Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità

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Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
PUM                         S
                          metro              bo
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile metropolitano Bologna

Più mobilità e
meno gas serra
Inquadramento conoscitivo
preliminare

                                                                1
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Aprile 2016

LINEE DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL PUMS Metrobo
Virginio Merola Sindaco Metropolitano e Sindaco di Bologna
Irene Priolo Consigliere delegato Infrastrutture, Mobilità e viabilità della Città metropolitana di
Bologna
Andrea Colombo Assessore Mobilità e Trasporti del Comune di Bologna
Patrizia Gabellini Assessore Urbanistica, Città storica e Ambiente del Comune di Bologna

GRUPPO DI LAVORO
Città metropolitana di Bologna
Alessandro Delpiano (Coordinatore generale PUMS), Catia Chiusaroli (Coordinatore tecnico
PUMS), Helmuth Moroder (Progettazione generale linee di indirizzo PUMS), Silvia Bertoni (segre-
teria tecnica Comitato nodo Bologna), Luca Borsari, Manuela Mattei, Silvia Mazza, Donato Nigro
(Dirigente Servizio Trasporto Pubblico), Claudia Piazzi
Comune di Bologna
Cleto Carlini (Direttore Settore Mobilità Sostenibile e infrastrutture), Francesco Evangelisti
(Direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici), Giancarlo Sgubbi (Responsabile Piani Mobilità e
Infrastrutture), Luciana Africani, Giuseppe De Togni
SRM (Società Reti e Mobilità)
Tommaso Bonino (Dirigente), Giorgio Fiorillo, Eugenio Margelli
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Indice
INQUADRAMENTO CONOSCITIVO PRELIMINARE                               5

Inquadramento territoriale di area vasta					                       7

Le aspettative delle istituzioni e degli utenti sulla mobilità			   8

Alcuni dati sulla mobilità							9

Alcuni dati sull’ambiente e la qualità dell’aria				                24

Il rapporto con la pianificazione settoriale					                   25

Progetti ed interventi infrastrutturali in corso				                28

Le trasformazioni urbane							30

ALLEGATI									35

                                                                         3
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
INQUADRAMENTO
   CONOSCITIVO
    PRELIMINARE
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Inquadramento conoscitivo preliminare
Inquadramento territoriale di area                          mente dalla via Emilia: a nord si apre sulla
vasta                                                       pianura padana e a sud si ergono dappri-
La Città metropolitana di Bologna ha una                    ma i rilievi collinari e poi le cime ed i crinali
popolazione di poco più di 1 milione di abi-                dell’Appennino tosco-emiliano.
tanti e un territorio attraversato trasversal-

                                Andamento popolazione 2004-2014
 1200000

 1000000

  800000

                                                                                            Città Metropolitana

  600000                                                                                    Comune Bo
                                                                                            Comuni prima cintura
                                                                                            comuni extra
  400000

                                                                                                                   Città metropolitana di Bologna
  200000

      0
           2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010     2011   2012   2013   2014

Perfettamente baricentrica, sorge la città                  le autostrade A1 e A14 e longitudinalmente
di Bologna abitata da circa 390.000 per-                    dalla A13 e dal proseguimento della A1. E’
sone e attraversata da tutte le principali                  inoltre servito da una rete ferroviaria che,
infrastrutture e arterie di traffico di rilievo             con centro in Bologna, si sviluppa in ma-
regionale e nazionale; dalla città di Bolo-                 niera radiale in otto direzioni andando a
gna si diramano infatti sia la rete autostra-               costituire l’ossatura del Servizio Ferroviario
dale che quella ferroviaria, rendendo senza                 Metropolitano. Anche la rete stradale (sta-
dubbio il capoluogo emiliano uno dei prin-                  tali e provinciali) gravita su Bologna ma si
cipali nodi viabilistici italiani.                          sviluppa, prevalentemente nel territorio di
Il territorio della Città metropolitana è                   Pianura, creando una rete a maglie quadra-
quindi attraversato trasversalmente dal-                    te parallela alla via Emilia.

                                                                                                                        7
Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
Legenda
          centri abitati provincia
          centri abitati fuori provincia
          rete SFM
          reti portanti TPL suburbano
          extraurbano
          restante rete TPL suburbano
          extraurbano

    Le aspettative delle istituzioni e degli             verso Bologna, (anche se è il bisogno
    utenti sulla mobilità                                prioritario) ma anche da e verso i ser-
    Nei mesi di gennaio e febbraio 2016 la Città         vizi (specie quelli ospedalieri) e i centri
    metropolitana ha svolto una serie di incon-          attrattori presenti nel territorio metro-
    tri con le Unioni, andando sui territori per         politano;
    raccogliere il loro contributo, le loro istan-   •   potenziamento del SFM (aumentando
    ze e i loro indirizzi in vista della redazione       il cadenzamento e la capienza dei treni
    del nuovo Piano Strategico Metropolitano             e introducendo l’unico titolo di viaggio)
    (PSM).                                               e il miglioramento della connessione
    Questa è la sintesi dei bisogni e del contri-        alle fermate e quindi l’intermodalità;
    buto emerso sul tema specifico della mobi-       •   rispetto alle opere infrastrutturali la
    lità e che quindi devono essere presi come           priorità deve essere il completamento
    spunto nella costruzione del Piano Urbano            delle opere rimaste da tempo incom-
    della Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS):            piute e la manutenzione di quelle esi-
8    • maggiori “connessioni”, non solo da e             stenti. In particolare le opere più men-
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Inquadramento conoscitivo preliminare
    zionate sono: il nodo di Rastignano, la            bilità” (staccando in maniera netta il
    Complanare nord, il potenziamento                  secondo tema citato “Inquinamento
    della trasversale di pianura;                      e smog” che comunque si attesta sul
• potenziamento e valorizzazione dei                   37,7%).
    grandi poli logistici Bolognesi (Aero-        Un altro dato interessante emerge dal son-
    porto e Interporto) sia potenziando la        daggio sulla qualità del TPL svolto tutti gli
    loro connessione con reti internazio-         anni da SRM1 nel quale alla domanda su
    nali, sia valorizzandoli come porte di        “Quali politiche servono per risolvere il pro-
    accesso non solo a Bologna ma all’in-         blema della mobilità bolognese” gli intervi-
    tero territorio metropolitano;                stati collocano al primo posto le azioni sul
• promozione turistica del territorio me-         trasporto pubblico, al secondo quelle sul-
    tropolitano in una logica di rete e di        la ciclabilità e allo stesso livello quelle per
    area vasta (non “SOLO” Bologna ma “A          il terno e l’auto (allegato A, fig. 4). Un ele-
    PARTIRE DA” Bologna). In tal senso è          mento da notare è che nel corso degli anni
    visto come strategico e fondamentale          scendono le richieste per azioni sull’auto-
    l’inserimento del territorio Bolognese        mobile e salgono le modalità sostenibili.
    all’interno di una rete ciclo-turistica di
    livello nazionale.                            Alcuni dati sulla mobilità
Nell’ambito di tali incontri è stato inoltre      Domanda
sottoposto a tutti i partecipanti un que-         L’analisi sulla domanda è stata effettuata
stionario con il quale si è voluto sondare        utilizzando i dati ISTAT 2011 per gli sposta-

