ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI - Facoltà Teologica dell'Italia ...

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ORIENTAMENTI
                                                                                          BIBLIOGRAFICI
                                                             S E M E S T R A L E                   D I          L E T T U R E
Supplemento al n. 2 della rivista «Teologia» - giugno 2014

                                                                         a cura della F ACOLTÀ T EOLOGICA
                                                                          DELL' I TALIA S ETTENTRIONALE                     43
                                                                      Via dei Cavalieri del S. Sepolcro, 3 - 20121 Milano
                                                                             Tel. 02.86.31.81 - Fax 02.72.00.31.62          2014
                                                                              www.teologiamilano.it - info@ftis.it
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

  SOMMARIO

Orientamenti bibliografici n. 43 (Macchi Silvano)                                   p.   3

ANTROPOLOGIA DEL SACRO
Silvano Petrosino                                                                   p.   5

PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO: DAVIDE
Donatella Scaiola                                                                   p.   8

DONNE E CRISTIANESIMO (NEI PRIMI SECOLI)
Antonio Montanari                                                                   p. 11

EBRAISMO E SIONISMO
Piero Stefani                                                                       p. 15

STORIA DELLA TEOLOGIA CONTEMPORANEA
Marco Vergottini                                                                    p. 22

SPIRITUALITÀ DELLA FAMIGLIA
Carlo Dezzuto                                                                       p. 26

LA CHIESA E IL DIALOGO ECUMENICO
Giovanni Rota                                                                       p. 32

TEOLOGIA PASTORALE: LA LAICITÀ
Bruno Seveso                                                                        p. 39

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Roberto Rezzaghi                                                                    p. 56

NOVITÀ GLOSSA
Macchi Silvano                                                                      p. 61

                                             1
I fascicoli arretrati di «Orientamenti Bibliografici» sono disponibili on-line all’indirizzo:
                                   www.teologiamilano.it

                                        In copertina:
Particolare del chiostro grande della sede della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale

                     Il presente fascicolo è pubblicato con il sostegno
                   dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

                             ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

Y     ves Coppens, forse il più noto paleoan-
      tropologo europeo, in una intervista del
2011 aveva dichiarato che: «L’homo religio-
                                                         terà a penetrare maggiormente nella poliedri-
                                                         ca figura di questo straordinario personaggio:
                                                         guerriero, re, poeta, ma anche peccatore, infe-
sus coincide con l’uomo in generale. L’essere            dele e insieme devoto e umile ‘servo’ di Dio.
umano, fin dallo sbocciare della sua umanità,            È nota poi la particolare attenzione che papa
è sensibile al sacro e possiede una dimensione           Francesco sta dedicando alla figura della don-
spirituale. Personalmente, sono convinto che             na, fino a dichiarare, nella famosa intervista
non ci sia distanza fra l’apparizione dell’uomo          al ritorno dalla GMG a Rio de Janeiro del lu-
e l’apparizione del suo pensiero religioso». Le          glio 2013, che: «Paolo VI ha scritto una cosa
convinzioni dello studioso coincidono, sotto             bellissima sulle donne, ma credo che si debba
questo profilo, con il versetto biblico del libro        andare più avanti nell’esplicitazione di questo
di Genesi in cui si dice – per rapporto alla crea-       ruolo e carisma della donna. Non si può capire
zione dell’uomo –: «facciamo l’uomo a nostra             una Chiesa senza donne, ma donne attive nella
immagine, a nostra somiglianza (Gen 1,26).               Chiesa, con il loro profilo, che portano avanti.
Il versetto, al di là delle molteplici e sofisti-        […] Credo che noi non abbiamo fatto ancora
cate interpretazioni di biblisti e teologi, que-         una profonda teologia della donna, nella Chie-
sto vuol ultimamente far intendere: “l’uomo è            sa. Soltanto può fare questo, può fare quello,
originariamente religioso; è creato religioso;           adesso fa la chierichetta, adesso legge la Let-
nasce religioso” (è un “figlio” dirà espressa-           tura, è la presidentessa della Caritas… Ma,
mente il Nuovo Testamento). Si apre precisa-             c’è di più! Bisogna fare una profonda teologia
mente, in questa prospettiva, il breve ma inte-          della donna». La parola del papa è ovviamen-
ressante contributo di questo nuovo fascicolo            te a rischio di retorica ‘rosa’ e sindacale, tanto
di «Orientamenti Bibliografici», dedicato al             che non sono mancate donne, per lo più, ma
tema de l’antropologia del sacro. Un vero e              non solo, nell’ambito della intelligentjia cat-
proprio antidoto al disincanto e alla spoglia-           tolica, che l’hanno tradotta subito in un “più
zione simbolica dell’umano e del suo irridu-             spazio alle donne nella chiesa”. Senza avere
cibile rapporto con il sacro. La bibliografia            l’obiettivo di trattare la questione a tutto cam-
segnalata dovrebbe a rigore entrare nell’ambi-           po, la terza voce su donne e cristianesimo (nei
to della sapienza di ogni genitore, docente ed           primi secoli), a suo modo, vuole contribuire a
educatore delle giovani generazioni.                     creare questa consapevolezza circa il ‘mistero
La seconda voce riguarda una delle figure                e il ministero’ femminile (per carità, da non
centrali e più controverse della Bibbia: Davi-           confondersi con il cosiddetto ‘genio’ femmi-
de, il primo re d’Israele. La figura di Davide è         nile, figura mitica, questa, di assoluta incon-
molto significativa nella prospettiva della fede         sistenza e vuotezza) dando uno sguardo sulla
di Israele: tutto il popolo eletto si considera          sua condizione, per molti versi sorprendente
come “casa di Davide”. La sua figura poi è               rispetto ai pregiudizi correnti, nella cultura
decisamente rilevante anche nella prospettiva            cristiana antica.
della fede cristiana a proposito del Messia (il          La quarta voce riguarda il tema ebraismo e
Figlio di Davide). La letteratura segnalata aiu-         sionismo, nel quale confluiscono aspetti poli-

