PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO GIORGIO S.FRANKEL L’EUROPA E I SUOI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI
INDICE QUESTO NUMERO Questo numero di Rassegna si apre con la presentazione 1 EDITORIALE della fusione del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese 2 NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO PIERO BERTOLOTTO nel Gruppo Banche Popolari Unite, operativa dal 4 LA FUSIONE DEL GRUPPO BLP NEL GRUPPO BPU prossimo aprile. Il Presidente della Banca Regionale 10 IL GRUPPO BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE PRIMO Europea, Piero Bertolotto, commenta il significato NELLA CLASSIFICA DI LOMBARD strategico di questa operazione, che darà origine 11 FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE al quarto gruppo bancario italiano. 12 L’EUROPA E I SUOI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI Giorgio S.Frankel, specialista di politica internazionale, GIORGIO S. FRANKEL analizza le problematiche dei rifornimenti energetici 18 LA MOSTRA “COLLEZIONI LIECHTENSTEIN”” AL POLDI PEZZOLI dell’Europa, nella prospettiva di una loro ANNALISA ZANNI diversificazione e del reperimento di fonti alternative 26 I CINQUE ANNI DEL MUSEO DIOCESANO DI MILANO rispetto al petrolio. PAOLO BISCOTTINI La Banca Regionale Europea ha sponsorizzato, in 30 IL “NOBILE QUOTIDIANO” DEI FRATELLI INDUNO FABRIZIO GARDINALI autunno, quattro mostre d’arte di alto profilo: 36 MENTONE, PERLA D’EUROPA “Collezioni Liechtenstein” al Museo Poldi Pezzoli, PIERO DADONE “La Pietà dimenticada di Van Gogh - Due pietà a 48 TORTONA. STORIE E MEMORIA ALL’INCROCIO confronto” e “Il Vangelo di Aldo Carpi” al Museo DI QUATTRO REGIONI ARMANDO BERGAGLIO Diocesano di Milano, “Domenico e Gerolamo Induno” 60 CAMILLO GOLGI, IL PRIMO NOBEL ITALIANO a Tortona. Le commentano Annalisa Zanni, PAOLO MAZZARELLO Paolo Biscottini e Fabrizio Gardinali. 64 UN SALUTO DA PAVIA UNA RACCOLTA DI CARTOLINE D’EPOCA, TESTIMONIANZA Piero Dadone introduce il lettore nel fascino DI MEMORIA COLLETTIVA mediterraneo di Mentone, “perla d’Europa”, dove 68 MILANO VERSO IL SEMPIONE la banca ha aperto la sua seconda filiale francese. FERRUCCIO DE BORTOLI ROBERTA CORDANI Un ampio servizio illustrato, a cura di Armando 73 LA MONACA DI MONZA Bergaglio, è dedicato alla città di Tortona, la cui Cassa di SERGIO CAVAGNA Risparmio si è fusa, all’inizio di dicembre, nella Banca 77 IL BEATO SISTO BRIOSCHI DA MILANO Regionale Europea. 81 IL MUSEO DEI CAVATAPPI PIETRO GIOVANNINI Il primo italiano insignito del Premio Nobel per la 84 IN VIAGGIO CON ALESSANDRO VICARIO NEL medicina fu Camillo Golgi, dell’Università degli Studi di “PAESAGGIO RITROVATO” DI LALLA ROMANO Pavia: ne traccia il profilo Paolo Mazzarello. Antonio Ria ANTONIO RIA ricorda il centesimo anniversario della nascita di Lalla 89 GIOSUÉ CARDUCCI ALDO A. MOLA Romano, alla quale è dedicato il libro fotografico di 92 GRANDE VOLLEY. GIBA, PROFILO DI UN CAMPIONE Alessandro Vicario “Il paesaggio ritrovato”. Aldo DANIELA GROPPI A.Mola, autore di una biografia di Giosué Carducci, ne 94 NOTIZIE DALLA BANCA REGIONALE EUROPEA ripercorre l’itinerario poetico e di impegno civile. Giba, campione brasiliano della squadra Bre Banca Lannutti, è stato proclamato il miglior giocatore del mondo in occasione della recente World League di Tokio. Daniela Groppi lo ha intervistato, per i lettori di Rassegna. Una volta di più, l’abbinamento della Banca Regionale Europea con il grande volley si conferma una scelta vincente. Rivista della Banca Regionale Spedizione in abbonamento Grafica Europea postale comma 34 art. 2 di Gianni Parlacino n. 22 (nuova serie), anno 28 Legge 549/95 Filiale di Cuneo Fotolito Stampa Direttore responsabile: TipolitoEuropa - Cuneo In copertina: Carlo Benigni Associato all’USPI veduta di Mentone. Tortona, i resti della torre campanaria della cappella del Forte Associazione Stampa Questo numero è stato Direzione: chiuso in tipografia San Vittorio. Anthonis van Dyck, ritratto di Maria Luisa de Cassis. Cartolina d’epoca Via Roma, 13 - 12100 Cuneo Periodica Italiana il 28 dicembre 2006. di Pavia. Giba, miglior giocatore di volley alla World League 2006. tel. 0171/4461 fax 0171.446098 Servizi fotografici di Bruno Garavoglia e-mail: (le foto dell’articolo su Lalla Romano sono di Alessandro Vicario. Le illustrazioni degli rassegnabre@bancalombarda.it articoli “Milano verso il Sempione” sono tratte dal libro dallo stesso titolo, edizioni Celip; le foto del servizio su Giba sono di Gian Cerato di Boves). Autorizzazione del Tribunale di Cuneo n. 2/78 del 14-3-1978
UNA SCELTA RICCA DI FUTURO Nella ancora breve, ma intensa storia della Banca Regionale Europea, che ha avuto inizio nel 1995, il 2006 sarà ricordato come un anno di scelte strategiche. Infatti, entro il prossimo aprile sarà operativa la fusione del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, di cui la nostra banca fa parte dal 2000, con il Gruppo Banche Popolari Unite. Tale fusione darà origine al quarto gruppo bancario nazionale: quattro milioni di clienti, 80 miliardi di euro di raccolta diretta, 1968 filiali in tutta Italia, 22.000 collaboratori. Sarà l’incontro tra due culture aziendali che condividono gli stessi valori. Ispirati al modello federativo, entrambi i gruppi considerano essenziale che ciascuna delle banche controllate mantenga il tradizionale legame con il rispettivo territorio, a Cuneo come a Pavia, a Bergamo come a Brescia, ma anche, e si direbbe ovviamente, a Milano con una pluralistica ma importante, tradizionale presenza, proponendo una qualità di prodotti e servizi rispondente a standard competitivi quali solo una grande dimensione può garantire. Di fronte all’eventualità di un’acquisizione da parte di importanti gruppi bancari internazionali, il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese ha individuato nella BPU il partner più idoneo per costituire, con pari dignità, una nuova, grande realtà creditizia italiana. Per quanto riguarda la Banca Regionale Europea, la prospettiva è tanto più rassicurante, in quanto le sue due Fondazioni di riferimento (Cassa di Risparmio di Cuneo e Banca del Monte di Pavia) continueranno ad essere tra i massimi azionisti nell’ambito del nuovo Gruppo, come lo sono a tutt’oggi di Banca Lombarda e Piemontese. Il periodo tra il 1995 e il 2006 ha registrato, per la Banca Regionale Europea, un ciclo di forte crescita, sul piano della redditività, della patrimonializzazione, dell’espansione territoriale (da ultimo, l’integrazione della Cassa di Risparmio di Tortona e l’apertura della seconda filiale in Francia, a Mentone). Il 2007 segnerà l’inizio di una nuova stagione: l’auspicio è che i successi della banca siano come sempre i successi della clientela, e rechino un contributo al rilancio del “sistema Italia”. TORNA ALL'INDICE >>
NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO DI PIERO BERTOLOTTO PRESIDENTE DELLA BANCA REGIONALE EUROPEA Dal 1995 ad oggi, la Banca Regionale Il mutato contesto generale ed i nuovi Europea ha percorso un cammino di orientamenti dell’Autorità Monetaria hanno crescita e ottenuto risultati corrispondenti originato una nuova dinamica e favorito e talora superiori alle più ambiziose la costituzione di gruppi di maggiore aspettative. Ha creato valore per gli dimensione, in grado di affrontare la scena azionisti, è diventata una delle banche internazionale. di riferimento dell’Italia del Nord-ovest ed ha mantenuto il proprio carattere Nello scorso ottobre, diversi indicatori di banca del territorio, vicina al vissuto avevano segnalato l’interesse di gruppi quotidiano ed alle aspettative della bancari stranieri ad acquisire il controllo clientela. Non è stato facile realizzare del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, il primo incontro tra le due diverse culture attraverso un’Opa programmata in tempi aziendali della Cassa di Risparmio brevissimi. Di fronte a questo scenario, di Cuneo e della Banca del Monte di il Gruppo ha avuto riflessi pronti ed ha Lombardia, le cui origini rispettive compiuto le conseguenti scelte strategiche, risalgono a metà dell’800 e alla fine del individuando un partner forte, simile per ‘400, ma in breve tempo ci siamo riusciti, cultura aziendale e valori di riferimento, ed abbiamo rafforzato la leadership nelle nel quale fondersi per dar luogo ad un nostre aree tradizionali del Piemonte e nuovo soggetto istituzionale. Il partner, della Lombardia. Il mercato ha compreso come è noto, è il Gruppo Banche Popolari che il nome “Banca Regionale Europea” ne Unite, con sede a Bergamo, di dimensioni definisce la missione, ed ha espresso fiducia. di poco superiori rispetto a quelle di Banca Tra gli elementi di forza sui quali ci è stato possibile contare, è da sottolineare il ruolo delle due Fondazioni di riferimento, detentrici sino al 1999 dell’intera quota azionaria della banca. Dovendo per legge cedere la partecipazione di maggioranza, le Fondazioni hanno saputo compiere tempestivamente la scelta migliore, indi- viduando come interlocutore il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, ispirato al modello federativo, che considera un effettivo valore aggiunto il legame della banca con la realtà locale, rispettandone l’autonomia e la tradizione. Sappiamo bene quanto intensi siano i cambiamenti in atto degli scenari compe- titivi, in Italia e sul piano internazionale. Sino a poco tempo fa il nostro Paese non disponeva di “player” europei, nel settore bancario, ed era caratterizzato da un mercato statico, chiuso e rigidamente regolamentato. 2 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
Lombarda e Piemontese e con la confi- Non vi sono sostanziali problemi di gurazione giuridica di banca popolare. sovrapposizione di reti sportellari, e quindi Al di là della circostanza che ha accelerato di esubero di personale presso le banche il processo di decisione, vi è oggettiva- controllate; saranno da individuare le mente una effettiva complementarietà “best practice” di ciascuno dei due gruppi, tra i due Gruppi, ciascuno dei quali è ben mettendo a fattor comune i rispettivi punti radicato sul proprio territorio, attraverso di forza. In Piemonte la Banca Regionale le rispettive banche-rete. Europea vedrà rafforzato il proprio ruolo Una complementarietà non solo geografica, di azienda di credito di riferimento: ma di competenze distintive, di specializ- alle sue 170 filiali si affiancheranno le zazioni e di società operative nei diversi 40 della rete delle Banche Popolari Unite. settori, dal private al credito al consumo. Una volta di più la differenza sarà fatta Con il mese di aprile sarà pertanto opera- dalla qualità del personale, dal suo tivo un nuovo, grande gruppo bancario impegno e dalla sua professionalità, nazionale, forte di quattro milioni di clienti, che in questi anni hanno costituito il 1968 sportelli in tutta Italia, 80 miliardi vero vantaggio competitivo alla base di raccolta diretta, 22.000 dipendenti. del successo della nostra azienda. Per la Banca Regionale Europea la costi- Nel futuro saranno vincenti le banche in tuzione del nuovo Gruppo è una garanzia grado di dimostrare nei fatti di attribuire di autonomia e di continuità. Sul piano valore strategico alla centralità del cliente. finanziario, la fusione porterà grandi Occorrerà trasmettere una percezione vantaggi di maggior redditività, derivanti di vicinanza emozionale, ridurre la tradi- dalle sinergie tra due gruppi sani, efficienti zionale propensione all’autoreferenzialità, e patrimonializzati. Quanto alla governance, impostare processi di comunicazione è stata definita sulla base del principio attraverso mezzi diversificati idonei a di pariteticità, nel quadro del modello raggiungere i diversi target di riferimento, dualistico che prevede un Consiglio di aggiornare costantemente in tempo reale Gestione e un Consiglio di Sorveglianza. l’offerta di prodotti e servizi. La costituzione del nuovo Gruppo è un’irrepetibile occasione per rafforzare la mentalità vincente di chi non si limita a seguire i processi, ma contribuisce a determinarli. La Banca Regionale Europea ha le carte in regola per essere attivamente partecipe del ciclo che si apre. Abbiamo visione del futuro, conosciamo la nostra missione, possiamo avere fiducia nel successo di questo progetto, accolto con favore dalle istituzioni, dalla stampa, dai portatori di interesse. Si apre una nuova fase in cui, nel contesto di una logica di gruppo, il ruolo della nostra banca nell’Italia del Nord ovest potrà essere ulteriormente valorizzato. 3 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
LA FUSIONE DEL GRUPPO BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE NEL GRUPPO BANCHE POPOLARI UNITE DA DUE GRUPPI FORTI E COMPLEMENTARI, CON UNA GRANDE TRADIZIONE DI CREAZIONE DI VALORE, NASCERÀ UNO TRA I PRIMI GRUPPI BANCARI ITALIANI • Il nuovo Gruppo risultante dalla PRINCIPALI DIMENSIONI OPERATIVE fusione sarà tra i primi operatori in E PROGETTO INDUSTRIALE Italia con una rete di 1.968 sportelli I Consigli di Amministrazione di Banche (4° network in Italia, con una quota Popolari Unite S.p.A. - BPU Banca e di Banca di mercato di circa il 6,3%), significative Lombarda e Piemontese S.p.A. hanno appro- quote di mercato nelle aree più ricche vato il progetto di fusione per incorporazione del Paese (2° gruppo bancario in di Banca Lombarda in BPU Banca per la Lombardia con 935 sportelli e una creazione di un Nuovo Gruppo bancario. quota di mercato maggiore del 15%), Il Patto di Sindacato di Banca Lombarda e oltre 4 milioni di clienti. ha favorevolmente deliberato sul progetto • La capitalizzazione di mercato