                                                                                                    Città metropolitana di Bologna
l’opinione dei cittadini metropolitani in         menti sistematici e i dati delle indagini sugli
merito ad alcuni temi strategici per il ter-      spostamenti di MeDec 2011, SRM e ISFORT
ritorio bolognese.                                2014, che prendono in considerazione gli
I questionari compilati sono stati oltre          spostamenti sistematici ed erratici.
1.500 e dall’analisi delle risposte sono          La mobilità provinciale è stata studiata
emersi importanti spunti di riflessione           suddividendo il territorio metropolitano in
che ancora una volta toccano in maniera           5 ambiti:
sostanziale il tema della mobilità (allega-        • Comune di Bologna;
to A, figg. 1,2,3) In particolare si ritiene di    • comuni della prima “Cintura” di Bolo-
grande interesse evidenziare che fra gli in-           gna;
tervistati:                                        • comuni della “Pianura”;
• Il 42,9% ritiene che il tema della “Mobi-        • comuni della “Collina/Montagna”;
    lità” sia un tema strategico per il futuro     • comuni del “Circondario” imolese.
    della Città metropolitana (preceduto          In particolare si sono studiati gli sposta-
    solo dall’Ambiente con il 47,1%, e segui-     menti generati dai vari comuni diretti all’in-
    to da altri temi il primo del quale è lo      terno del territorio metropolitano, facendo
    Sviluppo economico con il 35,3%);             un focus su quelli attratti dal comune di Bo-
• solo il 7,4% ritiene che uno dei punti di       logna e di Imola.
    forza della Città metropolitana siano
    le “Infrastrutture per la mobilità”;
• ben il 53,1% ritiene che un problema per
    la Città metropolitana siano appunto il
                                                  1 campione di 2.000 cittadini                          9
    “Traffico e le infrastrutture per la mo-
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Dai dati ISTAT 2011 emerge che gli sposta-       ne attira il 23% e il restante 30% si distribu-
     menti giornalieri totali sistematici che inte-   isce sul resto del territorio metropolitano
     ressano provincia di Bologna sono 540.738        (allegato A fig.5).
     (498.645 escludendo l’ambito esterno alla        Gli spostamenti invece che hanno desti-
     provincia), dei quali più di 1/3 sono generar-   nazione nel comune di Imola sono 34.064
     ti dal comune di Bologna, il 20% dai 10 co-      (6,8% sul totale dei generati), dei quali
     muni della prima cintura e la restante parte     l’80% interni alla città, il 16% provengono
     da tutti gli altri 49 comuni.                    dai comuni del circondario ed il restante 4%
     Circa la metà degli spostamenti generati         dal resto della provincia (allegato A fig.6).
10   sono autocontenuti, il comune di Bologna
Inquadramento conoscitivo preliminare
      49% di cui
      23% autocontenuti

         6%

31%           14%
              Di cui 7% da prima cintura

                                           COBO      PROBO               ESTERNO
                                  COBO     153.271   30.227               5.112
                                  PROBO    71.711    243.436             18.297
                                                               498.645
                                 ESTERNO    9.916     8.767              540.738

                                                                                   Città metropolitana di Bologna

                                                                                        11
Dal confronto tra i tassi di generazione                del comune di Bologna.
     degli spostamenti verso Bologna, verso la            In seconda battuta per i 5 ambiti territo-
     restante provincia e i tassi di auto conteni-      riali individuati, è stato analizzato lo split
     mento (vedi anche allegato A fig.7) si rileva      modale per gli spostamenti generati, fa-
     che:                                               cendo un focus su quelli diretti a Bologna.
     • i comuni con molti servizi terziari han-         In genere l’uso del mezzo privato motoriz-
         no tassi di autocontenimento molto             zato si attesta intorno al 70% e quello del
         elevati (Imola, Castiglione de Pepoli, S.      TPL (ferro + gomma) tra il 10 e il 20% per 4
         Giovanni in Persiceto, Porretta, ecc);         ambiti; mentre a Bologna la percentuale
     • i comuni che gravitano meno verso                si abbassa al 40% per il mezzo motorizza-
         Bologna sono quelli del circondario e          to privato e cresce per l’uso del TPL oltre il
         quelli limitrofi a quelli citati sopra (ov-    20%.
         vero con tanti servizi al loro interno);       Si rileva anche un numero discreto di spo-
     • i comuni che si spostano maggiormen-             stamenti effettuati a piedi ed in bici, che si
         te verso Bologna sono quelli della pri-        riferiscono prevalentemente agli sposta-
         ma cintura;                                    menti autocontenuti degli stessi comuni.
     • S. Lazzaro di Savena e Casalecchio di
         Reno hanno lo stesso tasso di gene-            Negli spostamenti verso Bologna invece
         razione verso Bologna e di autoconte-          resta quasi invariata la propensione verso
         nimento, funzionando quindi in parte           l’uso dell’auto ma si modifica sensibilmen-
         come comuni a sé stanti (poiché sono           te quella dell’uso del TPL, che si attesta tra
         dotati di molti servizi terziari al loro in-   il 20 ed il 30%, con picchi oltre il 40% negli
         terno) ed in parte come un continuum           spostamenti dal circondario imolese.

                                CINTURA                           PIANURA

                                          BOLOGNA

                                                                     IMOLESE

                            COLLINA/MONTAGNA

12
Inquadramento conoscitivo preliminare
                           CINTURA                          PIANURA

                                     BOLOGNA

                                                               IMOLESE

                      COLLINA/MONTAGNA

                                                                                                    Città metropolitana di Bologna

In particolare, analizzando il modal split dei         pende verso il servizio più competiti-
singoli comuni negli spostamenti verso Bo-             vo e flessibile per l’utente (Crespellano
logna (allegato A figg. 8,9,10), si nota che:          preferisce auto, Bazzano si divide quasi
 • i comuni meno serviti dal trasporto col-            equamente tra TPL su gomma e treno,
    lettivo, tendono ad utilizzare maggior-            S. Lazzaro utilizza il mezzo privato ed il
    mente l’auto (Pieve di Cento, Savigno,             TPL su gomma, ecc)
    Medicina, ecc)                                Per gli spostamenti diretti a Imola, se si
 • là dove è presente un servizio di tra-         confrontano gli split modali per gli sposta-
    sporto collettivo ben strutturato ed          menti interni al comune e per quelli origi-
    efficiente, la % di utilizzo del mezzo pri-   nati dal circondario, si nota che anche in
    vato diminuisce fortemente (Porretta,         questo caso l’uso dell’automobile è predo-
    Imola e comuni del circondario lontani        minante su tutti gli altri mezzi, l’uso della
    dalla via Emilia, ecc)                        bici e dei piedi è più marcata negli sposta-
 • nei comuni serviti da TPL sia su gomma         menti interni e sale la quota di utilizzo del
    che su ferro, la scelta del mezzo pro-        TPL nel circondario.                                   13
Analizzando i tempi di spostamento di tut-     a questi si sommano gli spostamenti con
     ti i movimenti all’interno della provincia,    durata fino a 30 minuti, vediamo che la
     notiamo che quasi la metà di questi hanno      percentuale media sale fino al oltre il 75% di
     una durata inferiore ai 15 minuti, con pic-    tutti gli spostamenti effettuati.
     chi del 60% nei comuni del circondario. Se

                                                   BOLOGNA

                                                             IMOLESE

                       COLLINA/MONTAGNA

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Inquadramento conoscitivo preliminare
                                                    BOLOGNA