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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

tici e religiosi di grande complessità e anche           L’ottava voce, molto distesa e articolata, ri-
di grande attualità e interesse. Il tema certo           guarda la questione de la laicità nella moder-
è sottile e le letture ideologiche lo insidiano;         nità occidentale La questione è straordina-
esso inoltre sconta ancora (ahimè) una lettura           riamente semplice e insieme (storicamente)
etnica e materialistica dell’Israele biblico.            complessa e fonte di noiosissime, ma aspre e
La quinta voce è dedicata alla storia della teo-         anacronistiche contrapposizioni; contrapposi-
logia contemporanea. Essa commenta le pub-               zioni assai lontane, per lo più, dalla consisten-
blicazioni più recenti, in lingua italiana, dove         za obiettiva dei problemi; essa, in ogni caso,
si dà conto della produzione culturale del pen-          riguarda il rapporto fede e società e rispetti-
siero cristiano sviluppatosi «lungo i tornanti           vamente chiesa e stato, laici e cattolici. Ora,
del Novecento, uno dei secoli più ricchi e più           la saggistica impegnata (ma anche la cronaca)
vivaci di riflessione e di elaborazione teologi-         procede, per es., dal presupposto che laici e
ca per le sfide affrontate» (R. Gibellini). Te-          cattolici siano portatori di visioni alternative
sti da leggere e meditare e che non dovreb-              della politica, delle leggi, della vita sociale in
bero mancare nella biblioteca di nessuno che             generale. I laici in tal senso sarebbero fautori
sia interessato ai molteplici percorsi volti alla        di una visione dell’istituzione politica, delle
custodia e al servizio dell’umano mosso dalla            leggi umane e della vita comune (civile) nella
causa dell’evangelo.                                     quale la religione non ha rilievo e non deve
Alla spiritualità della famiglia è dedicata la           avere rilievo: la religione sarebbe una cosa
sesta voce del bollettino bibliografico. Anche           privata. I cattolici invece sono intesi come
in questo caso si tratta di un tema di grande e          quelli che continuamente si riferiscono a Dio
perenne attualità. Tutta la vita sociale e per-          anche nella vita comune, nella vita politica,
sonale si basa sulla famiglia; essa inoltre sarà         nel dibattito a proposito della produzione le-
oggetto di discussione al prossimo sinodo                gislativa in particolare. Tale schema (cristal-
straordinario dell’ottobre 2014 e poi di quello          lizzato da oltre un secolo) necessita di ampie
ordinario del 2015, dunque di un biennio di              revisioni alla luce in particolare del passaggio
riflessione ecclesiastica tutto dedicato al tema         dal moderno al postmoderno, dalla stagione
dell’annuncio del vangelo alla famiglia nel              caratterizzata dall’egemonia culturale illumi-
mondo contemporaneo. La nota in tal senso è              nista (progresso, scienza, libertà…) e dal libe-
molto utile per raccogliere un nutritissimo ma-          ralesimo ad una stagione nella quale si impo-
teriale di taglio spirituale e pastorale e quindi        ne all’attenzione comune il carattere precario
di immediata fruibilità e servizio nell’ambito           dell’alleanza sociale e dell’alleanza umana in
delle parrocchie, dei gruppi familiari, della            generale. La vita comune non è garantita da
vita di coppia e dei fidanzati.                          supposte evidenze di ragione; la vita comune
Sulla chiesa e il dialogo ecumenico si soffer-           è garantita da una tradizione che oggi sem-
ma la settima voce del nostro bollettino. La bi­         bra essere profondamente in crisi. E di fron-
bliografia segnalata non informa del dialogo             te a questa crisi gli intellettuali (europei) sono
ecumenico a tutto campo; essa si sofferma in             decisamente a disagio. Tutto questo muta la
particolare sulla comprensione della chiesa in           questione del rapporto tra religione e società e
ambito ecumenico (dove si trova e dove si in-            quindi anche le forme del conflitto tra laicità e
contra concretamente la chiesa di Gesù Cri-              religione. I molti percorsi bibliografici segna-
sto?). Il testo (come un breve e prezioso saggio         lati in questa voce permetteranno di ri-trattare
teologico) è molto puntuale e preciso nell’indi-         in termini più pensati l’intera questione.
care il cammino fatto e quello da compiere in            Ai molti studenti della Facoltà e dell’ISSR di
futuro da parte delle varie confessioni cristiane.       Milano, insegnanti di religione o educatori re-

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FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

ligiosi, è dedicata la nona e nuovissima voce            questioni è la più recente bibliografia ragiona-
sull’insegnamento della religione cattolica.             ta sul tema, qui recensita.
Voce nella quale convergono temi, che nell’at-           Conclude il presente numero di Orientamenti
tuale e volubile temperie culturale, politica,           bibliografici la consueta rassegna delle ultime
legislativa e sociale, rendono quanto mai dif-           novità pubblicate dalla casa editrice Glossa;
ficoltoso mettere a fuoco i termini del proble-          novità frutto della ricerca e dell’insegnamento
ma. La scuola anzitutto, e quindi il suo ruolo e         prodotto dalla Facoltà di Teologia di Milano
progetto educativo. E poi l’insegnamento del-            e dalle istituzioni culturali ad essa collegate.
la religione nella scuola, a cui è strettamente
legata l’identità di colui che insegna religione,                                 Don Silvano Macchi
la didattica e gli strumenti che egli utilizza. Un                   Segretario della Facoltà Teologica
valido aiuto a muoversi in questo labirinto di                                 dell’Italia Settentrionale

  ANTROPOLOGIA DEL SACRO

È    possibile denominare «antropologia del
     sacro» la torsione che la riflessione antro-
pologica novecentesca subisce nell’intento di
                                                         bibliografia sull’argomento è considerevol-
                                                         mente estesa; procediamo in questa sede ad il-
                                                         lustrare alcuni fra i casi più emblematici delle
individuare la dimensione del sacro, l’apertura          pubblicazioni più recenti in lingua italiana.
al religioso, come un fenomeno essenziale del            Bollati Boringhieri propone ad esempio la
soggetto umano in quanto tale. In simile pro-            nuova edizione di un classico del grande mae­
spettiva, il religioso non costituisce un caratte-       stro di antropologia del sacro Mircea Eliade,
re riconducibile a condizionamenti biologici,            autore del celeberrimo Trattato di storia delle
sociali, storici o di altra natura, quasi che in         religioni. Si tratta di M. Eliade, Il sacro e il
una determinata fase della storia biologica e            profano, Bollati Boringhieri, Torino 2013, pp.
sociale di un’umanità indipendente e neutrale            140, € 12,00, nella cui introduzione l’autore
sarebbe subentrata l’accidentale relazione al            spiega come la propria opera sia da concepir-
sacro; in questo caso infatti il religioso sareb-        si quale studio del sacro inteso come feno-
be l’epifenomeno di un anteriore complesso               meno globale e nella sua totalità; se essa può
organizzato supposto essenziale, o la sovra-             avvalersi dello studio comparato di un impo-
struttura di un contesto in grado di definirsi           nente materiale storico, il taglio è nondime-
autonomamente indipendentemente dal riferi-              no fenomenologico: mira cioè a descrivere il
mento al sacro (il religioso come trasposizione          sacro nella sua originaria e irriducibile mani-
alienata o patologica di un contesto anteriore           festazione, ovvero la ierofania che si verifica
supposto essenziale). Il presupposto dell’in-            nell’orizzonte dell’esperienza del soggetto. Se
dagine di tale disciplina consiste nel cogliere          tale è il taglio che accompagna costantemente
nell’apertura al sacro e al religioso un carat-          la produzione dell’autore, il testo in oggetto
tere fondamentale e originario per la determi-           affronta la questione secondo la particolare
nazione del soggetto umano. Naturalmente, la             visuale dell’opposizione tra sacro e profano,

