PROGETTO PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

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PROGETTO PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI
Comune di GESSATE
                                   Provincia di Milano

                                 Bando Fondazione Cariplo
PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA
              NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

                PROGETTO
                                                  2011 _ MAGGIO

                   Documento a cura di TerrAria s.r.l.
                          Via M. Gioia 132 20125 Milano

            con la collaborazione di: La ESCO del SOLE
                  Corso di Porta Romana 6 20122 Milano
PROGETTO PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI
Bando Fondazione Cariplo                                                                                     Comune GESSATE
PROMUOVERE LA SOSTENIBILITA’
ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

INDICE

0    INTRODUZIONE ................................................................................ 3
         0.1     COSA È IL PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES).................... 3
         0.2     I MOTIVI CHE HANNO PORTATO ALL’ELABORAZIONE DEL PROGETTO ............ 4

1    IL CONTESTO PROGETTUALE .......................................................... 5
         1.1     IL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO ................................................................ 6
         1.2     IL SISTEMA RESIDENZIALE ............................................................................... 7
         1.3     IL SISTEMA TERZIARIO-COMMERCIALE ............................................................ 8
         1.4     IL SISTEMA PRODUTTIVO ................................................................................. 9
         1.5     IL SISTEMA RURALE ....................................................................................... 10
         1.6     IL SISTEMA MOBILITA’ .................................................................................... 11

2    I CRITERI DEL BANDO: LE AZIONI GIA’ INTRAPPRESE IN CAMPO
     ENERGETICO .................................................................................. 13
         2.1     LE INIZIATIVE SUL PATRIMONIO PUBBLICO ................................................... 13
         2.2     LE AZIONI IN CORSO ...................................................................................... 14
         2.3     L’ENTE DI SUPPORTO ALLA PROCESSO DI DEFINIZIONE DEL PAES ................ 16

3    GLI OBIETTIVI DEL BANDO: LA METODOLOGIA ............................ 17
         3.1     L’ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI ............................................................... 17
         3.2     LA PREDISPOSIZIONE DELL’INVENTARIO COMUNALE DELLE EMISSIONI DI
                    CO2 ............................................................................................................. 17
               3.2.1   Analisi ed elaborazione delle basi dati Regionali a scala comunale .................. 18
               3.2.2   Raccolta di informazioni puntuali a livello comunale ....................................... 21
               3.2.3   Definizione della baseline al 2005.................................................................... 21
               3.2.4   Elaborazione della previsione (MEI) al 2020 e calcolo dell’obiettivo di
                       riduzione delle emissioni ................................................................................. 24
         3.3     LA REDAZIONE E L’ADOZIONE DEL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA
                    SOSTENIBILE (PAES) ................................................................................... 25
               3.3.1   ELABORAZIONE DELLO SCENARIO DI PIANO AL 2020 ................................. 26
         3.4     IL SISTEMA DI MONITORAGGIO: IL SOFTWARE CO20 (“CO venti”) .................... 27
         3.5     L’INSERIMENTO DELLE INFORMAZIONI PRODOTTE IN UN’APPOSITA
                    BANCA DATI PREDISPOSTA DALLA FONDAZIONE CARIPLO ........................ 30

4    LE PREVISIONI DEL PAES ............................................................... 31
         4.1     LA REDAZIONE DELLE AZIONI DEL PAES ........................................................ 31
         4.2     IL RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE ENERGETICHE ALL’INTERNO
                    DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI ........................................................ 33
         4.3     LA SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA SUL PROCESSO IN CORSO .... 34
         4.4     IL PIANO FINANZIARIO ................................................................................... 36

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0   INTRODUZIONE
La presente relazione tecnica assume i principi e i riferimenti metodologici e contenutistici
segnalati dal bando e riferiti alla documentazione di base per approcciare il percorso di
sottoscrizione del Patto dei Sindaci e per lo sviluppo del PAES.
Nei paragrafi successivi si descrive:
    1   Il contesto territoriale dell’Amministrazione Comunale che intende sottoscrivere il
        Patto dei Sindaci, mettendo in luce le questioni rilevanti attinenti le relazioni tra
        territorio e aspetti energetici ed individuando ove possibile per ciascuna questione le
        eventuali criticità, punti di forza e strategie
    2   Le azioni gi{ intraprese dall’Amministrazioni Comunale per la riduzione dei consumi
        energetici e quindi delle emissioni climalteranti e per la promozione delle fonti
        rinnovabili. Tale sezione risponde anche ai criteri che il bando pone come elementi di
        valutazione.
    3   L’articolazione della metodologia che si intende utilizzare per l’elaborazione del PAES
        del Comune e l’applicativo software che si intende utilizzare per sviluppare al Baseline
        e per articolare il monitoraggio biennale richiesto dalla Comunità Europea
    4   Le strategie che potranno essere previste dal PAES.

Al fine di permettere una lettura agile e contestualizzata della relazione, si segnalano le
sezioni del testo che si ritengono meglio esprimere le peculiarità della proposta di lavoro e del
contesto territoriale:

1.1 IL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO
2.1 LE INIZIATIVE SUL APTRIMONIO PUBBLICO
2.2 LE AZIONI IN CORSO
3.2.1 Analisi ed elaborazione delle basi dati Regionali a scala comunale
4.1 LA REDAZIONE DELLE AZIONI DEL PAES

Nel testo sono inoltre segnalate con specifico box colorato le parti che declinano localmente
questioni e temi progettuali generali.
Nell’elaborato, infine, sono riportati i documenti allegati al bando che attestano l’effettiva
realizzazione o la concreta intenzionalità.

 0.1    COSA È IL PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES)

L’incrementato consumo di fonti energetiche fossili è indubbiamente la causa da un lato del
persistere di concentrazioni atmosferiche elevate di alcuni inquinanti (primi fra tutte le
famigerate polveri sottili – PM10) e dall’altro l’incremento globale delle concentrazioni in
atmosfera dei gas serra (di cui la CO2 è l’indicatore più noto). Non è obiettivo di questo
documento soffermarsi sui differenti effetti negativi che i due fenomeni provocano o
provocheranno, sul primo basti ricordare gli effetti sulla salute dell’uomo (acuti e cronici) per il
secondo la potenziale interazione con il clima e le variazioni che potrebbe indurre.

