PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca

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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
PIERO
BERTOLOTTO
NASCE UN NUOVO
GRANDE GRUPPO
BANCARIO ITALIANO

GIORGIO
S.FRANKEL
L’EUROPA E I SUOI
APPROVVIGIONAMENTI
ENERGETICI
PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
INDICE                                                                                             QUESTO NUMERO
                                                                                                       Questo numero di Rassegna si apre con la presentazione
1   EDITORIALE
                                                                                                       della fusione del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese
2   NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO
        PIERO BERTOLOTTO                                                                               nel Gruppo Banche Popolari Unite, operativa dal
4   LA FUSIONE DEL GRUPPO BLP NEL GRUPPO BPU                                                           prossimo aprile. Il Presidente della Banca Regionale
10 IL GRUPPO BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE PRIMO                                                         Europea, Piero Bertolotto, commenta il significato
   NELLA CLASSIFICA DI LOMBARD
                                                                                                       strategico di questa operazione, che darà origine
11 FINANZIAMENTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
   DELLE IMPRESE                                                                                       al quarto gruppo bancario italiano.
12 L’EUROPA E I SUOI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI                                                     Giorgio S.Frankel, specialista di politica internazionale,
       GIORGIO S. FRANKEL                                                                              analizza le problematiche dei rifornimenti energetici
18 LA MOSTRA “COLLEZIONI LIECHTENSTEIN””
   AL POLDI PEZZOLI
                                                                                                       dell’Europa, nella prospettiva di una loro
       ANNALISA ZANNI                                                                                  diversificazione e del reperimento di fonti alternative
26 I CINQUE ANNI DEL MUSEO DIOCESANO DI MILANO                                                         rispetto al petrolio.
        PAOLO BISCOTTINI
                                                                                                       La Banca Regionale Europea ha sponsorizzato, in
30 IL “NOBILE QUOTIDIANO” DEI FRATELLI INDUNO
        FABRIZIO GARDINALI                                                                             autunno, quattro mostre d’arte di alto profilo:
36 MENTONE, PERLA D’EUROPA                                                                             “Collezioni Liechtenstein” al Museo Poldi Pezzoli,
      PIERO DADONE                                                                                     “La Pietà dimenticada di Van Gogh - Due pietà a
48 TORTONA. STORIE E MEMORIA ALL’INCROCIO
                                                                                                       confronto” e “Il Vangelo di Aldo Carpi” al Museo
   DI QUATTRO REGIONI
       ARMANDO BERGAGLIO                                                                               Diocesano di Milano, “Domenico e Gerolamo Induno”
60 CAMILLO GOLGI, IL PRIMO NOBEL ITALIANO                                                              a Tortona. Le commentano Annalisa Zanni,
      PAOLO MAZZARELLO                                                                                 Paolo Biscottini e Fabrizio Gardinali.
64 UN SALUTO DA PAVIA
   UNA RACCOLTA DI CARTOLINE D’EPOCA, TESTIMONIANZA
                                                                                                       Piero Dadone introduce il lettore nel fascino
   DI MEMORIA COLLETTIVA                                                                               mediterraneo di Mentone, “perla d’Europa”, dove
68 MILANO VERSO IL SEMPIONE                                                                            la banca ha aperto la sua seconda filiale francese.
       FERRUCCIO DE BORTOLI
       ROBERTA CORDANI                                                                                 Un ampio servizio illustrato, a cura di Armando
73 LA MONACA DI MONZA                                                                                  Bergaglio, è dedicato alla città di Tortona, la cui Cassa di
       SERGIO CAVAGNA                                                                                  Risparmio si è fusa, all’inizio di dicembre, nella Banca
77 IL BEATO SISTO BRIOSCHI DA MILANO
                                                                                                       Regionale Europea.
81 IL MUSEO DEI CAVATAPPI
       PIETRO GIOVANNINI
                                                                                                       Il primo italiano insignito del Premio Nobel per la
84 IN VIAGGIO CON ALESSANDRO VICARIO NEL                                                               medicina fu Camillo Golgi, dell’Università degli Studi di
   “PAESAGGIO RITROVATO” DI LALLA ROMANO                                                               Pavia: ne traccia il profilo Paolo Mazzarello. Antonio Ria
       ANTONIO RIA
                                                                                                       ricorda il centesimo anniversario della nascita di Lalla
89 GIOSUÉ CARDUCCI
       ALDO A. MOLA                                                                                    Romano, alla quale è dedicato il libro fotografico di
92 GRANDE VOLLEY. GIBA, PROFILO DI UN CAMPIONE                                                         Alessandro Vicario “Il paesaggio ritrovato”. Aldo
      DANIELA GROPPI                                                                                   A.Mola, autore di una biografia di Giosué Carducci, ne
94 NOTIZIE DALLA BANCA REGIONALE EUROPEA
                                                                                                       ripercorre l’itinerario poetico e di impegno civile.
                                                                                                       Giba, campione brasiliano della squadra Bre Banca
                                                                                                       Lannutti, è stato proclamato il miglior giocatore del
                                                                                                       mondo in occasione della recente World League di
                                                                                                       Tokio. Daniela Groppi lo ha intervistato, per i lettori di
                                                                                                       Rassegna. Una volta di più, l’abbinamento della Banca
                                                                                                       Regionale Europea con il grande volley si conferma una
                                                                                                       scelta vincente.

                                                                                                     Rivista della Banca Regionale     Spedizione in abbonamento   Grafica
                                                                                                     Europea                           postale comma 34 art. 2     di Gianni Parlacino
                                                                                                     n. 22 (nuova serie), anno 28      Legge 549/95
                                                                                                                                       Filiale di Cuneo            Fotolito Stampa
                                                                                                     Direttore responsabile:                                       TipolitoEuropa - Cuneo
    In copertina:                                                                                    Carlo Benigni                Associato all’USPI
    veduta di Mentone. Tortona, i resti della torre campanaria della cappella del Forte                                           Associazione Stampa              Questo numero è stato
                                                                                                     Direzione:                                                    chiuso in tipografia
    San Vittorio. Anthonis van Dyck, ritratto di Maria Luisa de Cassis. Cartolina d’epoca
                                                                                                     Via Roma, 13 - 12100 Cuneo Periodica Italiana                 il 28 dicembre 2006.
    di Pavia. Giba, miglior giocatore di volley alla World League 2006.
                                                                                                     tel. 0171/4461
                                                                                                     fax 0171.446098
    Servizi fotografici di Bruno Garavoglia
                                                                                                     e-mail:
    (le foto dell’articolo su Lalla Romano sono di Alessandro Vicario. Le illustrazioni degli        rassegnabre@bancalombarda.it
    articoli “Milano verso il Sempione” sono tratte dal libro dallo stesso titolo, edizioni Celip;
    le foto del servizio su Giba sono di Gian Cerato di Boves).                                      Autorizzazione del Tribunale di
                                                                                                     Cuneo n. 2/78
                                                                                                     del 14-3-1978
PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
UNA SCELTA
           RICCA DI FUTURO

Nella ancora breve, ma intensa storia della Banca Regionale Europea,
che ha avuto inizio nel 1995, il 2006 sarà ricordato come un anno di scelte
strategiche. Infatti, entro il prossimo aprile sarà operativa la fusione del
Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, di cui la nostra banca fa parte
dal 2000, con il Gruppo Banche Popolari Unite. Tale fusione darà origine
al quarto gruppo bancario nazionale: quattro milioni di clienti, 80 miliardi
di euro di raccolta diretta, 1968 filiali in tutta Italia, 22.000 collaboratori.

