PIANO STRATEGICO METROPOLITANO TORINO 2021|2023 - Economie e Società della Città metropolitana in una prospettiva globale 09 | 02
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PIANO STRATEGICO METROPOLITANO TORINO 2021|2023 Economie e Società della Città metropolitana in una prospettiva globale 09 | 02 | 2021
INDICE INDICE ................................................................................................................................. 2 1. LEGGERE LA CITTÀ METROPOLITANA ...................................................................... 3 1.1 Premessa e finalità delle analisi ................................................................................................................ 3 1.2 Metodologia .............................................................................................................................................. 4 2. ECONOMIE E SOCIETÀ DELLA CITTÀ METROPOLITANA ............................................... 5 2.1 Demografia ................................................................................................................................................ 5 2.2 Lavoro e formazione.................................................................................................................................. 8 2.3 Imprese, struttura industriale ed innovazione ....................................................................................... 12 2.4 Turismo .................................................................................................................................................... 38 2.5 Ambiente e Trasporti .............................................................................................................................. 40 3. LA CITTÀ METROPOLITANA NELLA MACRO-REGIONE DEL NORD .............................. 45 3.1. Torino e il Nord Italia ............................................................................................................................. 45 3.2 Una transizione lenta, un percorso incerto ............................................................................................ 53 2 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
1. LEGGERE LA CITTÀ METROPOLITANA 1.1 Premessa e finalità delle analisi Torino sta attraversando una fase, non semplice e neanche breve, di transizione rivolta a definire un modello di sviluppo urbano in grado di sostituire, o almeno completare, la tradizionale specializzazione industriale. Se è relativamente semplice individuare l’origine di questa transizione nel processo di deindustrializzazione degli ultimi decenni, molto meno evidente è individuare dove tale percorso sia diretto. Una pista da seguire è quella di interrogarsi sulle questioni centrali che strutturano le attuali dinamiche socio-economiche del territorio torinese. Gli aspetti demografici, le questioni connesse al lavoro e alla formazione, il ruolo del sistema imprenditoriale e dell’innovazione costituiscono gli aspetti su cui è più urgente concentrare l’attenzione sia dal punto di vista conoscitivo sia da quello delle politiche e delle azioni. La crescente rilevanza assunta dalle città nelle dinamiche economiche globali fornisce il quadro in cui si inserisce l’interpretazione della situazione socio-economica del territorio torinese e delle sue prospettive future. Le dinamiche dello sviluppo urbano a scala internazionale mostrano infatti come le aree metropolitane debbano confrontarsi necessariamente con l’esterno, sia esso l’esterno “prossimo” delle relazioni regionali sia quello “lontano” delle reti e dei flussi sovra-nazionali. Solo guardando oltre i confini del territorio metropolitano possiamo quindi, da un lato, capire la consistenza delle caratteristiche e delle dinamiche socio-economiche dell’area torinese e, dall’altro lato, immaginare possibili strategie di sviluppo per la città metropolitana di Torino, il suo territorio, le sue imprese, la sua popolazione. La transizione dell’area torinese appare ancora del tutto incompiuta. Sottoposto a una lunga e altalenante ristrutturazione, l’apparato produttivo e l’intera economia torinese hanno subito una metamorfosi che ha visto la progressiva perdita di centralità dell’industria automobilistica. A partire dalla metà degli anni Novanta, i cambiamenti dell’area torinese sembrano indicare una evoluzione positiva della transizione economica, anche grazie all’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali del 2006 e al connesso potenziamento dell’offerta turistica, nonché allo straordinario impatto “materiale” del Programma Olimpico, in particolare su alcune parti del comune centrale. La necessità di governare il passaggio dall’industria al terziario avanzato all’interno del sistema metropolitano si avvia inoltre con l’elaborazione dei diversi piani strategici che si concentrano sull’obiettivo di invertire il declino della città-fabbrica: dapprima attraverso il superamento degli assetti fordisti dell’economia e della società (Torino Internazionale, 2000), poi individuando nel paradigma dell’economia della conoscenza la chiave di volta della Torino del XXI secolo (Torino Internazionale, 2006) per puntare, infine, sulla “nuova manifattura” connessa a un paradigma neo-industriale che mira a recuperare valori e contenuti della legacy industriale tradizionale declinandoli in forme innovative (Pasqui e Calvaresi, 2014), anche in relazione alla qualità dei consumi e del tessuto commerciale legato al cibo e all’efficienza tecnologica della smart city (Associazione Torino Internazionale, 2015). In questo processo di cambiamento, un ruolo positivo è quello svolto dagli atenei torinesi. Politecnico e Università rappresentano una 3 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