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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

intendendo tuttavia quest’ultimo non come il               Book è in corso di realizzazione l’edizione
grado zero dell’esperienza, bensì come mani-               dell’Opera Omnia dell’insigne studioso in do-
festazione a sua volta della struttura costituti-          dici volumi, alcuni dei quali articolati in più
vamente religiosa dell’uomo.                               tomi. Si presenta qui il primo tomo del settimo
Ricordiamo poi di R. Bastide, Il sacro selvag­             volume, J. Ries, Il culto di Mithra. Dall’In­
gio e altri scritti, Jaca Book, Milano 20104, pp.          dia vedica ai confini dell’impero romano,
214, € 20,00, che l’editore milanese ripropone             Jaca Book, Milano 2013, pp. 336, € 44,00,
nella quarta edizione; anche in questo caso si             dedicato alle religioni dell’antico Oriente. La
tratta di un testo significativo della nostra disci-       proposta riessiana presenta il religioso quale
plina, e consta di una raccolta di contributi che          carattere essenziale nella definizione del sog-
copre l’intera produzione dell’insigne studio-             getto umano, facendo interagire tale intuizio-
so Roger Bastide, dagli anni ’30 agli anni ’70.            ne teorico-antropologica con la perizia dello
La peculiarità dell’autore, che lo rende un                storico delle religioni, avvalendosi di un con-
punto di riferimento imprescindibile per la                sistente materiale documentario.
riflessione contemporanea sul sacro, consiste              Sempre legati all’opera dell’antropologo bel-
nel co­niu­ga­re alla ricognizione documentaria e          ga sono gli atti del terzo seminario inter­
alla ri­costruzione stori-                                                           nazionale organizzato
ca una profonda com-                                                                 dal­l’“Archivio Julien
prensione dei fenome-                                                                Ries per l’antropolo-
ni del­  la società con­                                                             gia simbolica” e svol-
tempo­ranea. Il sacro è                                                              tosi presso l’Universi-
infatti colto come di-                                                               tà Cattolica di Milano
namica essenziale del­                                                               nel 2012; si tratta di
l’essere umano, che ac                                                               La festa. Raccoglier­
c­ompagna l’esperienza                                                               si, riconoscersi, smar­
del soggetto investen-                                                               rirsi, Jaca Book, Mi-
dosi continuamente nelle produzioni dello spi-             lano 2013, pp. 234, € 18,00, che segue Mo­
rito, nelle costruzioni sociali e istituzionali,           numentum. L’abitare, il politico, il sacro del
compenetrando anche quella società moder-                  2011, pp. 249, € 24,00 e Il vento, lo spirito, il
na frettolosamente definitasi «secolarizzata».             fantasma, del 2012, pp. 208, € 20,00. In que-
L’autore, in particolare, rivela una sensibilità           sta ultima raccolta, all’analisi del simbolismo
per l’aspetto per così dire «oscuro» del sacro,            preistorico, delle festività bibliche, greche,
per l’elemento ctonio, per certi versi aorgico,            mediorientali, cinesi, africane e infine cristia-
come si evince dal contributo che fornisce il              ne, succede una sezione dedicata alle feste di
titolo suggestivo del volume; ciò consente, ol-            partito, agli eventi sportivi e alla problemati-
tre a un’analisi antropologica disincantata, di            ca dell’organizzazione dell’evento, tra mar-
cogliere come nella società contemporanea la               keting, media e autentica espressione politi-
frantumazione e la disgregazione del sacro co-             ca. Il volume propone una riflessione aggior-
siddetto «addomesticato» lasci infiltrare la for-          nata, che mostra l’attualità dell’antropologia
za per l’appunto «selvaggia», quasi «barbari-              del sacro per la comprensione dell’uomo di
ca», del sacro che tenta di investirsi in nuove            oggi.
forme sociali.                                             M. Porta, nel suo L’enigma del sacro. Il pen­
Si deve poi a Julien Ries l’elaborazione                   siero di René Girard tra religione e filosofia,
dell’antropologia del sacro quale disciplina               Giuliano Ladolfi, Borgomanero 2013, pp. 114,
consistente e autonoma; presso l’editore Jaca              € 10,00, offre una breve e densa monografia