Sarà l’incontro tra due culture aziendali che condividono gli stessi valori.
Ispirati al modello federativo, entrambi i gruppi considerano essenziale
che ciascuna delle banche controllate mantenga il tradizionale legame
con il rispettivo territorio, a Cuneo come a Pavia, a Bergamo come a Brescia,
ma anche, e si direbbe ovviamente, a Milano con una pluralistica ma
importante, tradizionale presenza, proponendo una qualità di prodotti
e servizi rispondente a standard competitivi quali solo una grande
dimensione può garantire. Di fronte all’eventualità di un’acquisizione da
parte di importanti gruppi bancari internazionali, il Gruppo Banca Lombarda
e Piemontese ha individuato nella BPU il partner più idoneo per costituire,
con pari dignità, una nuova, grande realtà creditizia italiana. Per quanto
riguarda la Banca Regionale Europea, la prospettiva è tanto più rassicurante,
in quanto le sue due Fondazioni di riferimento (Cassa di Risparmio di Cuneo
e Banca del Monte di Pavia) continueranno ad essere tra i massimi azionisti
nell’ambito del nuovo Gruppo, come lo sono a tutt’oggi di Banca Lombarda
e Piemontese.

Il periodo tra il 1995 e il 2006 ha registrato, per la Banca Regionale Europea,
un ciclo di forte crescita, sul piano della redditività, della patrimonializzazione,
dell’espansione territoriale (da ultimo, l’integrazione della Cassa di Risparmio
di Tortona e l’apertura della seconda filiale in Francia, a Mentone).
Il 2007 segnerà l’inizio di una nuova stagione: l’auspicio è che i successi
della banca siano come sempre i successi della clientela, e rechino un
contributo al rilancio del “sistema Italia”.

                                                                      TORNA ALL'INDICE >>
PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
NASCE UN NUOVO GRANDE
             GRUPPO BANCARIO ITALIANO
                                                                        DI PIERO BERTOLOTTO
                                                                        PRESIDENTE DELLA BANCA REGIONALE EUROPEA

Dal 1995 ad oggi, la Banca Regionale                                                 Il mutato contesto generale ed i nuovi
Europea ha percorso un cammino di                                                    orientamenti dell’Autorità Monetaria hanno
crescita e ottenuto risultati corrispondenti                                         originato una nuova dinamica e favorito
e talora superiori alle più ambiziose                                                la costituzione di gruppi di maggiore
aspettative. Ha creato valore per gli                                                dimensione, in grado di affrontare la scena
azionisti, è diventata una delle banche                                              internazionale.
di riferimento dell’Italia del Nord-ovest
ed ha mantenuto il proprio carattere                                                 Nello scorso ottobre, diversi indicatori
di banca del territorio, vicina al vissuto                                           avevano segnalato l’interesse di gruppi
quotidiano ed alle aspettative della                                                 bancari stranieri ad acquisire il controllo
clientela. Non è stato facile realizzare                                             del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese,
il primo incontro tra le due diverse culture                                         attraverso un’Opa programmata in tempi
aziendali della Cassa di Risparmio                                                   brevissimi. Di fronte a questo scenario,
di Cuneo e della Banca del Monte di                                                  il Gruppo ha avuto riflessi pronti ed ha
Lombardia, le cui origini rispettive                                                 compiuto le conseguenti scelte strategiche,
risalgono a metà dell’800 e alla fine del                                            individuando un partner forte, simile per
‘400, ma in breve tempo ci siamo riusciti,                                           cultura aziendale e valori di riferimento,
ed abbiamo rafforzato la leadership nelle                                            nel quale fondersi per dar luogo ad un
nostre aree tradizionali del Piemonte e                                              nuovo soggetto istituzionale. Il partner,
della Lombardia. Il mercato ha compreso                                              come è noto, è il Gruppo Banche Popolari
che il nome “Banca Regionale Europea” ne                                             Unite, con sede a Bergamo, di dimensioni
definisce la missione, ed ha espresso fiducia.                                       di poco superiori rispetto a quelle di Banca
Tra gli elementi di forza sui quali ci è
stato possibile contare, è da sottolineare
il ruolo delle due Fondazioni di riferimento,
detentrici sino al 1999 dell’intera quota
azionaria della banca. Dovendo per legge
cedere la partecipazione di maggioranza,
le Fondazioni hanno saputo compiere
tempestivamente la scelta migliore, indi-
viduando come interlocutore il Gruppo
Banca Lombarda e Piemontese, ispirato
al modello federativo, che considera un
effettivo valore aggiunto il legame della
banca con la realtà locale, rispettandone
l’autonomia e la tradizione.

Sappiamo bene quanto intensi siano i
cambiamenti in atto degli scenari compe-
titivi, in Italia e sul piano internazionale.
Sino a poco tempo fa il nostro Paese non
disponeva di “player” europei, nel settore
bancario, ed era caratterizzato da un
mercato statico, chiuso e rigidamente
regolamentato.

     2   •   R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7                                        TORNA ALL'INDICE >>
PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
Lombarda e Piemontese e con la confi-             Non vi sono sostanziali problemi di
gurazione giuridica di banca popolare.            sovrapposizione di reti sportellari, e quindi
Al di là della circostanza che ha accelerato      di esubero di personale presso le banche
il processo di decisione, vi è oggettiva-         controllate; saranno da individuare le
mente una effettiva complementarietà              “best practice” di ciascuno dei due gruppi,
tra i due Gruppi, ciascuno dei quali è ben        mettendo a fattor comune i rispettivi punti
radicato sul proprio territorio, attraverso       di forza. In Piemonte la Banca Regionale
le rispettive banche-rete.                        Europea vedrà rafforzato il proprio ruolo
Una complementarietà non solo geografica,         di azienda di credito di riferimento:
ma di competenze distintive, di specializ-        alle sue 170 filiali si affiancheranno le
zazioni e di società operative nei diversi        40 della rete delle Banche Popolari Unite.
settori, dal private al credito al consumo.       Una volta di più la differenza sarà fatta
Con il mese di aprile sarà pertanto opera-        dalla qualità del personale, dal suo
tivo un nuovo, grande gruppo bancario             impegno e dalla sua professionalità,
nazionale, forte di quattro milioni di clienti,   che in questi anni hanno costituito il
1968 sportelli in tutta Italia, 80 miliardi       vero vantaggio competitivo alla base
di raccolta diretta, 22.000 dipendenti.           del successo della nostra azienda.

Per la Banca Regionale Europea la costi-          Nel futuro saranno vincenti le banche in
tuzione del nuovo Gruppo è una garanzia           grado di dimostrare nei fatti di attribuire
di autonomia e di continuità. Sul piano           valore strategico alla centralità del cliente.
finanziario, la fusione porterà grandi            Occorrerà trasmettere una percezione
vantaggi di maggior redditività, derivanti        di vicinanza emozionale, ridurre la tradi-
dalle sinergie tra due gruppi sani, efficienti    zionale propensione all’autoreferenzialità,
e patrimonializzati. Quanto alla governance,      impostare processi di comunicazione
è stata definita sulla base del principio         attraverso mezzi diversificati idonei a
di pariteticità, nel quadro del modello           raggiungere i diversi target di riferimento,
dualistico che prevede un Consiglio di            aggiornare costantemente in tempo reale
Gestione e un Consiglio di Sorveglianza.          l’offerta di prodotti e servizi.
                                                  La costituzione del nuovo Gruppo è
                                                  un’irrepetibile occasione per rafforzare
                                                  la mentalità vincente di chi non si limita
                                                  a seguire i processi, ma contribuisce a
                                                  determinarli. La Banca Regionale Europea
                                                  ha le carte in regola per essere attivamente
                                                  partecipe del ciclo che si apre. Abbiamo
                                                  visione del futuro, conosciamo la nostra
                                                  missione, possiamo avere fiducia nel
                                                  successo di questo progetto, accolto
                                                  con favore dalle istituzioni, dalla stampa,
                                                  dai portatori di interesse. Si apre una
                                                  nuova fase in cui, nel contesto di una
                                                  logica di gruppo, il ruolo della nostra
                                                  banca nell’Italia del Nord ovest potrà
                                                  essere ulteriormente valorizzato.