componente dinamica del sistema torinese, con una presenza tradizionalmente forte del Politecnico in campo industriale, ma con una capacità crescente dell’Università di affermarsi come vettore di innovazione e attore del trasferimento tecnologico. Nel complesso, la transizione dell’economia torinese risulta però faticosa e lenta, anche per effetto della crisi del 2008, che ha colpito duramente l’area. Rispetto a un decennio fa, la Torino odierna è più anziana, con un’età media della popolazione nel 2019 di 46,7 anni, e più povera, con un PIL per abitante stimato di circa 27 mila euro all’anno (anno 2020), una cifra modesta non solo in generale, ma soprattutto se paragonata al valore del PIL pro capite di Milano (49 mila euro) (dati Eurostat). Se questa è, in estrema sintesi, la situazione di partenza con la quale il Piano Strategico Metropolitano deve misurarsi: solo a partire dal confronto con le questioni chiave della situazione economica e sociale del territorio è possibile mettere in atto strategie efficaci per ridefinire il ruolo della città metropolitana nelle geografie allargate dei flussi e delle relazioni sullo sfondo del mutamento, ormai compiuto, del Nord industriale. Nei paragrafi seguenti sarà quindi sviluppata un’analisi dei temi centrali che attraversano le dinamiche socio-economiche del territorio della Città Metropolitana di Torino considerati come opportunità e vincoli per la definizione delle strategie di sviluppo. L’analisi condotta si svolge principalmente su un piano descrittivo, concentrandosi su temi e questioni che interessano ambiti anche non direttamente connessi al perimetro del mandato istituzionale della città metropolitana. Tale scelta deriva dalla considerazione che il processo di definizione del Piano Strategico Metropolitano deve tenere conto sia delle caratteristiche di fondo dell’economia e della società del territorio metropolitano sia delle strette interdipendenza fra una molteplicità di aspetti e impatti, di carattere diretto e indiretto, che le azioni messe in atto potranno generare (ad esempio, le relazioni fra servizi sanitari e rete infrastrutturale; fra scelte urbanistiche e impatto sul tessuto economico). 1.2 Metodologia L’analisi è concentrata su tre aspetti chiave: demografia; lavoro e formazione; trasformazione industriale e innovazione, cui seguono altri dati relativi ad alcune questioni rilevanti (turismo, ambiente e trasporti). Per una corretta collocazione delle questioni nei trend globali, l’analisi è per lo più condotta in termini comparativi, mettendo cioè a confronto l’area metropolitana di Torino con una selezione di città metropolitane europee e italiane simili per storia e traiettoria economica. Le città metropolitane sono state selezionate a seconda delle esigenze analitiche e quindi il benchmark scelto varia per ogni questione analizzata. L’arco temporale ricompreso nelle analisi è tra il 2000 e il 2020. La scala adottata nello studio è prevalentemente quella metropolitana (NUTS 3). In alcuni casi, si farà anche riferimento alla scala regionale (NUTS 2) in quanto più rilevante per l’osservazione di fenomeni economici che hanno caratteri sistemici e si articolano su una scala superiore a quella metropolitana. 4 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
2. ECONOMIE E SOCIETÀ DELLA CITTÀ METROPOLITANA 2.1 Demografia Dal 2015, la popolazione della Città Metropolitana di Torino presenta una lieve, ma costante, diminuzione. Tale andamento non è però omogeneo. Negli ultimi anni, la popolazione del comune centrale è diminuita in modo anche significativo; al contempo, la popolazione residente nella cintura metropolitana è rimasta sostanzialmente stabile. Nell’arco del ventennio 1998-2018 la popolazione del capoluogo piemontese ha subito una diminuzione del 2%. Tra il 2015 e il 2019, la popolazione dell’intera area ha registrato un tasso di crescita pari a -1,31%, che assume però un valore pari a -0,74% se guardiamo solo i comuni della cintura. Fra il 2009 e il 2019, i dati confermano la stagnazione della popolazione dell’area torinese, mentre altre città metropolitane italiane, in particolare Roma, Milano, Firenze e Bologna, ed europee, come Tolosa, Monaco o Lione, registrano incrementi percentuali del numero di abitanti (dati Istat ed Eurostat). Il saldo naturale della popolazione dell’area torinese è, nel 2019, negativo (pari -5,04 su 1000 abitanti), distante dal dato nazionale (-3,56) e significativamente peggiore rispetto ai valori registrati in altre città metropolitane italiane, quali Milano (-2,15) o Napoli (-0,21). Sempre nel 2019, Torino ha registrato un indice di natalità pari a 6,5 (per 100 abitanti) e un indice di mortalità di 11,6 (per 1000 abitanti), evidenziando cifre negative per quanto riguarda sia il tasso di crescita naturale (-5,1) sia il tasso di crescita totale (-4,0) (dati Istat). Anche per quanto riguarda il saldo migratorio, i dati del territorio torinese indicano valori ridotti rispetto ad altre città metropolitane. Il tasso migratorio (rapporto tra saldo migratorio e popolazione media per 1000) per la Città Metropolitana di Torino nel 2019 è pari a +1,37, in aumento rispetto al -0,35 del 2015, ma distante dai valori di Bologna e Milano che si attestano attorno a + 7. L’area torinese è quindi, nel complesso, sempre meno attrattiva. Per ciò che riguarda il numero di stranieri, a inizio 2020 la Città Metropolitana di Torino conta 210.973 residenti stranieri, vale a dire più della metà di quelli residenti nell’intero Piemonte, con una forte concentrazione nel comune capoluogo (Tabella 1). Tabella 1 - Residenti stranieri Piemonte e Città Metropolitana in data 1 gennaio 2020 (fonte Istat) Maschi Femmine Totale Piemonte 196.678 215.258 411.936 Torino CM 99.396 111.577 210.973 Torino città 59.525 64.134 123.659 Resto CM 39.771 47.443 87.314 I valori del saldo naturale e del saldo migratorio si traducono nel progressivo invecchiamento della popolazione. L’indice di vecchiaia (cioè il rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni) è, nell’area torinese, pari a 206,1% nel 2019, a fronte di un dato nazionale di 5 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
178,4%. Una situazione che tende a peggiorare: nel 2010, lo stesso indice era pari a 171,2% per Torino e 144,5% per l’Italia. Tra le città metropolitane italiane, solo Genova presenta valori più elevati. Anche l’indice di dipendenza strutturale, cioè il rapporto tra popolazione in età non attiva e popolazione in età attiva, è a Torino peggiore della media italiana: nel 2019, per la città metropolitana di Torino, è pari a 61,1%, mentre in Italia è del 56,6%. I dati della città metropolitana di Torino indicano inoltre, nello stesso anno, una incidenza della popolazione oltre i 65 anni pari al 25,3%, a fronte del 17,1% di Lione, 17,4% di Manchester, 19,8% di Stoccarda e 23,1% di Bilbao (Fonte Eurostat). Di converso, a Torino, la popolazione più giovane è in calo: fra il 1997 e il 2017, l’area torinese perde il 3,7% dei giovani fra i 15 e i 24 anni, a fronte del lieve incremento dei più giovani a Stoccarda (+2,2%) e Manchester (+2,1%) (-7%) (dati Eurostat - Urban Audit). Così come il calo demografico non è omogeneamente distribuito nell’area metropolitana, anche il processo di invecchiamento della popolazione non è uniforme. Nel complesso, si delinea un possibile spostamento dei pesi all’interno del territorio metropolitano con un progressivo “appiattimento” delle differenze interne e il progressivo indebolimento del “motore” metropolitano, anche in relazione alla lieve differenza tra il reddito medio del capoluogo e quello del resto della città