                                                              IMOLESE

                     COLLINA/MONTAGNA

                                                                                                   Città metropolitana di Bologna
La situazione è simile se consideriamo solo            all’interno dello stesso ambito o un co-
gli spostamenti verso il comune di Imola.              mune limitrofo;
Gli spostamenti interni al comune hanno             • per gli spostamenti tra 16 e 30’, scende
per l’80% dei casi una durata inferiore a              sensibilmente la quota di quelli interni
15’, che sale al 96% se si considerano anche           ai comuni e all’ambito, tranne per Bo-
quelli fino ai 30’. Negli spostamenti inve-            logna e per il circondario; nella cintura
ce dal resto della provincia verso Imola la            gli spostamenti sono prevalentemente
situazione si modifica: risultano prevalen-            indirizzati verso Bologna; la restante
ti gli spostamenti tra 16’ e 30’ (40%) men-            parte degli spostamenti si dirige verso
tre 1/3 si attesta tra i 31’ e i 60’ (allegato A,      gli ambiti limitrofi;
fig.17).                                            • per gli spostamenti tra 31 e 60’, scende
Se si analizzano le destinazioni degli spo-            ulteriormente la quota di quelli interni
stamenti di ogni ambito, per le 4 classi               ai comuni e all’ambito, tranne per Bo-
di durata degli spostamenti (allegato A,               logna; sale invece la componente degli
figg.11,12,13,14) possiamo notare che:                 spostamenti verso Bologna;
 • gli spostamenti di durata inferiore a            • per gli spostamenti oltre 60’ la compo-
      15’ sono per la maggior parte interni ai         nente prevalente è costituita dagli spo-
      comuni di origine; la restante parte ha          stamenti verso Bologna.
      come destinazione o un altro comune           Una ulteriore analisi può essere condotta           15
analizzando lo split modale di ogni ambito      il 20%) per gli spostamenti verso Bologna
     territoriale, per ogni classe di durata dello   a favore del TPL. Per spostamenti oltre l’o-
     spostamento con destinazione provincia          ra, in entrambi i tipi di spostamento, il TPL
     di Bologna e comune di Bologna (allegato        risulta molto più competitivo all’auto e ri-
     A, figg.15,16).                                 sente molto dell’offerta del servizio (il tpl su
     Per tutti i tipi di spostamento, l’automo-      gomma è più utilizzato in pianura e cintu-
     bile è il mezzo più utilizzato soprattutto      ra, quello su ferro in collina e circondario).
     quando la durata non supera i 30’. L’alter-
     nativa piedi e bici ha una sua rilevanza solo   Dall’analisi dei dati MEDEC 2011, ISFORT
     per gli spostamenti interni ai comuni (du-      2014 e del REPORT 2014 di SRM, che trat-
     rata
Inquadramento conoscitivo preliminare
era costituito da bus alimentati a metano,                    ciale è sempre stato in progressiva crescita,
ibridi, filobus, mezzi elettrici, mezzi dotati                tranne 2 contrazioni avvenute rispettiva-
di filtro CRT o con caratteristiche rispon-                   mente nel 2009 e nel 2013.
denti alle ultime normative “Euro”, ed erano                  I comuni con il maggior numero di veicoli
già più di 280 i mezzi urbani alimentati ad                   (allegato B, figg. 19,20) sono il capoluogo
energia/trazione alternativa, quali mezzi                     bolognese (274.413), Imola (56.006), Ca-
elettrici, filobus, a metano ed ibridi. Circa                 salecchio di Reno (27.509), S. Lazzaro di
la metà dei chilometri del servizio urbano-                   Savena (26.419) e S. Giovanni in Persiceto
sono stati erogati con quest’ultima tipolo-                   (21.645).
gia di mezzi, mentre per quanto riguarda il
servizio suburbano ed extraurbano l’impie-                    Il tasso di motorizzazione provinciale 2014
go di gasolio 10PPM copre ormai da anni la                    è pari a 58.2 veicoli/100 abitanti, ben supe-
totalità del fabbisogno di gasolio dei mez-                   riore al 51 di Bologna (allegato B, fig.21).
zi.                                                           Il tasso di motorizzazione per famiglia in
 Dal 2001 a 2014 il parco veicolare provin-                   provincia solo per autovetture è 1.2, mentre
                                                              quello di Bologna è pari a 0,95.

                                        Parco veicolare provinciale
            800000

                                                                                                                     Città metropolitana di Bologna
            780000

            760000

            740000

            720000

            700000

            680000
                      2001   2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009             2010    2011   2012   2013   2014

                                         Tasso di motorizzazione
                                        autovetture /100 abitanti
              61
            60,5
             60
            59,5
             59
            58,5
             58
            57,5
              57
            56,5
             56
                   2001   2002   2003   2004   2005 2006   2007   2008   2009   2010    2011    2012   2013   2014
                                                                                                                          17
Trasporto collettivo                                                     giornalmente circa 145.000 viaggi nel ter-
     Il trasporto collettivo metropolitano com-                               ritorio provinciale, di cui circa 100.000 uti-
     prende il Servizio Ferroviario Metropoli-                                lizzano le linee suburbane ed extraurbane
     tano ed il servizio di trasporto collettivo                              e 45.000 le linee del SFM.
     suburbano ed extraurbano su gomma.                                       L’offerta del TPL suburbano ed extraurbano
     Complessivamente le rete totale si estende                               è di circa 17.000.000km/anno e la velocità
     per oltre 3.050 Km (circa 2.700 km di rete                               commerciale di 29 km/h.
     su gomma, 350 km di rete ferroviaria), per-                              Per quanto riguarda il SFM, l’offerta annua
     corsa da circa 3.110 corse al giorno (2.700                              si aggira intorno ai 4.702.983 km/treno.
     TPL su gomma e 410 su ferro), che servono

                             S3                                                                            LINEE SFM
                             5.013                                                                         S1A Bo - Porretta
                                             linea576                          S4A
                                             2440                                                          S1B Bo - Prato
                                                                               8.704                       S2A Bo - Vignola
                                                           Linea 97                            S2B
                                                           7601
                                                                                               4.949       S2B Bo - Portomaggiore
                                                                               Linea 93                    S3 Bo – Poggio R.
                                                                               3659
                                     Linea 91                                                              S4A Bo - Ferrara
            S5                       5401
                                                                                                           S4B Bo - Imola
                                                     Linea 98
            5.386                                    2355                                                  S5 Bo – Modena
                                      Linea 92
                      Linea 87        1221
                      4769
                                                                                   Linea 299
          Linea 671                                                                3385
                                                                                                           LINEE TPL
          2242                                                                                                         suburbane
         S2A      Linea 94                                                                                             extraurbane
         3.964    4651         Linea 83                            Linea 90
                                                                                               Linea 101
                               3048                                                            7219
                                                                   4706
                                                                               Linea 94
                                                                               5121
                                          Linea 92
                                          3722                                                    S4B
                                                        Linea 96                                  5.392
                                                        6125

                                                     S1B
                  S1A                                1.880
                  9.511

     Le frequenze dei servizi variano a seconda                               si osserva una certa omogeneità della fre-
     della loro tipologia ma in genere non su-                                quenza delle corse, il SFM invece presenta
     perano mai i 60’ e nelle ore di punta si ve-                             una gamma di situazioni molto variegata,
     rifica un raffittimento del servizio che può                             soprattutto perché il servizio non è simi-
     raggiungere anche una cadenza ai 15’ sul-                                le sulle stazioni, anche appartenenti alla
     le principali direttrici (o singole stazioni).                           stessa linea.
18   Mentre nel servizio di trasporto su gomma                                Le principali dorsali e radiali sono servite
Inquadramento conoscitivo preliminare
spesso da differenti e molteplici sistemi di                                  L’offerta del TPL urbano di Bologna è di circa
trasporto collettivo, che a volte lavorano                                    16.527.000km/anno e la velocità commer-
in sinergia e altre in competizione tra loro;                                 ciale dei mezzi a Bologna è di 15,16 km/h.
tuttavia permane il fatto che il sistema si                                   Il TPL urbano bolognese ha 7 linee portanti
trovi in sofferenza in alcune ore del giorno                                  che soddisfano circa la metà degli sposta-
e lungo alcune tratte, con mezzi e corse sa-                                  menti giornalieri (40.000 linea 27; oltre
ture (allegato B, figg.22,23).                                                30.00 le linee 13,14 e 20, ecc) e hanno fre-
                                                                              quenze nelle ore di punta che vanno dei
Il servizio Urbano di Imola presenta valori                                   3’30’’ della linea 27 ai 6’30’’ della linea 25.
molto modesti con una estensione di rete                                      Nonostante ciò, durante il periodo di ser-
di circa 57 km, 190 corse giornaliere, 3.700                                  vizio alcune linee soffrono più di altre un
viaggi e un’offerta di 407.897 km/anno.                                       sovraffollamento dei mezzi (es. linea 27,
A livello urbano di Bologna invece la fitta                                   25, 14) con effetti non solo sulla qualità del
rete del TPL, si snoda in maniera capillare                                   servizio, ma anche sulla sua regolarità ed
su tutto il territorio comunale (341 km di                                    efficienza, creando anche fenomeni di ac-
rete di cui 38 su corsia preferenziale), ser-                                 codamento dei mezzi (allegato B, fig. 24).
vendo oltre 315.000 viaggi al giorno con
una media di circa 5240 corse al giorno.

