Piano Metropolitano di Protezione Civile - Città Metropolitana di Napoli RELAZIONE GENERALE - Piano Metropolitano ...

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Piano Metropolitano di Protezione Civile
        Città Metropolitana di Napoli

              RELAZIONE GENERALE
                   FASCICOLO 3
                RISCHIO SISMICO
               RISCHIO VULCANICO

                  Giugno 2021
Piano Metropolitano di Protezione Civile - Città Metropolitana di Napoli RELAZIONE GENERALE - Piano Metropolitano ...
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli           Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

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Indice
  Indice .............................................................................................................................................................. 3
          A.2.3. Rischio Sismico ......................................................................................................................... 5
          A.2.4. Rischio Vulcanico .................................................................................................................... 30

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A.2.3. Rischio Sismico
Il rischio Sismico, determinato sulla base della combinazione di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione è
la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, alla capacità sismica
delle costruzioni e al livello antropizzazione.

Lo scenario dell’evento di riferimento è stato individuato seguendo le disposizioni contenute nelle Linee
Guida Regionali per la predisposizione dei Piani di Protezione Civile.

In assenza di informazioni specifiche riguardanti le caratteristiche dei singoli edifici, la valutazione delle
stesse, propedeutica alla stima della vulnerabilità sismica, è stata condotta sulla base dei dati provenienti
dal Censimento ISTAT dell’ottobre 2011. Tali dati, pubblicamente accessibili, sono forniti in forma
“aggregata” per Sezioni censuarie, consistono cioè nelle distribuzioni di alcuni parametri riguardanti la
popolazione e gli edifici ricadenti nella singola sezione.

Il territorio della città metropolitana è composto, in totale, da 10.080 Sezioni Censuarie, per ciascuna delle
quali sono disponibili i seguenti dati:

          Numero di abitanti;
          Edifici e complessi di edifici (totale);
          Edifici e complessi di edifici utilizzati;
          Edifici ad uso residenziale;
          Edifici e complessi di edifici (utilizzati) ad uso produttivo, commerciale, direzionale/terziario,
           turistico/ricettivo, servizi, altro;
        Tipologia strutturale:
               - Edifici in muratura portante;
               - Edifici in calcestruzzo armato;
               - Edifici in altro materiale (acciaio, legno, ecc.);
        Epoca di costruzione:
               - Edifici costruiti prima del 1919;
               - Edifici costruiti dal 1919 al 1945;
               - Edifici costruiti dal 1946 al 1960;
               - Edifici costruiti dal 1961 al 1970;
               - Edifici costruiti dal 1971 al 1980;
               - Edifici costruiti dal 1981 al 1990;
               - Edifici costruiti dal 1991 al 2000;
               - Edifici costruiti dal 2001 al 2005;
               - Edifici costruiti dopo il 2005;
        Numero di piani:
               - Edifici con un piano;
               - Edifici con 2 piani;
               - Edifici con 3 piani;
               - Edifici con 4 piani o più.
Dall’analisi delle distribuzioni dei dati si evince che per l’area della città metropolitana sono presenti
293.040 edifici destinati ad uso residenziale di cui il 47% in muratura portante ed il 43% in calcestruzzo
armato.

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               Figura 1 - Grafico suddivisione in percentuale degli edifici residenziali per tipologia strutturale.

Per quanto riguarda le epoche di costruzione il grafico dimostra chiaramente come solo il 4% dell’edificato
al 2011 sia post anni 2000, mentre le percentuali maggiori sono relative agli anni 71-80 (20%) e 61-70
(18%).

                Figura 2 - Grafico suddivisione in percentuale degli edifici residenziali per epoche costruttive.

Definizione delle classi di vulnerabilità dell’edificato

Per la derivazione degli scenari di danno sono state utilizzate le Matrici di Probabilità di Danno (DPM)
basate sui dati di danneggiamento degli edifici raccolti in seguito ai terremoti italiani degli ultimi 30 anni
(Zuccaro e Cacace, 2009). Le DPM considerano:
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      4 differenti Classi di Vulnerabilità, da A a D;
      6 livelli di danno (Damage States), da DS0 (nessun danno) - sino a DS5 (collasso).
In particolare, Zuccaro e Cacace (2009) fanno riferimento a Classi di Vulnerabilità, livelli di danno (Damage
States) ed Intensità Macrosismica (MS) definite in accordo a quanto riportato nell’European Macroseismic
Scale 1998 (Grünthal, 1998).La procedura utilizzata per la associazione delle Classi di Vulnerabilità agli
edifici residenziali segue la classificazione della Scala Macrosismica Europea, EMS-98 (Grünthal, 1998),
riportata nella figura seguente. Quest’ultima individua le Classi di Vulnerabilità suddividendole,
innanzitutto, in relazione alla tipologia strutturale (edifici in muratura, edifici in cemento armato, edifici in
acciaio o in legno). In secondo luogo, per ciascuna tipologia strutturale sono individuate delle ulteriori
sotto-classi in relazione alla tipologia di orizzontamento, per gli edifici in muratura, ed in relazione al grado
di progettazione antisismica, per gli edifici in calcestruzzo armato.

L’EMS-98 permette di assegnare un margine di discrezionalità nell’attribuzione della Classe di Vulnerabilità
(CdV) dell’edificio. Per ciascuna tipologia di edifici è possibile individuare la CdV (indicata in figura con un
cerchio). Nella stessa figura, con tratto pieno, se presente, è individuata una classificazione alternativa in
relazione a determinate caratteristiche dell’edificio che possono ridurre o aumentare la sua vulnerabilità, e
quindi modificare la Classe di appartenenza. Allo stesso modo, con linea tratteggiata, è riportata la CdV da
associare all’edificio in casi particolari, qualora si possa assumere che questo sia dotato di dispositivi e/o
che abbia determinate caratteristiche che possono modificare notevolmente la propria classe di
attribuzione. I fattori che permettono di individuare la CdV più probabile riguardano lo stato di
conservazione dell’edificio, la qualità della costruzione, fattori di irregolarità in pianta ed in elevazione, il
livello di progettazione sismico, ecc.

                 Figura 3 - Classi di Vulnerabilità secondo la European Macroseismic Scale (Grünthal, 1998).

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La procedura utilizzata per la definizione delle Classi di Vulnerabilità (CdV) degli edifici adottata nel
presente studio ha come unità di riferimento il “singolo edificio”. In relazione alla tipologia strutturale
verticale e all’epoca di progettazione/costruzione a ciascun edificio è associata una CdV.

La classe di vulnerabilità che viene assegnata agli edifici in calcestruzzo armato è determinata in funzione
del livello di progettazione antisismica dell’edificio. Tale livello è correlato all’epoca di
progettazione/costruzione dell’edificio e, pertanto, alle normative tecniche vigenti in quel periodo.

Per tali ragioni si presume che gli edifici costruiti precedentemente al 1981 siano stati progettati in assenza
di criteri sismici, così come riportato in Di Pasquale et al. (2005); gli autori affermano che solo gli edifici
progettati e costruiti successivamente alla Legge n.64/1974 e al corrispondente decreto attuativo D.M.
n.40/1975 situati in un Comune classificato in zona sismica possono resistere efficacemente ad azioni
indotte dai terremoti.

In definitiva, gli edifici progettati/costruiti prima del 1981 sono definiti da una CdV “C”, ovvero “B” nel caso
di cattivo stato manutentivo, in quanto, secondo la classificazione dell’EMS-98, siffatti edifici non sono stati
progettati per resistere ad azioni simiche (Reinforced Concrete RC frame without Earthquake-Resistant
Design ERD – Strutture a telaio senza progettazione antisismica). Viceversa, gli edifici progettati/costruiti
dopo il 1981, caratterizzati da un livello moderato di resistenza alle azioni sismiche (RC frame with
moderate ERD) sono definiti da una CdV “D”, ovvero “C” nel caso di cattivo stato di manutenzione. Da
un’attenta analisi bibliografica e, in particolare, dallo studio del “Censimento di vulnerabilità a campione
dell'edilizia corrente dei centri abitati, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e
Sicilia” https://emidius.mi.ingv.it/GNDT2/Pubblicazioni/Lsu_bis/sommario_Lsu_Bis_con_intestazione.html)
risulta che la la classe più bassa in cui ricadono gli edifici in calcestruzzo armato è la “B”. Nessun edificio in
c.a. ricade in classe A se non per delle eccezioni che non è stato possibile rilevare dal database dell’ISTAT.