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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
LA FUSIONE DEL GRUPPO BANCA
   LOMBARDA E PIEMONTESE NEL
 GRUPPO BANCHE POPOLARI UNITE
      DA DUE GRUPPI FORTI E COMPLEMENTARI,
CON UNA GRANDE TRADIZIONE DI CREAZIONE DI VALORE,
  NASCERÀ UNO TRA I PRIMI GRUPPI BANCARI ITALIANI

• Il nuovo Gruppo risultante dalla                                   PRINCIPALI DIMENSIONI OPERATIVE
fusione sarà tra i primi operatori in                                E PROGETTO INDUSTRIALE
Italia con una rete di 1.968 sportelli                               I Consigli di Amministrazione di Banche
(4° network in Italia, con una quota                                 Popolari Unite S.p.A. - BPU Banca e di Banca
di mercato di circa il 6,3%), significative                          Lombarda e Piemontese S.p.A. hanno appro-
quote di mercato nelle aree più ricche                               vato il progetto di fusione per incorporazione
del Paese (2° gruppo bancario in                                     di Banca Lombarda in BPU Banca per la
Lombardia con 935 sportelli e una                                    creazione di un Nuovo Gruppo bancario.
quota di mercato maggiore del 15%),                                  Il Patto di Sindacato di Banca Lombarda
e oltre 4 milioni di clienti.                                        ha favorevolmente deliberato sul progetto
• La capitalizzazione di mercato                                     di aggregazione.
aggregata sarà pari a 13,5 miliardi
di euro.                                                             L’operazione di aggregazione prevede la realiz-
• Sarà adottato un modello                                           zazione di un progetto industriale ad elevata
polifunzionale, federale e integrato,                                valenza strategica grazie alla complementarietà
con Capogruppo popolare quotata.                                     delle Banche Reti, delle Società Prodotto e
• Sotto il profilo della corporate                                   della clientela. Il Nuovo Gruppo sarà il quarto
governance, la fusione sarà realizzata                               operatore bancario italiano per numero di
nel rispetto del principio di pariteticità;                          sportelli e disporrà, sulla base dei dati pro-forma
verrà adottato il sistema dualistico,                                al 30 giugno 2006, di:
organizzato attraverso un Consiglio                                  • oltre 4 milioni di clienti;
di Sorveglianza e un Consiglio di                                    • raccolta diretta pari a 80 miliardi di euro circa
Gestione. Le Banche Rete manterranno                                 (5º posto in Italia, 1º tra le banche popolari);
autonomia operativa a presidio dei                                   • impieghi a clientela per circa 79 miliardi di
territori di tradizionale insediamento.                              euro (5º posto in Italia, 1º tra le banche popolari);

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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
• elevata qualità dell’attivo: sofferenze/crediti
netti pari allo 0,7%;
• risparmio gestito pari a circa 58 miliardi di
euro (3ºposto in Italia, 1º tra le banche popolari),
di cui 23 miliardi di euro riferiti all’attività
di private banking (3º posto in Italia, 1º tra
le banche popolari);
• totale attivo di circa 110 miliardi di euro
(6º posto in Italia, 2º tra le banche popolari);
• 7,4 miliardi di euro di patrimonio netto
aggregato (fully diluted);
• utile netto aggregato pro-forma al 30 settembre
2006 di 745 milioni di euro;
• Core tier 1 ratio del 6,2% (fully diluted)
e Total capital ratio del 10,1% (fully diluted);
• rete di 1.968 sportelli (4º network in Italia,
con una quota di mercato del 6,3%),
senza significative sovrapposizioni;
• significative quote di mercato nelle aree
più ricche del Paese (2º gruppo bancario
in Lombardia con 935 sportelli e una quota
di mercato maggiore del 15%);
• quota di mercato in termini di sportelli
superiore al 10% in 21 province tra cui
Bergamo (26%), Brescia (29%), Varese (29%),
Cuneo (26%), Pavia (18%) e Milano (10%).

Le principali linee guida strategiche
dell’operazione risultano essere le seguenti:
• costituzione di un Nuovo Gruppo in grado sia
di competere con i migliori attori sul mercato
sia di valorizzare ulteriormente il forte
radicamento territoriale anche attraverso
la salvaguardia dell’identità dei marchi;
• conseguimento di importanti obiettivi di
crescita anche grazie alla contiguità e comple-
mentarietà territoriale in aree a elevato poten-
ziale di sviluppo, all’incremento delle masse
critiche e alla valorizzazione delle culture e
delle competenze proprie di ciascun Gruppo;
• incremento delle attività a supporto della
clientela, soprattutto piccole-medie imprese e
famiglie, mediante l’ampliamento della gamma
dei servizi e prodotti offerti;
• valorizzazione delle Società Prodotto presenti
nei due Gruppi d’origine, anche per il tramite
di partnership con qualificati operatori
internazionali;
• rapido conseguimento delle sinergie previste,
anche grazie al comprovato track record del
management dei due Gruppi nella gestione
dei processi di integrazione.

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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
L’operazione consentirà al Nuovo Gruppo di                            STRUTTURA DELL’OPERAZIONE
beneficiare di sinergie derivanti da:                                 E CONDIZIONI FINANZIARIE
• ottimizzazione della consistenza degli organici                     L’operazione troverà attuazione attraverso la
nelle diverse aree infrastrutturali;                                  fusione per incorporazione di Banca Lombarda
• riduzione dei costi IT a seguito dell’adozione                      in BPU Banca, con il mantenimento della
di un’unica piattaforma informatica e di                              connotazione popolare.
telecomunicazione di Gruppo;                                          Le condizioni finanziarie, che saranno soggette
• contenimento delle spese amministrative                             ad una due diligence confirmatoria, prevedono
anche grazie alla maggiore forza negoziale                            un rapporto di cambio individuato in 0,83
del Nuovo Gruppo;                                                     azioni ordinarie BPU Banca ogni azione
• valorizzazione su più ampia scala delle Società                     ordinaria Banca Lombarda.
Prodotto, anche per il tramite di partnership                         Il dividendo relativo all’esercizio 2006 verrà
con qualificati operatori internazionali, e                           proposto nella misura di 0,80 euro per azione
ulteriore miglioramento del livello di servizio                       per tutti i Soci della Nuova Capogruppo.
e della qualità dell’offerta alla clientela;                          La composizione del capitale post fusione sarà
• messa a fattor comune delle best practice                           rappresentata per circa il 54% da azioni detenute
interne a ciascun Gruppo (sia in termini di                           da azionisti BPU Banca e per circa il 46% da
costo che di ricavo).                                                 azioni detenute da ex azionisti Banca Lombarda.
                                                                      E’ convenuto che gli azionisti di Banca
Le sinergie lorde stimate a regime sono pari                          Lombarda saranno automaticamente iscritti,
a 365 milioni di euro annui, di cui circa 225                         all’atto e per effetto dell’integrazione, nel libro
milioni di euro da minori costi e circa 140                           soci della Nuova Capogruppo.
milioni di euro da maggiori ricavi.                                   Agli azionisti assenti, dissenzienti o astenuti
Il raggiungimento della situazione a “regime”                         all’Assemblea dei Soci di Banca Lombarda
è previsto entro il 2010, con oltre il 90% delle                      spetterà il diritto di recesso, ai sensi dell’art.
sinergie conseguibili entro il 2009.                                  2437 del codice civile, in dipendenza del
Gli oneri di integrazione lordi previsti sono                         cambiamento del tipo sociale e delle modifica-
stati prudenzialmente quantificati in circa 380                       zioni dei diritti di voto. La fusione è subordinata
milioni di euro, di cui 360 milioni di euro                           alla condizione che il diritto di recesso da
spesati in conto economico nel 2007 e 20                              parte degli azionisti di Banca Lombarda non
milioni di euro portati ad incremento                                 sia esercitato per una percentuale del capitale
dell’avviamento. Il potenziale di creazione                           sociale superiore al 10%.
di valore risulta conseguentemente nell’ordine                        Tale condizione potrà peraltro essere rinunciata
di oltre 2,3 miliardi di euro già al netto degli                      di comune accordo dalle parti entro 10 giorni
oneri di integrazione.                                                lavorativi dal giorno in cui i dati definitivi

