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SISTEMA VALORI RESPONSABILI VALORI RESPONSABILI MONETARIO VALORI RESPONSABILI OBBLIGAZIONARIO MISTO VALORI RESPONSABILI BILANCIATO VALORI RESPONSABILI AZIONARIO Relazioni semestrali dei fondi comuni al 30 giugno 2011
PREFAZIONE Il presente fascicolo contiene le relazioni semestrali al 30 giugno 2011 dei fondi istituiti da ETICA SGR S.p.A. ed è redatto in conformità alle istruzioni dell’Organo di Vigilanza. Si compone di due sezioni: • Prima sezione, Congiuntura economica e mercati finanziari - parte comune. • Seconda sezione, Situazione Patrimoniale e Portafoglio dei singoli fondi come richiesto dalle vigenti disposizioni di vigilanza. 1
INDICE Notizie sulla Società di Promozione, sulla Società di Gestione, sulla Banca Depositaria e sulla Società di Revisione pag. 4 • Sezione Prima: parte comune Scenario economico e finanziario del primo semestre 2011 pag. 9 Osservazioni sulla responsabilità sociale dei fondi pag. 14 • Sezione Seconda: parte specifica Situazione Patrimoniale e Portafoglio dei fondi pag. 23 Fondi appartenenti al Sistema Valori Responsabili: • Valori Responsabili Monetario pag. 25 • Valori Responsabili Obbligazionario Misto pag. 31 • Valori Responsabili Bilanciato pag. 39 • Valori Responsabili Azionario pag. 47 3
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 LA SOCIETÀ DI PROMOZIONE ETICA SGR S.p.A. Capitale Sociale Euro 4.000.000 interamente versato. Il capitale sociale è detenuto al 49,90%da Banca Popolare Etica S.c. a r.l., al 27,50% dalla Banca Po- polare di Milano S.c. a r.l., all’11,50% dalla Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine-BCC Nord Est e all’11,10% dalla Banca Popolare di Sondrio S.c. a r.l.. Il Consiglio di Amministrazione è costituito da: Ugo Biggeri Presidente Alessandro Antoniazzi Vice Presidente Marco Carlin Consigliere Luigi Carugo Consigliere Don Virginio Colmegna Consigliere indipendente Gabriele Giuglietti Consigliere Federica Ielasi Consigliere indipendente Sergio Morelli Consigliere Silvana Signori Consigliere indipendente Il Collegio Sindacale è costituito da: Paolo Salvaderi Presidente Mauro Benassi Sindaco Effettivo Pio Bersani Sindaco Effettivo Giuseppe Chiacchio Sindaco Supplente Carlo Radaelli Sindaco Supplente Alessandra Viscovi Direttore Generale SOCIETÀ DI REVISIONE KPMG S.p.A. BANCA DEPOSITARIA Banca Popolare di Sondrio S.c.a r.l. 4
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 LA SOCIETÀ DI GESTIONE ANIMA SGR S.p.A. Il Capitale Sociale Euro 23.793.000,00 interamente sottoscritto e versato. La SGR è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’azionista unico Asset Management Holding S.p.A. Il Consiglio di Amministrazione è costituito da: Marco Carreri Presidente Gian Luca Baldassarri Consigliere Maurizio Biliotti Consigliere Maurizio Bottinelli Consigliere Elio Canovi Consigliere Francesco Minelli Consigliere Paolo Maria Mottura Consigliere indipendente Stefano Russo Consigliere indipendente Giuseppe Zadra Consigliere indipendente Il Collegio Sindacale è costituito da: Tommaso Di Tanno Presidente Alessandro Grange Sindaco Effettivo Giacinto Sarubbi Sindaco Effettivo Raffaele Bini Sindaco Supplente Enrico Radice Sindaco Supplente Armando Carcaterra Direttore Generale SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. BANCA DEPOSITARIA BNP Paribas Securities Services SA – Succursale di Milano 5
SISTEMA VALORI RESPONSABILI Relazioni semestrali dei fondi al 30 giugno 2011 Sezione Prima Relazione del Consiglio di Amministrazione Parte comune Società di Gestione: Anima Sgr S.p.A. Banca Depositaria: Banca Popolare di Sondrio
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 Lo scenario economico e finanziario del 1° semestre 2011 Il semestre appena concluso ha visto i ritorni delle principali classi di investimento prossimi allo zero, ma è stato caratterizzato da una volatilità molto accentuata, principalmente in alcuni periodi dell’anno. Tra gli eventi di rilievo dei primi mesi del 2011 va evidenziato, in primo luogo, il disastroso terremoto che ha sconvolto il Giappone, con il successivo tsunami e la fuga radioattiva dalla centrale di Fukushima, che hanno generato una brusca frenata dell’economia giapponese con le ovvie ricadute sulla crescita mondiale. In secondo luogo, la Banca Centrale europea ha segnalato l’inizio di una fase di normalizza- zione dei tassi a breve, dopo due anni di politica monetaria estremamente accomodante. Questo cam- bio ha provocato una repentina modifica delle aspettative implicite nella curva dei tassi europea. In ter- zo luogo, la crisi dei Paesi dell’estrema periferia europea è proseguita e si è persino aggravata sul finire del semestre, facendo sì che gli spread di rendimento raggiungessero nuovi massimi non solo in Gre- cia, Irlanda e Portogallo, ma anche in Italia. Per alcuni Stati periferici l’accesso ai mercati obbligazionari negli ultimi mesi è divenuto “de facto” impossibile. A tutto ciò va aggiunto che la congiuntura ha subìto un rallentamento negli Stati Uniti, mentre è prose- guita la crescita nei Paesi emergenti, che hanno iniziato delle politiche restrittive per evitare un surri- scaldamento della crescita e dell’inflazione. Negli Stati Uniti la crescita del primo trimestre si è attestata all’1,9% annualizzato, in calo dal 3,1% dell’ultimo trimestre 2010. In generale, si è assistito ad un rallentamento della congiuntura, che si è ac- centuato nel corso del secondo trimestre; benchè esso sia stato più pronunciato delle attese degli eco- nomisti, si è comunque ben lungi da un periodo recessivo. Infatti, l’indice ISM, che misura la fiducia del- le imprese manifatturiere, ha raggiunto il massimo di questo ciclo a febbraio (61,4) per poi calare fino a 53,5 a maggio, che resta un valore compatibile con un periodo di sviluppo moderato; anche l’indice ISM delle imprese non manifatturiere è sceso da 66,9 di febbraio a 53,6 di maggio. Il mercato del lavoro ha risentito della frenata congiunturale e il tasso di disoccupazione ha arrestato la fase di discesa che era proseguita lungo tutto il 2010 e si è riportato sopra il 9%; la media delle richieste di sussidi di disoccu- pazione è ritornata sopra 400.000 unità/settimana; i payrolls, che misurano i nuovi occupati mensili, so- no risultati sempre positivi nei primi cinque mesi del 2011, ma sono rimasti su una traiettoria di crescita abbastanza contenuta. Le vendite al dettaglio sono scese dal 9,1% annuo di febbraio al 7,7% di mag- gio, ma sono rimaste su valori soddisfacenti; la produzione industriale, invece, si è riportata al 3,42% annuo a maggio, dopo aver finito il 2010 al 6,74%. L’inflazione è stata influenzata in misura significativa dai prezzi delle materie prime, che sono saliti