sono stati a disposizione dei soggetti pubblici e privati confrontati con i limiti previsti dalla interessati. normativa vigente (D.P.C.M. 8 luglio 2003), Tale incarico, unitamente allo svolgimento ottenendo quindi il quadro rappresentativo di uno studio dedicato all’impatto dei livelli di campo di induzione magnetica elettromagnetico degli elettrodotti sul nel territorio regionale. In tutti i punti di territorio regionale, ha dato un importante monitoraggio è stato verificato che la impulso all’attività dell’Agenzia in questo mediana giornaliera dei valori misurati per settore. almeno 24 ore è al di sotto del valore di Negli ultimi tre anni, infatti, sono attenzione, pari a 10 microTesla. state acquisite un maggior numero di Una conoscenza più capillare informazioni rispetto al passato: da dati dell’esposizione ai campi magnetici a parziali e disaggregati sia relativi alle bassa frequenza (50 Hz) potrà essere sorgenti (linee elettriche) che alle misure raggiunta con l’estensione dello studio agli (campo di induzione magnetica), si è elettrodotti con tensione di 132 kV (Alta passati a una individuazione abbastanza Tensione), più diffusi sul territorio e spesso completa dei tracciati delle linee ad Alta e situati in aree molto popolate. Altissima Tensione e ad un monitoraggio I risultati dei monitoraggi effettuati sistematico dei valori di Campo di unitamente ai tracciati delle linee elettriche induzione magnetica. sono consultabili alla pagina web del sito L’approfondimento ha preso il via dagli di ARPA FVG, realizzata nell’ambito del elettrodotti ad Altissima Tensione (380 Catasto informatico degli elettrodotti. kV e 220 kV), in quanto sorgenti più impattanti, e si è concretizzato con una serie di misurazioni e post-elaborazioni. Per individuare le situazioni potenzialmente più critiche e scegliere i Comuni dove effettuare prioritariamente le misurazioni, è stato elaborato un indicatore di pressione, riferito alla lunghezza degli elettrodotti sul territorio comunale e al numero di edifici residenziali entro una certa distanza da essi. A oggi l’analisi dei dati è stata completata per gli elettrodotti a 380 kV con 37 punti di misura distribuiti in 19 comuni. 26
ELETTRODOTTI ARPA FVG - Rapporto ARPA FVG - Rapporto StatoStato Ambiente Ambiente FVGFVG in infografiche2015 in infografiche 2015 ELETTRODOTTI 380 kV Indicatore di pressione nei Comuni interessati Priorità Bassa Priorità Alta MISURE DEL CAMPO MAGNETICO punto di misura microTesla (μT) 14 12 Valore di attenzione 10 8 6 4 2 ELETTRODOTTI 220 kV MISURE DEL CAMPO MAGNETICO microTesla (μT) 14 12 Valore di attenzione 10 8 Indicatore di pressione 6 nei Comuni interessati Priorità Bassa 4 2 punto di misura Priorità Alta 27
ENERGIA ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 CONSUMO DI ENERGIA ED EMISSIONI DI CO2 Il consumo di energia può essere efficienza energetica degli impianti e al considerato come un fattore determinante ricorso alle fonti energetiche rinnovabili. l’alterazione dello stato ambientale a cui Nel 2015 la Regione FVG ha adottato il sono legate, fra l’altro, le emissioni di piano energetico regionale che ha tra anidride carbonica (CO2). i suoi obiettivi anche la riduzione delle Per stimare i fabbisogni energetici e i emissioni di gas climalteranti, puntando in consumi a essi correlati, si calcola l’utilizzo particolare sull’efficienza energetica e sul dei diversi vettori energetici riportandolo “riciclo” dell’energia consumata in ambito a un quantitativo equivalente di petrolio. industriale e nei processi produttivi. Questa unità di misura viene chiamata TEP Globalmente le emissioni e la (tonnellata equivalente di petrolio) pari a concentrazione di CO2 in atmosfera 5.347 kilowattora (kWh). sono in costante aumento; è pertanto In Friuli Venezia Giulia, il consumo di importantissimo il ruolo svolto dalle foreste energia è in costante aumento, soprattutto che effettuano la fotosintesi clorofilliana nel settore dei trasporti e dell’industria, sequestrando la CO2 atmosferica. anche