Più mobilità e meno gas serra - metro bo - Mobilità
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PUM S metro bo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile metropolitano Bologna Più mobilità e meno gas serra Inquadramento conoscitivo preliminare 1
Aprile 2016 LINEE DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL PUMS Metrobo Virginio Merola Sindaco Metropolitano e Sindaco di Bologna Irene Priolo Consigliere delegato Infrastrutture, Mobilità e viabilità della Città metropolitana di Bologna Andrea Colombo Assessore Mobilità e Trasporti del Comune di Bologna Patrizia Gabellini Assessore Urbanistica, Città storica e Ambiente del Comune di Bologna GRUPPO DI LAVORO Città metropolitana di Bologna Alessandro Delpiano (Coordinatore generale PUMS), Catia Chiusaroli (Coordinatore tecnico PUMS), Helmuth Moroder (Progettazione generale linee di indirizzo PUMS), Silvia Bertoni (segre- teria tecnica Comitato nodo Bologna), Luca Borsari, Manuela Mattei, Silvia Mazza, Donato Nigro (Dirigente Servizio Trasporto Pubblico), Claudia Piazzi Comune di Bologna Cleto Carlini (Direttore Settore Mobilità Sostenibile e infrastrutture), Francesco Evangelisti (Direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici), Giancarlo Sgubbi (Responsabile Piani Mobilità e Infrastrutture), Luciana Africani, Giuseppe De Togni SRM (Società Reti e Mobilità) Tommaso Bonino (Dirigente), Giorgio Fiorillo, Eugenio Margelli
Indice INQUADRAMENTO CONOSCITIVO PRELIMINARE 5 Inquadramento territoriale di area vasta 7 Le aspettative delle istituzioni e degli utenti sulla mobilità 8 Alcuni dati sulla mobilità 9 Alcuni dati sull’ambiente e la qualità dell’aria 24 Il rapporto con la pianificazione settoriale 25 Progetti ed interventi infrastrutturali in corso 28 Le trasformazioni urbane 30 ALLEGATI 35 3
Inquadramento conoscitivo preliminare Inquadramento territoriale di area mente dalla via Emilia: a nord si apre sulla vasta pianura padana e a sud si ergono dappri- La Città metropolitana di Bologna ha una ma i rilievi collinari e poi le cime ed i crinali popolazione di poco più di 1 milione di abi- dell’Appennino tosco-emiliano. tanti e un territorio attraversato trasversal- Andamento popolazione 2004-2014 1200000 1000000 800000 Città Metropolitana 600000 Comune Bo Comuni prima cintura comuni extra 400000 Città metropolitana di Bologna 200000 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Perfettamente baricentrica, sorge la città le autostrade A1 e A14 e longitudinalmente di Bologna abitata da circa 390.000 per- dalla A13 e dal proseguimento della A1. E’ sone e attraversata da tutte le principali inoltre servito da una rete ferroviaria che, infrastrutture e arterie di traffico di rilievo con centro in Bologna, si sviluppa in ma- regionale e nazionale; dalla città di Bolo- niera radiale in otto direzioni andando a gna si diramano infatti sia la rete autostra- costituire l’ossatura del Servizio Ferroviario dale che quella ferroviaria, rendendo senza Metropolitano. Anche la rete stradale (sta- dubbio il capoluogo emiliano uno dei prin- tali e provinciali) gravita su Bologna ma si cipali nodi viabilistici italiani. sviluppa, prevalentemente nel territorio di Il territorio della Città metropolitana è Pianura, creando una rete a maglie quadra- quindi attraversato trasversalmente dal- te parallela alla via Emilia. 7
Legenda centri abitati provincia centri abitati fuori provincia rete SFM reti portanti TPL suburbano extraurbano restante rete TPL suburbano extraurbano Le aspettative delle istituzioni e degli verso Bologna, (anche se è il bisogno utenti sulla mobilità prioritario) ma anche da e verso i ser- Nei mesi di gennaio e febbraio 2016 la Città vizi (specie quelli ospedalieri) e i centri metropolitana ha svolto una serie di incon- attrattori presenti nel territorio metro- tri con le Unioni, andando sui territori per politano; raccogliere il loro contributo, le loro istan- • potenziamento del SFM (aumentando ze e i loro indirizzi in vista della redazione il cadenzamento e la capienza dei treni del nuovo Piano Strategico Metropolitano e introducendo l’unico titolo di viaggio) (PSM). e il miglioramento della connessione Questa è la sintesi dei bisogni e del contri- alle fermate e quindi l’intermodalità; buto emerso sul tema specifico della mobi- • rispetto alle opere infrastrutturali la lità e che quindi devono essere presi come priorità deve essere il completamento spunto nella costruzione del Piano Urbano delle opere rimaste da tempo incom- della Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS): piute e la manutenzione di quelle esi- 8 • maggiori “connessioni”, non solo da e stenti. In particolare le opere più men-
Inquadramento conoscitivo preliminare zionate sono: il nodo di Rastignano, la bilità” (staccando in maniera netta il Complanare nord, il potenziamento secondo tema citato “Inquinamento della trasversale di pianura; e smog” che comunque si attesta sul • potenziamento e valorizzazione dei 37,7%). grandi poli logistici Bolognesi (Aero- Un altro dato interessante emerge dal son- porto e Interporto) sia potenziando la daggio sulla qualità del TPL svolto tutti gli loro connessione con reti internazio- anni da SRM1 nel quale alla domanda su nali, sia valorizzandoli come porte di “Quali politiche servono per risolvere il pro- accesso non solo a Bologna ma all’in- blema della mobilità bolognese” gli intervi- tero territorio metropolitano; stati collocano al primo posto le azioni sul • promozione turistica del territorio me- trasporto pubblico, al secondo quelle sul- tropolitano in una logica di rete e di la ciclabilità e allo stesso livello quelle per area vasta (non “SOLO” Bologna ma “A il terno e l’auto (allegato A, fig. 4). Un ele- PARTIRE DA” Bologna). In tal senso è mento da notare è che nel corso degli anni visto come strategico e fondamentale scendono le richieste per azioni sull’auto- l’inserimento del territorio Bolognese mobile e salgono le modalità sostenibili. all’interno di una rete ciclo-turistica di livello nazionale. Alcuni dati sulla mobilità Nell’ambito di tali incontri è stato inoltre Domanda sottoposto a tutti i partecipanti un que- L’analisi sulla domanda è stata effettuata stionario con il quale si è voluto sondare utilizzando i dati ISTAT 2011 per gli sposta- Città metropolitana di Bologna l’opinione dei cittadini metropolitani in menti sistematici e i dati delle indagini sugli merito ad alcuni temi strategici per il ter- spostamenti di MeDec 2011, SRM e ISFORT ritorio bolognese. 2014, che prendono in considerazione gli I questionari compilati sono stati oltre spostamenti sistematici ed erratici. 