di aggregazione. aggregata sarà pari a 13,5 miliardi di euro. L’operazione di aggregazione prevede la realiz- • Sarà adottato un modello zazione di un progetto industriale ad elevata polifunzionale, federale e integrato, valenza strategica grazie alla complementarietà con Capogruppo popolare quotata. delle Banche Reti, delle Società Prodotto e • Sotto il profilo della corporate della clientela. Il Nuovo Gruppo sarà il quarto governance, la fusione sarà realizzata operatore bancario italiano per numero di nel rispetto del principio di pariteticità; sportelli e disporrà, sulla base dei dati pro-forma verrà adottato il sistema dualistico, al 30 giugno 2006, di: organizzato attraverso un Consiglio • oltre 4 milioni di clienti; di Sorveglianza e un Consiglio di • raccolta diretta pari a 80 miliardi di euro circa Gestione. Le Banche Rete manterranno (5º posto in Italia, 1º tra le banche popolari); autonomia operativa a presidio dei • impieghi a clientela per circa 79 miliardi di territori di tradizionale insediamento. euro (5º posto in Italia, 1º tra le banche popolari); 4 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
• elevata qualità dell’attivo: sofferenze/crediti netti pari allo 0,7%; • risparmio gestito pari a circa 58 miliardi di euro (3ºposto in Italia, 1º tra le banche popolari), di cui 23 miliardi di euro riferiti all’attività di private banking (3º posto in Italia, 1º tra le banche popolari); • totale attivo di circa 110 miliardi di euro (6º posto in Italia, 2º tra le banche popolari); • 7,4 miliardi di euro di patrimonio netto aggregato (fully diluted); • utile netto aggregato pro-forma al 30 settembre 2006 di 745 milioni di euro; • Core tier 1 ratio del 6,2% (fully diluted) e Total capital ratio del 10,1% (fully diluted); • rete di 1.968 sportelli (4º network in Italia, con una quota di mercato del 6,3%), senza significative sovrapposizioni; • significative quote di mercato nelle aree più ricche del Paese (2º gruppo bancario in Lombardia con 935 sportelli e una quota di mercato maggiore del 15%); • quota di mercato in termini di sportelli superiore al 10% in 21 province tra cui Bergamo (26%), Brescia (29%), Varese (29%), Cuneo (26%), Pavia (18%) e Milano (10%). Le principali linee guida strategiche dell’operazione risultano essere le seguenti: • costituzione di un Nuovo Gruppo in grado sia di competere con i migliori attori sul mercato sia di valorizzare ulteriormente il forte radicamento territoriale anche attraverso la salvaguardia dell’identità dei marchi; • conseguimento di importanti obiettivi di crescita anche grazie alla contiguità e comple- mentarietà territoriale in aree a elevato poten- ziale di sviluppo, all’incremento delle masse critiche e alla valorizzazione delle culture e delle competenze proprie di ciascun Gruppo; • incremento delle attività a supporto della clientela, soprattutto piccole-medie imprese e famiglie, mediante l’ampliamento della gamma dei servizi e prodotti offerti; • valorizzazione delle Società Prodotto presenti nei due Gruppi d’origine, anche per il tramite di partnership con qualificati operatori internazionali; • rapido conseguimento delle sinergie previste, anche grazie al comprovato track record del management dei due Gruppi nella gestione dei processi di integrazione. 5 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
L’operazione consentirà al Nuovo Gruppo di STRUTTURA DELL’OPERAZIONE beneficiare di sinergie derivanti da: E CONDIZIONI FINANZIARIE • ottimizzazione della consistenza degli organici L’operazione troverà attuazione attraverso la nelle diverse aree infrastrutturali; fusione per incorporazione di Banca Lombarda • riduzione dei costi IT a seguito dell’adozione in BPU Banca, con il mantenimento della di un’unica piattaforma informatica e di connotazione popolare. telecomunicazione di Gruppo; Le condizioni finanziarie, che saranno soggette • contenimento delle spese amministrative ad una due diligence confirmatoria, prevedono anche grazie alla maggiore forza negoziale un rapporto di cambio individuato in 0,83 del Nuovo Gruppo; azioni ordinarie BPU Banca ogni azione • valorizzazione su più ampia scala delle Società ordinaria Banca Lombarda. Prodotto, anche per il tramite di partnership Il dividendo relativo all’esercizio 2006 verrà con qualificati operatori internazionali, e proposto nella misura di 0,80 euro per azione ulteriore miglioramento del livello di servizio per tutti i Soci della Nuova Capogruppo. e della qualità dell’offerta alla clientela; La composizione del capitale post fusione sarà • messa a fattor comune delle best practice rappresentata per circa il 54% da azioni detenute interne a ciascun Gruppo (sia in termini di da azionisti BPU Banca e per circa il 46% da costo che di ricavo). azioni detenute da ex azionisti Banca Lombarda. E’ convenuto che gli azionisti di Banca Le sinergie lorde stimate a regime sono pari Lombarda saranno automaticamente iscritti, a 365 milioni di euro annui, di cui circa 225 all’atto e per effetto dell’integrazione, nel libro milioni di euro da minori costi e circa 140 soci della Nuova Capogruppo. milioni di euro da maggiori ricavi. Agli azionisti assenti, dissenzienti o astenuti Il raggiungimento della situazione a “regime” all’Assemblea dei Soci di Banca Lombarda è previsto entro il 2010, con oltre il 90% delle spetterà il diritto di recesso, ai sensi dell’art. sinergie conseguibili entro il 2009. 2437 del codice civile, in dipendenza del Gli oneri di integrazione lordi previsti sono cambiamento del tipo sociale e delle modifica- stati prudenzialmente quantificati in circa 380 zioni dei diritti di voto. La fusione è subordinata milioni di euro, di cui 360 milioni di euro alla condizione che il diritto di recesso da spesati in conto economico nel 2007 e 20 parte degli azionisti di Banca Lombarda non milioni di euro portati ad incremento sia esercitato per una percentuale del capitale dell’avviamento. Il potenziale di creazione sociale superiore al 10%. di valore risulta conseguentemente nell’ordine Tale condizione potrà peraltro essere rinunciata di oltre 2,3 miliardi di euro già al netto degli di comune accordo dalle parti entro 10 giorni oneri di integrazione. lavorativi dal giorno in cui i dati definitivi 6 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
