Programmazione della Trasformazione digitale dei servizi dell'Ente

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Programmazione della Trasformazione digitale dei servizi dell'Ente
Allegato alla Delibera
                 Giunta Comunale n. 27 del 25 febbraio 2021

    Programmazione
           della
Trasformazione digitale dei
      servizi dell’Ente

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1.Introduzione.
Il decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020
n. 120, ha accelerato la trasformazione digitale dei servizi delle pubbliche amministrazioni.

A partire dal 28 febbraio 2021 (sempreché non intervenga una proroga) le amministrazioni dovranno:
     1. avviare programmi di trasformazione digitale;
     2. aderire obbligatoriamente alla piattaforma PagoPA, pur consentendo l’uso di altre modalità
        di pagamento;
     3. consentire l’accesso ai propri servizi in rete mediante SPID.

1.1- I programmi di trasformazione digitale
Il Titolo III (articoli dal 23-bis al 37-bis) del DL 76/2020, riformando il d.lgs. 82/2005 (il Codice
dell’amministrazione digitale - CAD), e intervenendo su altre disposizioni legislative e regolamentari, ha
inteso concretizzare la transizione al digitale della pubblica amministrazione.

La lett. f) dell’art. 24) del DL 76/2020 reca le disposizioni con le quali il legislatore ha novellato l’art. 64-
bis del d.lgs. 82/2005.

L’art. 64-bis del CAD, al comma 1, stabilisce che le pubbliche amministrazioni debbano rendere
“fruibili i propri servizi in rete, in conformità alle Linee guida, tramite il punto di accesso
telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri
per la finanza pubblica”.

L’onere di digitalizzare i servizi grava non solo sulle pubbliche amministrazioni ma investe anche:
 i gestori di servizi pubblici, comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico
    interesse;
 le società a controllo pubblico, escluse le società quotate sempreché non gestiscano servizi
    pubblici.

Il DL 76/2020 (art. 24, lett. f) ha aggiunto, all’art. 64-bis del CAD, i commi 1- ter, 1-quater e 1-quinquies:

   comma 1-ter: prevede che amministrazioni pubbliche, gestori di pubblici servizi e società in
    controllo pubblico, rendano “fruibili i propri servizi in rete tramite applicazione su dispositivi mobili
    anche attraverso il punto di accesso telematico”, salvo che non sussistano “impedimentidi natura
    tecnologica” attestati da PagoPA Spa.
   comma 1-quater: stabilisce che per rendere fruibili i servizi anche in modalità digitale, i soggetti
    obbligati debbano avviare i “relativi progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio
    2021”.
   comma 1-quinquies: dispone che la violazione di quanto sopra costituisca “mancato raggiungimento
    di uno specifico risultato e di un rilevante obiettivo da parte dei dirigenti responsabili delle strutture
    competenti” e, pertanto, comporti “la riduzione, non inferiore al trenta per cento della
    retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei

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dirigenti competenti”.

In più, sempre il comma 1-quinquies dell’art. 64-bis del CAD, dispone il “divieto di attribuire premio
incentivi nell'ambito delle medesime strutture” in caso di violazione delle disposizioni dei precedenti
commi 1-ter e 1- quater.

L’art. 64-bis del CAD, pertanto, impone di rendere accessibili i servizi in rete, via web, tramite
“applicazione su dispositivi mobili” anche attraverso “il punto di accesso telematico”. Il punto di accesso
telematico, attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, consiste nella applicazione “IO”.
L’App “IO”, a disposizione di tutte le pubbliche amministrazioni, consiste in una piattaforma unica
integrata con le piattaforme abilitanti (quali, ad esempio, PagoPA, SPID e CIE), con la quale relazionarsi
in modo personalizzato con il cittadino.

Per agevolare le amministrazioni, il gruppo di sviluppo della App IO, presso il Dipartimento della
Trasformazione Digitale, ha riassunto in una “Guida”, tutte le informazioni necessarie per procedere
all’integrazione. La Guida propone la App IO come “un canale che qualsiasi ente pubblico può utilizzare
per inviare comunicazioni ai propri utenti: fornire aggiornamenti, ricordare scadenze o richiedere
pagamenti relativi ad un determinato servizio”.