qua- si senza interruzione negli ultimi 2 anni e mezzo, come testimoniato dall’indice del Journal of Commer- ce (che ha raggiunto i nuovi massimi storici lo scorso aprile) e da quello di Goldman Sachs. L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è salito dal 3,8% annuo di fine 2010 al 7,3% di maggio, così co- me l’indice dei prezzi al consumo è salito dall’1,5% annuo al 3,6% nello stesso arco temporale; tuttavia, gli stessi indici, depurati dalle componenti più volatili, hanno fatto registrare incrementi molto più conte- nuti, passando rispettivamente dall’1,4% al 2,1% e dallo 0,8% all’1,5%. L’elevato tasso di disoccupazio- ne e il basso utilizzo degli impianti, fermo ancora al 76,7% a maggio, dovrebbero garantire pressioni in- flazionistiche ancora molto contenute. Nell’area euro la crescita del Pil nel primo trimestre si è attestata allo 0,8% trimestrale, portando il tasso annuo al 2,5%, che costituisce il livello più alto dal terzo trimestre 2007, momento in cui è iniziata la cri- si finanziaria. La domanda domestica ha fornito un contributo determinante alla crescita: gli investimenti sono aumentati del 2,3% trimestrale e hanno rappresentato la metà (+0,4%) dell’aumento della doman- da domestica, mentre la parte restante è riconducibile in uguali proporzioni ai consumi privati e alla spesa pubblica (+0,2% ciascuno); il contributo delle scorte e delle esportazioni è stato trascurabile. Il tratto caratteristico dell’economia dell’area euro è dato dall’eterogeneità della congiuntura tra le varie 9
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 aree: i Paesi dell’Europa centrale (la Germania, in particolare) hanno fatto registrare tassi di crescita ragguardevoli, mentre i Paesi dell’estrema periferia hanno continuato ad avere tassi di sviluppo prossi- mi allo zero. Infatti il Pil è cresciuto in Germania dell’1,5% trimestrale (4,9% annuo), in Francia dell’1% (2,2%), in Olanda dello 0,9% (3,2%), in Austria dell’1% (4,2%), mentre in Italia solo dello 0,1% (1%) e in Spagna solo dello 0,3% (0,8%). In generale, i dati sulla crescita sono stati soddisfacenti. La produzione industriale è rimasta sopra il 5% annuo, pur avendo raggiunto il 7,7% a febbraio, così come gli ordini all’industria sono rimasti sopra l’8% dopo aver toccato valori superiori al 20% nei primi 2 mesi del 2011. Al contempo la fiducia delle imprese misurata dalla Commissione Europea è rimasta su livelli superiori a 105, dopo aver finito il 2010 a 107; la fiducia dei consumatori è salita nel corso del semestre, ma è rimasta su livelli negativi (-11 a dicem- bre 2010 e -9,8 a giugno 2011). Da alcuni sondaggi della Commissione Europea a fine semestre è emersa la necessità di effettuare nuovi investimenti da parte delle imprese; essi potrebbero aiutare l’occupazione ed i consumi privati, continuando così a sostenere la domanda domestica e la crescita economica europea. Ciò potrebbe costituire un’ottima alternativa alle esportazioni, che hanno costituito il motore della crescita negli ultimi anni, nel caso in cui dovesse verificarsi un rallentamento nei Paesi emergenti. In Giappone, il Pil ha evidenziato un nuovo calo nel primo trimestre (-1,3% QoQ), a seguito principal- mente del raffreddamento della crescita delle economie emergenti asiatiche nei primi mesi dell’anno. Il calo della richiesta dall’estero di prodotti e servizi giapponesi non ha trovato un bilanciamento nella domanda interna, che, anzi, nuovamente si è attestata su livelli generalmente inferiori alle attese degli analisti. Un elemento che di certo ha sorpreso positivamente, invece, è stato il risveglio del settore im- mobiliare che nel primo trimestre dell’anno ha mosso qualche timido passo verso la crescita, dopo anni di contrazione. L’11 marzo il Paese è stato scosso da uno dei più forti terremoti mai registrati; il conseguente maremoto che si è abbattuto sulla costa pacifica ha di fatto tracciato un solco netto tra quanto fatto fino a quel mo- mento per contenere i disagi della crisi economica globale e i successivi piani di emergenza nazionale. La distruzione, l’interruzione dei rifornimenti energetici e il disagio percepito dalle popolazioni a seguito di un tale sconvolgimento hanno di fatto “spento” il Paese per circa quaranta giorni e, tuttora, la norma- lità non é stata ripristinata in alcuni settori produttivi. I numeri macroeconomici sono, di fatto, passati in secondo piano e le autorità politiche e monetarie in molti casi hanno concentrato la propria attenzione al fine di garantire il miglior accesso ai servizi essenziali. Come accade in queste circostanze - specie in un Paese altamente sismico come il Giappone - gli osservatori guardano a quanto realizzato dall’eco- nomia nei passati periodi cosiddetti della ricostruzione. Statisticamente i trimestri seguiti ai maggiori ter- remoti sono stati caratterizzati da investimenti infrastrutturali, afflusso di capitali dall’estero, incremento della spesa domestica e un moderato rialzo dei prezzi. Un ciclo virtuoso che, sebbene lento nel tempo, ha di fatto beneficiato degli incentivi e degli aiuti economici che lo Stato centrale ha sempre messo a di- sposizione delle popolazioni. Purtroppo ad oggi, i segnali di questa ripresa tardano a venire; la magnitu- do del disastro naturale e le esangui “casse” già provate da questi anni di rallentamento economico so- no i principali elementi di discontinuità con le ricostruzioni del passato. 10
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 Le politiche monetarie La Federal Reserve ha continuato la sua politica monetaria molto espansiva iniziata già l’anno scorso e ha mantenuto il tasso sui Fed Funds tra 0 e 0,25%. Sul finire del primo semestre, come preventivato, è terminato il programma di acquisto di titoli di Stato americani da parte della Banca Centrale, che era stato deliberato a fine 2010. Nonostante il rallentamento dell’economia americana nel corso degli ultimi mesi, non si intravede nell’immediato futuro un nuovo programma di stimolo monetario attraverso misu- re “non convenzionali”. Anche nel corso dell’ultima riunione del 22 giugno la Fed ha ribadito che i livelli di occupazione e inflazione risultano al di sotto degli obiettivi e, pertanto, si renderà necessario tenere i tassi molto bassi ancora per un periodo prolungato. La Banca Centrale europea ha alzato i tassi sulle operazioni di pronti contro termine dall’1% all’1,25% lo scorso 7 aprile. Essa ha segnalato, già nel corso della conferenza stampa di inizio marzo, l’imminen- za di un rialzo dei tassi, alla luce delle pressioni inflazionistiche che iniziavano a manifestarsi nell’area euro, sebbene queste fossero riconducibili principalmente ai prezzi delle materie prime. Tuttavia, la Bce ha continuato a fornire abbondante