                                                                                                                                     Città metropolitana di Bologna
                              S3
                              60’                                                                          LINEE SFM
                                                                                    S4A                    S1A Bo - Porretta
                              (30’)          Linea 576
                                             60’                                    60’                    S1B Bo - Prato
                                                           Linea 97                            S2B         S2A Bo - Vignola
                                                           30’ (15)’                           60’         S2B Bo - Portomaggiore
                                                                                Linea 93       (30’)       S3 Bo – Poggio R.
                                                                                30’ (15’)
        S5                                                                                                 S4A Bo - Ferrara
                                      Linea 91      Linea 98
        60’                           30’           30’                                                    S4B Bo - Imola
        (30’)                          Linea 92                               30’                          S5 Bo – Modena
                      Linea 87         30’
                      30’ (15’)
                                                                                    Linea 99
        Linea 671                                                                   30’
                                                                                                           LINEE TPL
        (30’)                                                                                                          suburbane
  S2A                 30’   Linea 94                                                                                   extraurbane
  60’                       30’ (20’)
                                            30’                   Linea 90
                                                                                               Linea 101
                                 Linea 83                                                      30’ (15’)
                                 30’                              30’ (15’)                                    Frequenza stazione
                                                                                Linea 94
                                                                                30’                            30’ (20’)
                                        Linea 92
                                        30’                                                      S4B
                                                                                                               Frequenza stazione
                                                     Linea 96                                    60’
                                                     30’ (15’)                                   (30’)         20’ (15’)
                        60’
                        (30’)
                                                    S1B
                                                    60’
                S1A                                (30’)
                                                                                                                                          19
Analizzando la frequenza delle corse del              collegamento tra le radiali, mantenendosi
     TPL urbano nelle varie fermate, si può no-            comunque al di sotto dei 4’ , fino a raggiun-
     tare che quelle situate lungo gli assi radiali        gere il valore più alto nelle periferie e nelle
     e nel centro storico hanno frequenze molto            aree comprese tra le stesse radiali (allegato
     basse (inferiori a 2’); la cadenza delle cor-         B, fig. 25).
     se aumenta nelle fermate lungo gli assi di

                                                      Linea 27 - nord
                                                          21.030
                                                                    Linea 25 - nord
                                Linea BLQ Linea 11 - nord
                                                                    9.615
                                3.250     12.579

                        Linea 19 - ovest                                Linea 20 - nord
                        16.492                  Linea 32                13.281
                                                4.755
                   Linea 13 - ovest                                         Linea 14 - est
                       18.129                                               19.196
                                                                             Linea 25 - est
              Linea 20 - sud-ovest                                           10.250
              16.767                              Linea 33                           Linea 27 - est
                             Linea 14 - ovest                                        18.649
                                                  4.881
                             14.660

                                                                                      Linea 19 - est
                                                                       Linea 11 - est 13.063
                                                                       12.379
                                                               Linea 13 - est
                                                                  14.953

     Trasporto privato motorizzato                         La dotazione infrastrutturale (km totali di
     La rete stradale metropolitana si estende in          infrastrutture stradali/popolazione pro-
     maniera capillare, sia radialmente che or-            vinciale) è 1129 km per 100.000 abitanti.
     togonalmente, nella pianura e con la tipica           La localizzazione strategica del territorio
     struttura “a pettine” in ambito montano.              metropolitano è evidenziata dai numerosi
     Ha una estensione totale di 11.125 km così            snodi autostradali che lambiscono il co-
     suddivisa:                                            mune di Bologna (A1, A14, A13) sia sull’asse
     • 146 km autostrade                                   nord-sud che est-ovest.
     • 18 km tangenziale
     • 111 km strade statali                               Per quanto riguarda il traffico stradale,
     • 1350 km strade provinciali                          analizzando i dati dei flussi di traffico rile-
20   • 9500 km strade comunali                             vati dalle principali spire provinciali e co-
Inquadramento conoscitivo preliminare
munali (allegato B, figg. 26,27,28), si può      che nel resto della provincia, favorita delle
affermare che in linea di massima il trend       politiche di moderazione e limitazione del
storico segna una progressiva diminuzione        traffico veicolare all’interno della cerchia
dei flussi stradali, più rilevanti all’interno   dei viali.
del comune di Bologna in direzione centro

                                                                                                   Città metropolitana di Bologna

Ciclabilita’                                     no in ambito urbano, il resto in ambito ex-
La rete di piste ciclopedonali del territorio    traurbano.
metropolitano di Bologna si estende per          Gran parte della dotazione ciclabile nel ter-
una di lunghezza di 706 Km circa, di cui 165     ritorio provinciale è concentrata nel terri-
Km nel Comune di Bologna e 541 Km nel            torio della pianura, dove l’uso della biciclet-
resto della provincia (dato aggiornato al        ta per gli spostamenti quotidiani ha una
2011); di questi ultimi circa 347 km ricado-     storia almeno cinquantennale, ma dove                  21
l’abnorme sviluppo della motorizzazione           acustico e visivo) di cui 12 sono già attua-
     degli ultimi vent’anni ha seriamente com-         te o in corso di attuazione, mentre 3 sono
     promesso le condizioni di sicurezza degli         già finanziate e 4 sono pianificate. Al fine di
     utenti.                                           promuovere la mobilità ciclistica il comune
     La rete ciclabile metropolitana è costitui-       ha introdotto altri elementi quali: aumen-
     ta per il 54% da percorsi pedonali - ciclabili    to del numero di rastrelliere, incentivi per la
     promiscui, soltanto il 11% sono percorsi in       mobilità elettrica, segnaletica, dispositivi
     sede propria, mentre quelli in sede propria       di sicurezza, potenziamento del bike sha-
     per fini turistici rappresentano il 23% e nella   ring (23 postazioni di C’entro in Bici per un
     quasi totalità dei casi sono posti lungo gli      totale di 184 mezzi e un’utenza di 5403 per-
     argini dei fiumi. Si rileva inoltre che il 49%    sone e 3 postazioni di MiMuovo elettrico).
     dei percorsi sono asfaltati mentre il 25%
     non presenta alcuna pavimentazione (ster-
     rato). La maggior parte della rete ciclabile è    Incidentalità
     realizzata su strade di proprietà comunale        Analizzando il trend storico degli incidenti
     mentre solo il 12% su quelle di proprietà del-    dal 2002 al 2014, si nota che i sinistri sono
     la Città metropolitana.                           localizzati principalmente sugli assi stra-
     La situazione attuale del cicloturismo nel-       dali radiali e all’interno dei centri urbani.
     la Città metropolitana di Bologna offre un        Negli anni, grazie alle misure in materia di
     basso livello di qualificazione dei percorsi      sicurezza e alle inerenti politiche, si è co-
     attualmente proposti, una scarsa integra-         munque registrata una diminuzione gene-
     zione territoriale e, di conseguenza, una         ralizzata del numero degli incidenti sui vari
     ridotta attrattività e poche presenze, ri-        ambiti territoriali, seppur non in maniera
     spetto ai grandi numeri del cicloturismo or-      costante (allegato B, fig.29).
     ganizzato. Attualmente si stanno facendo          Al contrario, la distribuzione degli inciden-
     molti sforzi per sviluppare questo ambito,        ti mortali presenta una tendenza più varia
     sia a livello infrastrutturale che relativa-      (allegato B, fig.30), soprattutto all’interno
     mente alla promozione turistica e all’offer-      del comune di Bologna. Inoltre mentre il
     ta di pacchetti-vacanza appetibili per tutte      numero totale di incidenti interessa in mi-
     le tipologie d’utenza.                            nor parte i comuni della prima cintura, al
     All’interno del Comune di Bologna negli ul-       contrario quelli mortali sono maggiormen-
     timi 12 anni la dotazione di piste ciclabili è    te concentrati proprio all’interno di questo
     più che raddoppiata, da 77 Km nel 2004 si         ambito.
     è passati 165 Km nel 2016, tra i quali si con-
     tano anche quelli della Tangenziale dei Via-
     li che è stata inaugurata nell’autunno del
     2015. Il grande sforzo di ricucitura della rete
     urbana del comune capoluogo è stata af-
     fiancata dalla realizzazione delle Isole Am-
     bientali (aree in cui si realizzano interventi
     finalizzati alla moderazione del traffico allo
     scopo di proteggere pedoni e ciclisti, mi-
     gliorare la funzionalità e la sicurezza della
22   strada, ridurre l’inquinamento atmosferico,
Inquadramento conoscitivo preliminare
                                              Distribuzione incidenti
7000

