PROPOSTE DI MILANO IN AZIONE - elaborate dai tavoli tematici
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Redazione delle proposte | Responsabili e Team Programma Andrea Brugora Responsabile Programma Marco Sampietro Responsabile Tavoli Tematici Alessandro Ciorra Team programma Enrico Stroppa Team programma
Redazione delle proposte | Referenti dei Tavoli Tematici Ambiente, Territorio e Casa: Politiche Giovanili: Moda e Design: Margherita Bolchini Alessandro Ciorra, Calogero Destro Stefania Vismara Economia Circolare: Innovazione Digitale: Terzo Settore: Massimo Silvestri Gabriella Serino, Michele Romanelli Andrea Brugora
Redazione delle proposte | Referenti dei Tavoli Tematici Sanità: Infrastrutture: Istruzione: Daniela Caraceni Monica Colombera Stefania Marrara Sport: Cultura: Giustizia e Sicurezza: Massimo Morelli Alberto Prina Isabella Ferlicchia
Redazione delle proposte | Referenti dei Tavoli Tematici Pari Opportunità: Turismo: Smart Working Giovanna Goglino Alexander d’Orsogna, Nicola Romanelli Luca Magnani Imprenditorialità: LGBT: Investimenti, fisco e tributi: Matteo Mantovani Daniele Maffioli Torriani Luca Canepa, Carlo Muzzolon
Redazione delle proposte | Partecipanti ai Tavoli Tematici • Ambiente e Territorio: Lorenzo Pagani, Luca Scalzini, Silvia Carbone, Antonio Maresca, Rodolico Filippo, Marco Lusardi, Franco Breglia, Luca Benetta, Raffaele Pizzola, Davide Palumbo • Politiche Giovanili: Carlo Giannone, Davide Maria Ricci, Tommaso Colombo, Federico De Giacomo, Giorgio Rebuscini, Maddalena Pierdicchi, Samuele Carazzina • Moda: Sabrina Firman, Fabio Degli Angeli, Natasha Calandrino Van Kleef, Antonio Votta • Economia Circolare: Giuseppe Napoli, Alessandro Daneu, Anna Tiberi, Arianna Garello Cantoni, Erpinio Labrozzi, Francesco Vecchio, Gabriele Baldissara, Giulia Tarantola, Giuseppe Colistra, Lorenzo Pagani, Paolo Mistrangelo, Natasha Van Kleef • Innovazione digitale: Antonio Samartinati, Antonio Crinieri • Terzo Settore: Martina Spelzini, Riccardo Bonetti, Matteo Bellotti • Sanità: Cristina Monti, Pasquale Mari, Silvia Carbone, Chiara Travierso, Anna Pertusati, Carla Gambini, Franco Collavo, Silvano Lombardo, Carlo Alberto Dell'Agnola, Roberto Porta, Luca Rosato • Infrastrutture: Vito Semeraro • Istruzione: Stefania Marrara • Sport: Tommaso Cancellara, Claudio Luigi Bagni, Matteo Piovani, Davide Ricci
Redazione delle proposte | Partecipanti ai Tavoli Tematici • Cultura: Luca Piccirilli, Alessandro Bartoloni Saint Omer, Marco Leone, Chiara Fauda, Milena Quercioli, Cristina Manasse, Gianluca Errico, Carla Gambini, Natasha Calandrino Van Kleef • Giustizia-Sicurezza: Arrigo Arrighi, Paolo Arcidiacono, Marco Marzari, Carlo Muzzolon, Giuseppe Pintaudi, Giulia Cozzolino, Carla De Rosa, Licia Bodanza, Alessandro Bottari • Investimenti, fisco e tributi: Daniela Besana, Franco Bonacini, Giorgio Di Domenico, Martino Bon, Mauro Vella, Raffaele Pizzolla • Turismo: Alexander d’Orsogna, Nicola Romanelli • Pari opportunità: Laura Bonacorsi, Lucia Coscia, Veronica Russomando, Chiara Fauda, Federico Pippo, Isabella Ferlicchia, Alessandra Armenia, Carlotta Tansini • LGBT: Giulia Tossici, Martina Gualtieri, Paolo Abete
Sostenibilità | Mobilità sostenibile per l’ambiente LA PROPOSTA IN BREVE Tra gli obiettivi che l’Unione Europea si è incaricata di indicarci per il 2030 figura la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40% rispetto ai livelli del 1990. Una politica per una mobilità urbana efficiente deve tenerne conto.. Lo sviluppo di una rete di trasporto pubblico locale (TPL) integrata con la mobilità complementare e sostenibile richiede una serie di azioni coordinate ed è necessario ed indispensabile per ridurre ove non necessaria la modalità di spostamento legate al mezzo privato, così da consentire una riduzione progressiva dei livelli di inquinamento. Questo deve essere fatto senza interagire negativamente con benessere ed esigenze dei residenti, ma operando per gradi e con buon senso. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Incrementare e perfezionare gli attuali nodi di interscambio, anche al di là dei confini comunali (area metropolitana), per favorire l’accesso alla città con mezzi pubblici e/o di mobilità • Riduzione delle emissioni di gas a effetto alternativa (biciclette, auto elettriche, car sharing), anche attraverso nuovi abbonamenti serra del 40% rispetto ai livelli del 1990 • Siglare accordi con ATM per formule di abbonamenti di incentivo uso parcheggi comunali • Incremento dell'utilizzo della mobilità alternativa e condivisa, predisposta per • Implementare strategie per la riduzione del traffico: realizzazione parcheggi anche a più piani, garantire in modo efficiente ed efficace gli per la riconversione ad uso pubblico (aree a verde, ciclo-pedonali, aree giochi bambini, delle spostamenti "door-to-door". fasce stradali oggi ad uso parcheggio. • Aumentare le aree di sosta temporanea per mezzi di trasporto commerciali (furgoni) nelle principali vie commerciali. Sempre nella logica di aumenta la velocità commerciale del TPL
Sostenibilità | Mobilità sostenibile per le persone LA PROPOSTA IN BREVE La sostenibilità non si applica solo all’ambiente, ma anche alla società. Una visione sostenibile della mobilità del futuro non può prescindere dall’attenzione alle categorie fragili e portatrici di complessità, come disabili in primis, ma anche anziani, genitori con bambini piccoli e famiglie numerose. Se da un lato per la mobilità di massa occorre privilegiare mobilità dolce, in con divisione e su trasporto pubblico, dall’altro per queste categorie che non possono essere considerate come le altre lo sviluppo sostenibile è da concepire in controtendenza con un a semplificazione dell’uso del mezzo privato. Rimane inoltre da risolvere il tema delle barriere architettoniche, non ancora affrontato a dovere, che impedisce alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà degli altri. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Avviare un piano di abbattimento completo delle barriere architettoniche, a partire dalle aree prioritarie e • Tutela e supporto alla dai nodi di interscambio mobilità di disabili, anziani, • Prevedere una agevolazione per l’ingresso in Area C alle famiglie numerose (minimo 3 figli minori) in genitori con bambini piccoli orario di ingresso a scuola e famiglie numerose • Introdurre la possibilità di parcheggio con pass residenti su stalli a pagamento (strisce blu) in tutta la città • Uso della tecnologia per • Introduzione di sosta breve (max 30 minuti) gratuita su stalli a pagamento («strice blu») per 4 volte al mese monitorare l’uso corretto con tessera o app del Comune per anziani, famiglie numerose e genitori con bambini piccoli (fino a 2 anni) delle agevolazioni solo da parte dei titolari di diritti • Negoziare l’introduzione di tariffazione dedicata su servizio taxi e nei parcheggi autosilo con tessera o app speciali del Comune per anziani, famiglie numerose e genitori con bambini piccoli (fino a 2 anni) per 4 tratte al mese
