Pianificare la gestione delle urgenze/emergenze in strutture per anziani : Ruolo degli infermieri - OPI Biella
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Introduzione • Progressivo aumento della popolazione anziana nel MONDO • In ITALIA al 1° gennaio 2015 età media della popolazione 44,4 anni (ISTAT) Stima progressione OMS ANN0 Persone >60anni 2000 600milioni 2025 1,2miliardi 2050 2 miliardi • Secondo il rapporto ISTAT del 2014, oltre la metà della popolazione ultra 75enne soffre di patologie croniche gravi.
Popolazione anziana su popolazione totale. Fonte: elaborazione Regione Piemonte su dati ISTAT %rispetto agli over Popolazione tot Over 65 Over 80 65 PIEMONTE 1.082.540 331.150 30,6% 4.424.000 BIELLESE 49.429 15.886 32,14% 179.500 Oltre la metà della popolazione >75anni soffre di patologie croniche gravi. Nella classe “65-69 anni” e “75 e oltre” soffrono di almeno 1 cronicità grave rispettivamente: Donne 28% e 51% Uomini 36% e 57% (Fonte ISTAT 2014-Rapporto annuale 2014)
Le dimensioni dell’utenza… • Oggi in Italia l’andamento demografico evidenzia che le età più anziane aumentano ad un ritmo più alto della crescita della popolazione anziana in generale. (SIGG)1 • Tra il 1997 e il 2021 gli over65 passeranno da 9.993.000 a 13.209.000 (+32%)1 • Gli over80 da 2.299.000 a 4.090.000 (+78%) (ISTAT)1 1-Golini A., Basso S.,Reynaud C. “L’invecchiamento della popolazione negli ulitimi 20 anni e nei prossimi 20”. G.Gerontol 2002;50:177-180
L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA DOMANDA • Utenza indistinta • Motivazioni socio-economiche, abitative,emarginazione sociale, Fino 2° metà sanitari, dipendenza anni 80 • Crescente disabilità • Dipendenza e bisogni sanitari sempre più complessi Fine anni 80 • Crescente domanda di assistenza sanitaria Anni 90 e • Costante aumento della compromissione cognitiva fino ad oggi Scarcella, Guerrini, Ramponi, Trabucchi. Cap.3- L’organizzazione dell'attività in RSA. In: Manuale di igiene e organizzazione delle residenze sanitarie assistenziali. Maggioli Editore; 2014. pag. 75.
L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA STRUTTURA NORMATIVE AD HOC CON PROGRESSIVA INTRODUZIONE REQUISITI: RIDUZIONE DI SERVIZI PIU’ PROFESSIONALI ATTIVITA’ DI PROFESSIONALI. ENTI RELIGIOSI TECNICO- STRUTTURALI GESTIONALI
La FRAGILITA’ ETA’ 90% degli Ospiti in RSA Fragilità FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
Gli OSPITI Grande complessità medica Particolare vulnerabilità agli eventi avversi Soffrono di molte malattie croniche instabili Soffrono di problemi cognitivi,affettivi,funzionali Sono vulnerabili a danni diretti o indiretti da farmaci Sono spesso poveri economicamente ed emarginati socialmente Sono ad alto rischio di morbilità acuta e mortalità FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
Gli OSPITI In italia gli over 65enni sono il 20% della popolazione e consumano il 30% dei farmaci RARISSIMO, quasi impossibile, trovare in RSA Ospiti che NON sono trattati farmacologicamente E ¾ sono trattati con psicofarmaci. FARMACI DI MAGGIOR UTILIZZO: •Cardiovascolari (digossina, antiarimici, diuretici) • Psicofarmaci •Gastrointestinali •Analgesici •Ipoglicemizzanti •Potassio FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”
Gli OSPITI Turn over annuo ospiti rsa 25 – 35% Significa che mediamente ogni 4-5 anni c’è un ricambio complessivo degli ospiti degenti Nelle RSA U.S.A il 73% dei degenti soffre di qualche forma di DEMENZA (MDS Records, 2008) FONTE: SIGG – P.ODETTI FONTE: SIGG – S. MARINO Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie 55° Congresso nazionale; “Il geriatra in RSA” nell’anziano in RSA”
