Osservatorio Mobilità 2020: Opportunità e incertezze del mercato automobilistico

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Osservatorio Mobilità 2020: Opportunità e incertezze del mercato automobilistico
Osservatorio Mobilità 2020: Opportunità e incertezze del mercato automobilistico Dati e andamenti in corso                                             Arval Mobility Observatory

Basilio Velleca
                                                                                                     Dati e Andamenti in corso
                                                                                                                                                               Osservatorio
                                                                                                                                                               Mobilità 2020:
                                                                                                                                  Opportunità e incertezze
                                                                                                                                 del mercato automobilistico
Osservatorio Mobilità 2020: Opportunità e incertezze del mercato automobilistico
Osservatorio
         Mobilità 2020:
      Opportunità e incertezze
     del mercato automobilistico
             Dati e andamenti in corso

                   Editoriale a cura di
Emmanuel LUFRAY, Business Engineering & Organization Director
E D I T O R I A L E   Il 2019 è ormai terminato e, come sempre accade nel business, la chiusura
                      dell’anno è archiviata pressoché immediatamente quasi a volersene
                      dimenticare perché gli obiettivi e il ritmo del nuovo anno incombono e non
                      lasciano spazio all’analisi di quanto accaduto. Eppure quest’andamento
                      naturale delle cose non si addice al mondo delle automobili perché nella
                      costruzione delle auto il rapporto causa-effetto non è mai immediato,
                      ma richiede tempo. Le vetture del domani sono pensate oggi perché il
                      processo di ideazione, progettazione, prototipazione, industrializzazione
                      e messa in produzione richiede tempi lunghi anche se questi si sono
                      sempre di più accorciati. Pure le scelte politiche non sono più indirizzate
                      al contingente ma, in un momento di grande cambiamento come quello
                      che riguarda l’automobile, cercano di definire degli indirizzi di medio-
                      lungo termine. Basti pensare che la recente legge di bilancio (2019) sull’
                      ecobonus/malus produrrà i suoi (modesti in valore assoluto) effetti non solo
                      nel 2019 ma anche per i due anni successivi. Le scelte di limitazione delle
                      emissioni di CO2 sono state fatte in largo anticipo e, nelle intenzioni del
                      Legislatore Europeo, definiranno il quadro normativo di riferimento almeno
                      per i prossimi 10 anni. Le decisioni politiche sulla sicurezza delle vetture
                      hanno già definito le regole che saranno adottate a partire dal 2022. La
                      scelta dell’obbligatorietà dei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance
                      Systems) sulle vetture di nuova produzione prima (2022) e sul parco
                      circolante poi (2024), ha come obiettivo l’aumento della sicurezza sulle
                      strade europee riducendo, nel periodo 2020-2030, di 10.500 il numero di
                      vittime d’incidenti stradali e di 60.000 quello dei feriti gravi fino a giungere
                      nel 2050 all’obiettivo “zero vittime”. In questo contesto mantenere la
                      memoria è di fondamentale importanza per evitare di ripetere errori e
                      mettere a frutto le esperienze maturate nel tempo.
                      Uno dei ruoli dell’Osservatorio della Mobilità 2020 è proprio quello di
                      analizzare e studiare ogni anno quello che è successo per prepararsi
                      ancora meglio, se possibile, all’anno che verrà, ma anche conoscere
                      le dinamiche per affrontare i cambiamenti, gli imprevisti e le sfide che
                      continuamente si presentano agli operatori del settore automotive, basti
                      pensare agli effetti che si avranno con la pandemia da coronavirus a
                      seguito dei due mesi di blocco totale della filiera.
                      Un settore importante, quello automotive, per il contributo dato alla
                      generazione del Prodotto Interno Lordo, il cui rilancio, anche in passato,
                      ha avuto effetti positivi sull’incremento del gettito fiscale oltre che del
                      PIL nazionale, si pensi a quanto avvenne nel 1997 con la campagna di
                      incentivazione all’acquisto di veicoli nuovi. Questo è un progetto editoriale
                      di lungo respiro che coinvolge l’Arval Mobility Observatory in prima istanza,
                      ma tutta l’Azienda nel suo complesso. È iniziato l’anno passato con un libro
                      di più ampia portata che non si è limitato ad analizzare gli accadimenti del
                      2018 ma ha cercato d’inquadrarli in un contesto più vasto, definendo così
il quadro di riferimento dei prossimi anni. Questo nuovo libro, in maniera
più sintetica, segna invece la continuazione dell’esperienza precedente,
aggiornandola, approfondendola nei nuovi aspetti che sono emersi nel
corso del 2019. Venendo ai fatti, quest’anno di transizione ha sancito il
definitivo affermarsi del noleggio come uno dei principali canali di vendita
non solo del “ferro” ma di tutte le soluzioni di mobilità. Non è stato, e
non è, un processo indolore e privo di rischi. Le tensioni sui prezzi, al
termine degli incentivi (super-ammortamento) sia per il breve che per il
lungo termine, hanno aumentato la competizione spingendo alla continua
ricerca di ottimizzazione dei costi soprattutto sui servizi. Si è assistito
anche a un cambiamento nel modo di vendere che non si basa più
esclusivamente sull’offerta del modello desiderato dal cliente, ma anche
dalla proposizione di vetture acquistate a stock grazie a forti politiche di
sostegno degli OEM: da pull a push. È un periodo di grandi sperimentazioni
e fermento nel noleggio e nell’industria della Mobilità nel suo complesso
e la corsa a offrire sempre nuovi servizi e soluzioni ha anche generato un
quadro caratterizzato da un eccesso di offerte disperdendo le energie in
numerosi rivoli. La selezione naturale effettuata dal cliente decreterà quali
di questi servizi sopravvivranno e quali invece finiranno nel dimenticatoio.
La cosa certa è che il quadro di riferimento è in continua evoluzione alla
ricerca di nuovi modelli di business come testimoniano l’attivismo nelle
acquisizioni o nella presentazione di nuovi operatori del settore o lanci di
nuovi brand dedicati. Il segmento dei privati sembra in leggero recupero
anche se ben lungi dai fasti del passato quinquennio. La difficoltà di
cogliere dalle statistiche le reali dimensioni del canale è legata soprattutto
alla presenza sul mercato del fenomeno dei chilometri zero che, dopo
aver fatto registrare il disimpegno delle Case automobilistiche (non dei
dealer) sembra abbia ripreso slancio nell’ultimo quadrimestre del 2019. E’
probabile quindi che i clienti privati non abbiano perso d’importanza, ma
razionalmente abbiano scelto di acquistare vetture a chilometro zero molto
più convenienti economicamente. Inoltre lo sviluppo del noleggio a privati
ha sicuramente indirizzato verso altri canali la naturale crescita dei volumi
riferiti a tale segmento di clientela.
Il quadro che emerge ci porta ad affermare, senza ombra di dubbio, che “il
mondo della mobilità c’è”! Esiste, evolve, è dinamico e, dal lato dell’offerta,
è ricco di proposte e di prodotti. Il vero tema sarà verificare nei prossimi
anni se i consumatori saranno disposti a seguire il legislatore e le Case
automobilistiche sul terreno della nuova mobilità elettrica, autonoma,
sicura e pulita, pagandone anche i relativi costi associati e trasformando
in questo modo le tante incertezze di oggi in grandi opportunità di domani.