liquidità al sistema finanziario, mantenendo invariata la propria poli- tica di pieno accoglimento di tutte le richieste di liquidità in occasione delle operazioni di pronti contro termine. Trichet, infatti, ha sempre ben distinto gli strumenti tradizionali di politica monetaria, da utilizza- re per il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione intorno al 2%, da quelli non convenzionali, che sono stati adottati per il corretto funzionamento del mercato monetario. Le stime della Bce per la crescita eu- ropea sono abbastanza confortanti, ma essa ha ben presente che all’interno dell’area euro l’eterogenei- tà della congiuntura tra i Paesi periferici e quelli “core” continua ad essere molto marcata; Trichet, per- tanto, in ogni conferenza stampa ha continuato ad enfatizzare il ruolo propulsivo delle riforme strutturali e la necessità che esse vengano implementate quanto prima, principalmente negli Stati che hanno ac- cumulato un forte divario di competitività dalla nascita dell’euro. La Banca Centrale giapponese in tutte le riunioni del semestre ha confermato il livello del tasso over- night sotto lo 0,10% e, da metà marzo, ha garantito tutta la liquidità necessaria al sistema finanziario giapponese, vista l’incertezza provocata dagli eventi sismici e dall’emergenza nucleare. Lo statuto della Boj non ha consentito la sottoscrizione di titoli di Stato “straordinari” o di nuova emissione, ma la Banca Centrale già ad aprile ha confermato gli ammontari massimi dei fondi istituiti per acquistare obbligazioni societarie (30 trilioni di yen) e REITS e ETF (10 trilioni). Le stime della Banca Centrale giapponese per la crescita sono state significativamente abbassate per il 2011, ma, al contempo, sono state aumentate per l’anno prossimo (da 2% a 2,9%); a giudizio della BoJ il rallentamento del sistema produttivo giappo- nese verrà progressivamente recuperato nei prossimi trimestri, nel solco di quanto evidenziato dalle statistiche relative ai più gravi terremoti che hanno colpito il Paese negli ultimi decenni. 11
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 I mercati finanziari I mercati obbligazionari hanno avuto fasi di elevata volatilità e l’andamento dei tassi è stato influenzato in maniera determinante dalla qualità degli emittenti. I rendimenti dei Paesi di migliore qualità creditizia hanno avuto un andamento tutto sommato stabile. Nel corso del semestre i tassi decennali sui Treasury americani sono passati dal 3,30% al 3,20% circa, mentre sulle scadenze a 2 anni sono scesi ulterior- mente dallo 0,60% circa allo 0,47%. In Germania i tassi sono rimasti stabili attorno al 3% sui decennali, mentre sono saliti drasticamente dallo 0,86% all’1,65% circa sulle scadenze a 2 anni, a causa della po- litica monetaria restrittiva della Bce. I Btp italiani hanno concluso il semestre sullo stesso spread di ren- dimento di fine 2010 rispetto ai bund tedeschi (circa 190 punti base), ma avevano visto il loro differen- ziale di rendimento stringersi significativamente fino a 120 punti base nella parte centrale del semestre; le politiche di bilancio abbastanza rigorose dell’Italia hanno evitato il cosiddetto “effetto contagio” dai Paesi periferici, ma i dubbi sulla crescita e l’enorme stock di debito che caratterizzano la situazione ita- liana da parecchi anni hanno tenuto lo spread di rendimento ancora sui livelli massimi dalla nascita dell’euro. I tassi decennali della Grecia, dell’Irlanda e del Portogallo, invece, sono saliti a livelli ormai in- sostenibili e hanno raggiunto a fine semestre, rispettivamente: 16,35% (dal 12,50% di inizio semestre), 11,70% (dal 9%) e 10,90% (dal 6,60%). Gli spread sulle obbligazioni corporate hanno concluso il semestre sui livelli di inizio anno, pur avendo avuto escursioni significative nel corso di questi mesi. A fine giugno l’indice ITRAXX sui corporate euro- pei investment grade era a 105 punti base, pur avendo raggiunto un minimo a 88 punti base, all’inizio del secondo trimestre, e un massimo a 115 punti base a metà giugno. Il settore finanziario ha continuato ad offrire gli spread più elevati: l’indice ITRAXX dei finanziari europei senior ha concluso il semestre a 151 punti base, mentre l’indice rappresentativo dei finanziari subordinati si è attestato a 271 punti base. Anche lo spread dei mercati emergenti, misurato dall’indice JPMorgan EMBI Global Diversified, ha con- cluso il semestre a 274 circa, che costituiva il livello di fine 2010; tuttavia esso è variato tra 310 di metà giugno e 250 di inizio gennaio. Il netto miglioramento dei fondamentali di alcuni Paesi è dovuto princi- palmente ai tassi di crescita molto elevati degli ultimi trimestri, che hanno addirittura richiesto politiche monetarie restrittive in molte aree, che sono state poi accompagnate da politiche fiscali più avvedute degli anni passati. Ciò ha comportato che molte emissioni di Paesi emergenti hanno finito per offrire rendimenti più bassi degli equivalenti titoli emessi dal Tesoro italiano. I principali listini azionari hanno fatto registrare performance che vanno dal -5,52% del Topix giappone- se, all’1,99% dell’EuroStoxx 50, fino al 5,01% dello S&P500 americano; l’indice FTSE MIB della borsa italiana è risultato quasi invariato. A livello settoriale, negli Stati Uniti le migliori performance si sono avute nel comparto dell’healthcare e in quello energetico, mentre il settore finanziario è risultato ancora una volta il peggiore ed è stato l’unico con una performance negativa. Nell’area euro il comparto auto- mobilistico è risultato il migliore, mentre il settore bancario è risultato tra i peggiori insieme a quello del- le risorse di base. In Giappone, infine, a causa del disastro nucleare alla centrale di Fukushima, i settori legati alle materie prime hanno avuto un apprezzamento molto elevato, mentre il comparto dell’energia elettrica ha visto ridursi il suo valore di circa un terzo. A livello valutario si è assistito ad un generale apprezzamento dell’euro nei confronti di tutte le principali divise, ad eccezione del franco svizzero. In un contesto dove ogni Paese ha provato ad indebolire la propria valuta, al fine di aumentare il contributo delle esportazioni alla crescita, la politica monetaria re- strittiva portata avanti dalla Bce ha favorito il rafforzamento dell’euro. Più in dettaglio, esso si rivalutato di circa l’8% nei confronti del dollaro Usa, di poco più del 7% nei confronti dello yen giapponese e di cir- ca il 5% rispetto alla sterlina inglese. 12