Tabella 1-DGR45-4248 30luglio2012 MIN/DIE LIVELLO TIPO DI UTENZA Ass.Inf./Riab/Mant psico-fisico NON autosufficienza di alto grado. Demenza con ALTA INCREM Punt 12 alterazioni comportamentali. Alimentazione enterale 46’ (PEG). LDD >=3° Polipatologie di diversa natura e gravità con elevata ALTA Punt 10-11 non autosuff.Deficit cognitivo di grado variabile. LDD 30’
SE SUCCEDE UN “FUORI PROGRAMMA”… • VALUTAZIONE DELL’OSPITE • COMPRENSIONE DELL’ACCADUTO 5 MIN • RILEVAZIONE DEI PARAMETRI VITALI • ATTIVAZIONE AMBULANZA 5MIN • FORNIRE I PRIMI SOCCORSI AL MALATO • ASSISTERE L’OSPITE NELL’ATTESA DEI SOCCORSI 15-20 MIN • PREPARARE E PREDISPORRE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AD UN EVENTUALE TRASPORTO IN OSPEDALE (E 15MIN PER UN EVENTUALE RICOVERO) • AVVISARE I FAMIGLIARI (AFFINCHE’ SIANO INFORMATI DELL’ACCADUTO E POSSANO RAGGIUNGERE L’OSPITE. 10MIN • QUINDI PER UN FUORI PROGRAMMA CHE PUO’ ESSERE UN’EMERGENZA O URGENZA,PER ASSISTERE 55 ADEGAUTAMENTE L’OSPITE SI POSSONO UTILIZZARE IN MEDIA QUESTI MINUTI CHE VANNO SOTTRATTI A MIN QUELLI PREVISTI DALLA NORMATIVA
GRAZIE…
DEFINIZIONI INTERVENTO CELERE MA NON GRAVE COMPROMISSIONE DEI IMMEDIATO PARAMETRI VITALI NON COMPROMISSIONE ESITO: E’ IN GIOCO LA PARAMETRI VITALI SOPRAVVIVENZA DEL PZ. INTERVENTO IMMEDIATO
Per definire URGENZA E EMERGENZA è INDISPENSABILE il concetto di ESITO che in ambito sanitario si riferisce alle modificazioni delle condizioni di salute prodotte nei destinatari degli interventi medici. SOPRAVVIVENZA DEL PZ. E INTERVENTO Grave compromissione parametri vitali IMMEDIATO S I T INTERVENTO PRONTO NO compromissione NON IMMEDIATO O parametri vitali
IL TRIAGE In ospedale la valutazione delle urgenze/emergenze prende il nome di TRIAGE ed è eseguita da un INFERMIERE a tutti i pazienti PRIMA delle visita medica. Si tratta di una valutazione infermieristica e non richiede formulazione di Diagnosi né esecuzione di esami strumentali. Codice colore
IL TRIAGE IN RSA Perché non utilizzare un metodo simile di fronte ad un improvviso peggioramento del quadro clinico di un paziente degente in RSA? SEMPLICE ESEGUITO DA SCREENING PERSONALE SULLE TEMPISTICHE TRIAGE INFERMIERISTICO RAPIDO
N.E.W.S. national early warning score • CONDIZIONE DI GRAVITA’ Nei pz IMPROVVISA ricoverati in SFORZARCI DI • NON PRECEDUTA NELLE ORE/GIORNI PRECEDENTI DA DETERIORAMENTO ospedale o RSA INDIVIDUARE CONDIZIONI CLINICHE SEGNI E SINTOMI CLINICI CHE • MAGGIORI POSSIBILITA’ DI SOFFRIRE PRECEDONO IL IN ACUTO DI EVOLUZIONE DELLA PATOLOGIA BASE PZ CRONICI FATTO ACUTO • RIACUTIZZAZIONE
Cosa dice la letteratura? • Condizioni precedenti 70-85% degli ACC sono preceduti da segni e sintomi • Quasi sempre non è imprevisto nè inatteso Il deterioramento progressivo è relativamente lento ed inizia anche 24 ore prima • Il precoce riconoscimento dei pazienti a rischio potrebbe ridurre • L’incidenza di ACC • La mortalità • Evitare tentativi inappropriati di rianimazione
La valutazione del paziente a rischio Applicare una procedura Applicare un approccio standardizzata per monitorare e sistematico al paziente a registrare le condizioni cliniche rischio dei pazienti al momento del ricovero e durante la degenza Valutare prima Identificare le di agire priorità cliniche
Al ricovero Parametri da rilevare Livello di coscienza Frequenza respiratoria Saturazione di ossigeno Frequenza cardiaca Pressione arteriosa Temperatura corporea Sono da considerare ulteriori parametri in relazione a : diagnosi di ingresso, comorbidità e programma terapeutico