                                                       6
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

che ripercorre gli snodi essenziali del pensie-          verso il dialogo con K. Barth, D. Bonhoeffer
ro di René Girard la cui opera, collocandosi             e R. Girard, la riflessione si articola nell’in-
all’intersezione di molteplici discipline, dalla         tersezione tra disciplina filosofica e teologica;
storia della religione all’antropologia, dalla           il taglio dell’argomentazione è marcatamente
filosofia alla sociologia, dalla psicanalisi fino        teoretico, e pare pertanto più confacente a una
alla letteratura, offre una griglia concettuale          proposta di filosofia della religione che non ad
originale per pensare le nuove forme in cui              uno studio esplicitamente antropologico. Se
il religioso si investe nella cosiddetta società         infatti il testo ha il merito di enucleare l’irri-
secolarizzata. Il volume offre una guida intro-          ducibilità dell’esperienza cristiana rispetto alle
duttiva, semplice e chiara, che ripercorre le            altre tradizioni del sacro, non è suo obbiettivo
tematiche della natura mimetica del desiderio            tematizzare il livello antropologico in cui tale
e della crisi mimetica con la violenza ad essa           si esperienza si incarna in un homo essenzial-
connessa, l’elaborazione del rimedio sacrifi-            mente religiosus; in questo modo, in continui-
cale e la relazione con le istituzioni sociali e         tà con gli autori di riferimento, non si riesce ad
culturali, la novità della prospettiva biblica, e        evitare l’impressione di un’inconciliabilità di
termina con un breve confronto fra Girard e la           fondo tra cristianesimo e la naturale religiosità
contemporaneità filosofica.                              del soggetto.
Il riferimento alla prospettiva fenomenologi-            Quale esempio di multidisciplinarità, ricordia-
ca compare anche in G. Scolari, Sulle tracce             mo infine C. Manenti, Luoghi di identità e
del senso del sacro e del divino. Per un’anali­          spazi del sacro nella città europea contempo­
si fenomenologica dell’esperienza religiosa,             ranea, Franco Angeli, Milano 2012, pp. 158,
Albatros, Roma 2013, pp. 150, € 13,90; la bre-           € 21,00. Il testo offre un’indagine dei proble-
ve monografia è dedicata allo studio del sacro           mi architettonici relativi alla città contempora-
e del divino attraverso le acquisizioni concet-          nea, in particolare relativamente alla mancan-
tuali heideggeriane, concernenti in particolare          za di luoghi che favoriscano l’identificazione
la poetica di Hölderlin; in tal senso, sacro e di-       e la partecipazione comunitaria, di riferimenti
vino sono analizzati all’interno della struttura         concreti che garantiscano l’appartenenza. È
che sorregge il linguaggio, la storia e il mondo         in tale ottica che si inquadrano le problemati-
in relazione al soggetto umano. La scrittura             che relative agli spazi del sacro, visti dunque
del saggio è tuttavia difficoltosa, e l’argomen-         come luoghi per eccellenza di condivisione e
tazione spesso non è del tutto convincente;              di appartenenza che consentono di elaborare
inoltre, nonostante il sottotitolo faccia esplici-       identità collettive e di mettere in comune i si-
to riferimento alla prospettiva fenomenologi-            gnificati, oltre che la questione della pertinen-
ca, l’impressione che si ricava dalla lettura di         za pubblica del sacro e del luogo sacro in una
queste pagine è quella di una riflessione teo-           società multiculturale. Il capitolo conclusivo si
rica che non giunge a tematizzare la concreta            sofferma sull’analisi delle proposte di architet-
esperienza del soggetto umano.                           tura del sacro delle città di Bologna, Créteil,
Occorre poi ricordare una prospettiva di analisi         Évry e Vaulx-en-Velin a partire dagli anni ’50,
orientata a delineare la specificità della tradi-        sovrapponendovi la ricostruzione dei relativi
zione giudaico-cristiana rispetto all’esperienza         dibattiti teorici. Si tratta di uno studio interes-
del religioso e del sacro elaborata dalle società        sante che chiarisce con precisione la questione
storiche umane, rappresentata da D. Refer-               relativa allo spazio sacro all’interno della città
za, Il cristianesimo come critica del sacro.             contemporanea.
In dialogo con Barth, Bonhoeffer e Girard,
Cittadella, Assisi 2011, pp. 206, € 17,50. Attra-                                Prof. Silvano Petrosino

                                                     7
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

    PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO:
    DAVIDE

I  l re Davide è forse uno dei personaggi più
   importanti e insieme controversi dell’Anti-
co Testamento. La sua rilevanza si percepisce
                                                        vece, di Atti di Convegni in cui vengono ana-
                                                        lizzati diversi tratti del personaggio, senza che
                                                        si arrivi però ad una sintesi unitaria, data la
ricordando che egli è menzionato nei libri di           natura per definizione eclettica di questo tipo
Samuele, nelle Cronache, nei Salmi, senza di-           di pubblicazioni.
menticare naturalmente il Nuovo Testamento,
in cui egli compare sia come figura messia-             1. Atti di Convegni
nica che come profeta (ad es. quando si cita-
no i Salmi nel libro degli Atti degli Aposto-           Menzioniamo sotto questo titolo quattro Con­
li). D’altro canto, egli è anche un personaggio         vegni, cominciando da quelli in italiano, i cui
controverso, che alcuni autori considerano              Atti, però risultano in molti casi esauriti e
quasi un santo che, in                                                            sono quindi reperibili
nome di YHWH, af-                                                                 solo nel­le biblioteche.
fronta senza timore il                                                            In ordine cronologico
gigante Golia, mentre                                                             citiamo: G.L. Prato
altri sono sconcerta-                                                             (ed.), Davide: model­
ti dal lato oscuro di                                                             li biblici e prospettive
Davide, descritto nei                                                             messianiche. Atti del-
libri di Samuele come                                                             l’VIII Con­vegno di stu­
un uomo violento, che                                                             di veterotestamentari
fa uccidere un uomo                                                               (Seiano 13-15 Settem-
a sangue freddo per                                                               bre 1993), «Ricerche
nascondere l’adulterio                                                            Storico Bibliche 7/1»,
da lui commesso con                                                               EDB, Bologna 1995,
Betsabea, moglie di                                                               pp. 204, € 36,00. Ad
uno dei suoi ufficiali                                                            anni alterni l’Associa-
più fidati. A fronte di questa situazione trop-         zione Biblica Italiana organizza un convegno di
po rapidamente descritta, si comprende l’at-            studio rispettivamente per vetero e neotesta-
tenzione che è stata riservata al personaggio,          mentaristi, convegni in cui viene generalmente
al quale infatti sono state dedicate numero-            privilegiato un approccio metodologico di tipo
se pubblicazioni. Va però precisato che mol-            storico-sociologico e comparativista, anziché
ti contributi non sono in italiano e nemmeno            teologico.
tanto recenti. Altri, invece, che pure sono ap-         Di taglio diverso è l’altro testo che vorrem-
parsi in italiano, risultano purtroppo esauriti,        mo menzionare: Davide l’uomo e il simbolo.
per cui ci limitiamo ad una rapida menzione             Atti del Seminario invernale di Biblia, Sestri
del loro contenuto. Bisogna inoltre aggiunge-           Levante, 22-25 febbraio 1996, Settimello,
re che le pubblicazioni dedicate alla figura di         Biblia 1997, pp. 210. L’associazione laica di
Davide sono piuttosto eterogenee tra loro: in           cultura biblica, fondata ormai trent’anni fa,
alcuni casi si tratta, infatti, di monografie, a        Biblia, fedele alla sua vocazione culturale e
volte pure di spessore scientifico; in altri, in-       interreligiosa, ha studiato i problemi biografi-