dell’eventuale esercizio del diritto di recesso saranno stati comunicati da Banca Lombarda a BPU Banca. La fusione porterà all’integrazione delle due banche Capogruppo, con costituzione di un unico soggetto giuridico quotato, in grado di esprimere gli indirizzi strategici, di svolgere funzioni di coordinamento e di esercitare il controllo su tutte le strutture e società del Nuovo Gruppo, nell’ambito del quale le Banche Rete manterranno autonomia operativa a presi- dio dei territori di tradizionale insediamento. CORPORATE GOVERNANCE La Nuova Capogruppo, che nascerà dall’incor- porazione di Banca Lombarda in BPU Banca, avrà sede legale in Bergamo, mentre le funzioni centrali saranno distribuite tra le sedi dei due Gruppi, secondo un’equilibrata ripartizione che tenga conto delle esigenze di funzionalità ed economicità della stessa. La denominazione sociale della Nuova Capogruppo sarà definita di comune accordo tra le Parti in una fase successiva. Per garantire un sistema di corporate governance che consenta ad un tempo una salda unità di direzione e governo e la rappresentanza nell’aggregato bancario delle componenti originarie di rispettiva derivazione da BPU Banca e da Banca Lombarda, nel rispetto del principio di pariteticità, verrà adottato il sistema dualistico organizzato attraverso un Consiglio di Sorveglianza ed un Consiglio di Gestione caratterizzato dagli ulteriori principi della alternanza e della alternatività delle cariche principali. Il Consiglio di Sorveglianza della Nuova Capogruppo sarà composto da 23 membri (11 espressione di BPU Banca, 11 di Banca Lombarda e 1 delle liste di minoranza) tra cui il Presidente, un Vice Presidente Vicario e due Vice Presidenti. Primo Presidente del Consiglio di Sorveglianza sarà di espressione Banca Lombarda, mentre primo Vice Presidente Vicario sarà di espressione BPU Banca. Il Consiglio di Gestione sarà composto da un numero di componenti compreso tra 7 e 11 e sarà nominato dal Consiglio di Sorveglianza. Per il primo mandato triennale, il Consiglio di Gestione sarà composto da 10 membri (5 espressione di BPU Banca e 5 di Banca Lombarda), fra cui il Presidente, il Vice Presidente e il Consigliere Delegato. 8 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
Primo Presidente del Consiglio di Gestione marzo 2007: sarà Emilio Zanetti, primo Vice Presidente assemblee straordinarie per l’approvazione Corrado Faissola e primo Consigliere Delegato del progetto di fusione Giampiero Auletta Armenise. Le parti hanno 1 aprile 2007: efficacia della fusione altresì convenuto che il Presidente Zanetti Aprile/maggio 2007: ricoprirà la carica di Presidente del Consiglio assemblea ordinaria per l’approvazione della di Gestione anche per il secondo mandato proposta di distribuzione di un dividendo triennale. Il Direttore Generale sarà designato unitario pari a 0,80 euro per azione dal Consiglio di Gestione. Quale primo Direttore Maggio 2007: distribuzione dividendo. Generale sarà nominato Victor Massiah, attuale Direttore Generale di Banca Lombarda. L’operazione è soggetta all’autorizzazione Alfredo Gusmini, attuale Direttore Generale di di Banca d’Italia, dell’Autorità Garante della BPU Banca, sarà chiamato a far parte del Concorrenza e degli altri organi competenti. Consiglio di Gestione. Il ruolo di Condirettore BPU Banca è assistita da Banca Leonardo Generale sarà ricoperto da persona individuata e da Morgan Stanley, con particolare riguardo da BPU Banca. ai profili relativi al mercato, per gli aspetti economico-finanziari e dallo Studio Pedersoli TEMPISTICA INDICATIVA per gli aspetti legali. DELL’OPERAZIONE Banca Lombarda è assistita da Mediobanca e Il progetto di aggregazione prevede la Rothschild per gli aspetti economico-finanzia- seguente tempistica: ri e dallo Studio d’Angelo e dallo Studio Pavesi-Gitti-Verzoni per gli aspetti legali. 1. Aggregato di BPU e BLP 2. Con riferimento ad un patrimonio netto di inizio esercizio depurato del goodwill generato dall’operazione 3.Al netto di oneri e imposte, costo del capitale 8% 9 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE PRIMO IN ITALIA NELLA CLASSIFICA DI LOMBARD ll Gruppo Banca Lombarda e Piemontese Il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, ha conquistato il primo posto nella super- di cui fa parte la Banca Regionale Europea, classifica annuale redatta dalla rivista spe- ha realizzato, nel primo semestre del 2006, cializzata “Lombard”. La rivista del gruppo un utile netto di 169,2 milioni di euro, Milano Finanza, edita in lingua inglese, con un incremento del 48,4% rispetto pubblica ogni anno un numero speciale al corrispondente periodo dedicato alla finanza italiana, in occasione dell’anno precedente. della riunione del Fondo Monetario Internazionale. Nell’ambito degli 11 maggiori gruppi bancari del Paese, il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese è in prima posizione assoluta (dalla terza del 2005), con un superindice 8,26, calcolato sulla base di una media tra diversi parametri, con particolare riferimento alla produttività e all’efficienza operativa. 10 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
LA BANCA REGIONALE EUROPEA INSIEME A SACE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE STANZIATO UN PLAFOND DI 100 MILIONI DI EURO PER LE PMI Banca Regionale Europea, del Gruppo Grazie all’accordo con il Gruppo Banca Banca Lombarda e Piemontese, e SACE Lombarda e Piemontese, SACE consolida hanno sottoscritto un accordo per facilitare il proprio intervento nel settore del financial il processo di internazionalizzazione delle credit insurance per facilitare l’accesso piccole e medie imprese italiane, che potranno al mercato dei capitali ad un vasto numero così accedere a finanziamenti chirografari di aziende esportatrici permettendo loro a medio termine per essere più competitive di beneficiare di finanziamenti con tassi e pronte alle sfide internazionali. di interesse più vantaggiosi. Con questa L’accordo prevede lo stanziamento di un operazione, SACE intende proseguire nella plafond di 100 milioni di euro, messo a sua attività di sostegno al sistema imprendi- disposizione dal Gruppo Banca Lombarda toriale italiano e contribuire alla crescita sui e Piemontese, di cui BRE fa parte, e prevede mercati esteri delle PMI italiane, per le quali che i mutui concessi abbiano una durata le fonti di finanziamento possono diventare massima di 3 anni. SACE garantisce il 70% un fattore strategico di competitività e suc- del finanziamento, a prima richiesta, secondo cesso. Grazie alla sua rete di distribuzione, i parametri stabiliti dal protocollo Basilea. che vede il Gruppo SACE presente anche a Mosca, Hong Kong e Shangai, SACE si Queste soluzioni nascono dalla volontà di propone come il partner per imprese e supportare le imprese che abbiano deciso di banche nell’attività di crescita sui mercati intraprendere un programma di investimenti internazionali. per sviluppare ulteriormente la presenza all’estero: alle imprese destinatarie dei finanziamenti è infatti richiesto che una quota del fatturato totale sia già destinata PATTICHIARI, NEL SEGNO all’export. Le imprese dovranno comunque DELLA TRASPARENZA mantenere in Italia la Sede Legale, le attività di Ricerca e Sviluppo e la Direzione COMPIE TRE ANNI L’ATTIVITÀ commerciale, nonché una parte significativa DEL CONSORZIO