PROGETTO DI ZONA PASSO DEL PELLEGRINO 2018-2022 - Agesci ...
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Pogetto di Zona Passo del Pellegrino
Regione Calabria
PROGETTO DI ZONA
PASSO DEL PELLEGRINO
2018-2022
Approvato in Assemblea di Zona
18 Marzo 2018
Iscritta al Registro Nazional delle Associazioni di Promozione Sociale n.72 - Legge 383/2000
WAGGGS / WOSM Member
Pogetto di Zona Passo del Pellegrino
Regione Calabria
Introduzione
A seguito della riorganizzazione delle Zone Agesci in Calabria, effettuata dal Consiglio
Regionale, nasce nel 2016 la Zona “Passo del Pellegrino”. La Zona allo stato attuale
comprende i seguenti Gruppi:
Fuscaldo 1, Montalto Uffugo 1, Paola 1, Rende 2, Rende 3 e Sartano 1.
I Gruppi appartengono alla diocesi Cosenza-Bisignano e ricoprono un vasto territorio,
diversificato morfologicamente che abbraccia mare ed entroterra.
Pur avendo condiviso per anni un cammino nella stessa “precedente” Zona, oggi bisogna
lavorare molto sulle relazioni per costruire insieme una identità che ci caratterizzi. Questo
richiede senz’altro un impegno da parte di ogni Capo verso l’obiettivo comune, quello di
puntare sul protagonismo di tutti.
Un numero relativamente esiguo di Gruppi può essere una risorsa perché ogni Capo può
mettere a disposizione il proprio talento nel confronto con gli altri, e le Comunità Capi
possono condividere esperienze educative e buone pratiche. La vera forza di questa Zona
paradossalmente è quella di essersi ritrovati Gruppi che si conoscevano da prima e che
mirano oggi a consolidare relazioni e a puntare ad uno sviluppo più complessivo, aprendosi
al territorio, per recepirne i bisogni ed essere protagonisti del cambiamento.
Prefazione
Il Progetto di Zona è uno strumento indispensabile che mira ad individuare degli obiettivi che
rispondono alle esigenze educative e formative che emergono dai Progetti Educativi delle
Comunità Capi.
Questo Progetto di Zona nasce da un percorso condiviso che ha avuto inizio con l’Assemblea di
Zona del 19 novembre 2017, dove si sono evidenziati i bisogni formativi provenienti dalle
Comunità Capi, successivamente nelle Botteghe del Metodo, sono state fatte le analisi sulle
realtà giovanili dei Gruppi.
I Progetti Educativi delle Comunità Capi sono stati riletti complessivamente, estrapolando da essi
esigenze comuni; da questa struttura sono stati individuati tre ambiti: Formazione - Branche,
Sviluppo - Territorio e Fede attraverso i quali perseguire gli obiettivi del Progetto.
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1. FORMAZIONE E BRANCHE
Uno degli obiettivi prioritari della Zona è quello di sostenere la formazione permanente dei Capi.
Per poter offrire un servizio adeguato, occorre conoscere il metodo scout nella sua globalità e
specificità e saper usare gli “strumenti del metodo” con intenzionalità educativa. Essere Capi
educatori in una società in continua evoluzione, a contatto con bambini, ragazzi e giovani con
bisogni educativi diversi, richiede la capacità di saper rispondere con competenza e senso di
responsabilità alle sfide educative che la società ci pone.
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Pogetto di Zona Passo del Pellegrino
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INDIVIDUARE GLI OBIETTIVI STRATEGIE/STRUMENTI CHI A CHI E’
sintetici e verificabili “su che cosa decidiamo di far RIVOLTO
leva per ottenere il
cambiamento?
Supportare i capi Botteghe del Metodo per IABZ TUTTI
nell’aggiornamento metodologico, favorire lo scambio di
soprattutto al passaggio da una esperienze tra capi già
branca all’altra. formati nella specifica
branca e capi che
Accrescere le competenze cambiano branche,
metodologiche. approfondendo gli
elementi e gli strumenti IABZ TUTTI
del Metodo.
Promuovere opportunità INCONTRI S-CAM-BIO: di INC ALLA TUTTI
formative, per tutti i capi della aggiornamento FORM-
zona, al fine di maturare scelte di metodologico, rivolti COMITATO-
servizio più consapevoli e soprattutto ai capi che non IABZ
intenzionali possono partecipare ai
CAM e che si ritrovano in
nuove unità.
Promuovere una modalità Assemblea di Zona COMITATO TUTTI
progettuale che porti ad uno stile ALLARGATO
condiviso per superare” tradizioni” Consiglio di Zona
e personalismi di gruppo.
Supportare tutti i Capi Organizzare un’Assemblea COMITATO TUTTI
nell’elaborazione del Progetto del formativa sul PdC
Capo
Sostenere il cammino formativo Organizzare degli incontri INC. TIROCINANTI
dei Tirocinanti per Tirocinanti, FORMAZIONE
preferibilmente uno prima
del CFT e uno dopo
Promuovere l’aggiornamento e la Organizzare momenti COMITATO CAPI GRUPPO
formazione dei Capi Gruppo formativi per Capi Gruppo
Fornire ai CG gli strumenti e le
competenze necessarie per poter
progettare una formazione
permanente e ad ampio spettro in
Co.Ca.