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La politica di risanamento più immediata da adottare per entrambi i problemi è il risparmio
energetico. Tale politica è strategica non solo da un punto di vista ambientale ampio (locale e
globale), ma anche e soprattutto in termini economici (basti ricordare il costo dell’energia) e
strategici (minor dipendenza da approvvigionamenti di fonti fossili da paesi terzi).
L’Unione Europea da tempo sta agendo nel settore dell’efficienza energetica, dell’uso
razionale e dell’incremento della produzione da fonti energetiche rinnovabili (FER). L’ultimo
atto in tale direzione è l’impegno preso (condiviso e suddiviso) dai vari Stati membri nel
cosiddetto “pacchetto 20-20-20” ovvero il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico,
incremento delle FER e riduzione dei gas serra al 2020.
Se l’impegno europeo e delle singole nazioni è fondamentale, è ormai acclarato dai tempi di
Rio de Janeiro (pensare globale, agire locale) che senza un azione dal basso delle
Amministrazioni Locali ed in ultima analisi della cittadinanza allargata (cittadini, imprese …),
questi obiettivi possano essere difficilmente raggiunti.
Il Patto dei Sindaci, l’impegno sottoscritto ad oggi da più di duemila Amministrazioni locali,
vuole andare in questa direzione, ossia con l’impegno formale di porsi a livello locale obiettivi
ancor più ambiziosi di quelli che l’UE si è posta, in particolare in termini di riduzione delle
emissioni di gas serra. Lo strumento di cui le Amministrazioni Locali si dotano per raggiungere
questi ambiziosi obiettivi è la predisposizione e l’approvazione di un Piano di Azione per
l’Energia Sostenibile (PAES) e la rendicontazione biennale dell’efficacia del PAES stesso
attraverso la presentazione di un Rapporto biennale di monitoraggio.

 0.2    I MOTIVI CHE HANNO PORTATO ALL’ELABORAZIONE DEL PROGETTO

La partecipazione al Bando persegue e ulteriormente rinforza gli obiettivi specifici che
l’Amministrazione Comunale vuole perseguire con l’adesione al Patto dei Sindaci.
L’Amministrazione si impegna entro un anno dalla firma al Patto dei Sindaci di elaborare il
Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) con l’ausilio della Struttura di supporto della
Provincia di Milano.
I motivi che hanno portato all’elaborazione del progetto del PAES hanno come obiettivo
quello di promuovere congiuntamente uno sviluppo armonico e sostenibile nei proprio
territorio, nonché assicurare un elevato livello di protezione dell'ambiente, mediante la
pianificazione del territoriale.
In particolare le motivazioni della richiesta di contributo sono:
     dare risposte efficaci per il contenimento delle emissioni di gas climalteranti (ed
         inquinanti) in atmosfera secondo gli accordi internazionali, attraverso il risparmio
         energetico, l’uso razionale dell’energia e il miglioramento dell’efficienza energetica e
         l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili
     adottare politiche di qualificazione energetico–ambientale patrimonio edilizio
         costruito e costruibile sia pubblico che privato
     individuare nel PAES lo strumento di buone pratiche in grado di individuare una
         visione di lungo periodo di strategie in grado di definire azioni specifiche fattibili e
         temporalmente definite per arricchire e mettere a sistema quanto l’Amministrazioni
         sta già promuovendo in materia di riduzione dei consumi energetici e di maggior
         ricorso alle energie rinnovabili
A tal fine, dichiara che i dati, le informazioni, i documenti e gli elaborati trasmessi con
modalità elettronica sono veritieri e conformi ai documenti originali custoditi presso l'ente.

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1   IL CONTESTO PROGETTUALE
Il comune di Gessate, localizzato nel quadrante nord-est del sistema metropolitano milanese
tra il fiume Lambro e il fiume Adda, si connota quale centro industriale e in parte agricolo nella
fascia della bassa pianura lombarda. Secondo la classificazione del PTR, Gessate appartiene
all’area ove si colloca il triangolo industriale Varese – Milano - Lecco, caratterizzato da una
elevata densità abitativa ma al contempo da ampi spazi verdi che si estendono tra i grandi poli
industriali.
Il territorio, di conformazione pianeggiante, si estende per 7,51 Kmq ed è attraversato a Nord
dal canale Villoresi, mentre il confine meridionale è segnato dal naviglio Martesana; l’estrema
parte orientale è invece compresa nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Rio
Vallone. Nel sistema delle aree protette il PLIS funge da importante corridoio ecologico
essendo circondato, ad ovest dal Parco del Molgora, a sud dal Parco Agricolo Sud Milano, ad
est dal Parco Adda Nord e a nord dal Parco di Montevecchia e della Valle del Curone. Questa
“Dorsale Verde Nord - corridoio Nord-Est” costituisce un elemento di continuità all’interno di
un comparto fortemente antropizzato e con una capillare rete viaria che determina una
rilevante frammentazione del territorio.
Integrato nell’hinterland milanese e direttamente collegato al capoluogo tramite la
metropolitana M2, confina a est con Masate, a sud-est con Inzago, a nord con Cambiago, ad
ovest con Gorgonzola, Pessano con Bornago e a sud con Bellinzago Lombardo.

                     Figura 1-1: Foto aerea del comune di Gessate (Fonte: Google Maps).

Gessate può essere schematicamente ricondotto a tre nuclei principali :
     il nucleo centrale del comune, rappresentato dal centro “storico”,
     Villa Fornaci, che insiste sul lato settentrionale della Padana Superiore e che è
      interessata dall’area di interscambio della linea metropolitana si è strutturata un'area
      con funzioni terziarie e commerciali di livello sovralocale.
     Le aree industriali a nord/ovest, lungo la provinciale per Pessano con Bornago, e ad est
      lungo via Lecco
Il tessuto urbano è innervato da infrastrutture viarie di rango sovracomunale che in parte si
sovrappongono alla rete viabilistica locale, nello specifico il nucleo storico è attraversato in

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senso longitudinale dalla SP216 e verticalmente dalla SP176 che prosegue verso nord in
direzione dello svincolo di Cavenago-Cambiago sulla A4, la frazione di Villa Fornaci è
intercettata dalla SS11 e dalla SP137 mentre la zona industriale, a nord/ovest dell’abitato, è
attraversata dalla SP216 Masate-Pessano con Bornago, che costituisce anche il collegamento
di Gessate con la SP39 della Cerca.

Il contesto comunale è caratterizzato dalla ancora forte presenza di aree agricole che,
occupando il 64% del territorio di Gessate, costituiscono la tipologia di uso del suolo più
rappresentativa (all’interno di questa categoria sono compresi: colture intensive, seminativi
semplici e orti privati). Gli ambiti residenziali occupano il 15% del territorio comunale, le aree
boscate, che comprendono anche la vegetazione riparia, il 2% mentre gli ambiti produttivi
occupano 10% del territorio comunale. Le aree verdi urbane, cioè parchi/giardini attrezzati e
strutture sportive, occupano il 2%, sia le aree adibite a cantiere e degradate che i prati
permanenti occupano una porzione di territorio pari al 4%. Con una percentuale inferiore
all’1% si registra la presenza di bacini idrici e di vegetazione caratteristica delle aree umide,
nella zona ovest del comune, all’interno del PLIS Rio Vallone.

 Figura 1-2: Distribuzione percentuale delle classi di uso del suolo nel comune di Gessate (Fonte: elaborazione da
                                            carta DUSAF – ERSAF 2008).

