Parte il BTO, il turismo in Italia rinasce attraverso l'innovazione digitale

Pagina creata da Alessandro Molinari
 
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Parte il BTO, il turismo in Italia rinasce attraverso l'innovazione digitale
Parte il BTO, il turismo in
Italia rinasce attraverso
l’innovazione digitale
Frictionless. Questa è la parola chiave per la tredicesima
edizione di BTO, presentata oggi a Firenze. L’Opening Day è
stato accolto nella cornice di Palazzo Vecchio e nel corso
dell’anteprima sono stati annunciati i quattro temi portanti
della manifestazione, Digital Innovation, Destination, Food
and Wine e Hospitality. L’evento si concluderà infatti dopo 4
giorni di dibattiti e interventi, il 30 novembre, tutti legati
dal fil rouge del Be Travel Onlife. Ridurre gli attriti
significa, allargare la visione di un paese a forte vocazione
turistica come il nostro e l’innovazione digitale e
tecnologica permetterà di superare le difficoltà della
pandemia per presentarsi con nuovi strumenti a chi oggi non
vuole solamente fare il turista, ma vuole vivere una
esperienza che inizia ancora prima della partenza.

“Sono passati 620 giorni dalla presente edizione, ben 22 mesi
di cesura. Ma come avremmo vissuto la pandemia senza gli
strumenti digitali?” si chiede Francesco Tapinassi, direttore
scientifico della manifestazione. “Abbiamo sperimentato una
socializzazione diversa, virtuale, ma soprattutto il viaggio è
tornato una vera vacanza, uno stacco dalle restrizioni. Per
questo il claim del 2021 è “Frictionless”, senza più attrito –
continua Tabinassi -. Per questo BTO guarda al futuro del
turismo e come impatteranno tecnologie come virtual reality e
augmented reality. C’è poi il tema dello Smart working:
potremo decidere dove lavorare. Ma oggi già pensiamo al
“Metaturismo”: ci sarà spazio per il turismo virtuale?”.
Parte il BTO, il turismo in Italia rinasce attraverso l'innovazione digitale
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nuncio di Facebook sul Metaverso sta già aprendo nuove strade
verso le esperienze immersive, che permettono di avere
informazioni prima e ricordi più vividi dopo. “La tecnologia
diventa molto più facile da utilizzare ed entra anche nel
momento della pre visita, ma le app ci accompagneranno anche
durante la visita, anche con la realtà aumentata e senza
cartelli invasivi, potendo anche acquistare prodotti o una
degustazione digitale: così la nostra esperienza Sara ancora
più piena – spiega Roberta Garibaldi, Ad di Enit -. C’è poi la
questione del Blockchain che aiuterà a combattere l’italian
sounding. La raccolta dei data sarà fondamentale, insieme alla
loro precisione e tempestività di raccolta, ma il tema del
benessere sarà preminente, quello che si può ottenere immersi
nella natura e anche in ambito rurale. Proprio per questo il
cibo sarà sempre più legato alla sostenibilità, anche sociale:
oggi il turista enogastronomico è sempre più consapevole. Sara
così necessario creare connessioni tra ambiente urbano e
rurale. Un esempio è l’olio del Colosseo, ma attraverso
l’educazione al cibo possiamo migliorare il nostro approccio
all’alimentazione”.
Parte il BTO, il turismo in Italia rinasce attraverso l'innovazione digitale
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ristico è stato quello più colpito dalla pandemia. Nel 2019
l’Europa era la regione più visitata, ma la Commissione ha
messo in campo molte misure, rendendo disponibili diversi
strumenti di politica regolamentare e finanziamenti – conferma
Valentina Superti DG Grow della Commissione Europea. Ad
esempio il certificato Covid, chiamato Green pass in Italia:
questo ha salvato la stagione estiva. Sono stati scaricati
oltre 600 milioni di certificati, ma sappiamo che molto resta
da fare. Non sappiamo quando il turismo tornerà ai livelli del
2019 – continua Superti -, possiamo però dire che in futuro
il turismo sarà più sostenibile e digitale. Questo è
inevitabile e essenziale, perché la domanda si è evoluta. Oggi
il viaggiatore vuole vacanze sostenibili e l’offerta dovrà
adeguarsi. I dati ci dicono che i 2/3 dell’ospitalità fa uso
degli strumenti digitali, e quindi si può crescere. Dobbiamo
poi raccogliere e organizzare i dati, così da migliorare
l’offerta. Entro il 2030 ci serve un piano solido e ambizioso,
un progetto approvato e monitorato dall’intero sistema, tutti
devono sostenerlo. Ci saranno delle tappe: prima dell’estate
abbiamo coinvolto molti attori di questo ambito nella
discussione”.

Gli operatori dovranno configuare la propria offerta in base
alle nuove necessità e ai desideri dei turisti: “Abbiamo
registrato una maggiore importanza della cultura del dato per
tutti gli operatori- sottolinea Furio Gianforme, di Google -.
Per questo abbiam creato degli strumenti pubblici, che
permettono a tutti di ottimizzare campagne di marketing ad
hoc”. La pandemia di fatto non ha cambiato le abitudini, ma
ha accelerato un processo che era già in corso. “Abbiamo fatto
un’esperienza che ci ha portato ad accelerare sulle
tecnologie. Nel mondo conteranno atteggiamenti e valori e chi
lavora nel mondo del consumo dovrà averne a che fare – spiega
Giovanni Boccia Altieri, professore dell’Università di Urbino
-. C’è poi la realtà esperienziale mixed, analogico e digitale
si fonderanno. Il consumatore del futuro sarà sempre più
phygital, interagirà attraverso schermi o realtà immersive. Ci
sono tre tendenze da tenere in mente per il prossimo futuro:
il remote working, il big data driven e infine l’automation
con l’AI”.

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ricordare – conferma Massimo Canducci, Chief Innovation
Officer del Gruppo Engineering -. In futuro avremo nuovi
dispositivi, come occhiali smart in grado di sostituire tutto
quello che oggi facciamo con gli smartphone. Quindi l’azione
del marketing dovrà passare anche attraverso questi device. Il
turista non utilizzerà più singole applicazioni, ma ecosistemi
digitali: da mobile first a glasses first”.
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