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 Prospettive per il secondo semestre 2011 L’elevata volatilità degli ultimi mesi sta a testimoniare l’attesa degli operatori verso la soluzione dei prin- cipali problemi che affliggono le economie di tutto il mondo da qualche anno a questa parte. Negli ultimi mesi l’andamento dei mercati è stato influenzato in misura sempre minore dalle pure variabili congiun- turali, mentre le scelte politiche hanno assunto un peso vieppiù crescente. Infatti, l’ammontare del debi- to che si è accumulato a livello mondiale è ancora su livelli difficilmente sostenibili nel lungo termine e la gestione delle situazioni più critiche rivestirà un peso determinante per i mercati finanziari nel prossi- mo futuro. La dinamica del debito, al momento, risulta poco incoraggiante, visto che i deficit di bilancio di tutte le principali nazioni crescono ad un ritmo spesso superiore a quello del Pil. Si è notata una ge- nerale ritrosia ad implementare rigorose politiche fiscali, che servirebbero per riportare i conti pubblici in una situazione più confortante, a causa della loro impopolarità e del fatto che un aumento delle imposte rischierebbe di far rallentare ulteriormente lo sviluppo economico. Alcune riforme strutturali, tali da riu- scire a dare competitività alle economie - così spesso invocate dalla Banca Centrale europea e sempre attese dai mercati - sembrano costituire la ricetta migliore per sanare nel medio-lungo termine gli squili- bri accumulati negli ultimi anni. Dal punto di vista meramente macroeconomico, va evidenziato che le stime di crescita per il 2011 sono state riviste verso il basso in quasi tutte le aree, nel corso del secondo trimestre. Esse, pertanto, risulta- no ora più moderate e abbastanza in linea con la crescita potenziale. Le spinte inflazionistiche non de- stano ancora apprensioni nei banchieri centrali, visto che buona parte degli aumenti dei prezzi al consu- mo è riconducibile al rialzo dei prezzi delle materie prime e le pressioni salariali restano contenute quasi dappertutto. In quest’ottica, è ipotizzabile che la Federal Reserve tenga i tassi sui livelli attuali, mentre la Bce potrebbe proseguire “lento pede” nella sua fase di normalizzazione dei tassi, appena iniziata. L’avvi- cendamento tra Trichet e Draghi alla guida della Bce non dovrebbe influire significativamente sulla politi- ca monetaria europea, alla luce del mandato molto chiaro che è assegnato alla Banca Centrale. I problemi del debito sovrano, che trovano la loro massima espressione nei Paesi periferici europei, co- stituiranno uno dei punti di maggiore attenzione dei mercati finanziari. Una loro soluzione chiara e defi- nitiva potrebbe favorire una ripresa delle asset class più rischiose, che sono state penalizzate negli ulti- mi anni. Fino ad allora, però, è immaginabile che si alterneranno fasi di euforia, laddove una soluzione sembrerà delinearsi all’orizzonte, seguite da momenti di delusione, laddove la soluzione sembrerà poco percorribile. A prescindere dalla volatilità, che potrebbe costituire ancora il leit-motiv del prossimo seme- stre, su basi puramente valutative, le asset class più rischiose offrono tuttora un profilo rischio/rendi- mento più interessante. In altri termini, pur non intravedendo dei trend ben definiti nel corso del prossi- mo semestre, i rendimenti delle azioni risultano più interessanti di quelli delle obbligazioni governative di ottimo livello e quelli dei corporate più attraenti di quelli dei titoli di Stato. 13
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 Osservazioni sulla responsabilità sociale dei fondi 1. L’universo investibile dei fondi I fondi Valori Responsabili investono esclusivamente in titoli di emittenti (imprese e Stati) selezionati in base a oltre 70 indicatori sociali, ambientali e di governance. La selezione socio-ambientale degli emit- tenti viene effettuata da Etica SGR sulla base di alcune banche dati, di cui la principale è quella della società inglese EIRIS. Inoltre, dal 2009, Etica SGR ha sviluppato internamente e adottato una metodologia di analisi specifica per le imprese italiane quotate. La metodologia di analisi degli emittenti prevede innanzitutto l’adozione di criteri negativi (o di esclusio- ne) e, successivamente, l’applicazione di criteri positivi (o di valutazione). Sono così esclusi dall’universo investibile dei fondi i titoli di Stato emessi dai Paesi che applicano la pe- na di morte o che non rispettano le libertà politiche e i diritti civili. Sono, inoltre, esclusi i titoli di aziende che producono armi, gestiscono o controllano centrali nucleari, effettuano test sugli animali per la pro- duzione di cosmetici o sono coinvolte in pratiche lesive della dignità umana. Le metodologie e i criteri adottati sono consultabili nel dettaglio sul sito web www.eticasgr.it. Le imprese e gli Stati che superano l’analisi etica entrano a far parte di due universi investibili: • universo investibile degli Stati (che al 30 giugno 2011 comprende 22 Paesi); • universo investibile delle imprese (che al 30 giugno 2011 comprende 336 società). Universo Investibile degli Stati Al 30 giugno 2011, gli Stati nei quali i fondi Valori Responsabili investono sono: Austria, Francia, Ger- mania, Paesi Bassi, Svezia (in euro), Italia. Dall’ottobre 2010, infatti, i fondi possono investire in titoli di Stato italiani o in strumenti finanziari quali pronti contro termine aventi tali titoli di Stato come sottostante, esclusivamente per operazioni di gestio- ne della tesoreria e fino ad un massimo del 5% del portafoglio di ciascun fondo. Agencies In data 30 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione di Etica SGR ha deliberato l’introduzione nell’uni- verso investibile di 17 società controllate da Stati appartenenti all’universo investibile di Etica SGR. Tali società (agencies), elencate nella tabella 1, costituiscono dei nuovi emittenti in cui è possibile inve- stire, indipendentemente dalla tipologia di obbligazione (tasso fisso o variabile). Tabella 1. Agencies presenti nell’universo investibile al 30.06.2011 Società Paese Kreditanstalt für Wiederaufbau Germania Landwirtschaftliche Rentenbank Germania L-Bank Germania NRW.Bank Germania KommuneKredit Danimarca Kommunalbanken Norway AS Norvegia Eksportfinans ASA Norvegia 14