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PIERO BERTOLOTTO NASCE UN NUOVO GRANDE GRUPPO BANCARIO ITALIANO - GIORGIO - UBI Banca
dell’eventuale esercizio del diritto di recesso
saranno stati comunicati da Banca Lombarda
a BPU Banca.
La fusione porterà all’integrazione delle due
banche Capogruppo, con costituzione di un
unico soggetto giuridico quotato, in grado
di esprimere gli indirizzi strategici, di svolgere
funzioni di coordinamento e di esercitare il
controllo su tutte le strutture e società del
Nuovo Gruppo, nell’ambito del quale le Banche
Rete manterranno autonomia operativa a presi-
dio dei territori di tradizionale insediamento.

CORPORATE GOVERNANCE
La Nuova Capogruppo, che nascerà dall’incor-
porazione di Banca Lombarda in BPU Banca,
avrà sede legale in Bergamo, mentre le funzioni
centrali saranno distribuite tra le sedi dei due
Gruppi, secondo un’equilibrata ripartizione
che tenga conto delle esigenze di funzionalità
ed economicità della stessa. La denominazione
sociale della Nuova Capogruppo sarà definita
di comune accordo tra le Parti in una fase
successiva. Per garantire un sistema di corporate
governance che consenta ad un tempo una salda
unità di direzione e governo e la rappresentanza
nell’aggregato bancario delle componenti
originarie di rispettiva derivazione da BPU
Banca e da Banca Lombarda, nel rispetto del
principio di pariteticità, verrà adottato il sistema
dualistico organizzato attraverso un Consiglio
di Sorveglianza ed un Consiglio di Gestione
caratterizzato dagli ulteriori principi della
alternanza e della alternatività delle cariche
principali.
Il Consiglio di Sorveglianza della Nuova
Capogruppo sarà composto da 23 membri
(11 espressione di BPU Banca, 11 di Banca
Lombarda e 1 delle liste di minoranza) tra cui
il Presidente, un Vice Presidente Vicario e due
Vice Presidenti. Primo Presidente del Consiglio
di Sorveglianza sarà di espressione Banca
Lombarda, mentre primo Vice Presidente
Vicario sarà di espressione BPU Banca.
Il Consiglio di Gestione sarà composto
da un numero di componenti
compreso tra 7 e 11 e sarà nominato
dal Consiglio di Sorveglianza.
Per il primo mandato triennale,
il Consiglio di Gestione sarà composto
da 10 membri (5 espressione di BPU
Banca e 5 di Banca Lombarda), fra
cui il Presidente, il Vice Presidente
e il Consigliere Delegato.

              8   •   R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7   TORNA ALL'INDICE >>
Primo Presidente del Consiglio di Gestione                             marzo 2007:
sarà Emilio Zanetti, primo Vice Presidente                             assemblee straordinarie per l’approvazione
Corrado Faissola e primo Consigliere Delegato                          del progetto di fusione
Giampiero Auletta Armenise. Le parti hanno                             1 aprile 2007: efficacia della fusione
altresì convenuto che il Presidente Zanetti                            Aprile/maggio 2007:
ricoprirà la carica di Presidente del Consiglio                        assemblea ordinaria per l’approvazione della
di Gestione anche per il secondo mandato                               proposta di distribuzione di un dividendo
triennale. Il Direttore Generale sarà designato                        unitario pari a 0,80 euro per azione
dal Consiglio di Gestione. Quale primo Direttore                       Maggio 2007: distribuzione dividendo.
Generale sarà nominato Victor Massiah, attuale
Direttore Generale di Banca Lombarda.                                  L’operazione è soggetta all’autorizzazione
Alfredo Gusmini, attuale Direttore Generale di                         di Banca d’Italia, dell’Autorità Garante della
BPU Banca, sarà chiamato a far parte del                               Concorrenza e degli altri organi competenti.
Consiglio di Gestione. Il ruolo di Condirettore                        BPU Banca è assistita da Banca Leonardo
Generale sarà ricoperto da persona individuata                         e da Morgan Stanley, con particolare riguardo
da BPU Banca.                                                          ai profili relativi al mercato, per gli aspetti
                                                                       economico-finanziari e dallo Studio Pedersoli
TEMPISTICA INDICATIVA                                                  per gli aspetti legali.
DELL’OPERAZIONE                                                        Banca Lombarda è assistita da Mediobanca e
Il progetto di aggregazione prevede la                                 Rothschild per gli aspetti economico-finanzia-
seguente tempistica:                                                   ri e dallo Studio d’Angelo e dallo Studio
                                                                       Pavesi-Gitti-Verzoni per gli aspetti legali.

1. Aggregato di BPU e BLP
2. Con riferimento ad un patrimonio netto di inizio esercizio depurato del goodwill generato dall’operazione
3.Al netto di oneri e imposte, costo del capitale 8%

                                                                                   9   •                                  TORNA ALL'INDICE >>
                                                                                           R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA
         E PIEMONTESE PRIMO IN ITALIA
         NELLA CLASSIFICA DI LOMBARD
ll Gruppo Banca Lombarda e Piemontese                                           Il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese,
ha conquistato il primo posto nella super-                                      di cui fa parte la Banca Regionale Europea,
classifica annuale redatta dalla rivista spe-                                   ha realizzato, nel primo semestre del 2006,
cializzata “Lombard”. La rivista del gruppo                                     un utile netto di 169,2 milioni di euro,
Milano Finanza, edita in lingua inglese,                                        con un incremento del 48,4% rispetto
pubblica ogni anno un numero speciale                                                            al corrispondente periodo
dedicato alla finanza italiana, in occasione                                                     dell’anno precedente.
della riunione del Fondo Monetario
Internazionale.
Nell’ambito degli 11 maggiori gruppi bancari
del Paese, il Gruppo Banca Lombarda e
Piemontese è in prima posizione assoluta
(dalla terza del 2005), con un superindice
8,26, calcolato sulla base di una media tra
diversi parametri, con particolare riferimento
alla produttività e all’efficienza operativa.