Dallo studio condotto da EcoSistema Metropolitano emerge che il tasso di artificializzazione
reale, cioè la superficie territoriale urbanizzata in rapporto al totale della superficie, è pari al
22% della superficie del territorio comunale, inferiore al dato dei comuni della stessa area
(33%). Nel computo delle aree artificializzate sono compresi: urbanizzato residenziale,
urbanizzato produttivo, aree di cantiere, aree verdi urbane e infrastrutture.

 1.1    IL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO

Il Comune di Gessate ha un consistente patrimonio immobiliare pubblico caratterizzato dalla
presenza di 17 edifici di cui quattro strutture scolastiche e il restante ad uso vario.
Di seguito è riportata una tabella che raccoglie i seguenti dati per ogni singolo edificio:
fotografia, destinazione d’uso prevalente, indirizzo civico e foglio/mappale catastale.

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                           Tabella 1-1 Edifici pubblici (Fonte: nostra elaborazione)

Fotografia            Descrizione                         Fotografia              Descrizione
                      Asilo Nido                                                  Scuola Media “Cesare
                      Via di Vittorio                                             Beccaria”

                      FG. 8 Mappale 274, 555                                      Viale Europa 1
                                                                                  FG. 8 Mappale 97

                      Centro sportivo                                             Alloggi
                      Via Gramsci                                                 via Cittadella 14
                      FG. 68 Mappale 211                                          FG. 7 Mappale 387

                      Magazzino                                                   Edificio
                      Via Bergamo 6/8                                             Via Piave
                      FG. 5 Mappale 222                                           FG. 8 Mappale 111,112

                      Servizi Amministrativi della                                Ex scuderie Villa Daccò
                      scuola Elementare                                           Via Badia
                      Viale Europa 4                                              FG. 7 Mappale 226
                      FG. 8 Mappale 45

                      Palazzo Municipale                                          Polo socio-sanitario
                      Piazza Municipio 1                                          Piazza della Pace 14/16
                      FG. 8 Mappale 50, 60                                        FG. 8 Mappale 62

                      Scuola Elementare                                           Stalun
                      “Armando Diaz”                                              Via Cittadella 14
                      Viale Europa 2                                              FG. 7 Mappale 81,87
                      FG. 8 Mappale 2,3,4,43,45

                      Scuola Materna “Olga                                        Villa Daccò
                      Malvestiti”                                                 Via Badia
                      Viale Salvo d’Acquisto                                      FG. 7 Mappale 224
                      FG. 12 Mappale 518,612

                      Edificio Lattuada
                      Via Piave
                      FG. 8 Mappale 111 e 112

 1.2    IL SISTEMA RESIDENZIALE

Il tessuto residenziale è prevalentemente localizzato nel centro “storico”, con le sue strutture
originarie ancora parzialmente riconoscibili nella loro configurazione “a corte” di origine
rurale. Attorno a questo nucleo si è strutturata una espansione edilizia, prevalentemente nella
seconda met{ del ‘900, formata da isolati a maglia regolare, con all’interno edifici con

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

tipologia mono/bifamiliare. La crescita edilizia più consistente ha interessato il comparto
ovest dell’abitato e le aree a est delimitate dal torrente Trobbia.
L’attuazione delle espansioni previste dal PRG vigente ha riguardato soprattutto ampi
comparti soggetti alla disciplina dei piani di lottizzazione e le tipologie realizzate si sono
maggiormente diversificate rispetto alle precedenti. Si evidenzia, infatti, la presenza sia di mix
tipologici quali edifici condominiali, in prevalenza a quattro piani, con unità immobiliari
singole con giardino, sia interi comparti con tipologia “a schiera”.
Un altro fattore che ha caratterizzato gli interventi di questi ultimi anni riguarda il generale
ricorso alla legge dei sottotetti che ha modificato l’assetto delle coperture del patrimonio
immobiliare esistente e delle nuove costruzioni.
L’impianto morfologico degli interventi più recenti, al di l{ del linguaggio architettonico,
manifesta carenze nella composizione/progettazione urbana rispetto alle peculiarità
ambientali dei luoghi.
A Gessate come nei comuni di Pessano con Bornago, Masate e Cambiago,l’espansione non si
è ancora arrestata amplificandosi soprattutto dopo il 1991. In particolare Gessate, tra il 1951
ed oggi, ha visto più che raddoppiato il numero dei propri residenti, con un aumento di circa
5000 unità in circa 50 anni e tra il 2001 e il 2008 ha visto crescere in misura notevole la propria
popolazione con un aumento del 60%. Al 31 dicembre 2010 la popolazione di Gessate era
complessivamente 8.479 abitanti.

Elementi di criticità
La combustione non industriale ovvero legata alla climatizzazione degli edific civili
(residenziale e terziario), è tra i principali macrosettori emissivi responsabili sia delle
emissioni dei gas serra (CO2, CH4, N2O) ,sia dei precursori dell’ozono (NOx, COV); nello
specifico tale settore copre il 29% delle emissioni di CO2, il 12% delle emissioni di NOx e non
ultimo determina le emissioni più rilevanti di particolato atmosferico (PM10) pari al
35%.(fonte VAS del PGT)
Elementi di pregio
Tessuto urbano compatto e concentrazione dei principali servizi in un ambito ristretto
Strategie del PGT-I
Riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente
Nella normativa del Piano delle Regole del Piano di Governo del Territorio (PGT) sono previsti
alcuni incentivi /premialit{ rispetto all’efficienza energetica degli edifici

 1.3    IL SISTEMA TERZIARIO-COMMERCIALE

Al confine meridionale del territorio comunale e in affaccio sulla SS11, fra l’abitato di Villa
Fornaci e l’area d’interscambio con la linea metropolitana, si è strutturata un'area con funzioni
terziarie e commerciali di livello sovralocale, identificata principalmente dal supermercato
alimentare esistente. Infine non può essere trascurata la recente apertura del Centro
Commerciale di grande dimensione nel comune di Bellinzago, che implica evidenti
ripercussioni sulla tenuta della rete del commercio locale diffuso.
Le attività inerenti al settore del commercio si attestano, infatti, al 15,6% e quelle dei servizi
(pubblica amministrazione, istruzione, sanità, servizi sociali, ecc.) al 19%. Dati rilevanti si
registrano per i trasporti, la comunicazione, l’intermediazione finanziaria e le attivit{
professionali in genere, che ammontano a circa il 22%.
Ad oggi però nonostante l’elevata accessibilit{ offerta dalla metropolitana non si rilevano
all’interno del comune significative aree e/o insediamenti di tipo terziario o direzionale.
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PROGETTO PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI
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PROMUOVERE LA SOSTENIBILITA’
ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

Elementi di criticità
Nessun elemento rilevante
Elementi di pregio
Presenza della stazione metropolitana M2 quale nodo intermodale e potenziale attrattore di
nuovi insediamenti
Strategie del PGT-I
Previsione di funzioni di interesse collettivo di scala sovra comunale e di nuove attività
economiche nelle aree prossime alla stazione della metropolitana caratterizzate dalla elevata
accessibilità e visibilità.