Sostenibilità | Centro di compostaggio LA PROPOSTA IN BREVE Milano detiene due primati nel campo dell’economia circolare: è ai primi posti nella raccolta differenziata dei rifiuti e nella promozione dei materiali compostabili (tecnicamente definiti biodegradibili e compostabili secondo la norma tecnica EN13432) a scapito delle plastiche tradizionali. A questo riguardo Milano produce circa 700mila tonnellate di rifiuti annui (fonte: AMSA, 2019) di cui ben il 62% raccolti in modo differenziato. Milano è quindi per tassi di raccolta differenziata la prima città italiana sopra i 300mila abitanti e la prima città europea con una popolazione superiore al 1 milione di abitanti (Fonte: CESISP). La frazione più importante è quella Organica che rappresenta il 35%. Il secondo primato relativo alla promozione dei materiali compostabili (i più diffusi sono i sacchetti della raccolta del umido, le buste della spesa, i sacchetti frutta e verdura, gli imballaggi degli alimenti e le stoviglie monouso usate), è complesso da quantificare, dal momento che si tratta di volumi consumati più di quanti prodotti. Se la situazione attuale è soddisfacente, occorre lavorare per mantenere nel tempo questi primati predisponendo già oggi le opportune tecnologie per il futuro AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Adeguare gli impianti per migliorare le tecnologie di pretrattamento in modo che si • Economici, che derivano dalla produzione di possano separare i materiali compostabili per indirizzarli ad un processo specifico biometano, energia elettrica e compost e dalla riduzione degli scarti • Installare impianti integrati di nuova generazione • Ambientali, in termini di riduzione di CO2 emessa • Investire in un piano capillare armonico di comunicazione a livello comunale che educhi il cittadino a riconoscere i materiali per aumentare la quantità e la qualità della raccolta • Occupazionali, in quanto il potenziamento degli differenziata impianti richiede l’assunzione di nuovo personale qualificato
Sostenibilità | Efficienza dei progetti infrastrutturali LA PROPOSTA IN BREVE La gestione di progetti infrastrutturali complessi ha evidenziato in passato la carenza di competenze specifiche per la programmazione e gestione di tali opere (ad es. il cantiere di M4 è partito quasi 10 anni dopo l’indizione della gara per l’affidamento). I ritardi nelle infrastrutture generano diversi problemi: di immagine, e quindi di attrattività di investimenti, visto che le opere infrastrutturali sono importante biglietto da visita e indicatore del dinamismo di una città; di vivibilità, in quanto i lavori infrastrutturali hanno spesso un impatto notevole sia sulla viabilità sia sul vicinato, e di percezione, trasmettendo la sensazione che la pubblica amministrazione sia inefficiente, incapace di portare a compimento i progetti. In generale, la capacità di programmare lo sviluppo infrastrutturale della città, di gestire la realizzazione e la gestione delle opere infrastrutturali è un elemento fondamentale per garantire a Milano il ruolo di città europea e dinamica. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Creare una struttura tecnica (“Agenzia Infra”) che esprima adeguate competenze giuridiche, • Efficienza nella programmazione, tecniche e finanziarie e che assicuri, oltre alla programmazione e realizzazione delle nuove realizzazione e gestione di opere opere, anche la miglior gestione e manutenzione delle infrastrutture esistenti. (l’Agenzia potrà infrastrutturali essere una società controllata o un ufficio al’interno del Comune) • Razionalizzazione dei costi • Accentrare in capo all’Agenzia Infra le competenze per la programmazione, realizzazione e gestione delle opere, n coordinamento con le funzioni comunali • Capacità attrattiva di investimenti privati • Migliorare la capacità di redazione e l’omogeneità dei bandi • Definizione di una visione unitaria per la valorizzazione del patrimonio • Ripensare il modello di partenariato pubblico privato secondo con la razionalizzazione delle infrastrutturale partecipazioni in ottica di minimizzazione delle immobilizzazioni del Comune e massimizzazione di ritorni e opportunità per la città
CASA
Casa | Sostegno abitativo per universitari e startup workers LA PROPOSTA IN BREVE Milano è una meta privilegiata per studenti universitari e giovani lavoratori. Data la forte domanda, i prezzi di affitto delle strutture abitative sono molto alti costringendo molte persone a rinunciare ad intraprendere una vita a Milano o ad affittare casa in comuni adiacenti con effetti negativi sulla qualità della vita. Attraverso un partenariato pubblico-privato, Milano deve sostenere economicamente i giovani provenienti da ceti sociali svantaggiati seguendo un modello simile al CAF francese che prevede dei pagamenti fissi al ricorrere di determinate condizioni. Cruciale è quindi colmare l’assenza di strutture abitative a prezzi calmierati per giovani studenti/lavoratori. Si propone sia il rilancio dell’iniziativa “adotta un giovane”, promossa dalla Camera di Commercio, sia la fornitura di sostegno su modello CAF francese ai giovani in difficoltà economica. Per evitare distorsioni di mercato, l’incentivo sul modello francese dovrebbe essere destinato solo a categorie (studenti, lavoratori in startup innovative) che incrementano nell’interesse di tutti il capitale umano disponibile in città e di conseguenza lo sviluppo economico, scientifico e culturale di Milano. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Introdurre un sostegno economico parziale al costo degli affitti sul modello CAF • Incremento dell’ingresso di capitale umano in francese, da destinare a chi trasferisce la residenza a Milano per studi universitari formazione e lavorativo o professionali, o per avvio di un contratto di lavoro con una startup innovativa • Compensazione della carenza di strutture abitative (albo MiSE) a prezzi calmierati per giovani studenti/lavoratori • Reperire le risorse tra amministrazione pubblica e fondazioni private che hanno tra • Aumento dell’emancipazione dei giovani gli obiettivi lo sviluppo economico, scientifico e culturale del territorio • Riulanciare il programma “adotta un giovane», con assunzione della leadership del progetto • Riduzione della condizione di solitudine e, talvolta, da parte del Comune di Milano povertà delle persone anziane sole che si concentrano soprattutto nel centro della città