1.500 e dall’analisi delle risposte sono La mobilità provinciale è stata studiata emersi importanti spunti di riflessione suddividendo il territorio metropolitano in che ancora una volta toccano in maniera 5 ambiti: sostanziale il tema della mobilità (allega- • Comune di Bologna; to A, figg. 1,2,3) In particolare si ritiene di • comuni della prima “Cintura” di Bolo- grande interesse evidenziare che fra gli in- gna; tervistati: • comuni della “Pianura”; • Il 42,9% ritiene che il tema della “Mobi- • comuni della “Collina/Montagna”; lità” sia un tema strategico per il futuro • comuni del “Circondario” imolese. della Città metropolitana (preceduto In particolare si sono studiati gli sposta- solo dall’Ambiente con il 47,1%, e segui- menti generati dai vari comuni diretti all’in- to da altri temi il primo del quale è lo terno del territorio metropolitano, facendo Sviluppo economico con il 35,3%); un focus su quelli attratti dal comune di Bo- • solo il 7,4% ritiene che uno dei punti di logna e di Imola. forza della Città metropolitana siano le “Infrastrutture per la mobilità”; • ben il 53,1% ritiene che un problema per la Città metropolitana siano appunto il 1 campione di 2.000 cittadini 9 “Traffico e le infrastrutture per la mo-
Dai dati ISTAT 2011 emerge che gli sposta- ne attira il 23% e il restante 30% si distribu- menti giornalieri totali sistematici che inte- isce sul resto del territorio metropolitano ressano provincia di Bologna sono 540.738 (allegato A fig.5). (498.645 escludendo l’ambito esterno alla Gli spostamenti invece che hanno desti- provincia), dei quali più di 1/3 sono generar- nazione nel comune di Imola sono 34.064 ti dal comune di Bologna, il 20% dai 10 co- (6,8% sul totale dei generati), dei quali muni della prima cintura e la restante parte l’80% interni alla città, il 16% provengono da tutti gli altri 49 comuni. dai comuni del circondario ed il restante 4% Circa la metà degli spostamenti generati dal resto della provincia (allegato A fig.6). 10 sono autocontenuti, il comune di Bologna
Inquadramento conoscitivo preliminare 49% di cui 23% autocontenuti 6% 31% 14% Di cui 7% da prima cintura COBO PROBO ESTERNO COBO 153.271 30.227 5.112 PROBO 71.711 243.436 18.297 498.645 ESTERNO 9.916 8.767 540.738 Città metropolitana di Bologna 11
Dal confronto tra i tassi di generazione del comune di Bologna. degli spostamenti verso Bologna, verso la In seconda battuta per i 5 ambiti territo- restante provincia e i tassi di auto conteni- riali individuati, è stato analizzato lo split mento (vedi anche allegato A fig.7) si rileva modale per gli spostamenti generati, fa- che: cendo un focus su quelli diretti a Bologna. • i comuni con molti servizi terziari han- In genere l’uso del mezzo privato motoriz- no tassi di autocontenimento molto zato si attesta intorno al 70% e quello del elevati (Imola, Castiglione de Pepoli, S. TPL (ferro + gomma) tra il 10 e il 20% per 4 Giovanni in Persiceto, Porretta, ecc); ambiti; mentre a Bologna la percentuale • i comuni che gravitano meno verso si abbassa al 40% per il mezzo motorizza- Bologna sono quelli del circondario e to privato e cresce per l’uso del TPL oltre il quelli limitrofi a quelli citati sopra (ov- 20%. vero con tanti servizi al loro interno); Si rileva anche un numero discreto di spo- • i comuni che si spostano maggiormen- stamenti effettuati a piedi ed in bici, che si te verso Bologna sono quelli della pri- riferiscono prevalentemente agli sposta- ma cintura; menti autocontenuti degli stessi comuni. • S. Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno hanno lo stesso tasso di gene- Negli spostamenti verso Bologna invece razione verso Bologna e di autoconte- resta quasi invariata la propensione verso nimento, funzionando quindi in parte l’uso dell’auto ma si modifica sensibilmen- come comuni a sé stanti (poiché sono te quella dell’uso del TPL, che si attesta tra dotati di molti servizi terziari al loro in- il 20 ed il 30%, con picchi oltre il 40% negli terno) ed in parte come un continuum spostamenti dal circondario imolese. CINTURA PIANURA BOLOGNA IMOLESE COLLINA/MONTAGNA 12
Inquadramento conoscitivo preliminare CINTURA PIANURA BOLOGNA IMOLESE COLLINA/MONTAGNA Città metropolitana di Bologna In particolare, analizzando il modal split dei pende verso il servizio più competiti- singoli comuni negli spostamenti verso Bo- vo e flessibile per l’utente (Crespellano logna (allegato A figg. 8,9,10), si nota che: preferisce auto, Bazzano si divide quasi • i comuni meno serviti dal trasporto col- equamente tra TPL su gomma e treno, lettivo, tendono ad utilizzare maggior- S. Lazzaro utilizza il mezzo privato ed il mente l’auto (Pieve di Cento, Savigno, TPL su gomma, ecc) Medicina, ecc) Per gli spostamenti diretti a Imola, se si • là dove è presente un servizio di tra- confrontano gli split modali per gli sposta- sporto collettivo ben strutturato ed menti interni al comune e per quelli origi- efficiente, la % di utilizzo del mezzo pri- nati dal circondario, si nota che anche in vato diminuisce fortemente (Porretta, questo caso l’uso dell’automobile è predo- Imola e comuni del circondario lontani minante su tutti gli altri mezzi, l’uso della dalla via Emilia, ecc) bici e dei piedi è più marcata negli sposta- • nei comuni serviti da TPL sia su gomma menti interni e sale la quota di utilizzo del che su ferro, la scelta del mezzo pro- TPL nel circondario. 13
Analizzando i tempi di spostamento di tut- a questi si sommano gli spostamenti con ti i movimenti all’interno della provincia, durata fino a 30 minuti, vediamo che la notiamo che quasi la metà di questi hanno percentuale media sale fino al oltre il 75% di una durata inferiore ai 15 minuti, con pic- tutti gli spostamenti effettuati. chi del 60% nei comuni del circondario. Se BOLOGNA IMOLESE COLLINA/MONTAGNA 14
Inquadramento conoscitivo preliminare BOLOGNA IMOLESE COLLINA/MONTAGNA Città metropolitana di Bologna La situazione è simile se consideriamo solo all’interno dello stesso ambito o un co- gli spostamenti verso il comune di Imola. mune limitrofo; Gli spostamenti interni al comune hanno • per gli spostamenti tra 16 e 30’, scende per l’80% dei casi una durata inferiore a sensibilmente la quota di quelli interni 15’, che sale al 96% se si considerano anche ai comuni e all’ambito, tranne per Bo- quelli fino ai 30’. Negli spostamenti inve- logna e per il circondario; nella cintura ce dal resto della provincia verso Imola la gli spostamenti sono prevalentemente situazione si modifica: risultano prevalen- indirizzati verso Bologna; la restante ti gli spostamenti tra 16’ e 30’ (40%) men- parte degli spostamenti si dirige verso tre 1/3 si attesta tra i 31’ e i 60’ (allegato A, gli ambiti limitrofi; fig.17). • per gli spostamenti tra 31 e 60’, scende Se si analizzano le destinazioni degli spo- ulteriormente la quota di quelli interni stamenti di ogni ambito, per le 4 classi ai comuni e all’ambito, tranne per Bo- di durata degli spostamenti (allegato A, logna; sale invece la componente degli figg.11,12,13,14) possiamo notare che: spostamenti verso Bologna; • gli spostamenti di durata inferiore a • per gli spostamenti oltre 60’ la compo- 15’ sono per la maggior parte interni ai nente prevalente è costituita dagli spo- comuni di origine; la restante parte ha stamenti verso Bologna. come destinazione o un altro comune Una ulteriore analisi può essere condotta 15