Buona Lettura,
                                                              Emmanuel Lufray
                                       Business Engineering & Organization Director
Noleggio on demand, veicoli elettrici e ibridi, micromobilità e car sharing;
P R E F A Z I O N E
                      auto a guida autonoma e caratterizzate dall’utilizzo di applicazioni
                      multimediali e di intrattenimento a bordo. Senza scordare le nuove frontiere
                      che vedono le vetture diventare luoghi di consegna per gli acquisti
                      online; la creazione di strade che, mentre vengono percorse, sono in
                      grado di ricaricare i veicoli ad alimentazione green; pneumatici che non
                      si forano, sono più resistenti rispetto a quelli tradizionali e ricostruibili.
                      Passando per le app di trasporto one-stop-shop che ci permetteranno di
                      coordinare tutte le opzioni di trasporto disponibili per creare il percorso
                      ideale (più veloce, più economico o più ecologico) da A a B.
                      Rivoluzionario e ricco di possibilità: si potrebbe definire così il mondo
                      futuro della mobilità. Un continuo divenire che ne abbraccia i diversi
                      ambiti e ruota attorno ad alcuni pilastri ben saldi come sostenibilità,
                      sicurezza, connettività.
                      Nutrendosi di trend già in atto da alcuni anni. Ovvero città che si fanno
                      sempre più smart, impegnate a gestire in maniera intelligente attività
                      economiche, mobilità, risorse ambientali, relazioni tra le persone e
                      politiche abitative con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei
                      propri cittadini e di rendere movimenti e flussi più efficienti e meno
                      inquinanti. Oltre al farsi spazio della sharing economy, l’economia della
                      condivisione che rappresenta un approccio sempre più battuto, specie
                      tra i millennials, e che porta a prediligere l’uso alla proprietà dell’auto.
                      Un panorama nel quale ha fatto irruzione l’epidemia scatenata dal
                      Coronavirus che sta mettendo a dura prova il settore automobilistico,
                      ma che potrebbe portare anche all’apertura di nuovi orizzonti. In un
                      clima che si preannuncia ancora per parecchi mesi all’insegna del
                      distanziamento sociale, l’auto potrebbe infatti essere percepita come la
                      soluzione più sicura per viaggiare rispetto ad altri strumenti di trasporto,
                      come i mezzi pubblici. La crescente consapevolezza circa il ruolo
                      giocato dai cambiamenti climatici nella diffusione del virus potrebbe
                      inoltre rappresentare un volano per l’ulteriore diffusione dei veicoli
                      elettrici, attualmente ancora una nicchia di mercato (circa l’1% di quello
                      totale in Italia) che viaggia però a forti ritmi di crescita. Tanto che le case
                      automobilistiche stanno investendo grosse risorse nell’elettrificazione. In
                      questo scenario l’Osservatorio Mobilità 2020: Opportunità e incertezze
                      del mercato automobilistico offre uno spaccato su quale sia stato
                      l’andamento del comparto lo scorso anno, con uno sguardo ai principali
                      canali. Dal noleggio a lungo e breve termine al segmento dei privati e a
                      quello delle flotte e delle vetture a kilometro zero.
Oltre a offrire una rivisitazione dei fatti salienti che lo hanno caratterizzato
e con i quali il settore dovrà confrontarsi nei prossimi mesi e anni. Tra
questi, il provvedimento legato all’approvazione nella legge di Bilancio
del bonus/ malus ecologico che ha introdotto degli incentivi per chi
acquista un veicolo a bassissime emissioni inquinanti rottamando al
contempo un vecchio modello; la manovra approvata a fine anno che ha
rivisto il sistema dei fringe benefit sulle vetture aziendali in funzione delle
emissioni di CO2. O ancora la scelta da parte dell’Unione europea di
rendere obbligatoria (a partire dal 2022) l’adozione di sistemi di sicurezza
da inserire sui veicoli per ridurre gli incidenti stradali. Fino all’adozione
da parte del Consiglio europeo delle norme che definiscono i nuovi
target di emissioni di biossido di carbonio (resi ancora più stringenti) a
cui i costruttori di automobili e veicoli commerciali dovranno attenersi.
Un insieme di novità che pone degli obiettivi sfidanti per gli operatori
del settore chiamati a migliorare la propria offerta in chiave sempre più
innovativa, in un equilibrio legato ai costi che però si è fatto più delicato e
precario alla luce del calo dei margini causato dalla pandemia.
In questo quadro si inseriscono le analisi sul noleggio, una soluzione
che non è più utilizzata in via esclusiva per le flotte aziendali, ma che
è diventata popolare anche tra i privati. La sfida in questo senso per
gli operatori del settore sta nel fronteggiare la concorrenza crescente,
che non può più essere vinta solo facendo leva sui prezzi. Ma offrendo
soluzioni che abbracciano un ampio ventaglio di esigenze e spingono
sempre più sul miglioramento della customer experience. Per chi
saprà coglierla questo si traduce in formule flessibili, servizi aggiuntivi,
tecnologie in grado di semplificare la vita al cliente (ad esempio in fase di
check in o di manutenzione) e i cui fari sono puntati in maniera crescente
sull’aumento della sicurezza a bordo.
.

                                                              Sibilla Di Palma
Editoriale a cura di Emmanuel LUFRAY,
              Business Engineering & Organization Director
              Prefazione a cura di Sibilla Di Palma

              1     I principali accadimenti del 2019
I N D I C E

              1.1   Introduzione
              1.2   Il sistema Bonus / Malus
              1.3   La manovra di Bilancio 2020
              1.4   Fusione PSA - FCA
              1.5   Gli ADAS (Advanced Driver Assistance System)
              1.6   Provvedimenti Europei per la limitazione emissioni CO2
              1.7   Autorità garante concorrenza e mercato

              2     L’andamento dei canali
                    in Italia dal 2015 al 2019:
                    evoluzione e trend
              2.1   Introduzione
              2.2   I principali canali di vendita
              2.3   I Privati
              2.4   Business - Le Flotte
              2.5   Business - Le vetture a chilometro zero
              2.6   Il Noleggio a Lungo Termine
              2.7   Il Noleggio a Breve Termine
3     Usato: Car & LCV e Parco Circolante
3.1   Passaggi totali
3.2   Passaggi proprietà netti
3.3   Minivolture
3.4   Radiazioni, Esportazioni & Importazioni
3.5   Circolante per anzianità, emissioni e alimentazione
3.6   Conclusioni

Ringraziamenti
Autore
9
    1
    I principali
    accadimenti del 2019
                           O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0   C A P I TO LO 1
1. I principali accadimenti del 2019
C A P I TO LO 1

                                                                         1.1 Introduzione
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                               I principali
                                               accadimenti               Il 2019 è stato un anno difficile e controverso.
                                               del 2019                  Se le aziende automobilistiche hanno ormai intrapreso la strada
                                                                         dell’elettrificazione investendo enormi risorse nello sviluppo di nuovi
                                                                         prodotti a trazione elettrica, è anche vero che la maggior parte di
                                                                         questi prodotti non sono disponibili sul mercato, dati i tempi tecnici di
                                                                         realizzazione e lo sforzo tecnologico e culturale che implicano. Dall’altro
                                                                         lato i consumatori non hanno ancora ben chiaro cosa riserva loro il futuro
                                                                         intimoriti da autonomie delle vetture elettriche ancora insufficienti e dalla
                                                                         scarsità delle infrastrutture di ricarica. La loro confusione è ulteriormente
                                                                         accentuata dai contraddittori provvedimenti nazionali e locali che spesso
                                                                         mancano di una direzione strategica univoca.

                                                                         Mercato Italiano Auto
                                                                         Veicoli trasporto merci immatricolazioni / GDP (YOY)
                                                                         Trend 2000 - 2019

                                                  3.000.000                                           Incentivi                                                                                                                      350.000
                                                                                                      Rottamazione                                                                 Superammortamento
                                                                                                                                                       Superbollo                    Nuova Sabatini

                                                                  3,9
                                                                                                                                                                                                                                     300.000
                                                  2.500.000

                                                                                                                     2,3
                                                                              1,86                                          1,68                                                                                 1,6                 250.000
                                                                                                              2,02                                                                                                       1,3
                                                                                                       1,8                                        1                                         1           0,9
                                                  2.000.000

                                                                                                                                                             0,4                                                               0,2
                                                                                0,45
                                                                                                         Incentivi                                                                    0,1                                            200.000
                                                                                              -0,05
                                                                                                         Rottamazione               -0,1

                                                  1.500.000
                                                                                                                                                                           -1,9
                                                                                                                                                                                                    Acquisto Opel
                                                                                                                                                                                                    da parte di PSA                  150.000
                                                                                                                                                                    -2,5

                                                  1.000.000

                                                                                                                                                                                                 Dieselgate                          100.000

                                                                                                                                                                                      Nascita FCA
                                                                                                                                                                                      Car Sharing RM, MI
                                                   500.000
                                                                                                                                           -6,3                                                    Fusione PSA-FCA                   50.000
                                                                                                                                                                                                   - Bonus/Malus
                                                                        2000-2007                                                     2008-2013                                                 2014-2019
                                                                        Stabile prosperità                                            Profonda crisi                                            Ripresina

                                                          0                                                                                                                                                                          0
                                                               2000   2001     2002    2003    2004    2005   2006   2007    2008   2009   2010       2011   2012   2013      2014   2015        2016     2017    2018     2019

                                                                            Veicolo trasporto merci                          Immatricolazioni auto                                GDP (%YOY)

                                                              Grafico 1 - Fonte: Ns elaborazione in Car Market Study & Forecast 2018-2022 su dati Banca d’Italia, Dataforce, ACI.