metropolitana. Tabella 2 - Popolazione Città Metropolitana di Torino, anno 2020 (dati Istat) Popolazione 0-14 15-65 anni 65+ anni anni Torino 2.252.379 279.124 1.398.000 575.255 Grafico 1 - Tasso di crescita della popolazione 2002-2019 (benchmark europeo) 6 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Grafico 2 - Incidenza della popolazione 15-65 anni (benchmark europeo) Questioni principali 7 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Il calo demografico è una questione ormai consolidata della città metropolitana di Torino. Il confronto con altre città metropolitane in Italia e in Europa mette in evidenza un rilevante processo di invecchiamento della popolazione torinese, con un effetto di contrazione particolarmente pronunciato sulla fascia di età 15-64 anni. Il processo di relativo invecchiamento della popolazione non è uniforme sul territorio della città metropolitana, con ripercussioni sulle opportunità di sviluppo economico locale. In anni recenti si evidenzia una tendenza verso lo spostamento della popolazione da Torino città verso altre aree della città metropolitana. Ciò richiede una riflessione sulla natura e l’organizzazione dei servizi per i cittadini. In tale contesto, ad esempio, hanno un valore particolarmente strategico gli investimenti per l’attrazione e il supporto dei giovani nella città metropolitana così come una riconsiderazione della mobilità e dei servizi che possono meglio conciliare le attività lavorative e quelle famigliari. Se lo spostamento di popolazione dall’area centrale verso altri comuni della città metropolitana può migliorare l’impianto socio-economico delle aree di affluenza, ciò potrebbe creare in futuro problemi legati alla fornitura di servizi in aree a bassa densità. Siamo di fronte ad un territorio che dovrà dare risposta ad un processo di invecchiamento della popolazione, garantendo servizi e welfare capillare e politiche di attrazione e supporto per i giovani e per le famiglie. 2.2 Lavoro e formazione Come notato nella precedente sezione, la Città Metropolitana di Torino è caratterizzata da una popolazione con una ormai consolidata tendenza all’invecchiamento, con una conseguente bassa incidenza del numero dei giovani fino a 25 anni. Questi dati si aggravano ulteriormente se si osservano le percentuali che concernono la disoccupazione. Nella Città Metropolitana di Torino, nel 2019, il 28,8% dei giovani fino a 25 anni è disoccupato, una cifra che se da una parte mostra un recupero rispetto al forte crollo del 2014, anno in cui la percentuale della disoccupazione giovanile sfiorò il 50%, rimane significativamente più alta rispetto a quella di altre città europee e italiane. Manchester e Lione presentano un tasso di disoccupazione giovanile significativamente inferiore rispetto al dato torinese; Milano e Bologna hanno rispettivamente un valore di 18,1% e 18,8% nel 2019 (dati Istat). Se prendiamo a riferimento il tasso di disoccupazione complessivo, Torino registra, nel 2019, un valore del 7,8% (rispetto al 10% medio nazionale), significativamente superiore rispetto a Milano (5,1%) o Bologna (3,3%). Anche rispetto al benchmark europeo la situazione torinese appare problematica: rimane infatti marcato il distacco con città metropolitane come Manchester e Stoccarda, che mostrano cifre nel migliore dei casi dimezzate rispetto all’8,4% di Torino. D’altro canto, si nota invece come città spagnole come Valencia e Bilbao mostrano tassi di disoccupazione sulla stessa linea, o perfino notevolmente superiori, a quelli torinesi. I dati di BES-ISTAT sottolineano un ulteriore aspetto: nel 2019, l’incidenza di NEET a Torino, cioè la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono più inseriti in un percorso di studio o formazione, è pari al 16,1% (media italiana 22,2%), rendendo ancora più evidente l’urgenza di azioni finalizzate alla formazione e al rapporto fra formazione e mercato del lavoro, in particolare per i più giovani. 8 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Tabella 3 - Disoccupazione 15 - 74 anni 2019 (benchmark europeo, dati Eurostat) Torino 8,4% Lione N/D Stoccarda 2,6% Manchester 4,6% Valencia 13,7% Bilbao 10,6% Porto 7,2% Tabella 4 - Disoccupazione 15 - 24 anni 2019 (benchmark europeo, dati Eurostat) Torino 28,8% Lione 17,0% Stoccarda N/D Manchester 16,1% Valencia 28,9% Bilbao 35,5% Porto 17,4% Tabella 5 - Disoccupazione 15 - 74 anni 2019 (benchmark italiano, dati Istat) Torino 8,4% Milano 5,9% Genova 10,0% Venezia 6,1% Bologna 4,5% Roma 9,1% Napoli 23,3% Bari 11,9% Tabella 6 - Disoccupazione 15 - 24 anni 2019 (benchmark italiano, dati Istat) Torino 28,8% Milano 18,1% Genova 26,6% Venezia 21,4% Bologna 18,8% Roma 29,2% Napoli 53,4% 9 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Bari 32,2% A fronte della problematica situazione occupazionale, il settore della formazione presenta luci e ombre. L’incidenza di laureati nella fascia di popolazione tra i 25 e 39 anni colloca Torino (30%) sopra la media italiana (27,2%), ma relativamente distante da altre aree metropolitane della macro-regione del Nord Italia come Bologna (41,3%) e Milano 40,4% (dati BES ISTAT). L’indicatore attuale testimonia però un miglioramento: nel 2015, l’incidenza di laureati nell’area torinese era pari al 24,5%. Del resto, gli atenei torinesi vedono aumentare i loro iscritti, con una forte capacità di attrazione a livello nazionale e internazionale, anche in un periodo caratterizzato, a livello nazionale, dalla riduzione del numero dei nuovi studenti universitari. Nel 2019, oltre 120.000 studenti sono iscritti negli atenei torinesi che hanno mostrato ottimi andamenti negli ultimi anni (Università di Torino +26% nel decennio 2009- 2019; Politecnico +29,5% nel decennio 2009-2019, dati Miur). Gli atenei torinesi vantano inoltre valori notevolmente positivi riguardo alla possibilità di trovare lavoro una volta terminati gli studi. Come indicano i dati di AlmaLaurea (2020), i laureati di primo livello dell’Università presentano un tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo di studio pari al 78,8% (rispetto al 74,1% a livello nazionale), e il tasso arriva al 75,9% dopo la laurea di secondo livello (a fronte del 71,7% a scala nazionale). Per quanto riguarda il Politecnico, se il tasso occupazionale al termine della laurea di primo livello è molto simile al precedente (78,7%), più alto è il valore nel caso della laurea di secondo livello: il 90,5% dei laureati dichiara di avere trovato lavoro a un anno dal conseguimento del titolo. I due atenei mostrano inoltre una forte capacità attrattiva regionale e internazionale. L’Università di Torino conta il 14,8% di laureati triennali provenienti da fuori regione e ben il 38,1% tra i