 1.4     IL SISTEMA PRODUTTIVO

Riguardo agli ambiti destinati alle attività economiche il processo di crescita si è concentrato
sulle attività produttive. Nella zona nord-ovest, lungo la provinciale per Pessano con Bornago,
sono venute via via a saturarsi le previsioni dei diversi strumenti urbanistici fino a costituire un
ambito monofunzionale di notevole consistenza, caratterizzato da capannoni industriali e da
attività produttive di recente insediamento. In questa zona non sono presenti attrezzature
pubbliche o private di servizio né agli addetti né alle imprese, fatta eccezione per una mensa
consorziale.
Nella parte a nord-est del comune, l’attuale estensione della zona industriale è invece rimasta
contenuta sia nelle dimensioni sia nel numero delle unità produttive.
Entrambe le aree presentano un grado di saturazione elevato e non si registrano situazioni di
dismissione o di abbandono, inoltre la sostanziale assenza di margini di espansione se non
l’aumento del 20% per le insediate può tuttavia costituire fattore di eccessiva rigidità per
alcune attività insediate.
Il settore industriale (estrazione dei minerali, manifatture,costruzioni, energia, reti di servizio)
con il 42% degli occupati rappresenta l’attivit{ economica predominante tanto che Gessate
rappresenta un “comune attrattore” di mano d’opera.

Figura 1-3: occupati per sezione di attività economica 2001 (Fonte: Rapporto ambientale VAS del PGT di Gessate).

Con riferimento alle imprese artigiane presenti sul territorio, lo scenario di Gessate mostra
come sia ancora prevalente la presenza di aziende di piccole dimensioni, in quanto per il 2001,
su un totale di 124 aziende, si è rilevata una forte presenza di unità locali con un solo addetto
(76, più della metà del totale), oppure da 2 a 5 addetti (41 unità), mentre il rimanente si
riferisce ad unità locali (8) con un numero di addetti tra 6 e 16.

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PROGETTO PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI
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PROMUOVERE LA SOSTENIBILITA’
ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

Elementi di criticità
Assenza di attrezzature pubbliche o private di servizio agli addetti e alle imprese ad
eccezione della mensa consorziale
Elementi di pregio
Ambito industriale monofunzionale di notevole consistenza
Strategie del PGT-I
Possibilità, per le aziende insediate, di ottenere limitate espansioni delle s.l.p. con
destinazione produttiva fronte di opere di compensazione ambientale qualora tali interventi
comportino erosione di suoli ad uso agricolo.

 1.5    IL SISTEMA RURALE

Il ruolo dell’agricoltura è ormai marginale ma la dotazione di aree agricole è ancora rilevante.
A partire dal dopoguerra si è assistita ad una complessiva riduzione delle aree agricole a
favore degli insediamenti industriali e civili pur mantenendo ancora aree dedicate all’attività
agricola, in particolar modo quelle dedicate agli appezzamenti. Le riduzioni più significative,
invece, sono state a carico degli elementi lineari più esili e, di conseguenza, maggiormente
vulnerabili.
Se si considera l’intero territorio compreso all’interno del Parco del Rio Vallone, si osserva che
la ripartizione delle aree agricole e il tipo di conduzione rilevano una classica agricoltura di
pianura, nella quale prevalgono i seminativi a mais e a frumento.
Le cascine già presenti alla fine del 1800 e tuttora esistenti sono ancora numerose, alcune di
queste sono state completamente inglobate dalle espansioni recenti e destinate ad altri usi,
ma molte sono ancora utilizzate per l’esercizio delle produzioni agrarie come la cascina
Rogorino e la Malpensata.
Gli insediamenti delle cascine sparse nella campagna, ancorché non coinvolte dal processo di
urbanizzazione, hanno in generale subito trasformazioni conseguenti alla necessità di
adeguamento delle produzioni, delle tecniche agrarie e di allevamento del bestiame, con
alcune intrusioni ad uso residenziale, per lo più ad opera dei proprietari degli immobili passati
ad altre forme di attività.

Elementi di criticità
Tessuto agricolo frazionato nella proprietà e nella conduzione, caratterizzato da
un’economia agraria relativamente fragile, con segnali di erosione e di degrado delle
componenti di caratterizzazione del paesaggio
Elementi di pregio
Sebbene il settore primario non riveste un ruolo significativo nell’economia locale si evidenzia
una significativa dotazione di aree agricole
Strategie del PGT-I
Conservazione delle aree agricole, considerati un bene di interesse collettivo non
riproducibile, ai fini del mantenimento degli equilibri territoriali e ambientali,
Sostegno allo sviluppo di una economia agraria in grado di reggere l’attuale richiesta di
“prestazioni” ai produttori e agli operatori del settore agrario.
Confermata la configurazione complessiva del perimetro delle aree comprese nell’ambito del
PLIS istituito e aree delle destinazioni agricole in essere
Area di trasformazione orientate all’insediamento di funzioni per il tempo libero e alla
fruizione delle aree agricole di valore paesaggistico e ambientale tutelate dal parco.
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PROMUOVERE LA SOSTENIBILITA’
ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