           10
C A P I TO LO 1
                                                                                                                          O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                                                                                                         Previsione PIL
Anche il quadro economico complessivo non aiuta. Al momento in cui si
scrive le previsioni di crescita del PIL, divulgate dall’ISTAT a Marzo 2020,
sono di un modesto 0,2% rispetto all’anno precedente che certamente
non favorisce lo sviluppo delle immatricolazioni di vetture nuove. A questo
scenario negativo si è aggiunto, ultimamente, anche l’effetto negativo
sull’economia della pandemia legata alla diffusione del Corona Virus le
cui ripercussioni sono, al momento difficilmente valutabili.
Il grafico, che mette in relazione immatricolato auto e veicoli trasporto
merci in rapporto allo sviluppo del PIL anno su anno conferma la
situazione di sostanziale stagnazione delle vendite intorno al 1,9 mio di
unità1. La diminuzione della crescita del PIL non lascia ben sperare per
le immatricolazioni del 2020. Nei periodi di frenata del PIL generalmente
le immatricolazioni rallentano anch’esse seguendo il ciclo economico.
Se il PIL influenza lo sviluppo delle immatricolazioni, è anche vero il contrario.
Da questo punto di vista un’appropriata incentivazione all’acquisto
di vetture da parte dello Stato potrebbe avere il triplice vantaggio di
ammodernare il parco circolante con impatto sulla sicurezza stradale,
diminuire l’inquinamento e avere un effetto positivo sul PIL. Anche in
questo caso basta analizzare quanto accaduto nel 1997. L’introduzione
degli incentivi ha portato in dote “un aumento delle immatricolazioni del
38,8%, un maggior gettito per l’Erario di 1,400 miliardi di lire e un aumento
del PIL dello 0,4% certificato dalla Banca D’Italia”2. Nei seguenti paragrafi
faremo una breve disanima dei principali accadimenti verificatisi nel
2019 che travalicano l’anno in cui sono accaduti in quanto produrranno
conseguenze anche negli anni a venire. Per prima cosa ci occuperemo
del sistema bonus/malus introdotto nel 2018 e che rimarrà in vigore fino
al 2021 e subito dopo della legge di Bilancio, approvata nel 2019, che ha
stabilito le regole per il 2020 in materia di fringe benefit e vetture aziendali.
Uno spazio di rilievo è stato poi assegnato alla fusione intervenuta
tra il Gruppo PSA e FCA destinato creare il quarto player mondiale
dell’automobile. Successivamente sono stati analizzati i due principali
provvedimenti dalla Comunità Europea che hanno definito gli standard
in materia di dotazioni di sicurezza e emissioni nocive. Infine si è ritenuto
opportuno ricordare brevemente una notizia, passata un poco in sordina,
relativa alle multe emesse dall’Autorità Garante Concorrenza e Mercato
alle società finanziarie captive.

1
  Confronta Osservatorio Mobilità 2019: Il mercato dell’auto tra evoluzione e rivoluzione.
Dati e Analisi dei mutamenti in corso Basilio Velleca pag.12
2
  Conferenza stampa Centro Studi Promotor. L’Italia e la sfida dell’auto elettrica e dell’auto a guida
autonoma. Milano, 21 gennaio 2020

                                                                                                                                 11
1. I principali accadimenti del 2019
C A P I TO LO 1

                                               Bonus / Malus   1.2 Il sistema Bonus / Malus
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                               Dovendo analizzare i fatti che hanno caratterizzato il 2019, il primo
                                                               provvedimento è legato all’approvazione nella legge di Bilancio del
                                                               bonus/malus3 ecologico relativo all’acquisto di vetture di nuova
                                                               immatricolazione, in funzione delle emissioni inquinanti. Il principio che ha
                                                               ispirato il legislatore è legato alla volontà di incentivare (bonus) l’acquisto
                                                               di auto meno inquinanti e disincentivare (malus) quello con maggiori
                                                               emissioni di CO2, qualunque sia l’alimentazione (benzina o diesel). Sia
                                                               incentivazioni che penalizzazioni sono state organizzate in quattro fasce,
                                                               come riportato nella tabella:

                                                                   BONUS                                                     MALUS
                                                                   Descrizione                                 €             Descrizione    €

                                                                   0-20 g/km + rottamazione Euro 1-4           6.000         161-175 g/km   1.100

                                                                   21-70 g/km + rottamazione Euro 1-4          2.500         176-200 g/km   1.600

                                                                   0-20 g/km senza rottamazione                4.000         201-250 g/km   2.000

                                                                   21-70 g/km senza rottamazione               1.500         >250 g/km      2.500

                                                               Il provvedimento, per ora, avrà validità fino al 2021 e riguarderà sia
                                                               l’acquisto che la locazione finanziaria e il noleggio di vetture di nuova
                                                               immatricolazione.
                                                               Se il principio ispiratore sembra essere corretto e in linea con l’obiettivo
                                                               europeo di favorire l’acquisto delle vetture meno inquinanti, analizzando
                                                               in dettaglio la misura emergono alcune incoerenze.
                                                               Per prima cosa, approfondendo la distribuzione delle vendite in funzione
                                                               delle emissioni di CO2, si nota come il provvedimento sinora non
                                                               abbia intaccato il cuore del mercato italiano ma solo il 4% circa
                                                               del venduto.

                                                               3
                                                                   LEGGE 30 dicembre 2018, n. 145 in vigore dal 01/01/2019

           12
C A P I TO LO 1
                                                                              Bonus / Malus
 CO2 (PC)                                      YTD 2019      YTD 2018          risultati 2019
                  Privati                         5.457         2.111

                                                                                                 O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                  Flotte                          2.319         1.290

                  Noleggio Lungo Termine          6.077         4.395
       0-70
    g/km CO2      Noleggio Breve Termine          391            194

                  Concessionarie e Case Auto      2.035         1.497

                  Mercato Italia PC              16.279         9.487

                  Privati                       1.050.774     1.061.290

                  Flotte                         75.292        81.269

      71-160      Noleggio Lungo Termine         258.478       245.641
    g/km CO2      Noleggio Breve Termine         170.461       169.087

                  Concessionarie e Case Auto     257.709       282.799

                  Mercato Italia PC             1.812.714     1.840.086

                  Privati                        37.790        30.058

                  Flotte                         16.790        13.079

       >160       Noleggio Lungo Termine         16.696         8.025
    g/km CO2      Noleggio Breve Termine          6.884         3.891

                  Concessionarie e Case Auto     11.688         7.944

                  Mercato Italia PC              89.848        62.997

                  Tot mercato                   1.918.841     1.912.570

Fonte Dataforce

                                                                              Bonus / Malus
Anche se i due segmenti interessati hanno registrato incrementi                volumi limitati
percentuali del 71,6% (Bonus) e 42,6% (Malus) rispettivamente, il
numero di vetture coinvolte sono molto limitate essendo la maggior
parte delle vendite concentrate nella fascia non colpita da alcun
provvedimento. Addirittura si arriva al paradosso che le vetture colpite
dall’ecotassa sono aumentate anziché diminuite, come lecito aspettarsi,
confermando che, per i modelli di lusso e premium la domanda è,
entro certi termini, anelastica al prezzo. E’ infine interessante notare
come nell’immatricolazione di vetture eco, la parte del leone, in termini
percentuali rispetto al 2018, sia stata svolta dai privati e dal noleggio a
breve termine mentre nella fascia delle vetture più inquinanti noleggio a
breve e chilometri zero hanno fatto registrare i maggiori incrementi. E’
probabile che, in quest’ultimo caso, il maggior attivismo dei canali sia
dovuto alle pressioni dei costruttori volte a diminuirne gli stock.

                                                                                                       13
1. I principali accadimenti del 2019
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O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                               Bonus / Malus
                                               provvedimenti        Il secondo paradosso di quest’iniziativa è dato dal mancato
                                               nazionali e locali
                                                                    coordinamento dei provvedimenti presi a livello nazionale con le
                                                                    misure attivate dagli amministratori locali. Se la legge nazionale spinge
                                                                    all’acquisto di vetture con minori emissioni di CO2, in cui i motori diesel
                                                                    sono particolarmente virtuosi (perlomeno nelle motorizzazioni piccole), i
                                                                    provvedimenti locali spingono all’acquisto di vetture a benzina, essendo
                                                                    in buona parte volti a limitare il transito di veicoli diesel anche di recente
                                                                    costruzione. Questo a causa di una differente impostazione che vede
                                                                    gli amministratori locali emettere provvedimenti che riguardano il parco
                                                                    circolante mentre il focus dei politici nazionali è soprattutto volto a
                                                                    incentivare o penalizzare l’acquisto di vetture nuove.
                                                                    Dall’analisi emerge chiaramente la volontà politica nazionale di stimolare
                                                                    l’uso e il passaggio a vetture meno inquinanti. Tuttavia, la mancanza
                                                                    di risorse disponibili per un intervento di vasta portata ha vanificato la
                                                                    bontà del principio ispiratore anche perché, se l’obiettivo fosse stato la
                                                                    difesa dell’ambiente e la diminuzione delle emissioni inquinanti, allora
                                                                    il provvedimento avrebbe dovuto riguardare anche l’acquisto di usato
                                                                    recente e la rottamazione delle vetture più anziane e più inquinanti
                                                                    allargando ulteriormente il numero di veicoli coinvolti acuendo, così la
                                                                    mancanza delle risorse finanziarie disponibili.