                                                    8
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

ci e storiografici relativi a Davide, considerato        2. Monografie
una figura centrale non solo dal punto di vista
politico, ma anche sotto il profilo letterario e         La lista dei testi da presentare sotto questo ti-
teologico (basti pensare al messianismo).                tolo comporta delle scelte; non intendiamo in-
Passiamo adesso al mondo francese: L. Des-               fatti perseguire qui il principio dell’esaustivi-
rousseaux - J. Vermeylen (ed.), Figures de               tà, ma piuttosto dell’esemplarità, proponendo
David à travers la Bible. XVIIe Congrès de               dei saggi di lettura in diverse lingue, seguendo
l’ACFEB (Lille, 1er 5 septembre 1997) (Le-               sempre un criterio di tipo cronologico.
Div 177), Cerf, Paris 1999, pp. 482, € 42,00.            S.L. McKenzie, King David. A Biography,
L’Associazione Biblica Francese (ACFEB)                  Oxford University Press, Oxford 2000, pp.
ha dedicato a Davide uno dei suoi convegni,              253, $ 68,19. L’autore di quest’opera non ap-
pubblicando poi un consistente volume in cui             partiene né ai minimalisti storici, che consi-
si trovano vari contributi dedicati al soggetto          derano Davide una figura meramente leggen-
in questione. Gli autori hanno studiato vari te-         daria, né ai massimalisti, che ritengono 1Sam
sti biblici ed extrabiblici (Qumran) relativi a          16–1Re 2, una fonte attendibile dal punto di
Davide, applicando metodologie diversificate,            vista storiografico. Scegliendo una posizione
dal metodo storico-critico a quello narrativo.           intermedia, l’autore sostiene che il racconto
Il volume contiene dunque articoli assai diver-          biblico, pur essendo caratterizzato, a suo giu-
si, ma riesce ad offrire una panoramica vasta,           dizio, da un’impostazione di natura apologeti-
che si potrebbe definire quasi esaustiva, del            ca, contiene anche informazioni storicamente
personaggio di Davide, studiato sia dal punto            plausibili. A partire dai dati analizzati, l’auto-
di vista storico, che esegetico, che teologico,          re ritiene che Davide, un politico assetato di
proponendo un percorso che attraversa tutta la           potere, all’inizio della sua carriera abbia co-
Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. Manca                 spirato contro il primo re d’Israele, Saul, per
ovviamente, come si diceva in precedenza, un             poi cadere a sua volta vittima, alla fine della
contributo di natura sintetica che ricapitoli le         sua vita, degli intrighi di Betsabea. Il primo
principali linee di tendenza emerse dalle ana-           capitolo del libro discute la natura delle fonti
lisi settoriali, o che riproponga i contenuti fon-       extrabibliche relative alla vita di Davide, co-
damentali dei singoli studi, ma questo appar-            stituite essenzialmente da iscrizioni e da dati
tiene alla natura del genere letterario adottato.        archeologici. Il cap. 2 si focalizza invece sulle
Il volume può essere letto in forma integrale,           diverse parti della Bibbia che trattano di Davi-
oppure ciascuno può far riferimento al con-              de discutendone il valore storico. I capp. 3-9
tributo che ritiene essere più interessante (dal         contengono la vera e propria biografia di Da-
punto di vista metodologico o contenutistico).           vide articolata in periodi successivi. Dal punto
L’ultimo testo che vogliamo presentare in que­           di vista metodologico l’autore integra le in-
sta rubrica è anche il più recente: A. Graeme            formazioni che la Bibbia offre su Davide con
Auld - E. Eynikel (ed.), For and against Da-             le altre fonti menzionate con l’obiettivo di ri-
vid. Story and History in the Books of Samuel            costruire le attività compiute dal protagonista
(BEThL 232), Brill, Leuven 2010, pp. 397, €              nei singoli periodi della sua storia. Il capitolo
76,00. Come si vede, a differenza dei volumi             finale, infine, offre una sintesi dei principali
precedenti, in questo caso l’ambito di ricerca è         risultati emersi dall’analisi precedentemente
circoscritto ai libri di Samuele, ma, anche qui          condotta. Il limite più vistoso del testo con-
vari approcci di carattere metodologico ven-             siste nel fatto che la figura storica di Davide
gono utilizzati, alcuni pure di carattere esplici-       venga ricostruita fondandosi essenzialmente
tamente teologico e di natura sintetica.                 su delle speculazioni.