analizzando lo split modale di ogni ambito il 20%) per gli spostamenti verso Bologna territoriale, per ogni classe di durata dello a favore del TPL. Per spostamenti oltre l’o- spostamento con destinazione provincia ra, in entrambi i tipi di spostamento, il TPL di Bologna e comune di Bologna (allegato risulta molto più competitivo all’auto e ri- A, figg.15,16). sente molto dell’offerta del servizio (il tpl su Per tutti i tipi di spostamento, l’automo- gomma è più utilizzato in pianura e cintu- bile è il mezzo più utilizzato soprattutto ra, quello su ferro in collina e circondario). quando la durata non supera i 30’. L’alter- nativa piedi e bici ha una sua rilevanza solo Dall’analisi dei dati MEDEC 2011, ISFORT per gli spostamenti interni ai comuni (du- 2014 e del REPORT 2014 di SRM, che trat- rata
Inquadramento conoscitivo preliminare era costituito da bus alimentati a metano, ciale è sempre stato in progressiva crescita, ibridi, filobus, mezzi elettrici, mezzi dotati tranne 2 contrazioni avvenute rispettiva- di filtro CRT o con caratteristiche rispon- mente nel 2009 e nel 2013. denti alle ultime normative “Euro”, ed erano I comuni con il maggior numero di veicoli già più di 280 i mezzi urbani alimentati ad (allegato B, figg. 19,20) sono il capoluogo energia/trazione alternativa, quali mezzi bolognese (274.413), Imola (56.006), Ca- elettrici, filobus, a metano ed ibridi. Circa salecchio di Reno (27.509), S. Lazzaro di la metà dei chilometri del servizio urbano- Savena (26.419) e S. Giovanni in Persiceto sono stati erogati con quest’ultima tipolo- (21.645). gia di mezzi, mentre per quanto riguarda il servizio suburbano ed extraurbano l’impie- Il tasso di motorizzazione provinciale 2014 go di gasolio 10PPM copre ormai da anni la è pari a 58.2 veicoli/100 abitanti, ben supe- totalità del fabbisogno di gasolio dei mez- riore al 51 di Bologna (allegato B, fig.21). zi. Il tasso di motorizzazione per famiglia in Dal 2001 a 2014 il parco veicolare provin- provincia solo per autovetture è 1.2, mentre quello di Bologna è pari a 0,95. Parco veicolare provinciale 800000 Città metropolitana di Bologna 780000 760000 740000 720000 700000 680000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Tasso di motorizzazione autovetture /100 abitanti 61 60,5 60 59,5 59 58,5 58 57,5 57 56,5 56 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 17
Trasporto collettivo giornalmente circa 145.000 viaggi nel ter- Il trasporto collettivo metropolitano com- ritorio provinciale, di cui circa 100.000 uti- prende il Servizio Ferroviario Metropoli- lizzano le linee suburbane ed extraurbane tano ed il servizio di trasporto collettivo e 45.000 le linee del SFM. suburbano ed extraurbano su gomma. L’offerta del TPL suburbano ed extraurbano Complessivamente le rete totale si estende è di circa 17.000.000km/anno e la velocità per oltre 3.050 Km (circa 2.700 km di rete commerciale di 29 km/h. su gomma, 350 km di rete ferroviaria), per- Per quanto riguarda il SFM, l’offerta annua corsa da circa 3.110 corse al giorno (2.700 si aggira intorno ai 4.702.983 km/treno. TPL su gomma e 410 su ferro), che servono S3 LINEE SFM 5.013 S1A Bo - Porretta linea576 S4A 2440 S1B Bo - Prato 8.704 S2A Bo - Vignola Linea 97 S2B 7601 4.949 S2B Bo - Portomaggiore Linea 93 S3 Bo – Poggio R. 3659 Linea 91 S4A Bo - Ferrara S5 5401 S4B Bo - Imola Linea 98 5.386 2355 S5 Bo – Modena Linea 92 Linea 87 1221 4769 Linea 299 Linea 671 3385 LINEE TPL 2242 suburbane S2A Linea 94 extraurbane 3.964 4651 Linea 83 Linea 90 Linea 101 3048 7219 4706 Linea 94 5121 Linea 92 3722 S4B Linea 96 5.392 6125 S1B S1A 1.880 9.511 Le frequenze dei servizi variano a seconda si osserva una certa omogeneità della fre- della loro tipologia ma in genere non su- quenza delle corse, il SFM invece presenta perano mai i 60’ e nelle ore di punta si ve- una gamma di situazioni molto variegata, rifica un raffittimento del servizio che può soprattutto perché il servizio non è simi- raggiungere anche una cadenza ai 15’ sul- le sulle stazioni, anche appartenenti alla le principali direttrici (o singole stazioni). stessa linea. 18 Mentre nel servizio di trasporto su gomma Le principali dorsali e radiali sono servite
Inquadramento conoscitivo preliminare spesso da differenti e molteplici sistemi di L’offerta del TPL urbano di Bologna è di circa trasporto collettivo, che a volte lavorano 16.527.000km/anno e la velocità commer- in sinergia e altre in competizione tra loro; ciale dei mezzi a Bologna è di 15,16 km/h. tuttavia permane il fatto che il sistema si Il TPL urbano bolognese ha 7 linee portanti trovi in sofferenza in alcune ore del giorno che soddisfano circa la metà degli sposta- e lungo alcune tratte, con mezzi e corse sa- menti giornalieri (40.000 linea 27; oltre ture (allegato B, figg.22,23). 30.00 le linee 13,14 e 20, ecc) e hanno fre- quenze nelle ore di punta che vanno dei Il servizio Urbano di Imola presenta valori 3’30’’ della linea 27 ai 6’30’’ della linea 25. molto modesti con una estensione di rete Nonostante ciò, durante il periodo di ser- di circa 57 km, 190 corse giornaliere, 3.700 vizio alcune linee soffrono più di altre un viaggi e un’offerta di 407.897 km/anno. sovraffollamento dei mezzi (es. linea 27, A livello urbano di Bologna invece la fitta 25, 14) con effetti non solo sulla qualità del rete del TPL, si snoda in maniera capillare servizio, ma anche sulla sua regolarità ed su tutto il territorio comunale (341 km di efficienza, creando anche fenomeni di ac- rete di cui 38 su corsia preferenziale), ser- codamento dei mezzi (allegato B, fig. 24). vendo oltre 315.000 viaggi al giorno con una media di circa 5240 corse al giorno. Città metropolitana di Bologna S3 60’ LINEE SFM S4A S1A Bo - Porretta (30’) Linea 576 60’ 60’ S1B Bo - Prato Linea 97 S2B S2A Bo - Vignola 30’ (15)’ 60’ S2B Bo - Portomaggiore Linea 93 (30’) S3 Bo – Poggio R. 30’ (15’) S5 S4A Bo - Ferrara Linea 91 Linea 98 60’ 30’ 30’ S4B Bo - Imola (30’) Linea 92 30’ S5 Bo – Modena Linea 87 30’ 30’ (15’) Linea 99 Linea 671 30’ LINEE TPL (30’) suburbane S2A 30’ Linea 94 extraurbane 60’ 30’ (20’) 30’ Linea 90 Linea 101 Linea 83 30’ (15’) 30’ 30’ (15’) Frequenza stazione Linea 94 30’ 30’ (20’) Linea 92 30’ S4B Frequenza stazione Linea 96 60’ 30’ (15’) (30’) 20’ (15’) 60’ (30’) S1B 60’ S1A (30’) 19