Per implementare i servizi tramite la App sono necessarie quattro fasi:
 a) identificare quali servizi possono essere erogati tramite IO;
 b) predisporre l’integrazione tecnologica sfruttando le API di IO;
 c) revisionare e firmare la documentazione legale per aderire a IO;
 d) comunicare ai cittadini che potranno trovare i tuoi servizi su IO.

 a) La App IO permette l’erogazione di diversi tipi di servizi, quali: avvisi di pagamento, con possibilità
 di pagare con la stessa App; promemoria di scadenze; notifiche e aggiornamenti vari.
 Pertanto, il primo passo per utilizzare IO è quello di “identificare un insieme di servizi chiave da cui
 partire, per poi predisporre il contenuto e le funzioni dei messaggi che saranno inviati ai cittadini”.
 E’ fondamentale identificare servizi che portino “un alto valore aggiunto al maggior numero di
 cittadini”, come ad esempio la possibilità di ricevere e pagare una multa direttamente dal proprio
 smartphone, gestire le spese scolastiche per i propri figli, essere rapidamente aggiornati in caso di
 allerte.
 La Guida, prodotta dal gruppo di sviluppo della App, propone anche un “indice di servizi e messaggi”,
 un foglio di lavoro che reca un “elenco esemplificativo di servizi che possono essere offerti tramite IO,
 i relativi template di messaggio e una serie di esempi di messaggi già compilatida cui prendere
 spunto” (l’elenco propone, ad esempio: l’invio di promemoria di pagamenti della TARI, piuttosto che
 avvisi circa l’emissione di atti di accertamento, oppure il promemoria della scadenza del pass per
 acceder alla ZTL, ecc.).

 b) Le comunicazioni di un servizio digitale richiedono un’integrazione software (app to app). In pratica,
 il software (l’applicazione) con cui l’ente gestisce il servizio deve poter “dialogare” con l’applicazione
 che gestisce le comunicazioni su IO.
 Questa, evidentemente, è un’attività della quale dovranno occuparsi le “figure tecniche responsabili
 del funzionamento di quel servizio digitale”.
 Per integrarsi a IO, infatti, è necessario: associare ad ogni specifico servizio una “API key”;

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integrare il software con IO, utilizzando le API che consentono l’invio dei messaggi.

 c) Attraverso “IO”, l’ente potrà erogare servizi digitali, veicolando comunicazioni e “call to action”. Per
 fornire questi servizi, sarà necessario gestire i dati personali dei cittadini con cui ci si interfaccia.
 Pertanto, prima di avviare l’uso della app è necessario:

       verificare i dati personali trattati per ciascun servizio;
       pubblicare, sul sito web istituzionale dell’ente, un’informativa privacy che, per ciascun servizio,
        spieghi in modo chiaro ed esaustivo che tipo di dati vengono trattati da ciascun canale con cui il
        servizio è erogato, incluso “IO”;
       sottoscrivere un accordo per aderire a “IO”, che include la definizione del “rapporto tra il Team
        per la Trasformazione Digitale, responsabile dello sviluppo di IO, e l’ente, nonché le modalità di
        gestione di sicurezza e privacy previste da IO”.

   In attesa del rilascio del back-office dedicato agli enti, è necessario contattare il gruppo di sviluppo
   della App, presso il Dipartimento della Trasformazione Digitale. Successivamente, sarà possibile
   registrarsi in back office “indicando una o più figure delegate alla gestione dei servizi dell’ ente su
   IO e una figura incaricata come legale rappresentante dell’ente”.

   d) Terminata l’implementazione della App, “sarà importante mettere i cittadini a conoscenza di
   questa possibilità”. Rendere nota l’accessibilità di servizi tramite la App IO ha una duplice finalità:
       invitare i cittadini a cogliere i vantaggi di accedere ai servizi da smartphone, favorendone
        cosìl’utilizzo da parte di un buon numero di persone da subito;
       valorizzare l’approccio innovativo e l’impegno dell’ente nell’accelerare la trasformazione digitale.