                                                     9
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

Anticipando quello che vedremo tra breve,             alcuni degli errori di Davide, la fonte B è inve-
questo sembra essere anche il limite di un’al-        ce un’apologia di Davide che intende appunto
tra monografia: B. Halpern, David’s Secret            giustificare la regalità di Salomone e dei suoi
Demons. Messiah Murderer Traitor King,                successori. Il Davide reale, a detta di Halpern,
W.B. Eerdmans Publishing Company, Grand               sarebbe stato un individuo senza scrupoli, in-
Rapids, Michigan/Cambridge U.K. 2001, pp.             tenzionato ad eliminare tutti i membri della
492, € 29,95 (tr. it., I demoni segreti di Davi­      famiglia di Saul per potersi assicurare il trono.
de. Messia, assassino, traditore, re [Supple-         Come si diceva in precedenza, però, questo
menti all’Introduzione allo studio della Bib-         libro, scritto in maniera brillante e provoca-
bia], Paideia, Brescia 2004, pp. 504, € 27,00).       toria, offre una visione non convenzionale di
Halpern esamina con cura i silenzi della Bib-         Davide, ma ne ricostruisce la storia fondando-
bia su Davide. Il suo metodo consiste nell’im-        si sostanzialmente su delle congetture, cioè su
maginare gli eventi da una posizione politica         quello che la Bibbia lascerebbe trasparire tra
e ideologica opposta a quella adottata dal testo      le righe e dietro il testo.
biblico, partendo cioè da quello che i nemi-          In francese va poi ricordato il testo di W. Vo-
ci di Davide avrebbero visto (e pensato). Le          gels, David et son histoire. 1 Samuel 16,1-
domande che l’autore si pone sono intrigan-           1Rois 2,11, Médiasspaul, Montréal 2003, pp.
ti: Davide è veramente esistito? Davide era un        354, € 29,95. L’autore, che aveva già dedicato
Israelita o un Filisteo? Salomone era davvero         in passato altri testi a figure bibliche impor-
figlio di Davide? Davide salì al trono di Israe­      tanti, come Abramo, Mosè e Giobbe, si occu-
le col consenso del popolo? Quanti omicidi            pa qui di Davide, proponendo una lettura mi-
commise lungo il cammino che lo portò a di-           nuziosa dei racconti a lui consacrati nei libri
ventare re? Sono attendibili i testi biblici rela-    di Samuele e 1Re. Si potrebbe dire che questo
tivi a Davide? La tradizione biblica descrive il      volume si situa a metà strada tra la biografia e
re Davide come un uomo eccezionale e come             il commento esegetico.
un modello di fede, ma lo fu veramente? Il li-        Indichiamo infine un testo un po’ particola-
bro esamina le prove testuali e archeologiche         re. L. Cohen, Le roi David. Une biographie
in maniera critica nello sforzo di dipingere un       mystique, Seuil, Paris 2000, pp. 142, € 45,83
quadro accurato di una delle figure centrali          (tr. it., Il re Davide. Una biografia mistica se-
della Bibbia. I risultati della sua analisi sono      guito da: Davide poeta perfetto, dialogo con
però sconcertanti. Halpern ritiene infatti che il     E. Wiesel, Giuntina, Firenze 2001, pp. 161,
racconto biblico della vita di Davide sia il pro-     € 10,33). Questa biografia del re Davide si
dotto della propaganda elaborata dalla corte di       fonda su fonti tratte dalla letteratura ebraica
Salomone con l’obiettivo, da una parte, di di-        antica (Midrash, Talmud e Kabbalah), e sul-
fendere Davide dalle accuse che i suoi nemi-          le opere dei grandi commentatori ebraici della
ci gli rivolgevano, dall’altra, di legittimare il     Bibbia (Rashi, Abravanel, ecc.). Il testo offre
regno di Salomone. Halpern, inoltre, pur non          dunque uno spaccato su un mondo e un’erme-
dubitando dell’esistenza storica di Davide,           neutica particolare, e lo segnaliamo perché
come alcuni autori fanno, ritiene tuttavia che        presenta una lettura della figura di Davide per
la figura reale di Davide sia stata ben diversa       certi aspetti complementare a quelle descritte
da quella descritta nei libri di Samuele. L’au-       in precedenza.
tore suppone che alla base dei libri di Samuele
ci siano due fonti, rispettivamente A e B, che                               Prof. Donatella Scaiola
sarebbero poi confluite nella versione finale
dei due libri biblici. Mentre la fonte A mostra

                                                     10
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

  DONNE E CRISTIANESIMO
  (NEI PRIMI SECOLI)

D     agli anni Settanta del Novecento, quando
      gli Women’s studies si sono moltiplicati
soprattutto nella sfera anglosassone con l’in-
                                                         zione femminile nella cultura cristiana antica,
                                                         per prestare poi attenzione alle pubblicazioni
                                                         più recenti e anzitutto a quelle disponibili in
tento di smascherare il carattere stereotipo e           lingua italiana.
parziale delle rappresentazioni femminili tra-
smesse da una storia il più delle volte scritta          1. Bilancio degli studi e antologie di testi
da uomini, la produzione editoriale sul tema
della donna è ormai cresciuta non solo in                Per un primo bilancio degli studi rimando, al
quantità, ma anche in qualità. Tuttavia non si           testo di M. Alexandre, La place des femmes
può ignorare che ancora, talvolta, anche quan-           dans le christianisme ancien, bilan des études
do l’intento è di promuovere gli studi di gene-          récentes (24-79), pubblicato negli Atti del pri-
re in ambito teologico, biblico e patristico, la         mo Colloquio di Patristica e Scienze religiose,
prospettiva che ne risulta è militante, accom-           organizzato dall’associazione Caritas Patrum
pagnata dalla tendenza a sottolineare la miso-           e svoltosi presso la Facoltà di Diritto di La Ro-
ginia che connota il discorso patristico e le sue        chelle il 6 et 7 settembre 2003: P. Delage (ed.),
ambivalenze.                                             Les Pères de l’Eglise et les femmes. Actes du
Un approccio serio al nostro tema dovrebbe               colloque de La Rochelle, Cerf, Paris 2003, pp.
invece tener conto delle circostanze particolari         436, € 28,00. Mentre per un primo approccio
nelle quali i Padri hanno composto i testi, del          ai testi patristici riguardanti le donne è utile il
genere letterario adottato e dell’influsso che la        volume curato da A. Jensen (ed.), Femmes des
cultura classica ha avuto sulla loro formazio-           premiers siècles chrétiens (Traditio christiana
ne. Ci si renderebbe conto allora che essi non           vol. 11), Peter Lang, Berna 2002, pp. 316, €
sono né più né meno misogini degli altri scrit-          63,20. Questa antologia, che attinge a fonti di-
tori del loro tempo, sia che si tratti di ebrei,         verse ‒ dai testi canonici del Nuovo Testamen-
di greci o di romani, con i quali condividono            to agli scritti gnostici e dagli estratti di autori
un pensiero e una cultura comune. E se ci si             patristici fino ai racconti composti da donne
sofferma su temi sensibili come la imbecilli-            su altre donne ‒, intende documentare l’onni-
tas e la conseguente infirmitas sexus ascritta           presenza delle figure femminili nella vita della
alla dimensione fisica della donna ‒ che ha              Chiesa e i vari compiti che ad essa venivano
poi condizionato anche la sua subordinazio-              affidati: dall’amministrazione alla gestione
ne sociale e culturale ‒, occorre precisare che          concreta dei beni e dall’apostolato all’inse-
essi traggono origine dalla tradizione greca, a          gnamento e alla profezia; compiti che più tardi
partire da Eschilo, e non da tratti propriamen-          passeranno in mani esclusivamente maschili.
te cristiani.Come si intuisce facilmente dalla
complessità del discorso, una rassegna biblio-           2. Studi complessivi sulle donne nel cristiane-
grafica come la nostra ci costringe a compie-            simo dei primi secoli
re alcune scelte e a porre chiare delimitazioni.
Mi limiterò pertanto a indicare dapprima alcu-           In questo contesto, merita un’attenzione parti-
ne opere di carattere più generale sulla condi-          colare il recente volume curato da K.E. Bør-