 1.6    IL SISTEMA MOBILITA’

Il territorio comunale è interessato da una rete infrastrutturale di livello sovracomunale che in
parte insiste su quella locale, tale condizione comporta la sovrapposizione dei flussi di traffico
e il manifestarsi di ruoli plurimi e impropri, ossia l’attraversamento del:
     centro storico in senso est/ovest da parte della SP216 e in senso nord/sud dalla SP176,
      con conseguente “diffusione” degli effetti di sovrapposizione dei flussi
     nucleo di Villa Fornaci da parte della SS11 e incrocio semaforizzato con la SP137
     ambito industriale nord/ovest da parte della SP216 Masate-Pessano con Bornago, che
      costituisce anche il collegamento di Gessate con la SP39 della Cerca.
Per quanto concerne il trasporto pubblico su ferro, il comune è interessato dalla linea
metropolitana M2 dove si attesta anche la stazione di interscambio, la quale si colloca fra
l’abitato di Gessate e la frazione di Villa Fornaci. In questo nodo di interscambio si attestano le
8 autolinee che interessano il territorio comunale servendo le direttrici Padana Superiore,
Brianza-Piave -Manzoni, Lecco-XXV Aprile.
Riguardo al tema della mobilità sostenibile, il territorio di Gessate è caratterizzato da una
debole continuità degli itinerari ciclabili che comporta l’impossibilit{ per gli utenti di fruire di
una rete di collegamenti in totale sicurezza.
L’accessibilit{ ciclistica al Parco è prevista dal piano strategico della mobilità ciclistica
(MiBiCi). I grandi itinerari programmati fungono da collegamento tra i centri abitati, i PLIS ed i
Parchi Regionali. Il territorio di Gessate è interessato da due itinerari ciclabili di livello
intercomunale che svolgono il duplice ruolo di percorsi turistico-ricreativi e di collegamento
fra i comuni limitrofi, costituiti dagli itinerari lungo le alzaie del Naviglio Martesana
(completato) e del canale Villoresi (da completare).
Il territorio di Gessate è interessato dal disegno di nuovi tracciati viari attorno al nucleo
centrale, destinati a sostenere i flussi di traffico extracomunali che attualmente attraversano
l’abitato. Tale viabilit{ extra urbana, variante alla SP 216 e SP 176, si completa con la variante
alla SS11 all’altezza della frazione di Villa Fornaci.
Oltre ai tracciati suddetti, sul territorio di Gessate è previsto il passaggio della Tangenziale Est
Esterna, che si sviluppa lungo tutto il versante occidentale in prossimità dei confini con i
comuni di Pessano e di Gorgonzola, nonché lo svincolo con la viabilità extracomunale. La
realizzazione del sistema di viabilità extraurbana sopra citato si rende perciò indispensabile
anche alla luce della domanda di accessibilità che lo svincolo della TEM in corrispondenza di
Gessate andrà a generare.
Rispetto a questo assetto viabilistico, è evidente il ruolo preponderante dell’automobile
privata, sia come conducente che come passeggero, gran parte delle destinazioni si trovano a
ovest di Gessate e di riflesso gli spostamenti veicolari, con auto privata pari al 69,50% del
totale, si effettuano tramite la SS11 a sud, la SP216 a ovest e la SP176 a nord, partendo dai
quartieri residenziali del centro abitato.
La metropolitana si conferma attrattore di spostamenti, pari a circa il 25%, ma data la
localizzazione della stazione, si presuppone avvengano in quota consistente con utilizzo
dell'auto per raggiungere l'interscambio.
In termini assoluti è palese la capacità attrattiva della metropolitana dai comuni limitrofi, che
è confermata dal rapporto tra spostamenti in metropolitana e residenti: questi spostamenti si
traducono però in spostamenti veicolari dai comuni di origine fino al capolinea della
metropolitana attraverso l’utilizzo dell’attuale viabilità di Gessate.

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

Elementi di criticità
Traffico di attraversamento, nord-sud ed est-ovest, che va ad interessare il nucleo
urbanizzato centrale.
Pendolarismo con utilizzo del mezzo privato anche per accedere al trasporto pubblico
Mancanza di continuità della rete ciclabile
Elementi di pregio
Presenza della stazione metropolitana M2 quale nodo intermodale
Strategie del PGT-I
Previsioni di inserimento ambientale di infrastrutture per interventi di mobilità a scala
provinciale o regionale
Zone a Traffico Limitato (ZTL), completamento della rete dei percorsi ciclabili esistenti
realizzando anche un anello intorno all’abitato che si sviluppi principalmente con itinerari
protetti nel verde così da configurarsi come valida alternativa all’uso dell’auto

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

2     I CRITERI DEL BANDO: LE AZIONI GIA’ INTRAPPRESE IN CAMPO
      ENERGETICO
Nei paragrafi successivi sono riportate informazioni di dettaglio relative alle iniziative ed
azioni sui temi del risparmio energetico, della riduzione dei consumi e dell’incentivazione
all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili promosse e deliberate (vedi allegati) dal Comune
di Gessate.

 2.1      LE INIZIATIVE SUL PATRIMONIO PUBBLICO

Nell’anno 2007 il comune di Gessate ha ottenuto il finanziamento da Fondazione Cariplo del
bando“Audit energetico degli edifici di proprietà dei comuni piccoli e medi”. A seguire
infatti sono stati predisposti l’Audit Energetico di cinque edifici pubblici:
      Scuola elementare
      Palestra Elementare
      Scuola media
      Palestra media
      Villa Daccò

    Figura 2-1: Localizzazione degli edifici pubblici che sono stati oggetti di Audit Energetico nel 2008 (Fonte: Audit
                                                  Energetico anno 2008).

Per gli edifici pubblici sopra indicati sono state effettuate delle Schede di Rilevazione di
dettaglio che ha permesso di raccogliere i dati necessari per la simulazione relativi a :
involucro e impianti. A seguire del sopralluogo sono stati elaborati tramite foglio di calcolo
che ah simulato il comportamento termico dell’involucro e il consumo elettrico. Tale foglio di
calcolo esegua anche la valutazione del fabbisogno specifico globale di energia che consente
di assegnare una classe di merito dello stato dell’edificio secondo la classificazione energetica
CENED.

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva degli esiti dell’indagine effettuata per gli edifici
pubblici analizzato.

Figura 2-2: Interventi proposti per il risparmio energetico nel comune (Fonte: Audit Energetico anno 2008).

Rispetto agli interventi che gli Audit prevedevano l’Amministrazione Comunale ha intrapreso,
con finanziamento FRISL di Regione Lombardia, interventi alla cappottatura e la sostituzione
infissi della scuola Media (vedi delibera giugno 2010).

Quest’anno il Comune ha integrato quanto effettuato nel 2008 integrando l’analisi degli Audit
Energetici ad altri due edifici scolastici (vedi allegato):
     Asilo Nido
     Scuola materna