Analizzando la frequenza delle corse del collegamento tra le radiali, mantenendosi TPL urbano nelle varie fermate, si può no- comunque al di sotto dei 4’ , fino a raggiun- tare che quelle situate lungo gli assi radiali gere il valore più alto nelle periferie e nelle e nel centro storico hanno frequenze molto aree comprese tra le stesse radiali (allegato basse (inferiori a 2’); la cadenza delle cor- B, fig. 25). se aumenta nelle fermate lungo gli assi di Linea 27 - nord 21.030 Linea 25 - nord Linea BLQ Linea 11 - nord 9.615 3.250 12.579 Linea 19 - ovest Linea 20 - nord 16.492 Linea 32 13.281 4.755 Linea 13 - ovest Linea 14 - est 18.129 19.196 Linea 25 - est Linea 20 - sud-ovest 10.250 16.767 Linea 33 Linea 27 - est Linea 14 - ovest 18.649 4.881 14.660 Linea 19 - est Linea 11 - est 13.063 12.379 Linea 13 - est 14.953 Trasporto privato motorizzato La dotazione infrastrutturale (km totali di La rete stradale metropolitana si estende in infrastrutture stradali/popolazione pro- maniera capillare, sia radialmente che or- vinciale) è 1129 km per 100.000 abitanti. togonalmente, nella pianura e con la tipica La localizzazione strategica del territorio struttura “a pettine” in ambito montano. metropolitano è evidenziata dai numerosi Ha una estensione totale di 11.125 km così snodi autostradali che lambiscono il co- suddivisa: mune di Bologna (A1, A14, A13) sia sull’asse • 146 km autostrade nord-sud che est-ovest. • 18 km tangenziale • 111 km strade statali Per quanto riguarda il traffico stradale, • 1350 km strade provinciali analizzando i dati dei flussi di traffico rile- 20 • 9500 km strade comunali vati dalle principali spire provinciali e co-
Inquadramento conoscitivo preliminare munali (allegato B, figg. 26,27,28), si può che nel resto della provincia, favorita delle affermare che in linea di massima il trend politiche di moderazione e limitazione del storico segna una progressiva diminuzione traffico veicolare all’interno della cerchia dei flussi stradali, più rilevanti all’interno dei viali. del comune di Bologna in direzione centro Città metropolitana di Bologna Ciclabilita’ no in ambito urbano, il resto in ambito ex- La rete di piste ciclopedonali del territorio traurbano. metropolitano di Bologna si estende per Gran parte della dotazione ciclabile nel ter- una di lunghezza di 706 Km circa, di cui 165 ritorio provinciale è concentrata nel terri- Km nel Comune di Bologna e 541 Km nel torio della pianura, dove l’uso della biciclet- resto della provincia (dato aggiornato al ta per gli spostamenti quotidiani ha una 2011); di questi ultimi circa 347 km ricado- storia almeno cinquantennale, ma dove 21
l’abnorme sviluppo della motorizzazione acustico e visivo) di cui 12 sono già attua- degli ultimi vent’anni ha seriamente com- te o in corso di attuazione, mentre 3 sono promesso le condizioni di sicurezza degli già finanziate e 4 sono pianificate. Al fine di utenti. promuovere la mobilità ciclistica il comune La rete ciclabile metropolitana è costitui- ha introdotto altri elementi quali: aumen- ta per il 54% da percorsi pedonali - ciclabili to del numero di rastrelliere, incentivi per la promiscui, soltanto il 11% sono percorsi in mobilità elettrica, segnaletica, dispositivi sede propria, mentre quelli in sede propria di sicurezza, potenziamento del bike sha- per fini turistici rappresentano il 23% e nella ring (23 postazioni di C’entro in Bici per un quasi totalità dei casi sono posti lungo gli totale di 184 mezzi e un’utenza di 5403 per- argini dei fiumi. Si rileva inoltre che il 49% sone e 3 postazioni di MiMuovo elettrico). dei percorsi sono asfaltati mentre il 25% non presenta alcuna pavimentazione (ster- rato). La maggior parte della rete ciclabile è Incidentalità realizzata su strade di proprietà comunale Analizzando il trend storico degli incidenti mentre solo il 12% su quelle di proprietà del- dal 2002 al 2014, si nota che i sinistri sono la Città metropolitana. localizzati principalmente sugli assi stra- La situazione attuale del cicloturismo nel- dali radiali e all’interno dei centri urbani. la Città metropolitana di Bologna offre un Negli anni, grazie alle misure in materia di basso livello di qualificazione dei percorsi sicurezza e alle inerenti politiche, si è co- attualmente proposti, una scarsa integra- munque registrata una diminuzione gene- zione territoriale e, di conseguenza, una ralizzata del numero degli incidenti sui vari ridotta attrattività e poche presenze, ri- ambiti territoriali, seppur non in maniera spetto ai grandi numeri del cicloturismo or- costante (allegato B, fig.29). ganizzato. Attualmente si stanno facendo Al contrario, la distribuzione degli inciden- molti sforzi per sviluppare questo ambito, ti mortali presenta una tendenza più varia sia a livello infrastrutturale che relativa- (allegato B, fig.30), soprattutto all’interno mente alla promozione turistica e all’offer- del comune di Bologna. Inoltre mentre il ta di pacchetti-vacanza appetibili per tutte numero totale di incidenti interessa in mi- le tipologie d’utenza. nor parte i comuni della prima cintura, al All’interno del Comune di Bologna negli ul- contrario quelli mortali sono maggiormen- timi 12 anni la dotazione di piste ciclabili è te concentrati proprio all’interno di questo più che raddoppiata, da 77 Km nel 2004 si ambito. è passati 165 Km nel 2016, tra i quali si con- tano anche quelli della Tangenziale dei Via- li che è stata inaugurata nell’autunno del 2015. Il grande sforzo di ricucitura della rete urbana del comune capoluogo è stata af- fiancata dalla realizzazione delle Isole Am- bientali (aree in cui si realizzano interventi finalizzati alla moderazione del traffico allo scopo di proteggere pedoni e ciclisti, mi- gliorare la funzionalità e la sicurezza della 22 strada, ridurre l’inquinamento atmosferico,
Inquadramento conoscitivo preliminare Distribuzione incidenti 7000 6000 Città metropolitana di Bologna 5000 4000 Extra cintura Cintura 3000 Bologna 2000 1000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Distribuzione incidenti mortali 100 90 80 70 60 incidenti mortali fuori 50 dalla cintura incidenti mortali nella 40 cintura incidenti mortali a 30 Bologna 20 10 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 23