dell’attività produttiva. L’importo erogato potrà essere destinato PattiChiari è l’iniziativa promossa dall’ABI a specifiche attività legate a progetti di per garantire ai clienti delle banche la espansione nei mercati esteri, anche se massima trasparenza e la possibilità di realizzate in Italia, quali: spese per l’acquisto confrontare le condizioni e l’offerta di o il rinnovo di impianti, macchinari e prodotto, in un contesto di concorrenza. attrezzature, investimenti in imprese estere, PattiChiari propone attualmente dieci servizi. spese per ricerca e sviluppo, spese per • Conti correnti a confronto tutelare il “Made in Italy”, spese promozionali. • Cambio conto, per informare sulle modalità La collaborazione tra Banca Regionale di chiusura del conto corrente, con relativo Europea e SACE garantirà quindi alle aziende trasferimento delle domiciliazioni bancarie un accesso facilitato al credito, senza chiedere • Servizio bancario di base, per l’apertura alcun onere aggiuntivo, con un costo di un conto a basso costo che consenta assai competitivo per operazioni di tali l’operatività di incassi e pagamenti caratteristiche e durata. • Disponibilità assegni, per verificare la data di effettiva disponibilità di un assegno Con questo accordo il Gruppo Banca versato sul conto Lombarda e Piemontese conferma la sua • Faro, per sapere dove è ubicato lo sportello storica attenzione verso le esigenze della Bancomat più vicino clientela, mettendo a disposizione l’esperienza • Investimenti finanziari a confronto, per maturata nel corso degli anni in numerose verificare le tipologie di rischio ed il proprio piazze internazionali. Infatti sono in essere profilo di investitore rapporti di correspondent banking con • Obbligazioni a basso rischio-basso rendimento controparti in tutto il mondo e in particolare • Obbligazioni bancarie strutturate la Banca è presente direttamente in Cina • Criteri generali di valutazione per con un ufficio di rappresentanza a Shanghai. un prestito, destinato agli imprenditori • Tempi medi di risposta, per mettere a confronto, per regione e per fasce di importo, i tempi di decisione delle singole banche. Per ogni informazione, www.pattichiari.it 11 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
L’EUROPA E I SUOI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI DI GIORGIO S. FRANKEL L’energia torna ad essere un problema per Il petrolio, il gas del mare del Nord, la Norvegia, un paese e il carbone sono certamente europeo anche se non è dell’UE, l’Europa. Lo si è già visto all’inizio del 2006, materie prime di proprio nel pieno dell’inverno, quando la breve vitale importanza e poi alla Russia, ai produttori del Mediter- crisi tra Mosca e Kiev minacciò di bloccare strategica. raneo, al Medio Oriente e Golfo Persico, La geo-politica e alla regione del mar Caspio. E riguardo il gas russo diretto all’Europa col gasdotto degli approvvi- attraverso l’Ucraina, e di lasciare milioni gionamenti al petrolio e al gas del Golfo Persico e soprat- di famiglie al freddo. Il problema, però, energetici tutto del mar Caspio/Asia centrale, c’è da europei presenta sottolineare che la Turchia, nel suo ruolo è soprattutto in prospettiva. Oggi, l’Europa elementi di consuma circa il 20 per cento della produzione preoccupazione: di grande nodo di oleodotti e gasdotti, assume mondiale di petrolio, il 16 per cento del gas il 45 per cento un’importanza davvero strategica per la futura naturale, il 10 per cento del carbone, e infine del nostro import sicurezza degli approvvigionamenti energetici di petrolio il 35 per cento dell’uranio. Il suo fabbisogno proviene dal europei. E questa è una “carta” decisamente di energia non fa che crescere, soprattutto per Medio Oriente, importante che Ankara potrà “monetizzare” quanto riguarda gli idrocarburi - il petrolio, area di forte per pagarsi il biglietto d’ingresso nell’UE, instabilità politica; naturalmente; ma, da oggi in poi, anche il 35 per cento se il negoziato andrà a buon fine. e sempre più il gas naturale, ormai nuova dalla Russia, “stella” dell’energia mondiale. D’altra parte, che fornisce Anche la “geo-economia” dei nostri approvvi- anche il 40 gionamenti energetici appare assai favorevole. le risorse interne dell’Unione Europea sono per cento del gas. modeste e in calo. L’estrazione di carbone Occorre diversi- Con tutti quei paesi, o quasi tutti, l’UE ha è cessata quasi ovunque, e presto chiuderanno ficare le fonti di importanti rapporti commerciali, a cominciare energia e quelle dalla Russia, e accordi di cooperazione. anche le miniere tedesche. E nella zona di approvvigio- britannica del mare del Nord, la produzione namento, per Coi paesi della sponda sud del Mediterraneo, di petrolio e gas ha già iniziato il declino. non dipendere tra cui vi sono alcuni grandi fornitori eccessivamente di petrolio e gas, quali l’Algeria, la Libia e Così, la dipendenza dalle importazioni non da una singola farà che crescere. fonte o da un l’Egitto, l’UE intende realizzare, col progetto singolo fornitore. “Euromed” (che, però, sembra procedere con Secondo le proiezioni dell’Agenzia Internazio- Una nuova qualche difficoltà), una grande area di libero prospettiva è nale dell’Energia, nel 2030 l’Europa importerà quella del Gas scambio e di cooperazione economica e il 100 per cento del suo carbone, il 90 per Naturale politica. Al di là di questa fascia di risorse cento del petrolio e il 70 per cento del gas. Liquefatto, che energetiche in prossimità dei confini europei, non necessita vi è l’Africa sub-sahariana, che si prospetta Ovvero, salvo che per l’energia idroelettrica, di gasdotti e il nucleare e le fonti rinnovabili, la dipendenza consentirà al ora come una “nuova frontiera” del petrolio sarà, di fatto, totale. Nella futura corsa agli mercato del gas e del gas naturale, grazie alla crescente di trasformarsi produzione soprattutto nella regione del Golfo approvvigionamenti, l’Europa dovrà competere da regionale con gli Stati Uniti, i cui consumi di energia a globale, di Guinea. Tuttavia, l’Africa col suo “oro nero” sono decisamente spropositati; con la Cina diventando sarà anche un’importante teatro di competizione sempre più una strategica tra Stati Uniti e Cina, e l’Europa e l’India, il cui fabbisogno è in forte crescita “commodity” (ma ancora a livelli quantitativi relativamente energetica. rischia di trovarsi di fatto emarginata. modesti, nonostante gli allarmismi davvero esagerati dei media); col Giappone, infine, Questo accenno problematico al petrolio Giorgio S. Frankel, e con numerose economie emergenti. giornalista professionista, e al gas dell’Africa introduce un altro ordine Tuttavia, per quanto riguarda la geografia si occupa di questioni di considerazioni, e cioè che la “geo-politica” degli approvvigionamenti energetici, l’UE è internazionali degli approvvigionamenti energetici europei, e in particolare di assai avvantaggiata rispetto ai suoi concorrenti. Medio Oriente, petrolio a differenza della geografia e della geo-econo- L’UE, infatti, è letteralmente attorniata da e industria aerospaziale. mia, presenta molti elementi di preoccupazione. risorse enormi - circa l’80 per cento delle Ha collaborato a Mondo Ad esempio, il Medio Oriente è politicamente Economico e collabora riserve mondiali di idrocarburi - situate più instabile e, peggio ancora, ad alto rischio di a Il Sole 24 Ore, o meno a ridosso dei suoi confini. al Corriere del Ticino nuove guerre. Però, da lì, arriva circa il 45 Basti pensare all’altro grande produttore (Lugano) e altre testate. per cento del nostro import di petrolio. 12 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