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 1 Società Paese Kommuninvest i Sverige AB Svezia Swedish Export Credit Corp. Svezia Municipality Finance plc Finlandia Nederlandse Waterschapsbank Olanda Bank Nederlandse Gemeenten Olanda Instituto de Credito Oficial Spagna Fondo de Restructuración Ordenada Bancaria Spagna CADES Francia Österreichische Kontrollbank AG Austria ASFINAG Austria Universo Investibile delle imprese Nel corso dei primi sei mesi del 2011 Etica SGR ha aggiornato una volta l’universo investibile delle im- prese comunicando ad Anima SGR (gestore dei fondi) la promozione di 24 imprese e l’uscita di 34 ri- spetto all’aggiornamento precedente. Al 30 giugno 2011, nei portafogli azionari dei fondi Valori Responsabili figurano 20 nuove imprese (ri- spetto ai portafogli di fine 2010), elencate nella tabella 2. Nessun titolo è stato dismesso dai portafogli per motivi etici. Rimane in vigore la sospensione, dagli investimenti dei fondi Valori Responsabili, delle imprese che ge- stiscono il sistema idrico integrato, deliberata del Consiglio di Amministrazione di Etica SGR nell’Aprile 2010. Tabella 2. Nuove imprese presenti nel portafoglio azionario dei fondi al 30.06.2011 (confronto con fine 2010) Nome impresa Attività e Paese Profilo etico in sintesi Cisco Systems Informatica Buona politica ambientale, codice etico avanzato, USA attenzione verso le pari opportunità e la sicurezza sul luogo di lavoro. Gap Abbigliamento, Buona politica ambientale, cosmetici realizzati accessori e cosmetici senza test su animali. Buono il dialogo con i USA portatori di interesse e l’attenzione alla catena di fornitura. Intel Informatica Buone politiche anti-corruzione, codice etico USA avanzato, buona gestione dei rischi socio- ambientali, attenzione alla qualità e sicurezza del prodotto. Medtronic Attrezzature sanitarie Buona corporate governance, codice etico USA avanzato, buon rapporto con gli stakeholders. 15
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 2 Nome impresa Attività e Paese Profilo etico in sintesi Sysco Corporation Servizi alimentari Buona corporate governance, codice etico USA avanzato, attenzione alla qualità dei servizi offerti. The Walt Disney Intrattenimento Buon codice etico, buon dialogo con gli stakeholder USA e buona responsabilità di prodotto. Telekom Austria Telecomunicazioni Buona attenzione alla salute e sicurezza sul luogo Austria di lavoro, codice etico avanzato, buon rapporto con le comunità locali. Nokia Telecomunicazioni Buona policy ambientale, buona gestione dei Finlandia rischi socio-ambientali, buon rapporto con i dipendenti. Carrefour Grande distribuzione Impegno costante nel miglioramento della Francia perfomance ambientale, attenzione crescente alla catena di fornitura, buone politiche sui diritti umani, buona corporate governance. Lafarge Costruzioni Buona policy ambientale, miglioramenti significativi Francia nella perfomance ambientale, buone politiche anti-corruzione, buona gestione dei rischi socio-ambientali. Sanofi Aventis Farmaceutico Buon codice etico, centralità delle attività di ricerca Francia & sviluppo, buon rapporto con le comunità locali, sostegno a numerosi progetti umanitari in tutto il mondo. Deutsche Telekom Telecomunicazioni Buona l’attenzione alla salute e sicurezza sul luogo Germania di lavoro, codice etico avanzato. Costante impegno nella riduzione delle emissioni di CO2. SAP Informatica (software) Buon codice etico, attenzione alla qualità e Germania sicurezza del prodotto offerto, buon dialogo con i dipendenti. CRH Costruzioni Codice etico buono, buon rapporto con gli Irlanda stakeholder, buona corporate governance. Piaggio Veicoli a motore Buona attenzione alle tematiche ambientali Italia (innovazione di prodotto, realizzazione di siti produttivi con certificazioni ambientali, ecc.), investimenti costanti in ricerca & sviluppo, attenzione alla salute e sicurezza sul posto di lavoro, buon rapporto con gli stakeholders, impegno nella rendicontazione socio-ambientale. 16
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 2 Nome impresa Attività e Paese Profilo etico in sintesi Prysmian Energia & Significativa attenzione alle tematiche ambientali telecomunicazioni (innovazione di prodotto, collaborazione costante Italia con ONG/enti locali per la tutela delle aeree in cui l’azienda opera, graduale miglioramento della performance ambientale, impegno nella rendicontazione ambientale ecc.), buon rapporto con gli stakeholders. British Land Immobiliare Codice etico avanzato, buon rapporto con le UK comunità locali, buona corporate governance. Land Securities Immobiliare Buona policy ambientale, significativo UK miglioramento nella performance ambientale, buona corporate governance, codice etico avanzato. J Sainsbury General Retail L’azienda è promotrice di numerosi progetti sociali (Store, Supermercati) in UK e all’estero grazie anche al forte legame con UK la comunità e al coinvolgimento dei propri dipendenti. Buona politica ambientale e attenzione all’approvvigionamento sostenibile delle materie prime. Whitbread Hotel & ristoranti Buona corporate governance, codice etico UK avanzato, graduale impegno in campo ambientale. Al 30 giugno 2011 il patrimonio dei fondi Valori Responsabili è investito nei titoli dei seguenti emittenti: Tabella 3. Imprese e Stati presenti nei fondi Valori Responsabili al 30 giugno 2011 Tipologia degli strumenti finanziari Emittenti Titoli di Stato Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia (in euro), Italia Obbligazioni corporate Deutsche Telekom e Portugal Telecom Azioni Europee Area Euro Telekom Austria, AGFA Gevaert, Bekaert, Nokia, ADP, BIC, Carrefour, Lafarge, Legrand, Sanofi-Aventis, Valeo, Deutsche Telekom, Infineon Technologies, K+S, SAP, CRH, Indesit Company, Piaggio, Prysmian Azioni Europee non denominate in Euro Norsk Hydro, Storebrand, Tomra Systems, Yara International, Assa Abloy, Experian, Astrazeneca, BG Group, British Land, Firstgroup, Invensys, Land Securities, Reed Elsevier, J Sainsbury, Smith & Nephew, Travis Perkins, Whitbread, International Consolidated Airlines Group 17
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 3 Tipologia degli strumenti finanziari Emittenti Azioni Nordamerica Baxter International, Cisco Systems, Dell, Intel, Eli Lilly, GAP, General Mills, Kraft Foods, Life Technologies, Medtronic, Sysco Corporation, The Walt Disney, Xerox Azioni Giappone Astellas Pharma, Denso, Mitsubishi Estate, Sony Corporation, Toyota Motor Nuovi criteri ambientali di valutazione delle imprese In data 30 marzo 2011 il Consiglio di Amministrazione di Etica SGR ha deliberato l’introduzione di nuovi criteri di analisi delle imprese, che saranno attivati in funzione del secondo aggiornamento dell’universo investibile previsto per Settembre 2011, e che vanno ad integrare gli indicatori già adottati in tema di tu- tela ambientale. Si tratta, nello specifico, di criteri relativi a: - inquinamento ambientale: analizza le conseguenze dell’attività d’impresa in termini di inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua e i possibili effetti sulla salute umana, differenziando in base all’impat- to ambientale della stessa (medio o alto); - tutela della biodiversità: analizza la qualità, la completezza e l’efficacia delle politiche adottate dall’im- presa per la tutela della biodiversità, differenziando in base all’impatto ambientale dell’attività d’impre- sa (medio o alto). 