           14
C A P I TO LO 1
1.3 La manovra di Bilancio 20204

                                                                                               O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                                                                               La manovra di
La manovra approvata a fine 2019 ha rivisto il sistema dei fringe benefit      Bilancio 2020
sulle vetture aziendali. Sono state create 4 fasce in funzione delle
emissioni di CO2:

    FASCE                                     FRINGE BENEFIT
                                                 Anno 2020      Anno 2021

    0-60 g/km                                      25%             25%

    61-160 g/km                                    30%             30%

    161-190 g/km                                   40%             50%

    > 190 g/km                                     50%             60%

La misura sembra in linea con l’indirizzo della manovra dell’anno
precedente introducendo, anche per le vetture aziendali, il principio
che chi più inquina più paga. Avendo abbassato il costo per le vetture
meno inquinanti, mantenendo inalterato il costo delle vetture di fascia 2
(maggior volumi) e aumentando quello delle più inquinanti, il Governo ha
garantito la neutralità fiscale dell’operazione.                                    La bozza
                                                                                  manovra di
Quello che sembra più interessante tuttavia è analizzare come si è arrivati    Bilancio 2020

a questo risultato che è scaturito solo dopo una dura reazione della filiera
automobilistica alla prima bozza di Manovra. In prima istanza infatti era
previsto l’aumento dal 30% al 60% dell’importo soggetto a tassazione
per quasi tutte le vetture ad eccezione delle elettriche e ibride, che
sarebbero rimaste al 30%, mentre quelle con emissioni superiori a 160
g/km, sarebbero state tassate al 100%.
                                                                                 Clausola di
Se a questo si aggiunge che il Governo ha rivisto al rialzo la clausola         salvaguardia
di salvaguardia delle accise sui carburanti a partire dal 2021 (se                    accise

non sterilizzata), allora si comprende come vi sia la tendenza della nostra
classe dirigente a considerare le scelte in materia automobilistica come
un’opportunità di fare cassa, anziché definire una efficace politica sul
lungo termine volta a incentivare la mobilità collettiva e a supportare
quella individuale nelle forme più ecosostenibili, favorendo al contempo
l’eliminazione dal parco circolante delle vetture più anziane, meno sicure
e più inquinanti. Misure che presenterebbero il vantaggio, oltre che dal
punto di vista dell’inquinamento atmosferico, di ridare slancio al settore
automobilistico e in ultima analisi al PIL del nostro paese.

4
    LEGGE 27 dicembre 2019, n. 160

                                                                                                     15
1. I principali accadimenti del 2019
C A P I TO LO 1

                                                              1.4 Fusione PSA - FCA
                                               Fusione
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                               PSA - FCA
                                                              Il secondo principale avvenimento che ha caratterizzato il 2019 è legato
                                                              all’accordo sulla fusione delle storiche aziende automobilistiche di PSA
                                                              e FCA. Un passaggio obbligato per concorrere in un mercato
                                                              sempre più competitivo che richiede ingenti investimenti per poter far
                                                              fronte all’evoluzione tecnologica dell’elettrico e della guida autonoma.
                                                              Da quest’aggregazione sta nascendo il quarto gruppo mondiale
                                                              dell’automobile in grado di raggruppare 15 marchi automobilistici, 147
                                                              stabilimenti e 410.000 dipendenti nel mondo, sviluppando un fatturato di
                                                              184 mio e un utile netto di 11 mio di euro nel 2018.

                                                                                          1
                                                                      2                                         3
                                                                                                                                   4

                                                                                          GROUP

                                                              Se i vantaggi di questa fusione sono abbastanza chiari per entrambi i
                                                              gruppi, è più difficile identificare i punti deboli dell’accordo e i sacrifici
                                                              che i due gruppi dovranno affrontare in termini di razionalizzazione delle
                                                              risorse e sinergie produttive.

                                                              BRAND
                                                              SEDI                                45                      102

                                                              FORZA LAVORO                   211.000                     199.000

                                                              AUTO                           3,9 mio                     4,8 mio

           16
C A P I TO LO 1
                                                                                               Vantaggi:

                                                                                                           O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
Per prima cosa l’accordo consente di realizzare sinergie dal punto di                    Piattaforme
                                                                                            moderne
vista dei costi produttivi soprattutto se i volumi di vendita del nuovo
gruppo non daranno vita a fenomeni di cannibalizzazione tra i marchi.
La creazione della nuova società consentirà a FCA di avere accesso alle
piattaforme costruttive sviluppate da PSA risolvendo uno degli annosi
problemi legati alla loro limitatezza e agli alti costi di sviluppo dei nuovi
modelli (soprattutto SUV e veicoli elettrici). Infatti PSA ha disponibili le
moderne piattaforme Emp2, CMP ed eCMP5 che potrebbero essere
utilizzate per lo sviluppo di un’estesa gamma di prodotti, colmando
anche il gap tecnologico di FCA nel campo elettrico che lo ha portato
a stipulare un accordo con Tesla per evitare di dover pagare sanzioni Marchi Vantaggi:      premium
salatissime per lo sforamento dei livelli di CO2 definiti in sede europea.
Per contro PSA con l’entrata nel proprio portafoglio di marchi
premium come Alfa, Jeep e Maserati riuscirebbe a realizzare quelle
sinergie produttive che l’attuale gamma di modelli Top di gamma di
PSA non riesce a garantire. I tempi e i modi e i risultati cui porteranno
queste sinergie sono più difficilmente definibili anche se il successo
nell’integrazione di Opel nel gruppo PSA e della fusione Fiat Chrysler
fanno ben sperare.                                                              Vantaggi: Diffusione
                                                                                           territoriale
Altro vantaggio riguarda la presenza sui mercati internazionali dei due
gruppi. Con la fusione il gruppo PSA ha l’opportunità di poter accedere,
grazie alla forte presenza di FCA, al mercato USA da cui è totalmente
assente e da sempre nel mirino di Tavares. Mentre entrambi i gruppi
hanno una forte presenza in Europa, la loro posizione nel principale
mercato mondiale, la Cina, è invece controversa. Ambedue hanno alcune
partecipazioni locali ma i loro risultati non sono molto soddisfacenti. La
presenza PSA è comunque storicamente più consistente e ha ottenuto
risultati di vendita estremamente positivi seppur notevolmente diminuiti             Scenari aperti:
negli ultimi anni. Se i vantaggi sono abbastanza chiari e ben quantificati, controllo    aziendale e
                                                                                  politiche nazionali
soprattutto per le sinergie produttive (stimati 3,7 miliardi di euro annui), le
eventuali difficoltà sono ancora tutte da valutare. In particolare abbiamo
accennato alla possibile cannibalizzazione dei marchi a cui si
potrebbe aggiungere anche la ristrutturazione e razionalizzazione degli
stabilimenti produttivi e della forza lavoro. E qui entrano in ballo i rapporti
di forza tra le due società e tra i rispettivi paesi ovvero chi comanda
all’interno del gruppo nascente e che ruolo avrà la politica nell’indirizzare
le scelte, proteggere le maestranze e i piani industriali nazionali.

5
 EMP2 (EFFICIENT MODULAR PLATFORM) - CMP (COMMON MODULAR PLATFORM)
eCMP ( ELECTRIC COMMON MODULAR PLATFORM)

                                                                                                                 17
1. I principali accadimenti del 2019
C A P I TO LO 1
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                                   E’ ancora presto per dirlo ma alcuni paletti sembrano essere chiari. La
                                                                   presenza di 5 esponenti espressi da FCA (tra cui il presidente) e 6 di PSA
                                                                   (tra cui l’amministratore delegato) fa propendere per una prevalenza di
                                                                   quest’ultimo. Ma anche il fatto che la società paritetica (50%-50%) si
                                                                   sia ottenuta attraverso lo spin-off della società di componentistica PSA
                                                                   e il pagamento di un dividendo straordinario ai soci FCA di 5,5 miliardi,
                                                                   suggerisce che più che di una fusione si tratti di un’acquisizione da parte
                                                                   del gruppo PSA che ha pagato un premio del 32% per il controllo.
                                                                   Infine vi sono molti scenari aperti circa il ruolo che i politici avranno nella
                                                                   difesa degli stabilimenti produttivi e della forza lavoro. Mentre l’asse
                                                                   franco-tedesco sembra blindato grazie agli accordi sul marchio Opel
                                                                   e alla presenza in PSA dello Stato francese, non così sembra essere
                                                                   per quello Italiano che già in occasione della fusione con Chrysler, non
                                                                   aveva svolto alcun ruolo di rilievo nella trattativa e nelle scelte industriali
                                               Scenari aperti:
                                                                   successive.
                                               reti distributive   Il matrimonio potrebbe influenzare anche le relative reti di distribuzione.
                                                                   Sicuramente in Italia una loro razionalizzazione genererà rischi per
                                                                   alcuni operatori ma anche opportunità per altri di allargare il ventaglio
                                                                   dei marchi offerti.