Quanto al gas, più del 40 per cento delle A poco a poco, si tende a dare nuova enfasi importazioni dell’UE proviene dalla Russia, al ruolo dei governi nella conclusione di che fornisce anche circa il 35 per cento contratti di forniture energetiche, con un dell’import di petrolio. In breve: più o meno lento ritorno alla teoria e alla prassi, in voga il 25 per cento degli idrocarburi consumati negli anni Settanta, dei “rapporti Stato-Stato” nell’UE sono forniti dalla Russia. Ma, oggi, nelle questioni relative al petrolio e al gas, proprio la Russia si configura come una delle con una conseguente politicizzazione più grandi incognite per i nostri futuri approvvi- o meno marcata degli scambi stessi. gionamenti. Primo, perché non è del tutto Nell’ambito UE tutto ciò può avere effetti certo che la Russia, i cui fabbisogni interni negativi per quanto riguarda la coesione sono in forte crescita, potrà davvero rifornire politica europea, e sottolinea l’urgenza l’UE nelle quantità fisiche previste. Alcuni di un’effettiva politica energetica europea esperti dicono che forse la Russia è già quasi (che ancora non esiste) e l’esigenza di istituire al limite delle sue capacità di export. a Bruxelles una struttura dedicata alle Secondo, perché la Russia potrebbe decidere, questioni energetiche e presieduta da un per motivi politici e strategici oltre che “Mister Energy”, come lo chiamano alcuni, economici, di dare priorità all’export verso che dovrebbe, tra l’altro, rappresentare l’UE l’Asia, soprattutto la Cina. Terzo, perché la nei negoziati coi paesi fornitori. Russia sembra in piena transizione politica e Questa progressiva “nazionalizzazione” non sappiamo bene verso quale tipo di regime dell’energia, sia in senso letterale sia in senso stia andando, e quale sarà il suo approccio metaforico, conclude forse la lunga stagione politico e strategico ai rapporti con l’Europa. delle privatizzazioni del petrolio e del gas La Russia è ormai un vero gigante sulla scena avviate, o annunciate, o previste, o altro, globale dell’energia, col 30 per cento delle negli anni Novanta. A quell’epoca, tuttavia, riserve mondiali di gas, il 6 per cento del il paradigma dominante prevedeva energia petrolio, il 20 per cento del carbone e circa il abbondante e a buon mercato sul medio 15 per cento dell’uranio. È il terzo produttore e lungo termine, grazie alle liberalizzazioni mondiale di petrolio, dopo l’Arabia Saudita economiche e alle innovazioni tecnologiche. e gli Stati Uniti, e il secondo esportatore In particolare, il petrolio sembrava destinato di greggio e prodotti raffinati (dopo l’Arabia a diventare entro breve tempo una normale Saudita), e maggior produttore ed esportatore commodity come tante altre (idem per il gas mondiale di gas naturale. Tra petrolio, gas ed naturale), senza più tanti risvolti politici elettricità, la Russia è il magiore esportatore e strategici. Ad evidenza, con l’inizio degli mondiale di energia. Negli ultimi anni, il anni Duemila, questo paradigma si è infranto, Cremlino ha ristabilito il controllo, quasi totale,e il petrolio è tornato ad essere quello che sul settore degli idrocarburi, che diventa così è sempre stato: una materia prima di vitale uno strumento di potenza internazionale importanza strategica. Lo stesso vale per e di sviluppo economico interno. il gas e, in qualche misura, anche per il carbone: non si tratta di prodotti qualsiasi. Un altro significativo aspetto della “geopolitica” Un uomo di stato francese, Edgar Faure, dell’energia è la netta tendenza, in varie parti diceva che il petrolio non è un “simple article del mondo, a nazionalizzare, o ri-nazionaliz- d’épicerie”, cioè un prodotto che si trova zare, in un modo o nell’altro, gli idrocarburi dal droghiere, ma un “article de politique e l’energia in generale. Alcuni paesi produttori, internationale”. Un altro politico d’oltralpe, come ad esempio Algeria, Bolivia, Venezuela André Giraud, era ancora più drastico: e Russia, hanno introdotto nuove leggi, o “le pétrole est une matière première à forte valeur modifiche a leggi esistenti, o nuove disposizio- de défense, diplomatique, fiscale dans une ni, o comunque nuovi orientamenti politici moindre mesure, accessoirement énérgétique». in modo che siano i soggetti nazionali ad avere il controllo delle società o delle principali Questo contesto geopolitico tornato ad essere iniziative petrolifere in ambito nazionale. più rischioso (e nel quale ci sarà anche una E nei grandi paesi consumatori, per esempio forte competizione tra Europa, Stati Uniti in Europa, anche se non si “statalizza”, si e Asia) ripropone la questione cruciale della tende a favorire, se possibile, la formazione futura sicurezza degli approvvigionamenti. e il rafforzamento di “campioni nazionali” E’ un problema vasto e complesso, che può nel settore dell’energia. essere esaminato sul piano politico-strategico 13 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
(con risvolti anche militari) e su quello più superiori al livello di utilizzo normale. tecnico, per così dire, oltre che economico, La ridondanza contribuisce alla flessibilità, e relativo alla struttura degli approvvigio- e quindi alla sicurezza, dei sistemi nazionali namenti e dei consumi. Gli aspetti tecnici ed e del sistema globale di approvvigionamento. economici della sicurezza sono innumerevoli. Un sistema flessibile si adatta abbastanza Riducendo tutto all’osso, i concetti chiave facilmente e rapidamente a importanti sono due: diversificazione e ridondanza. cambiamenti del contesto operativo. Un sistema rigido, invece, incontra molte La diversificazione è un precetto che riguarda difficoltà, che poi si traducono in una “crisi” tutto il sistema di approvvigionamento ener- e in sensibili rincari. Un caso reale di sistema getico. Per prima cosa, bisogna diversificare rigido? Semplicemente, il sistema petrolifero le fonti di energia, e operare con un mix di mondiale di oggi, dove un improvviso aumento fonti (petrolio, gas, carbone e altro) in modo