La procedura per la definizione della CdV per gli edifici in muratura è meno esplicita e diretta rispetto al
caso degli edifici in cemento armato, a causa della mancata conoscenza di alcuni parametri utili a tal fine. Il
database ISTAT permette solo l’individuazione della tipologia strutturale, senza fornire informazioni sulla
tipologia di orizzontamento, né sulla qualità e tessitura della struttura portante. L‘assenza di queste
informazioni risulta pregiudizievole alla definizione della CdV per gli edifici in muratura, in accordo con la
classificazione dell’EMS-98. Per definire la CdV degli edifici in muratura si utilizzano, nel presente studio, le
statistiche riportate nel lavoro di Di Pasquale et al. (2006), che riporta la correlazione tra la CdV degli edifici
in muratura e l’epoca di costruzione dell’edificio, ottenuta da uno studio statistico di un campione di 50.000
edifici raccolti in seguito al terremoto dell’Irpinia, riportata nella seguente tabella.

                                Classe di Vulnerabilità
Anni di Costruzione
                                A                                 B                                 C

< 1919                          0.74                              0.23                              0.03
1919 - 1945                     0.52                              0.40                              0.06
1946 - 1960                     0.25                              0.47                              0.28
1961 - 1971                     0.04                              0.31                              0.65
1972 - 1991                     0.02                              0.19                              0.79
     Tabella 1 - Matrice di correlazione tra l’epoca di costruzione e la Classe di Vulnerabilità [da Di Pasquale et al. (2006)].

                                                                                                                         Pag. 8 di 52
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Pertanto è stato possibile attribuire ad ognuno degli edifici censiti nelle celle censuarie dell’ISTAT 2011 la
propria classe di vulnerabilità. Le modalità di attribuzione della classe e le caratteristiche dell’edificato per
ogni singola cella censuaria sono riportati negli shapefiles e nelle tabelle del Sistema Informativo
implementato a supporto del Piano. Il riepilogo di seguito riportato evidenzia come il 56% dell’edificato
rientri nella classe di vulnerabilità C.

                                        CdV A          CdV B           CdV C          CdV D
                         Tot            32781          57803           163747         38177
                         Tabella 2 - Riepilogo numero di edifici attribuiti ad ogni singola classe.

                                  Figura 4 - Grafico classe di vulnerabilità degli edifici

Definizione della pericolosità sismica

L’inquadramento sismogenetico e l’analisi storica dei terremoti che hanno colpito il territorio sono riportati
nel precedente paragrafo “Inquadramento sismogenetico e definizione del rischio”. A partire dalle suddette
informazioni, è stata attribuita ad ogni singola cella censuaria il valore di accelerazione massima su suolo
rigido e orizzontale (PGA), relativo al punto della griglia più prossimo alla stessa per il quale è stato
calcolato dall’INGV (web gis online dell’INGV di Milano) il valore di pericolosità sismica di base.

In funzione delle direttive delle Linee Guida Regionali 2013 sono stati considerati i due seguenti scenari di
riferimento:

       periodo di ritorno (TR) di 101 anni - relativo ad un‘emergenza di rilevanza locale effettuato in
        maniera cautelativa per un valore di intensità macrosismica IEMS pari a 7;
       periodo di ritorno (TR) 475 anni - relativo ad un‘emergenza di rilevanza nazionale effettuato in
        maniera cautelativa per un valore di intensità macrosismica IEMS pari a 8.

                                                                                                              Pag. 9 di 52
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Le cartografie prodotte (Tavole di pericolosità sismica) sono riportate in allegato.

Valutazione Scenari di danno

Poiché la finalità ultima di un Piano di Emergenza è la predisposizione delle azioni di intervento a farsi in
caso di evento si ritiene opportuno focalizzare l’attenzione sulla vulnerabilità dell’edificato. La valutazione
della vulnerabilità, intesa come la sua predisposizione ad essere danneggiato da un evento di sismico di una
fissata severità, ha l’obiettivo di definire un modello interpretativo capace di stimare un danno fisico (in
termini probabilistici) in funzione dell’intensità o della PGA/spettro.

Per la valutazione degli scenari di danno si utilizza una procedura probabilistica di simulazione Monte Carlo,
secondo la quale per ogni edificio generato, si identificano i parametri tipologici-funzionali dai dati ISTAT
2011 (tipologia strutturale, epoca di costruzione) relativi alla generica sezione censuaria; in relazione a
quest’ultimi si associa:

       la probabilità di appartenere ad una Classe di Vulnerabilità, variabile da “A” a “D”;
       le corrispondenti Matrici di Probabilità di Danno (DPM) relative a predefiniti livelli di danno
        (Damage States, DS).

In funzione delle DPM e dei parametri del moto del suolo sono ricavate le distribuzioni di danno (Del
Gaudio et al., 2017).

In Figura 5sono riportate le DPM di (Zuccaro e Cacace, 2009), per le 4 Classi di Vulnerabilità e per i 5 livelli di
danno (DS). In particolare, in (Zuccaro e Cacace, 2009) i livelli di danno (Damage States) e l’Intensità
Macrosismica (IEMS) sono definite in accordo a quanto riportato nell’European Macroseismic Scale 1998
(Grünthal, 1998).

             Figura 5 - Matrice di Probabilità di Danno Cumulata derivate da (Zuccaro e Cacace, 2009) per edifici

                                                                                                                    Pag. 10 di 52
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Nel dettaglio, nel caso di uno scenario macrosismico, una curva di vulnerabilità correla l’intensità ad un
istogramma di danno D ( 0,1,2, ,4,5), espresso dal danno medio (mean damage grade D –parametro
continuo 0 D 5) e da una appropriata distribuzione probabilistica. Questo approccio macrosismico è
basato sulla vulnerabilità osservata, in quanto tali curve sono ottenute, per classi di edifici, in funzione dei
dati rilevati durante i censimenti del danno in seguito ad eventi sismici di differente intensità.

I livelli di danno sono stati definiti in accordo con la recente scala macrosismica, in particolare con la EMS98
- European Macroseismic Scale - (Grunthal 1998):

       nessun danno;
       danno lieve;
       danno medio;
       danno grave;
       danno molto grave;
       collasso.

Per ogni intensità, il danno medio D (mean damage grade) può essere definito in funzione della
probabilità Pk di ogni livello di danno Dk.

Sarebbe possibile procedere ad una valutazione di tipo probabilistico e ricorrere alla seguente distribuzione
binomiale che stima la probabilità Pk (k=0,1,2,3,4,5) associate ad ogni livello di danno:

Si sottolinea che per applicare tale metodologia, sarebbe necessario provvedere ad un approfondimento in
campo, attuando una campagna specifica di rilevamenti.

Queste valutazioni possono essere utili per definire scenari più dettagliati, finalizzati, per esempio, ad
individuare la probabilità di collasso di ogni singolo edificio (P5) o la probabilità che un edificio sia
dichiarato inagibile dopo l’evento sismico (P3+P4+P5).

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          Figura 6 - Livelli di danno in funzione del materiale di costruzione degli edifici – costruzioni in muratura.

      Figura 7 - Livelli di danno in funzione del materiale di costruzione degli edifici – costruzioni in cemento armato.

                                                                                                                     Pag. 12 di 52
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La curva di vulnerabilità è definita da due parametri: l’indice di vulnerabilità V e un coefficiente di duttilità
Q, che dovrebbe essere valutato in funzione dei dati dell’edificio.