magistrali. Il Politecnico conta 9,9% di studenti stranieri in totale, cifra che si alza al 12,7% se si tiene conto soltanto delle lauree magistrali, distaccandosi notevolmente dal 5,5% nazionale. Un dato positivo viene anche dalla scolarizzazione secondaria in cui si registra una forte crescita passando dall’80% del 1998 all’attuale 96% (dati Ires Piemonte). L’aumento è particolarmente consistente per quanto riguarda gli studi liceali che raccolgono circa il 57% degli studenti delle scuole secondarie torinesi (con il 28,1% degli iscritti nei licei scientifici, il 9,2% in quelli linguistici e l’8,8% nei licei delle scienze umane) a fronte del 43,1% degli iscritti negli istituti tecnici e professionali (precisamente 30,7% ai primi e il 12,4% ai secondi) (dati relativi all’anno scolastico 2018/19, SIDI-MIUR e Regione Piemonte). Qui è interessante notare come la riduzione del numero di studenti iscritti in percorsi tecnici e professionali possa associarci alla scarsità di capitale umano necessario per una ristrutturazione e trasformazione del settore industriale, con la necessità di ampliare l’offerta di capitale umano che abbia come obiettivo l’inserimento lavorativo in questi segmenti. Da sottolineare anche la relativamente bassa differenza tra il reddito medio del capoluogo di Torino rispetto al resto dell’area metropolitana; tale differenza assume rilievo quando messa a confronto con il benchmark italiano in cui i redditi medi dei capoluoghi normalmente superano in maniera più significativa quelli del resto dell’area (Tabella 7). Se da una parte Torino ha seguito l’aumento del reddito medio che ha caratterizzato le città metropolitane italiane dai primi anni del nuovo secolo, il capoluogo 10 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
piemontese non presenta invece gli stessi numeri di queste per quanto concerne il divario di reddito del capoluogo e il resto dell’area metropolitana. Ciò suggerisce una certa debolezza di Torino nell’esercitare un ruolo di leadership economica e un conseguente effetto trascinatore all’interno dello spazio metropolitano, fatto che risalta anche nell’analisi di altri indicatori socio-economici all’interno di questo documento. Le difficoltà attraversate dalla Città Metropolitana di Torino sono evidenziate anche dai dati relativi agli sfratti; quando messa a confronto con le altre città metropolitane emerge un numero decisamente alto di sfratti (Tabella 8), elemento che è evidenziato in maniera particolarmente decisa quando di osserva il numero di provvedimenti di sfratto emessi nell’anno 2018 (3.468), che risulta nettamente superiore a quello di Milano (2.566) (dati Ministero dell’Interno). L’incremento percentuale dei provvedimenti di sfratto è anch’esso rilevante con il 33,49% in più rispetto all’anno precedente, contribuendo a mostrare un panorama di forte crisi socio-abitativa all’interno della Città Metropolitana. Tabella 7 - Reddito complessivo (Irpef) medio per contribuente città metropolitane, anno fiscale 2018 (dati Istat) Milano 29.140 Bologna 25.827 Roma 24.836 Firenze 23.919 Torino 23.815 Genova 23.434 Venezia 22.188 Cagliari 21.395 Napoli 18.268 Palermo 17.926 Bari 17.855 Catania 17.077 Messina 17.069 Reggio Calabria 15.380 11 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Tabella 8 - Sfratti nelle città metropolitane nel periodo gennaio-dicembre 2018 (dati Ministero dell’Interno) Provvedimenti di sfratto emessi Variazione % Variazione % Variazione % Richieste di Sfratti eseguiti Necessità locatore Finita locazione Morosità / Altra causa rispetto all'anno rispetto all'anno TOTALE rispetto all'anno esecuzione (*) (**) 2017 2017 2017 cap. resto prov. cap. resto prov. cap. resto prov. Torino 0 0 90 54 1,991 1,333 3,468 33.49 4,926 5.5 2,267 -18.69 Milano 66 43 150 106 1,025 1,176 2,566 -19.41 19,430 -14.94 2,845 593.9 Venezia 0 0 0 0 0 70 70 22.81 1,622 -25.32 357 -10.53 Genova 0 0 40 20 825 251 1,136 -4.7 2,022 -17.13 612 -10.26 Bologna 0 0 54 95 365 464 978 -22.32 3,670 -10.6 906 -1.52 Firenze 0 0 83 47 447 438 1,015 -9.21 3,494 -18.57 715 -17.72 Roma 152 0 306 41 4,457 1,157 6,113 -8.76 7,778 -2.87 2,150 -26.55 Napoli 65 0 207 149 1,561 1,520 3,502 -1.82 4,753 -10.78 1,463 -6.87 Bari 0 0 103 45 1,087 458 1,693 -19.46 3,830 76.17 466 -8.45 Reggio Calabria 0 0 0 0 0 0 0 0 -100 35 -14.63 Catania 0 4 0 1 0 31 36 -95.17 2,633 -24.36 485 -29.09 Messina 0 0 13 10 193 98 314 -7.1 263 15.35 109 7.92 Palermo 1,326 0 93 0 0 91 1,510 0.73 1,478 17.39 504 23.83 Cagliari 0 0 9 20 108 237 374 -0.53 502 -25.3 143 -24.34 (*) presentate all'Ufficiale Giudiziario (**) con l'intervento dell'Ufficiale Giudiziario Questioni principali La disoccupazione costituisce un aspetto estremamente critico per la città metropolitana. Essa riguarda sia l’insieme della popolazione attiva di Torino sia soprattutto la popolazione giovanile, che presenta inoltre una bassa incidenza numerica sulla popolazione totale. Sul tema della disoccupazione, e in specifico della disoccupazione giovanile, Torino emerge in negativo nel benchmark europeo, in particolare per quanto riguarda il confronto con le città metropolitane nord europee. Nonostante l’aumento di iscritti nei maggiori atenei metropolitani, che denota una forte capacità di attrazione, Torino evidenzia da una parte un numero significativamente basso di laureati residenti e dall’altra un cospicuo aumento di iscritti agli atenei, elemento che sottolinea una sostanziale difficoltà a trattenere i nuovi laureati sul territorio. La scolarizzazione secondaria è invece cresciuta radicalmente evidenziando una tendenza per gli studi liceali rispetto a quelli tecnici e professionali. Come evidenziato nella sezione relativa all’innovazione e trasformazione digitale, si ribadisce l’importanza di iniziative di formazione per il life-long learning e l’upskilling nelle imprese. 2.3 Imprese, struttura industriale ed innovazione 12 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