se in quest’ultimo ambito la recente crisi economica ha portato a un rallentamento nella crescita. Anche la produzione di energia elettrica è aumentata nel corso degli anni, sia quella derivante da fonti fossili che da fonti rinnovabili. Dal 1990 a oggi le emissioni di CO2 in Friuli Venezia Giulia sono in continua crescita. I settori che maggiormente hanno contribuito all’aumento delle emissioni di CO2 sono stati quelli dei trasporti e dell’industria, nonostante la crisi economica, iniziata nel 2008, abbia provocato un rallentamento nelle emissioni derivanti da quest’ultimo settore. Va comunque sottolineato come, nell’ambito della produzione industriale, il contenimento delle emissioni di CO2 sia anche legato a un miglioramento nei processi produttivi. Un altro segnale positivo arriva dal settore civile (domestico e servizi), dove le emissioni di CO2 tendono lentamente a diminuire, questo grazie alla maggiore 28
ENERGIA- EMISSIONI CO2 ENERGIA ARPA ARPA FVG FVG - Rapporto - Rapporto StatoStato Ambiente Ambiente FVGFVG in infografiche2015 in infografiche 2015 CONSUMO DI ENERGIA Energia fonti 6000 rinnovabili 5000 tonnellate di petrolio equivalente (ktep) Agricoltura 4000 Energia 3000 Civile 2000 Trasporto 1000 Industria 1990 1995 2000 2005 2010 2015* EMISSIONI CO2 12000 Agricoltura 9000 migliaia di tonnellate Energia 6000 Civile 3000 Trasporto Industria ASSORBIMENTO 2000 ** migliaia di tonnellate CO2 DA PARTE DELLE FORESTE 4000 6000 29 * da scenario ** dato fornito da ISPRA
POLLINI ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 AMBROSIA La specie esotica Ambrosia artemisiifolia Grazie a una collaborazione tra le ARPA, è presente in Europa da meno di un il centro di modellistica di ARPA FVG secolo. Da circa 20 anni ha iniziato a essere (CRMA) ha rielaborato i dati italiani per infestante con epicentri in Serbia-Ungheria, studiare l’andamento di Ambrosia nel in Francia, e per l’Italia in Lombardia. tempo, evidenziandone l’espansione Analizzando i livelli di polline di Ambrosia, nella Pianura Padana fino al 2012 e la il Friuli Venezia Giulia ha finora confermato successiva riduzione a partire dal 2013. il trend delle altre regioni del Nord Italia, Il decremento è stato ricondotto all’arrivo registrando le più alte concentrazioni nel in Italia di un coleottero parassita, 2012; dal 2013 e 2014 invece si rilevano forti Ophraella communa, che si nutre di fiori e diminuzioni. Nel 2015, soprattutto grazie germogli delle piante della famiglia delle a masse d’aria ricche in pollini provenienti Compositae, prediligendo l’Ambrosia. dalla Pannonia, c’è stato un nuovo L’attività futura servirà a valutare sia aumento di Ambrosia nella nostra regione l’efficacia dell’azione del coleottero, sia e in tutto il nord Adriatico, dalla Carinzia alle l’impatto su altre specie di Compositae, Marche. quali girasole o A. maritima (endemica in Gli andamenti dei livelli di Ambrosia in regione), nonché i possibili danni apportati regione mostrano che l’area più colpita è all’agricoltura e alla biodiversità. la pianura, secondo i dati di Pordenone; Per contrastare la diffusione di questa meno la montagna, come si registra a specie in altre regioni sono stati istituiti Tolmezzo. I dati del campionatore, presente nuclei di sorveglianza delle piante esotiche sul monte Zoncolan portano a escludere la infestanti e dannose, che individuano presenza di Ambrosia ad alte quote. le aree a forte presenza, e propongono Questa distribuzione rispetta sia l’ecologia eradicazioni e sfalci di cigli stradali e incolti. che il diverso grado di antropizzazione del In questo caso specifico però i dati raccolti territorio. Ambrosia è una pianta pioniera indicano che il fenomeno si sta riducendo che si insedia facilmente presso cantieri, spontaneamente rendendo superflue tutte terreni incolti e in generale dove il suolo è queste azioni. stato alterato dall’uomo. Il monitoraggio dei pollini di Ambrosia è utile per valutazioni sanitarie sulle allergie, come parametro di disturbo del suolo e come strumento per la gestione delle aree verdi. I pollini dispersi in atmosfera vengono campionati da appositi strumenti, per poi essere riconosciuti e contati al microscopio; quello di Ambrosia si rinviene tra luglio e ottobre. 30