            10   •   R A S S E G N A N. 2 2 • I N V E R N O 2 0 0 6 - 2 0 0 7                       TORNA ALL'INDICE >>
LA BANCA REGIONALE EUROPEA INSIEME
A SACE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
            DELLE IMPRESE
 STANZIATO UN PLAFOND DI 100 MILIONI DI EURO PER LE PMI
Banca Regionale Europea, del Gruppo                 Grazie all’accordo con il Gruppo Banca
Banca Lombarda e Piemontese, e SACE                 Lombarda e Piemontese, SACE consolida
hanno sottoscritto un accordo per facilitare        il proprio intervento nel settore del financial
il processo di internazionalizzazione delle         credit insurance per facilitare l’accesso
piccole e medie imprese italiane, che potranno      al mercato dei capitali ad un vasto numero
così accedere a finanziamenti chirografari          di aziende esportatrici permettendo loro
a medio termine per essere più competitive          di beneficiare di finanziamenti con tassi
e pronte alle sfide internazionali.                 di interesse più vantaggiosi. Con questa
L’accordo prevede lo stanziamento di un             operazione, SACE intende proseguire nella
plafond di 100 milioni di euro, messo a             sua attività di sostegno al sistema imprendi-
disposizione dal Gruppo Banca Lombarda              toriale italiano e contribuire alla crescita sui
e Piemontese, di cui BRE fa parte, e prevede        mercati esteri delle PMI italiane, per le quali
che i mutui concessi abbiano una durata             le fonti di finanziamento possono diventare
massima di 3 anni. SACE garantisce il 70%           un fattore strategico di competitività e suc-
del finanziamento, a prima richiesta, secondo       cesso. Grazie alla sua rete di distribuzione,
i parametri stabiliti dal protocollo Basilea.       che vede il Gruppo SACE presente anche
                                                    a Mosca, Hong Kong e Shangai, SACE si
Queste soluzioni nascono dalla volontà di           propone come il partner per imprese e
supportare le imprese che abbiano deciso di         banche nell’attività di crescita sui mercati
intraprendere un programma di investimenti          internazionali.
per sviluppare ulteriormente la presenza
all’estero: alle imprese destinatarie dei
finanziamenti è infatti richiesto che una
quota del fatturato totale sia già destinata        PATTICHIARI, NEL SEGNO
all’export. Le imprese dovranno comunque            DELLA TRASPARENZA
mantenere in Italia la Sede Legale, le attività
di Ricerca e Sviluppo e la Direzione                         COMPIE TRE ANNI L’ATTIVITÀ
commerciale, nonché una parte significativa                  DEL CONSORZIO
dell’attività produttiva.
L’importo erogato potrà essere destinato                      PattiChiari è l’iniziativa promossa dall’ABI
a specifiche attività legate a progetti di                    per garantire ai clienti delle banche la
espansione nei mercati esteri, anche se                       massima trasparenza e la possibilità di
realizzate in Italia, quali: spese per l’acquisto             confrontare le condizioni e l’offerta di
o il rinnovo di impianti, macchinari e                        prodotto, in un contesto di concorrenza.
attrezzature, investimenti in imprese estere,                 PattiChiari propone attualmente dieci servizi.
spese per ricerca e sviluppo, spese per                       • Conti correnti a confronto
tutelare il “Made in Italy”, spese promozionali.              • Cambio conto, per informare sulle modalità
La collaborazione tra Banca Regionale                         di chiusura del conto corrente, con relativo
Europea e SACE garantirà quindi alle aziende                  trasferimento delle domiciliazioni bancarie
un accesso facilitato al credito, senza chiedere              • Servizio bancario di base, per l’apertura
alcun onere aggiuntivo, con un costo                          di un conto a basso costo che consenta
assai competitivo per operazioni di tali                      l’operatività di incassi e pagamenti
caratteristiche e durata.                                     • Disponibilità assegni, per verificare la data
                                                              di effettiva disponibilità di un assegno
Con questo accordo il Gruppo Banca                            versato sul conto
Lombarda e Piemontese conferma la sua                         • Faro, per sapere dove è ubicato lo sportello
storica attenzione verso le esigenze della                    Bancomat più vicino
clientela, mettendo a disposizione l’esperienza               • Investimenti finanziari a confronto, per
maturata nel corso degli anni in numerose                     verificare le tipologie di rischio ed il proprio
piazze internazionali. Infatti sono in essere                 profilo di investitore
rapporti di correspondent banking con                         • Obbligazioni a basso rischio-basso rendimento
controparti in tutto il mondo e in particolare                • Obbligazioni bancarie strutturate
la Banca è presente direttamente in Cina                      • Criteri generali di valutazione per
con un ufficio di rappresentanza a Shanghai.                  un prestito, destinato agli imprenditori
                                                              • Tempi medi di risposta, per mettere a
                                                              confronto, per regione e per fasce di importo,
                                                              i tempi di decisione delle singole banche.
                                                              Per ogni informazione, www.pattichiari.it

                                                             11   •                                TORNA ALL'INDICE >>
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L’EUROPA E I SUOI
          APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI
                                                                        DI GIORGIO S. FRANKEL

L’energia torna ad essere un problema per                               Il petrolio, il gas           del mare del Nord, la Norvegia, un paese
                                                                        e il carbone sono             certamente europeo anche se non è dell’UE,
l’Europa. Lo si è già visto all’inizio del 2006,                        materie prime di
proprio nel pieno dell’inverno, quando la breve                         vitale importanza             e poi alla Russia, ai produttori del Mediter-
crisi tra Mosca e Kiev minacciò di bloccare                             strategica.                   raneo, al Medio Oriente e Golfo Persico,
                                                                        La geo-politica               e alla regione del mar Caspio. E riguardo
il gas russo diretto all’Europa col gasdotto                            degli approvvi-
attraverso l’Ucraina, e di lasciare milioni                             gionamenti                    al petrolio e al gas del Golfo Persico e soprat-
di famiglie al freddo. Il problema, però,                               energetici                    tutto del mar Caspio/Asia centrale, c’è da
                                                                        europei presenta              sottolineare che la Turchia, nel suo ruolo
è soprattutto in prospettiva. Oggi, l’Europa                            elementi di
consuma circa il 20 per cento della produzione                          preoccupazione:               di grande nodo di oleodotti e gasdotti, assume
mondiale di petrolio, il 16 per cento del gas                           il 45 per cento               un’importanza davvero strategica per la futura
naturale, il 10 per cento del carbone, e infine                         del nostro import             sicurezza degli approvvigionamenti energetici
                                                                        di petrolio
il 35 per cento dell’uranio. Il suo fabbisogno                          proviene dal
                                                                                                      europei. E questa è una “carta” decisamente
di energia non fa che crescere, soprattutto per                         Medio Oriente,                importante che Ankara potrà “monetizzare”
quanto riguarda gli idrocarburi - il petrolio,                          area di forte                 per pagarsi il biglietto d’ingresso nell’UE,
                                                                        instabilità politica;
naturalmente; ma, da oggi in poi, anche                                 il 35 per cento
                                                                                                      se il negoziato andrà a buon fine.
e sempre più il gas naturale, ormai nuova                               dalla Russia,
“stella” dell’energia mondiale. D’altra parte,                          che fornisce                  Anche la “geo-economia” dei nostri approvvi-
                                                                        anche il 40                   gionamenti energetici appare assai favorevole.
le risorse interne dell’Unione Europea sono                             per cento del gas.
modeste e in calo. L’estrazione di carbone                              Occorre diversi-              Con tutti quei paesi, o quasi tutti, l’UE ha
è cessata quasi ovunque, e presto chiuderanno                           ficare le fonti di            importanti rapporti commerciali, a cominciare
                                                                        energia e quelle              dalla Russia, e accordi di cooperazione.
anche le miniere tedesche. E nella zona                                 di approvvigio-
britannica del mare del Nord, la produzione                             namento, per                  Coi paesi della sponda sud del Mediterraneo,
di petrolio e gas ha già iniziato il declino.                           non dipendere                 tra cui vi sono alcuni grandi fornitori
                                                                        eccessivamente                di petrolio e gas, quali l’Algeria, la Libia e
Così, la dipendenza dalle importazioni non                              da una singola
farà che crescere.                                                      fonte o da un                 l’Egitto, l’UE intende realizzare, col progetto
                                                                        singolo fornitore.            “Euromed” (che, però, sembra procedere con
Secondo le proiezioni dell’Agenzia Internazio-                          Una nuova                     qualche difficoltà), una grande area di libero
                                                                        prospettiva è
nale dell’Energia, nel 2030 l’Europa importerà                          quella del Gas
                                                                                                      scambio e di cooperazione economica e
il 100 per cento del suo carbone, il 90 per                             Naturale                      politica. Al di là di questa fascia di risorse
cento del petrolio e il 70 per cento del gas.                           Liquefatto, che               energetiche in prossimità dei confini europei,
                                                                        non necessita                 vi è l’Africa sub-sahariana, che si prospetta
Ovvero, salvo che per l’energia idroelettrica,                          di gasdotti e
il nucleare e le fonti rinnovabili, la dipendenza                       consentirà al                 ora come una “nuova frontiera” del petrolio
sarà, di fatto, totale. Nella futura corsa agli                         mercato del gas               e del gas naturale, grazie alla crescente
                                                                        di trasformarsi               produzione soprattutto nella regione del Golfo
approvvigionamenti, l’Europa dovrà competere                            da regionale
con gli Stati Uniti, i cui consumi di energia                           a globale,                    di Guinea. Tuttavia, l’Africa col suo “oro nero”
sono decisamente spropositati; con la Cina                              diventando                    sarà anche un’importante teatro di competizione
                                                                        sempre più una                strategica tra Stati Uniti e Cina, e l’Europa
e l’India, il cui fabbisogno è in forte crescita                        “commodity”
(ma ancora a livelli quantitativi relativamente                         energetica.                   rischia di trovarsi di fatto emarginata.
modesti, nonostante gli allarmismi davvero
esagerati dei media); col Giappone, infine,                                                           Questo accenno problematico al petrolio
                                                                        Giorgio S. Frankel,
e con numerose economie emergenti.                                      giornalista professionista,
                                                                                                      e al gas dell’Africa introduce un altro ordine
Tuttavia, per quanto riguarda la geografia                              si occupa di questioni        di considerazioni, e cioè che la “geo-politica”
degli approvvigionamenti energetici, l’UE è                             internazionali                degli approvvigionamenti energetici europei,
                                                                        e in particolare di
assai avvantaggiata rispetto ai suoi concorrenti.                       Medio Oriente, petrolio
                                                                                                      a differenza della geografia e della geo-econo-
L’UE, infatti, è letteralmente attorniata da                            e industria aerospaziale.     mia, presenta molti elementi di preoccupazione.
risorse enormi - circa l’80 per cento delle                             Ha collaborato a Mondo        Ad esempio, il Medio Oriente è politicamente
                                                                        Economico e collabora
riserve mondiali di idrocarburi - situate più                                                         instabile e, peggio ancora, ad alto rischio di
                                                                        a Il Sole 24 Ore,
o meno a ridosso dei suoi confini.                                      al Corriere del Ticino        nuove guerre. Però, da lì, arriva circa il 45
Basti pensare all’altro grande produttore                               (Lugano) e altre testate.     per cento del nostro import di petrolio.