 2.2     LE AZIONI IN CORSO

Al fine di favorire una cultura dello sviluppo sostenibile, in modo da concorrere concretamente
alle sollecitazioni dei vari organismi internazionali e nazionali per un uso attento delle risorse
energetico – ambientali e per il contenimento delle emissioni di gas climalteranti, il Comune di
Gessate ha intrapreso, già da alcuni anni, diversi impegni ed azioni nell’ambito dei quali sono
state condivise le strategie da adottare a livello locale per raggiungere obiettivi di sostenibilità
energetico – ambientale.
Di seguito si riportano gli impegni e le azioni intraprese e in corso di sviluppo:
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     Partecipazione al bando 2007 di Fondazione Cariplo “Audit energetico degli edifici di
      proprietà dei comuni piccoli e medi” di cinque edifici pubblici
     Affidamento incarico professionale per la predisposizione della relazione sui
      contenimenti energetici degli edifici di cui alla legge 10/91
     Interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare comunale sul
      sistema edificio – impianto dal 2005 ad oggi, quali:
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      − sostituzione caldaia presso palazzo comunale
      − sostituzione caldaia e messa a norma centrale termica presso palazzo municipale
      − sostituzione centrale termica presso scuola media
      − fornitura e posa protezioni oscuranti ad argano presso scuola elementare
     Redazione del Regolamento Edilizio, anno 2007, con una sezione dedicata a “Energia
      e Ambiente” (Titolo III – Disposizioni sull’attività edilizia - Capo1) inerente alle
      prestazioni energetiche degli edifici, all’efficienza energetica degli impianti, alle fonti
      energetiche rinnovabili, alla sostenibilità ambientale e agli incentivi economici (da art.
      88 ad art.115)
     Presenza sul territorio comunale di n.19 impianti fotovoltaici (fonte sito ATLASOLE)
      per una potenza complessivo di circa 235KW
     Installazione di un impianto fotovoltaico da 15.12 KWP sul tetto dell’Asilo Nido in via
      Vittorio
     Il territorio di Gessate è interessato dal Parco Locale di Interesse Sovracomunale Rio
      Vallone (http://www.parcoriovallone.it/index.php?Mod=Pagina&Pagina=14) che in
      condivisione con l’Ente Parco promuove le seguenti iniziative:
        _ Educazione Ambientale: dal 1997 il Consorzio del Parco del Rio Vallone con i
        comuni aderenti ha avviato il progetto denominato “IL MIO PARCO” che ha come
        obiettivo quello di aiutare gli alunni delle classi della scuola dell'infanzia, primarie e
        secondarie di primo grado a ristabilire un legame con la natura, insegnando loro a
        conoscere le risorse del Parco ed il rispetto dell'ambiente come fondamento per la
        conservazione delle differenti specie animali e vegetali ancora presenti.
        _ Energia dal legno: Prosegue l'impegno del Parco del Rio Vallone sul duplice fronte
        della valorizzazione dell'agricoltura del Parco e del contributo all'approvigionamento
        energetico da fonti rinnovabili. Sono previsti un ciclo di conferenze in cui sono state
        illustrate le azioni e le esperienze relative alla produzione di biomasse già avviate
        all'interno del Parco.
     Presso lo Sportello pubblico del comune è stato attivata la distribuzione di alcune
      lampadine a basso consumo energetico per sensibilizzare i cittadini nella sostituzione
      delle lampade nelle proprie abitazioni
     Il 18 febbraio 2011 è stata promossa l’iniziativa “M’illumino di meno” _ la giornata del
      risparmio energetico con l’intento di promuovere una energia pulita. Tale iniziativa
      intendeva sensibilizzare i cittadini nello spegnere tutte le luci e gli apparecchi che
      consumano energia elettrica per 15 minuti nell’arco della giornata
     Nel piano annuale 2010-2011 delle attività di docenza nelle scuole dell’obbligo sono
      state introdotte attività specifiche per sensibilizzare gli alunni verso i temi ambientali
      ed energetici
                                                                                     MOBILITA’
     Ammissione contributo per il bando inerente ai progetti di mobilità eco-sostenibile
      attuati con il rinnovo e lo sviluppo dell’efficienza gestionale del parco auto, nello
      specifico noleggio di 10 veicoli elettrici
     Promozione e sensibilizzazione di stili di vita eco-sostenibili attraverso lo sviluppo del
      progetto “Pedibus” inerente alla definizione e organizzazione di percorsi casa-scuola
      e scuola-casa a piedi

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

     Adesione da parte dell’Amministrazione Comunale all’iniziativa “m’illumino di
      meno”, giornata del risparmio energetico
     Dal 7 al 31 Luglio 2006 e dal 19 Gennaio al 22 Febbraio 2007 sono state condotte due
      campagne di misura della qualità dell’aria da parte del Dipartimento Provinciale di
      Milano dell’ARPA Lombardia, su richiesta del Comune di Gessate, anche allo scopo di
      conoscere l’influenza del traffico locale sulla qualit{ dell’aria.
                                                                                         RIFIUTI
     Partecipazione e affidamento dei servizi di igiene urbana al CEM Ambiente S.p.A,
      Consorzio Provinciale Est Milanese i cui azionisti sono la Provincia di Milano, la
      Provincia di Monza Brianza e 49 Comuni dell’area est Milanese. Da tempo questo
      consorzio consegue risultati consolidati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani che li
      pongono tra le esperienze più significative e riconosciute a livello nazionale
     Promozione e sensibilizzazione della cittadinanza sul tema dei rifiuti e nello
      specifico della raccolta differenziata
     Richiesta finanziamento al bando “Educare alla sostenibilità” 2011 di Fondazione
      Cariplo con il progetto “Piccoli rifiuti domestici: una storia a lieto fine”
                                                                                         ACQUA
     Promozione e sensibilizzazione della cittadinanza sul tema del corretto e razionale
      utilizzo dell’acqua potabile, volanti sulle buone pratiche
     Stanno valutando e approvando l’offerta ricevuta da Fondazione Idra per la
      realizzazione di n°1 Tecnostruttura tipo Simply sul territorio comunale

 2.3    L’ENTE DI SUPPORTO ALLA PROCESSO DI DEFINIZIONE DEL PAES

Il comune di Gessate, attraverso lettera (prot 5091 del 06/04/2011) rivolta alla Provincia di
Milano, ha aderito al gruppo di lavoro dell’Area Ambiente ed Energie della Provincia, che
supporta la redazione del PAES a livello locale nella prospettiva di un Piano di Azione
coordinato a livello sovra-comunale. Così facendo il comune di Gessate ha già avviato un
processo di dialogo con l’Ente di Supporto impegnandosi all’adesione del Patto dei Sindaci a
seguito del finanziamento di Fondazione Cariplo.

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

3   GLI OBIETTIVI DEL BANDO: LA METODOLOGIA

 3.1    L’ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI

Come previsto dalle linee guida “How to develop a sustainable Energy action plan (SEAP)”,
per l’efficacia di tale strumento, gli attori che poi dovranno operare direttamente sono proprio
il gruppo politico e Amministrativo dei Enti Locali.
A questo scopo il Comune di Gessate si è dotato di una struttura organizzativa composta dalle
differenti figure dell’ Amministrazione comunale, vedi allegato.

 3.2    LA PREDISPOSIZIONE DELL’INVENTARIO COMUNALE DELLE EMISSIONI DI CO2

Il punto di partenza del quadro conoscitivo del PAES è rappresentato dall’analisi del bilancio
energetico comunale e dal conseguente inventario delle emissioni di gas serra a livello
comunale. Per la definizione di un quadro il più possibile di dettaglio è necessario analizzare
numerose banche dati sia specifiche sul tema dei consumi energetici e delle emissioni di CO2,
sia più generali connesse a dati ed indicatori che permettono di approfondire aspetti connessi
ai processi di consumo energetico e quindi di emissione. Le banche dati di potenziale utilizzo
sono:
      Banche dati regionali:
         − SIRENA Sistema Informativo Energia ed Ambiente
         − CENED certificazione energetica degli edifici
         − CURIT catasto unico regionale impianti termici
         − RSG registro sonde geotermiche
      Catasti informativi di impianti alimentati a risorse rinnovabili (censimenti a livello
         comunale: GSE - Gestore Servizio Energetico (ATLASOLE), o a livello provinciale Terna,
         …)
      Dati provinciali/comunali su coltivazioni agricole, su allevamenti per tipologia di capi
         (bovini, suini …) – per la valutazione delle potenzialità di produzione energetica da
         biomasse
      Indicatori di contesto comunali (evoluzione della popolazione, evoluzione degli addetti
         per settore, evoluzione del traffico, evoluzione dell’edificato …)
      Dati su consumi e produzione a disposizione a livello comunale:
         − Dati dei distributori di energia elettrica (Enel Distribuzione) e di gas naturale
         (distributore aggiudicatario della gestione del punto di riconsegna primario del gas
         naturale alla rete cittadina)
         − Consumi/bollette di energia termica ed elettrica degli edifici comunali (municipio,
         scuole, palestre …)
         − Audit energetici condotti sugli edifici di proprietà pubblica
         − Dati su consumi/bollette relativi al servizio di illuminazione pubblica, ai settori
         industriale, terziario e residenziale
         − Parco mezzi comunali