2.3.1 La struttura delle attività economiche Il processo di deindustrializzazione che, negli ultimi decenni, ha coinvolto Torino e altre città europee di antica industrializzazione ha generato forti ripercussioni su varie filiere manifatturiere, con impatti negativi in termini occupazionali che appaiono ad oggi solo parzialmente riassorbiti dal cambiamento strutturale del tessuto economico verso altri settori. Fra le molteplici caratteristiche che connotano l’economia locale, la trasformazione strutturale del tessuto industriale e il ruolo dell’innovazione costituiscono gli aspetti centrali delle caratteristiche socio-economiche del territorio torinese così come gli elementi cardine per riflettere sulle dinamiche future del sistema economico locale e per ipotizzare possibili strategie di sviluppo. Nel 2019, il valore aggiunto procapite nell’area torinese è stato pari a 30,2Keur, in crescita rispetto al dato del 2015 (27,07Keur). Il dato del 2019 colloca Torino in sesta posizione rispetto ad altre città metropolitane italiane. Se disaggreghiamo questi dati, otteniamo la composizione delle attività economiche e la distribuzione del valore aggiunto. Gli ultimi dati disponibili da Eurostat indicano una incidenza del 23,1% per il comparto industria (20,3% per il sottocomparto della manifattura; 17,7% per il settore del commercio, trasporto e attività dei servizi di ristorazione; 7,8% per l’area dei servizi di informazione e comunicazione; 3,6% per il settore costruzioni; 5,6% per le attività finanziarie e assicurative, Tabella 9). Nell’interpretazione di tali dati è importante sottolineare come, rispetto al panorama Europeo, il comparto manifatturiero locale presenti ancora una incidenza significativa, anche dopo la contrazione acuita dalla crisi del 2008. In particolare, ricorrendo ad un campione benchmark europeo composto da città con una importante tradizione industriale, si nota la permanenza di un’incidenza rilevante di attività manifatturiera (Tabella 10), i cui sviluppi futuri appaiono però oggi fortemente condizionati dalla capacità di trasformazione digitale, recupero di produttività, innovazione tecnologica ed internazionalizzazione. Tabella 9 - Composizione del valore aggiunto delle imprese della città metropolitana di Torino (Fonte: Eurostat). Serie storica ultimi anni disponibili Macro-settore di attività economica 2017 2016 2015 (sezione della classificazione ATECO) Agricoltura, silvicoltura e pesca (A) 0,7% 0,7% 0,7% Industria: Estrazione di minerali da cave e miniere; Attività manifatturiere; Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; Fornitura di acqua; Reti fognarie, attività di gestione 23,1% 22,7% 22,0% dei rifiuti e risanamento (da B a E) di cui Attività manifatturiere (C) 20,3% 20,0% 19,1% Costruzioni (F) 3,6% 3,5% 3,7% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; Trasporto e magazzinaggio; Attività dei servizi di alloggio 25,4% 25,1% 24,8% e di ristorazione; Servizi di informazione e comunicazione (da G a J) di cui Commercio all'ingrosso e al dettaglio; Trasporto e magazzinaggio; Attività dei 17,7% 17,5% 17,4% servizi di alloggio e di ristorazione (da G a I) di cui Servizi di informazione e comunicazione (J) 7,8% 7,7% 7,4% Attività finanziarie e assicurative; Attività immobiliari; Attività professionali, scientifiche e 29,5% 30,0% 30,4% tecniche; Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (da K a N) 13 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
di cui Attività finanziarie e assicurative (K) 5,6% 5,7% 5,9% di cui Attività immobiliari (L) 12,8% 13,4% 13,4% di cui Attività professionali, scientifiche e tecniche; Noleggio, agenzie di viaggio, servizi 11,1% 10,9% 11,0% di supporto alle imprese (da M a N) Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione; Sanità e assistenza sociale; Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; Altre attività di servizi; Attività di famiglie e 17,6% 18,0% 18,4% convivenze; Organizzazioni ed organismi extraterritoriali (da O a U) di cui Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione; Sanità e assistenza sociale (da O a 13,5% 13,8% 14,1% Q) di cui Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; Altre attività di servizi; Attività di famiglie e convivenze; Organizzazioni ed organismi extraterritoriali (da 4,1% 4,1% 4,0% R a U) Totale 100,0% 100,0% 100,0% Tabella 10 - Evoluzione dell’incidenza del Valore Aggiunto Lordo nel settore industria e settosettore manifattura per un campione di aree metropolitane europee (anni 2000-2010- 2017). Fonte Eurostat Il discorso sulla deindustrializzazione di Torino ha certo ragione di esistere: tuttavia, il permanere di competenze industriali e tecnologiche rappresenta un aspetto di primaria rilevanza per l’orientamento di strategie di sviluppo del territorio. Da questo punto di vista, prima di procedere ad una analisi più dettagliata sul contesto industriale locale, è importate evidenziare degli elementi e politiche comuni alle aree europee, come Monaco e Stoccarda, che hanno visto una crescita del peso dei comparti manifatturieri avanzati. Tra gli elementi più importanti si possono annoverare: - Forti investimenti sulla formazione e sviluppo del capitale umano locale (declinate sia in termini di high-skills che di mid-skills; a queste seconda categoria fanno riferimento sia le lauree di tipo professionalizzante che la formazione vocazionale, orientate alla integrazione di conoscenze industriali tecniche e digitali). - Presenza locale di poli universitari di eccellenza. - Diversificazione tecnologica da parte delle imprese ed investimenti nella formazione in aree complementari a quelle industriali tradizionali e funzionali alla loro trasformazione (in particolare nei settori ICT e Software). La compresenza locale di basi di conoscenza 14 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
complementari ha anche favorito l’emergere di nuovi cluster industriali in aree quali robotica, aerospazio, biomedicale, che attingono a bacini di competenze diversificati. - Presenza di centri di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico orientati alla diffusione di tecnologie e pratiche innovative, anche verso la piccola e media impresa (per esempio il Fraunhofer Institute in Germania). – Presenza di grandi imprese capofiliera che hanno mantenuto localmente sia i propri centri di ricerca e sviluppo, sia parte delle attività di produzione e fornitori di primo livello. – Processi di aggregazione di imprese più piccole operanti lungo le filiere di fornitura e reshoring di attività produttive a maggior valore aggiunto; Tali elementi mettono in evidenza una serie di fattori e condizioni rilevanti per la trasformazione industriale. In particolare: - la diversificazione delle attività industriali su settori ed ambiti tecnologici complementari. - l’intensità di relazioni tra le imprese locali e con le istituzioni per la formazione e la ricerca. - Ruolo della media e grande impresa come catalizzatore dei processi di trasferimento tecnologico e trasformazione industriale. Per evidenziare il ruolo di questi aspetti nell’area torinese, si procederà ad analizzare la composizione del tessuto economico e produttivo locale in riferimento ai settori, alla dimensione di impresa e alla distribuzione geografica. Per approfondire il contributo di differenti settori economici all’economia locale, sono qui presentate una prima serie di statistiche basate su un campione di società di capitali con sede