1.2- PagoPA
L’art. 65 comma 2 del d.lgs. 217/2017, come modificato dal DL 76/2020, art. 24 comma 2 lett. a), ha
previsto l'obbligo per i prestatori di servizi di pagamento abilitati di utilizzare esclusivamente la
piattaforma “PagoPA” (di cui all’art. 5 comma 2 del d.lgs. 82/2005) per pagamenti verso lepubbliche
amministrazioni a decorrere dal 28 febbraio 2021.

La medesima norma, inoltre, stabilisce che per consentire i pagamenti digitali da parte dei cittadini, tutti
i soggetti elencati all’art. 2 comma 2 del CAD, siano obbligati:
    - a integrare i loro sistemi di incasso con la piattaforma PagoPA
    - ovvero “ad avvalersi, a tal fine, di servizi forniti da altri soggetti”, di cui allo stesso art. 2, comma 2,
        del CAD, “o da fornitori di servizi di incasso già abilitati ad operare sulla piattaforma”.

Come precisato, l’obbligo riguarda tutti i soggetti elencati dall’art. 2 comma 2 del CAD, quindi:
 le pubbliche amministrazioni elencate all’art. 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. (comprese le
   autorità di sistema portuale, e le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e
   regolazione);
 i gestori di servizi pubblici, comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico
   interesse;
 le società a controllo pubblico, come definite nel TUSPP (d.lgs. 175/2016 e s.m.i.), escluse le

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società quotate.

Il mancato adempimento dell'obbligo “rileva ai fini della misurazione e della valutazione della
performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale”.

Le “Linee Guida per l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori
di pubblici servizi” (Linee guida di PagoPA) adottate dall’AgID, precisano che al sistema PagoPA, che
“rappresenta il sistema nazionale dei pagamenti elettronici in favore delle pubbliche amministrazioni e
degli altri soggetti tenuti per legge all’adesione”, gli enti creditori possono affiancare
esclusivamente i seguenti metodi di pagamento:

 a) delega unica F24 (cosiddetto modello F24) fino alla sua integrazione con il Sistema PagoPA;
 b) Sepa Direct Debit (SDD) fino alla sua integrazione con il Sistema PagoPA;
 c) eventuali altri servizi di pagamento non ancora integrati con il Sistema PagoPA e che non risultino
    sostituibili con quelli erogati tramite PagoPA poiché una specifica previsione di legge ne impone la
    messa a disposizione dell’utenza per l’esecuzione del pagamento;
 d) per cassa, presso il soggetto che per tale ente svolge il servizio di tesoreria o di cassa.

Dalle Linee Guida emerge la possibilità di un uso non esclusivo del sistema PagoPA e la facoltà di
accettare anche altri metodi di pagamento, quali, oltre ai contanti, il modello “F24”, la domiciliazione
bancaria (il Sepa Direct Debit – SDD), nonché altri servizi non meglio identificati, nella misura in cui non
siano ancora integrati con PagoPA.

1.3- SPID

Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale dei cittadini (SPID) è normato dall’art. 64 del
CAD: “per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e
imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell'Agenzia per l'Italia Digitale, il sistema pubblico per la
gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese”.

Il sistema SPID dovrebbe essere lo strumento principale per accedere ai servizi digitali dellepubbliche
amministrazioni (art. 64, comma 2-quater, del CAD): “L'accesso ai servizi in rete erogati dalle pubbliche
amministrazioni che richiedono identificazione informatica avviene tramite SPID”. Ma in realtà, lo stesso
CAD affianca allo SPID sia la “carta d’identità elettronica”, sia la “carta nazionale dei servizi” quali
strumenti per l’accesso ai servizi in rete delle pubbliche amministrazioni (commi 2- quater e 2-nonies,
art. 64 del d.lgs. 82/2005).
Le amministrazioni devono dotarsi del sistema di accesso SPID a propri servizi secondo le modalità
definite con il DPCM 24/10/2014 (recante la “Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la
gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese -SPID-, nonché dei tempi e delle modalità di
adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese).