           18
C A P I TO LO 1
1.5 Gli ADAS
    (Advanced Driver Assistance System)6

                                                                                                         O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                                                                                     ADAS (Advanced
Nel 2019 l’Unione Europea ha posto le basi anche per l’adozione di                   Driver Assistance
                                                                                              System)
sistemi di sicurezza da inserire obbligatoriamente sui veicoli per ridurre le
conseguenze degli incidenti stradali. A partire dal 2022 sarà obbligatoria
l’installazione come dotazione di serie, di sistemi avanzati di assistenza
alla guida (ADAS) per rendere più sicure le strade e diminuire gli effetti
degli incidenti stradali. Si stima che l’adozione di questi sistemi quali
assistenza alla frenata, rilevazione del tasso alcolemico, rilevazione della
stanchezza e distrazione del guidatore, mantenimento della corsia di
marcia, per citarne solo alcuni, ridurranno le vittime d’incidenti di
oltre 10.000 morti e 60.000 feriti nel decennio 2020-30.
Come sempre le aziende, soprattutto quelle di grandi dimensioni, che
si rivolgono principalmente al noleggio, sono quelle che anticipano le
tendenze in atto come evidenziato dal Barometro 2020 dell’Arval
Mobility Observatory, dal quale si evince la tendenza da parte delle
aziende maggiori a dotare le proprie flotte (auto e veicoli commerciali) di
tutti quei sistemi telematici (inclusi gli ADAS) in grado di “portare vantaggi
in termini di sicurezza e gestione della flotta”.

6
 REGOLAMENTO (UE) 2019/2144 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 novembre
2019

                                                                                                               19
1. I principali accadimenti del 2019
C A P I TO LO 1

                                                                1.6 Provvedimenti Europei per
                                                                    la limitazione emissioni CO2
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                               Provvedimenti    Il 15 Aprile 2019 il Consiglio Europeo ha formalmente adottato le norme
                                               Europei per
                                               la limitazione   che definiscono i nuovi target di emissioni di biossido di carbonio a
                                               emissioni CO2
                                                                cui i costruttori di automobili e veicoli commerciali dovranno attenersi.
                                                                Partendo dall’obiettivo già stabilito nel 2021 (95 g/km media ponderata
                                                                sul 100% gamma venduta7)
                                                                Parlamento e Consiglio Europeo hanno deciso di ridurre del 15% tale
                                                                limite entro il 2025 mentre, per il 2030, hanno previsto una successiva
                                                                diminuzione del 37,5% (31% per i veicoli commerciali).

                                                                        EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA
                                                                        PRODOTTE DAI TRASPORTI STRADALI

                                                                                      27%                                       73%
                                                                        VEICOLI PESANTI,                                       AUTOVETTURE
                                                                    AUTOBUS, AUTOCARRI                                         E FURGONI

                                                                Si tratta di obiettivi davvero molto ambiziosi, forse troppo, che mettono
                                                                a dura prova le capacità tecnologiche e organizzative nonché i business
                                                                model stessi dei costruttori che, anche per questo, hanno avviato il
                                                                processo di elettrificazione della gamma come unica soluzione per
                                                                raggiungere in così breve tempo gli stringenti limiti fissati. Nella realtà,
                                                                perlomeno nell’immediato, molte aziende hanno deciso di utilizzare lo
                                                                strumento del “pooling”8 che consente agli OEM di acquistare crediti
                                                                verdi da altre Case automobilistiche o mediare le maggiori emissioni
                                                                di un brand con quelle più “verdi” di altri marchi dello stesso gruppo.
                                                                E’ quello che avviene tra i marchi BMW e Rolls Royce, tra i marchi del
                                                                Gruppo Volkswagen così come vi rientrano gli accordi siglati tra Toyota e
                                                                Mazda e tra FCA e Tesla. In particolare FCA, senza l’accordo con Tesla,
                                                                potrebbe essere soggetta a multe salatissime (2 miliardi di euro nel 2021)
                                                                essendo, in base ad uno studio di UBS, tra tutti i produttori quello a
                                                                più alto rischio di non raggiungere gli obiettivi. La fusione con PSA, con
                                                                l’opportunità di accesso alle piattaforme elettriche del gruppo francese,
                                                                dovrebbe cambiare questo scenario almeno nel medio / lungo periodo.

                                                                7
                                                                 Il limite previsto è già entrato in vigore nel 2020 ma riferito al 95% della gamma
                                                                8
                                                                 Fiat Chrysler pools fleet with Tesla to avoid EU emissions fines; Patrick McGee in Frankfurt
                                                                and Peter Campbell in London 7 Aprile 2019

           20
C A P I TO LO 1
1.7 Autorità Garante Concorrenza e Mercato

                                                                                                    O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
Nei primi giorni del 2019 è stata pubblicata la decisione dell’AGCM
                                                                                 Autorità garante
di multare per 678 milioni di euro le società finanziarie captive e,              concorrenza e
                                                                                         mercato
in solido le Case costruttrici ad esse legate, oltre alle associazioni di
categoria Assofin e Assilea. Secondo quanto stabilito dall’Antitrust nel
periodo 2003 -2017 le società finanziarie captive si sono scambiate
sistematicamente informazioni sensibili con l’obiettivo di fare cartello sulle
condizioni commerciali (tassi interesse, spread, estinzioni anticipate,
volumi etc.).
Con questa sentenza l’Antitrust ha per la prima volta messo ufficialmente
in evidenza come il fine ultimo delle finanziarie captive non sia quello
di massimizzare il profitto della propria attività tipica ma di sostenere le
vendite di automobili delle Case costruttrici a esse collegate.

                                                                                                          21
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    L’andamento dei canali
    in Italia dal 2015 al 2019:
    evoluzione e trend
                                        23
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
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                                                                          2.1 Introduzione
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                                          Il 2019 può essere considerato nel complesso un anno positivo
                                                                          per quanto riguarda le immatricolazioni di autovetture e veicoli
                                                                          commerciali leggeri in Italia.
                                                                          Seppure di poco, l’anno ha chiuso in leggera crescita. Abbiamo visto
                                                                          nel primo capitolo come l’Italia si trovi ancora in una fase, iniziata nel
                                                                          2014, che abbiamo definito di ripresina1, con livelli di crescita delle
                                                                          immatricolazioni molto contenuti se non stagnanti ma comunque
                                                                          intorno a livelli ritenuti fisiologici di circa 2 milioni di vetture nuove
                                               La ripresina
                                               continua                   vendute.
                                                                          Questo risultato apparentemente “tranquillo” potrebbe far pensare
                                                                          che le cose procedano senza scossoni particolari mentre invece solo
                                                                          un’analisi più approfondita per canali può darci indicazioni sullo stato
                                                                          di salute del comparto automotive in Italia e sulle tendenze in atto.
                                                                          Il grafico degli andamenti per canale mostra sostanzialmente tre
                                                                          tendenze principali:
                                               Grafico
                                               Immatricolazioni
                                               per canale
                                                                          IMMATRICOLAZIONI PER CANALE
                                                              1.200.000

                                                              1.000.000

                                                               800.000

                                                               600.000

                                                               400.000

                                                               200.000

                                                                      0
                                                                                    2015                 2016                  2017               2018               2019

                                                                                                  Business           Privati           Noleggio

                                                                          1
                                                                              Osservatorio Mobilità 2019: Il mercato dell’auto tra evoluzione e rivoluzione Basilio Velleca pag 11

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                                                                                                                                    O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                 • I privati rappresentano oltre il 50% delle vendite e sono riusciti,
                 negli ultimi anni a mantenersi, in valore assoluto, a livelli costanti
                 • Il noleggio dopo l’assestamento del 2018 ha ripreso il suo trend di
                 sviluppo
                 • Il canale business dopo una prima fase di crescita nel quinquennio
                 ha ridotto il suo contributo alla crescita delle immatricolazioni
                 Tuttavia solo l’analisi più approfondita ci consentirà di cogliere le reali
                 tendenze in atto e soprattutto le motivazioni di questi andamenti.