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Quanto al gas, più del 40 per cento delle          A poco a poco, si tende a dare nuova enfasi
importazioni dell’UE proviene dalla Russia,        al ruolo dei governi nella conclusione di
che fornisce anche circa il 35 per cento           contratti di forniture energetiche, con un
dell’import di petrolio. In breve: più o meno      lento ritorno alla teoria e alla prassi, in voga
il 25 per cento degli idrocarburi consumati        negli anni Settanta, dei “rapporti Stato-Stato”
nell’UE sono forniti dalla Russia. Ma, oggi,       nelle questioni relative al petrolio e al gas,
proprio la Russia si configura come una delle      con una conseguente politicizzazione più
grandi incognite per i nostri futuri approvvi-     o meno marcata degli scambi stessi.
gionamenti. Primo, perché non è del tutto          Nell’ambito UE tutto ciò può avere effetti
certo che la Russia, i cui fabbisogni interni      negativi per quanto riguarda la coesione
sono in forte crescita, potrà davvero rifornire    politica europea, e sottolinea l’urgenza
l’UE nelle quantità fisiche previste. Alcuni       di un’effettiva politica energetica europea
esperti dicono che forse la Russia è già quasi     (che ancora non esiste) e l’esigenza di istituire
al limite delle sue capacità di export.            a Bruxelles una struttura dedicata alle
Secondo, perché la Russia potrebbe decidere,       questioni energetiche e presieduta da un
per motivi politici e strategici oltre che         “Mister Energy”, come lo chiamano alcuni,
economici, di dare priorità all’export verso       che dovrebbe, tra l’altro, rappresentare l’UE
l’Asia, soprattutto la Cina. Terzo, perché la      nei negoziati coi paesi fornitori.
Russia sembra in piena transizione politica e      Questa progressiva “nazionalizzazione”
non sappiamo bene verso quale tipo di regime       dell’energia, sia in senso letterale sia in senso
stia andando, e quale sarà il suo approccio        metaforico, conclude forse la lunga stagione
politico e strategico ai rapporti con l’Europa.    delle privatizzazioni del petrolio e del gas
La Russia è ormai un vero gigante sulla scena      avviate, o annunciate, o previste, o altro,
globale dell’energia, col 30 per cento delle       negli anni Novanta. A quell’epoca, tuttavia,
riserve mondiali di gas, il 6 per cento del        il paradigma dominante prevedeva energia
petrolio, il 20 per cento del carbone e circa il   abbondante e a buon mercato sul medio
15 per cento dell’uranio. È il terzo produttore    e lungo termine, grazie alle liberalizzazioni
mondiale di petrolio, dopo l’Arabia Saudita        economiche e alle innovazioni tecnologiche.
e gli Stati Uniti, e il secondo esportatore        In particolare, il petrolio sembrava destinato
di greggio e prodotti raffinati (dopo l’Arabia     a diventare entro breve tempo una normale
Saudita), e maggior produttore ed esportatore      commodity come tante altre (idem per il gas
mondiale di gas naturale. Tra petrolio, gas ed     naturale), senza più tanti risvolti politici
elettricità, la Russia è il magiore esportatore    e strategici. Ad evidenza, con l’inizio degli
mondiale di energia. Negli ultimi anni, il         anni Duemila, questo paradigma si è infranto,
Cremlino ha ristabilito il controllo, quasi totale,e il petrolio è tornato ad essere quello che
sul settore degli idrocarburi, che diventa così    è sempre stato: una materia prima di vitale
uno strumento di potenza internazionale            importanza strategica. Lo stesso vale per
e di sviluppo economico interno.                   il gas e, in qualche misura, anche per
                                                   il carbone: non si tratta di prodotti qualsiasi.
Un altro significativo aspetto della “geopolitica” Un uomo di stato francese, Edgar Faure,
dell’energia è la netta tendenza, in varie parti diceva che il petrolio non è un “simple article
del mondo, a nazionalizzare, o ri-nazionaliz-      d’épicerie”, cioè un prodotto che si trova
zare, in un modo o nell’altro, gli idrocarburi     dal droghiere, ma un “article de politique
e l’energia in generale. Alcuni paesi produttori, internationale”. Un altro politico d’oltralpe,
come ad esempio Algeria, Bolivia, Venezuela        André Giraud, era ancora più drastico:
e Russia, hanno introdotto nuove leggi, o          “le pétrole est une matière première à forte valeur
modifiche a leggi esistenti, o nuove disposizio- de défense, diplomatique, fiscale dans une
ni, o comunque nuovi orientamenti politici         moindre mesure, accessoirement énérgétique».
in modo che siano i soggetti nazionali ad avere
il controllo delle società o delle principali      Questo contesto geopolitico tornato ad essere
iniziative petrolifere in ambito nazionale.        più rischioso (e nel quale ci sarà anche una
E nei grandi paesi consumatori, per esempio        forte competizione tra Europa, Stati Uniti
in Europa, anche se non si “statalizza”, si        e Asia) ripropone la questione cruciale della
tende a favorire, se possibile, la formazione      futura sicurezza degli approvvigionamenti.
e il rafforzamento di “campioni nazionali”         E’ un problema vasto e complesso, che può
nel settore dell’energia.                          essere esaminato sul piano politico-strategico