POLLINI POLLINI ARPA FVG - Rapporto ARPA StatoStato FVG - Rapporto Ambiente FVGFVG Ambiente in in infografiche infografiche2015 2015 AMBROSIA pollini totali al m3 457,5 292,8 199,7 PORDENONE 159,8 152,8 TRIESTE 128,7 127,2 75,0 2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015 264,8 LIGNANO SABBIADORO 246,6 TOLMEZZO 122,6 128,4 35,7 42,7 28,0 23,3 2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015 CONCENTRAZIONE DI AMBROSIA IN EUROPA* molto alta alta media medio-bassa bassa * Fonte: James Bullock e al. “Assessing and controlling the spread and the effects 31 of common ragweed in Europe final report: ENV.B2/ETU/2010/003. pp.102”
RADON ARPA FVG - Rapporto Stato Ambiente FVG in infografiche 2015 RADON NELLE SCUOLE In Friuli Venezia Giulia sono state condotte distribuito più o meno ovunque sulla crosta diverse campagne di misura della terrestre. concentrazione del radon che hanno Nel suolo generalmente le concentrazioni coinvolto tutti gli edifici scolastici esistenti, di radon sono più elevate mentre all’aperto inclusi gli asili nido, per un totale di oltre il radon si diluisce rapidamente; negli 10.000 misure in oltre 1.500 edifici. ambienti chiusi, invece, il radon può Ulteriori misure vengono effettuate di anno concentrarsi, raggiungendo talvolta valori in anno nelle nuove sedi scolastiche o nel anche molto elevati. caso di ampliamenti o ristrutturazioni di strutture già esistenti. Il radon è quindi un gas naturale, non causato dall’inquinamento, tuttavia è molto Ogni nuova campagna di misurazione viene pericoloso per la salute. attuata nel periodo gennaio-giugno di L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha ogni anno, che è considerato, limitatamente classificato come cancerogeno certo, ed è alle strutture scolastiche, rappresentativo ritenuto essere la seconda causa di tumore della media annua. ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. Nel 2015 sono state oggetto d’indagine 67 La nuova Direttiva della Comunità Europea strutture: 29 nella provincia di Udine, 9 in (2013/59 Euratom) indica che il livello di quella di Pordenone, 21 in quella di Gorizia riferimento, oltre il quale si suggerisce di e 8 in quella di Trieste. intraprendere azioni di risanamento, è di Presso gli edifici che hanno evidenziato 300 Bq/m3 (come media annua) per tutti gli criticità sono stati effettuati approfonditi ambienti chiusi, incluse le abitazioni. sopralluoghi al fine di indicare, dal punto Questa Direttiva dovrà essere recepita dalla di vista fisico, gli interventi ritenuti normativa nazionale, e dovrebbe quindi più opportuni per ridurre i livelli di portare a una riduzione del limite da 500 a concentrazione di radon indoor. 300 Bq/m3 sia nei luoghi di lavoro (e quindi La normativa italiana, D.Lgs. 241/2000, nelle scuole) che nelle abitazioni (per le stabilisce come soglia un valore di quali, ad oggi, il limite raccomandato è di concentrazione media annua pari a 500 400 Bq/m3). Bq/m3 per l’esposizione al gas radon ARPA FVG continuerà ad effettuare negli ambienti di lavoro, cui le scuole misurazioni della concentrazione di radon sono equiparate. Inoltre, nel caso di tenendo già in considerazione questa concentrazioni inferiori al limite ma possibile riduzione del limite e continuerà superiori a 400 Bq/m3, devono essere a fornire ogni indicazione utile sia a livello assicurate nuove misurazioni nell’arco preventivo (per i nuovi edifici) che a livello dell’anno successivo. di bonifica (per gli edifici esistenti) al fine di Il radon è un gas radioattivo naturale, ridurre il rischio associato all’esposizione al inodore e incolore, prodotto dal radon. decadimento dell’uranio. L’uranio è fra i più antichi elementi naturali esistenti ed è 32
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