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ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

3.2.1 Analisi ed elaborazione delle basi dati Regionali a scala comunale
Punto di partenza per la determinazione di consumi energetici a livello locale e
conseguentemente per la definizione delle emissioni di CO2 è l’analisi della banca dati
energetica messa a disposizione da Regione Lombardia (SIRENA – Sistema Informativo
Regionale ENergia ed Ambiente) che dettaglia fino al livello comunale i consumi energetici
non ETS (ovvero non soggetti al Registro dell’Emission Trading). SIRENA nasce nel 2007 con il
preciso obiettivo di monitorare i consumi e le diverse modalità di produzione e di
trasmissione/distribuzione di energia sul territorio lombardo, parametri cruciali per la
competitività e la sostenibilità ambientale. Con questo obiettivo, garantendo un alto grado di
aggiornamento delle informazioni e la loro restituzione in piena trasparenza con un innovativo
servizio su internet, il Sistema fornisce tutti le informazioni che, ai diversi livelli territoriali e
rispetto ai diversi ambiti di interesse, consentono di ricostruire le dinamiche energetiche della
Lombardia.

Tali informazioni validate ed aggiornate rappresentano il punto di partenza su cui effettuare le
prime considerazioni a livello comunale. Grazie a SIRENA infatti sarà possibile effettuare la
valutazione della serie storica (2005-2008) e quindi il trend temporale in atto dei consumi
energetici comunali già dettagliati per settore (residenziale, terziario, agricoltura, industria
non ETS, trasporto urbano) e vettore (tipologia di combustibile, gas naturale, gasolio, benzina
…) coerenti con la modalità prevista dal layout europeo del Covenant of Mayors e
contestualizzato rispetto alla realtà italiana dalla Fondazione Cariplo.

Si riporta un estratto puramente esemplificativo dei dati relativi al Comune di Gessate
riportati nel sistema SIRENA – questi dati andranno verificati a seguito delle analisi puntuali
eseguite nel corso del progetto, ma possono essere utili in questa fase di definizione
progettuale come esemplificazione del percorso elaborativo.
Si osserva che il vettore con maggior peso sui consumi energetici è il gas naturale che copre il
54% dei consumi totali, seguito dall’energia elettrica con il 25% dei consumi. Il consumo di
gas naturale è dovuto quasi interamente al settore residenziale (82%) mentre il consumo di
energia elettrica è dovuto principalmente all’industria (53%), in parte minore al settore
residenziale (30%) e in minima parte al settore terziario (16%); i settori maggiormente
energivori sono il residenziale che raggiunge da solo il 54% dei consumi, mentre il settore
industriale e dei trasporti si attestano attorno al 16%. In termini di consumo procapite il
comune ha un consumo di circa 1.4 TEP/abitante decisamente inferiore al consumo medio
provinciale pari a circa 3 TEP/abitante. L’analisi del trend nel periodo 2005-2008 evidenzia
come i consumi subiscano una riduzione continua fino al 2007 e per poi avere una crescita
nell’ultimo anno: analogo andamento per il periodo 2005-2008 si ritrova nei settori
residenziale e terziario, l’industria e l’agricoltura mostrano invece una continua decrescita nei
consumi mentre il trasporto cresce negli ultimi 3 anni.
Da questa analisi preliminare sembrerebbe emergere il peso preponderante del settore
residenziale sul quale andrà concentrato lo sforzo del PAES; è da evidenziare anche il fatto
che il consumo procapite piuttosto contenuto (metà di quello medio provinciale) evidenziano
una condizione di partenza già virtuosa e quindi con la necessità di un impegno maggiore per
raggiungere gli obiettivi di riduzione previsti dal PAES.

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Figura 3 Consumi per vettore (TEP) del
Comune di Gessate nel 2005, dati
puramente esemplificativi - fonte (fonte
SIRENA)

Figura 4 Consumi per settore (TEP) del
Comune di Gessate nel 2005, dati
puramente     esemplificativi   (fonte
SIRENA)

                                                          4.5

                                                           4

                                                          3.5

                                                           3
                                           TEP/Abitanti

                                                          2.5
Figura     5     Consumi    procapite                      2
(TEP/abitante) del Comune Gessate nel
                                                          1.5
2005, dati puramente esemplificativi
(fonte SIRENA)                                             1

                                                          0.5

                                                           0

                                                                19
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Figura 6 Trend dei consumi energetici
2005-2008 del Comune Gessate - dati
puramente     esemplificativi (fonte
SIRENA)

In SIRENA sulla base di questi consumi si definiscono le cosiddette emissioni energetiche di CO2
calcolate attraverso specifici fattori di emissione per combustibile a partire dai consumi
energetici. Tale informazione consentirà, ritarata sulla base delle risultanze delle analisi dei
dati locali (come dettagliato di seguito), non solo di valutare la baseline ovvero l’emissione
comunale del 2005, ma anche il suo trend storico, consentendo quindi di verificare l’efficacia
del PAES.
Accanto a queste banca dati pubblica e accessibile via web, sono presenti in Regione
Lombardia altri tre strumenti interessanti per ottenere un quadro più di dettaglio delle
informazioni energetiche a livello comunale, in particolare:
      CENED (Certificazione Energetica Edifici), è un sistema informativo che contiene i dati
        di tutte le certificazioni energetiche effettuate in Regione Lombardia dal 2007 ad oggi.
        Sarà effettuata un apposita richiesta a CESTEC per avere informazioni di sintesi sulle
        certificazioni energetiche svolte a livello comunale in modo da poter avere
        informazioni più specifiche sulle classi di consumo energetico. In particolare sarebbe
        auspicabile ottenere le informazioni relative alla distribuzione statistica degli edifici
        esistenti e di nuova costruzione in funzione delle classi di consumo energetico per il
        riscaldamento invernale definite dalla procedura di calcolo di Regione Lombardia nella
        DGR n. VII/5018 26/6/2007 e s.m.i.
      CURIT (Catasto Unico Regionale Impianti Termici) è il primo esempio in Italia di catasto
        unico regionale per impianti termici. Sarà effettuata un apposita richiesta a CESTEC per
        avere informazioni di sintesi sulle caratteristiche del parco caldaie presenti all’interno
        del catasto a livello comunale. Le informazioni, che sarebbe auspicabile ottenere, sono
        la distribuzione statistica in classi dimensionali, tipologie di combustibile e rendimento
        energetico.
      RSG (Registro regionale Sonde Geotermiche) è uno strumento informatico a
        disposizione per tutto il territorio regionale per assolvere i nuovi obblighi autorizzativi
        per l’installazione di impianti a pompa di calore geotermica a bassa entalpia accoppiati
        a sonde geotermiche. Anche in questo caso sarà effettuata un apposita richiesta a
        CESTEC per avere informazioni di sintesi sulle caratteristiche e sul numero di sonde
        geotermiche installate a livello comunale.
      ATLASOLE è il sistema informativo geografico che rappresenta l’atlante degli impianti
        fotovoltaici entrati in esercizio e l’atlante dei progetti di impianti fotovoltaici ammessi
        all’incentivazione. ATLASOLE fornisce il numero, la potenza e la data di entrata in