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(con risvolti anche militari) e su quello più                          superiori al livello di utilizzo normale.
tecnico, per così dire, oltre che economico,                           La ridondanza contribuisce alla flessibilità,
e relativo alla struttura degli approvvigio-                           e quindi alla sicurezza, dei sistemi nazionali
namenti e dei consumi. Gli aspetti tecnici ed                          e del sistema globale di approvvigionamento.
economici della sicurezza sono innumerevoli.                           Un sistema flessibile si adatta abbastanza
Riducendo tutto all’osso, i concetti chiave                            facilmente e rapidamente a importanti
sono due: diversificazione e ridondanza.                               cambiamenti del contesto operativo.
                                                                       Un sistema rigido, invece, incontra molte
La diversificazione è un precetto che riguarda                         difficoltà, che poi si traducono in una “crisi”
tutto il sistema di approvvigionamento ener-                           e in sensibili rincari. Un caso reale di sistema
getico. Per prima cosa, bisogna diversificare                          rigido? Semplicemente, il sistema petrolifero
le fonti di energia, e operare con un mix di                           mondiale di oggi, dove un improvviso aumento
fonti (petrolio, gas, carbone e altro) in modo                         della domanda, o qualche incidente, grande
da non dipendere troppo da una singola fonte                           o piccolo, in qualche parte del mondo - non
– un errore, questo, commesso, in passato,                             necessariamente una guerra, ma anche uno
dall’Italia (e da altri paesi) con un’eccessiva                        sciopero prolungato in un paese produttore,
dipendenza dal petrolio. In secondo luogo,                             o condizioni atmosferiche che bloccano
bisogna diversificare le fonti di approvvigio-                         l’estrazione di greggio o il caricamento delle
namento, in modo da non dipendere in misura                            petroliere, o un incendio in una raffineria,
eccessiva dalle forniture provenienti da un                            e via dicendo - bastano a mandare in “tilt”
singolo paese o da una singola area geografica.                        i mercati. I forti rincari petroliferi degli ultimi
In terzo luogo, bisogna diversificare, se possi-                       anni sono soprattutto dovuti alle numerose
bile, anche i modi di trasporto (per esempio,                          rigidità dell’intero sistema globale: dal margine
oleodotti e navi cisterna), e persino le linee                         di capacità produttiva ormai ridotto quasi
di comunicazione. Ad esempio, le pipelines,                            a niente, ai “colli di bottiglia” logistici,
sia per il petrolio sia per il gas, sono molto                         alle carenze nel settore della raffinazione.
pratiche ma comportano elementi di rigidità                            La “grande sete petrolifera” della Cina e
e di potenziale insicurezza. Possono esservi                           dell’India, che avrebbe provocato la “crisi”
numerosi potenziali rischi geo-politici lungo                          e il caro-petrolio, è una pura e semplice
il percorso (per esempio, se una condotta                              leggenda, senza alcun riscontro, a lungo
passa per regioni instabili o conflittuali)                            ripetuta ed esasperata dai media.
nonché il rischio che, per motivi politici o
commerciali, o anche per emergenze di varia                            Ai principi chiave della diversificazione e
natura, il paese fornitore chiuda, come si usa                         della ridondanza, si può aggiungere un terzo
dire, i rubinetti. Quindi, è bene potersi rifor-                       principio generale, molto importante ai fini
nire, da quel paese, anche in altro modo                               della sicurezza, ma di portata più ampia,
(per es. via mare, se possibile), ed avere i mezzi                     ed è il principio dell’efficienza dei consumi.
per rifornirsi, in via alternativa, altrove. Se,                       In breve: un incremento di efficienza ci
ad esempio, importiamo tutto il nostro petrolio                        consente di ottenere lo stesso “prodotto”
da un solo paese e tramite un solo oleodotto,                          consumando meno energia di prima, come
senza avere rapide soluzioni alternative, il                           dire: fare più chilometri con un litro di benzina.
nostro sistema è estremamente rigido e perico-                         In termini più tecnici, una maggiore efficienza
loso, e ci troviamo esposti a molti pericoli.                          riduce, a parità di altre circostanze, la
                                                                       cosiddetta “intensità energetica” del Prodotto
Anche la ridondanza è un principio generale                            Interno Lordo, ovvero la quantità di energia
estremamente importante ai fini della sicurezza.                       primaria consumata da un sistema economico
In questo contesto, si tratta di dover disporre                        per generare un’unità di PIL. Negli ultimi
di un eccesso di capacità, grande o piccolo,                           trent’anni, dopo gli shock petroliferi degli
in ogni fase del sistema di approvvigionamento.                        anni Settanta, sono stati fatti enormi progressi
Ovvero, ad esempio, un margine di capacità                             in tal senso, più o meno in tutto il mondo,
produttiva normalmente inutilizzata, per poter                         ma soprattutto in Europa. Oggi, vi sono
far fronte a improvvisi aumenti della domanda                          gravi problemi di efficienza, cioè di consumi
(o ad un improvviso calo della produzione                              eccessivi a parità di prodotto, in Cina, India,
in qualche paese, per i più disparati motivi),                         e altre economie asiatiche in rapida crescita.
e quindi anche, allo stesso modo, capacità                             E, negli ultimi tempi, questi paesi sono stati
di trasporto, stoccaggio e raffinazione,                               criticati a livello internazionale per i loro

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presunti “sprechi” (in parte riconducibili           Stati Uniti è possibile un prossimo ritorno
al fenomeno delle “delocalizzazioni”),               al nucleare dopo la “Energy Policy Act”
e ciò a sua volta ha alimentato la leggenda          del 2005. Nell’UE, il nucleare è la principale
giornalistica della “grande sete di petrolio”        fonte di energia elettrica, col 35 per cento
asiatica. Tuttavia, sembra che i più grandi          del totale. D’altra parte, il 75 per cento della
sprechi si consumino proprio nell’area OCSE,         nuova capacità di generazione di elettricità,
cioè nelle economie più ricche e avanzate.           entrata in servizio dopo il 1998, è costituito
Basti riprendere alcuni dati citati dall’ammi-       da centrali termo-elettriche alimentate
nistratore delegato dell’ENI, Paolo Scaroni,         a gas naturale. Il problema è che, ora e in
in un articolo assai suggestivo pubblicato           prospettiva, il mercato del gas potrebbe farsi
dal “Financial Times” dello scorso 16 ottobre.       teso, difficile, e anche insicuro, per esempio
Secondo Scaroni, se gli americani usassero           a causa della dipendenza dalla Russia.
automobili europee, o comunque efficienti            Quindi, ogni segnale di pericolo sul fronte
quanto quelle europee in termini di chilometri       del gas, e soprattutto riguardo la Russia,
per litro (o miglia per gallone), gli Stati Uniti    intensificherà le istanze a favore del nucleare.
risparmierebbero quattro milioni di barili           Secondo alcune proiezioni, entro il 2030
di greggio al giorno, il che equivale alla pro-      l’Europa avrà bisogno di circa 600 GWe di
duzione petrolifera dell’Iran, terzo esportatore     nuova potenza installata, cioè l’equivalente
mondiale di greggio. Se poi in tutta l’area          di 500 nuovi reattori nucleari (di solito,
OCSE si usassero automobili di ultimissima           una singola centrale ha due o più reattori),
generazione, da 20 km con un litro, il               il tutto per un investimento di mille miliardi
risparmio globale sarebbe di 10 mb/g, pari           di euro. Attualmente, circa la metà dei paesi
alla produzione dell’Arabia Saudita, numero          dell’UE dispongono di impianti nucleari.
uno mondiale del petrolio, e qualcosa di più         Se l’Italia ha lasciato il nucleare, e Germania,
di quanto consumano Cina e India messe               Svezia e Belgio hanno deciso un’uscita
assieme. Se poi gli americani regolassero            graduale (ma finora hanno chiuso solo pochi
il riscaldamento e l’aria condizionata secondo       reattori), Francia e Finlandia stanno costruendo
criteri europei, ci sarebbe un ulteriore rispar-     reattori di nuova generazione, mentre nel
mio di 5 mbg, che sommati ai precedenti 10           Regno Unito un recente documento governa-
mbg porterebbero ad un risparmio complessivo         tivo potrebbe aprire la via alle industrie
pari al 15-20 per cento dei consumi petroliferi      private per lo sviluppo, la costruzione e la
globali.                                             gestione di nuove centrali elettro-nucleari.
Quello che è sbalorditivo in questi esempi
ripresi da Scaroni è che essi riguardano solo        Il secondo problema riguarda la crescita
i risparmi teorici possibili usando autovetture      spettacolare, nel mondo e in Europa, dei
già esistenti e regolando meglio i caloriferi        consumi di gas naturale, tanto che forse
e i condizionatori americani, senza bisogno          si può già parlare del prossimo inizio
di drastiche misure di austerity, di rivoluzioni     di una nuova era nell’industria dell’energia -
industriali o di soluzioni avveniristiche.           l’era del gas. Secondo alcune proiezioni,
Tutto ciò attiene anche alla sicurezza europea,      nei prossimi 25 anni, mentre la domanda
perché minori consumi a parità di prodotto           globale di energia primaria crescerà del 60
riducono l’esposizione dell’UE alle incertezze       per cento, il fabbisogno mondiale di gas
di ogni genere derivanti dalla dipendenza            naturale aumenterà dell’80 per cento,
dalle importazioni in una fase storica di            col che, la quota del gas naturale nei consumi
crescente competizione internazionale per            totali di energia, da poco più del 20 per cento
gli approvvigionamenti e di forte ripresa            (dato del 2002) salirà al 25 per cento entro
del valore strategico del petrolio.                  il 2030. Dopo il 2010, il gas supererà
                                                     il carbone e salirà al secondo posto, dopo
Fra i tanti problemi relativi ai futuri approvvi-    il petrolio, nella graduatoria delle fonti
gionamenti energetici dell’Europa, ce ne sono        di energia primaria a livello globale.
due, in tema di fonti di energia primaria,           Secondo uno “scenario” proposto nel 2005,
che è bene ricordare sia pure brevemente.            il gas potrebbe persino superare il petrolio
Il primo, assai controverso, riguarda il nucleare.   come principale fonte di energia nel 2025.
E’ probabile che se ne tornerà a discutere           In Europa, il gas ha superato il carbone
molto presto. Intanto, la Cina ha in programma       già negli anni Novanta. Si prevede che nella
circa 30 nuove centrali nucleari, e negli            UE-30 (cioè l’UE a 25 più Bulgaria, Croazia,