Il rilievo del danno dopo un evento sismico e la definizione di una scala macrosismica (EMS98) permette di
definire un modello di vulnerabilità osservazionale, attraverso la correlazione tra l’intensità I di un
terremoto e il danno medio D, che rappresenta il valore medio dell’istogramma di probabilità dei livelli di
danno Dk (k=0,1,2,3,4,5). Le curve di vulnerabilità sono definite come segue:

Come anticipato, il modello è definito da due parametri, l’indice di vulnerabilità V e l’indice di duttilità Q.
L’indice di vulnerabilità V varia tra 0 e 1 nel caso delle sei tipologie di edifici definite dalla scala EMS98; per
gli edifici in muratura, ad esempio, V è maggiore di 0.4. Nel caso delle chiese, V assume valori compresi tra
0.67 e 1.22. Un incremento pari a 0.16 significa che è necessario incrementare di un grado l’intensità del
terremoto per produrre lo stesso livello di danno.

L’indice di duttilità Q rappresenta il coefficiente di incremento di danno per un incremento dell’intensità. Se
Q = 2.3 (come per gli edifici) un livello di intensità corrisponde ad un livello di danno; valori maggiori di Q
sono tipici strutture duttili. Valori di riferimento per altre tipologie di edifici monumentali possono essere
dedotti dall’osservazioni dei danni a tali tipologie di edifici o in funzione di un giudizio esperto.

Pertanto, una volta nota la pericolosità sismica, si può calcolare il livello di danno atteso di ogni struttura
(scenario di danno) e definire una lista di edifici classificati in funzione del loro grado di vulnerabilità. Il
danno medio D, dato dalla precedente equazione, rappresenta un parametro sintetico per la definizione
dello scenario di danno.

Pertanto, per la definizione dello scenario di danno, una volta definita l’intensità Macrosismica di
riferimento (moltiplicando il fattore di amplificazione stratigrafica per la PGA su suolo rigido e poi
utilizzando la formula di Margottini, 1992) sono state utilizzate le Matrici di Probabilità di Danno (DPM),
basate sui dati di danneggiamento degli edifici raccolti in seguito ai terremoti italiani degli ultimi 30 anni e
proposte da Zuccaro e Cacace (2009).

Lo studio degli scenari di danno è stata effettuata suddividendo il territorio sulla base delle Sezioni
Censuarie. L’analisi dello scenario di rischio sismico è stato effettuato facendo riferimento alle linee guida
regionali considerando eventi con tempi di ritorno di 101 anni (generalmente associabile ad una emergenza
di rilevanza locale) e con un periodo di ritorno di 475 anni (generalmente associabile ad una emergenza di
rilevanza nazionale).

In pratica per il generico edificio lo scenario di danno è ottenuto seguendo i seguenti step:

       Definizione del valore dell’accelerazione massima su suolo rigido ed orizzontale (PGA) per lo
        scenario di riferimento, valutata per ogni singola cella censuaria;
       Definizione del valore del coefficiente di amplificazione stratigrafico (NTC 2018), in funzione delle
        caratteristiche geologiche del suolo per ogni singola cella censuaria (l’attribuzione è stata fatta sulla
        basa della digitalizzazione della carta geologica provinciale dove ad ogni litotipo è stata attribuita

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     Città Metropolitana di Napoli                                        Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

        una categoria di suolo di riferimento in funzione di una copiosa documentazione di riferimento
        basata su studi geologici allegati ai piani regolatori vigenti ed altri lavori a base geologica);
       Definizione della Classe di Vulnerabilità dell’edificio;
       Associazione delle curve di fragilità/DPM (Zuccaro & Cacace, 2009) per i 5 differenti livelli di danno
        (damage levels) alla Classe di Vulnerabilità dell’edificio;
       Calcolo dell’intensità Macrosismica attesa per lo scenario di riferimento: dalle curve di fragilità si
        valuta lo scenario di danno sismico dell’edificio.

L’analisi così descritta ha permesso di restituire le cartografie allegate che riepilogano, per ogni cella
censuaria, la percentuale di edifici residenziali inagibili sul totale della cella, per lo scenario TR 101 e TR 475.
I dati per ogni singola cella censuaria sono riportati anche negli shape filesdel Sistema Informativo
implementato a supporto del Piano.

In particolare, le tavole allegate permettono di valutare, per cella censuaria, le aree a maggior rischio (che
sono relative alle celle con maggior presenza di strutture e maggiormente vulnerabili).

La legenda delle Carte degli edifici inagibili a causa di un evento sismico (riportata nella figura seguente)
evidenzia a sinistra (colori pastello dal ciano al rosso) rappresentano i range delle percentuali di edifici
inagibili rispetto al totale di ogni cella censuaria, mentre a destra riporta con colori più scuri (dal verde
scuro al viola) la popolazione residente in media per ogni singolo edificio residenziale. Il calcolo degli
abitanti per edificio residenziale è stato effettuato sulla base di una media aritmetica in funzione del
numero di edifici rispetto al numero degli abitanti.

                           Figura 8 - Legenda della Carta degli edifici inagibili per rischio sismico

                                                                                                              Pag. 14 di 52
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Di seguito si riportano dati e grafici riepilogativi dei risultati ottenuti.

                   Figura 9 -Percentuale di edifici agibili, parzialmente agibili ed inagibili sul totale – TR101

       COMUNE                             Edifici agibili     Edifici parzialmente agibili             Edifici inagibili
       Acerra                             4375                1009                                     668
       Afragola                           4893                1270                                     1003
       Agerola                            1496                402                                      313
       Anacapri                           1333                388                                      331
       Arzano                             1827                500                                      422
       Bacoli                             2921                775                                      591
       Barano d'Ischia                    1998                514                                      369
       Boscoreale                         3038                804                                      627
       Boscotrecase                       1532                471                                      437
       Brusciano                          1391                367                                      284
       Caivano                            3229                879                                      710
       Calvizzano                         991                 229                                      157
       Camposano                          749                 189                                      136
       Capri                              1430                384                                      302
       Carbonara di Nola                  370                 89                                       59
       Cardito                            1404                357                                      257
       Casalnuovo di Napoli               2672                657                                      472
       Casamarciano                       467                 112                                      72
       Casamicciola Terme                 1467                411                                      339
       Casandrino                         973                 221                                      134
       Casavatore                         580                 137                                      92

                                                                                                                     Pag. 15 di 52
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      COMUNE                        Edifici agibili   Edifici parzialmente agibili     Edifici inagibili
      Casola di Napoli              416               109                              85
      Casoria                       3461              776                              494
      Castellammare di Stabia       2913              751                              566
      Castello di Cisterna          746               170                              111
      Cercola                       1113              264                              175
      Cicciano                      1444              377                              284
      Cimitile                      780               227                              197
      Comiziano                     232               64                               52
      Crispano                      908               197                              112
      Ercolano                      3389              1011                             920
      Forio                         3259              847                              619
      Frattamaggiore                1971              563                              468
      Frattaminore                  1111              296                              224
      Giugliano in Campania         8406              1766                             1019
      Gragnano                      2115              510                              333
      Grumo Nevano                  1122              278                              192
      Ischia                        2723              767                              634
      Lacco Ameno                   929               238                              168
      Lettere                       746               176                              111
      Liveri                        293               68                               43
      Marano di Napoli              3716              817                              500
      Mariglianella                 866               208                              141
      Marigliano                    3201              815                              591
      Massa di Somma                499               134                              107
      Massa Lubrense                2508              726                              628
      Melito di Napoli              1494              331                              214
      Meta                          545               178                              181
      Monte di Procida              1576              442                              375
      Mugnano di Napoli             2364              560                              382
      Napoli                        26617             7614                             6651
      Nola                          3696              938                              690
      Ottaviano                     3328              806                              558
      Palma Campania                1842              518                              447
      Piano di Sorrento             862               251                              227
      Pimonte                       653               166                              120
      Poggiomarino                  3047              737                              506
      Pollena Trocchia              1079              256                              170
      Pomigliano d'Arco             2831              803                              679
      Pompei                        2936              720                              486
      Portici                       1575              471                              418
      Pozzuoli                      5132              1230                             840