Dopo le modifiche apportate dal DL 76/2020, la disciplina delle modalità di accesso ai servizi in rete,
prevede:

 ⮚ che dal 28 febbraio 2021 le pubbliche amministrazioni, comprese le autorità di sistema portuale, e

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le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, facciano uso
  esclusivamente di “identità digitali” (SPID), carta di identità elettronica (CIE) e carta nazionale dei
  servizi (CNS), “ai fini dell'identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete” (comma
  3-bis dell’art. 64 del CAD);
⮚ dal 28 febbraio 2021, inoltre, sarà vietato alle pubbliche amministrazioni “rilasciare o rinnovare
  credenziali per l'identificazione e l'accesso dei cittadini ai propri servizi in rete, diverse da SPID, CIE
  o CNS, fermo restando l'utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e,
  comunque, non oltre il 30 settembre 2021 (articolo 24, comma 4, del DL 76/2020);
⮚ la violazione dell'art. 64, comma 3-bis, quindi dell’uso esclusivo di SPID, CIE e CNS per l’accesso ai
  servizi da parte dei cittadini, “costituisce mancato raggiungimento di uno specifico risultato e di un
  rilevante obiettivo da parte dei dirigenti responsabili delle strutture competenti e comporta la
  riduzione, non inferiore al trenta per cento della retribuzione di risultato e del trattamento
  accessorio collegato alla performance individuale dei dirigenti competenti, oltre al divieto di
  attribuire premi o incentivi nell'ambito delle medesime strutture” (art. 64-bis, co. 1-quinquies, d.lgs.
  82/2005).

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2. Programmazione della trasformazione digitale dei servizi
Per procedere ad una efficiente trasformazione digitale dei servizi, è importante ottimizzare le risorse,
fisiche ed umane, di cui il Comune di Tarquinia dispone al fine di fornire ai propri cittadini, in un contesto
in cui sta consolidandosi un orientamento della società all’utilizzo di internet, la possibilità di usufruire del
maggior numero di servizi comunali in qualsiasi momento.

Nel corso degli anni, il Comune di Tarquinia è sempre stato al passo con le innovazioni tecnologiche se
non addirittura in anticipo rispetto alle richieste di adeguamento da parte della Pubblica Amministrazione
Centrale.

In un’ottica orientata al futuro, per esempio, ha provveduto al passaggio della propria struttura operativa
sul Cloud in anticipo rispetto all’indicazione prevista dal Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica
Amministrazione redatto dall’AgID (Agenzia per l’Innovazione Digitale), scelta dettata sia da un punto di
vista tecnico, al fine di poter usufruire di maggiori risorse fisiche in grado di garantire migliori strategie di
backup e di disaster recovery dei propri dati, sia da un punto di vista economico, con la riduzione dei costi
di manutenzione ed aggiornamento dei sistemi dedicati ad ospitare le soluzioni gestionali e di backup dei
propri dati.

In una medesima ottica di risparmio, ha provveduto altresì alla realizzazione di un proprio anello in fibra
ottica che, allo stato attuale, ha consentito un notevole abbattimento dei costi telefonici e di connettività
Internet e che, in un futuro assai prossimo, potrebbe consentire di fornire ulteriori servizi alla cittadinanza
grazie, magari, alla realizzazione di hot spot di connessione grazie alla disponibilità di una connettività
garantita dal fatto di essere divenuto un nodo verso il POP di Fastweb.