legale (o principale sede operativa) nella città metropolitana di Torino e che presentavano un fatturato di almeno 1 milione di Euro sull’ultimo bilancio (anno 2019). Tali analisi non considerano quindi le micro-imprese, la cui analisi è contenuta in successive tabelle. Nell’area torinese sono presenti circa 5.756 imprese con fatturato superiore a 1 milione di Euro (Fonte Bureau VanDick- Aida) al cui interno le imprese del comparto manifatturiero sono il 33%. L’incidenza del comparto manifatturiero aumenta se si considera l’incidenza occupazionale: in questo caso, il comparto manifatturiero conta per circa il 43%. In termini di fatturato aggregato delle imprese analizzate, il manifatturiero incide invece per il 54% del totale. Se ci concentriamo sulle 1897 imprese del macro settore manifatturiero (Tabella 13), il sistema torinese risulta essere caratterizzato da una netta prevalenza di imprese nella filiera dei mezzi di trasporto e dei macchinari (67% del fatturato del settore manifatturiero), seguita dai comparti dei lavorati metallici e delle materie plastiche e gomma (13% del fatturato del settore manifatturiero). L’ambito della trasformazione alimentare, qui associato ai sotto-settori food & beverage, presenta una incidenza complessiva di circa il 4,6%. La relativamente ridotta incidenza di questo ambito è in parte ascrivibile alla elevata frammentazione del settore, prevalentemente costituito da micro e piccole imprese. La rilevanza della componente manifatturiera del settore ICT è contenuta, a fronte di una più significativa incidenza di tale comparto nell’area dei servizi (si veda Tabella 11). La significativa concentrazione delle attività manifatturiere in un sottoinsieme di segmenti industriali espone il tessuto economico locale alla volatilità dei mercati internazionali rispetto a territori 15 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
caratterizzati da una maggiore diversificazione delle filiere produttive. Ciò si riflette anche nelle dinamiche dell’export. Nel 2019, valore dell’export del sistema economico della città metropolitana è pari a circa 18,5 miliardi di Euro, dato che colloca Torino in seconda posizione dopo Milano sia in valore assoluto sia in termini di incidenza sull’intero export italiano (3,9% sul totale italiano). Nonostante questo buon posizionamento, il valore dell’export risulta in diminuzione negli ultimi 5 anni. In particolare, tra il 2018 ed il 2019 si è registrata una contrazione del 5,9%. Tabella 11 - Distribuzione delle imprese per settore di attività nella Citta Metropolitana (campione di imprese con fatturato maggiore a 1 milione di euro). Percentuali relative al numero di imprese. Tabella 12 - Distribuzione delle imprese per settore nella Citta Metropolitana (campione di imprese con fatturato maggiore a 1 milione di euro nell’anno fiscale 2019). Percentuali relative al totale del fatturato per settore. 16 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Tabella 13 - Distribuzione delle imprese su setto-settori della manifattura (campione di imprese con fatturato maggiore a 1 milione di euro nel 2019). Percentuali relative al totale del fatturato per sottosettore. Nelle precedenti analisi sulla composizione industriale locale si è focalizzata l’attenzione sulle imprese con una soglia dimensionale minima (1 milione di Euro fatturato nel 2019). Nel seguito tali analisi sono 17 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
affiancate dall’osservazione dell’incidenza sul territorio anche delle piccole e micro-imprese (dati Infocamere). Il numero complessivo di imprese con sede legale in un comune della Città Metropolitana è pari a circa 219mila (primo trimestre 2020). Fra queste, circa 40mila imprese non dichiarano addetti; 236 hanno oltre 250 addetti, 1200 sono medie imprese (con un numero di addetti tra 50 e 250) e 8500 sono piccole imprese (con un numero di addetti fra 10 e 50) Per entrambi gruppi, Torino ed i primi 10 comuni della Città Metropolitana riportati in Tabella 14 contano rispettivamente il 50% ed il 65% delle imprese. Dal 2012, si registra inoltre una diminuzione nel numero di imprese attive: - 6,1% a Torino, a fronte del -3,9% a Bologna, -2,7% a Genova, +8,9% a Roma, + 7,6% a Milano (Dati Movimprese UnionCamere). La distribuzione dimensionale delle imprese locali mostra chiaramente la forte polarizzazione del tessuto imprenditoriale locale verso la micro impresa (che nel complesso conta per il 90% delle imprese presenti), con una distribuzione geografica sostanzialmente simile fra i diversi comuni (Tabella 14). La Tabella 15 presenta invece un raggruppamento dei dati di incidenza delle fasce dimensionali di impresa a livello di singola zona omogenea. Tabella 14 - Numero e quota relativa di imprese per classe dimensionale e comune. Dettaglio relativo ai primi 10 comuni per numero totale di imprese in base alla sede legale. Anno 2020. Comune Micro impresa Micro impresa Piccola impresa Media impresa Grande impresa Grande impresa Totale (0 addetti) (da 1 a 9 addetti) (da 10 a 49 (da 50 a 249 (da 250 a 499 (più di 500 addetti) addetti) addetti) addetti) 22,0% 73,1% 4,0% 0,5% 0,0% 0,0% Torino 106.914 (23.561) (78.233) (4.352) (624) (74) (70) 17,0% 78,2% 4,2% 0,4% 0,0% 0,0% Moncalieri 5.163 (879) (4.041) (218) (21) (2) (2) 15,6% 78,4% 5,0% 0,7% 0,0% 0,1% Rivoli 4.146 (648) (3.254) (209) (29) (2) (4) 17,4% 78,4% 3,4% 0,6% 0,0% 0,0% Pinerolo 3.541 (616) (2.776) (122) (23) (1) (3) 13,7% 82,1% 3,4% 0,5% 0,0% 0,0% Collegno 3.333 (457) (2.738) (116) (18) (3) (1) 12,7% 81,7% 4,4% 0,9% 0,0% 0,0% Settimo T.se 3.229 (413) (2.640) (144) (29) (2) (1) 14,0% 82,7% 2,7% 0,3% 0,0% 0,0% Chieri 2.989 (420) (2.474) (83) (10) (2) (0) 12,3% 83,5% 3,7% 0,3% 0,0% 0,0% Nichelino 2.620 (323) (2.189) (99) (9) (0) (0) 17,6% 76,7% 4,8% 0,6% 0,0% 0,1% Ivrea 2.495 (439) (1.914) (122) (16) (1) (3) 16,9% 79,1% 3,3% 0,5% 0,0% 0,0% Carmagnola 2.432 (412) (1.925) (81) (13) (0) (1) 14,2% 81,6% 3,5% 0,4% 0,0% 0,0% Altri 82.639 (11.773) (67.442) (2.951) (409) (33) (31) 18,2% 77,2% 3,8% 0,5% 0,0% 0,0% TOTALE 219.501 (39.941) (169.626) (8.497) (1.201) (120) (116) Tabella 15 - Numero e quota relativa di imprese per classe dimensionale. Dati raggruppati su zone omogenee in base alla sede legale. Anno 2020. 