Casa | Housing sociale LA PROPOSTA IN BREVE A Milano, benché non manchino alloggi, esiste una carenza di alloggi a costi accessibili. Nel febbraio 2021, il prezzo minimo di un affitto mensile era di 350€ per un posto in stanza doppia, e di 410€ per un monolocale di 14 mq. Se si considera che ai costi degli affitti si sommano spese per utenze, costi alimentari, etc. è evidente che questi prezzi rendano impossibile a molti di vivere a Milano. Ciò costringe ad allontanarsi dalla città per trovare soluzioni abitative accessibili, ma ha un impatto anche sulla vita di chi si può permettere di risiedere in città, a causa del notevole aumento del traffico veicolare. Si propongono misure per l’aumento delle soluzioni abitative economicamente accessibili, in una città, che necessita interventi urgenti per una maggiore integrazione sociale. Gli interventi di edilizia residenziale a prezzi contenuti sono infatti attualmente insufficienti. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Definire una quota minima di alloggi in edilizia agevolata per le nuove costruzioni con formula rent-to-buy a costi calmierati, dove l’impresa privata costruisce unità abitative ecosostenibili. Il • Fruizione della città anche da parte di chi è in Comune seleziona i soggetti beneficiari delle abitazioni mediante un bando e non mette risorse temporanea o permanente difficoltà economica proprie, ma sovraintende alla creazione di un fondo retail (per piccoli risparmiatori), che • Aumento dell’emancipazione dei giovani prevede un rendimento contenuto, ma garantito dal Comune stesso • Riduzione degli impatti da modifiche dell’assetto • Avviare accordi bilaterali Comune-privati che consentano l'utilizzo dell'immobile con affitti a familiari (es. separazioni) prezzi accessibili in cambio di incentivi ai proprietari privati (es. garanzie di pagamento degli affitti, sussidi per la ristrutturazione, esoneri fiscali) • Incrementare la conversione di case destinate ad affitti brevi (es. Airbnb) in affitti a lungo termine (p.e. 8 anni) con prezzi calmierati sempre a fronte della garanzia dell’affitto sicuro
QUARTIERI
Quartieri | Design urbano per l’identità dei quartieri LA PROPOSTA IN BREVE Se fino a pochi anni or sono si poteva pensare che i grandi agglomerati urbani sarebbero stati il principale problema di un prossimo futuro, ci accorgiamo ora con ritardo che il problema delle aree urbane esiste non solo nelle megalopoli ma anche nelle metropoli europee. Spesso le istituzioni non hanno approcciato con la dovuta cautela e programmazione le decisioni di modifiche al contesto urbano o la scelta dei luoghi per interventi estetici, pittorici e/o monumentali. Tuttavia, è risaputo quanto sia dannosa per il benessere psico-fisico dei cittadini una pianificazione urbanistica poco attenta. Le aree metropolitane sono oggi caratterizzate da una forte perdita di identità. Questo processo logora il tessuto dei quartieri, portando a dei non-luoghi dove la mancanza di identità diventa esposizione al malessere estetico, sociale, economico, e all’insicurezza. La struttura architettonica, i materiali usati e il modo in cui vengono utilizzati non danno il senso della permanenza, bensì della provvisorietà, impedendo con questo la consapevolezza dell'abitare in un luogo e l'identificazione con esso. Su questa scia il Comune di Milano ha aperto un ufficio per l’arte negli spazi pubblici che fornisce ad aspettative e richieste una risposta burocratico-amministrativa senza inquadrare gli interventi in un’idea di paesaggio urbano, che viene preso in considerazione soltanto se sottoposto al vincolo dei Beni Culturali. Una riqualificazione delle aree degradate passa in primo luogo per la ricostruzione della loro identità. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Istituire una commissione per l’approvazione dei progetti di arte nello spazio urbano, dai murales alle • Miglioramenti nell’abitabilità del territorio manifestazioni di arte di strada, con nel proprio staff anche architetti paesaggisti, critici d’arte e di (città a 15 minuti) per i cittadini teatro. • Aumento del lavoro per le imprese edili • Accompagnamento delle iniziative d’arte nei quartieri con una progettazione degli elementi di arredo e gli artisti urbano (panchine, lampioni, aiuole, fontane…) in coerenza con l’identità di ciadscun Nucleo di Identità Locale • Aumento di valore degli immobili in aree svantaggiate • Passare ad un impegno proattivo del Comune sulle parti monumentali e sui monumenti singoli, antichi • Rafforzamento dell’identità dei NIL e e contemporanei, in sostituzione alla attuale politica di attesa di proposte spontanee e sponsorizzate. delle rispettive comunità • Approvare un piano di valorizzazione dei quartieri attraverso la definizione della loro identità, che • Incremento indotto della vitalità, preveda il coinvolgimento degli abitanti e finanziato anche con la partecipazione dei privati socialità e sicurezza dei quartieri con l’eliminazione dei non-luoghi • Creare una piattaforma web come strumento di diffusione, consulenza, supporto e stimolo alle iniziative locali
Quartieri | Riforma per la valorizzazione dei Municipi LA PROPOSTA IN BREVE La riforma del decentramento milanese approvata durante la consigliatura 2011-2016 ha inaugurato il modello dei Municipi, che ha sostituito quello dei Consigli di Zona, con un misto di effetti positivi e negativi. L’introduzione della Giunta senza attribuzione ai municipi di sufficienti nuove competenze ha in parte svuotato di senso il Consiglio. La mancata o insufficiente allocazione diretta di strutture, organico di personale e budget ai Municipi ne ostacola la capacità amministrativa e attuativa. La relazione non chiaramente definita e vincolata dell’esito delle deliberazioni municipali fa si che molte di queste cadano nel vuoto o non vengano attuate. Al fine di un miglioramento dei servizi municipali per i cittadini e che le risorse attribuite non costituiscano uno spreco quasi totale, è urgente una riforma dei Municipi modifichi il Regolamento dei Municipi, ne favorisca l’attuazione, definisca con chiarezza e certezza attuativa la relazione tra Municipi e direzioni comunali, incrementi e definisca in modo netto competenze e risorse attribuite ai Municipi. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Attribuire ai Municipi delle risorse, delle funzioni, dei capitoli di spesa e di adeguati organico di personale • Aumento della prossimità ai cittadini di e strutture corrispondenti, relative alle competenze previste dall’attuale Regolamento dei Municipi alcuni servizi comunali attraverso il (servizi alla persona, servizi educativi, servizi culturali di ambito, verde pubblico e arredo urbano, viabilità trasferimento ai Municipi locale…) • Attribuire ai Municipi o alla Direzione Municipi degli Immobili Demaniali utilizzati per attività di • Valorizzazione del ruolo del Consiglio di Municipio e delle risorse attribuite ai competenza (es. CAM, CAG,…) e di ulteriori immobili per la collocazione di iniziative per la Municipi attraverso un incremento valorizzazione dei quartieri delle competenze e delle attività • Attribuire ai Municipi della definizione della destinazione degli oneri a scomputo, delle autorizzazioni commerciali e di occupazione di suolo pubblico, dei provvedimenti relativi ai Distretti Urbani del • Miglioramento dell’efficacia e della rapidità nella relazione tra Commercio, della gestione amministrativa della relazione con il terzo settore e delle Case delle amministrazione comunale e Associazioni ai Municipi municipale • Introdurre il principio per cui data una mancata risposta formale per un periodo di 60 giorni da parte dell’amministrazione comunale una proposta di provvedimento di un Municipio si intende accolta
Quartieri | Sportello unico dei servizi municipali LA PROPOSTA IN BREVE Nei vari Municipi esistono numerosi servizi, alcuni gratuiti e altri a pagamento, alcuni di comprovata e altri di dubbia utilità. La maggior parte di essi è sconosciuta alla gran parte dei cittadini residenti e city users. Accanto a opportune campagna informative è opportuno ricondurre a maggiore ordine, semplificando e omogeneizzando luogo, orari e modalità di accesso ai vari servizi che spesso hanno modalità di erogazione simili, e nella maggior parte dei casi non prevedono accesso digitale e sono concepiti con processi non al passo con i tempi. Inoltre, non vengono condivise le buone pratiche tra diversi Municipi, con il risultato che alcuni servizi di successo sono presenti solo su una parte del territorio comunale, e di una disparità di trattamento tra cittadini. AZIONI DA INTRAPRENDERE • Unificare il punto di contatto col pubblico e gli orari di apertura dei vari servizi municipali in ciascun Municipio OBIETTIVI • Digitalizzare l’accesso a tutti i servizi municipali • Razionalizzare ed omogeneizzare i servizi che dovranno prevedere tra le altre cose le seguenti • Semplificazione dell’interazione tra funzioni di prossimità, di cui andranno chiusi eventuali «doppioni» nei servizi comunali centrali: cittadini e servizi municipali • Eliminazione dei servizi inutili o sportello psicologico • Migliore valorizzazione dei servizi utili e garanzia di orari chiari, o sportello sanitario sufficientemente ampi per ciascun o sportello di assistenza legale servizio • Omogeneità di opportunità per i o sportello di ascolto per le donne cittadini tra vari i Municipi o sportello di orientamento al lavoro, gestito da volontari specializzati o sportello di supporto alle associazioni e alle startup
Quartieri | Nuovi impianti sportivi LA PROPOSTA IN BREVE A Milano esistono circa 130 impianti sportivi, circa 30 dei quali (soprattutto piscine) in gestione a Milanosport (società partecipata al 100% dal Comune) e il rimanente, circa 90, a concessionari privati. Le problematiche principali riscontrabili da parte dei gestori sono il rinnovo delle concessioni (modalità e tempistiche), la scarsa disponibilità di spazi per lo sport (indoor soprattutto e idonei per attività paralimpiche), affitti e utenze, la parificazione dei costi degli spazi (per evitare differenze in città), la semplificazione di autorizzazioni, burocrazia locale, accesso bandi/supporto, e infine i rapporti con le Scuole (semplificazione/coordinamento orari spazi palestra,...) Per quanto riguarda gli spazi, è emerso come diversi sport, tra i quali scherma, danza sportiva, twirling, sport rotellistici, tennis, hockey, cricket, padel facciano fatica a trovare una collocazione. Ne risente quindi la possibilità di poter esercitare attività sportiva e di consentire la crescita di società sportive, squadre e disciplineche non trovano una “casa” adeguata alle attuali esigenze. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Avviare la costruzione di campi e palazzetti che siano poi funzionali e agibili tutto l’anno e • Aumento della salute psico-fisica dei cittadini e accessibili a prezzi contenuti il corretto sviluppo, anche sociale, dei giovani • Ristrutturare gli impianti esistenti e garantire la gestione e manutenzione degli stessi • Incremento dell’aspettativa di vita in salute attraverso lo strumento del Partenariato Pubblico Privato (PPP) della popolazione urbana • Definire standard contrattuali per gli impianti e la definizione di uffici specializzati per • Affermazione di Milano come polo di attrazione per sport che, in contesti meno popolati, non gestire i bandi e il rapporto contrattuale con i soggetti privati avrebbero la massa critica per essere • Lanciare una tessera unica di abbonamento per gli impianti sportivi pubblici della città sostenibili a livello economico • Risparmio energetico e riduzione dell’impatto sull’ambiente attraverso ristrutturazioni e nuove tecnologie costruttive
Quartieri | Riqualificazione delle aree dismesse LA PROPOSTA IN BREVE L’intera città, e alcune zone in particolare, necessitano di interventi urgenti per una maggiore integrazione sociale. L’area milanese deve trasformarsi in un territorio allargato e multicentrico in grado di affrontare un’adeguata redistribuzione delle risorse e delle opportunità; le aree periferiche, periurbane e le polarità dell’area metropolitana devono diventare parte integrante, significativa e desiderabile di una città che intende essere equilibrata, sostenibile, inclusiva e, quindi, resiliente e competitiva. Uno dei fronti principali di intervento è certamente quello delle parti di città che versano in stato di abbandono e delle aree urbane caratterizzate da un tessuto urbanistico di scadente qualità, con edifici obsoleti dove è evidente il degrado non solo estetico, ma sociale e in alcuni casi con vere e proprie emergenze di ordine pubblico. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Avviare rapidamente gli interventi di rigenerazione, coinvolgendo i soggetti • Valorizzazione delle strutture inutilizzate detentori/proprietari delle aree nella puntuale • Incremento dell’igiene e della sicurezza dei • Creare una stretta collaborazione e una condivisione progettuale tra pubblico e privato con la definizione di modalità di utilizzo degli spazi recuperati che favoiscano il rafforzamneto di quartieri relazioni di prossimità, il supporto a start-up e il terzo settore, servizi per i residenti, percorsi • Riconnessione del tessuto urbanistico e di digitalizzazione, incremento della sostenibilità, economia circolare sociale • Progettare riqualificazioni nei quartieri periferici atte a sostenere e incrementare lke attività negli albiti della cultura, del tempo libero, dello sport, la nascita di centri di vita sociale • Promuovere ed incentivare gli interventi funzionali all’integrazione tra il tessuto abitativo esistente e quello di nuova realizzazione, come centri polifunzionali, incubatori di attività sociali, aree giochi