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Romania, Serbia e Turchia) la quota del gas                            Tuttavia, nell’incipiente “nuova era” del gas
sull’energia totale, che all’inizio degli anni                         sta maturando una piccola rivoluzione
Settanta era sotto il 10 per cento e oggi è                            industriale ed economica, quella del Gas
poco più del 20 per cento, salirà entro il 2030                        Naturale Liquefatto, che potrebbe cambiare
al 30-35 per cento, cioè quasi agli stessi livelli                     in profondità il sistema globale del gas,
del petrolio. Dunque, l’ipotesi di un futuro                           renderlo più flessibile e sicuro, e favorire
sorpasso non è poi così fantascientifica.                              la formazione di un mercato del gas con
In quantità, il fabbisogno di gas in Europa                            un significativo grado di integrazione a livello
occidentale, attualmente sui 500 miliardi di                           mondiale. Col GNL, un paese importatore,
metri cubi all’anno, contro 300 miliardi all’ini-                      dipende molto meno dal legame rigido,
zio degli anni Novanta, salirà a 700 mld di mc/a                       via pipeline, con un numero molto ristretto
entro il 2020. Il problema è che la produzione                         di fornitori, e può in teoria rifornirsi dove
nell’UE-30 ha un tracciato quasi piatto, e nel                         vuole, quando vuole e quanto vuole, purché
caso britannico è in declino, anzi il Regno                            ci siano gli impianti necessari. Il rovescio
Unito torna ad essere importatore di gas.                              della medaglia, per gli importatori, è che il
Nel mare del Nord, il gas della Norvegia,                              GNL conferisce maggior flessibilità e libertà
che non fa parte dell’UE, è ancora in crescita                         d’azione anche agli esportatori.
ma si prevede un “picco” verso il 2010,                                La soluzione del GNL è obbligata per rifornire
dopodichè comincerà a calare. Di conseguenza                           mercati non raggiungibili con un sistema di
vi sarà un forte aumento delle importazioni.                           pipeline, perché oltremare o troppo lontani.
Un problema supplementare, che attiene                                 Il sistema GNL ha tre componenti principali:
soprattutto alla sicurezza, è che l’import                             impianti di liquefazione del gas nei paesi
europeo di gas si basa su un numero assai                              esportatori, navi speciali che trasportano
ridotto di fornitori. Non ci sono certo preoc-                         il gas liquefatto a bassissima temperatura,
cupazioni per la Norvegia le cui forniture                             e impianti di rigassificazione nei porti d’arrivo,
coprono il 13 per cento dei consumi, ed il 24                          oltre naturalmente alle necessarie reti di
per cento dell’import dell’UE. Tuttavia, se                            gasdotti, a monte (dai giacimenti agli impianti
si esclude la Norvegia, la quasi totalità delle                        di liquefazione) e a valle (dal porto di arrivo
rimanenti importazioni proviene da due soli                            ai mercati di consumo). Il tutto richiede
paesi fornitori: la Russia, che copre il 24                            investimenti molto elevati, talché il GNL
per cento dei consumi e il 44 per cento delle                          si è sviluppato lentamente, a partire dall’inizio
importazioni, e l’Algeria, rispettivamente                             degli anni Sessanta, rimanendo a lungo una
col 10 e poco più del 18 per cento.                                    nicchia di mercato per approvvigionamenti
In breve, questi due soli paesi, assieme,                              molto speciali (come nel caso del Giappone,
forniscono poco più del 60 per cento del gas                           che non ha altro modo di rifornirsi di gas
importato dall’UE. Una dipendenza che                                  naturale) e sulla base di contratti di fornitura
sembra destinata ad aumentare, e con essa                              di 15-25 anni. Uno dei primi impianti
i possibili problemi di sicurezza commerciale                          di liquefazione fu costruito nel 1964 dalla
e strategica delle forniture.                                          Shell ad Arzew, in Algeria. La prima nave
In futuro, tuttavia, l’UE potrà ricevere gas                           metaniera, costruita nel 1959, la “Methane
naturale dalla regione del Caspio/Asia centrale                        Pioneer”, era una nave cargo trasformata,
(Azerbaigian, Kazakistan, Turkmenistan)                                mentre la prima metaniera vera e propria,
e dal Medio Oriente/ Golfo Persico (Iran, Iraq),                       la “Methane Princess” entrò in servizio nel
con una complessa rete di gasdotti, molti                              1964 e operò fino al 1998.
ancora in progetto, alcuni diretti (ad esempio,
dal Kazakistan), altri attraverso la Turchia.                          Negli ultimi vent’anni i costi unitari di
Dal Nord Africa, l’UE potrà importare gas                              liquefazione e rigassificazione sono scesi
anche dalla Libia e dall’Egitto.                                       drasticamente, e il costo delle metaniere,
Per ora, l’Europa non ha molti gradi di libertà                        pur restando molto più elevato delle normali
in materia di gas naturale per scegliere e                             petroliere, si è quasi dimezzato rispetto
diversificare le fonti di approvvigionamento                           a dieci anni fa. Così, il sistema del GNL
e i modi di trasporto, perché nella stragrande                         ha cominciato ad espandersi rapidamente.
maggioranza dei casi, il gas viene trasportato                         Oggi, le grandi compagnie petrolifere investono
tramite gasdotti.                                                      miliardi di dollari in programmi GNL in
                                                                       Africa, Australia, Qatar, Qatar, Iran, Asia.
                                                                       La produzione, e il commercio, di GNL

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