Tramite il sito internet comunale, che rispetta le linee guida di design per i servizi web della Pubblica
Amministrazione nonché la normativa vigente in merito all’accessibilità, già prima del 28 febbraio 2021
sono stati resi disponibili all’utenza, previa autenticazione tramite Sistema Pubblico di Identità Digitale
(SPID) o Carta d’Identità Elettronica, importanti servizi quali l’accesso:
     allo Sportello Unico per l’Edilizia (S.U.E.), istituito con l'intento del legislatore di creare un unico
        canale di interfaccia tra amministrazione pubblica e cittadino nel caso di intervento edilizio, sportello
        destinato a ricevere le istanze a firma del committente proprietario o avente diritto sull'immobile
        con rilascio del provvedimento conseguente ove previsto;
     allo Sportello Unico delle Attività Produttive (S.U.A.P.), soggetto pubblico di riferimento territoriale
        per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di
        servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o
        riconversione, ampliamento o trasferimento, cessazione o riattivazione, consentendo di presentare
        le proprie istanze in modalità completamente telematica senza necessità di accedere agli uffici
        comunali;
     ai Servizi Demografici, già integrati con l’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione residente) e
        con i dati delle Anagrafi della popolazione Residente all’Estero (AIRE), con la possibilità di ottenere
        certificati anagrafici e certificati di stato civile muniti di timbro digitale, che garantisce il valore legale
        del documento informatico anche dopo essere stato stampato, a tutte le ore del giorno senza pagare
        i diritti di segreteria e senza doversi più recare fisicamente agli sportelli comunali;
     alla partecipazione ai Consigli Comunali usufruendo della diretta streaming dei Consigli stessi;
     alla visione di tutti gli atti amministrativi prodotti dal Comune;

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   alla piattaforma “PagoPA”, piattaforma per la gestione del sistema dei pagamenti pubblici, che
        consente al cittadino una semplificazione del processo di pagamento di quanto dovuto alle PA

Tutto questo, però, non è sufficiente in quanto la programmazione dovrà essere orientata anche alla
riprogettazione dei processi in ottica digitale e non all’inseguimento del digitale nei confronti delle vecchie
modalità operative.

Con l’articolo 239 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17
luglio 2020, n.77, (c.d. “Rilancio”), il Governo ha istituito il Fondo per l’innovazione tecnologica e la
digitalizzazione, destinando 43 milioni a misure di sostegno in favore dei Comuni al fine di accelerare la
digitalizzazione dei servizi pubblici e di semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione; la
quota del Fondo, che sarà assegnata - in base alla popolazione residente - alle singole amministrazioni
comunali che ne facciano richiesta (€ 7.950,00 per il Comune di Tarquinia), verrà erogata in due tranche
sulla base degli obiettivi effettivamente raggiunti: la prima, pari al 20%, per le attività previste e concluse
entro il 28 febbraio 2021, la seconda, per il restante 80%, per le attività previste e concluse entro il 31
dicembre 2021.

Il Comune di Tarquinia ha presentato domanda di adesione al Fondo e la stessa è stata accettata come
risulta dalla comunicazione trasmessa a mezzo posta elettronica ordinaria in data 21 gennaio 2021.

2.1 Dotazione informatica attuale
  Hardware
   Il Comune di Tarquinia è dotato di circa 130 computer, tra desktop e notebook, in carico ai diversi
   uffici, sia nella sede centrale, sia nelle sedi periferiche.
   Due server, dotati ciascuno di
          Processore AMD Epyc esadeca-core da 2.10GHz,
          64GB RAM,
          15 dischi da 600GB con interfaccia SAS da 12Gb/s, velocità di rotazione da 10K RPM e velocità
              di trasferimento dati 1.2 Gbps, configurati in RAID 6
     sono preposti alla gestione del dominio comunale;
     tre dispositivi NAS (Network Attached Storage)
         1. QTS TS-1232XU-RP
         2. QTS TS-431P
         3. Netgear ReadyNas 104
     completano la dotazione hardware per lo storage locale.

2.2 ATTUAZIONE E CRONOPROGRAMMA
2.2.1 ANPR
L'articolo 2 del decreto-legge n.179/2012, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 (che ha
sostituito l'art 62 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82), ha istituito presso il Ministero dell'Interno,
l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), quale base di dati di interesse nazionale, che
subentra all'Indice Nazionale delle Anagrafi (INA), all'Anagrafe della Popolazione Italiana Residente

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all'Estero (AIRE), nonché alle anagrafi della popolazione residente e dei cittadini italiani residenti all’estero
tenute dai comuni.