6000

                                                                                                                                      Città metropolitana di Bologna
5000

4000
                                                                                                                      Extra cintura
                                                                                                                      Cintura
3000
                                                                                                                      Bologna

2000

1000

      0
           2002     2003   2004    2005   2006       2007    2008   2009   2010    2011    2012     2013   2014

                                       Distribuzione incidenti mortali
100

90

80

 70

60

                                                                                                           incidenti mortali fuori
50
                                                                                                           dalla cintura
                                                                                                           incidenti mortali nella
40                                                                                                         cintura
                                                                                                           incidenti mortali a
 30                                                                                                        Bologna

 20

 10

 0
          2002    2003   2004   2005   2006   2007    2008   2009   2010   2011   2012    2013    2014                                     23
Logistica                                           zione (in particolare il PRIT) ma, anche in
     Il settore della logistica svolge per il territo-   questo caso, le linee di azione più recenti
     rio bolognese una funzione fondamentale             sono confluite nel Piano dell’aria integrato
     per lo sviluppo e la ricchezza del sistema          (PAIR) all’interno del quale (cap 9.2.5) sono
     produttivo. Basti pensare alla cruciale im-         indicate la “azioni per una gestione soste-
     portanza che il nodo bolognese rappresen-           nibile delle merci”.
     ta per il trasporto delle merci a livello nazio-    Nelle linee di Indirizzo per il PUMS di Bo-
     nale, oltre che alla presenza di poli logistici     logna si ritiene di non dover far altro che
     di rilievo strategico come l’aeroporto Mar-         richiamare quanto già indicato dal PAIR
     coni, l’Interporto e il CAAB .                      aggiungendo che sarà fondamentale, nel-
     Al tempo stesso però il settore logistico           la redazione del Piano, promuovere la con-
     rappresenta certamente (sia per l’entità del        divisione di strategie e la sottoscrizione di
     traffico generato, che per la prevalenza di         accordi con le grandi piattaforme intermo-
     mezzi pesanti) uno dei fattori di maggiore          dali presenti sul territorio bolognese (in
     impatto rispetto alla funzionalità della rete       particolare Aeroporto, interporto e CAAB).
     stradale (sia urbana che extraurbana) e al          Queste sono le azioni indicate dal PAIR che
     conseguente deterioramento della qualità            il PUMS si propone di approfondire e con-
     dell’aria.                                          durle ad attuazione:
     Ciò spinse la Provincia di Bologna ad appro-         • Rinnovo del parco mezzi per il traspor-
     vare (Orientamento di Giunta 17/02/2006)                 to merci;
     un documento di indirizzo con l’obiettivo di         • Gestione del trasporto merci nell’ulti-
     razionalizzare le funzioni logistiche di me-             mo km e nelle ZTL con veicoli a basso
     die e grandi dimensioni localizzate e loca-              impatto;
     lizzabili nel territorio bolognese: favorendo        • Promozione della sostenibilità e
     lo sviluppo di piattaforme intermodali, fa-              dell’ottimizzazione della logistica delle
     vorendo la concentrazione di attività logi-              merci a corto raggio (50-60 km);
     stiche che necessitano di servizi doganali o         • Promozione della sostenibilità e
     servizi specifici, favorendo una razionale lo-           dell’ottimizzazione della logistica delle
     calizzazione di funzioni generatrici di traffi-          merci;
     co.                                                  • Spostamento modale delle merci su
     Sempre nel 2006 il Comune di Bologna ha                  rotaia;
     approvato (D.C.C. n. 30429/06) il “Piano per         • Utilizzo ottimale dei veicoli: Eco Dri-
     la distribuzione delle merci in città” median-           ving.
     te il quale ha inteso incentivare processi di
     riorganizzazione della logistica e della di-        Alcuni dati sull’ambiente e la qualità
     stribuzione urbana delle merci, allo scopo          dell’aria
     di ridurre i chilometri percorsi a parità di        I dati sulla qualità dell’aria sono rilevati da
     servizio e mediante l’utilizzo di veicoli meno      7 centraline ARPA poste nella provincia di
     inquinanti, con conseguente riduzione del-          Bologna: 3 nel comune di Bologna, 1 nel
     la congestione e degli impatti da traffico in       comune di S. Lazzaro di Savena, 1 nel co-
     città.                                              mune di Imola, 1 nella frazione di S. Pietro
     Ovviamente anche la Regione Emilia-Ro-              Capofiume e 1 nella frazione di Castelluc-
     magna ha affrontato il tema della logistica         cio. Le centraline misurano diversi tipi di
24   nell’ambito dei suoi strumenti di pianifica-        inquinanti .
Inquadramento conoscitivo preliminare
Nel 2014, la qualità dell’aria in provincia       Le minori concentrazioni degli inquinanti
di Bologna è stata decisamente migliore           in atmosfera possono essere attribuite a
rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, i li-    concause di natura sia meteorologica sia
miti di legge per le concentrazioni di alcuni     antropica. Mentre le prime sono assai com-
inquinanti non sono stati rispettati ovun-        plesse, molteplici e di difficile interpreta-
que.                                              zione, le seconde sembrano consistere so-
Il limite dei 35 superamenti giornalieri di       prattutto in minori emissioni da parte degli
PM10 è stato rispettato in tutte le stazio-       impianti di riscaldamento.
ni di monitoraggio, a differenza degli anni
precedenti nei quali venivano rispettati          Per quanto riguarda l’inquinamento acu-
solo in un numero ristretto di sezioni. In        stico, la Provincia di Bologna e ARPA han-
tutto il territorio, le medie annue di PM10       no avviato nel 2009 un monitoraggio sulle
rispettano il limite dei 40 microgrammi/          emissioni acustiche lungo 25 sezioni di Stra-
m3.                                               de Provinciali.
In linea con le stazioni da traffico della rete   Analogamente il comune di Bologna ha ef-
di monitoraggio regionale, il limite della        fettuato una mappatura acustica e un pia-
media annua del biossido d’azoto (NO2)            no di azione per l’agglomerato urbano della
non è stato rispettato a Porta San Felice,        città.
dove si riscontrano valori pressoché inva-
riati dal 2012.                                   Il rapporto con la pianificazione setto-
Rispetto al 2013 rimane critica la situazio-      riale