                                                                                                     Pag. 16 di 52
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      COMUNE                             Edifici agibili     Edifici parzialmente agibili            Edifici inagibili
      Procida                            1761                541                                     505
      Qualiano                           1828                420                                     260
      Quarto                             2666                621                                     385
      Roccarainola                       937                 222                                     148
      San Gennaro Vesuviano              1409                338                                     227
      San Giorgio a Cremano              988                 282                                     237
      San Giuseppe Vesuviano             3708                956                                     698
      San Paolo Bel Sito                 379                 99                                      80
      San Sebastiano al Vesuvio          747                 186                                     129
      San Vitaliano                      530                 140                                     110
      Sant'Agnello                       664                 196                                     176
      Sant'Anastasia                     2550                605                                     394
      Sant'Antimo                        2589                610                                     402
      Sant'Antonio Abate                 2503                568                                     348
      Santa Maria la Carità              1379                317                                     198
      Saviano                            2140                548                                     406
      Scisciano                          916                 228                                     160
      Serrara Fontana                    806                 244                                     220
      Somma Vesuviana                    4376                1055                                    724
      Sorrento                           1179                316                                     248
      Striano                            1185                280                                     183
      Terzigno                           2367                541                                     339
      Torre Annunziata                   2271                615                                     521
      Torre del Greco                    5391                1493                                    1189
      Trecase                            979                 279                                     237
      Tufino                             444                 130                                     117
      Vico Equense                       3178                741                                     475
      Villaricca                         2298                492                                     305
      Visciano                           693                 176                                     129
      Volla                              1440                323                                     196
     Tabella 3 - Elenco del numero di edifici agibili parzialmente agibili ed inagibili suddiviso su base comunale – TR101

                                          Totale Edifici agibili                   201.878
                                  Totale Edifici parzialmente inagibili            51.905
                                         Totale Edifici inagibili                  39.236
                                       Totale edifici residenziali                 293.020
           Tabella 4 - Valutazione del numero di edifici agibili, parzialmente agibili ed inagibili sul totale – TR101

                                                                                                                     Pag. 17 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli                                          Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

                Figura 10 -Percentuale di edifici agibili, parzialmente agibili ed inagibili sul totale – TR475

      COMUNE                                Edifici agibili     Edifici parzialmente agibili           Edifici inagibili
      Acerra                                3789                1161                                   1102
      Afragola                              4098                1418                                   1649
      Agerola                               1249                449                                    512
      Anacapri                              1084                427                                    542
      Arzano                                1504                552                                    694
      Bacoli                                2451                871                                    966
      Barano d'Ischia                       1696                582                                    604
      Boscoreale                            2542                900                                    1027
      Boscotrecase                          1215                508                                    716
      Brusciano                             1165                411                                    465
      Caivano                               2678                977                                    1164
      Calvizzano                            855                 262                                    259
      Camposano                             637                 215                                    222
      Capri                                 1193                429                                    495
      Carbonara di Nola                     319                 102                                    97
      Cardito                               1192                405                                    421
      Casalnuovo di Napoli                  2279                747                                    775
      Casamarciano                          404                 129                                    119
      Casamicciola Terme                    1208                454                                    556
      Casandrino                            851                 257                                    220
      Casavatore                            500                 158                                    151
      Casola di Napoli                      348                 122                                    139

                                                                                                                   Pag. 18 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli                                Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

      COMUNE                           Edifici agibili   Edifici parzialmente agibili   Edifici inagibili
      Casoria                          3017              900                            815
      Castellammare di Stabia          2456              846                            928
      Castello di Cisterna             647               197                            183
      Cercola                          961               304                            287
      Cicciano                         1216              424                            465
      Cimitile                         632               248                            323
      Comiziano                        192               71                             85
      Crispano                         801               232                            184
      Ercolano                         2715              1097                           1508
      Forio                            2756              958                            1012
      Frattamaggiore                   1615              621                            764
      Frattaminore                     932               332                            366
      Giugliano in Campania            7426              2078                           1688
      Gragnano                         1826              587                            545
      Grumo Nevano                     961               317                            314
      Ischia                           2239              847                            1037
      Lacco Ameno                      790               270                            275
      Lettere                          648               204                            182
      Liveri                           254               79                             70
      Marano di Napoli                 3256              952                            826
      Mariglianella                    745               238                            232
      Marigliano                       2717              923                            968
      Massa di Somma                   415               149                            175
      Massa Lubrense                   2038              795                            1030
      Melito di Napoli                 1301              383                            355
      Meta                             419               188                            297
      Monte di Procida                 1291              486                            615
      Mugnano di Napoli                2035              642                            629
      Napoli                           21638             8328                           10916
      Nola                             3133              1060                           1132
      Ottaviano                        2855              922                            916
      Palma Campania                   1505              569                            734
      Piano di Sorrento                694               273                            373
      Pimonte                          555               188                            197
      Poggiomarino                     2616              843                            830
      Pollena Trocchia                 932               294                            279
      Pomigliano d'Arco                2317              885                            1112
      Pompei                           2522              826                            794
      Portici                          1267              514                            684
      Pozzuoli                         4414              1408                           1379
      Procida                          1396              583                            828

                                                                                                    Pag. 19 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

    Città Metropolitana di Napoli                                          Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

       COMUNE                                 Edifici agibili     Edifici parzialmente agibili          Edifici inagibili
       Qualiano                               1594                488                                   426
       Quarto                                 2321                720                                   631
       Roccarainola                           808                 256                                   243
       San Gennaro Vesuviano                  1214                387                                   373
       San Giorgio a Cremano                  809                 311                                   388
       San Giuseppe Vesuviano                 3139                1082                                  1141
       San Paolo Bel Sito                     317                 111                                   131
       San Sebastiano al Vesuvio              639                 213                                   211
       San Vitaliano                          443                 156                                   180
       Sant'Agnello                           534                 213                                   289
       Sant'Anastasia                         2206                698                                   645
       Sant'Antimo                            2239                701                                   661
       Sant'Antonio Abate                     2187                662                                   571
       Santa Maria la Carità                  1201                369                                   325
       Saviano                                1809                619                                   666
       Scisciano                              782                 259                                   263
       Serrara Fontana                        645                 264                                   361
       Somma Vesuviana                        3759                1207                                  1189
       Sorrento                               984                 353                                   406
       Striano                                1025                323                                   300
       Terzigno                               2062                628                                   556
       Torre Annunziata                       1871                678                                   857
       Torre del Greco                        4468                1663                                  1941
       Trecase                                800                 307                                   388
       Tufino                                 357                 142                                   192
       Vico Equense                           2758                857                                   779
       Villaricca                             2016                574                                   506
       Visciano                               587                 200                                   211
       Volla                                  1260                377                                   323
      Tabella 5 - Elenco del numero di edifici agibili parzialmente agibili ed inagibili suddiviso su base comunale– TR475

                                  Edifici agibili
                                                                                  170.238
                                                                                  58.414
                                  Edifici parzialmente inagibili
                                  Edifici inagibili                               64.378

                                  Totale edifici residenziali                     293.031

             Tabella 6 -Valutazione del numero di edifici agibili, parzialmente agibili ed inagili sul totale – TR475

La minima differenza sul totale degli edifici presenti nel set di dati considerato è imputabile alle
approssimazioni dei calcoli svolti per ogni singola cella censuaria (vedi anche tabelle allegate).

                                                                                                                        Pag. 20 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

     Città Metropolitana di Napoli                                 Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

Valutazione sfollati e perdite umane

Il numero delle perdite in termini di sfollati e di morti e feriti è stato effettuato sulla base dell’approccio
proposto in Zuccaro & Cacace (2011), che permette di ricavare l’impatto in termini di sfollati e perdite
umane (morti e feriti) attraverso formulazioni empiriche ottenute dai dati osservati sui terremoti passati.

