Pedagogia speciale: approcci metacognitivi e cooperative - 4 Settembre 2020 ARIANNA TADDEI

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Pedagogia speciale:
approcci metacognitivi e
     cooperative
     4 Settembre 2020
         ARIANNA TADDEI
     UNIVERSITA’ DI MACERATA
Indicazioni didattiche
Materiali di studio:
ØNicoletta Rosati (2017), Metacooperative
Learning. Percorso di ricerca e didattica nella scuola
dell'infanzia. Anicia, Roma , Pagin.e: 9-196
ØSlides messe a disposizione dal docente

Data e modalità di esame:
23 ottobre h.14-19 (orale online).
Quali aspettative da questo
insegnamento?
               Attività su MENTIMETER:
Elencare tre aspettative: Che cosa vi aspettate di imparare
da questo insegnamento? Elencare le vostre tre aspettative
principali.
La pedagogia speciale
                   garantisce a tutti:
• Il principio di educabilità
• La maggior autonomia e partecipazione sociale possibile
• Prospettiva progettuale dell’intervento educativo tra scuola e extra-
 scuola
Concetto di disabilità
La disabilità è un concetto in evoluzione
Di seguito i quattro approcci interpretativi della
disabilità:

1. Assistenziale
II. Sociale
III. Bio-psico-sociale ICF
IV. Fondato sui diritti umani
I. L’approccio medico/assistenziale

Il problema viene individuato nella persona
che presenta la menomazione, sulla base della
convinzione che sia questa stessa condizione di
malattia a determinare l’esclusione sociale e la
necessità di ricevere delle cure mediche ed
assistenziali.
II. Il modello sociale
Agli inizi degli anni ‘70 si sviluppa la teorizzazione di un
modello sociale della disabilità (Olivier 1981),
caratterizzato:
dalla differenza tra menomazione (condizione biologica) e
disabilità (condizione sociale);
dalla distinzione con il modello medico che individua i
limiti nel deficit della persona;
dalla rilevazione della condizione di oppressione
lamentata e sperimentata dalle persone disabili nella
società”
Il nuovo approccio culturale alla disabilità
evidenzia come questa sia il risultato
dell’incontro della persona con deficit con il
contesto sociale che si presenta come
inadeguato ad accoglierla.
III. Il modello bio-psico-sociale (ICF OMS, 2001)
Il funzionamento o la disabilità di una persona è la risultante di
diversi fattori:
condizioni fisiche e dotazione biologica
fattori contestuali (ambientali e personali).
Nella dinamica dialogica di questi fattori c’è il corpo con proprie
strutture e funzioni, capace di svolgere attività personali e di
sviluppare partecipazione sociale.

La salute non può essere vista come assenza di malattia, ma va
percepita come realizzazione del proprio funzionamento nei vari
contesti di vita.
Schema del modello ICF
Condizioni fisiche
Comprende malattie (acute o croniche),
disturbi, lesioni o traumi. Può inoltre
comprendere altre circostanze biologicamente
significative    come      la     gravidanza,
l’invecchiamento, un’anomalia congenita o una
predisposizione genetica. Le condizioni di
salute vengono codificate secondo i criteri
dell’ICD-10 (OMS, 2007).
Funzioni corporee

Le funzioni corporee sono le funzioni
fisiologiche dei vari sistemi corporei
(comprese       le    funzioni mentali). Le
menomazioni sono problemi nella funzione
del corpo, intesi come una deviazione o una
perdita significativa.
Tipologie di funzioni
Funzioni mentali
Funzioni sensoriali e dolore
Funzioni della voce e dell’eloquio
Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e
dell’apparato respiratorio.
Funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino
Funzioni genitourinarie e riproduttive
Funzioni neuro-muscoscheletriche e correlate al movimento
Funzioni della cute e delle strutture correlate (OMS, 2007)
ICF – CY (OMS, 2007)
E’ stato sviluppato per rispondere all’esigenza di una
versione dell’ICF che potesse essere universalmente
utilizzata per bambini e adolescenti nei settori della
salute, dell’istruzione e dei servizi sociali

La classificazione deve riflettere i cambiamenti associati
allo sviluppo e deve cogliere le caratteristiche dei
diversi ambienti e gruppi di età (Ianes, Cramerotti,
2011).
IV. L’approccio fondato sui diritti umani

Questo approccio ha affrontato tra le varie
problematiche, quelle in particolare legate
all’uguaglianza e alla cittadinanza delle persone
disabili, questioni che, sulla scia dell’attivismo
politico, a partire dagli anni ’60, sono state
oggetto di interesse anche da parte del mondo
accademico e della politica.
Convenzione ONU sui diritti
  delle persone con disabilità
La Convenzione ONU (2006) afferma la
dignità delle persone con disabilità, oltre che
il diritto all’uguaglianza di tutte le libertà
fondamentali e definisce la disabilità come il
risultato dell’interazione tra menomazioni e
barriere sociali, attitudinali e ambientali
che      impediscono      o     limitano     la
partecipazione.
Approccio fondato sui diritti
            umani
Secondo la Convenzione sui Diritti delle Persone
con Disabilità (ONU, 2006):