Logistica zione (in particolare il PRIT) ma, anche in Il settore della logistica svolge per il territo- questo caso, le linee di azione più recenti rio bolognese una funzione fondamentale sono confluite nel Piano dell’aria integrato per lo sviluppo e la ricchezza del sistema (PAIR) all’interno del quale (cap 9.2.5) sono produttivo. Basti pensare alla cruciale im- indicate la “azioni per una gestione soste- portanza che il nodo bolognese rappresen- nibile delle merci”. ta per il trasporto delle merci a livello nazio- Nelle linee di Indirizzo per il PUMS di Bo- nale, oltre che alla presenza di poli logistici logna si ritiene di non dover far altro che di rilievo strategico come l’aeroporto Mar- richiamare quanto già indicato dal PAIR coni, l’Interporto e il CAAB . aggiungendo che sarà fondamentale, nel- Al tempo stesso però il settore logistico la redazione del Piano, promuovere la con- rappresenta certamente (sia per l’entità del divisione di strategie e la sottoscrizione di traffico generato, che per la prevalenza di accordi con le grandi piattaforme intermo- mezzi pesanti) uno dei fattori di maggiore dali presenti sul territorio bolognese (in impatto rispetto alla funzionalità della rete particolare Aeroporto, interporto e CAAB). stradale (sia urbana che extraurbana) e al Queste sono le azioni indicate dal PAIR che conseguente deterioramento della qualità il PUMS si propone di approfondire e con- dell’aria. durle ad attuazione: Ciò spinse la Provincia di Bologna ad appro- • Rinnovo del parco mezzi per il traspor- vare (Orientamento di Giunta 17/02/2006) to merci; un documento di indirizzo con l’obiettivo di • Gestione del trasporto merci nell’ulti- razionalizzare le funzioni logistiche di me- mo km e nelle ZTL con veicoli a basso die e grandi dimensioni localizzate e loca- impatto; lizzabili nel territorio bolognese: favorendo • Promozione della sostenibilità e lo sviluppo di piattaforme intermodali, fa- dell’ottimizzazione della logistica delle vorendo la concentrazione di attività logi- merci a corto raggio (50-60 km); stiche che necessitano di servizi doganali o • Promozione della sostenibilità e servizi specifici, favorendo una razionale lo- dell’ottimizzazione della logistica delle calizzazione di funzioni generatrici di traffi- merci; co. • Spostamento modale delle merci su Sempre nel 2006 il Comune di Bologna ha rotaia; approvato (D.C.C. n. 30429/06) il “Piano per • Utilizzo ottimale dei veicoli: Eco Dri- la distribuzione delle merci in città” median- ving. te il quale ha inteso incentivare processi di riorganizzazione della logistica e della di- Alcuni dati sull’ambiente e la qualità stribuzione urbana delle merci, allo scopo dell’aria di ridurre i chilometri percorsi a parità di I dati sulla qualità dell’aria sono rilevati da servizio e mediante l’utilizzo di veicoli meno 7 centraline ARPA poste nella provincia di inquinanti, con conseguente riduzione del- Bologna: 3 nel comune di Bologna, 1 nel la congestione e degli impatti da traffico in comune di S. Lazzaro di Savena, 1 nel co- città. mune di Imola, 1 nella frazione di S. Pietro Ovviamente anche la Regione Emilia-Ro- Capofiume e 1 nella frazione di Castelluc- magna ha affrontato il tema della logistica cio. Le centraline misurano diversi tipi di 24 nell’ambito dei suoi strumenti di pianifica- inquinanti .
Inquadramento conoscitivo preliminare Nel 2014, la qualità dell’aria in provincia Le minori concentrazioni degli inquinanti di Bologna è stata decisamente migliore in atmosfera possono essere attribuite a rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, i li- concause di natura sia meteorologica sia miti di legge per le concentrazioni di alcuni antropica. Mentre le prime sono assai com- inquinanti non sono stati rispettati ovun- plesse, molteplici e di difficile interpreta- que. zione, le seconde sembrano consistere so- Il limite dei 35 superamenti giornalieri di prattutto in minori emissioni da parte degli PM10 è stato rispettato in tutte le stazio- impianti di riscaldamento. ni di monitoraggio, a differenza degli anni precedenti nei quali venivano rispettati Per quanto riguarda l’inquinamento acu- solo in un numero ristretto di sezioni. In stico, la Provincia di Bologna e ARPA han- tutto il territorio, le medie annue di PM10 no avviato nel 2009 un monitoraggio sulle rispettano il limite dei 40 microgrammi/ emissioni acustiche lungo 25 sezioni di Stra- m3. de Provinciali. In linea con le stazioni da traffico della rete Analogamente il comune di Bologna ha ef- di monitoraggio regionale, il limite della fettuato una mappatura acustica e un pia- media annua del biossido d’azoto (NO2) no di azione per l’agglomerato urbano della non è stato rispettato a Porta San Felice, città. dove si riscontrano valori pressoché inva- riati dal 2012. Il rapporto con la pianificazione setto- Rispetto al 2013 rimane critica la situazio- riale Città metropolitana di Bologna ne dell’ozono, sebbene le condizioni meteo Una delle caratteristiche principali del estive abbiano contribuito a ridurre sensi- PUMS è quella di dover essere redatto in co- bilmente il numero complessivo di supera- erenza ed armonia con gli strumenti di pia- menti del valore obiettivo per la protezione nificazione, integrando e mettendo a siste- della salute umana nelle stazioni di Pianu- ma quelli già esistenti ed evitando conflitti ra e dell’Agglomerato. con quelli sovraordinati, anzi rappresen- Superamenti della soglia di informazione tandone laddove possibile uno strumento si sono verificati nel solo trimestre estivo in per la loro attuazione. entrambe le stazioni dell’Agglomerato. Tra Di seguito verranno analizzati in maniera le stazioni di Pianura non sono stati regi- sintetica i piani vigenti di valenza sovra lo- strati superamenti. cale e locale. Anche nel 2014, come negli anni preceden- ti, risulta superato il valore obiettivo per la Livello sovralocale protezione della vegetazione. Gli obiettivi della politica comunitaria nel I valori degli altri inquinanti (PM2.5, mo- settore della mobilità sono rivolti ad offrire nossido di carbonio, benzene, benzo(a) sistemi di trasporto che rispondano alle esi- pirene, arsenico, cadmio, nichel e piombo) genze economiche, sociali e ambientali del- sono rimasti entro i limiti di legge in tutte la società europea e in particolare garantire le stazioni di rilevamento. un’elevata mobilità, proteggere l’ambiente, I livelli di inquinamento relativamente favorire l’innovazione, stabilire connessioni bassi registrati nel 2014 sono stati favoriti con gli impegni internazionali (quali Kyoto), anche dalle particolari condizioni meteo- incrementare la co-modalità tra i vari mezzi rologiche che hanno caratterizzato l’anno. di trasporto. 25