della domanda, o qualche incidente, grande da non dipendere troppo da una singola fonte o piccolo, in qualche parte del mondo - non – un errore, questo, commesso, in passato, necessariamente una guerra, ma anche uno dall’Italia (e da altri paesi) con un’eccessiva sciopero prolungato in un paese produttore, dipendenza dal petrolio. In secondo luogo, o condizioni atmosferiche che bloccano bisogna diversificare le fonti di approvvigio- l’estrazione di greggio o il caricamento delle namento, in modo da non dipendere in misura petroliere, o un incendio in una raffineria, eccessiva dalle forniture provenienti da un e via dicendo - bastano a mandare in “tilt” singolo paese o da una singola area geografica. i mercati. I forti rincari petroliferi degli ultimi In terzo luogo, bisogna diversificare, se possi- anni sono soprattutto dovuti alle numerose bile, anche i modi di trasporto (per esempio, rigidità dell’intero sistema globale: dal margine oleodotti e navi cisterna), e persino le linee di capacità produttiva ormai ridotto quasi di comunicazione. Ad esempio, le pipelines, a niente, ai “colli di bottiglia” logistici, sia per il petrolio sia per il gas, sono molto alle carenze nel settore della raffinazione. pratiche ma comportano elementi di rigidità La “grande sete petrolifera” della Cina e e di potenziale insicurezza. Possono esservi dell’India, che avrebbe provocato la “crisi” numerosi potenziali rischi geo-politici lungo e il caro-petrolio, è una pura e semplice il percorso (per esempio, se una condotta leggenda, senza alcun riscontro, a lungo passa per regioni instabili o conflittuali) ripetuta ed esasperata dai media. nonché il rischio che, per motivi politici o commerciali, o anche per emergenze di varia Ai principi chiave della diversificazione e natura, il paese fornitore chiuda, come si usa della ridondanza, si può aggiungere un terzo dire, i rubinetti. Quindi, è bene potersi rifor- principio generale, molto importante ai fini nire, da quel paese, anche in altro modo della sicurezza, ma di portata più ampia, (per es. via mare, se possibile), ed avere i mezzi ed è il principio dell’efficienza dei consumi. per rifornirsi, in via alternativa, altrove. Se, In breve: un incremento di efficienza ci ad esempio, importiamo tutto il nostro petrolio consente di ottenere lo stesso “prodotto” da un solo paese e tramite un solo oleodotto, consumando meno energia di prima, come senza avere rapide soluzioni alternative, il dire: fare più chilometri con un litro di benzina. nostro sistema è estremamente rigido e perico- In termini più tecnici, una maggiore efficienza loso, e ci troviamo esposti a molti pericoli. riduce, a parità di altre circostanze, la cosiddetta “intensità energetica” del Prodotto Anche la ridondanza è un principio generale Interno Lordo, ovvero la quantità di energia estremamente importante ai fini della sicurezza. primaria consumata da un sistema economico In questo contesto, si tratta di dover disporre per generare un’unità di PIL. Negli ultimi di un eccesso di capacità, grande o piccolo, trent’anni, dopo gli shock petroliferi degli in ogni fase del sistema di approvvigionamento. anni Settanta, sono stati fatti enormi progressi Ovvero, ad esempio, un margine di capacità in tal senso, più o meno in tutto il mondo, produttiva normalmente inutilizzata, per poter ma soprattutto in Europa. Oggi, vi sono far fronte a improvvisi aumenti della domanda gravi problemi di efficienza, cioè di consumi (o ad un improvviso calo della produzione eccessivi a parità di prodotto, in Cina, India, in qualche paese, per i più disparati motivi), e altre economie asiatiche in rapida crescita. e quindi anche, allo stesso modo, capacità E, negli ultimi tempi, questi paesi sono stati di trasporto, stoccaggio e raffinazione, criticati a livello internazionale per i loro 14 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
presunti “sprechi” (in parte riconducibili Stati Uniti è possibile un prossimo ritorno al fenomeno delle “delocalizzazioni”), al nucleare dopo la “Energy Policy Act” e ciò a sua volta ha alimentato la leggenda del 2005. Nell’UE, il nucleare è la principale giornalistica della “grande sete di petrolio” fonte di energia elettrica, col 35 per cento asiatica. Tuttavia, sembra che i più grandi del totale. D’altra parte, il 75 per cento della sprechi si consumino proprio nell’area OCSE, nuova capacità di generazione di elettricità, cioè nelle economie più ricche e avanzate. entrata in servizio dopo il 1998, è costituito Basti riprendere alcuni dati citati dall’ammi- da centrali termo-elettriche alimentate nistratore delegato dell’ENI, Paolo Scaroni, a gas naturale. Il problema è che, ora e in in un articolo assai suggestivo pubblicato prospettiva, il mercato del gas potrebbe farsi dal “Financial Times” dello scorso 16 ottobre. teso, difficile, e anche insicuro, per esempio Secondo Scaroni, se gli americani usassero a causa della dipendenza dalla Russia. automobili europee, o comunque efficienti Quindi, ogni segnale di pericolo sul fronte quanto quelle europee in termini di chilometri del gas, e soprattutto riguardo la Russia, per litro (o miglia per gallone), gli Stati Uniti intensificherà le istanze a favore del nucleare. risparmierebbero quattro milioni di barili Secondo alcune proiezioni, entro il 2030 di greggio al giorno, il che equivale alla pro- l’Europa avrà bisogno di circa 600 GWe di duzione petrolifera dell’Iran, terzo esportatore nuova potenza installata, cioè l’equivalente mondiale di greggio. Se poi in tutta l’area di 500 nuovi reattori nucleari (di solito, OCSE si usassero automobili di ultimissima una singola centrale ha due o più reattori), generazione, da 20 km con un litro, il il tutto per un investimento di mille miliardi risparmio globale sarebbe di 10 mb/g, pari di euro. Attualmente, circa la metà dei paesi alla produzione dell’Arabia Saudita, numero dell’UE dispongono di impianti nucleari. uno mondiale del petrolio, e qualcosa di più Se l’Italia ha lasciato il nucleare, e Germania, di quanto consumano Cina e India messe Svezia e Belgio hanno deciso un’uscita assieme. Se poi gli americani regolassero graduale (ma finora hanno chiuso solo pochi il riscaldamento e l’aria condizionata secondo reattori), Francia e Finlandia stanno costruendo criteri europei, ci sarebbe un ulteriore rispar- reattori di nuova generazione, mentre nel mio di 5 mbg, che sommati ai precedenti 10 Regno Unito un recente documento governa- mbg porterebbero ad un risparmio complessivo tivo potrebbe aprire la via alle industrie pari al 15-20 per cento dei consumi petroliferi private per lo sviluppo, la costruzione e la globali. gestione di nuove centrali elettro-nucleari. Quello che è sbalorditivo in questi esempi ripresi da Scaroni è che essi riguardano solo Il secondo problema riguarda la crescita