METODO ABCDE
Proteggere il rachide cervicale se sospetto una caduta Valutare la coscienza Richiedere il carrello d’emergenza e DAE (se previsto) Valutare la pervietà delle vie aeree Somministrare ossigeno alla più alta FI02 possibile (maschera + reservoire FIO2 0.9)
OSSERVO ( Distress respiratorio? Utilizzo muscolatura accessoria?) CONTO F.R. (30 SECONDI) 12-20 atti fisiologici PULSIOSSIMETRIA (88-92% range se BPCO)
POLSO RADIALE POLSO CAROTIDEO SE NON PERCEPIBILE IL POLSO RADIALE FC 30 SECONDI PAO MONITOR SE POSSIBILE ACCESSO VENOSO 18G O 20G
O ORIENTATO D DISORIENTATO A AGITATO S SOPOROSO
SCOPRIRE IL PAZIENTE OSSERVARE GARANTIRE LA PROTEZIONE TERMICA CUTE E MUCOSE TEMPERATURA CORPOREA EMORRAGIE IN ATTO
PRESIDI E FARMACI INDISPENSABILI • Carrello EMERGENZE completo di: ① pallone ambu ② cannule di mayo ③ DAE (se previsto) •Aspiratore •Ossigeno •Pulsiossimetro •Monitor multiparametrico (se previsto)
SICUREZZA VALUTARE L’AMBIENTE UTILIZZARE I DPI SMALTIRE I RIFIUTI
ATTIVAZIONE DELLA CATENA DEL SOCCORSO
LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE Il personale del Pronto Soccorso non conosce l’utente, quindi è necessario che venga inviata una “FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN AMBIENTE STRUTTURA”… Che permetta di capire com’era e com’è cambiata la situazione clinica
LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE DATI ANAGRAFICI/ANAMNESTICI TERAPIA IN ATTO MOTIVO DELL’INVIO e fotocopie della recente documentazione se richiesto da 118 ALLERGIE RIFERIMENTI RSA RECAPITO TELEFONICO DEI FAMILIARI(già avvisati ?) INFO •COMUNICAZIONI TRA PERSONALE RSA E PS PER AGGIORNARSI CIRCA IL PERCORSO DEL PAZIENTE •COMUNICAZIONI CON LA RSA AL MOMENTO DI RICOVERO O DIMISSIONE
GRAZIE…
Professionista…Responsabilità Legge 42 del 26 febbraio 1999 Pieno riconoscimento dell’autonomia e la responsabilità dell’esercizio della professione Obbligo di documentare le attività infermieristiche
Professionista…Responsabilità Profilo Professionale Formazione Codice Deontologico Laurea e Post laurea
Responsabilità infermieristica Profilo professionale D.M. 739/1994 Profilo Professionale L’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica. (Profilo Professionale e Codice deontologico Art.1)
Profilo professionale 739/94 Profilo Professionale
Il Codice Deontologico… ART.6 …riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della ART.1 collettività e si impegna a tutelare con attività di …è il professionista prevenzione, cura, sanitario responsabile riabilitazione e palliazione dell’assistenza infermieristica. ART.9 …nell’agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere ART.18 …in situazioni di L’infermiere emergenza-urgenza, presta soccorso e si attiva per garantire l’assistenza necessaria
Il Codice Deontologico Infermieri - 2009 ART.26 …assicura e tutela la ART.27 riservatezza delle …garantisce la informazioni relative alla continuità assistenziale persona. Nella raccolta, anche contribuendo alla nella gestione e nel realizzazione di una rete passaggio di dati, si limita a di rapporti ciò che è pertinente interprofessionali e di un all'assistenza. efficace gestione degli strumenti informativi ART.28 L’infermiere …rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come espressione concreta della Codice reciproca fiducia dell’assistito Deontologico
