PSEE - LE POLITICHE PER GLI IMMIGRATI - A.A. 2018/2019 DOCENTI S. LICURSI, E. PASCUZZI
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Le caratteristiche essenziali delle migrazioni contenuti Evoluzione delle policy Il caso italiano Lezioni/ 6+2 seminari/ inizio 26/11 – fine il 3011 Ranci C., Pavolini E. (2015), Le politiche di welfare, il Mulino, Bologna (cap. IX) testi Altro materiale fornito dalle docenti e disponibile sulla bacheca online nella cartella PSeE2018_2019
Di cosa parliamo? Politiche Politiche per gli immigrati dell’immigrazione Ossia le politiche finalizzate a favorire l’integrazione degli immigrati nelle società di arrivo Si intendono le norme che Lavoro Casa regolano i flussi di entrata e di uscita da un paese Scuola HANNO EFFETTO SU 3
Per capire come sono cambiate le migrazioni • Economia post- Il contesto industriale socio- economico • Precarizzazione del lavoro • Non più fenomeno temporaneo La loro durata • Presenza delle seconde e terze generazioni • Legami forti con i La luoghi di origine trasnaziona- • Diffusione delle lità famiglie «trasnazionali» 4
Due questioni in premessa Quanti sono gli Chi è l’immigrato? immigrati? Nazionalità e 9 8 8 paese di 7 7,9 nascita => 6 6 nelle 5 5,2 La metà 4,7 sono donne statistiche: 4 3,9 «nati 3 Sono presenti i all’estero» e 2 2,3 bambini 1,3 «stranieri» 1 0 1995 2000 2005 2012 UE-15 Italia 5
Gli indicatori dei rischi sociali per gli immigrati [1/3] • La popolazione straniera in Italia è maggiormente a rischio di povertà rispetto a quanto accade in molti altri paesi EU • Nel 2012 in Italia il 43% degli stranieri è a Povertà rischio povertà e la stessa percentuale vive in una condizione di sovraffollamento e abitativo • Maggiormente incidente sugli stranieri in housing Italia (e in Spagna) è l’indicatore «spese eccessive per l’abitazione» • Alla casa si lega inoltre la questione della segregazione spaziale della popolazione straniera 6
Gli indicatori dei rischi sociali per gli immigrati [2/3] • In Italia il tasso di disoccupazione sulla popolazione straniera è del Disoccupazione 14% (inferiore al 16% della media e working poor europea), tuttavia, quasi un quarto dei lavoratori stranieri può essere considerato working poor 7
Gli indicatori dei rischi sociali per gli immigrati [3/3] • Tranne che in Inghilterra, in EU la Integrazione scuola non si sta dimostrando in scolastica grado di integrare gli alunni stranieri • Indicatori OCSE-PISA 8
Cosa significa «integrazione degli immigrati»? (1/2) Pavolini e Barberis suggeriscono di tener conto di alcuni elementi: L’integrazione può essere intesa in senso «strutturale» o in senso «socioculturale» nel primo caso che ne favorisce l’integrazione/partecipazione nelle principali istituzioni, nel secondo caso ne tutela le principali specificità culturali, favorendo anche ‘l’adattamento’ alla cultura di arrivo Le politiche adottate possono essere «dirette» o «indirette» riferite solo ad un target specifico oppure estese all’intera popolazione -> effetto specchio (evidenziare le contraddizioni e i difetti delle policies) 9
Cosa significa «integrazione degli immigrati»? (2/2) Pavolini e Barberis suggeriscono di tener conto di alcuni elementi: Le politiche possono essere «sulla carta» o tradursi in «politiche in pratica» le situazioni di discriminazione istituzionale possono essere «dirette» (es. i redditi minimi) o «indirette» (es, l’integrazione scolastica) Può esserci o meno un coinvolgimento nella società civile delle organizzazioni di o per gli stranieri 10
Gli strumenti di policy (1/4) 1 ACCESSO PARITARIO 2 4 Nelle aree: UGUALE MISURE CONTRO lavoro, POSSIBILITÀ DI LA scuola, TROVARE DISCRIMINAZIONE casa RISPOSTA AI BISOGNI 3 PRESENZA DI SUPPORTI PER L’INTEGRAZIONE 11
Gli strumenti di policy (2/4) 1 ACCESSO LIBERO O MENO AD ALCUNE PROFESSIONI 4 2 MISURE ATTIVE Nel UGUALE PER RIDURRE LO mercato POSSIBILITÀ DI SVANTAGGIO E del ACCEDERE ALLE AZIONI CONTRO I lavoro PROTEZIONI IN COMPORTAMENTI CASO DI PERDITA DISCRIMINATORI DEL LAVORO 3 PRESENZA DI SUPPORTI PER L’INTEGRAZIONE 12
Gli strumenti di policy (3/4) 1 MODELLI UNIVERSALISTICI VS MODELLI SELETTIVI 4 CONTRO LA 2 DISCRIMINAZIONE, Nella ZONIZZAZIONE DISCRIMINAZIONE scuola VS LIBERTÀ DI POSITIVA E SCELTA «DIDATTICA INTERCULTURALE» 3 PRESENZA DI MISURE AD HOC LINGUISTICO- CULTURALI 13
Gli strumenti di policy (4/4) 1 ACCESSO PARITARIO AL MERCATO VS SEGRAGAZIONE 4 SANZIONI PER 2 COMPORTAMENTI ACCESSO DISCRIMINATORI Per la PARITARIO O E/O INTERVENTI DI casa MENO ALLE INTERMEDIAZIONE POLITICHE DI TRA DOMANDA E HOUSING OFFERTA DI ALLOGGI 3 STRUTTURE DI (PRIMA) ACCOGLIENZA E/O MEDIAZIONE 14
Dietro alle politiche, i modelli di inclusione Di immigrazione Assimilativo «temporanea» Pluralista - Implicito o Di Multiculturale non-policy 15
Dietro alle politiche, i modelli di inclusione 1. Limitato investimento pubblico per l’insegnamento della Di lingua No attenzione immigrazione 2. all’integrazione scolastico delle seconde generazioni «temporanea» (quando presenti) 3. Politiche abitative segreganti (es. dormitori presso i luoghi di lavoro) 4. Tutela indiretta del lavoro (per rispondere Germania alle esigenze delle imprese e non svantaggiare i lavoratori locali) 16
Dietro alle politiche, i modelli di inclusione 1. Forte investimento per l’apprendimento della lingua e Assimilativo l’integrazione scolastica 2. No politiche dedicate 3. No riconoscimento delle specificità culturali e della loro Francia rappresentanza 17
Dietro alle politiche, i modelli di inclusione 1. Integrazione paritaria Pluralista - 2. Insegnamento della lingua del paese di Multiculturale arrivo, ma anche attenzione alla lingua e alle tradizioni di origine 3. Misure ‘positive’ per Inghilterra la scuola, la casa e il lavoro 18
Dietro alle politiche, i modelli di inclusione 1. Misure reattive più che proattive Implicito o Di 2. Incongruenze tra le politiche non-policy 3. Obiettivi ambiziosi di integrazione e scarse risorse investite Italia e Spagna 19
Quale futuro per le politiche per gli immigrati? Convergenza verso una «tendenza neoassimilazionista» = modello ibrido In ITALIA …? 20
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