                                                                                                   Città metropolitana di Bologna
ne dell’ozono, sebbene le condizioni meteo        Una delle caratteristiche principali del
estive abbiano contribuito a ridurre sensi-       PUMS è quella di dover essere redatto in co-
bilmente il numero complessivo di supera-         erenza ed armonia con gli strumenti di pia-
menti del valore obiettivo per la protezione      nificazione, integrando e mettendo a siste-
della salute umana nelle stazioni di Pianu-       ma quelli già esistenti ed evitando conflitti
ra e dell’Agglomerato.                            con quelli sovraordinati, anzi rappresen-
Superamenti della soglia di informazione          tandone laddove possibile uno strumento
si sono verificati nel solo trimestre estivo in   per la loro attuazione.
entrambe le stazioni dell’Agglomerato. Tra        Di seguito verranno analizzati in maniera
le stazioni di Pianura non sono stati regi-       sintetica i piani vigenti di valenza sovra lo-
strati superamenti.                               cale e locale.
Anche nel 2014, come negli anni preceden-
ti, risulta superato il valore obiettivo per la   Livello sovralocale
protezione della vegetazione.                     Gli obiettivi della politica comunitaria nel
I valori degli altri inquinanti (PM2.5, mo-       settore della mobilità sono rivolti ad offrire
nossido di carbonio, benzene, benzo(a)            sistemi di trasporto che rispondano alle esi-
pirene, arsenico, cadmio, nichel e piombo)        genze economiche, sociali e ambientali del-
sono rimasti entro i limiti di legge in tutte     la società europea e in particolare garantire
le stazioni di rilevamento.                       un’elevata mobilità, proteggere l’ambiente,
I livelli di inquinamento relativamente           favorire l’innovazione, stabilire connessioni
bassi registrati nel 2014 sono stati favoriti     con gli impegni internazionali (quali Kyoto),
anche dalle particolari condizioni meteo-         incrementare la co-modalità tra i vari mezzi
rologiche che hanno caratterizzato l’anno.        di trasporto.                                         25
Tali obiettivi sono stati ripresi dagli stru-     simi finanziamenti POR-FESR 2014-2020.
     menti sovra locali e declinati nelle specifi-
     che attività, politiche ed azioni.                PAIR 2020: Evidentemente la finalità prin-
     Le politiche regionali del trasporto pubbli-      cipale del PAIR è quella della tutela della
     co e della mobilità urbana sono infatti volte     qualità dell’aria e quindi si pone degli obiet-
     al conseguimento di obiettivi di migliora-        tivi specifici di riduzione degli inquinanti
     mento della qualità dell’aria e di riduzione      presenti nell’atmosfera rispetto a quelli
     della congestione stradale, considerando          registrati nel 2010 (cfr art 12 della NTA). Per
     che il risanamento e la tutela ambientale         raggiungere detti valori obiettivo, il PAIR
     costituiscono obiettivi irrinunciabile e inde-    prevede una serie di misure che in larga
     rogabili, date le implicazioni sulla salute dei   parte incidono ed interessano il tema della
     cittadini e sull’ambiente.                        mobilità. Tali misure sono previste in spe-
     Già il Piano Regionale Integrato dei Tra-         cifici articoli delle NTA, sono rivolte ai Co-
     sporti ‘98 sottolineava la funzione strategi-     muni con popolazione superiore a 30.000
     ca delle ferrovie e delle stazioni come nodi      abitantinonché ai Comuni appartenenti
     da potenziare per assicurare l’accessibilità      all’agglomerato di Bologna e riguardano
     e l’integrazione fra i diversi modi della mo-     interventi legati a: “Limitazioni alla circola-
     bilità. La pianificazione sovracomunale do-       zione dei veicoli privati nel centro abitato”
     veva inoltre individuare itinerari ciclabili in   (art. 14), “Altre misure limitative dei flussi
     grado di offrire una rete di connessione fra      veicolari nei centri abitati” (art. 15), “Mo-
     centri e nuclei abitati.                          bilità ciclo-pedonale” (art. 16),“Trasporto
                                                       pubblico locale e regionale” (art. 18). In
     PRIT2020 – Piano Regionale Integra-               particolare si ritiene utile qui richiamare in
     to Trasporti (approvato con Delibera di           particolare le seguenti misure:
     Giunta regionale n.159/12 ed ora in fase di        • (indirizzo) riduzione del 20 % al 2020
     aggiornamento in proiezione al 2025).                  del traffico veicolare privato nel centro
                                                            abitato rispetto a quello riferito all’an-
     Atto di indirizzo trasporto pubblico                   no di entrata in vigore del Piano;
     2016 – 2018 delibera 29/2015, prevede che          • ampliamento delle piste ciclabili nei
     la Regione si impegni a portare avanti una             centri abitati fino al raggiungimento di
     serie di azioni già attuate e altre da avvia-          una dotazione pari a 1,5 metri per abi-
     re per promuovere e rinnovare il trasporto             tante;
     pubblico su ferro e su gomma, nonché la            • raggiungimento della quota del 20 per
     mobilità ciclopedonale (puntando ad uno                cento degli spostamenti urbani trami-
     share modale del 20% al 2025 e un +3% ri-              te piste ciclabili;
     spetto all’odierna, entro il 2018), l’intermo-     • (indirizzo) sostituzione, al 2020, degli
     dalità e la riqualificazione delle fermate e           autobus di categoria uguale o inferio-
     delle stazioni, dotandole di strumenti di              re a Euro 2 con mezzi a minoreimpatto
     comunicazione, sicurezza e migliorando-                ambientale;
     ne l’accessibilità da parte di tutti. Inoltre      • (indirizzo) potenziamento del servizio
     si programma l’adozione dei PUMS alme-                 di trasporto pubblico locale su gomma
     no da parte dei Comuni capoluogo e della               del 10 % al 2020 epotenziamento del
     Città metropolitana di Bologna, in quanto              20% del trasporto pubblico su ferro;
26   elemento necessario di coerenza con i pros-        • individuazione di nuove aree pedonali
Inquadramento conoscitivo preliminare
    per una superficie complessiva pari al         •   Nodo tangenziale/Autostradale e via-
    20 per cento del centro storico.                   bilità extraurbana;
                                                   •   Realizzazione Passante Nord;
PSM – Piano Strategico Metropolitano               •   Road Pricing per il finanziamento del
(2013): queste sono le principali linee di             SFM;
azione contemplate dal PSM:                        •   Realizzazione delle infrastrutture
• La Nuova linea 6 del Servizio Ferroviario            strategiche per la viabilità extraurba-
    Metropolitano;                                     na.
• Servizio di trasporto pubblico integrato
    metropolitano bolognese (completa-          PMC – Piano Mobilità Ciclistica Provin-
    mento del Servizio Ferroviario Metro-       ciale (documenti preliminari 2014): il do-
    politano e filoviarizzazione delle linee    cumento propone di sviluppare il PMC in 4
    portanti del trasporto pubblico urba-       principali linee di azione:
    no);                                           • migliorare l’offerta per la mobilità ci-
• Piano dei parcheggi;                                 clistica disegnando e sviluppando
• Attuazione del Piano della Mobilità ci-              una rete per la mobilità quotidiana e
    clistica Provinciale;                              cicloturistica fatta di corridoi europei
• Attuare le azioni che migliorino l’acces-            (eurovelo7) ed itinerari distinti per ri-
    sibilità e la sicurezza delle strade;              levanza (nazionale, regionale, metro-
• CAAB, city logistic: distribuzione delle             politana e locale);
    merci nel centro storico.                      • sviluppare la domanda di mobilità ci-