2. L’attività del Comitato Etico Il Comitato Etico di Etica SGR ha una funzione consultiva e propositiva: formula le proprie opinioni sull’eticità degli investimenti e suggerisce ulteriori criteri per la valutazione delle imprese e degli Stati. Nel corso dei primi sei mesi del 2011 il Comitato Etico di Etica SGR si è riunito tre volte. Nella tabella 4, vengono presentati i principali temi trattati nel periodo considerato. Tabella 4. Le riunioni del Comitato Etico nei primi sei mesi del 2011 e i principali temi trattati Data riunione Temi trattati 14 gennaio 2011 Seduta congiunta del Comitato Etico di Etica SGR e del Comitato Etico della Capogruppo con l’obiettivo di discutere e individuare possibili parametri e criteri per l’analisi delle società che gestiscono il sistema idrico integrato, sospese dagli investimenti dei fondi su delibera del Consiglio di Amministrazione di Etica SGR dell’aprile 2010. 14 marzo 2011 Primo aggiornamento del 2011 dell’Universo Investibile delle imprese dei fondi Valori Responsabili; introduzione di nuovi criteri ambientali per l’analisi delle imprese; valutazione della società STS Ansaldo (analizzata in base alla metodologia in-house di Etica SGR); proposte di voto e di intervento in assemblea annuale della società Indesit Company; presentazione, da parte del Presidente, della Relazione 2010 sull’attività del Comitato Etico di Etica SGR. È stato successivamente chiesto il parere del Comitato Etico in merito alle intenzioni di voto all’assemblea generale di Piaggio e Prysmian. 18
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 4 Data riunione Temi trattati 13 giugno 2011 Presentazione delle integrazioni alle metodologie di analisi delle imprese (società straniere e società italiane) riguardanti i criteri di valutazione dell’utilizzo delle risorse idriche nei processi produttivi e i criteri di analisi delle imprese che gestiscono il sistema idrico integrato; proposte di voto all’assemblea annuale della società Dell e proposta di appoggio alla mozione di ICCR (Interfaith Center on Corporate Responsibility) all’assemblea generale della società General Mills. Le proposte del Comitato Etico sono state accettate dal Consiglio di Amministrazione di Etica SGR, ad eccezione di quella relativa all’inclusione nell’Universo Investibile della società STS Ansaldo. 3. L’azionariato attivo Etica SGR interviene ogni anno nelle assemblee delle società in cui investono i fondi Valori Responsabili sollecitando la riflessione delle imprese sugli aspetti sociali, ambientali e di governance delle loro attività. Nel corso dei primi sei mesi del 2011 Etica SGR ha partecipato e votato alle assemblee delle società ita- liane Piaggio, Prysmian e Indesit Company. Nella tabella 5 vengono presentati i temi degli interventi in assemblea e le espressioni di voto. Tabella 5. L’azionariato attivo nei primi sei mesi del 2011 Impresa, luogo e data Interventi e espressioni di voto dell’assemblea Piaggio Per la prima volta Etica SGR ha partecipato all’assemblea annuale di (Veicoli a motore, Italia), Piaggio, votando a favore di tutti i punti all’ordine del giorno. 13 aprile 2011 È inoltre intervenuta esprimendo apprezzamento per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, adottato secondo le linee guida del GRI (Global Reporting Initiative), invitando Piaggio a raggiungere una più equilibrata rappresentanza di genere nel Consiglio di Amministrazione e sottolineando come la separazione del ruolo di Presidente da quello di Amministratore Delegato costituisca un importante presupposto per raggiungere un buon equilibrio di poteri all’interno della società. Inoltre è stato suggerito un inserimento progressivo nei sistemi di incentivazione dei manager di indicatori di performance socio- ambientale ed è stata sottolineata l’importanza di proseguire nell’ottenimento delle certificazioni ISO14001 (ambiente) e OHSAS 18001 (Sicurezza e Salute dei Lavoratori) per tutti i siti produttivi del gruppo. 19
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 segue tabella 5 Impresa, luogo e data Interventi e espressioni di voto dell’assemblea Prysmian Per la prima volta, Etica SGR ha partecipato all’assemblea annuale di (Energia & Prysmian, votando a favore di tutti i punti all’ordine del giorno. Telecomunicazioni, Italia), È inoltre intervenuta chiedendo un impegno costante nella 14 aprile 2011 predisposizione del Bilancio di Sostenibilità e nella creazione di un’unità di Corporate Responsability. Data la presenza del Gruppo in numerosi Paesi di tutto il mondo, si è sottolineata l’opportunità di dotarsi, a livello globale, di una policy scritta di tutela dei diritti umani e di adeguati strumenti di gestione, di controllo e reporting della stessa. Etica SGR ha chiesto, inoltre, che sia data adeguata attenzione, a livello globale, a questioni ambientali relative alle emissioni e scarichi inquinanti, all’utilizzo e alla manipolazione di materiali o scarti pericolosi, all’adozione di pratiche per lo smaltimento dei rifiuti e all’eliminazione delle contaminazioni ambientali. Indesit Company Etica SGR ha partecipato, per la settima volta consecutiva, (Elettrodomestici, Italia), all’assemblea generale di Indesit Company, esprimendo voto 03 maggio 2011 favorevole su tutti i punti all’ordine del giorno. Etica SGR è intervenuta in assemblea manifestando apprezzamento per il costante impegno della società nelle tematiche di responsabilità sociale, dimostrata anche dalla redazione del Bilancio di Sostenibilità secondo le linee guida del GRI (Global Reporting Initiative), e per l’attenzione che Indesit ha sempre dimostrato alle richieste e sollecitazioni di Etica SGR. Si sono chiesti aggiornamenti in merito ai casi di ristrutturazione aziendale (stabilimenti di None, Refrontolo e Brembate), una maggiore precisione nella rendicontazione di indicatori relativi all’approvvigionamento e utilizzo di acqua nei processi produttivi e allo smaltimento di rifiuti pericolosi e, infine, una costante attenzione alle tematiche riguardanti le pari opportunità all’interno dell’azienda. 4. Il microcredito Chi compra i fondi Valori Responsabili di Etica SGR aiuta il microcredito. Un euro ogni mille investiti vie- ne devoluto a favore di un Fondo che garantisce progetti di microcredito in Italia. Grazie al fondo Banca Popolare Etica può concedere piccoli prestiti a persone che vogliono avviare iniziative imprenditoriali o si trovano in stato di bisogno, oppure a cooperative sociali, senza ulteriori garanzie. Al 30 giugno 2011 i finanziamenti totali erogati sono pari a 186 (di cui 99 in essere), destinati per il 53% alla capitalizzazione di cooperative, per il 22% alle attività socio-assistenziali e per il restante 25% a progetti di microimprenditorialità. Inoltre, alla data suddetta, 23 prestiti risultano essere escussi e 61 completamente rimborsati. 20