                 2.2 I principali canali di vendita
                 Nell’ultimo Osservatorio Mobilità 2019 abbiamo fornito le basi
                 teoriche per un’analisi dei canali di vendita, che rappresentano il primo
                 livello di lettura per un’osservazione approfondita dei mutamenti che
                 si manifestano nel corso dell’anno. Al fine di aiutare la lettura dei dati
                 riportiamo la rappresentazione grafica proposta.
                                                                                                                        Struttura
                                                                                                                   Mercato Totale

                       Mercato Totale
                                                               ness
                                                           Busi                                        Nol
                                                                                                          eg
                                                                                                            gi
                          r ivati
                        P
                                                                                                                   o
                                                                             Flotte

                                   Privati con                             Demo/
                        Privati    Partita IVA        Flotte               Km zero           NLT          RAC
     da

                                                                                             Top          Top
Caratterizzato

                                                      Distribuzione        OEM
                  Distribuzione    Distribuzione      per numero
                  per tipo         per tipologia      di vetture                             Captive      Dealer
                  professione      d'acquisto         acquistate
                                                                           Dealer
                                                                                             Altri        Altri

                   Grafico1 - Fonte: Ns elaborazione su base dei dati disponibili Dataforce, UNRAE

                                                                                                                                          25
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
C A P I TO LO 2

                                                              Le tabelle 1.1 e 1.2 contengono i dati d’immatricolazione delle vetture
                                                              e degli LCV per gli anni dal 2015 al 2019 suddivisi per i principali
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                              canali di vendita.

                                               2015-2019
                                               Performance                       7,2%                               8,4%
                                               Car & LCV

                                                                  2015                          2019   2015                    2019
                                                                                 CAGR                                 CAGR

                                                              Se si confronta la crescita del quinquennio 2014-2018 con quella del
                                                              2015-2019 si nota come sia le vetture che gli LCV abbiano peggiorato
                                                              il proprio CAGR2.
                                                              Per le vetture la diminuzione del CAGR è dello l’0,8% mentre per
                                                              quanto riguarda gli LCV la riduzione è stata del 2,8%. In entrambi i
                                                              casi la diminuzione sembra imputabile alla diversa base di partenza
                                                              dell’analisi, avendo le vendite chiuso il 2019 all’incirca allo stesso
                                                              livello dell’anno precedente.
                                                              In ogni caso resta confermata la tendenza dei due mercati a
                                                              procedere parallelamente nel medio periodo anche se le variazioni
                                                              annuali possono differire sensibilmente. Si tratta di un effetto legato
                                                              allo sviluppo della parte business e noleggio delle auto, le quali
                                                              entrambi tendono sempre di più ad avere dinamiche assimilabili.
                                                              Quali sono state le evoluzioni dei tre macro canali identificati nel
                                                              periodo 2015 – 2019? La struttura del mercato è profondamente
                                                              cambiata. Il peso dei privati, in passato il canale predominante
                                                              in assoluto, si è molto ridimensionato nonostante negli ultimi anni
                                                              abbiano segnato un leggero recupero. Il peso dei privati è passato dal
                                                              63,9% del 2015 al 57% del 2019 registrando una perdita di circa 6,9
                                                              punti percentuali. Questo non significa che in valore assoluto i privati
                                                              non siano cresciuti (+89.000 unità circa), ma la loro crescita (CAGR
                                                              +5,3%) non ha saputo tenere il passo della ripresa complessiva del
                                                              mercato (+7,2%). Analizzeremo successivamente le cause di questo
                                                              sfasamento.

                                                              2
                                                                  Compound Annual Growth Rate

           26
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                                                                            O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                2015                                 2019
                63,9%               57%
                          CAGR +5,3%
                                  Privati
Per contro il segmento Business, seppur con un rallentamento di 1,2
pp nel 2019 rispetto all’anno precedente, mette a segno un aumento
di incidenza che passa dal 16,3% del 2015 al 18,9% del 2019. Anche
in questo caso 2015
                  all’aumento percentuale fa seguito2019  una crescita in
valore assoluto 63,9%
                    di poco più di 106.000 unità   57%e un CAGR (7,8%)
superiore a quello
                 2015del mercato. Nell’analisi di dettaglio
                                                        2019evidenzieremo
come questo fenomeno sia legato in particolare alla dinamica dei
                19,8%                              24%
veicoli a chilometri zero.

                2015                                 2019
                19,8%                           24%
                           CAGR +12%
                                 Noleggio
Il noleggio è sicuramente il vero vincitore della battaglia in corso
essendo riuscito a incrementare sia in peso percentuale (+4,2 pp), in
valore assoluto ( + di 149.000 vetture) ed anche in termini di tasso
di crescita annuo (CAGR 12%). Il mercato degli LCV mostra un
tasso di crescita superiore a quello delle auto grazie al maggior
peso che ha avuto sulle immatricolazioni l’introduzione del super-
ammortamento. Dopo il boom del 2016, caratterizzato da un forte
fenomeno di anticipazione degli acquisti, il mercato sembra aver
assorbito i maggiori volumi e si è assestato intorno alle 178.000 unità
soprattutto grazie alla crescita del segmento noleggio.

     185.990                 173.291                  177.866

       2017                      2018                       2019

                                                                                  27
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
C A P I TO LO 2

                                               Tabella 2.1
                                               Immatricolazioni
                                               vetture nuove
                                                                    IMMATRICOLAZIONI VETTURE NUOVE 2015-2019
                                                                                                                   ANNO                             CAGR
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                              Immatricolazioni            2015        2016        2017        2018        2019      15-19

                                                       PRIVATI                          1.005.248   1.135.432   1.116.003   1.093.459   1.094.021   5,3%

                                                       %quota mercato                     63,9%      62,3%       56,6%       57,2%       57,0%

                                                       BUSINESS                          257.182    324.976     423.339     386.030     363.419     7,8%

                                                       %quota mercato                     16,3%      17,8%       21,5%       20,2%       18,9%

                                                       NOLEGGIO                          311.763    363.427     430.655     433.081     461.401     12,0%

                                                       %quota mercato                     19,8%      19,9%       21,9%       22,6%       24,0%

                                                       TOTALE IMMATRICOLAZIONI          1.574.193   1.823.835   1.969.997   1.912.570   1.918.841   7,2%

                                                       %VS anno precedente                16,0%      15,9%        8,0%       -2,9%        0,3%
                                                     Fonte: Ns elaborazione su dati Dataforce

                                               Tabella 2.2
                                               Immatricolazioni
                                               LCV
                                                                    IMMATRICOLAZIONI LCV
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2.3 I Privati
Il canale dei privati è di gran lunga il più importante perché ha il

                                                                                      O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
peso maggiore rispetto a tutti gli altri segmenti anche se è quello
più difficilmente analizzabile in quanto i dati non sono abbastanza
granulari da poter effettuare un’analisi più approfondita.
A questo si aggiunge anche il fatto che, per motivi legati alla struttura
dei dati, confluiscono in questo canale anche quelli della clientela
con Partita Iva che rappresentano stabilmente circa il 20% delle
vendite a privati.
Abbiamo notato come il peso dei privati in cinque anni sia diminuito,
pur crescendo in valore assoluto. E’ da evidenziare che, dopo aver
toccato il minimo nel 2017, negli ultimi due anni la percentuale si è
stabilizzata al 57%. Questa leggera ripresa sembra spiegarsi con
il rallentamento della crescita, negli stessi anni, della componente
business che, in particolar modo nella parte legata ai veicoli a
chilometro zero, rappresenta un vero è proprio bacino di travaso.
E’ facilmente comprensibile come le km zero italiane finiscano poi
esportate, oppure trasferite a privati come usato fresco dopo la prima
immatricolazione intestata alla concessionaria.
                                                                            Km zero
Nel periodo considerato il fenomeno delle chilometri zero si è
enormemente sviluppato aumentando di quasi 104.000 unità nel
2019 rispetto al 2015, anche se a partire da settembre 2018 si è
verificata un’inversione di tendenza soprattutto da parte di FCA che
ha ridotto drasticamente il numero delle auto-immatricolazioni.
Il fatto che il canale delle km zero sia cresciuto notevolmente nel
periodo considerato, anche nell’ultimo quadrimestre del 2019,
è un chiaro indice delle difficoltà dei Costruttori a realizzare gli
obiettivi prefissati e raggiungere il
livello fisiologico del mercato. Dall’altro
lato la capacità d’acquisto del prodotto
auto da parte dei consumatori, che
spesso non hanno sufficienti risorse per
sostenere la spesa del nuovo, spinge a
qualsiasi espediente per abbassare il
                                            2015                     2019
costo dell’investimento iniziale oppure
a acquistare, a parità di prezzo,                        +63%
vetture maggiormente accessoriate o               103.990 unità
di categoria superiore sotto le vesti di               Km zero
un’occasione a km zero.