COMUNITÀ
Comunità | Accoglienza per chi arriva in città PROPOSTE Milano è una città che attrae ogni anno decine di migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e da altri Paesi europei. Tuttavia trasferirsi in una nuova città non è mai semplice, soprattutto se si tratta di una piccola metropoli, come il capoluogo meneghino. Che si tratti di studenti, giovani lavoratori o giovani famiglie, sono tanti gli oneri che bisogna sbrigare una volta arrivati in città, soprattutto se si arriva da una città straniera, in cui la macchina burocratica-amministrativa funziona secondo regole diverse. OBIETTIVI PROPOSTE • Aumento dell’ospitalità della città nei • Avviare un progetto sperimentale a livello comunale rivolto a chi si trasferisce a Milano. Il confronti di chi arriva comune destina alcune risorse alla creazione di sportelli municipali e/o telematici/digitali che forniscono assistenza e informazioni a chi si è appena trasferito in città • Promozione dei servizi di quartiere • Riduzione dei fenomeni di free riding involontario (es. mancato pagamento • Costruire un portale «Welcome to Milan» destinato a chi arriva a Milano contenente i principali TARI) oneri a carico dei nuovi cittadini, indicazioni su come espletarli e informazioni utili per la sua nuova vita. Il servizio/portale dovrebbe fornire anche informazioni sui vari municipi/quartieri • Sostegno alla conversione degli arrivi per aiutare i nuovi arrivati ad orientarsi all’interno della loro «città a 15 minuti» promuovendo la temporanei in cambi di residenza vita di quartiere e le realtà locali (possibile apertura a negozi) 23
Comunità | Incremento dei posti negli asili nido LA PROPOSTA IN BREVE A Milano scarseggiano i posti negli asili nido pubblici. Nell’anno in corso (2020-2021), a fronte delle 10.482 nuove domande di iscrizione, solo 3.925 sono state accolte dal Comune di Milano. Per le famiglie dei bambini che non hanno trovato un posto nelle strutture pubbliche o in convenzione si prospettano due strade: la ricerca di strutture private o l’esclusione dal servizio con conseguente cura domestica da parte di familiari o tate/babysitter. Un’ulteriore dimensione da considerarsi è quella familiare: l’assenza di un servizio pubblico per tutti fa sì che spesso i bambini iscritti al nido provengano da famiglie con redditi maggiori, ove entrambi i genitori sono lavoratori. Inoltre, Milano è meta di immigrazione inter-regionale, e questo comporta l’assenza per molte famiglie di una rete di aiuto sulla quale fare affidamento. L’assenza di posti nido e di una rete familiare di supporto si traducono frequentemente nell’abbandono femminile del mercato del lavoro (50% dei casi). Non da ultimo, i nidi milanesi e lombardi pubblici o convenzionati sono tra i più costosi d’Italia (€465 mensili per ISEE oltre i €27.000). Si propone un incremento dell’offerta tramite: aumento posti nelle strutture pubbliche, con ampliamento delle esistenti e/o creazione di nuove; incremento dei posti in strutture private convenzionate; obbligo di creazione di nidi aziendali; agevolazione all’apertura di servizi educativi di tipo domestico. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Aumentare l’offerta di sezioni primavera dedicate ai bambini di 24-36 mesi, che • Sostegno alla socializzazione e all’integrazione richiedono un minor contributo economico da parte delle famiglie dei più piccoli nella comunità locale. • Inserire la costruzione di nuovi asili nido nei progetti di housing attualmente in fase di • Supporto ai giovani nuclei familiari, soprattutto di implementazione da parte del Comune reddito medio e medio-basso • Censire le strutture esistenti già a disposizione dei CAM al fine di essere parzialmente dedicate allo scopo • Riduzione dell’abbandono femminile del mercato • Agevolare la costituzione di nidi domiciliari sotto la supervisione comunale sia per quanto del lavoro riguarda la formazione degli educatori, sia per la concessione di alloggi e strutture ad affitto calmierato per la realizzazione • Introdurre un parziale contributo comunale per il servizio, anche solo in modo transitorio nel caso in cui dovesse verificarsi un’armonizzazione del bonus esistente alle rette medie regionali
Comunità | Estensione agevolazione TARI LA PROPOSTA IN BREVE L’attuale regolamento TARI prevede un’agevolazione del 25% della quota variabile in caso di nuclei familiari uguali o maggiori a 4 persone, con limite di metratura dell'abitazione pari a 120 mq. Nel caso in cui un nucleo familiare si riduca per cause legate a separazione, divorzio o vedovanza, tale agevolazione viene azzerata se l’appartamento ha una metratura superiore a 80 mq, con conseguente aumento della spesa pro capite del 33%. L’unica agevolazione a cui nuclei familiari con un genitore e due figli minorenni possono accedere è una riduzione del 10% sulla quota variabile, solo però se l’abitazione è di superficie inferiore agli 80 mq. Qualora non lo fosse, nell’evenienza di una riduzione del nucleo familiare, la quota procapite aumenterebbe in questo caso di circa il 20%. L’attuale regolamento, dunque, non considera che separazione, divorzio o vedovanza configurano il più delle volte una riduzione del reddito familiare. Si propone, pertanto, il mantenimento dell’attuale agevolazione sulla TARI anche nei suddetti casi. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Estendere l’agevolazione TARI al 25% nei casi di separazione, divorzio o vedovanza per • Riduzione della pressione fiscale sui nuclei nuclei familiari con un genitore e due figli a carico familiari la cui riduzione del numero di componenti non corrisponde a una diminuzione della spesa procapite