«Le persone con disabilità includono quanti
hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali
o sensoriali a lungo termine che in interazione
con varie barriere possono impedire la loro
piena ed effettiva partecipazione nella società
su una base di eguaglianza con gli altri» (Art.1).
Art.24 (CRPD): istruzione
b) le persone con disabilità possano accedere ad un’istruzione
primaria inclusiva, di qualità e gratuita e ad un’istruzione
secondaria su base di eguaglianza con gli altri e all’interno delle
comunità in cui esse vivono;
c) un accomodamento ragionevole venga fornito per andare
incontro alle esigenze individuali;
d) le persone con disabilità ricevano il sostegno necessario,
all’interno del sistema educativo generale, al fine di agevolare la
loro effettiva istruzione; e) efficaci misure di supporto
individualizzato siano fornite in ambienti che ottimizzino il
programma scolastico e la socializzazione, conformemente
all’obiettivo della piena inclusione.
La prospettiva dell’inclusione
La Dichiarazione di Salamanca (1994) ufficializza per la
1° volta il termine inclusione in ambito educativo e
sociale

Da un’idea di educazione speciale, rivolta strettamente
agli studenti con disabilità si passa al concetto di
un’educazione per tutti che trova spazio nella scuola di
tutti, accogliendo le molteplici diversità (psicofisiche,
culturali e socio-economiche etc.).
La prospettiva dell’inclusione
Il corpo docente cerca risposte educative
adeguate alle singole diversità, attraverso
l’utilizzo consapevole ed equilibrato di
interventi         didattici  basati      sia
sull’individualizzazione      sia       sulla
personalizzazione. La prospettiva inclusiva
sostiene la visione di una scuola che sia un
diritto per tutti.
Il concetto di inclusione
•guarda alla globalità delle sfere educativa,
 sociale e politica;
•prende in considerazione tutti gli
 alunni/studenti;
•interviene prima sui contesti e poi
 sull’individuo
Prospettiva di Empowerment
Prospettiva che valorizza cosa lo studente sa e può fare
per aiutarlo a crescere in quel contesto, attivando quindi
un processo di empowerment.

        https://www.youtube.com/watch?v=hGvyJB09oSc
Empowerment: acquisizione di
potere
L’empowerment è un processo dinamico e quotidiano che presenta
risvolti individuale e sociali.

    Risvolti individuali                     Risvolti sociali

La persona con disabilità              La persona con disabilità è
scopre e rafforza le proprie           coinvolta nella
capacità, aumentando la                partecipazione sociale,
percezione delle                       culturale e comunitaria che
potenzialità e                         evolvono all’interno delle
dell’autostima                         comunità e dei luoghi di
                                       appartenenza
Attività in Mentimeter
   Funzioni dell’insegnante di sostegno
Possibili Parole chiave
dell’approccio inclusivo

SoS-Tenere l’inclusione scolastica
promuovendo una rete di sostegni
So-Stare nelle differenze per l’inclusione
SoS-Tenere l’inclusione
scolastica

                              Rimozione
                              delle barriere
Dalla logica   Alla logica
del sostegno   dei sostegni   Adozioni di
                              facilitatori
SoS-Tenere l’inclusione
scolastica
                                 Le agenzie
 Insegnante     Le famiglie      educative
 di sostegno                     del
 e insegnanti                    territorio
 curricolari

  I compagni                        Gli
  di classe       Le figure         specialisti
                  ausiliarie
                  nella scuola
So-Stare nelle differenze per
includere. Competenze chiave
Saper accogliere

                    Saper promuovere il
Saper osservare     dialogo dentro la
                    classe e fuori la classe
Saper ascoltare

                    Saper lavorare con i
Saper progettare
                    colleghi (collegialità)

Saper valutare
Attività di gruppo 30 minuti
In base alle vostre conoscenze o quello che
immaginate, in che modo gli approcci
metacognitivo e cooperativo facilitino il
processo di inclusione, su quali dimensioni
lavorano, in che senso hanno un valore o una
funzione inclusiva? Fare anche degli esempi
Dimensioni individuali e sociali
dell’apprendimento
 Approccio metacognitivo      Approccio cooperativo

        Imparare                     Imparare
           ad                          con
        imparare

 Sviluppo dell’autonomia e
        della propria        Capacità di socializzazione
 consapevolezza dei propri      e di co-costruzione
       meccanismi di            dell’apprendimento
      apprendimento
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