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 5. Nuova normativa fiscale per i fondi comuni di investimento di diritto italiano Con decorrenza 01 luglio 2011 è entrata in vigore la nuova normativa fiscale per i fondi comuni di inve- stimento di diritto italiano (legge n. 10 del 26 febbraio 2011). Con questa riforma, i fondi italiani non sono più soggetti all’imposta sostitutiva del 12,50% sul risultato di gestione, ma la tassazione avviene in capo ai sottoscrittori soltanto sugli eventuali risultati positivi, rappresentativi di un reddito da capitale. L’aliquota sui proventi di ogni fondo resta invariata, ma cambiano, in positivo, il modo ed il momento in cui viene prelevata. La normativa ha così reso possibile un confronto immediato tra i valori quota e le perfomance dei fondi italiani (ora al lordo della tassazione) con i corrispettivi dei fondi esteri, rendendo i prodotti domestici maggiormente competitivi. Al fine di adeguare, a quanto richiesto dalla normativa, la documentazione d’offerta e la modulistica, Etica SGR ha adottato un Supplemento al Prospetto Completo dei fondi Valori Responsabili che reca modifiche alla parte I (Paragrafo B e Paragrafo C) e alla parte III (Paragrafo D) dello stesso e ha appor- tato variazioni al Modulo di Sottoscrizione e al Modulo di rimborso e passaggio tra fondi. La nuova documentazione, avente validità dal 01 luglio 2011, è stata inviata a tutti i soggetti collocatori e messa a disposizione sul sito www.eticasgr.it. 6. Adesione alle Linee Guida Europee sulla Trasparenza degli investimenti socialmente respon- sabili Per il sesto anno consecutivo, Etica SGR ha aggiornato il prospetto di adesione dei fondi Valori Re- sponsabili alle Linee Guida sulla Trasparenza degli investimenti socialmente responsabili, promosse da EUROSIF (European Social Investment Forum) di cui Etica SGR è socia. Nel documento vengono descritte le caratteristiche dei fondi di investimento, il processo di ricerca e di analisi della responsabilità sociale degli emittenti adottato da Etica SGR, le politiche di voto e le attività di azionariato attivo svolte dalla società. L’adesione alle Linee Guida, avvenuta nel 2005, ha permesso ai fondi di Etica SGR di ottenere, nel 2008, il marchio di “fondi trasparenti”. Il prospetto di adesione alle Linee Guida EUROSIF sono pubblicate, in italiano e in inglese, sul sito www.eticasgr.it. 21
SISTEMA VALORI RESPONSABILI Relazioni semestrali dei fondi al 30 giugno 2011 Sezione Seconda Parte specifica Società di Gestione: Anima Sgr S.p.A. Banca Depositaria: Banca Popolare di Sondrio
SISTEMA VALORI RESPONSABILI Relazione semestrale al 30 giugno 2011 VALORI RESPONSABILI MONETARIO Fondo Obbligazionario Euro Governativo Breve Termine Società di Gestione: Anima Sgr S.p.A. Banca Depositaria: Banca Popolare di Sondrio
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 VALORI RESPONSABILI MONETARIO Il rendimento del fondo nel corso del primo semestre 2011 è stato del -0,03% al netto dell’imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del -0,07% al netto dell’imposizione fiscale e del -0,37% al netto dell’imposizione fiscale e di commissioni di gestione pari a quelle pagate dal fondo. La duration del fondo è stata sempre inferiore a quella del benchmark, alla luce del livello molto basso raggiunto dalle curve dei rendimenti. Il sottopeso è stato decisamente ridotto sul finire del primo trime- stre, a seguito della crescita delle aspettative di rialzo scontate dalla parte breve delle curve, che sono state giudicate eccessive. Al termine del semestre il fondo presentava una duration prossima a 1,3 an- ni. Nel corso della seconda parte dell’anno si sfrutteranno eventuali ulteriori opportunità per incrementa- re la duration, qualora il mercato presentasse livelli di tassi impliciti eccessivamente elevati. I titoli di Stato dei Paesi “core” dell’area euro continuano a rappresentare la parte preponderante del fondo; Francia e Germania pesano per oltre i due terzi dell’investito. Il portafoglio è completato dall’in- vestimento in titoli di Stato svedesi, austriaci, olandesi e italiani. Nel corso del secondo trimestre è stata dimezzata l’esposizione sul’Austria a seguito di una riduzione ritenuta eccessiva dello spread verso il Bund; contestualmente il peso dei Btp italiani è stato progressi- vamente incrementato nei momenti di maggior tensione fino al 5%, sfruttando al massimo la deroga ad investire concessa dal comitato etico. I Paesi periferici presenti nell’universo investibile, invece, sono ri- masti nuovamente sotto pesati, principalmente perché la mancanza di certezze riguardo al loro futuro, ha accentuato oltremodo la volatilità di quelle emissioni. Nonostante l’ampliamento dell’universo investibile ad alcuni emittenti sovranazionali, il fondo è stato in- vestito in emissioni non governative in percentuali trascurabili. Si ritiene che continui a non essere assi- curata una diversificazione tra emittenti adeguata alla gestione del rischio in questa particolare fase del ciclo economico. La componente obbligazionaria è stata investita esclusivamente in titoli denominati in euro, così come previsto dal benchmark. La raccolta netta del fondo nel corso del primo semestre 2011 è risultata negativa per 18,53 milioni di euro e il patrimonio gestito è passato da 185,41 a 166,77 milioni di euro. 27
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 VALORI RESPONSABILI MONETARIO SITUAZIONE PATRIMONIALE Situazione al 30 giugno 2011 Situazione a fine esercizio precedente ATTIVITÀ Valore complessivo In percentuale Valore complessivo In percentuale netto del totale netto del totale attività attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 162.850.940 97,342 177.095.145 94,247 A1. Titoli di debito 162.850.940 97,342 177.095.145 94,247 A1.1 titoli di Stato 160.809.890 96,122 174.998.445 93,131 A1.2 altri 2.041.050 1,220 2.096.700 1,116 A2. Titoli di capitale A3. Parti di OICR B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ 631.098 0,377 6.390.561 3,401 F1. Liquidità disponibile 577.598 0,345 4.811.411 2,561 F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità da consegnare per operazioni da regolare F6. Liquidità da ricevere per sott. da regolare 53.500 0,032 1.579.150 0,840 G. ALTRE ATTIVITÀ 3.816.057 2,281 4.420.526 2,352 G1. Ratei attivi 3.800.329 2,272 4.420.526 2,353 G2. Risparmio di imposta 15.728 0,009 G3. Altre -0,001 TOTALE ATTIVITÀ 167.298.095 100,000 187.906.232 100,000 28