La valutazione è stata effettuata sia per l’evento sismico con tempi di ritorno pari a 101 anni che per
l’evento sismico con tempi di ritorno pari a 475 anni. Di seguito si riportano i dati ed i grafici riepilogativi dei
risultati ottenuti aggregando i dati per comune (in quanto la valutazione sulla base delle celle censuarie
restituisce valori bassissimi poco rappresentativi).

     Codice       COMUNE                    Morti    Feriti    Sfollati      % Sfollati/popolazione
     ISTAT                                                                   residente

     15063001 Acerra                        1        3         6117          10.83

     15063002 Afragola                      2        6         8429          13.21

     15063003 Agerola                       1        2         1032          13.99

     15063004 Anacapri                      1        2         1090          16.65

     15063005 Arzano                        1        3         4688          13.42

     15063006 Bacoli                        1        3         3667          13.76

     15063007 Barano d'Ischia               0        2         1265          12.80

     15063008 Boscoreale                    1        3         3728          13.58

     15063009 Boscotrecase                  1        3         1836          17.63

     15063010 Brusciano                     0        2         2090          13.05

     15063011 Caivano                       1        4         5558          14.76

     15063012 Calvizzano                    0        1         1445          11.52

     15063013 Camposano                     0        1         673           12.55

     15063014 Capri                         0        2         1024          14.98

     15063015 Carbonara di Nola             0        0         254           11.01

     15063016 Cardito                       0        1         2870          12.86

     15063017 Casalnuovo di                 1        2         5724          11.77
              Napoli

     15063018 Casamarciano                  0        0         351           10.74

     15063019 Casamicciola                  1        2         1231          15.23
              Terme

                                                                                                       Pag. 21 di 52
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   Città Metropolitana di Napoli                               Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

   Codice        COMUNE                    Morti   Feriti   Sfollati     % Sfollati/popolazione
   ISTAT                                                                 residente

   15063020 Casandrino                     0       0        1314         9.89

   15063021 Casavatore                     0       0        2162         11.59

   15063022 Casola di Napoli               0       0        538          13.96

   15063023 Casoria                        1       2        8568         10.89

   15063024 Castellammare di               1       3        9664         14.65
            Stabia

   15063025 Castello di Cisterna           0       0        775          10.41

   15063026 Cercola                        0       1        1982         10.93

   15063027 Cicciano                       0       1        1627         12.82

   15063028 Cimitile                       0       1        1118         15.76

   15063029 Comiziano                      0       0        258          14.01

   15063030 Crispano                       0       0        1134         9.13

   15063064 Ercolano                       2       7        8875         16.53

   15063031 Forio                          1       3        2148         12.94

   15063032 Frattamaggiore                 1       3        4604         15.22

   15063033 Frattaminore                   0       1        2160         13.75

   15063034 Giugliano in                   1       3        9714         8.93
            Campania

   15063035 Gragnano                       0       1        3414         11.57

   15063036 Grumo Nevano                   0       1        2147         11.91

   15063037 Ischia                         1       4        2895         15.49

   15063038 Lacco Ameno                    0       1        592          12.66

   15063039 Lettere                        0       0        659          10.70

   15063040 Liveri                         0       0        177          10.57

   15063041 Marano di Napoli               1       2        5825         10.18

   15063042 Mariglianella                  0       1        851          11.23

   15063043 Marigliano                     1       3        3689         12.20

                                                                                                   Pag. 22 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli                               Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

   Codice        COMUNE                    Morti   Feriti   Sfollati     % Sfollati/popolazione
   ISTAT                                                                 residente

   15063092 Massa di Somma                 0       1        786          14.07

   15063044 Massa Lubrense                 1       4        2286         16.31

   15063045 Melito di Napoli               0       1        3393         9.19

   15063046 Meta                           0       2        1601         20.10

   15063047 Monte di Procida               1       2        2017         15.55

   15063048 Mugnano di Napoli              1       2        3799         11.01

   15063049 Napoli                         14      46       158302       16.46

   15063050 Nola                           1       3        4311         12.69

   15063051 Ottaviano                      1       2        2774         11.78

   15063052 Palma Campania                 1       3        2235         15.00

   15063053 Piano di Sorrento              0       2        2128         16.38

   15063054 Pimonte                        0       1        772          12.87

   15063055 Poggiomarino                   1       2        2495         11.77

   15063056 Pollena Trocchia               0       1        1476         10.92

   15063057 Pomigliano d'Arco              1       4        5918         14.76

   15063058 Pompei                         1       2        2946         11.58

   15063059 Portici                        1       3        9074         16.27

   15063060 Pozzuoli                       1       3        9083         11.30

   15063061 Procida                        1       4        1876         18.34

   15063062 Qualiano                       0       1        2549         10.30

   15063063 Quarto                         0       1        3877         9.89

   15063065 Roccarainola                   0       1        871          12.15

   15063066 San Gennaro                    0       1        1275         11.52
            Vesuviano

   15063067 San Giorgio a                  0       1        6588         14.47
            Cremano

   15063068 San Giuseppe                   1       3        3589         13.07

                                                                                                   Pag. 23 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

     Città Metropolitana di Napoli                                        Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

     Codice         COMUNE                     Morti       Feriti      Sfollati      % Sfollati/popolazione
     ISTAT                                                                           residente

                    Vesuviano

     15063069 San Paolo Bel Sito               0           0           464           13.56

     15063070 San Sebastiano al                0           0           1076          11.74
              Vesuvio

     15063075 San Vitaliano                    0           1           858           13.80

     15063090 Santa Maria la                   0           1           1182          10.08
              Carità

     15063071 Sant'Agnello                     0           1           1520          16.83

     15063072 Sant'Anastasia                   1           1           2870          10.51

     15063073 Sant'Antimo                      0           1           3750          11.00

     15063074 Sant'Antonio Abate               0           1           1969          10.07

     15063076 Saviano                          1           2           2008          12.97

     15063077 Scisciano                        0           1           677           11.72

     15063078 Serrara Fontana                  0           2           555           17.54

     15063079 Somma Vesuviana                  1           3           4078          11.79

     15063080 Sorrento                         0           1           2496          15.07

     15063081 Striano                          0           1           899           10.96

     15063082 Terzigno                         0           1           1772          10.21

     15063083 Torre Annunziata                 1           4           6969          16.01

     15063084 Torre del Greco                  2           6           12829         14.93

     15063091 Trecase                          0           2           1460          16.01

     15063085 Tufino                           0           1           613           16.20

     15063086 Vico Equense                     1           1           2554          12.25

     15063087 Villaricca                       0           1           2749          9.15

     15063088 Visciano                         0           1           571           12.55

     15063089 Volla                            0           1           2328          10.13
Tabella 7 -Valutazione delle perdite umane e degli sfollati per comune per un evento sismico definito da un periodo di ritorno di
101 anni.

                                                                                                                   Pag. 24 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli                              Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

  COMUNE                  Codice           Morti   Feriti   Sfollati     % Sfollati/popolazione
                          ISTAT                                          residente

  Acerra                  15063001         4       13       10077        17.84677086

  Afragola                15063002         8       29       13863        21.72269402

  Agerola                 15063003         2       8        1688         22.89995187

  Anacapri                15063004         3       10       1783         27.231319

  Arzano                  15063005         4       13       7696         22.03062724

  Bacoli                  15063006         4       14       5998         22.5081289

  Barano d'Ischia         15063007         2       8        2069         20.94132086

  Boscoreale              15063008         5       16       6112         22.26193553

  Boscotrecase            15063009         4       15       3009         28.89128792

  Brusciano               15063010         2       7        3429         21.41641116

  Caivano                 15063011         5       19       9115         24.20627427

  Calvizzano              15063012         1       3        2385         19.02039832

  Camposano               15063013         1       3        1102         20.53568686

  Capri                   15063014         2       8        1677         24.55545273

  Carbonara di Nola       15063015         0       1        416          18.04374519

  Cardito                 15063016         2       5        4694         21.02864958

  Casalnuovo         di
                                                                         19.36748106
  Napoli                  15063017         3       10       9417

  Casamarciano            15063018         0       1        576          17.5968559

  Casamicciola
                                                                         24.93669778
  Terme                   15063019         3       10       2015