Supportare i Capi Unità Coordinamento delle IABZ STAFF DI
attività di zona delle BRANCA
Costruire una “rete”tra i capi della Branche
branca, in modo da realizzare un
percorso di avvicinamento agli
eventi di zona
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2. SVILUPPO E TERRITORIO
Lo sviluppo è una delle prerogative della Zona, a maggior ragione nella nostra che è una zona
geomorfologicamente variegata e molto ampia dove insistono solo sei Gruppi AGESCI.
Il territorio è il naturale interlocutore dei gruppi scout, interfacciarsi con esso è un dovere
nonché una opportunità. Una Zona appena nata non può prefiggersi grandi obiettivi se non
quello di attuare gradualmente la diffusione dello scoutismo raccogliendo l’invito che viene
posto dalle comunità parrocchiali.
INDIVIDUARE GLI OBIETTIVI STRATEGIE/STRUMENTI CHI A CHI E’
sintetici e verificabili “su che cosa decidiamo di far leva per RIVOLTO
ottenere il cambiamento?
Divulgare la conoscenza Attività nei luoghi dove COMITATO E PARROCCHIE
dello scautismo nelle potenzialmente potrebbero A.E. DI ZONA DOVE NON
parrocchie della Zona. aprire nuovi gruppi. SONO
PRESENTI I
Contatti da parte dell’A. E. di GRUPPI
zona con i parroci delle
parrocchie della zona
Curare i rapporti con gli Collaborazione con tutte le RdZ
organismi civili ed autorità presenti sul territorio
ecclesiali e con le altre REFERENTE
associazioni educative Contatti da parte dell’assistente DI ZONA
di zona con il Rettore del
seminario A.E. DI ZONA
Monitorare e Incontri specifici INC.
supportare l’apertura SVILUPPO E
dei nuovi gruppi PATTUGLIA
Valorizzazione mappa Incontri specifici Lo IABZ RS
dei luoghi di servizio dei
clan della zona.
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3. FEDE
Il Capo, come fratello maggiore e come compagno di strada degli altri membri della Comunità
Capi, così come ci suggerisce Papa Francesco: “deve saper camminare davanti per indicare la
via e testimoniare il Vangelo; deve camminare in mezzo agli altri perché si è tutti in cammino,
per aiutare ed infondere speranza ed infine deve saper camminare dietro per raccogliere la
fatica dell’altro e i timori di chi pensa di non farcela”.
I Capi della nostra Zona hanno fatto emergere una serie di esigenze, tra queste quella di una
maggiore conoscenza delle scritture, una più ampia consapevolezza della propria vocazione
al servizio e della scelta di fede.
INDIVIDUARE GLI OBIETTIVI STRATEGIE/STRUMENTI CHI A CHI E’
sintetici e verificabili “su che cosa decidiamo di RIVOLTO
far leva per ottenere il
cambiamento?
Promuovere un percorso che dia Momenti di catechesi AE DI ZONA E
continuità all’ esperienza di condivisi / DI GRUPPO
discernimento per favorire una approfondimenti nelle
maggiore crescita della singole CO.CA
consapevolezza personale della /feedback nella
propria vocazione al servizio. catechesi condivisa AE DI ZONA
Creare una rete tra gli assistenti di Contatti dell’assistente
gruppo di zona
Valorizzare e supportare la figura Momenti di formazione COMITATO
del capo nella sua crescita di Capo e di confronto ALLARGATO
Educatore Catechista
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Verifica della programmazione annuale
I contenuti formativi tradotti in azioni da intraprendere e inserite nel Progetto di Zona, verranno
meglio definiti nei programmi annuali con obiettivi e strumenti ad ogni inizio anno scout secondo
una priorità : calendarizzazione /programmazione degli eventi di Zona.
Il Consiglio di Zona si occuperà di verificare annualmente, l’anno passato, rimodulando le azioni
da intraprendere per l’anno successivo.
La verifica del Progetto e del raggiungimento degli obiettivi si attueranno attraverso i seguenti
indici valutativi:
eventi a cui si è partecipato (numero capi coinvolti, e livello di soddisfazione);
numero di Assemblee, uscite ed attività specifiche nell’anno;
censimenti e turn over dei capi;
tipo di cambiamento prodotto
Durata : 4 anni – dal 2018-2022
L’ Assemblea di Zona
Passo del Pellegrino
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Analisi Sviluppo
Piccola appendice (referente allo sviluppo)
LA ZONA PASSO DEL PELLEGRINO
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GRUPPI PRESENTI
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GRUPPI CHE HANNO CHIUSO NEGLI ULTIMI 20 ANNI
RENDE 4
CASTIGLIONE COSENTINO
RENDE 1
S. LUCIDO 1
AMANTEA 1
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COMUNI PER ABITANTI
ROSSO > 15.000
AZZURRO TRA 10.OO0 E 15.000
ROSA TRA 5.000 E 10.000
CELESTE TRA 3.500 E 5.000
VIOLA < 3.500
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