                                                                                            29
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
C A P I TO LO 2

                                                                   Il segmento dei privati è stato impattato anche dalla crescita
                                               Noleggio
                                               a privati           impetuosa del noleggio a lungo termine a loro dedicato (con e
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                                   senza partita IVA) le cui immatricolazioni rientrano statisticamente nel
                                                                   segmento NLT. Secondo un sondaggio condotto da Aniasa presso
                                                                   tutte le società che offrono noleggio a privati, è emerso che il parco
                                                                   circolante totale noleggiato ai privati ormai superi le 52.000 unità
                                                                   con un incremento di circa 20.000 unità rispetto al 2018.
                                                                   Le ragioni del successo presso i privati di questa tipologia di contratto
                                                                   sono legate ai cambiamenti economico-sociali in corso. La
                                                                   precarietà e temporaneità del lavoro fa sì che le persone preferiscano
                                                                   avere certezza degli importi da pagare ed evitare l’esborso di cifre
                                                                   importanti nell’acquisto dell’auto. Se a questo si aggiunge il diffondersi
                                                                   presso gli individui della cultura di avere in disponibilità sempre
                                                                   vetture recenti (come accade per i cellulari), allora si comprende
                                                                   come il noleggio, che favorisce quest’attitudine, stia attecchendo
                                                                   sempre maggiormente anche presso famiglie e Partite Iva.

                                                                                                  52.000
                                                                                                  unità parco
                                                                                                  +20.000 unità       Noleggio a privati
                                                                                                  immatricolate       Stima ANIASA 2019

                                                                   Buona parte delle vetture noleggiate a privati sono state immatricolate
                                                                   dalle società di noleggio captive espressione diretta degli OEM i
                                                                   quali tradizionalmente, attraverso i rispettivi network di dealer, sono
                                                                   in contatto con questa tipologia di pubblico. Nel quinquennio
                                                                   analizzato i volumi delle società captive sono incrementati di
                                                                   oltre 57.000 unità sfruttando la prossimità dei concessionari delle
                                                                   proprie reti di distribuzione al cliente finale, sono riuscite a imporre
                                                                   all’attenzione dei clienti questo innovativo strumento finanziario che
                                                                   presenta anche il vantaggio di accorciare il ciclo di possesso della
                                                                   vettura, alimentare il business dell’usato recente e fidelizzare il cliente
                                                                   ai propri centri d’assistenza.

                                                                                                               +57.459 unità
                                                                                                               Noleggio captive
                                               Vendite a privati          2015                          2019
                                               proprietari e non
                                                                   La tabella 2.3 mostra come l’acquisto in proprietà sia ancora la parte
                                                                   predominante degli acquisti fatti da privati, anche se il suo peso
                                                                   sul mercato totale, nel periodo considerato, è considerevolmente
                                                                   diminuito (-8,3 pp). Gli acquisti in leasing, seppur marginali,
                                                                   crescono ad un ritmo pari a 1,5 volte.

           30
C A P I TO LO 2
                                                                                                                                                     Tabella 2.3
                                                                                                                                            Canale auto privati
                                                                                                                                         proprietari e in leasing
PRIVATI PER TIPOLOGIA D’ACQUISTO VETTURE NUOVE 2015-2019
                                                                                       ANNO                                                    CAGR

                                                                                                                                                                    O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                Privati                         2015              2016               2017                  2018             2019 *             15-19

 Privati proprietari                          976.074          1.099.192           1.079.243         1.051.942            1.029.559            4,5%

 %quota su totale mercato                      62,0%             60,3%               54,8%             55,0%                53,7%

 Privati con auto in leasing                   23.709            29.002              31.539            35.006               36.279             12,0%

 %quota su totale mercato                       1,5%              1,6%               1,6%                  1,8%               1,9%

 TOTALE IMMATRICOLAZIONI                      999.783          1.128.194           1.110.782         1.086.948            1.065.838            4,7%

 %VS anno precedente                           18,2%             12,8%               -1,5%             -2,1%                -1,9%
Fonte: Ns elaborazione su dati Dataforce * 2019 Forecast su dati al 11/2019 la divisione privati/privati leasing è disponibile
solo con i dati “puri” ACI (cioè delle sole immatricolazioni già registrate al PRA)

                                                                                                                                                Vendite a privati
         I privati possessori di Partita Iva si mantengono ormai                                                                               possessori partita
         costantemente sopra le 200.000 unità.                                                                                                        IVA e non

                        TIPOLOGIA PRIVATI POSSESSORI DI PARTITA IVA

   Agenti di    Agricoltori   Studi legali   Commercialisti    Società di     Ingegneri       Architetti          Altri        Altri privati
  commercio                                                   consulenza                                     professionisti    possessori
                                                                                                                              di partita IVA

                                                                                                                                                   Tabella 2.4
                                                                                                                               Canale auto privati possessori
TABELLA VETTURE NUOVE                                                                                                                       partita IVA e non
PRIVATI POSSESSORI PARTITA IVA 2014-2018
                                                                                     ANNO
                    Privati                             2015                2016              2017                 2018              15-18

 Agenti di commercio                                   35.211            47.040              32.749               30.331             -0,5%
 Agricoltori                                           18.766            22.460              22.128               21.422             6,0%
 Studi legali                                           9.286            11.469              11.507               11.241             9,9%
 Commercialisti                                         6.578               8.124             7.745                7.424             8,0%
 Società di consulenza                                  4.256               5.257             4.868                4.666             7,2%
 Ingegneri                                              4.276               5.280             5.089                5.090             9,5%
 Architetti                                             3.289               4.062             4.204                4.030             10,3%
 Altri professionisti                                   13.736              16.964            16.596              16.332             9,4%
 Altri privati possessori di partita IVA               98.088            118.303            116.393               111.566            9,3%

 TOTALE IMMATRICOLAZIONI                               193.486           238.960            221.280               212.102            7,2%
 %VS anno precedente                                    20,7%               23,5%             -7,4%                -4,1%
Fonte: ns elaborazione su dati UNRAE

         La perdita di quota dei privati, è dovuta sia al calo congiunto nelle
         vendite a privati proprietari e a privati non possessori di partita
         IVA, che alla ricerca di fonti di finanziamento alternative e di nuovi
         strumenti d’acquisto/possesso. Questi ultimi sono i due driver
         principali che stanno orientando le scelte dei consumatori.

                                                                                                                                                                          31
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
C A P I TO LO 2

                                               Performance
                                               Flotte               2.4 Business - Le Flotte
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                                    Le performance del canale flotte nel periodo considerato, evidenziano
                                                                    un tasso di crescita composto annuo positivo (4,4%), ma inferiore alla
                                                                    crescita totale del mercato (7,2%).
                                                                    Il migliorato quadro economico italiano così come l’introduzione del
                                                                    super-ammortamento, ha contribuito alla crescita numerica. Già nel
                                                                    2017 comunque, terminato l’incentivo alle aziende, si è registrato un
                                                                    calo dell’immatricolato, proseguito poi nel 2018 quasi a riassorbire
                                                                    le anticipazioni dovute all’incentivo. Nel 2019 si è assistito a una
                                                                    stabilizzazione intorno alle 94.000 unità.
                                                                    Come per i privati il minor tasso di sviluppo rispetto al mercato è indice
                                                                    di una cannibalizzazione da parte di quei canali (noleggio) che meglio
                                                                    hanno saputo soddisfare le richieste dei clienti con la propria offerta di
                                                                    prodotti in costante evoluzione.

                                                                                         ms 5,9%
                                                                                                                     ms 4,9%

                                                                               2015            2015        2016            2017            2019

                                                                                                      4,4%
                                                                                                      CAGR Flotte
                                               Tabella 2.5
                                               Canale auto Flotte
                                               In proprietà e in
                                               leasing
                                                                       FLOTTE PROPRIETA’/LEASING VETTURE NUOVE 2015-2019
                                                                                                                    ANNO                                CAGR
                                                          Immatricolazioni Business/Flotte    2015      2016      2017            2018     stima 2019   15-19

                                                          Flotte acquisti in proprietà       66.385    81.904     70.129          65.254     62.827     3,5%
                                                          %quota su totale mercato            4,2%      4,5%      3,6%            3,4%        3,3%
                                                          Privati con auto in leasing        25.769    30.732     29.756          30.384     31.574     6,3%
                                                          %quota su totale mercato            1,6%      1,7%      1,5%            1,6%        1,6%
                                                          TOTALE IMMATRICOLAZIONI            92.154    112.636    99.885          95.638     94.401     4,4%
                                                          %VS anno precedente                21,0%     22,2%      -11,3%          -4,3%       -1,3%

                                                        Fonte: ns elaborazione su dati Dataforce

           32
C A P I TO LO 2
                                                                                                                                 O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
                                                                                                                 Distribuzione
                                                                                                               Flotte Auto per
Le aziende italiane, tuttavia, non hanno abbandonato in massa il                                                      capacità
concetto di proprietà per indirizzarsi verso forme di possesso o di
utilizzo come l’analisi sembrerebbe suggerire perché, nella realtà
gli acquisti in proprietà rappresentano ancora il 66% circa delle
immatricolazioni del canale.

