PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE
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Parlamento europeo 2019-2024 Commissione per la pesca 2020/0274(NLE) 28.10.2020 *** PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE sulla proposta di decisione del Consiglio riguardante la conclusione dell'accordo in forma di scambio di lettere fra l'Unione europea e la Repubblica islamica di Mauritania relativo alla proroga del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania, in scadenza il 15 novembre 2020 (COM(2020)0588 – C9-xxxxx – 2020/0274(NLE)) Commissione per la pesca Relatrice: Annie Schreijer-Pierik PR\1216776IT.docx PE660.079v01-00 IT Unita nella diversità IT
PR_NLE-AP_Agreement Significato dei simboli utilizzati * Procedura di consultazione *** Procedura di approvazione ***I Procedura legislativa ordinaria (prima lettura) ***II Procedura legislativa ordinaria (seconda lettura) ***III Procedura legislativa ordinaria (terza lettura) (La procedura indicata dipende dalla base giuridica proposta nel progetto di atto.) PE660.079v01-00 2/9 PR\1216776IT.docx IT
INDICE Pagina PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO ...........5 MOTIVAZIONE.........................................................................................................................6 PR\1216776IT.docx 3/9 PE660.079v01-00 IT
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO sulla proposta di decisione del Consiglio riguardante la conclusione dell'accordo in forma di scambio di lettere fra l'Unione europea e la Repubblica islamica di Mauritania relativo alla proroga del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania, in scadenza il 15 novembre 2020 (COM(2020)0588 – C9-xxxxx – 2020/0274(NLE)) (Approvazione) Il Parlamento europeo, – vista la proposta di decisione del Consiglio (COM(2020)0588), – vista la decisione (UE) 2019/1918 del Consiglio, dell'8 novembre 2019, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria dell'accordo in forma di scambio di lettere fra l'Unione europea e la Repubblica islamica di Mauritania relativo alla proroga del protocollo che fissa le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria previste dall'accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e la Repubblica islamica di Mauritania, in scadenza il 15 novembre 2019 – vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 43, paragrafo 2, e dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C9-xxxxx), – visti l'articolo 105, paragrafi 1 e 4, e l'articolo 114, paragrafo 7, del suo regolamento, – visto il parere della commissione per i bilanci, – vista la raccomandazione della commissione per la pesca (A9-0000/2020), 1. dà la sua approvazione alla conclusione dell'accordo; 2. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Repubblica islamica di Mauritania. PR\1216776IT.docx 5/9 PE660.079v01-00 IT
MOTIVAZIONE Contesto: L'accordo di partenariato nel settore della pesca (APP) con la Mauritania offre notevoli possibilità di pesca di specie demersali e pelagiche, nonché di tonno e specie altamente migratorie, per la flotta dell'UE. È il più importante degli attuali accordi di pesca multispecifica conclusi dall'UE con paesi terzi e attualmente consente di svolgere attività di pesca a un massimo di 58 navi provenienti da Spagna, Italia, Portogallo, Paesi Bassi, Lituania, Lettonia, Polonia, Germania, Regno Unito, Irlanda e Francia. È parte di una rete di accordi bilaterali di partenariato per la pesca sostenibile (APPS) che l'UE ha messo in atto nell'oceano Atlantico che bagna l'Africa occidentale, segnatamente con Marocco, Senegal, Gambia, Guinea-Bissau, Liberia e Costa d'Avorio. Nel periodo 2018-2019, la Commissione ha effettuato una valutazione ex ante di un eventuale rinnovo del protocollo, concludendo che il settore della pesca dell'UE era fortemente interessato alla pesca in Mauritania e che un rinnovo del protocollo avrebbe contribuito a rafforzare il monitoraggio, il controllo e la sorveglianza e a migliorare la governance della pesca nella regione. Per l'UE è importante mantenere uno strumento che permetta una stretta cooperazione settoriale con un attore di primo piano nella governance degli oceani a livello subregionale, viste le dimensioni della zona di pesca soggetta alla giurisdizione di quest'ultimo. Il protocollo prevede possibilità di pesca nelle seguenti categorie: * Pescherecci adibiti alla pesca di crostacei, a eccezione di aragoste e granchi; 5 000 tonnellate e 25 navi; * Pescherecci da traino (non congelatori) e pescherecci con palangari di fondo per la pesca del nasello: 6 000 tonnellate e 6 navi; - Pescherecci da traino (congelatori) per la pesca del nasello: (nasello: 3500 tonnellate, calamaro: 1450 tonnellate, seppia: 600 tonnellate; * Pescherecci adibiti alla cattura di specie demersali diverse dal nasello con attrezzi diversi dalle reti da traino: 3 000 tonnellate e 6 navi; * Tonniere con reti a circuizione: 12 500 tonnellate (quantitativo di riferimento) e 25 navi; * Tonniere