Tali obiettivi sono stati ripresi dagli stru- simi finanziamenti POR-FESR 2014-2020. menti sovra locali e declinati nelle specifi- che attività, politiche ed azioni. PAIR 2020: Evidentemente la finalità prin- Le politiche regionali del trasporto pubbli- cipale del PAIR è quella della tutela della co e della mobilità urbana sono infatti volte qualità dell’aria e quindi si pone degli obiet- al conseguimento di obiettivi di migliora- tivi specifici di riduzione degli inquinanti mento della qualità dell’aria e di riduzione presenti nell’atmosfera rispetto a quelli della congestione stradale, considerando registrati nel 2010 (cfr art 12 della NTA). Per che il risanamento e la tutela ambientale raggiungere detti valori obiettivo, il PAIR costituiscono obiettivi irrinunciabile e inde- prevede una serie di misure che in larga rogabili, date le implicazioni sulla salute dei parte incidono ed interessano il tema della cittadini e sull’ambiente. mobilità. Tali misure sono previste in spe- Già il Piano Regionale Integrato dei Tra- cifici articoli delle NTA, sono rivolte ai Co- sporti ‘98 sottolineava la funzione strategi- muni con popolazione superiore a 30.000 ca delle ferrovie e delle stazioni come nodi abitantinonché ai Comuni appartenenti da potenziare per assicurare l’accessibilità all’agglomerato di Bologna e riguardano e l’integrazione fra i diversi modi della mo- interventi legati a: “Limitazioni alla circola- bilità. La pianificazione sovracomunale do- zione dei veicoli privati nel centro abitato” veva inoltre individuare itinerari ciclabili in (art. 14), “Altre misure limitative dei flussi grado di offrire una rete di connessione fra veicolari nei centri abitati” (art. 15), “Mo- centri e nuclei abitati. bilità ciclo-pedonale” (art. 16),“Trasporto pubblico locale e regionale” (art. 18). In PRIT2020 – Piano Regionale Integra- particolare si ritiene utile qui richiamare in to Trasporti (approvato con Delibera di particolare le seguenti misure: Giunta regionale n.159/12 ed ora in fase di • (indirizzo) riduzione del 20 % al 2020 aggiornamento in proiezione al 2025). del traffico veicolare privato nel centro abitato rispetto a quello riferito all’an- Atto di indirizzo trasporto pubblico no di entrata in vigore del Piano; 2016 – 2018 delibera 29/2015, prevede che • ampliamento delle piste ciclabili nei la Regione si impegni a portare avanti una centri abitati fino al raggiungimento di serie di azioni già attuate e altre da avvia- una dotazione pari a 1,5 metri per abi- re per promuovere e rinnovare il trasporto tante; pubblico su ferro e su gomma, nonché la • raggiungimento della quota del 20 per mobilità ciclopedonale (puntando ad uno cento degli spostamenti urbani trami- share modale del 20% al 2025 e un +3% ri- te piste ciclabili; spetto all’odierna, entro il 2018), l’intermo- • (indirizzo) sostituzione, al 2020, degli dalità e la riqualificazione delle fermate e autobus di categoria uguale o inferio- delle stazioni, dotandole di strumenti di re a Euro 2 con mezzi a minoreimpatto comunicazione, sicurezza e migliorando- ambientale; ne l’accessibilità da parte di tutti. Inoltre • (indirizzo) potenziamento del servizio si programma l’adozione dei PUMS alme- di trasporto pubblico locale su gomma no da parte dei Comuni capoluogo e della del 10 % al 2020 epotenziamento del Città metropolitana di Bologna, in quanto 20% del trasporto pubblico su ferro; 26 elemento necessario di coerenza con i pros- • individuazione di nuove aree pedonali
Inquadramento conoscitivo preliminare per una superficie complessiva pari al • Nodo tangenziale/Autostradale e via- 20 per cento del centro storico. bilità extraurbana; • Realizzazione Passante Nord; PSM – Piano Strategico Metropolitano • Road Pricing per il finanziamento del (2013): queste sono le principali linee di SFM; azione contemplate dal PSM: • Realizzazione delle infrastrutture • La Nuova linea 6 del Servizio Ferroviario strategiche per la viabilità extraurba- Metropolitano; na. • Servizio di trasporto pubblico integrato metropolitano bolognese (completa- PMC – Piano Mobilità Ciclistica Provin- mento del Servizio Ferroviario Metro- ciale (documenti preliminari 2014): il do- politano e filoviarizzazione delle linee cumento propone di sviluppare il PMC in 4 portanti del trasporto pubblico urba- principali linee di azione: no); • migliorare l’offerta per la mobilità ci- • Piano dei parcheggi; clistica disegnando e sviluppando • Attuazione del Piano della Mobilità ci- una rete per la mobilità quotidiana e clistica Provinciale; cicloturistica fatta di corridoi europei • Attuare le azioni che migliorino l’acces- (eurovelo7) ed itinerari distinti per ri- sibilità e la sicurezza delle strade; levanza (nazionale, regionale, metro- • CAAB, city logistic: distribuzione delle politana e locale); merci nel centro storico. • sviluppare la domanda di mobilità ci- Città metropolitana di Bologna clistica e di cicloturismo mediante l’at- PMP – Piano della Mobilità Provinciale tuazione di specifiche e mirate azioni; (2008): le strategie del PMP si dividono in • ridurre l’incidentalità e aumentare la due principali aree: sicurezza percepita; Trasporto collettivo: • sviluppare un’organizzazione di strut- • realizzazione dell’Assetto Base del ture a servizio della mobilità ciclistica. SFM; • realizzazione di una “Rete Portante Livello locale del Trasporto Collettivo” attraverso la PAES – Piano d’Adozione per l’Energia reale integrazione tra i servizi di TPL su sostenibile (2012): l’obiettivo generale è gomma e su ferro; ovviamente la riduzione delle emissioni • ridisegno della rete di TPL in linee por- di CO2 del 20% entro il 2020. Un obiettivo tanti e linee locali massimizzando l’in- che sarà perseguito attraverso azioni volte tegrazione/adduzione al SFM e ridu- a diminuire i consumi energetici della cit- cendo le sovrapposizioni; tà e incrementare la produzione di energia • selezione e potenziamento selettivo da fonti rinnovabili. Il PAES prevede infatti dei nodi di interscambio; una serie di azioni, delineate in schede che • individuazione di San Vitale e Prati di definiscono modalità di attuazione, costi Caprara come stazioni strategiche in e risultati, attraverso interventi in 6 macro affiancamento a Bologna centrale in aree: il settore edilizio, il terziario, la produ- cui attestare anche le linee suburbane zione locale di energia, l’industria, la mobi- ed extraurbane; lità e le strutture pubbliche. 27