Comunità | Agenzia per valutazione dell’impatto di genere LA PROPOSTA IN BREVE La Valutazione dell’Impatto di Genere e del Bilancio di Genere sono di grande importanza sociale e un importante strumento politico. La valutazione dell’impatto di genere consiste nella raccolta e successivo utilizzo di dati disaggregati al fine di individuare criticità a indirizzare le risorse economiche a politiche per la riduzione del gap di genere. Dal 2002, l’UE chiede la creazione di un’agenzia per la VIG e il BDG agli stati membri ma al momento il Ministero delle Pari Opportunità italiano non si è ancora adeguato. L’assenza di un’Agenzia per la VIG e il DBG anche nel Comune di Milano non crea le condizioni per un efficiente raggiungimento della parità di genere. Parità di genere sempre più necessaria in una società globalizzata e altamente competitiva. Il mondo economico da tempo chiede, infatti, un maggior coinvolgimento della produttività della componente femminile, tema molto sentito da Azione a livello anche nazionale. OBIETTIVI AZIONI DA INTRAPRENDERE • Istituire un’Agenzia Comunale per la Valutazione dell’Impatto di Genere (VIG) e • Rafforzamento la sensibilità verso le del Bilancio di Genere (BDG) disuguaglianze di genere • Raccolta di dati solidi e aggiornati per definire politiche efficaci nella lotta al gender gap • Consolidamento del profilo innovativo del Comune, all’avanguardia rispetto anche all’attuale standard ministeriale
TERZO SETTORE
Terzo Settore | Casa delle associazioni diffusa LA PROPOSTA IN BREVE Le Case delle Associazioni, presenti in quasi tutti i Municipi, sono nate dalla corretta intuizione della giunta Moratti che la fornitura di spazi e strutture alle associazioni potesse fungere da volano per le associazioni, il cui tessuto è particolarmente denso e vivace nella capitale italiana del Terzo Settore. Tuttavia le modalità di attuazione attuali ne limitano fortemente l’impatto. Gli orari di apertura delle Case non sono quelli ottimali per la vita associativa (in gran parte concentrata nella fascia 17-22), le strutture sono poco avanzate e funzionali (pochi pc e datati, pochi armadi e spazi per oggetti…). Si è inoltre verificata una sovra-adesione nella Casa di Via Marsala (Municipio 1), più ambita per la posizione centrale. Gli attuali strumenti digitali rendono in parte obsoleti alcune dei concetti su cui si fondano le case delle Associazioni: il portierato può essere sostituito da un sistema di smart-access con badge forniti ad utenti precedentemente identificati dall’amministrazione nell’ambito delle associazioni iscritte agli albi municipali; gli spazi che il comune può fornire al terzo settore sono molti di più e con caratteristiche più eterogenee di quelli in cui sono collocate le Case. Inoltre, le risorse umane attribuite alle Case non hanno competenze specifiche per favorire crescita e fioritura dell’associazionismo. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Informatizzare la gestione degli albi associativi municipali e fusione in un unico albo comunale • Incremento dell’impatto delle Case delle Associazioni come volano del Terzo Settore cittadino in grado di • Mettere in rete di tutti gli spazi comunali con un unico sistema di prenotazione online, ad dispiegarne il potenziale e favorirne crescita e sviluppo uso gratuito o con prezzi calmierati per le associazioni • Incremento del tasso di utilizzo dei beni demaniali • Informatizzare gli accessi agli edifici comunali con sistemi app/badge utilizzabili solo da comunali persone identificate come membri delle associazioni iscritte agli albi • Garanzia dello svolgimento in sicurezza della cita associativa incentivando la strutturazione dei gruppi • Predisporre l,’adeguamento tecnologico degli spazi più rilevanti e delle strutture delle informali Case delle Associazioni (pc, postazioni ufficio, ascensori..) • Attivazione di un dialogo costante con il Terzo Settore • Istituire un ufficio per il terzo settore fornito di personale con competenze specifiche, con cittadino, consentendo di supplire col volontariato dove il il compito e in grado di fornire servizi e assistenza alle associazione per il loro sviluppo pubblico non arriva qualitativo e la crescita delle relative attività
GIOVANI
Giovani | Rilancio dei Centri di Aggregazione Giovanile LA PROPOSTA IN BREVE I Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) sono spazi nati con l’idea di essere un punto di incontro per i giovani nei vari quartieri di Milano, promuovendo attività formative, culturali e ricreative. Nonostante l’importanza nel supporto fornito ad alcune categorie di giovani svantaggiati, rimangono una realtà poco conosciuta alla maggior parte die giovani, finendo per essere centri di supporto e integrazione più che aggregazione. Occorre un rilancio di questi centri per renderli veri e propri punti di riferimento per i giovani in generale, abbattendo le barriere tra quelli con e senza difficoltà specifiche, e migliorare la loro offerta e distribuzione territoriale in modo da venire incontro alle nuove esigenze dei giovani. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Introdurre modalità di co-gestione dei CAG tra associazioni giovanili e amministrazione comunale, facendo anche leva sul Servizio Civile per il reperimento del personale · Incremento dell’impatto aggregativo di spazi dedicati • Avviare un piano di comunicazione per i CAG ai giovani inclusivi e trasversali · Incentivo del divertimento in spazi controllati, sicuri e • Rafforzare i CAG già esistenti tramite l’introduzione di ulteriori servizi che rappresentano elementi attrattivi per i giovani: caffetteria, area studio anche all’aperto, zone relax, impianti per l’organizzazione ben gestiti per togliere gli adolescenti dalla strada di eventi di quartiere, sale musica e fotografia, etc. · Potenziamento dell’offerta di servizi ai giovani · Rafforzamento dell’integrazione generazionale • Implementare il sostegno allo studio non solo ai più piccoli, ma anche ai liceali e agli universitari, per favorire l’integrazione giovanile • Prevedere un palinsesto di eventi tanto ludici (es. aperitivi, concerti, tornei sportivi) quanto culturali (es. dibattiti, conferenze, mostre) • Aumentare il numero di CAG per rendere l’offerta più omogenea sul territorio comunale rispetto al rapporto area/giovani di ciascun Municipio