Tale progettualità si pone l’obiettivo di far confluire tutte le anagrafi comunali in un'unica infrastruttura
telematica che diventerà il sistema anagrafico di riferimento per l’intero Paese. L’Anagrafe Nazionale della
Popolazione Residente (ANPR) costituisce l’elemento portante di un profondo processo di semplificazione
e razionalizzazione nella gestione dei dati anagrafici della popolazione. Una volta ultimata, essa
permetterà, infatti, a tutte le Pubbliche Amministrazioni, di accedere, collegandosi in via telematica ad un
unico archivio, alle posizioni anagrafiche dei residenti e consentirà a ciascun cittadino di richiedere i propri
certificati anagrafici presso ciascun comune e non soltanto presso il comune di residenza.

Il Decreto Ministeriale n. 194/2014 stabilisce i requisiti di sicurezza, le funzionalità per la gestione degli
adempimenti di natura anagrafica, le modalità di integrazione con i diversi sistemi gestionali, nonché i
servizi da fornire alle pubbliche amministrazioni ed enti che erogano pubblici servizi che, a tal fine, sono
tenuti a sottoscrivere accordi di servizio con lo stesso Ministero.

L’art.10, comma 1, del D.L. n.78/2015 (L. n.125/2015) ha previsto che l’ANPR contenga altresì l’archivio
informatizzato dei registri di stato civile tenute dai comuni e fornisca i dati ai fini della tenuta delle liste di
leva secondo le modalità definite con apposito DPCM (ANPR estesa). Lo stesso articolo ha previsto inoltre
che anche per tale progettualità il Ministero si avvalga della Società SOGEI.
L’ANPR estesa è in fase di progettazione.

 ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

 Tempi                      Il Comune di Tarquinia ha già ultimato il passaggio in ANPR a partire
                            da luglio 2020
 Attori                     Ministero dell’Interno, Sogei, Comune
 Descrizione                Completamento del popolamento di ANPR con i dati delle anagrafi
                            comunali (APR) e delle anagrafi della popolazione residente all’estero
                            (AIRE)

2.2.2 PagoPA
Il sistema dei pagamenti elettronici a favore della Pubblica Amministrazione, PagoPA (vedi precedente
Paragrafo 1.2), garantisce agli utilizzatori finali (privati e aziende) di effettuare pagamenti elettronici alla PA
in modo sicuro e affidabile, semplice, in totale trasparenza per quanto concerne i costi di commissione ed
in funzione delle proprie esigenze.

La piattaforma PagoPA rappresenta la piattaforma per la gestione del sistema dei pagamenti pubblici.
L’introduzione della piattaforma PagoPA comporta benefici per i cittadini, per la Pubblica Amministrazione
e per l’intero sistema Paese.

Benefici per i cittadini:
• trasparenza;
• possibilità di usufruire dei servizi pubblici in maniera più immediata;

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•     semplificazione del processo di pagamento che consente di usufruire del maggior numero di canali e
      servizi possibili;
•     standardizzazione dell’esperienza utente per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione;
•     standardizzazione delle comunicazioni di avviso di pagamento, riconoscibile su tutto il territorio
      nazionale.

Benefici per la Pubblica Amministrazione:
• riduzione dei tempi di incasso attraverso l’accredito delle somme direttamente sui conti dell’ente entro
   il giorno successivo al pagamento;
• riduzione dei costi di gestione del contante;
• miglioramento dell’efficienza della gestione degli incassi attraverso la riconciliazione automatica;
• superamento della necessita bandire gare per l’acquisizione di servizi di incasso, con conseguenti
   riduzioni di inefficienze e costi di commissione fuori mercato;
• riduzione dei costi e tempi di sviluppo delle applicazioni online (riuso soluzioni);
• eliminazione della necessita di molteplici accordi di riscossione;
• maggiori controlli automatici per evitare i doppi pagamenti e le conseguenti procedure di rimborso.

    ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

    Tempi                      Il Comune di Tarquinia ha già attivato, rispettando quindi il
                               termine del 28 febbraio 2021, un portale che consente oggi di
                               effettuare pagamenti spontanei (Modello 1) per le seguenti
                               entrate:
                               • Affitti
                               • Carta d’identità elettronica
                               • Concessioni cimiteriali
                               • Contributo di costruzione
                               • Diritti di segreteria
                               • Diritti di segreteria/istruttoria Edilizia-Urbanistica
                               • Luci votive
                               • Rette asilo nido
                               • Tassa concorso
                               • Trasporto scolastico
                               • Utilizzo sale comunali

                               e pagamenti da posizione debitoria (Modello 3) per le seguenti
                               entrate:
                               • Asilo nido
                               • Canoni enfiteutici
                               • Servizio irriguo
                               • Tassa Rifiuti (TARI)
    Attori                     Comune, APK Srl in qualità di Partner tecnologico
    Descrizione                Obiettivo cd. “full pagoPA” al 31 dicembre 2021: attivazione di
                               ulteriori servizi per la riscossione tramite la piattaforma PagoPA di
                               ulteriori tipologie di entrate dell’ente nel rispetto degli obiettivi da

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raggiungere per l’accesso al contributo a valere sul Fondo per
                                 l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, istituito con il
                                 Decreto Rilancio (Decreto-legge del 19/05/2020, n. 34).
                                 (Per “full pagoPA” si intende la migrazione e l’attivazione di
                                 almeno il 70% dei servizi di incasso erogati dal Comune, tra quelli
                                 censiti nella tabella “Tassonomia dei servizi di Incasso”. Il 70% sarà
                                 calcolato sulla totalità dei servizi di incasso erogati dal singolo
                                 Comune e dichiarati nella domanda di richiesta di erogazione dei
                                 contributi subordinata alla verifica delle attività al 31 dicembre
                                 2021. I servizi di incasso saranno verificati tramite le transazioni
                                 sulla piattaforma pagoPA con l’indicazione del codice
                                 tassonomico.)

2.2.3 SPID
SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, è la soluzione che permette di accedere a tutti i servizi online
della Pubblica Amministrazione con un'unica identità digitale. È previsto, con Determinazione AGID n.
366/2017 “Convenzione Service Provider Privati”, che possano aderire a SPID anche soggetti privati che
intendano avvalersi dell’identità certificata.

Attraverso credenziali classificate su tre livelli di sicurezza, SPID abilita ad accedere ai servizi della Pubblica
Amministrazione e dei privati che aderiranno, fornendo dati identificativi certificati.

SPID è costituito da un insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte di
AGID, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di
accesso in rete, nei riguardi di cittadini e imprese.

 ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

 Tempi                         Il Comune di Tarquinia ha attivato entro il termine del 28 febbraio
                               2021, per le pratiche SUE, SUAP, per il rilascio online di certificati
                               anagrafici e di stato civile, per la iscrizione al servizio di trasporto
                               scolastico, per la concessioni di taluni benefici economici e per la
                               prenotazione per l’accesso ad alcuni uffici comunali,
                               l’autentificazione tramite SPID.

 Attori                        Comune, Partner tecnologici
 Descrizione                   Uniformare le richieste e fornire un accesso ai servizi comunali
                               online tramite SPID con un'unica identità digitale.
                               E’ prevista la attivazione di nuovi servizi online con autentificazione
                               tramite SPID entro il 31/12/2021

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2.2.4 Carta d’Identità Elettronica
La Carta d’identità elettronica (CIE) rappresenta l’evoluzione digitale del documento di identità in versione
cartacea: consente di comprovare in modo certo l’identità del titolare, tanto sul territorio nazionale quanto
all’estero.
La CIE è utilizzabile per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino, finalizzata alla fruizione
dei servizi erogati dalle PA e dagli erogatori di pubblici servizi.

 ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

 Tempi                   Già attivo, Il Comune di Tarquinia emette le CIE da luglio 2018
 Attori                  Comune, AGID, Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e
                         della Cooperazione Internazionale
 Descrizione             Rilascio della CIE come strumento identificativo riconosciuto a livello
                         internazionale.