PGTU – Piano Generale del Traffico Ur- Castenaso, Imola, Molinella, Ozzano Pia- bano di Bologna (2006): le politiche e le noro, S. Giorgio di Piano, S. Lazzaro di Sa- azioni messe in campo in ambito comuna- vena. le, riprendono le indicazioni contenute nei diversi piani sovra locali. Progetti ed interventi infrastrutturali I principali argomenti su cui vertono sono: in corso • trasporto pubblico collettivo I progetti previsti per il miglioramento • mobilità ciclistica delle performance del trasporto collettivo • mobilità dolce sono molteplici e variegati. • intermodalità A partire dal livello regionale, il primo da • ambiente e qualità dell’aria considerare è il progetto MiMuovo che già • sicurezza da anni sta prendendo forma e mira a rea- Per ognuno di essi sono previsti pacchetti lizzare un sistema di tariffazione integrata di azioni, spesso trasversali a più argomen- che consenta ai cittadini dell’Emilia-Roma- ti, volti al miglioramento e all’efficienta- gna di utilizzare il treno, il bus e gli altri si- mento dei servizi e della qualità di vita e di stemi di mobilità sostenibile (bike sharing spostamento dei cittadini, nonché a svilup- elettrico e car sharing) con un’unica tes- pare nuove forme di cultura volte alla buo- sera regionale. Passando all’ambito locale na mobilità. il progetto di più ampio respiro per il tra- sporto collettivo bolognese è sicuramente PGTU - Piano Generale del Traffico Ur- il Servizio Ferroviario Metropolitano - SFM, bano di Imola: il piano è stato approvato che dal suo esordio nel 1994 è considerato nel 2000 e ad oggi è in corso di aggiorna- il principale progetto di potenziamento e mento.Nel 2014 è iniziata la fase di indagi- qualificazione del trasporto collettivo nel- ni origine/destinazione cordonali e la loro la area metropolitana di Bologna, fondato elaborazione a supporto dell’orientamento su un sistema costituito da otto rami fer- del nuovo Piano che si pone come obiettivi roviari (280 km), 87 fermate e 6 linee di cui quelli di rispondere alla domanda di mobili- 4 passanti, con un servizio cadenzato ai 15’, tà; garantire la sicurezza stradale con ridu- 30’ e 60’ in progressione dalle aree più in- zione delle velocità e protezione dell’utenza terne a quelle più esterne. debole attraverso indirizzi di intervento ne- Più recente, ed in fase di ultimazione il pro- gli assi viari principali, analisi dell’intersezio- getto CrealisNeos prevede la realizzazione ni più critiche, politiche di moderazione del di un sistema di circa 18 Km di rete di TPL traffico; diminuire gli impatti ambientali e che verranno percorsi da 49 mezzi, appun- migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità to Crealis-Neos, dotati di trazione elettri- degli ambiti urbani; disincentivare i viaggi ca, di guida ottica e di un sistema di guida automobilistici impropri ed incentivare l’u- che gli permette un accostamento di pre- so della bici; ecc. cisione alle banchine di fermata, facilitan- do l’ingresso dei passeggeri e diminuendo PGTU di altri Comuni:questi sono i comu- così i tempi di sosta alle fermate. ni bolognesi che si sono dotati negli ultimi Infine il progetto PIMBO – Servizio di tra- anni di un PGTU: Anzola dell’Emilia, Argela- sporto pubblico integrato metropolitano to, Bologna, Budrio, Casalecchio di Reno, Bolognese – è nato con l’idea di creare una 28 Castel Maggiore, Castel S. Pietro Terme, vera e propria rete integrata di trasporto
Inquadramento conoscitivo preliminare pubblico di scala metropolitana, in grado questi anni le amministrazioni comunali di servire efficacemente gli spostamenti hanno realizzato e progettato numero- di ambito sia metropolitano sia urbano, si percorsi ciclabili e servizi per ciclisti (ad e non solo in quanto il progetto prevede esempio la Velostazione di Bologna). il completamento e il miglioramento del Relativamente alle infrastrutture viarie il servizio di trasporto ferroviario metropo- progetto principale è il potenziamento in litano (le linee SFM) e quello del trasporto sede del sistema autostradale “Progetto urbano, con la realizzazione di una rete fi- verde del Passante di mezzo” che sostitui- loviaria portante, garantendone la piena sce il Passante nord e che prevede il poten- intermodalità. Ai progetti di ampio respiro ziamento autostradale/tangenziale e la re- fin’ora descritti se ne aggiungano altri più alizzazione di opere per la compensazione puntuali tra i quali il People Mover e l’in- e mitigazione ambientale tra cui la fascia terramento della linea SFM2. Il People Mo- boscata. Sempre per quanto riguarda l’au- ver è un sistema di collegamento veloce (7 tostrada verrà realizzato il potenziamento min) tra la Stazione Centrale e l’Aeroporto a 4 corsie da Bologna a Imola con il nuovo G. Marconi, con una stazione intermedia casello di Toscanella e i nuovi caselli di Bor- al Lazzaretto, su una monorotaia di cir- gonuovo e Valsamoggia. Altre opere infra- ca 5 chilometri, appoggiata su 125 pile in strutturali rilevanti sono in corso di realiz- calcestruzzo a 35-40 metri l’una dall’altra. zazione quali la Nuova Bazzanese (da Via L’interramento della linea SFM2, nel trat- Lunga – Crespellano – fino alla pedemonta- to urbano della linea ferroviaria Bologna – na a Vignola), la Nuova Galliera, mentre è Città metropolitana di Bologna Portomaggiore, ha l’obiettivo di eliminare prevista la risoluzione delle problematiche le interferenze con il traffico veicolare, at- del Nodo di Rastignano, di Casalecchio e di traverso la soppressione dei PL. Tra i pro- Funo. getti ancora in fase di definizione, su cui Oltre ai progetti sulla rete della mobilità, sono state fatte alcune valutazioni prelimi- sono in via di realizzazione i piani di svilup- nari, si colloca la realizzazione di un colle- po e potenziamento dei due principali nodi gamento passeggeri stabile tra la Stazione del trasporto metropolitano: l’Aeroporto Centrale di Bologna, il Quartiere Fieristico, G. Marconi, in cui si prevede un incremento e il nuovo insediamento di FICO, attraver- dei passeggeri/anno che da 6.6 milioni del so l’utilizzo, anche parziale del sedime della 2014 tenderà a superare i 9 milioni entro il cintura ferroviaria merci del nodo di Bolo- 2023, e la trasformazione infrastrutturale gna, anche a servizio degli insediamenti e e urbana nell’area della stazione ferroviaria delle polarità presenti lungo il suo traccia- centrale di Bologna. L’intervento principale to. ormai praticamente completato riguarda Per quanto riguarda la ciclabilità, l’opera la realizzazione del passante ferroviario più rilevante a scala metropolitana risulta Alta Velocità con la relativa stazione sotter- essere la Ciclovia Crevalcore-Bologna-Por- ranea, in corso di realizzazione anche i la- retta-Confine regionale, riconosciuta nella vori di riqualificazione funzionale del com- pianificazione regionale come Ciclovia del plesso immobiliare della stazione storica di Sole – ER 17 ed ER17d1 Eurovelo proposta. Bologna Centrale, inclusa la costruzione di La Ciclovia attraversa l’area metropolitana un parcheggio sotterraneo e l’interramen- di Bologna da nord-ovest a sud, passando to parziale di Viale Pietramellara, nonché la per la città di Bologna. Parallelamente in realizzazione dell’asse viario nord-sud che 29