                                                                          34%
                                                                          Flotte in leasing

                    66%                          Flotte
    Flotte in proprietà

La distribuzione delle vendite in funzione del numero di vetture
acquistate dalla stessa società, evidenzia come, nel 2019, l’82,1%
delle aziende abbiano immatricolato tra una e quattro auto all’anno. Il
numero medio delle vetture acquistate è stabile intorno all’ 1,45 mentre
aumenta, negli ultimi tre anni, il parco circolante ad un tasso che nel
2019 ha sfiorato il 2%. Il numero di aziende che effettuano acquisti
si assesta sulle 58.000 unità essendo diminuito il numero totale degli
acquisti3.

3
  Per le tabelle 2.6 e 2.6.1 sono stati utilizzati i dati forniti dall’ACI che differiscono generalmente dai
dati del Ministero. Diversamente dall’edizione precedente e da tutte le altre tabelle che invece
utilizzano dati del Ministero quest’anno abbiamo dovuto utilizzare i dati ACI perché l’unico che fornisce
i cluster richiesti. Negli anni precedenti essendo reso disponibile il numero di telaio completo si
riusciva a riclassificare anche i dati del Ministero, a partire da quest’anno tale informazione non è più
disponibile in ottemperanza alle norme sulla privacy.

                                                                                                                                       33
2. L’andamento dei canali in Italia dal 2015 al 2019: evoluzione e trend
C A P I TO LO 2

                                               Tabella 2.6
                                               Canale auto Flotte
                                               Per numero
                                               vetture acquistate
                                               nell’anno            FLOTTE PER NUMERO VETTURE ACQUISTATE 2015-2019
                                                                                                                           ANNO                                CAGR
O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0

                                                             N. VETTURE IN FLOTTA           2015           2016          2017          2018          2019*      15-19

                                                       1                                    51.764         63.804        57.448        56.608        52.178      2,2%
                                                       %quota su totale business            61,1%          61,2%         59,8%         62,0%         61,4%
                                                       2-4                                  17.588         22.850        20.160        18.785        17.596      2,3%
                                                       %quota su totale business            20,8%          21,9%         21,0%         20,6%         20,7%
                                                       5-9                                  2.969           3.725         3.290         2.921        2.853       0,9%
                                                       %quota su totale business             3,5%           3,6%          3,4%          3,2%         3,4%
                                                       10-19                                1.527           2.037         1.975         1.681        1.734       1,6%
                                                       %quota su totale business             1,8%           2,0%          2,1%          1,8%         2,0%
                                                       20-99                                2.684           2.320         3.115         2.513        3.115       7,8%
                                                       %quota su totale business             3,2%           2,2%          3,2%          2,8%         3,7%
                                                       100-499                              2.475           2.827         3.108         3.247        2.655       9,8%
                                                       %quota su totale business             2,9%           2,7%          3,2%          3,6%         3,1%
                                                       >500                                 2.552           2.727         3.513         2.721        2.727      14,4%
                                                       %quota su totale business             3,0%           2,6%          3,7%          3,0%         3,2%
                                                       Non classificabile                   3.136           3.937         3.450         2.868        2.082      -13,1%
                                                       %quota su totale business             3,7%           3,8%          3,6%          3,1%         2,5%
                                                       TOTALE FLOTTE                        84.695         104.227       96.059        91.344        84.939      2,2%
                                                       %VS anno precedente                  11,2%          23,1%         -7,8%         -4,9%         -7,0%

                                                      Fonte: ns elaborazione su dati Dataforce estrazione dati ACI
                                                      2019* stima su dati a novembre 2019

                                               Tabella 2.6.1
                                               Canale auto Flotte
                                               numero aziende e
                                               parco circolante     FLOTTE NUMERO AZIENDE E PARCO CIRCOLANTE 2015-2019
                                                                                                                           ANNO                                CAGR
                                                               Immatricolazioni             2015           2016          2017          2018      stima 2019     15-19

                                                       Stima Aziende                        58.215         72.146        64.844        63.461        58.637      2,2%
                                                       Stima parco circolante 5 anni       440.898         429.861       427.775       452.480     461.264      -0,3%
                                                       Media acquisti per aziende            1,45           1,44          1,48     82,1%
                                                                                                                                    1,44              1,45
                                                       Crescita del parco circolante        -5,7%          -2,5%         -0,5% immatricolano
                                                                                                                                    5,8%             1,9%
                                                      Fonte: Ns elaborazione su dati Dataforce                            1                      4
                                                                                                               tra                 e

                                                               FLOTTE
                                                                      82,1%                                    461.264                           1,45
                                                                      immatricolano                            vetture                           vetture per flotta
                                                               1                       4
                                                      tra               e

                                                                                                               Parco circolante
                                                                                                               5 anni
                                                     461.264                           1,45
                                                     vetture                           vetture per flotta
           34
C A P I TO LO 2
                                                                                                                      Distribuzione
                                                                                                                         Flotte LCV
         Analoghe considerazioni possono essere fatte per i LCV che,                                                  per capacità
                                                                                                                        d’acquisto
         grazie alla conferma del vantaggio fiscale del 130%, sono riusciti a

                                                                                                                                      O S S E R VAT O R I O M O B I L I TÀ 2 0 2 0
         contenere le perdite di volumi4.
                                                                                                                       Tabella 2.7
                                                                                                                Canale LCV Flotte
                                                                                                          In proprietà e in leasing
                 FLOTTE PROPRIETA’/LEASING LCV NUOVI 2015-2019
                                                                      ANNO                                     CAGR
             Immatricolazioni           2015          2016          2017          2018       stima 2019        15-19

 Flotte acquisti in proprietà           61.884        95.374        87.150        77.087        72.673          5,8%
 %quota su totale mercato               48,5%         49,3%         46,9%         44,5%          40,9%
 Flotte acquisti in leasing             28.038        36.945        36.399        35.361        40.709          7,5%
 %quota su totale business              22,0%         19,1%         19,6%         20,4%          22,9%
 Non classificabile                      576           771            773          1.193         1.200          19,1%
 % quota su totale mercato              0,5%           0,4%          0,4%          0,7%          0,7%
 TOTALE FLOTTE                          90.498       133.090       124.322        113.641       114.582         6,5%
 %VS anno precedente                    8,0%         47,1%          -6,6%         -8,6%          0,8%
                                                                                                                      Tabella 2.8
Fonte: Ns elaborazione su dati Dataforce                                                                       Canale LCV Flotte
                                                                                                              Per numero vetture
                                                                                                             acquistate nell’anno
                          FLOTTE PER NUMERO LCV ACQUISTATI 2015-2019
                                                                      ANNO                                     CAGR
       N. VETTURE IN FLOTTA             2015          2016           2017          2018       stima 2019        15-19

 1                                      36.434        53.077        48.375         44.889        39.343            0,4%
 %quota su totale business              41,6%         41,2%          39,7%         40,6%         40,0%
 2-4                                    16.055        24.150        22.966         21.285        18.922            5,6%
 %quota su totale business              18,3%         18,8%          18,8%         19,3%         19,2%
 5-9                                    3.791          5.491         5.291         4.983         4.599             6,7%
 %quota su totale business               4,3%          4,3%          4,3%          4,5%           4,7%
 10-19                                  2.185          2.797         3.123         2.794         2.625             6,3%
 %quota su totale business               2,5%          2,2%          2,6%          2,5%           2,7%
 20-99                                  3.402          4.069         4.318         3.983         3.853             5,7%
 %quota su totale business               3,9%          3,2%          3,5%          3,6%           3,9%
 100-499                                2.136          2.076         2.104         1.930         1.907             7,0%
 %quota su totale business               2,4%          1,6%          1,7%          1,7%           1,9%
 >500                                     36            279          1.536          366           372           76,0%
 %quota su totale business               0,0%          0,2%          1,3%          0,3%           0,4%
 Non allocabili                         23.589        36.816        34.211         30.260        26.727         30,7%
 %quota su totale business              26,9%         28,6%          28,1%         27,4%         27,2%
 TOTALE FLOTTE                          87.628       128.755        121.924       110.490        98.348            7,2%
 %VS anno precedente                   26,2%          46,9%         -5,3%         -9,4%         -11,0%

Fonte: ns elaborazione su dati Dataforce estrazione dati ACI

         4
          Per la tabella 2.7 rispetto all’anno precedente sono state escluse le autoimmatricolazione. Per le
         tabelle 2.8 e 2.8.1 come per le tabelle precedenti sono stati utilizzati dati ACI anziché MIT che hanno
         un diverso tempo di aggiornamento e quindi possono non coincidere nei totali.

                                                                                                                                            35
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