2.2.5 SIOPE+
La legge di bilancio 2017 (art. 1 c.533) ha previsto l'evoluzione della rilevazione SIOPE in SIOPE+, al fine di
migliorare il monitoraggio dei tempi di pagamento della PA e rispondere alla procedura di infrazione
avviata dalla Commissione europea contro l'Italia per il ritardo dei pagamenti dei debiti commerciali
dell'Amministrazione.
SIOPE+ è l’evoluzione del Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE) per la
rilevazione ed il monitoraggio di incassi e pagamenti ordinati dalle pubbliche amministrazioni ai propri
tesorieri/cassieri attraverso Ordinativi Informatici di pagamento ed incasso (OPI) emessi in conformità allo
Standard OPI emanato da AgID.

 ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

 Tempi                      Già attivato dal 01/10/2018
 Attori                     Comune, APK quale Partner tecnologico, Tesoreria comunale
 Descrizione                Evoluzione dei servizi di integrazione lato back-office

2.2.6 “IO”
La App “IO” rappresenta un progetto nazionale che parte dall’analisi delle necessità dei cittadini e
costituisce un vantaggio per tutti i soggetti pubblici che erogano servizi digitali.
Fornisce le principali funzioni necessarie all'interazione tra la pubblica amministrazione e i cittadini, grazie
anche all'integrazione con le piattaforme abilitanti PagoPA, ANPR e SPID.

Secondo le prescrizioni del bando per la assegnazione dei contributi del Fondo per l’Innovazione
Tecnologica e la Digitalizzazione, sulla base della proposta tecnica di APK quale Partner tecnologico, entro
il 28 febbraio 2021 è stato attivato su “IO” il servizio “Estratto conto pagamenti PagoPA”: i cittadini
regolarmente registrati su APP IO riceveranno una notifica per ogni debito che verrà caricato nel PagoPA
tramite il Portale https://www.cittadinodigitale.it/apspagopa/Payment/PagamentiAnonimiTipoPagamento

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Obiettivo più completo, da raggiungere entro il prossimo 31 dicembre secondo quanto previsto
dall’Avviso pubblico per l’accesso al Fondo per l’innovazione tecnologica, è la attivazione di almeno 10
servizi su tale infrastruttura e la diffusione online dell’utilizzo della stessa per l’erogazione dei servizi
pubblici locali su dispositivi mobili e per l’emissione di avvisi e notifiche da inviare ai cittadini per un pieno
utilizzo del domicilio digitale.

 ATTUAZIONE - CRONOPROGRAMMA

 Tempi                     In corso di attivazione – previsto entro il 28/02/2021 secondo la
                           proposta del Partner tecnologico - “Estratto conto pagamenti PagoPA”

                           Entro il prossimo 31 dicembre 2021 attivazione di almeno 10 servizi su
                           tale infrastruttura per poter aver accesso definitivo al contributo a
                           valere sul Fondo per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione
 Attori                    Comune, APK in qualità di Partner tecnologico
 Descrizione               Obiettivo “full IO”: per “full IO” si intende la migrazione e l’attivazione
                           di almeno 10 servizi digitali sulla App IO, i quali dovranno essere resi
                           visibili sull’App. Se il Comune integra i propri servizi digitali sulla App
                           IO tramite un soggetto aggregatore, i 10 servizi dovranno comunque
                           essere visibili in App per ogni singolo Comune.

2.2.7 Dematerializzazione Documentale
Nell’ambito delle attività volte alla dematerializzazione documentale il Comune di Tarquinia sta
perseguendo una strategia graduale di “transizione” dal modello analogico a quello gestito totalmente in
modalità “digitale” al fine di permettere una capillare consapevolezza del cambio di modalità di lavoro
quotidiano per l’intero personale (dipendente e dirigente).

2.2.8 Monitoraggio
Nel piano della performance verranno inseriti per i Responsabili di Settore interessati specifici
obiettivi/parametri finalizzati all’attuazione delle operazioni sopra elencate.

La verifica del grado di realizzazione dei suddetto obiettivi/parametri consentirà di monitorare la
transizione digitale dei servizi dell’ente.

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