18 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Zona Micro impresa Micro impresa Piccola impresa Media impresa Grande impresa Grande impresa Totale omogenea (0 addetti) (da 1 a 9 (da 10 a 49 (da 50 a 249 (da 250 a 499 (più di 500 addetti) addetti) addetti) addetti) addetti) Torino 22,0% 73,1% 4,0% 0,5% 0,0% 0,0% 106.914 (23.561) (78.233) (4.352) (624) (74) (70) Area metr. di 14,0% 80,8% 4,3% 0,6% 0,0% 0,0% 17.319 Torino Ovest (2.433) (13.993) (754) (116) (12) (11) Area metr. di 14,5% 80,6% 4,2% 0,5% 0,0% 0,0% 19.981 Torino Sud (2.902) (16.104) (856) (100) (8) (11) Area metr. di 13,4% 80,6% 4,9% 0,8% 0,0% 0,0% 10.454 Torino Nord (1.403) (8.432) (521) (90) (6) (2) Pinerolese 15,5% 81,2% 2,7% 0,3% 0,0% 0,0% 12.702 (1.974) (10.319) (353) (48) (4) (4) Valli di Susa e 13,7% 82,8% 2,9% 0,4% 0,0% 0,0% 8.774 Sangone (1.208) (7.270) (255) (35) (2) (4) Ciriacese e 13,4% 83,1% 2,7% 0,5% 0,0% 0,0% 8.666 Valli di Lanzo (1.169) (7.205) (242) (44) (4) (2) Canavese 14,7% 80,6% 3,8% 0,7% 0,0% 0,0% 7.315 Occidentale (1.079) (5.899) (283) (51) (1) (2) Eporediese 15,9% 79,8% 3,7% 0,4% 0,0% 0,0% 8.307 (1.323) (6.631) (309) (38) (1) (5) Chivassese 15,0% 82,0% 2,7% 0,1% 0,0% 0,0% 7.951 (1.196) (6.524) (217) (9) (4) (1) Chierese e 15,2% 81,0% 3,1% 0,4% 0,0% 0,0% 11.118 Carmagnolese (1.693) (9.016) (355) (46) (4) (4) Totale 18,2% 77,2% 3,8% 0,5% 0,0% 0,0% 219.501 (39.941) (169.626) (8.497) (1.201) (120) (116) Rispetto ai dati complessivi sopra riportarti sulla distribuzione geografica delle imprese locali per fascia dimensionale nelle seguenti tabelle viene proposta una decomposizione per ambito settoriale. La lettura dei dati in Tabella 16 mostra come la polarizzazione della distribuzione dimensionale delle imprese non sia riconducibile a specifici settori, ma piuttosto un elemento trasversale ai diversi comparti, con relativamente ridotta variabilità. Si tratta di una condizione strutturale che deve necessariamente guidare le iniziative volte al recupero di produttività dell’economia locale. Per i singoli settori ATECO è stata inoltre realizzata una decomposizione sulle differenti zone omogenee, riportata in Tabella 17. Attraverso il confronto tra l’incidenza per una zona omogenea di uno specifico settore ATECO e l’incidenza presente a livello di intero territorio della Città Metropolitana, è possibile derivare una indicazione in merito al grado di sovra/sotto specializzazione industriale delle attività presenti nel territorio della zona omogenea stessa. Tale analisi è riportata nella successiva Tabella 18. Valori superiori (inferiori) all’unità indicano la presenza di una sovraspecializzazione (sottospecializzazione) della zona omogenea rispetto all’intera Città Metropolitana. La tabella è calcolata utilizzando come base dati tutte le imprese con almeno 10 addetti. Il grado di sovra/sotto specializzazione riflette quindi per una zona la presenza di specifici pattern distribuzione di imprese nei diversi macro-settori. 19 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
Tabella 16 - Numero e quota relativa di imprese per settore Ateco e classe dimensionale. Anno 2020. Settori ordinati per numero totale di imprese. Macro-settore Micro impresa Micro impresa Piccola impresa Media impresa Grande impresa Grande impresa Totale di attività (0 addetti) (da 1 a 9 addetti) (da 10 a 49 addetti) (da 50 a 249 addetti) (da 250 a 499 (più di 500 addetti) economica addetti) Commercio 9,7% 87,9% 2,3% 0,2% 0,0% 0,0% 100,0% all'ingrosso e al (5.209) (47.356) (1.237) (85) (6) (6) (53.899) dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Costruzioni 11,3% 86,0% 2,5% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% (3.716) (28.177) (811) (47) (1) (2) (32.754) Attività 8,7% 74,3% 14,0% 2,6% 0,2% 0,2% 100,0% manifatturiere (1.692) (14.517) (2.727) (514) (41) (42) (19.533) Attività 37,1% 62,2% 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% immobiliari (6.916) (11.588) (123) (5) (0) (1) (18.633) Attività dei 6,1% 88,1% 5,6% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% servizi di (962) (13.832) (886) (23) (3) (2) (15.708) alloggio e di ristorazione Agricoltura, 25,7% 73,8% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% silvicoltura e (3.008) (8.630) (59) (1) (0) (0) (11.698) pesca Attività 24,8% 70,3% 4,1% 0,6% 0,1% 0,1% 100,0% professionali, (2.727) (7.735) (456) (71) (9) (8) (11.006) scientifiche e tecniche Altre attività di 8,1% 90,5% 1,3% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% servizi (855) (9.587) (138) (12) (0) (0) (10.592) Noleggio, 13,5% 80,7% 4,6% 0,9% 0,1% 0,2% 100,0% agenzie di (1.301) (7.784) (446) (84) (14) (18) (9.647) viaggio, servizi di supporto alle imprese Trasporto e 6,5% 84,1% 7,7% 1,4% 0,2% 0,2% 100,0% magazzinaggio (401) (5.181) (472) (87) (10) (12) (6.163) Servizi di 21,5% 69,6% 7,0% 1,6% 0,2% 0,1% 100,0% informazione e (1.277) (4.127) (414) (92) (13) (5) (5.928) comunicaz. Attività 18,3% 79,8% 1,5% 0,3% 0,1% 0,1% 100,0% finanziarie e (1.061) (4.620) (87) (15) (4) (5) (5.792) assicurative Attività 32,0% 62,9% 4,3% 0,6% 0,0% 0,0% 100,0% artistiche, (847) (1.664) (115) (17) (1) (1) (2.645) sportive, di intrattenim. e divertimento Sanità e 15,4% 61,6% 15,2% 6,6% 0,7% 0,5% 100,0% assistenza (236) (941) (232) (101) (10) (8) (1.528) sociale Istruzione 21,2% 68,3% 8,7% 1,6% 0,3% 0,0% 100,0% (320) (1.034) (131) (24) (4) (0) (1.513) Fornitura di 63,9% 31,5% 3,7% 0,5% 0,0% 0,5% 100,0% energia (280) (138) (16) (2) (0) (2) (438) elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di 9,9% 66,8% 17,9% 3,6% 1,0% 0,8% 100,0% acqua; reti (39) (262) (70) (14) (4) (3) (392) 20 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento Estrazione di 8,3% 70,0% 20,0% 1,7% 0,0% 0,0% 100,0% minerali da cave (5) (42) (12) (1) (0) (0) (60) e miniere Imprese non 78,5% 20,9% 0,6% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% classificate (9.075) (2.410) (64) (6) (0) (1) (11.556) TOTALE 18,2% 77,3% 3,9% 0,5% 0,1% 0,1% 100,0% (39.941) (169.626) (8.497) (1.201) (120) (116) (219.501) Tabella 17 - Numero e quota relativa di imprese per classe dimensionale e macro-settore di attività economica (sezione ATECO). Anno 2020. Settori ordinati per numero totale di imprese. Settore di Torino Area Area Area Pinero- Valli di Ciriacese Canavese Epore- Chivas- Chierese Totale attività (01) Torino Torino Torino lese Susa e e Valli di Occiden- diese sese e Carma- economica Ovest Sud Nord (05) Sangone Lanzo tale (09) (10) gnolese (02) (03) (04) (06) (07) (08) (11) Commercio 24,7% 28,1% 27,3% 27,3% 19,7% 22,1% 23,9% 22,9% 21,3% 23,9% 21,8% 24,6% all'ingrosso e al (26.453) (4.860) (5.457) (2.853) (2.500) (1.939) (2.069) (1.672) (1.768) (1.904) (2.424) (53.899) dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Costruzioni 12,7% 15,2% 15,8% 15,9% 16,4% 21,0% 20,4% 17,0% 16,8% 18,1% 17,5% 14,9% (13.589) (2.635) (3.159) (1.658) (2.084) (1.840) (1.767) (1.246) (1.398) (1.437) (1.941) (32.754) Attività 7,0% 11,3% 10,7% 13,4% 9,3% 10,1% 11,9% 12,6% 9,3% 9,0% 9,9% 8,9% manifatturiere (7.434) (1.954) (2.133) (1.405) (1.181) (882) (1.035) (922) (774) (716) (1.097) (19.533) Attività 11,4% 6,5% 6,3% 5,6% 6,0% 5,3% 4,9% 4,5% 4,7% 4,9% 6,0% 8,5% immobiliari (12.232) (1.123) (1.261) (589) (761) (467) (423) (327) (392) (392) (666) (18.633) Attività dei 7,7% 6,3% 6,1% 5,9% 6,7% 10,5% 6,8% 6,8% 7,2% 6,7% 5,2% 7,2% servizi di (8.212) (1.097) (1.212) (622) (851) (925) (585) (499) (600) (530) (575) (15.708) alloggio e di ristorazione Agricoltura, 0,4% 2,8% 6,1% 4,0% 19,4% 7,1% 10,5% 14,1% 15,0% 12,7% 16,5% 5,3% silvicoltura e (461) (488) (1.216) (423) (2.462) (625) (906) (1.032) (1.244) (1.006) (1.835) (11.698) pesca Attività 6,4% 4,7% 4,0% 3,4% 3,4% 3,2% 3,4% 2,9% 4,6% 3,5% 3,1% 5,0% professionali, (6.815) (807) (796) (354) (438) (284) (298) (214) (380) (278) (342) (11.006) scientifiche e tecniche Altre attività di 5,0% 5,0% 4,7% 5,0% 4,6% 4,3% 4,1% 5,0% 4,9% 4,5% 4,4% 4,8% servizi (5.332) (859) (944) (519) (583) (373) (357) (369) (411) (358) (487) (10.592) Noleggio, 4,7% 5,1% 4,6% 4,2% 3,3% 4,2% 3,2% 3,5% 3,6% 3,6% 4,0% 4,4% agenzie di (5.046) (883) (918) (439) (421) (367) (281) (255) (303) (286) (448) (9.647) viaggio, servizi di supporto alle imprese Trasporto e 2,9% 3,5% 3,8% 5,0% 1,5% 1,7% 2,4% 1,3% 1,6% 2,4% 2,2% 2,8% magazzinaggio (3.059) (603) (767) (527) (187) (151) (211) (95) (133) (190) (240) (6.163) Servizi di 3,5% 2,6% 2,0% 1,8% 1,2% 1,9% 1,5% 1,4% 2,7% 1,9% 1,5% 2,7% informazione e (3.782) (443) (399) (191) (156) (171) (133) (102) (225) (154) (172) (5.928) comunicaz. Attività 3,0% 2,7% 2,5% 2,2% 2,3% 2,0% 1,9% 2,3% 2,1% 2,4% 2,1% 2,6% finanziarie e (3.183) (470) (496) (230) (298) (176) (167) (169) (176) (191) (236) (5.792) assicurative Attività 1,3% 1,0% 1,0% 1,1% 1,2% 1,3% 0,9% 1,3% 1,4% 1,0% 1,1% 1,2% artistiche, (1.397) (176) (207) (110) (152) (110) (76) (96) (114) (80) (127) (2.645) 21 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
sportive, di intrattenim. e divertimento Sanità e 0,8% 0,5% 0,6% 0,6% 0,8% 0,6% 0,4% 0,7% 0,8% 1,0% 0,6% 0,7% assistenza (826) (89) (115) (60) (99) (49) (33) (52) (63) (77) (65) (1.528) sociale Istruzione 0,8% 0,5% 0,4% 0,4% 0,7% 0,9% 0,4% 0,6% 0,6% 0,5% 0,6% 0,7% (902) (92) (84) (37) (84) (76) (36) (44) (49) (41) (68) (1.513) Fornitura di 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,5% 0,3% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% energia (232) (23) (16) (12) (59) (23) (15) (11) (20) (14) (13) (438) elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 0,1% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% 0,2% 0,2% acqua; reti (134) (39) (60) (45) (19) (19) (15) (11) (12) (14) (24) (392) fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento Estrazione di 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% minerali da cave (16) (3) (5) (3) (14) (7) (2) (2) (4) (3) (1) (60) e miniere Imprese non 7,3% 3,9% 3,7% 3,6% 2,8% 3,3% 3,0% 2,7% 2,9% 3,5% 3,2% 5,3% classificate (7.796) (675) (736) (375) (353) (289) (257) (197) (241) (280) (357) (11.556) TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% (106.914) (17.319) (19.981) (10.454) (12.702) (8.774) (8.666) (7.315) (8.307) (7.951) (11.118) (219.501) Tabella 18 – Indicatore di specializzazione relativa delle zone omogenee per numero di imprese nei settori Ateco. Valori superiori (inferiori) all’unità indicano la presenza di una sovraspecializzazione (sottospecializzazione) della zona omogenea rispetto all’intera Città Metropolitana. Base campionaria per il calcolo degli indicatori: imprese nel primo trimestre 2020 con almeno 10 addetti. Settore di Torino Area Area Area Pinero- Valli di Ciriacese Canavese Epore- Chivas- Chierese attività (01) Torino Torino Torino lese Susa e e Valli di Occiden- diese sese e Carma- economica Ovest Sud Nord (05) Sangone Lanzo tale (09) (10) gnolese (02) (03) (04) (06) (07) (08) (11) Attività 0,682 1,299 1,284 1,434 1,220 1,282 1,525 1,791 1,143 1,061 1,388 manifatturiere Commercio 0,998 1,209 1,062 1,035 0,746 1,006 0,995 0,663 0,823 1,032 1,038 all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Attività dei 1,206 0,840 0,647 0,439 0,850 1,542 0,596 0,581 1,201 1,035 0,664 servizi di alloggio e di ristorazione Costruzioni 1,032 0,943 0,828 1,118 1,269 0,663 0,909 0,890 0,850 1,299 1,044 Trasporto e 1,039 0,651 1,596 1,188 0,711 1,040 0,878 0,355 0,484 1,110 0,836 magazzinaggio Noleggio, 1,257 0,871 0,635 0,857 0,821 0,537 0,605 0,472 0,951 0,842 0,519 agenzie di viaggio, servizi 22 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
di supporto alle imprese Attività 1,398 0,716 0,712 0,354 0,714 0,308 0,375 0,379 1,086 0,474 0,268 professionali, scientifiche e tecniche Servizi di 1,507 0,701 0,447 0,276 0,417 0,256 0,065 0,113 1,182 0,574 0,324 informazione e comunicaz. Sanità e 1,183 0,475 0,871 0,320 1,522 0,956 0,485 0,672 1,122 2,083 0,623 assistenza sociale Istruzione 1,232 0,490 0,513 0,807 0,917 1,478 0,428 1,112 0,354 0,541 1,528 Altre attività 1,099 0,964 0,611 1,284 0,648 0,000 1,814 0,786 1,126 0,860 0,972 di servizi Attività 1,419 0,498 0,380 0,479 1,269 0,501 0,508 0,660 0,420 0,321 0,725 artistiche, sportive, di intrattenim. e divertimento Attività 1,158 0,517 0,869 0,871 1,130 0,520 0,527 0,686 1,091 0,667 1,506 immobiliari Attività 1,346 0,601 0,826 0,145 0,875 0,605 0,919 0,797 0,507 0,387 0,656 finanziarie e assicurative Fornitura di 0,704 0,733 2,015 2,469 1,068 1,844 1,495 0,324 0,309 0,473 1,068 acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento Agricoltura, 0,453 0,556 1,358 0,535 2,024 1,678 2,835 2,456 1,876 0,717 4,048 silvicoltura e pesca Fornitura di 1,067 1,112 0,509 0,000 2,429 0,000 0,000 1,474 4,221 0,000 0,000 energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Estrazione di 0,746 1,711 0,784 1,234 1,868 5,163 0,000 0,000 0,000 3,308 0,000 minerali da cave e miniere I dati e le analisi sopra illustrate si basano sulla classificazione delle società in specifiche fasce dimensionali secondo quanto derivabile dalla base dati di Infocamere. A complemento di questa lettura aggiornata al 2020, si riportano nel seguito una serie di dati aggiuntivi tratti dallo studio condotto dalla Fondazione LINKS (Leading Innovation & Knowledge for Society) per il Piano Territoriale Generale Metropolitano, e specificatamente nell’Aggiornamento del Quadro del Sistema Produttivo e Socio- Economico della Città Metropolitana nell’anno 2019. I dati sono stati estratti da: Anagrafe delle attività economiche e produttive (CSI Piemonte), Database addetti I.N.P.S. (CSI Piemonte, e Database Camera di Commercio Torino. In questo caso i dati si basano sul numero di addetti ricondotti a specifiche unità 23 Piano Strategico Metropolitano Torino 2021-2023 Territori, Società ed Economie della Città Metropolitana in una prospettiva globale| DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ANALISI
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