                                                                                                    Città metropolitana di Bologna
                                                       clistica e di cicloturismo mediante l’at-
PMP – Piano della Mobilità Provinciale                 tuazione di specifiche e mirate azioni;
(2008): le strategie del PMP si dividono in        • ridurre l’incidentalità e aumentare la
due principali aree:                                   sicurezza percepita;
Trasporto collettivo:                              • sviluppare un’organizzazione di strut-
  • realizzazione dell’Assetto Base del                ture a servizio della mobilità ciclistica.
     SFM;
  • realizzazione di una “Rete Portante Livello locale
     del Trasporto Collettivo” attraverso la PAES – Piano d’Adozione per l’Energia
     reale integrazione tra i servizi di TPL su sostenibile (2012): l’obiettivo generale è
     gomma e su ferro;                          ovviamente la riduzione delle emissioni
  • ridisegno della rete di TPL in linee por- di CO2 del 20% entro il 2020. Un obiettivo
     tanti e linee locali massimizzando l’in- che sarà perseguito attraverso azioni volte
     tegrazione/adduzione al SFM e ridu- a diminuire i consumi energetici della cit-
     cendo le sovrapposizioni;                  tà e incrementare la produzione di energia
  • selezione e potenziamento selettivo da fonti rinnovabili. Il PAES prevede infatti
     dei nodi di interscambio;                  una serie di azioni, delineate in schede che
  • individuazione di San Vitale e Prati di definiscono modalità di attuazione, costi
     Caprara come stazioni strategiche in e risultati, attraverso interventi in 6 macro
     affiancamento a Bologna centrale in aree: il settore edilizio, il terziario, la produ-
     cui attestare anche le linee suburbane zione locale di energia, l’industria, la mobi-
     ed extraurbane;                            lità e le strutture pubbliche.
                                                                                                         27
PGTU – Piano Generale del Traffico Ur-                Castenaso, Imola, Molinella, Ozzano Pia-
     bano di Bologna (2006): le politiche e le             noro, S. Giorgio di Piano, S. Lazzaro di Sa-
     azioni messe in campo in ambito comuna-               vena.
     le, riprendono le indicazioni contenute nei
     diversi piani sovra locali.                           Progetti ed interventi infrastrutturali
     I principali argomenti su cui vertono sono:           in corso
      • trasporto pubblico collettivo                      I progetti previsti per il miglioramento
      • mobilità ciclistica                                delle performance del trasporto collettivo
      • mobilità dolce                                     sono molteplici e variegati.
      • intermodalità                                      A partire dal livello regionale, il primo da
      • ambiente e qualità dell’aria                       considerare è il progetto MiMuovo che già
      • sicurezza                                          da anni sta prendendo forma e mira a rea-
     Per ognuno di essi sono previsti pacchetti            lizzare un sistema di tariffazione integrata
     di azioni, spesso trasversali a più argomen-          che consenta ai cittadini dell’Emilia-Roma-
     ti, volti al miglioramento e all’efficienta-          gna di utilizzare il treno, il bus e gli altri si-
     mento dei servizi e della qualità di vita e di        stemi di mobilità sostenibile (bike sharing
     spostamento dei cittadini, nonché a svilup-           elettrico e car sharing) con un’unica tes-
     pare nuove forme di cultura volte alla buo-           sera regionale. Passando all’ambito locale
     na mobilità.                                          il progetto di più ampio respiro per il tra-
                                                           sporto collettivo bolognese è sicuramente
     PGTU - Piano Generale del Traffico Ur-                il Servizio Ferroviario Metropolitano - SFM,
     bano di Imola: il piano è stato approvato             che dal suo esordio nel 1994 è considerato
     nel 2000 e ad oggi è in corso di aggiorna-            il principale progetto di potenziamento e
     mento.Nel 2014 è iniziata la fase di indagi-          qualificazione del trasporto collettivo nel-
     ni origine/destinazione cordonali e la loro           la area metropolitana di Bologna, fondato
     elaborazione a supporto dell’orientamento             su un sistema costituito da otto rami fer-
     del nuovo Piano che si pone come obiettivi            roviari (280 km), 87 fermate e 6 linee di cui
     quelli di rispondere alla domanda di mobili-          4 passanti, con un servizio cadenzato ai 15’,
     tà; garantire la sicurezza stradale con ridu-         30’ e 60’ in progressione dalle aree più in-
     zione delle velocità e protezione dell’utenza         terne a quelle più esterne.
     debole attraverso indirizzi di intervento ne-         Più recente, ed in fase di ultimazione il pro-
     gli assi viari principali, analisi dell’intersezio-   getto CrealisNeos prevede la realizzazione
     ni più critiche, politiche di moderazione del         di un sistema di circa 18 Km di rete di TPL
     traffico; diminuire gli impatti ambientali e          che verranno percorsi da 49 mezzi, appun-
     migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità       to Crealis-Neos, dotati di trazione elettri-
     degli ambiti urbani; disincentivare i viaggi          ca, di guida ottica e di un sistema di guida
     automobilistici impropri ed incentivare l’u-          che gli permette un accostamento di pre-
     so della bici; ecc.                                   cisione alle banchine di fermata, facilitan-
                                                           do l’ingresso dei passeggeri e diminuendo
     PGTU di altri Comuni:questi sono i comu-              così i tempi di sosta alle fermate.
     ni bolognesi che si sono dotati negli ultimi          Infine il progetto PIMBO – Servizio di tra-
     anni di un PGTU: Anzola dell’Emilia, Argela-          sporto pubblico integrato metropolitano
     to, Bologna, Budrio, Casalecchio di Reno,             Bolognese – è nato con l’idea di creare una
28   Castel Maggiore, Castel S. Pietro Terme,              vera e propria rete integrata di trasporto
Inquadramento conoscitivo preliminare
pubblico di scala metropolitana, in grado        questi anni le amministrazioni comunali
di servire efficacemente gli spostamenti         hanno realizzato e progettato numero-
di ambito sia metropolitano sia urbano,          si percorsi ciclabili e servizi per ciclisti (ad
e non solo in quanto il progetto prevede         esempio la Velostazione di Bologna).
il completamento e il miglioramento del          Relativamente alle infrastrutture viarie il
servizio di trasporto ferroviario metropo-       progetto principale è il potenziamento in
litano (le linee SFM) e quello del trasporto     sede del sistema autostradale “Progetto
urbano, con la realizzazione di una rete fi-     verde del Passante di mezzo” che sostitui-
loviaria portante, garantendone la piena         sce il Passante nord e che prevede il poten-
intermodalità. Ai progetti di ampio respiro      ziamento autostradale/tangenziale e la re-
fin’ora descritti se ne aggiungano altri più     alizzazione di opere per la compensazione
puntuali tra i quali il People Mover e l’in-     e mitigazione ambientale tra cui la fascia
terramento della linea SFM2. Il People Mo-       boscata. Sempre per quanto riguarda l’au-
ver è un sistema di collegamento veloce (7       tostrada verrà realizzato il potenziamento
min) tra la Stazione Centrale e l’Aeroporto      a 4 corsie da Bologna a Imola con il nuovo
G. Marconi, con una stazione intermedia          casello di Toscanella e i nuovi caselli di Bor-
al Lazzaretto, su una monorotaia di cir-         gonuovo e Valsamoggia. Altre opere infra-
ca 5 chilometri, appoggiata su 125 pile in       strutturali rilevanti sono in corso di realiz-
calcestruzzo a 35-40 metri l’una dall’altra.     zazione quali la Nuova Bazzanese (da Via
L’interramento della linea SFM2, nel trat-       Lunga – Crespellano – fino alla pedemonta-
to urbano della linea ferroviaria Bologna –      na a Vignola), la Nuova Galliera, mentre è

                                                                                                    Città metropolitana di Bologna
Portomaggiore, ha l’obiettivo di eliminare       prevista la risoluzione delle problematiche
le interferenze con il traffico veicolare, at-   del Nodo di Rastignano, di Casalecchio e di
traverso la soppressione dei PL. Tra i pro-      Funo.
getti ancora in fase di definizione, su cui      Oltre ai progetti sulla rete della mobilità,
sono state fatte alcune valutazioni prelimi-     sono in via di realizzazione i piani di svilup-
nari, si colloca la realizzazione di un colle-   po e potenziamento dei due principali nodi
gamento passeggeri stabile tra la Stazione       del trasporto metropolitano: l’Aeroporto
Centrale di Bologna, il Quartiere Fieristico,    G. Marconi, in cui si prevede un incremento
e il nuovo insediamento di FICO, attraver-       dei passeggeri/anno che da 6.6 milioni del
so l’utilizzo, anche parziale del sedime della   2014 tenderà a superare i 9 milioni entro il
cintura ferroviaria merci del nodo di Bolo-      2023, e la trasformazione infrastrutturale
gna, anche a servizio degli insediamenti e       e urbana nell’area della stazione ferroviaria
delle polarità presenti lungo il suo traccia-    centrale di Bologna. L’intervento principale
to.                                              ormai praticamente completato riguarda
Per quanto riguarda la ciclabilità, l’opera      la realizzazione del passante ferroviario
più rilevante a scala metropolitana risulta      Alta Velocità con la relativa stazione sotter-
essere la Ciclovia Crevalcore-Bologna-Por-       ranea, in corso di realizzazione anche i la-
retta-Confine regionale, riconosciuta nella      vori di riqualificazione funzionale del com-
pianificazione regionale come Ciclovia del       plesso immobiliare della stazione storica di
Sole – ER 17 ed ER17d1 Eurovelo proposta.        Bologna Centrale, inclusa la costruzione di
La Ciclovia attraversa l’area metropolitana      un parcheggio sotterraneo e l’interramen-
di Bologna da nord-ovest a sud, passando         to parziale di Viale Pietramellara, nonché la
per la città di Bologna. Parallelamente in       realizzazione dell’asse viario nord-sud che             29
attraverserà il fascio di binari della stazio-
     ne.