                                                    11
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

resen   - E. Prinzivalli (ed.), Le donne nello         con Dio che veniva già riconosciuta alle donne
sguardo degli antichi autori cristiani. L’uso          sul piano della salvezza: K.E. Børresen, Imma-
dei testi biblici nella costruzione dei model­         gine di Dio, immagine dell’uomo? L’interpre-
li femminili e la riflessione teologica dal I al       tazione patristica di Genesi 1,27 e di 1Cor 11,7
VII secolo (La Bibbia e le donne), Il Pozzo di         (163-218).
Giacobbe, Trapani 2013, pp. 299, € 26,00, che          Nel 2002, in occasione del 70º compleanno di
rientra in un progetto editoriale internazionale,      Kari Elisabeth Børresen, ha visto la luce una
interconfessionale e multidisciplinare, il cui in-     raccolta dei suoi studi intitolata From Patri-
tento è di studiare il rapporto delle donne con il     stics to Matristics. Selected Articles on Chri-
testo sacro. Il libro è composto da dieci saggi,       stian Gender Models, Herder, Roma 2002, pp.
scritti da dieci donne, che indagano attraverso        316, € 35,00. Si tratta di 14 articoli (10 in in-
il prisma dell’esegesi della Scrittura la condi-       glese e 4 in francese) apparsi in varie riviste,
zione della donna e il suo ruolo nel cristianesi-      che sintetizzano il suo percorso di pensiero.
mo dei primi secoli. «La Bib-                                            La prima parte, intitolata Reli-
bia serve perlopiù a costruire,                                          gion and Gender, è costituita
attraverso l’esegesi scritturi-                                          da un unico articolo del 1997
stica, la piattaforma dottrinale                                         (Recent and Current Research
dei modelli di genere diventati                                          on Women in the Christian
normativi. Ma non mancano                                                Tradition), nel quale la studio-
le sorprese, perché il confron-                                          sa, teologa e pioniera interna-
to con la complessità del reale                                          zionale negli Studi di Genere,
e la stessa creatività della ri-                                         sintetizza la propria ricerca e
flessione patristica producono                                           i problemi ad essa connessi.
scarti improvvisi e aprono pi-                                           La seconda parte: Patristics,
ste di pensiero da comprendere                                           raccoglie invece quattro arti-
e studiare» (7).                                                         coli dedicati ad Agostino: In
Segnalo inoltre due saggi di in-                                         defence of Augustine: how fe-
teresse patristico apparsi nel­­                                         mina is homo, Patristic “Fe-
l’opera collettiva curata da                                             minism” in the Case of Augu-
K.E. Børresen, A immagine                                                stine, Gender and Exegesis in
di Dio. Modelli di genere nella                                          the Latin Fathers e La fémi-
tradizione giudaica e cristiana                                          nologie d’Augustin, che pro-
(Biblioteca di testi e studi), Carocci, Roma           pongono modelli di inculturazione teologica.
2001, pp. 283, € 26,20. Il primo è di Kari Vogt,       La terza sezione, che porta il titolo Métaphori-
Diventare maschio: una metafora degli gnosti-          que féminine, è di nuovo costituita da un solo
ci e degli antichi cristiani (145-162), nel quale      articolo: L’usage patristique de métaphores
l’A. analizza la metafora del diventare «ma-           féminines dans le discours sur Dieu, che af-
schio in Cristo» ‒ che consentiva alla donna di        fronta il problema riguardante il linguaggio
raggiungere la parità con l’uomo ‒, attraverso         e le metafore nel discorso su Dio. La quarta
testi di Clemente Alessandrino, Origene, Didi-         parte, intitolata Mariologie, è costituita da due
mo il Cieco e Agostino. Il secondo, invece, del-       articoli: Antropologie médiévale et Théologie
la stessa curatrice, è dedicato alle innovazioni       mariale e Marie dans la théologie catholique.
avvenute nell’esegesi a partire dal III secolo,        La quinta, che reca il titolo significativo Ma-
caratterizzate dal tentativo, non riuscito, di spo-    tristics, raccoglie quattro articoli riguardanti
stare sul piano della creazione la somiglianza         l’epoca medievale che la Børresen ha signifi-

                                                      12
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

cativamente definito «patristica». Infine l’ul-        pensare di essere donna» (Pedagogo), per ar-
tima sezione: Feminism and Christianity, rac-          rivare al culmine con Agostino, l’autorità con
coglie due articoli sul ruolo della donna nel          la quale il cristianesimo avrebbe raggiunto «il
cristianesimo cattolico.                               massimo della misoginia» (146-147).
                                                       Se i primi tentativi di scrivere una storia al
3. Condizioni e stili di vita delle donne nella        femminile risalgono agli anni Sessanta del
cultura antica                                         Novecento, occorre riconoscere che da allora
                                                       la ricerca sulla storia delle donne si è molto
Una considerazione seria sulle donne nella             arricchita. Quello di G. Duby - M. Perrot,
Chiesa delle origini non può ignorare le con-          Storia delle donne in Occidente, vol. 1: L’an­
dizioni e gli stili di vita delle donne nella cul-     tichità, Laterza, Roma-Bari 20096, pp. 616, €
tura antica. A questo riguardo non può essere          14,00, è il primo di un progetto in 5 volumi,
ignorato il prezioso studio di G. Clark, Wo-           che si propone di scrivere una storia delle don-
men in Late Antiquity: Pagan and Christian             ne, percepita attraverso le relazioni fra uomini
Lifestyles, Oxford University Press, New York          e donne, intese come espressione di una «co-
1994, pp. 178, $ 14,95. L’A., pur con la consa-        struzione sociale che si può scomporre». Tale
pevolezza che le sue fonti non sono altro che          disegno porta l’impronta di alcune recenti no-
frammenti di opinioni o di esperienze, percor-         zioni storiografiche, quali quella di gender e
re la letteratura antica cristiana e non cristiana,    di sexual asymmetry, che ispirano un nuovo
come anche l’arte e l’archeologia, al fine di          tipo di indagine nella ricostruzione della realtà
offrire un’accurata introduzione alle condizio-        storica. I saggi sono raggruppati in due parti
ni e allo stile di vita delle donne nell’Impero        essenziali: una relativa ai modelli femminili
romano in epoca Tardoantica (III-VI secolo).           elaborati nel mondo greco-romano e una dedi-
In italiano si può invece ricordare il volume          cata a rituali e pratiche di donne. La riflessio-
di carattere più divulgativo di E. Cantarella,         ne sul sacro, che occupa questa seconda parte,
L’ambiguo malanno. Condizione e immagine               getta nuova luce sulla posizione della donna
della donna nell’antichità greca e romana,             nell’Antichità: oggetto di discriminazione so-
Feltrinelli, Milano 2010, pp. 256, € 9,00. Non         ciale e al tempo stesso parte integrante del cul-
si tratta di una novità, perché il libro ripropone     to in ambiente pagano, di vituperio e nel con-
un testo che aveva visto la luce già nel 1981.         tempo di lodi, nei testi cristiani.
Anche in questo caso l’A. passa in rassegna i
temi legati alla questione femminile, con l’in-        4. Passione per la Scrittura, pellegrinaggi e
tento di «osservare la vita e seguire le vicende       vita ascetica
di organizzazioni sociali, come quella greca e
quella romana». Dispiace però che le pagine            Oggi nessuno mette più in dubbio che le don-
dedicate al cristianesimo e agli autori patristi-      ne abbiano svolto un ruolo decisivo nelle pri-
ci siano purtroppo poco documentate. In esse,          me comunità cristiane, tanto da apparire allo
oltre a un improbabile riferimento alle donne          sguardo di osservatori sia interni (ad esem-
che Cristo «battezzava al pari degli uomini»           pio Epifanio di Salamina) che esterni (Porfi-
(232), Eva Cantarella cede alla facile ripropo-        rio) persino un po’ troppo attive. Questo tipo
sizione di citazioni misogine avulse dal loro          di letteratura, sia cristiana che pagana, attesta
contesto, e talvolta neppure complete, dalla           non solo lo spazio consentito alle donne nel-
porta diaboli di Tertulliano (De cultu femina-         le comunità cristiane dei primi secoli ‒ certa-
rum), alla messa in guardia di Clemente Ales-          mente non abituale in analoghi contesti della
sandrino: «A ogni donna reca vergogna il solo          società pagana del tempo ‒, ma anche il coin-