con lenze e canne e i pescherecci con palangari di superficie, 7 500 tonnellate (quantitativo di riferimento) e 15 navi; * Pescherecci da traino congelatori per la pesca pelagica: 225 000 tonnellate (con un superamento autorizzato massimo del 10 %) e 19 navi; * Navi per la pesca pelagica fresca: 15 000 tonnellate (detratte dal volume della categoria 6, se utilizzate) e 2 navi. Negoziati per un nuovo APP e proroga del protocollo attuale nel 2019 Nel luglio 2019, il Consiglio ha adottato un mandato che autorizza la Commissione europea ad avviare negoziati per l'elaborazione di un nuovo APP e del relativo protocollo tra l'UE e la Repubblica islamica di Mauritania. Nel contempo, il mandato ha consentito alla Commissione di negoziare una proroga limitata di un anno al protocollo di attuazione dell'accordo che stabiliva le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria, in quanto la scadenza era prevista PE660.079v01-00 6/9 PR\1216776IT.docx IT
nel novembre 2019. L'obiettivo era evitare un'interruzione delle attività di pesca ove i negoziati per il nuovo APP avessero richiesto più tempo del previsto. Nel novembre 2019, l'UE e la Mauritania hanno pertanto prorogato il protocollo di un anno, fino al 15 novembre 2020. Il Parlamento europeo (PE) ha successivamente approvato tale proroga di un anno, sulla base di una raccomandazione elaborata dalla on. Aguilera (procedura n. 2019/0210 (NLE)), adottata in Aula il 13 maggio 2020. Seconda proroga, negoziati sul nuovo APP e pandemia di Covid-19 L'UE e la Mauritania hanno tenuto quattro cicli di negoziati sul nuovo APP tra settembre 2019 e febbraio 2020. Tuttavia, l'inizio della pandemia di Covid-19 ha perturbato il ritmo dei negoziati a partire dal marzo 2020. Quindi, il 26 giugno 2020, il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare una seconda proroga del protocollo della durata massima di un anno. Le due parti hanno concordato tale proroga il 7 luglio 2020. Come nel 2019, l'obiettivo di tale proroga è impedire l'interruzione delle attività di pesca da parte della flotta dell'UE, dato che l'attuale protocollo scade il 15 novembre 2020. Il Parlamento europeo è ora invitato ad esaminare la possibilità di concedere la sua approvazione a questa seconda proroga di un anno. Tale proroga lascia immutate le attuali possibilità di pesca, illustrate in precedenza, e la contropartita finanziaria dell'UE. Il contributo finanziario dell'UE ammonta a 61 625 000 EUR per un anno, ripartiti come segue: Un importo annuale per l'accesso alle risorse alieutiche fissato a 57 500 000 EUR. Un importo annuale per il sostegno allo sviluppo della politica settoriale della pesca della Mauritania di 4 125 000 EUR, al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi della politica nazionale per la gestione sostenibile delle risorse alieutiche continentali e marine. Posizione della relatrice L'accordo di pesca con la Mauritania è di vitale importanza per i piani di pesca annuali delle flotte pelagiche degli Stati membri dell'UE. La relatrice riconosce che sarebbe auspicabile prorogare l'attuale protocollo. Tuttavia, pur riconoscendo che si tratterebbe di una linea d'azione consigliabile, avverte entrambe le parti che una seconda proroga del protocollo non dovrebbe essere utilizzata come pretesto per prolungare i negoziati più del necessario e sottolinea l'importanza di finalizzare l'accordo. Invita la Commissione europea a proseguire quanto prima i negoziati al fine di poter presentare un nuovo APP e un nuovo protocollo nella primavera del 2021. La relatrice accoglie con favore i progressi compiuti nell'elaborazione di un nuovo APP, in particolare per quanto riguarda le questioni relative alla governance. Chiede alla Commissione di aiutare la Mauritania a migliorare il controllo degli accordi privati da essa sottoscritti, in particolare quelli che possono: consentire ai pescherecci di entrare in zone di pesca vietate creando concorrenza sleale, un possibile sfruttamento eccessivo delle risorse, violare i diritti dei lavoratori mauritani o tollerare la pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata, come segnalato dalle ONG che operano in queste attività di pesca. La relatrice sostiene con decisione l'inclusione di una clausola di trasparenza nel futuro protocollo, che obbligherebbe la Mauritania a rendere pubblico qualsiasi accordo che consenta l'accesso di pescherecci stranieri nelle sue acque territoriali. Occorre sviluppare la capacità del paese di negoziare tali accordi, al fine di garantire parità di condizioni per quanto riguarda il rispetto delle norme. È necessario che tutte le navi PR\1216776IT.docx 7/9 PE660.079v01-00 IT