  Casandrino              15063020         0       1        2159         16.24187798

  Casavatore              15063021         1       2        3543         18.98315361

  Casola di Napoli        15063022         1       2        882          22.90475116

  Casoria                 15063023         3       8        14084        17.90741422

                          15063024         4       13       15832        24.00760138
  Castellammare      di

                                                                                                  Pag. 25 di 52
Piano Metropolitano di Protezione Civile

   Città Metropolitana di Napoli                              Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

  COMUNE                  Codice           Morti   Feriti   Sfollati     % Sfollati/popolazione
                          ISTAT                                          residente

  Stabia

  Castello di Cisterna    15063025         1       2        1279         17.16887534

  Cercola                 15063026         1       3        3254         17.95053792

  Cicciano                15063027         2       7        2661         20.95957881

  Cimitile                15063028         2       6        1831         25.8183824

  Comiziano               15063029         0       1        423          22.96851804

  Crispano                15063030         0       1        1866         15.03511454

  Ercolano                15063064         9       31       14551        27.10823979

  Forio                   15063031         3       13       3511         21.15555891

  Frattamaggiore          15063032         4       13       7523         24.87749905

  Frattaminore            15063033         1       5        3530         22.47479921

  Giugliano          in
                                                                         14.79497845
  Campania                15063034         5       12       16096

  Gragnano                15063035         2       4        5582         18.91613921

  Grumo Nevano            15063036         1       3        3514         19.50466496

  Ischia                  15063037         5       18       4739         25.35750359

  Lacco Ameno             15063038         1       3        967          20.67489099

  Lettere                 15063039         1       1        1077         17.50643674

  Liveri                  15063040         0       1        291          17.34148517

  Marano di Napoli        15063041         2       7        9599         16.77988791

  Mariglianella           15063042         1       3        1398         18.45959023

  Marigliano              15063043         4       12       6045         19.98517977

  Massa di Somma          15063092         1       3        1288         23.05680778

  Massa Lubrense          15063044         5       20       3747         26.72915694

  Melito di Napoli        15063045         1       4        5632         15.25024237

  Meta                    15063046         2       7        2632         33.02853242

                                                                                                  Pag. 26 di 52
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   Città Metropolitana di Napoli                              Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

  COMUNE                  Codice           Morti   Feriti   Sfollati     % Sfollati/popolazione
                          ISTAT                                          residente

  Monte di Procida        15063047         3       12       3309         25.50664242

  Mugnano di Napoli       15063048         2       7        6254         18.12520185

  Napoli                  15063049         61      217      259694       26.99515106

  Nola                    15063050         4       16       7073         20.81670634

  Ottaviano               15063051         3       10       4554         19.34168532

  Palma Campania          15063052         4       15       3671         24.63015191

  Piano di Sorrento       15063053         2       8        3495         26.90359223

  Pimonte                 15063054         1       2        1264         21.07022044

  Poggiomarino            15063055         3       9        4095         19.31136562

  Pollena Trocchia        15063056         1       3        2426         17.94930926

  Pomigliano d'Arco       15063057         5       20       9687         24.16737497

  Pompei                  15063058         3       7        4817         18.93532476

  Portici                 15063059         4       13       14835        26.60344518

  Pozzuoli                15063060         5       16       14949        18.60346371

  Procida                 15063061         5       18       3076         30.07733059

  Qualiano                15063062         1       3        4178         16.88546437

  Quarto                  15063063         1       4        6368         16.23644006

  Roccarainola            15063065         1       2        1426         19.89871023

  San Gennaro
                                                                         18.8942022
  Vesuviano               15063066         1       4        2092

  San Giorgio a
                                                                         23.64805186
  Cremano                 15063067         2       7        10765

  San Giuseppe
                                                                         21.36400217
  Vesuviano               15063068         5       14       5868

  San Paolo Bel Sito      15063069         1       2        764          22.31341877

  San Sebastiano al
                                                                         19.20469059
  Vesuvio                 15063070         1       2        1760

  San Vitaliano           15063075         1       3        1409         22.6478858

                                                                                                  Pag. 27 di 52
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     Città Metropolitana di Napoli                                         Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

    COMUNE                     Codice           Morti       Feriti       Sfollati      % Sfollati/popolazione
                               ISTAT                                                   residente

    Santa Maria la
                                                                                       16.52961728
    Carità                     15063090         1           2            1938

    Sant'Agnello               15063071         2           6            2492          27.6044708

    Sant'Anastasia             15063072         2           5            4709          17.25129376

    Sant'Antimo                15063073         2           7            6163          18.06825014

    Sant'Antonio Abate         15063074         2           3            3233          16.53919952

    Saviano                    15063076         3           9            3291          21.24929799

    Scisciano                  15063077         1           3            1110          19.21489586

    Serrara Fontana            15063078         2           7            909           28.73840734

    Somma Vesuviana            15063079         4           13           6694          19.3525323

    Sorrento                   15063080         2           6            4089          24.68582109

    Striano                    15063081         1           3            1474          17.97007425

    Terzigno                   15063082         2           4            2913          16.77436362

    Torre Annunziata           15063083         5           17           11462         26.33765581

    Torre del Greco            15063084         8           28           20947         24.37906001

    Trecase                    15063091         2           7            2390          26.20811067

    Tufino                     15063085         1           4            1006          26.57094648

    Vico Equense               15063086         2           6            4194          20.12344415

    Villaricca                 15063087         2           6            4563          15.18445567

    Visciano                   15063088         1           3            935           20.55474639

    Volla                      15063089         1           2            3826          16.64209238

Tabella 8 - Valutazione delle perdite umane e degli sfollati per comune per un evento sismico definito da un periodo di ritorno di
475 anni.

Dalle tabelle sopra riportate, risulta che per un evento sismico con tempo di ritorno di 101 anni la
percentuale di senzatetto stimata rispetto al totale numero abitanti varia dal 7,8 % (Comune di Giugliano in
Campania) fino al 20% (Comune di Meta).

Per un evento sismico con un tempo di ritorno di 475 anni, invece, la percentuale stimata di senzatetto
rispetto al numero totale di abitanti varia da un minimo di 12% (Comune di Giugliano in Campania) al
33%(Comune di Meta).

                                                                                                                   Pag. 28 di 52
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    Città Metropolitana di Napoli                               Fascicolo 3 - Rischio sismico e vulcanico

In generale i Comuni più impattati da terremoto sia caratterizzato da tempo di ritorno 101 anni sia da 475
anni risultano i seguenti: Meta, Procida, Boscotrecase, Serrara Fontana, Ercolano, Tufino, Sant'Agnello,
Portici, Torre Annunziata, Napoli, Piano di Sorrento, Trecase, Massa Lubrense.

Le modalità operative, in sintesi, sono riportate al fascicolo 8 "Modalità Operative" - pag. 47 e nell'Allegato
3 sono riportate le azioni da porre in essere dai diversi soggetti coinvolti e le procedure operative per
funzioni supporto del C.C.S.

                                                                                                    Pag. 29 di 52
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A.2.4. Rischio Vulcanico
Gli eventi vulcanici rientrano nelle emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine
naturale o derivanti dall’attività dell'uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con
immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante
limitati e predefiniti periodi di tempo (art.7, co.1 lett. c - D.Lgs.2 gennaio 2018, n.1).
Pertanto, lo sviluppo delle propedeutiche attività scientifiche e l’elaborazione dei relativi piani di
emergenza vede come motore istituzionale principale il Dipartimento della Protezione Civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri che opera d’intesa con le Regioni e gli Enti locali interessati [art.8 co.1
lett. d) ed e) - D.Lgs.2 gennaio 2018, n.1].
Per l’area vulcanica vesuviana e dei Campi Flegrei, il suddetto Dipartimento ha attuato tali funzioni
operative in piena sintonia con la Regione Campania che, a sua volta, ha promosso e garantito la
partecipazione degli Enti Locali coinvolti.
Per il rischio vulcanico è stata prodotta una tavola di macroscenario (VUL) che racchiude le zone a rischio
dell’area vulcanica vesuviana e dei Campi Flegrei.
Un paragrafo distinto è dedicato al fenomeno del bradisismiche consiste in un lento movimento di
sollevamento e abbassamento del suolo. Il meccanismo del bradisismo non è stato ancora completamente
compreso, è opinione consolidata che le cause del fenomeno risiedano in variazioni del sistema vulcanico.
L’aumento di temperatura e di pressione nelle rocce del sottosuolo determinano infatti il sollevamento
dell’area che va da Capo Miseno e Baia fino a Posillipo, secondo una geometria a “cupola” centrata sulla
città di Pozzuoli.