i risparmi teorici possibili usando autovetture spettacolare, nel mondo e in Europa, dei già esistenti e regolando meglio i caloriferi consumi di gas naturale, tanto che forse e i condizionatori americani, senza bisogno si può già parlare del prossimo inizio di drastiche misure di austerity, di rivoluzioni di una nuova era nell’industria dell’energia - industriali o di soluzioni avveniristiche. l’era del gas. Secondo alcune proiezioni, Tutto ciò attiene anche alla sicurezza europea, nei prossimi 25 anni, mentre la domanda perché minori consumi a parità di prodotto globale di energia primaria crescerà del 60 riducono l’esposizione dell’UE alle incertezze per cento, il fabbisogno mondiale di gas di ogni genere derivanti dalla dipendenza naturale aumenterà dell’80 per cento, dalle importazioni in una fase storica di col che, la quota del gas naturale nei consumi crescente competizione internazionale per totali di energia, da poco più del 20 per cento gli approvvigionamenti e di forte ripresa (dato del 2002) salirà al 25 per cento entro del valore strategico del petrolio. il 2030. Dopo il 2010, il gas supererà il carbone e salirà al secondo posto, dopo Fra i tanti problemi relativi ai futuri approvvi- il petrolio, nella graduatoria delle fonti gionamenti energetici dell’Europa, ce ne sono di energia primaria a livello globale. due, in tema di fonti di energia primaria, Secondo uno “scenario” proposto nel 2005, che è bene ricordare sia pure brevemente. il gas potrebbe persino superare il petrolio Il primo, assai controverso, riguarda il nucleare. come principale fonte di energia nel 2025. E’ probabile che se ne tornerà a discutere In Europa, il gas ha superato il carbone molto presto. Intanto, la Cina ha in programma già negli anni Novanta. Si prevede che nella circa 30 nuove centrali nucleari, e negli UE-30 (cioè l’UE a 25 più Bulgaria, Croazia, 15 • TORNA ALL'INDICE >> R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
Romania, Serbia e Turchia) la quota del gas Tuttavia, nell’incipiente “nuova era” del gas sull’energia totale, che all’inizio degli anni sta maturando una piccola rivoluzione Settanta era sotto il 10 per cento e oggi è industriale ed economica, quella del Gas poco più del 20 per cento, salirà entro il 2030 Naturale Liquefatto, che potrebbe cambiare al 30-35 per cento, cioè quasi agli stessi livelli in profondità il sistema globale del gas, del petrolio. Dunque, l’ipotesi di un futuro renderlo più flessibile e sicuro, e favorire sorpasso non è poi così fantascientifica. la formazione di un mercato del gas con In quantità, il fabbisogno di gas in Europa un significativo grado di integrazione a livello occidentale, attualmente sui 500 miliardi di mondiale. Col GNL, un paese importatore, metri cubi all’anno, contro 300 miliardi all’ini- dipende molto meno dal legame rigido, zio degli anni Novanta, salirà a 700 mld di mc/a via pipeline, con un numero molto ristretto entro il 2020. Il problema è che la produzione di fornitori, e può in teoria rifornirsi dove nell’UE-30 ha un tracciato quasi piatto, e nel vuole, quando vuole e quanto vuole, purché caso britannico è in declino, anzi il Regno ci siano gli impianti necessari. Il rovescio Unito torna ad essere importatore di gas. della medaglia, per gli importatori, è che il Nel mare del Nord, il gas della Norvegia, GNL conferisce maggior flessibilità e libertà che non fa parte dell’UE, è ancora in crescita d’azione anche agli esportatori. ma si prevede un “picco” verso il 2010, La soluzione del GNL è obbligata per rifornire dopodichè comincerà a calare. Di conseguenza mercati non raggiungibili con un sistema di vi sarà un forte aumento delle importazioni. pipeline, perché oltremare o troppo lontani. Un problema supplementare, che attiene Il sistema GNL ha tre componenti principali: soprattutto alla sicurezza, è che l’import impianti di liquefazione del gas nei paesi europeo di gas si basa su un numero assai esportatori, navi speciali che trasportano ridotto di fornitori. Non ci sono certo preoc- il gas liquefatto a bassissima temperatura, cupazioni per la Norvegia le cui forniture e impianti di rigassificazione nei porti d’arrivo, coprono il 13 per cento dei consumi, ed il 24 oltre naturalmente alle necessarie reti di per cento dell’import dell’UE. Tuttavia, se gasdotti, a monte (dai giacimenti agli impianti si esclude la Norvegia, la quasi totalità delle di liquefazione) e a valle (dal porto di arrivo rimanenti importazioni proviene da due soli ai mercati di consumo). Il tutto richiede paesi fornitori: la Russia, che copre il 24 investimenti molto elevati, talché il GNL per cento dei consumi e il 44 per cento delle si è sviluppato lentamente, a partire dall’inizio importazioni, e l’Algeria, rispettivamente degli anni Sessanta, rimanendo a lungo una col 10 e poco più del 18 per cento. nicchia di mercato per approvvigionamenti In breve, questi due soli paesi, assieme, molto speciali (come nel caso del Giappone, forniscono poco più del 60 per cento del gas che non ha altro modo di rifornirsi di gas importato dall’UE. Una dipendenza che naturale) e sulla base di contratti di fornitura sembra destinata ad aumentare, e con essa di 15-25 anni. Uno dei primi impianti i possibili problemi di sicurezza commerciale di liquefazione fu costruito nel 1964 dalla e strategica delle forniture. Shell ad Arzew, in Algeria. La prima nave In futuro, tuttavia, l’UE potrà ricevere gas metaniera, costruita nel 1959, la “Methane naturale dalla regione del Caspio/Asia centrale Pioneer”, era una nave cargo trasformata, (Azerbaigian, Kazakistan, Turkmenistan) mentre la prima metaniera vera e propria, e dal Medio Oriente/ Golfo Persico (Iran, Iraq), la “Methane Princess” entrò in servizio nel con una complessa rete di gasdotti, molti 1964 e operò fino al 1998. ancora in progetto, alcuni diretti (ad esempio, dal Kazakistan), altri attraverso la Turchia. Negli ultimi vent’anni i costi unitari di Dal Nord Africa, l’UE potrà importare gas liquefazione e rigassificazione sono scesi anche dalla Libia e dall’Egitto. drasticamente, e il costo delle metaniere, Per ora, l’Europa non ha molti gradi di libertà pur restando molto più elevato delle normali in materia di gas naturale per scegliere e petroliere, si è quasi dimezzato rispetto diversificare le fonti di approvvigionamento a dieci anni fa. Così, il sistema del GNL e i modi di trasporto, perché nella stragrande ha cominciato ad espandersi rapidamente. maggioranza dei casi, il gas viene trasportato Oggi, le grandi compagnie petrolifere investono tramite gasdotti. miliardi di dollari in programmi GNL in Africa, Australia, Qatar, Qatar, Iran, Asia. La produzione, e il commercio, di GNL 16 • R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7 TORNA ALL'INDICE >>
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