                                                                                  INTERVENTI AUTOSTRADALI
                                                                                  PASSANTE DI MEZZO
                                                                                  POTENZIAMENTO A14 BO-IMOLA
                                                                                  NUOVI CASELLI AUTOSTRADALI

                                                NODO FUNO

             CASELLO VALSAMOGGIA

                        NODO CASALECCHIO
                                                             CASELLO TOSCANELLA

                                           NODO RASTIGNANO
                  CASELLO BORGONUOVO

                                                                                  NUOVI ASSI STRADALI
                                                                                  COMPLANARE NORD
                                                                                  COMPLETAMENTO LUNGOSAVENA
                                                                                  INTERMEDIA DI PIANURA
                                                                                  NUOVA GALLIERA
                                                                                  NUOVA BAZZANESE
                                                                                  SOLUZIONE NODI

     Le trasformazioni urbane                                Oggi, per effetto della crisi economica che
     Anche il territorio Bolognese ha conosciu-              dal 2008 ha investito in particolare il mer-
     to, fino ai primi anni del 2000, un impor-              cato dell’edilizia, tale imponente crescita
     tante sviluppo urbanistico che ha compor-               urbana si è arrestata o perlomeno ha so-
     tato l’allargamento a macchia d’olio del                stanzialmente rallentato. L’attuale svilup-
     suolo urbanizzato nell’intorno di Bologna               po urbano nel territorio bolognese e lo sce-
     (ad eccezione della collina) che ha sostan-             nario ipotizzabile per i prossimi 15 – 20 anni,
     zialmente unito il tessuto urbano di Bolo-              vede un quadro della Pianificazione urbani-
     gna a quelli dei Comuni di prima cintura                stica di breve termine (nuovi piani attuati-
     ed in particolare Casalecchio di Reno, Zola             vi) prevalentemente incentrato, da un lato,
     Predosa, San Lazzaro di Savena e Castel                 sul rafforzamento di politiche di riqualifica-
     Maggiore; la crescita, in alcuni casi consi-            zione e consolidamento di tessuti esistenti
     derevole, di centri urbani minori della Pia-            (sia residenziali che produttivi) e dall’altro
     nura (ad esempio San Giovanni in Persiceto              su alcuni puntuali sviluppi urbani riferiti
     e Budrio) oltre che una generale dispersio-             ad alcune grandi ma specifiche operazioni
     ne insediativa che ha interessato anche il              urbane prevalentemente concentrate nel
30   territorio periurbano e rurale.                         capoluogo (Aree Ferroviarie, Tecnopolo,
Inquadramento conoscitivo preliminare
FICo, Aeroporto, etc) o al trasferimento/         attuale ritmo di crescita oltre che dal nuovo
ampliamento di alcune grandi aziende              approccio che la Politica, a tutti i livelli, sta
(Philip Morris, Lamborghini, Pizzoli, etc) o      sempre di più affermando. In particolare il
alla realizzazione di nuovi Poli attrattori (il   riferimento è al nuovo progetto di legge ur-
polo “ArtScienceCenter” a Sasso Marconi-          banistica regionale, che fa della “riduzione
Casalecchio e il Centro Commerciale il “Po-       del consumo di suolo” uno dei suoi pilastri
strino” a San Giovanni in Persiceto, etc).        fondamentali. Alla luce di questa contrad-
In sostanza quindi, esaminando la vigente         dizione si ritiene che costruire un quadro di
pianificazione operativa e attuativa dei vari     tutti i PSC e fondare su di esso ragionamen-
Comuni (POC, PUA, Accordi di Programma,           ti e strategie future, anche e soprattutto
etc), fatta eccezione per il Comune di Bo-        sul tema della mobilità, sarebbe poco cre-
logna di cui si dirà in seguito, non esistono     dibile e forse persino fuorviante.
a breve termine (5-10 anni) consistenti pre-      In questa fase si ritiene piuttosto fonda-
visioni di nuove urbanizzazioni (nè residen-      mentale prevedere quale indirizzo nella re-
ziali ,né produttive) che possano rappre-         dazione del PUMS che il tema della soste-
sentare un elemento determinante per la           nibilità in termini di spostamenti generati
costruzione del presente PUMS.                    e attratti da nuove previsioni e della con-
Più difficile invece è il discorso che si deve    seguente sostenibilità delle infrastrutture
fare rispetto alla vigente pianificazione         per la mobilità pubblica e privata, diventi
strategica (ovvero i PSC) attraverso cui i vari   sempre di più uno strumento e un criterio
Comuni bolognesi negli ultimi anni hanno          per orientare le prossime scelte urbanisti-

                                                                                                        Città metropolitana di Bologna
disegnato il loro futuro assetto urbano e         che “attuative” (i prossimi POC) e la nuova
quindi la loro crescita da qui ai prossimi 20     pianificazione urbanistica strategica dei
anni. Se infatti si volesse rappresentare l’u-    prossimi 20 anni (il nuovo Piano Struttura-
nione di tutti i PSC, si avrebbe un quadro,       le Metropolitano).
specie in Pianura, di una ancora consisten-       Alla luce ed in virtù di tale riflessione si ritie-
te previsione di futuri ambiti di nuovo in-       ne che lo scenario in cui muoversi rispetto
sediamento, sia di superficie residenziale        alle trasformazioni urbane e, più in gene-
che di superficie a destinazione manifattu-       rale, rispetto a quelli che sono e potranno
riera. Tale quadro tuttavia è chiaramente         essere gli “attrattori di mobilità” a scala
figlio di una stagione politica economica         metropolitana, possa essere schematica-
molto diversa da quella attuale, ed è frutto      mente rappresentato mediante la seguen-
di logiche e trend urbanistici che, come si       te cartografia:
diceva poc’anzi, sono superate dal nuovo e

                                                                                                             31
Le nuove polarità che interessano in par-       sviluppo a seguito dei primi segnali di
     ticolare il territorio comunale di Bologna      ripresa che si cominciano a registrare
     scaturiscono da scelte pianificatorie che       nell’ambito del mercato immobiliare.
     stanno interessando alcune parti della cit-     Nel complesso si tratta di un insieme
     tà; in particolare si possono distinguere:      di grandi aree, che potrebbero ospitare
     • interventi in corso -Bertalia-Lazzaret-       interventi di grande rilevanza, strate-
          to ed Ex mercato-Navile- frutto so-        gicamente collocate abbastanza vici-
          stanzialmente dell’attuazione di piani     no al centro storico e abbastanza ben
          particolareggiati vigenti, nonostante      connesse in termini infrastrutturali il
          le numerose traversie e rallentamenti      cui sviluppo complessivo deve essere
          che stanno registrando a seguito della     considerato in un arco temporale di
          crisi che ha investito il settore;         medio-lungo termine (si traguardano
     • interventi futuri - Prati di Caprara,         i prossimi 3 decenni); parte delle stes-
          Ravone, Tecnopolo, Ex caserma Sani,        se aree, insieme ad una trentina di altri
          F.I.C.O. ed ex Staveco - che scaturisco-   possibili interventi, costituiscono un
          no dalla recente approvazione di speci-    insieme di interventi di “piccolo taglio”,
          fici POC con l’intento di predisporre la   che potrebbero trovare attuazione in
32        città ad accogliere nuove possibilità di   tempi relativamente brevi, ma la cui
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