VESUVIO
L’evento di riferimento
Il documento “Scenari e livelli di allerta per il Vesuvio” – anno 2012 del Gruppo di lavoro della Commissione
Nazionale individua come evento di riferimento per il Piano nazionale di emergenza per il Vesuvio
un’eruzione esplosiva sub-Pliniana, confermando quanto già assunto nel Piano del 2001.
Questo scenario prevede:
    la formazione di una colonna eruttiva sostenuta alta diversi chilometri;
    la caduta di bombe vulcaniche e blocchi nell'immediato intorno del cratere e di particelle di dimensioni
     minori (ceneri e lapilli) anche a diverse decine di chilometri di distanza;
    la formazione di flussi piroclastici che scorrerebbero lungo le pendici del vulcano per alcuni chilometri.
L’attività sismica potrà precedere l’eruzione e accompagnarne le diverse fasi, causando danni
particolarmente gravi agli edifici già appesantiti dal carico dei prodotti emessi nella prima fase
dell’eruzione.
Gli scenari eruttivi attesi
Per la definizione dello scenario di riferimento, è stata valutata la probabilità di accadimento di diversi
scenari, corrispondenti a tre tipi di eruzioni esplosive (Pliniana con Indice di Esplosività vulcanica VEI=5, sub-
Pliniana con VEI=4 e stromboliana violenta VEI=3).

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Sulla base degli studi statistici, per il Vesuvio risulterebbe più probabile (di poco superiore al 70%) l’evento
di minore energia (VEI=3), tuttavia gli esperti hanno ritenuto che lo scenario di riferimento da assumere
dovesse essere un’eruzione esplosiva sub-Pliniana con VEI=4 per le seguenti motivazioni:
   ha una probabilità condizionata di accadimento piuttosto elevata (di poco inferiore al 30%);
   corrisponde ad una scelta ragionevole di “rischio accettabile” considerato che la probabilità che questo
    evento venga superato da un’eruzione Pliniana con VEI 5 è di solo 1%;

   dati geofisici non rivelano la presenza di una camera magmatica superficiale con volume sufficiente a
    generare un’eruzione di tipo Pliniano.
Le aree a rischio previste per un’eruzione sub-pliniana, assunta come scenario di riferimento per il nuovo
Piano Vesuvio, coprono anche quelle previste per un’eruzione stromboliana, di minore energia.
Tuttavia, il Dipartimento Nazionale sottolinea che nonostante sia stato individuato come evento di
riferimento un’eruzione sub-pliniana, allo stato attuale delle conoscenze, qualora si presentassero
fenomeni legati ad una probabile riattivazione, non sarebbe possibile stabilire dall’analisi dei precursori di
quale tipo sarà l’eventuale eruzione.
Le aree di pericolosità
Sulla base dello scenario di riferimento e delle aree a diversa pericolosità sono state definite le due zone del
Piano (rossa e gialla) per le quali sono previste differenti misure operative.

            Figura 11 - Piano nazionale di emergenza per il Vesuvio: delimitazione zona rossa e zona gialla (2015)

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La “zona rossa” è l’area per cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia della popolazione
in quanto è esposta all’invasione di flussi piroclastici e notevole accumulo di depositi piroclastici con
conseguente elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici. L'allontanamento della popolazione è
previsto che avvenga in 72 ore simultaneamente per tutti i comuni interessati e prevede lo spostamento
dalle aree di attesa in ambito comunale ai punti di incontro posti fuori dalla zona rossa per poi raggiungere
le aree di prima accoglienza nelle Regioni e Provincie Autonome gemellate. Si riportano di seguito i Comuni
ricadenti nella zona rossa:

 Codice ISTAT                        Comuni ricadenti nella “zona rossa”

 63008                               Boscoreale
 63009                               Boscotrecase
 63026                               Cercola
 63064                               Ercolano
 63092                               Massa di Somma
 63049                               Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio)
 63050                               Nola
 63051                               Ottaviano
 63052                               Palma Campania
 63055                               Poggiomarino
 63056                               Pollena Trocchia
 63057                               Pomigliano d'Arco
 63058                               Pompei
 63059                               Portici
 63066                               San Gennaro Vesuviano
 63067                               San Giorgio a Cremano
 63068                               San Giuseppe Vesuviano
 63070                               San Sebastiano al Vesuvio
 63072                               Sant'Anastasia
 63079                               Somma Vesuviana
 63082                               Terzigno
 63083                               Torre Annunziata
 63084                               Torre del Greco
 63091                               Trecase
                Tabella 9 Comuni della città metropolitana di Napoli ricadenti nella "zona rossa" del Vesuvio
                                                                                                                Pag. 32 di 52
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La “zona gialla” è l’area, esterna alla zona rossa, che in caso di eruzione del Vesuvio è esposta alla
significativa ricaduta di cenere vulcanica e di materiali piroclastici. Infatti, l’evento di riferimento per
l’aggiornamento della pianificazione, cioè un’eruzione di tipo sub-pliniano, prevede la formazione di una
colonna eruttiva di ceneri e gas vulcanici che può innalzarsi per 10-20 km sopra la bocca del vulcano.
Raggiunta questa altezza, la colonna eruttiva è normalmente piegata dal vento e il materiale solido ricade al
suolo, nell’area sottovento, dando luogo a una continua e fitta pioggia di cenere e lapilli.
In poche ore, la continua emissione di questo materiale può portare ad accumuli considerevoli di ceneri
vulcaniche nel raggio di 10-15 km dal vulcano. Spessori minori ma comunque importanti ai fini della
pianificazione possono interessare un’area di 300-1000 kmq e distanze di 20-50 km dal Vesuvio.
L’estensione dell’area esposta alla ricaduta di ceneri vulcaniche dipende dall’altezza della colonna
eruttiva, dalla direzione e dalla velocità del vento presente al momento dell’eruzione.
I Comuni interessati, come previsto nella D.G.R. Campania n.29 del 9/2/2015 e dalla Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri 16/11/2015, sono 63, di cui 29 della città metropolitana di Napoli, e
dovranno adeguare la propria pianificazione di emergenza tenendo conto di questa problematica,
identificando le strutture sicure staticamente per un pronto ricovero dei cittadini e seguendo le
indicazioni regionali e nazionali nel caso che si debba provvedere a evacuare la popolazione, in tutto o in
parte, fuori dal Comune. La pianificazione di emergenza dovrà prevedere l’adozione di specifiche azioni di
salvaguardia per le categorie più vulnerabili, ivi comprese misure di evacuazione cautelativa della
popolazione e possibili allontanamenti temporanei di popolazione residente in edifici vulnerabili rispetto ai
carichi da accumulo di cenere nonché di difficile accessibilità. Le strategie operative dovranno essere
diversificate e attuabili in maniera “dinamica” nell’ambito dei rispettivi Piani di Emergenza dal momento
che l’area sottovento esposta alla ricaduta di cenere non è individuabile preventivamente, ma solo ad
evento in corso, in modo da poter opportunamente predisporsi a fronteggiare i diversi possibili scenari.
Oltre al problema del collasso dei tetti, la deposizione delle ceneri vulcaniche può produrre, a livello
locale, l’intasamento delle fognature, difficoltà di circolazione degli automezzi, interruzione di linee
elettriche e di comunicazione, possibilità di arresto di motori.
I comuni della città metropolitana di Napoli compresi nella zona gialla sono: Agerola, Brusciano,
Camposano, carbonara di Nola, Casalnuovo di Napoli, Castellammare di Stabia, Castello di Cisterna,
Cimitile, Comiziano, Gragnano, Lettere, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Meta, Nola, Pimonte, Pomigliano
d'Arco, San Paolo Belsito, San Vitaliano, Santa Maria la Carità, Sant'Antonio Abate, Saviano, Scisciano,
Striano, Tufino, Vico Equense, Visciano, Volla e le circoscrizioni del comune di Napoli, Barra, Ponticelli, San
Giovanni a Teduccio.
I livelli di allerta
I livelli di allerta sono quelli già previsti nel Piano del 2001, ovvero un livello verde (base), un livello giallo
(attenzione), un livello arancione (pre-allarme) e un livello rosso (allarme), in conformità con quanto
previsto per la maggior parte dei vulcani monitorati sul nostro pianeta. I quattro livelli di allerta
scandiscono il tempo che precede una possibile ripresa di attività eruttiva (si veda successivo par. A.3.2.3).
Attualmente il livello di allerta al Vesuvio è verde, ossia non si registra alcun fenomeno anomalo rispetto
all’ordinaria attività che caratterizza da decenni il vulcano. Il passaggio da un livello di allerta al successivo
corrisponde alla variazione dei parametri (sismicità, deformazione del suolo, composizione dei gas nelle
fumarole, ecc.) ordinariamente monitorati, 24 ore su 24, dal sistema di monitoraggio gestito
dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e comporta un aumento progressivo della probabilità di riattivazione
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eruttiva del vulcano. Di conseguenza si modula la risposta crescente del sistema di protezione civile, che
culmina con l’evacuazione della popolazione presente nella zona rossa (livello di allarme).(Fonte:
Dipartimento Nazionale Protezione Civile)
Provvedimenti normativi
In relazione al Piano di Emergenza Nazionale, i provvedimenti sin qui formalizzati dallo Stato sono i
seguenti:
1. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/02/2014 (G.U. n.108 del 12/05/2014) con cui:
      a. è stata riperimetrata la “Zona Rossa”, ovverosia l’area da sottoporre ad evacuazione cautelativa
           per salvaguardare le vite umane dagli effetti di una possibile eruzione del Vesuvio;
      b. è stato aggiornato l’elenco dei gemellaggi tra i Comuni campani coinvolti e le Regioni o Province
           Autonome incaricate di garantire l’assistenza alla popolazione vesuviana cautelativamente
           evacuata (vedi schema seguente);