La documentazione infermieristica Lo strumento informativo individuale finalizzato a rilevare tutte le informazioni anagrafiche e cliniche significative relative ad un paziente e ad un singolo episodio di ricovero. (Ministero della Sanità 1992) ART 32 Costituzione Due realtà Documentazione integrate in Documentazione infermieristica funzione del fine clinica comune della “Tutela della Persona”
La documentazione infermieristica La documentazione infermieristica che entra a far parte della Cartella clinica (ovvero, la cartella infermieristica ) è la rappresentazione in forma scritta degli atti compiuti dagli Infermieri in relazione a una determinata persona, dei rilievi effettuati sulla medesima, delle informazioni raccolte, nonché dei dati di carattere progettuale inerenti la pianificazione dell'intervento assistenziale di competenza infermieristica e delle connesse valutazioni. D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111
La documentazione infermieristica • Costituisce il supporto necessario per garantire la continuità, la congruità e l’appropriatezza del processo assistenziale • La cartella infermieristica, è lo strumento che rende visibile, osservabile, misurabile, il processo di assistenza infermieristica e l’applicazione del contenuto specifico del profilo professionale dell’infermiere D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111
La Cartella Infermieristica: aspetti medico-legali I principali riferimenti normativi sono: DPCM del 27 giugno 1986 Art. n. 35 Cartelle cliniche (modalità compilative della cartella clinica nelle strutture private) DPR n. 384 del 28 novembre 1990 Accordo collettivo di lavoro concernente il personale del SSN Tale accordo prevedeva l’adozione di una cartella infermieristica senza precisare le modalità della sua tenuta La Cartella Clinica ha la natura di “atto pubblico di fede privilegiata”: E’ “atto pubblico” in quanto redatta da pubblico ufficiale (art. 2699 C.C.) E’ “atto di fede privilegiata” poiché quanto riportato in esso fa fede fino a querela di falso (art. 2700 C.C.)
Atto di fede privilegiata… Al danneggiato spetta solo l’onere di dimostrare di avere subito un danno. Al convenuto (professionista sanitario) spetta l’onere di provare di aver agito secondo le regole del contratto e che la mancata guarigione del paziente è dipesa da cause a lui non imputabili (art. 1218 cc: “il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”).
Dimostrare….che cosa? Il sanitario deve dimostrare di avere agito secondo le regole della buona pratica clinica Motivare in maniera oggettiva quel determinato comportamento o intervento assistenziale che la procedura utilizzata risponde ad una pratica consolidata dell’assistenza infermieristica; che è stata eseguita in modo tecnicamente corretto;
Dimostrare in che modo? • Compilando in maniera corretta la documentazione infermieristica
Compilazione Requisiti della documentazione sanitaria Aspetti sostanziali REQUISITI FORMALI: • Veridicità DATA E ORA NOME E COGNOME • Chiarezza FIRMA • Completezza MEDICO/INFERMIERE • Pertinenza INTELLEGIBILITA’ DELLA GRAFIA • Identificabilità e rintracciabilità • Accuratezza
VERIDICITA’ - Deve esserci corrispondenza tra la realtà ( osservato- pianificato-eseguito ) e quanto scritto - I fatti devono essere annotati contestualmente al loro verificarsi con inchiostro indelebile. - Ogni scrittura, configurandosi come atto autonomo, deve recare data, e firma leggibile di chi ha la responsabilità di quanto scritto. Se la responsabilità è condivisa tra più operatori ognuno deve apporre la propria firma. Inoltre, dove risulta fondamentale documentare la sequenza cronologica dei fatti deve essere indicata anche l'ora.