attraverserà il fascio di binari della stazio- ne. INTERVENTI AUTOSTRADALI PASSANTE DI MEZZO POTENZIAMENTO A14 BO-IMOLA NUOVI CASELLI AUTOSTRADALI NODO FUNO CASELLO VALSAMOGGIA NODO CASALECCHIO CASELLO TOSCANELLA NODO RASTIGNANO CASELLO BORGONUOVO NUOVI ASSI STRADALI COMPLANARE NORD COMPLETAMENTO LUNGOSAVENA INTERMEDIA DI PIANURA NUOVA GALLIERA NUOVA BAZZANESE SOLUZIONE NODI Le trasformazioni urbane Oggi, per effetto della crisi economica che Anche il territorio Bolognese ha conosciu- dal 2008 ha investito in particolare il mer- to, fino ai primi anni del 2000, un impor- cato dell’edilizia, tale imponente crescita tante sviluppo urbanistico che ha compor- urbana si è arrestata o perlomeno ha so- tato l’allargamento a macchia d’olio del stanzialmente rallentato. L’attuale svilup- suolo urbanizzato nell’intorno di Bologna po urbano nel territorio bolognese e lo sce- (ad eccezione della collina) che ha sostan- nario ipotizzabile per i prossimi 15 – 20 anni, zialmente unito il tessuto urbano di Bolo- vede un quadro della Pianificazione urbani- gna a quelli dei Comuni di prima cintura stica di breve termine (nuovi piani attuati- ed in particolare Casalecchio di Reno, Zola vi) prevalentemente incentrato, da un lato, Predosa, San Lazzaro di Savena e Castel sul rafforzamento di politiche di riqualifica- Maggiore; la crescita, in alcuni casi consi- zione e consolidamento di tessuti esistenti derevole, di centri urbani minori della Pia- (sia residenziali che produttivi) e dall’altro nura (ad esempio San Giovanni in Persiceto su alcuni puntuali sviluppi urbani riferiti e Budrio) oltre che una generale dispersio- ad alcune grandi ma specifiche operazioni ne insediativa che ha interessato anche il urbane prevalentemente concentrate nel 30 territorio periurbano e rurale. capoluogo (Aree Ferroviarie, Tecnopolo,
Inquadramento conoscitivo preliminare FICo, Aeroporto, etc) o al trasferimento/ attuale ritmo di crescita oltre che dal nuovo ampliamento di alcune grandi aziende approccio che la Politica, a tutti i livelli, sta (Philip Morris, Lamborghini, Pizzoli, etc) o sempre di più affermando. In particolare il alla realizzazione di nuovi Poli attrattori (il riferimento è al nuovo progetto di legge ur- polo “ArtScienceCenter” a Sasso Marconi- banistica regionale, che fa della “riduzione Casalecchio e il Centro Commerciale il “Po- del consumo di suolo” uno dei suoi pilastri strino” a San Giovanni in Persiceto, etc). fondamentali. Alla luce di questa contrad- In sostanza quindi, esaminando la vigente dizione si ritiene che costruire un quadro di pianificazione operativa e attuativa dei vari tutti i PSC e fondare su di esso ragionamen- Comuni (POC, PUA, Accordi di Programma, ti e strategie future, anche e soprattutto etc), fatta eccezione per il Comune di Bo- sul tema della mobilità, sarebbe poco cre- logna di cui si dirà in seguito, non esistono dibile e forse persino fuorviante. a breve termine (5-10 anni) consistenti pre- In questa fase si ritiene piuttosto fonda- visioni di nuove urbanizzazioni (nè residen- mentale prevedere quale indirizzo nella re- ziali ,né produttive) che possano rappre- dazione del PUMS che il tema della soste- sentare un elemento determinante per la nibilità in termini di spostamenti generati costruzione del presente PUMS. e attratti da nuove previsioni e della con- Più difficile invece è il discorso che si deve seguente sostenibilità delle infrastrutture fare rispetto alla vigente pianificazione per la mobilità pubblica e privata, diventi strategica (ovvero i PSC) attraverso cui i vari sempre di più uno strumento e un criterio Comuni bolognesi negli ultimi anni hanno per orientare le prossime scelte urbanisti- Città metropolitana di Bologna disegnato il loro futuro assetto urbano e che “attuative” (i prossimi POC) e la nuova quindi la loro crescita da qui ai prossimi 20 pianificazione urbanistica strategica dei anni. Se infatti si volesse rappresentare l’u- prossimi 20 anni (il nuovo Piano Struttura- nione di tutti i PSC, si avrebbe un quadro, le Metropolitano). specie in Pianura, di una ancora consisten- Alla luce ed in virtù di tale riflessione si ritie- te previsione di futuri ambiti di nuovo in- ne che lo scenario in cui muoversi rispetto sediamento, sia di superficie residenziale alle trasformazioni urbane e, più in gene- che di superficie a destinazione manifattu- rale, rispetto a quelli che sono e potranno riera. Tale quadro tuttavia è chiaramente essere gli “attrattori di mobilità” a scala figlio di una stagione politica economica metropolitana, possa essere schematica- molto diversa da quella attuale, ed è frutto mente rappresentato mediante la seguen- di logiche e trend urbanistici che, come si te cartografia: diceva poc’anzi, sono superate dal nuovo e 31
Le nuove polarità che interessano in par- sviluppo a seguito dei primi segnali di ticolare il territorio comunale di Bologna ripresa che si cominciano a registrare scaturiscono da scelte pianificatorie che nell’ambito del mercato immobiliare. stanno interessando alcune parti della cit- Nel complesso si tratta di un insieme tà; in particolare si possono distinguere: di grandi aree, che potrebbero ospitare • interventi in corso -Bertalia-Lazzaret- interventi di grande rilevanza, strate- to ed Ex mercato-Navile- frutto so- gicamente collocate abbastanza vici- stanzialmente dell’attuazione di piani no al centro storico e abbastanza ben particolareggiati vigenti, nonostante connesse in termini infrastrutturali il le numerose traversie e rallentamenti cui sviluppo complessivo deve essere che stanno registrando a seguito della considerato in un arco temporale di crisi che ha investito il settore; medio-lungo termine (si traguardano • interventi futuri - Prati di Caprara, i prossimi 3 decenni); parte delle stes- Ravone, Tecnopolo, Ex caserma Sani, se aree, insieme ad una trentina di altri F.I.C.O. ed ex Staveco - che scaturisco- possibili interventi, costituiscono un no dalla recente approvazione di speci- insieme di interventi di “piccolo taglio”, fici POC con l’intento di predisporre la che potrebbero trovare attuazione in 32 città ad accogliere nuove possibilità di tempi relativamente brevi, ma la cui
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