pelagiche operanti nelle acque mauritane siano soggette allo stesso monitoraggio e alla stessa applicazione delle regole da parte delle autorità di controllo, al fine di garantire che le stesse condizioni siano applicate alle navi dell'UE e alle altre navi straniere e che lo sfruttamento delle risorse sia realmente sostenibile. La relatrice chiede inoltre alla Commissione di aiutare le autorità mauritane a istituire un monitoraggio, un controllo e una sorveglianza efficaci dell'industria della farina di pesce e a raccogliere dati scientifici su tutte le attività di pesca pelagica e sui punti di sbarco, compresi gli impianti per la produzione di farine di pesce. L'assenza di raccolta di dati scientifici, di una corretta valutazione degli stock e di una gestione efficace della pesca ha determinato un sovrasfruttamento della maggior parte degli stock pelagici presenti nella zona, ad eccezione delle sardine. La flotta artigianale in Mauritania deve mantenere un accesso preferenziale alle proprie risorse ed essere in grado di garantire la sicurezza alimentare della zona. La relatrice esorta la Commissione a rafforzare il sostegno offerto alla pesca locale mauritana come dimostra il deciso impegno dell'UE a favore dello sviluppo delle flotte dei paesi con cui ha concluso accordi, nonché la volontà dell'UE di esportare il modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale promosso nell'ambito della sua politica di pesca. La relatrice esorta inoltre la Commissione a garantire che il protocollo in fase di negoziato preveda la possibilità di scaricare in porti al di fuori della Mauritania, ponendo così fine alle inutili sofferenze degli armatori dell'UE a causa dei blocchi del trasporto stradale alla frontiera con il Marocco. La relatrice invita la Commissione a garantire il mantenimento dei miglioramenti previsti dall'attuale protocollo, come la soppressione delle restrizioni imposte alla flotta comunitaria. È necessario sottolineare le disposizioni che creano e adeguano le zone di pesca per la flotta adibita alla raccolta dei frutti di mare e alla pesca dei piccoli pelagici, e dobbiamo verificare se le possibilità di pesca per i pescherecci da traino adibiti alla pesca del nasello e dei pescherecci con palangari di fondo possano essere migliorate in modo compatibile con i migliori pareri scientifici disponibili. Particolarmente rilevante è il mantenimento della modifica apportata al calcolo della forza lavoro mauritana che deve essere obbligatoriamente imbarcata sulle navi europee. Chiede alla Commissione di mantenere la proporzione del 60 percento e di continuare ad escludere dal calcolo i posti relativi alla gestione delle macchine, il che risolve i problemi associati al livello di qualifica dei marinai mauritani. L'attuale protocollo, inoltre, prevede miglioramenti per la flotta adibita alla pesca di specie altamente migratorie, che permettono di operare rispettando condizioni simili a quelle applicate da altri paesi terzi, dal momento che le misure di controllo e accesso sono state armonizzate con quelle previste dagli altri accordi sulla pesca del tonno. La relatrice esorta la Commissione a mantenere questo miglioramento nel nuovo protocollo. La relatrice desidera inoltre sottolineare l'importanza della norma che impone alle navi europee di donare il 2% delle catture di specie pelagiche a beneficio delle persone bisognose. Tali donazioni dovrebbero rimanere nel futuro protocollo con la Mauritania. Tuttavia, le autorità mauritane non dovrebbero abusare di tale pratica selezionando le specie più pregiate. La relatrice insiste nel migliorare le disposizioni del protocollo in vigore, in particolare all'articolo PE660.079v01-00 8/9 PR\1216776IT.docx IT
1, volte a rafforzare la fiducia reciproca e la non discriminazione della flotta dell'UE rispetto ad altre flotte straniere, obbligando queste ultime ad osservare gli stessi requisiti di conservazione imposti alle navi comunitarie. La Mauritania deve mantenere il suo impegno a pubblicare tutti gli accordi privati e pubblici con i paesi terzi, onde favorire una maggiore trasparenza, e a concedere alla flotta europea un accesso preferenziale alle sue eccedenze. Per quanto riguarda le zone di pesca, la relatrice esorta la Commissione a gestire i piccoli pelagici a livello regionale, dato che la Mauritania condivide tali stock con Marocco, Gambia e Senegal. Si raccomanda la cooperazione per lavorare ai fini della definizione di un TAC, un accordo di ripartizione e misure efficaci di gestione della pesca. Occorre istituire programmi comuni di ricerca per garantire che siano compiuti sforzi ai fini dell'attuazione. La relatrice è lieta di constatare che il nuovo governo della Mauritania ha dimostrato la volontà politica di invertire l'attuale assenza di una gestione efficace e con basi scientifiche di tutte le attività di pesca pelagica nelle acque mauritane. Esorta tuttavia la Commissione ad offrire il sostegno dell'UE per realizzare questo obiettivo e a garantire che il nuovo protocollo mantenga l'equilibrio raggiunto tra le possibilità di pesca e la contropartita finanziaria. È necessario mantenere immutato il rapporto costi/benefici dell'accordo con la Mauritania, che ha anche contribuito a migliorare le modifiche apportate alle misure tecniche. PR\1216776IT.docx 9/9 PE660.079v01-00 IT
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