                                     Figura 12 – Schema dei Gemellaggi – Vesuvio

     c. è stato incaricato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile di provvedere, d’intesa con la
        Regione Campania, alla emanazione di specifiche indicazioni per l’aggiornamento delle rispettive
        pianificazioni di emergenza ai fini dell’evacuazione cautelativa della popolazione della “Zona
        Rossa”. Tale provvedimento è stato preceduto da un’intesa azione di concertazione e di
        coinvolgimento della Regione Campania e dei Comuni interessati che è culminata con l’adozione
        della Deliberazione di Giunta Regionale n.250 del 26/07/201 “Delimitazione della zona rossa 1 e
        della zona rossa 2 del piano di emergenza dell'area vesuviana. Presa d'atto delle proposte
        comunali.” (B.U.R.C. n.41 del 29/07/201 ).

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2. Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile 02/02/2015 con cui sono state emanate le
indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza per rischio vulcanico della zona rossa
dell’area vesuviana (G.U. n.75 del 1/0 /2015), che sono state oggetto di ripetuti approfondimenti con la
Regione Campania, così come previsto al punto 3 della direttiva del PCM.
La Regione Campania è individuata come referente dei seguenti piani di settore:
              Allontanamento della popolazione della Zona Rossa;
              Sanità;
              Telecomunicazioni di emergenza.
3. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 16/11/2015 (G.U. n.13 del 18/01/2016) con cui:
      a. è stata perimetrata la “Zona gialla”, ovverosia l’area esposta a ricaduta di materiale piroclastico e
           comprende i comuni che ricadono anche parzialmente all'interno della curva di isocarico di 300
           kg/m² (equivalenti a 30 cm di accumulo) con la probabilità di superamento del valore di carico
           (300 kg/m²) pari al 5%;

     Figura 13 – Stralcio di mappa del carico da cenere con probabilità di superamento del 5% (Piano nazionale di
                                         emergenza per il Vesuvio – Allegato 2)

Figura 14 – Legenda stralcio di mappa del carico da cenere con probabilità di superamento del 5%(Piano nazionale di emergenza
per il Vesuvio – Allegato 2)

                                                                                                                    Pag. 35 di 52
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     b. è stato incaricato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile di provvedere, d’intesa con la
        Regione Campania, alla emanazione di specifiche indicazioni per l’aggiornamento delle rispettive
        pianificazioni di emergenza ai fini della salvaguardia della popolazione della Zona gialla. Tale
        provvedimento è stato preceduto da un’intesa azione di concertazione e di coinvolgimento della
        Regione Campania e dei Comuni interessati che è culminata con l’adozione della Deliberazione di
        Giunta Regionale n.29 del 09/02/2015 “Delimitazione della zona gialla del piano di emergenza
        dell'area vesuviana.” (B.U.R.C. n.10 del 16/02/2015).

I provvedimenti formalizzati, ad oggi, dalla Regione Campania sono i seguenti:

   1. Delibera della Giunta Regionale n. 250 del 26/07/2013 con oggetto: "Delimitazione della zona rossa 1
   e della zona rossa 2 del piano di emergenza dell'area vesuviana. presa d'atto delle proposte comunali."

2. Delibera della Giunta Regionale n. 29 del 09/02/2015 con oggetto: "Delimitazione della zona gialla del
   piano di emergenza dell'area vesuviana."

3. Delibera di Giunta Regionale n. 245 del 07/06/2016, inerente alla firma dei protocolli d’intesa e
   l’individuazione dei referenti per il gruppo di lavoro “Monitoraggio”. Viene stabilito che, per conto della
   Regione Campania, i protocolli d’intesa per l’attuazione dei gemellaggi saranno firmati dal Presidente
   della Giunta.

4. Delibera di Giunta Regionale n. 497 del 22/09/2016, inerente all’approvazione dell’allegato tecnico di cui
   alla precedente delibera. Con tale documento viene conferita piena operatività ai protocolli d’intesa tra
   Comuni della Zona Rossa e Regioni e Province autonome gemellate.

5. Delibera di Giunta Regionale n. 8 del 17/01/2017, inerente all’allontanamento della popolazione della
   zona rossa del Vesuvio, approvazione delle aree di incontro per il trasporto assistito, e dei relativi
   cancelli di accesso alla viabilità di allontanamento principale (si veda schemi seguenti).

6.A giugno 2019 sono stati sottoscritti i gemellaggi tra Comuni della zona Rossa del Vesuvio e dei Campi
   Flegrei e le Regioni e le Province Autonome italiane. L’iter per la sottoscrizione dei protocolli per
   l’accoglienza post evacuazione in caso di rischio vulcanico è infatti terminato con l’approvazione delle
   necessarie delibere di Giunta sia da parte dei 31 Comuni inclusi nella zona rossa, 25 nell’area Vesuviana
   e 7 in quella Flegrea (Napoli è inclusa, con parte del proprio territorio in entrambe le pianificazioni) che
   delle Regioni ospitanti.

CAMPI FLEGREI

I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva, di oltre dieci chilometri di diametro, formata da una
depressione detta “caldera” centrata sulla città di Pozzuoli, che si estende da Monte di Procida a Posillipo.
Rispetto ai vulcani centrali, caratterizzati da eruzioni frequenti che avvengono da un unico cratere e dalla
deposizione di materiali vulcanici che portano all’edificazione di coni (colate di lava e prodotti piroclastici),
le caldere mostrano struttura e comportamenti significativamente diversi. La grande maggioranza delle
                                                                                                   Pag. 36 di 52
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