Giovani | Giovani talenti per l’amministrazione LA PROPOSTA IN BREVE L’attuale organico del Comune di Milano è per la maggioranza costituito da personale oltre i 50 anni di età. La mancanza di giovani nell’amministrazione comunale non solo determina un’esclusione di questo gruppo demografico dalla possibilità di intraprendere una carriera nella PA, ma impedisce anche a nuove competenze, soprattutto digitali, di contribuire all’efficientamento delle attività del Comune. Inoltre, gli attuali criteri e modalità concorsuali non rispecchiano le migliori pratiche di selezione del personale che sempre più amministrazioni pubbliche europee stanno mutuando dal settore privato (benchmark: Civil Service Fast Stream UK). È opportuno il lancio di un piano d’azione composito per svecchiare la pubblica amminsitrazione e favorire l’ingresso dei mkigliori talenti. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Pianificare una campagna pubblicitaria dei concorsi del Comune di Milano su • Incentivo all’assunzione di giovani al Comune di Instagram e altri canali social rivolta a persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni Milano • Inserire assunzioni di personale nel Documento Unico Programmato 2023-2025 che • Introduzione di nuove competenze, soprattutto prevedano l’utilizzo diffuso del concorso lavoro-formazione, in grado di competere con digitali l’offerta lavorativa nel privato • Innovazione e semplificazione delle procedure della PA comunale • Modificare le prove scritte e il colloquio dei concorsi del Comune di Milano per renderli più simili alle migliori pratiche Europee • Ammodernamento dei processi di selezione del personale • Modificare il Regolamento Ordinamento Uffici e Servizi per aumentare i poteri, la discrezionalità, il raggio d’azione e la trasparenza del Nucleo Indipendente di Valutazione della Performance
Giovani | Progetto pilota metropolitana notturna LA PROPOSTA IN BREVE Stante un’indagine condotta da Fipe e Censis, il settore della cosiddetta ‘night economy’ genera in Italia un indotto di circa €70 miliardi all’anno, occupando 1,4 milioni di persone e supportando non solo il settore della ristorazione e dei locali notturni (€22,3 miliardi), ma anche quello del commercio (37 miliardi), dei trasporti (2,5 miliardi), della cultura (1,4 miliardi) e del fitness (4 miliardi). Milano detiene il primato nell’avanguardia e appetibilità della sua vita notturna, da anni considerata il meglio che l’Italia abbia da offrire. La pandemia ha, tuttavia, causato una brusca battuta d’arresto per questo settore, indubbiamente tra i più colpiti dall’introduzione delle misure di contrasto alla diffusione del virus (chiusure prolungate, distanziamento sociale, coprifuoco, etc.). Si propone un progetto pilota di metropolitana notturna per dare ulteriore stimolo al settore e, al contempo, testare la sua fattibilità operativa di lungo termine. Benchmark cui ispirarsi sia sotto un profilo implementativo che di stima dei benefici è la London Underground - the Tube. OBIETTIVI AZIONI DA INTRAPRENDERE • Rilancio della night economy della città Avviare un progetto pilota di sperimentazione della metropolitana notturna nei weekend nel periodo febbraio- • Estensione dell’offerta di servizi a cittadini e turisti aprile 2022: • Supporto logistico a grandi eventi quali le Olimpiadi invernali 2026 e il Salone del Mobile • Estensione della operabilità di tutte le linee per le sole tratte urbane il venerdì e il sabato notte per un totale di 26 giorni • Ampliamento delle opportunità di incontro per i giovani • Copertura di 115 ore aggiuntive a settimana, corrispondenti a 343 corse (+6% sull’attuale servizio) • Consolidamento del profilo innovativo e • Frequenza minima di 20 minuti per qualsiasi fermata all’avanguardia di Milano nel panorama europeo • Riorganizzazione delle attività di controllo e manutenzione • Realizzazione di una proposta da anni avanzata dai • Potenziamento dell’organico ATM e del servizio di vigilanza e sicurezza cittadini • Sviluppo di un piano per la riduzione dell’inquinamento acustico
Giovani | Piano di riposizionamento della movida LA PROPOSTA IN BREVE La cosiddetta «movida» è uno dei fenomeni che più porta all’esasperazione dei conflitti tra le opposte esigenze nelle aree urbane: da un lato quella dei giovani e di chi vuole godere della vita notturna della città, dall’altro quella dei residenti delle aree interessate, spesso sottoposti a diversi disagi come rumore ben oltre i limiti di legge, disagi nell’accesso alle proprie case con o senza vetture, diminuzione della sicurezza. Un caso emblematico di «mala movid» è quello di Corso Garibaldi dove, in assenza di una risposta fattiva dell’amministrazione, i residenti del civico 104 hanno presentato ricorso al TAR ottenendo ragione nel giugno 2021 e costringendo il Comune a imporre limiti irrealistici ai locali che prevedono la chiusura dei dehors alle ore 24 e la fine dell’asporto alle 22. Alcuni interventi, come la firma di accordi tra l’amministrazione e i gestori dei locali, o la limitazione dell’asporto possono solo limitare o rimandare il problema. Per una soluzione definitiva occorre identificare una strategia win-win dove sono salvaguardati gli interessi di entrambe le parti. Il modello dovrebbe essere quello di un piano di lungo periodo per il riposizionamento della movida, portato avanti da diverse città. A Barcellona, ad esempio, lo spostamento dei locali notturni sulla costa nella zona della Barceloneta ha permesso da un lato di rivitalizzare il quartiere da tempo mal frequentato nelle ore notturne, dall’altro di collocare la movida delle ore più sensibili in un’area della città lontano dalle abitazioni dove l’impatto era notevolmente limitato. L’effetto più rilevante è stato l’affermazione di Barcellona come «capitale» della vita notturna europea accanto a Berlino, con un considerevole impatto economico diretto, indiretto e indotto. Anche a Milano esistono zone a bassa intensità di residenti (Piazza Affari, Stazione Centrale e Magazzini Raccordati, Parco Sempione, adiacenze dei cimiteri Monumentale e Maggiore) che potrebbero essere destinate alla movida, ottenendo una riqualificazione indiretta dei luoghi. Un piano così ambizioso può essere realizzato solo con un dialogo attivo e una comunità di intenti tra amministrazione e gestori. OBIETTIVI AZIONI DA INTRAPRENDERE • Apertura di un tavolo di discussione permanente tra gestori dei locali e amministrazione comunale • Mitigazione dei conflitti tra fruitori della «movida» e residenti, e ricollocamento della vita notturna in aree a • Identificazione congiunta di aree adatte alla collocazione della vita notturna e di corrispondenti incentivi impatto limitato economici (es. defiscalizzazione temporanea per lo spostamento, azzeramento imposte comunali, regole agevolate per la gestione notturna, bandi per parziale cofinanziamento comunale dei lavori per lo • Riqualificazione indiretta di aree degradate e insicure spostamento) e redazione di un piano di spostamento da attuare in 5 anni attraverso la presenza diurna e notturna di giovani • Programmazione di eventi di richiamo internazionale legati alla vita notturna con lo scopo dell’affermazione • Incremento della qualità e dei ricavi legati alla vita di Milano a livello europeo notturna, con impatto indiretto nel settore delle arti creative • Definizione congiunta di una offerta di vita notturna di qualità, con incremento della componente di arti creative e dello spettacolo e dei relativi ricavi e un contributo al rilancio del settore • Rilancio del ruolo di Milano nella vita notturna europea