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 VALORI RESPONSABILI MONETARIO SITUAZIONE PATRIMONIALE Situazione al 30 giugno 2011 Situazione a fine esercizio precedente PASSIVITÀ E NETTO Valore complessivo netto Valore complessivo netto H. FINANZIAMENTI RICEVUTI -53.500 -1.579.150 I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI -184.672 -446.659 M1. Rimborsi richiesti e non regolati -184.672 -446.659 M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITÀ -286.020 -464.291 N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati -286.020 -330.881 N2. Debiti di imposta -133.410 N3. Altre TOTALE PASSIVITÀ -524.192 -2.490.100 VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 166.773.903 185.416.132 Numero delle quote in circolazione 28.421.869,860 31.587.585,739 Valore unitario delle quote 5,868 5,870 MOVIMENTI DELLE QUOTE NELL’ESERCIZIO Quote emesse 2.246.038,095 Quote rimborsate 5.411.753,974 29
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 VALORI RESPONSABILI MONETARIO Elenco analitico titoli in portafoglio Titoli Divisa Quantità Controvalore in Euro % incidenza su attività del Fondo BTAN 4,5% 12.07.12 EUR 14.000.000 14.427.000 8,624 BOBL 4% 13.04.12 EUR 14.000.000 14.280.000 8,536 BUND 5% 04/01/2012 EUR 13.500.000 13.754.340 8,221 BUND 4,5% 04.01.13 EUR 13.000.000 13.583.050 8,119 BTAN 3% 12/07/2014 EUR 12.000.000 12.327.000 7,368 BTAN 3,75% 01/12 EUR 12.000.000 12.153.600 7,265 FRANCE O.A.T. 4,75% 12 EUR 11.000.000 11.448.800 6,843 BTAN 3,75% 12/01/13 EUR 9.000.000 9.289.350 5,553 FRANCE O.A.T. 5% 25/04/2012 EUR 9.000.000 9.262.800 5,537 BUND 5% 04/07/2012 EUR 8.000.000 8.281.200 4,950 BUND 4,25% 04/01/14 EUR 7.000.000 7.442.400 4,449 SWEDEN KINGDOM 1,5% 08/09/11 EUR 7.000.000 7.005.250 4,187 BTP 15.04.13 4,25% EUR 5.500.000 5.609.450 3,353 FRANCE O.A.T. 4% 25/10/2014 EUR 5.000.000 5.285.000 3,159 BTAN 3,5% 12.07.11 EUR 4.000.000 4.003.200 2,393 NETHERLANDS GOVT 5% 15/07/12 EUR 3.000.000 3.105.000 1,856 REP.AUSTRIA 5% 07/12 EUR 3.000.000 3.104.400 1,856 B.SCHATZ 0,5% 15/06/12 EUR 2.000.000 1.982.600 1,185 BTAN 0,75% 09/12 EUR 2.000.000 1.982.200 1,185 BTP 3% 01 04 2014 EUR 1.500.000 1.476.900 0,883 DEUTSCHE TEL. 8,125 05/12 EUR 1.000.000 1.051.500 0,629 BOBL 3,5% 14.10.11 EUR 1.000.000 1.006.350 0,602 PORTUGAL TEL. 3,75% 03/12 EUR 1.000.000 989.550 0,591 TOTALE PORTAFOGLIO 162.850.940 97,344 I titoli elencati rappresentano tutti i titoli detenuti in portafoglio. 30
SISTEMA VALORI RESPONSABILI Relazione semestrale al 30 giugno 2011 VALORI RESPONSABILI OBBLIGAZIONARIO MISTO Fondo Obbligazionario Misto Società di Gestione: Anima Sgr S.p.A. Banca Depositaria: Banca Popolare di Sondrio
RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 VALORI RESPONSABILI OBBLIGAZIONARIO MISTO Il rendimento del fondo nel corso del primo semestre 2011 è stato del -0,59% al netto dell’imposizione fi- scale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del -0,39% al netto dell’imposizione fiscale e del -0,98% al netto dell’imposizione fiscale e di commissioni di gestione pari a quelle pagate dal fondo. Relativamente alla componente obbligazionaria, la duration del fondo è stata sempre inferiore a quella del benchmark, alla luce del livello molto basso raggiunto dalle curve dei rendimenti. Il sottopeso è stato ridot- to sul finire del primo trimestre a seguito della crescita delle aspettative di rialzo scontate dalle curve, che sono state giudicate eccessive. Al termine del semestre il fondo presentava una duration prossima a 3,4 anni. Nel corso della seconda parte dell’anno si sfrutteranno eventuali ulteriori opportunità per incremen- tare la duration, qualora il mercato presentasse livelli di tassi impliciti eccessivamente elevati. I titoli di Stato dei Paesi “core” dell’area euro rappresentano circa il 90% della componente obbligaziona- ria; il portafoglio è completato dall’investimento in titoli di stato austriaci e italiani. Le nuove sottoscrizioni affluite soprattutto nella prima parte del semestre sono state destinate ad accre- scere il peso dell’investito in titoli di stato francesi, al fine di beneficiare di un lieve extrarendimento rispetto ai Bund e di ridurre contestualmente il peso dei titoli di stato tedeschi, ritenuti troppo cari. Nel corso del secondo trimestre e in momenti di particolare tensione, la presenza di Btp italiani è stata progressivamen- te incrementata fino al 5% del portafoglio, sfruttando al massimo la deroga ad investire concessa dal co- mitato etico. I restanti Paesi periferici presenti nell’universo investibile, invece, sono rimasti nuovamente sottopesati principalmente per contenere la volatilità dell’investimento in un momento in cui le tensioni sul “rischio sovrano” rimangono particolarmente acute. Nonostante l’ampliamento dell’universo investibile ad alcuni emittenti sovranazionali, il fondo è stato inve- stito esclusivamente in emissioni governative. Si ritiene che continui a non essere assicurata una diversifi- cazione tra emittenti adeguata alla gestione del rischio in questa particolare fase del ciclo economico. La componente obbligazionaria è stata investita esclusivamente in titoli denominati in euro, così come previsto dal benchmark. Per quanto riguarda la componente azionaria, l’analisi di attribuzione di performance mostra che l’asset al- location settoriale ha contribuito positivamente, ma non è riuscita a controbilanciare l’apporto dell’attività di stock picking, che è stato negativo a causa dell’andamento di alcuni titoli presenti nel settore industriale. Nell’ambito del portafoglio azionario si è proceduto a vendere alcuni titoli “early cycle” a favore di titoli “late cycle” e a comprare società con un profilo più difensivo, ovvero con una visibilità sugli utili superiore. Dal punto di vista settoriale, le scommesse attive più forti sono quelle sul settore industriale e sul settore farmaceutico; nell’ambito del settore industriale si è scelto di aumentare l’esposizione sul comparto delle costruzioni. Dal punto di vista geografico è stato mantenuto il forte sottopeso sugli Stati Uniti, sul Giappone, sul Cana- da e sull’Australia. In ambito europeo si è scelto di mantenere il sovrappeso sui Paesi nordici e sulla Gran Bretagna e di aumentare il sottopeso sui Paesi “periferici” ed in particolare della Spagna. L’investimento medio in azioni è stato mantenuto pari a circa l’11%. Nel corso del secondo semestre l’investimento azionario dovrebbe rimanere al di sopra del 10%, poiché si ritiene che il mercato sia poco caro e che offra delle buone opportunità di acquisto; verrà mantenuta inol- tre la posizione lunga sul settore delle costruzioni e quella corta sui Paesi europei periferici. La raccolta netta del fondo nel corso del primo semestre 2011 è risultata positiva per 9,05 milioni di euro e il patrimonio gestito è passato da 128,77 a 137,00 milioni di euro. 33
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