CHIAREZZA – La chiarezza riguarda la grafia e l'esposizione. Il testo deve essere chiaramente leggibile e comprensibile da tutti coloro che hanno accesso alla cartella clinica: medici, professionisti sanitari non medici, pazienti. – Ove non vi sia la possibilità di dattiloscrittura occorre scrivere in stampatello con caratteri chiari. L'esposizione deve essere diretta e non dare adito a diverse interpretazioni.
CHIAREZZA – Non si deve fare uso di sigle o abbreviazioni. Se per diciture frequenti, specifiche del linguaggio tecnico, si ricorre ad abbreviazioni, queste devono essere contenute all’interno dell’elenco ufficiale di abbreviazioni della struttura. – Deve essere utilizzato solo inchiostro indelebile di colore nero e con un appropriato contrasto che garantisca una fotocopiatura chiara. Il colore rosso e blu o pennarelli evidenziatori possono essere impiegati solo per porre in risalto particolari informazioni. Alcuni colori (es.giallo) non vengono fotocopiati.
COMPLETEZZA – Formale (n° identificativo dell’utente, n° identificativo della prestazione, data, firma dell’operatore, stampato aziendale con logo recapiti, ecc.) – Di contenuto (sintesi anamnestica; problema attivo; riscontri obiettivi/strumentali; diagnosi/ipotesi diagnostica; piano terapeutico; indicazioni per il follow-up; valutazioni infermieristiche, ecc.)
ACCURATEZZA - Riportare tutte le informazioni significative a consentire un adeguato passaggio di informazioni - La grammatica e l’ordine sono importanti: note confuse danno la sensazione di un’assistenza confusa
ACCURATEZZA Annotazioni specifiche • Esempio: CADUTE – Non indicare: “il paziente è caduto dal letto” – Indicare: “Avvertito un tonfo, ritrovato paziente ai piedi del letto con lacerazione …” • Esempio: FERITE – Non indicare: “la ferita migliora.” – Registrare annotazioni obiettive in termini di: dimensioni, drenaggi, odore.
PERTINENZA Le informazioni riportate devono essere pertinenti alle condizioni della persona assistita. I dati obiettivi devono essere corredati dalle connesse valutazioni di pertinenza infermieristica( es. problemi assistenziali da risolvere)
Annotazioni non pertinenti ed inappropriate Evitare annotazioni riguardanti: – Irritazione degli operatori – Carenza di personale sanitario – Carenza di personale amministrativo • La documentazione sanitaria non è lo strumento per esporre lamentele – Critiche nei confronti di un altro professionista
RINTRACCIABILITA’ Possibilità di poter risalire a tutte le attività, gli esecutori, i materiali/farmaci/dispositivi, documenti correlati all’assistenza di un particolare paziente, in un dato momento • Es. Identificabilità/univocità del paziente su ciascuna pagina della documentazione • Es. Per ogni registrazione: data, ora, firma/sigla
Responsabilità dell’infermiere nell’attività documentale • Regolare compilazione • Privacy: segreto professionale • Conservazione
La regolare compilazione • Si tratta di responsabilità che sono connesse al mancato rispetto dei requisiti formali e sostanziali richieste per una corretta trascrizione delle attività relative all’attuazione del processo di nursing • La loro inosservanza determina illeciti punibili dal codice penale
La compilazione quotidiana
• Falso materiale: Art. 476 c.p. Consiste nel contraffare materialmente il contenuto del documento (cancellare o alterare) • Falso ideologico: L’art. 479 c.p. consiste nell’attestare cose false o omettere cose di cui si aveva obbligo di segnalare
Segreto professionale e d’ufficio • L’infermiere, con gli altri professionisti è tenuto al segreto professionale, perché la documentazione sanitaria rappresenta un atto riservato all’attività sanitaria • Entrambi i tipi di segreto sono rilevanti nella tutela degli atti sanitari perché: • Segreto professionale è in funzione della tutela della persona • Segreto d’ufficio è in funzione della tutela dell’amministrazione pubblica
