Premio Pritzker 2021 ad Anne Jean-Philippe

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Premio Pritzker 2021 ad Anne
Lacaton   e   Jean-Philippe
Vassal
Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal sono il meritato Premio
Pritzker 2021. L’annuncio è stato dato dal presidente della
Hyatt Foundation Tom Pritzker, che ha ufficializzato la
decisione della giuria guidata dal cileno Alejandro Aravena,
laureato nel 2016. Il panel di valutazione ha compreso gli
architetti Kazuyo Sejima e Wang Shu, Premi Pritzker nel 2010 e
2012. Ne hanno fatto parte anche Benedetta Tagliabue, il
critico di architettura Barry Bergdoll e l’architetto Deborah
Berke, preside della Yale School of Architecture.

I titolari dello studio Lacaton & Vassal, basato a Parigi dove
si costituisce nel 1987, ricevono il più prestigioso
riconoscimento mondiale dell’architettura diventando il 49° e
il 50° architetto insignito. Arrivano dopo un altro studio di
fama internazionale, l’irlandese Grafton Architects di Yvonne
Farrell e Shelley McNamara.

Un’architettura costruita attorno
alle persone
I temi guida della loro architettura, estremamente pragmatica
e “dalle forti convinzioni”, sono tutti al centro dell’attuale
dibattito mondiale. Toccano aspetti legati alla tecnologia e
alla sostenibilità, elaborano e praticano il riuso
dell’esistente e parlando contemporaneamente di autorialità e
autenticità.

Secondo la giuria, l’architettura dello studio “è una risposta
alle emergenze climatiche ed ecologiche del nostro tempo. Ma
risponde anche alle urgenze sociali, soprattutto nell’ambito
del social housing”.

Particolarmente al centro del dibattito odierno, la
sostenibilità è per loro un concetto estremamente site-
specific. Si declina in base alle geografie e alle latitudini
ricercando un equilibrio tra istanze sociali, ambientali ed
economiche. Dimostra il grande valore della progettazione,
unico strumento attraverso cui è possibile creare edifici e
spazi di alta qualità per le persone a costi di realizzazione
relativamente bassi.

Come la stessa Anne Lacaton ci disse in occasione
dell’intervista che le facemmo: “sostenibilità per noi è
economizzare i materiali e i costi per fare molto di più con i
mezzi a disposizione e soprattutto progettare a partire dalle
persone”.

Uno spazio per vivere costruito
dall’interno
Gli edifici dello studio Lacaton & Vassal sono minimali e
funzionalisti, quasi umili. Minimali perché partono dalla
definizione degli spazi e della loro corretta composizione,
finalizzata ad accogliere la vita delle persone:
l’architettura deve produrre spazio per vivere. Funzionali
perché nascono in risposta a bisogni specifici derivanti da
contesti locali, culturali e geografici, e dalle richieste di
chi li abiterà e utilizzerà. Si costruiscono partendo
dall’interno, definendo successivamente il loro aspetto, da
cui dipende la scelta delle dotazioni tecnologiche e dei
materiali (perdiletti sono policarbonato, vetro e metallo
affiancati al cemento armato).

Il senso di questo fare architettura si è costruito attraverso
il lavoro in contesti molto differenziati, culturalmente e
geograficamente. Fondamentale è stato l’insegnamento
proveniente dall’Africa e dall’esperienza in Niger di Jean-
Philippe Vassal, che ha consentito di sviluppare una grande
comprensione tra usi e ambienti.

Il retrofit e la trasformazione del
patrimonio edilizio
Il conferimento del Nobel dell’architettura a Anne Lacaton e
Jean-Philippe Vassal porta finalmente alla piena attenzione
del Pritzker il retrofit e la trasformazione del patrimonio
edilizio esistente. Il tema è attualissimo ed è stato
affrontato dallo studio in modo continuo e originale
attraverso la strategia della “nessuna demolizione e nessuna
sostituzione”.

Anne Lacaton: bisogna fare molto con poco, intelligenza e
sensibilità L'edilizia sociale vince il Mies Van Der Rohe
Award 2019

Da Parigi, a Bordeaux, a Nantes,
alcuni progetti di un’architettura
che rigenera per il Premio Pritzker
2021
Questo approccio ha reso miliari i progetti nell’ambito del
social housing realizzati tra Parigi, Saint-Nazaire e
Bordeaux.

La Tour Bois le Prêtre (2011, Parigi) è stata trasformata
insieme a Frédéric Druot. Hanno realizzato un giardino
d’inverno tutt’intorno che, senza spostare i suoi abitanti, ha
migliorato le prestazioni energetiche e la qualità degli spazi
abitativi. A Saint-Nazaire recuperano invece un complesso
residenziale risalente agli anni sessanta per realizzare 53
appartamenti di social housing per famiglie a basso reddito
(2011). Sempre insieme a Druot, intervengono anche su una
torre residenziale risalente agli anni settanta (2016).

Il più importante intervento   di social housing realizzato è la
riconversione del complesso     di 530 abitazioni nel quartiere
Grand Parc a Bordeaux.         Nel 2017 vede nuovamente la
collaborazione di Druot         e di Christophe Hutin ed è
riconosciuto nel 2019 con il   Premio Mies van der Rohe.

Queste architetture sono affiancate da una molteplicità di
progetti, che hanno lavorato alla scala piccola e grande, per
committenze pubbliche e private. Esempi sono abitazioni
private come la seminale Casa Latapie, che nel 1993 realizza a
Floirac uno dei primi esempi di intervento che coniuga
progetto flessibile ed efficiente e costi contenuti. Ma anche
importanti commesse pubbliche come la nuova sede dell’École
Nationale Supérieure d’Architecture de Nantes, che nel 2009
sceglie il cemento armato a vista e il policarbonato per
realizzare un intervento ex novo a tre piani. O il FRAC di
Dunkerque, che nel 2015 riutilizza a amplia un capannone
dismesso per realizzare un museo.

Tutti    insieme    “hanno   dimostrato   che   l’impegno   per
un’architettura che rigenera ma allo stesso tempo tecnologica,
innovativa ed ecologicamente reattiva può essere perseguito
senza nostalgia”.

Photogallery

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Casa Latapie (© Philippe Ruault)

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Casa Latapie (© Philippe Ruault)

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© Philippe Ruault

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École Nationale     Supérieure   d’Architecture   de   Nantes   (©
Philippe Ruault)

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La Tour Bois le Prêtre a Parigi (© Philippe Ruault)

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La Tour Bois le Prêtre a Parigi (© Philippe Ruault)

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53 appartamenti di social housing per famiglie a basso reddito
a Saint-Nazare (© Philippe Ruault)

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53 appartamenti di social housing per famiglie a basso reddito
a Saint-Nazare (© Philippe Ruault)

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Il FRAC di Dunkerque (© Philippe Ruault)

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Il FRAC di Dunkerque (© Philippe Ruault)

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Il Grand Parc a Bordeaux (© Philippe Ruault)

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Il Grand Parc a Bordeaux (© Philippe Ruault)
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Il Grand Parc a Bordeaux (© Philippe Ruault)

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