ECONOMIA E LAVORO
Economia | Polo-Museo internazionale della Moda LA PROPOSTA IN BREVE Nello scenario globale, Milano rappresenta il centro della moda italiana ed è una delle Big Four, ovvero delle quattro capitali mondiali della moda insieme a Parigi, New York e Londra, il che comporta un indotto di €3,5 miliardi nella Città metropolitana di Milano (€1,4 solo nel Comune di Milano). Rispetto alle altre metropoli, Milano non può contare però su un luogo simbolo, su uno spazio fisico e polifunzionale che rappresenti in maniera stabile e strategica la cultura, la creatività, l’unicità e la visione innovativa della moda italiana. Questo limite impatta sul posizionamento della città in ambito internazionale, nonostante il settore della moda rappresenti nel contesto italiano uno dei pochi con una solida leadership globale. Si propone l’istituzione di un Polo-Museo Internazionale della Moda che funga da spazio permanente e polifunzionale e che faccia da cardine e punto di riferimento per tutto il settore proiettando il potenziale del sistema moda verso i mercati internazionali AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI ● Realizzare uno spazio permanente e polifunzionale dal grande richiamo simbolico che connetta la tradizione della moda italiana al suo futuro, intercetti i circuiti internazionali della moda e che sia • Recupero nel confronto con le altre capitali della propedeutico allo sviluppo della città e del settore. Attorno a esso si dovranno sviluppare: moda ○ Una sede iconica per esposizioni, servizi, eventi, manifestazioni culturali che recuperino il significato • Creazione di un polo attrattore culturale, turistico della moda come specchio di fenomeni sociali, modi di vivere, tendenze, stili e tensione al e di talenti creativi e tecnologici cambiamento • Catalizzazione delle risorse delle istituzioni ○ Un centro di gravitazione di organizzazioni ed istituzioni all’avanguardia nella ricerca, nella pubbliche locali, nazionali ed europee formazione, nella pratica professionale, nell’artigianato di qualità e nell’utilizzo di nuove tecnologie • Attrazione di capitali e donazioni da parte di digitali privati e di imprese ○ Un luogo di alta formazione per i manager e i creativi del futuro • Sostegno allo sviluppo di competenze nel campo ○ Un luogo di attrazione per creativi, innovatori e studiosi della fusione tra competenze creative e della moda e ulteriore stimolo alla sua competenze industriali e artigianali innovazione ○ Un centro di attrazione turistica di qualità con servizi per il tempo libero • Attrazione di turisti
Economia | Orientamento al cliente e pragmatismo LA PROPOSTA IN BREVE Il mondo privato sta andando oltre il mero concetto di “soddisfazione dei clienti”, innovandolo verso le nuove frontiere della customer intimacy e, più recentemente, della customer obsession, ovvero una profonda e genuina ossessione per il cliente, per comprenderlo al meglio, per anticipare i suoi bisogni, per servirlo al meglio. Sebbene il Comune di Milano, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, non possa essere considerato inefficiente, il confronto con i cittadini e con i professionisti ha mostrato una serie di criticità che hanno una matrice comune. Tra gli esempi figurano abbandono dei rifiuti, orti abusivi, inefficienza degli uffici comunali, che presentano due elementi costanti: il poco interesse alla prospettiva dei cittadini e lo scarso senso di pragmatismo. Tutto ciò si riversa sulla reputazione della città e ne indebolise la capacità di attrarre investimenti a casua della percezione di inefficienza. Occorre predisporre una serie di misure volte a traslare il punto di vista della PA comunale verso il cittadino. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI (QUANTITATIVI E QUALITATIVI): • Riduzione del tempo improduttivo dedicato dai • Avviare uno svolgimento capillare e costante di indagini di Customer Satisfaction cittadini nel confronto con la Pubblica Amministrazione • Introdurre programmi formativi, dal taglio molto pratico, sui temi della soddisfazione del • Miglioramento della reputazione della Pubblica cliente/utente presso gli enti della PA Amministrazione locale, con ricadute motivazionali anche sui dipendenti del Comune di • Adottare logiche di revisione dei processi interni dove veri utenti collaborano al disegno degli Milano e delle società a esso collegate stessi • Miglioramento della capacità di attrarre investimenti sulla città
Economia | Brand istituzionale per Milano LA PROPOSTA IN BREVE Milano è una meta molto gradita ai turisti che la scelgono come destinazione. Tuttavia, essa funge più spesso che non come luogo di transito dei grandi flussi turistici più che baricentro degli stessi. Ciò può dipendere enormemente dalla narrazione che ne viene fatta. Accade spesso, infatti, che le città non siano percepite per quello che sono e che possono offrire, ma per l’immagine, la reputazione e i pregiudizi che portano. Questo è il caso di Milano, la cui idea diffusa nell’immaginario fa sì che la maggioranza dei turisti (97%) mantenga o migliori la sua opinione della città, laddove solo il 3% ne rimane deluso. Nel contesto competitivo tra metropoli, sia a livello europeo che a livello mondiale, il posizionamento del “brand” Milano assume un ruolo di fondamentale importanza strategica per lo sviluppo futuro del turismo e della città stessa e su di esso è necessario agire. Il modello principe di riferimento è New York, con il suo celebre brand “I love New York”. Esperienza simile è quella di Parigi, la quale ha avuto la capacità di “brandizzare la bellezza”. AZIONI DA INTRAPRENDERE OBIETTIVI • Ritorno dei turisti di passaggio • Definire un logo per Milano che sia immediatamente riconoscibile per dare coerenza all’identità e all’immagine complessiva della città • Rafforzamento di reputazione e immagine percepita di Milano, soprattutto all’estero • Adottare una strategia di sistema che conferisca uniformità alla comunicazione che si fa dell’identità della città e del territorio circostante • Stimolo all’interesse verso la città come destinazione per viaggi (anche) di svago • Introdurre una maggiore cooperazione tra i soggetti, istituzionali e non, maggiormente interessati alla valorizzazione e alla promozione di Milano e di tutta l’area circostante • Ampliamento in più direzioni dell’immaginario legato a Milano • Passare ad un utilizzo sistematico del brand, non solo per merchandising legato al turismo • Differenziazione a livello di brand tra tutte le mete turistiche europee e italiane
Puoi anche leggere