Consultazione della cartella da parte del paziente Il paziente ha diritto di accedere in ogni momento alla documentazione sanitaria che lo riguarda. Tuttavia, occorre rammentare che se da un lato è riconosciuto come fondamentale il diritto del malato alla verità sul proprio stato di salute, dall’altro si pone l’esigenza di adattare tale informazione al singolo paziente (capacità di comprensione e diritto alla scelta di non essere informato). La scelta di consegnare direttamente al paziente la cartella clinica, dunque, va valutata anche in relazione alle condizioni psico-fisiche dello stesso
Conservazione • Nella fase di ricovero garantire l’impossibilità di accesso da parte di coloro che non hanno titolo per consultarla ( ad esempio non lasciare la documentazione dove possa essere vista da occhi estranei) • Il Direttore dell’UO è responsabile della corretta conservazione della documentazione sanitaria • Se per praticità di consultazione-compilazione, da parte di ogni professionista, siano talvolta in fascicoli distinti e/o conservati separatamente, non significa considerarle entità separate, deve essere garantita la reciproca consultazione è accessibilità
La libertà porta con se responsabilità. Libertà e responsabilità vanno di pari passo: sono due facce della medesima moneta. Se desideri la libertà devi assumerti la responsabilità di qualunque cosa tu stia facendo. Se non vuoi assumertela allora perdi anche la tua libertà. Tutti desiderano essere liberi e nessuno vuole sentirsi responsabile. Si continua a scaricare la responsabilità, e riversandola sulle spalle degli altri, si gettano via anche tutte le possibilità di essere liberi. Sii responsabile! Bhagwan Shree Rajneesh Tratto dal libro «La responsabilità dell’infermiere dalla normativa alla pratica» Autori: G.Barbieri e A.Pennini Edizioni Carocci Faber, 2008
GRAZIE…
2° giornata
CASI IL CASO DI ANGELA IL CASO DI DELIO IL CASO DI MARIA
Percorsi- con Infermiere URGENZA/ EMERGENZA MMG VALUTAZIONE ABCDE CHIAMATA PARAMETRI GM INFERMIERE LEADER DEL PROCESSO 118 QUALE RISORSA ATTIVARE ? ASSISTENZA AL MALATO COORDINAMENTO RISORSE INTERNE RSA PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI ACCESSO VENOSO
Percorsi- SENZA Infermiere URGENZA/ EMERGENZA INFERMIERE VALUTAZIONE REPERIBILE ABCDE PARAMETRI CHIAMATA CHECK LIST MMG/GM A.B.C.D.E. STRUMENTO VALUTAZIONE 118 QUALE RISORSA ATTIVARE ? INFERMIERE RISORSA ASSISTENZA AL MALATO PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI
CHECK LIST • VIGILE A-AIRWAY COSCIENZA • RISPONDE A STIMOLO VERBALE B-BREATHING • RISPONDE A STIMOLO DOLOROSO C-CIRCULATION • AFFATICATO/RUSSANTE • RAVVICINATO/DISPNOICO RESPIRO • FREQUENZA RESPIRATORIA (ATTI X 30 SEC)X2 • SATURAZIONE IN AA • POLSO RADIALE • POLSO CAROTIDEO BATTITO • FC (BATTITIX30)X2 • PULSOSSIMETRO • PAO
CHECK LIST D- DISABILITY • ORIENTATO/DISORIENTATO • AGITATO/SOPOROSO E-EXPOSURE DISABILITY • MUOVE CORRETTAMENTE GLI ARTI? • DEFICIT ELOQUIO • MIMICA FACCIALE • GLICEMIA (DTX) • SCOPRIRE IL PZ • QUALE PROBLEMA? EXPOSURE • PARAMETRI (TEMPERATURA) • DOLORE? ADDOME/PETTO/TESTA • EMORRAGIE?
CHECK LIST/1 A-AIRWAY B-BREATHING C-CIRCULATION INDICAZIONI IN BASE ALL’ESITO ISTRUZIONE PRATICA RACCOLTA DATI ESITO
CHECK LIST/2 D- DISABILITY E-EXPOSURE
Strumenti- Foglio di accompagnamento •Anagrafica •Caregiver •Protesi dentaria •Anamnesi •FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN RSA •ALLERGIE NOTE •MOTIVO DELL’INVIO (breve descrizione) •TERAPIA IN ATTO (o copia cartellino terapia) •RIFERIMENTI
GRAZIE…
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