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        esercizio degli impianti fotovoltaici installati nel Comune ed afferenti al sistema del
        conto energia.

3.2.2 Raccolta di informazioni puntuali a livello comunale
Accanto all’analisi di queste banche dati regionali sar{ affiancato uno studio di dati specifici
del contesto locale, quali:
    ↘ i dati dei consumi energetici degli edifici pubblici (scuole, palestre …)
    ↘ i dati dei consumi energetici comunali restituiti dai distributori di energia elettrica e
      gas naturale
    ↘ i dati dei consumi energetici del parco veicoli e trasporto pubblico
    ↘ i dati di produzione di energia degli impianti presenti sul territorio alimentati a fonti
      fossili ed in particolare per quelli alimentati con fonti rinnovabili (impianti idroelettrici,
      impianti a biomassa, pannelli solari termici e fotovoltaici, sonde geotermiche …).
    ↘ quantitativi di biomasse vegetali o reflui animali a disposizione sulla base dell’analisi
      cartografica dei dati contenuti nella carta di uso del suolo DUSAF 2008, prodotta
      dall’ERSAF
    ↘ altre azioni sviluppate dalle Amministrazioni Comunali sul tema del risparmio
      energetico e sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili
    ↘ evoluzione demografica comunale (trend 2001-2010)
    ↘ caratteristiche del patrimonio edilizio (classi di epoca costruttiva, tipologie abitative,
      età degli impianti termici …)
    ↘ evoluzione dei settori produttivi (primario, secondario e terziario) attraverso una
      restituzione di indici di produzione anche di tipo econometrico
    ↘ dati relativi ai volumi di traffico locale e di attraversamento

3.2.3 Definizione della baseline al 2005
Sulla base dell’integrazione dei dati ufficiali regionali a partire da SIRENA con queste fonti
“locali” sar{ definita la cosiddetta baseline ovvero il valore di riferimento dei consumi
energetici comunali, delle emissioni comunali di gas serra al 2005 ed infine del contributo di
produzione di fonti rinnovabili presenti sul territorio. Si considera come anno di riferimento
per la baseline il 2005 per numerosi motivi tra cui i principali sono legati alla definizione degli
impianti ETS a partire da tale anno (e conseguentemente delle emissioni di “competenza
comunale” per differenza) ed al fatto che a livello regionale si è considerato come punto di
riferimento per le politiche ed anche per gli strumenti di monitoraggio come SIRENA.

Come discusso precedentemente, sono escluse dal bilancio energetico e dall’inventario
emissivo le attività/infrastrutture, fonti di emissioni, di ordine sovracomunale e dunque non
controllabili o influenzabili direttamente dai Comuni così come previsto dalle Linee Guida del
JRC:

     le infrastrutture di attraversamento di direttrici sovracomunali passanti per il territorio
      comunale
     le sorgenti emissive di significative dimensioni (impianti termici superiori ai 20MWt)
      che sono soggette alla normativa europea sull’Emission Trading come ad esempio le
      centrali termoelettriche

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Il bilancio energetico e quello emissivo saranno suddivisi per settore e per tipologia di vettore.

Settori di utilizzatori finali
     CIVILE: residenziale, terziario, patrimonio pubblico
     CIVILE: residenziale, terziario, patrimonio pubblico
        I dati dei consumi energetici e di CO2 emessa sono obbligatori e coprono tutti gli edifici
        residenziali e dei servizi all’interno dei Comuni. I dati saranno divisi in diverse sotto-
        categorie:
        − edifici e servizi pubblici;
        − illuminazione pubblica (si escluderà l’illuminazione degli spazi privati);
        − servizi che comprendono i consumi di energia non derivanti dagli edifici (ad
            esempio unità di trattamento delle acque);
        − edifici residenziali, esclusi quelli del patrimonio pubblico;
        − edifici privati e pubblici e reti di servizi, riferiti a tutti gli edifici del terziario che non
            sono di proprietà o gestiti dal Comune (per esempio uffici di compagnie private,
            banche, attività commerciali, ecc.)
     INDUSTRIA
        E’ facolt{ del raggruppamento includerla o meno nell’inventario a seconda che il PAES
        preveda interventi in questo settore a livello pianificatorio (ad esempio aree
        produttive ecologicamente attrezzate - APEA). In ogni caso, le industrie ricadenti nel
        settore ETS (Emission Trading Scheme) si devono ritenere escluse dal calcolo.
     TRASPORTI
        − Trasporti pubblici
          I dati dei consumi e di CO2 emessa sono obbligatori e coprono trasporti su gomma
          e su rotaia all’interno del territorio. Tutte le altre modalit{ di trasporto, come quelli
          aerei, marittimi e fluviali sono esclusi.
        − Trasporti privati e commerciali
          I dati dei consumi e di CO2 emessa sono obbligatori e coprono tutti i mezzi di
          trasporto di propriet{ del Comune all’interno del territorio.
        − Trasporti privati e commerciali
          I dati dei consumi e di CO2 emessa sono obbligatori e coprono tutte le modalità di
          trasporto privato all’interno del territorio (escluse quelle aeree, marittime e
          fluviali). Si dovr{ valutare ad esempio l’esclusione di infrastrutture di trasporto di
          attraversamento degli ambiti comunali.
     AGRICOLTURA
        Il settore agricolo da una prima analisi dei dati di SIRENA non è particolarmente
        energivoro presso il comune di Gessate, copre infatti solo l’1% dei consumi totali
        comunali.

     ALTRE FONTI DI EMISSIONI
        Questa categoria di dati non è obbligatoria. L’ Amministrazione locale può decidere di
        includere anche emissioni di altri settori, se il PAES includesse delle misure specifiche
        in merito. Per esempio, i Comuni potranno scegliere di includere le emissioni di CH4 da
        discariche, se uno degli interventi previsti fosse quello di costruire un impianto di

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