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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

volgimento di donne provenienti da condizio-           da una delle stirpi più importanti dell’impero,
ni sociali molto diverse.                              ha coraggiosamente distribuito ai poveri i pro-
Tra le figure femminili che hanno svolto ruo-          pri beni per dedicarsi alla vita monastica a Ge-
li significativi nel cristianesimo dei primi se-       rusalemme, dove aveva fondato una comunità
coli si possono facilmente ricordare Macrina,          mista di monaci e di monache sul Monte degli
Olimpia, Melania, Marcella e Paola, o ancora,          Ulivi. Sulle figure femminili che invece hanno
più tardi, Proba, Giuliana e Demetriade e mol-         seguito Girolamo segnalo in italiano il volume
te altre. Tra gli studi pubblicati in italiano, che    di L. Mirri, La dolcezza nella lotta. Donne
sono stati dedicati a queste donne, si possono         e ascesi secondo Girolamo (Spiritualità occi-
ricordare anzitutto i due testi divulgativi di R.      dentale), Qiqajon, Magnano 1996, pp. 400, €
Teja, Olimpiade. La Diaconessa, Jaca Book,             26,00; e la raccolta di studi, pubblicati tra il
Milano 1997, pp. 168, € 11,36 e J. Corominas           1997 e il 2007, dedicati allo stesso tema da
I Julián, Macrina. La madre, Jaca Book, Mi-            P. Laurence, Le monachisme féminin antique:
lano 2005, pp. 162, € 14,00. F. Bertini (ed.),         idéal hiéronymien et réalité historique (Seri-
Medioevo al femminile, Laterza, Bari 2001,             es Spicilegium Sacrum Lovaniense 52), Pee-
pp. 226, € 9,50, traccia invece una serie di otto      ters, Louvain 2010, pp. 362, € 70,00. Grazie
ritratti biografici di donne, scelte a rappre-         a queste pagine ci si può familiarizzare non
sentare simbolicamente un diverso itinerario           solo con l’ideale ascetico di san Girolamo, ma
umano e sociale che va dal IV al XIV secolo.           anche con la vita degli antichi asceti cristia-
Di questo volume ci interessa in particolare,          ni latini, in particolare del mondo femminile,
per la nostra rassegna, il saggio di F. Cardini,       tra gli anni 370 e 420. Le fonti citate in que-
Egeria la pellegrina, con il quale si apre il li-      sti due testi consentono inoltre di vedere come
bro, che ripropone la figura della ricca donna         le donne cristiane, nonostante la tutela che
cristiana, originaria probabilmente della Spa-         gravava su di loro, potevano ‒ naturalmente
gna o della Gallia, che nel IV secolo intraprese       se provenienti dall’aristocrazia ‒ coltivare la
un lungo pellegrinaggio in Terra Santa per ve-         propria istruzione, decidere della propria vita
dere di persona i luoghi citati o descritti nella      e persino fondare nuove istituzioni secondo i
Scrittura. Il resoconto di questo viaggio (Itine-      loro progetti.
rarium, o Peregrinatio Egeriae) merita parti-
colare attenzione dal nostro punto di vista non        5. L’educazione delle donne cristiane nei pri-
solo perché l’autrice e pellegrina è una donna,        mi secoli
ma sono donne anche le sue destinatarie. Inol-
tre, questo scritto consente di intuire qualcosa       Dopo la fine delle persecuzioni, con il sorgere
di quella rivoluzione sociale e culturale che il       del monachesimo la Chiesa ha plasmato nuovi
cristianesimo ha operato nel mondo antico.             modelli di santità, diversi da quello del mar-
Oltre ad Egeria, altre nobildonne romane, nel          tire, ma per certi aspetti ad esso assimilabili.
IV e V secolo, hanno abbandonato la loro terra         In questo contesto, per la prima volta, è stato
per visitare i Luoghi Santi. Basti pensare a Me-       creato anche un progetto educativo rivolto in
lania, al seguito di Rufino, e a Paola al seguito      maniera mirata alle donne: una vera e propria
di Girolamo, con cui fondarono monasteri a             pedagogia della verginità. E si trattava di una
Betlemme e a Gerusalemme. Sulla figura di              novità cristiana, perché in ambito pagano non
Melania è interessante il libro di T. Špidlík,         si era mai verificato niente simile. All’educa-
Melania. La benefattrice, Jaca Book, Milano            zione delle donne cristiane sono dedicati gli
1996, pp. 176, € 11,36, che traccia la biografia       studi di V. Novembri, L’educazione delle don-
spirituale di una donna che, pur provenendo            ne nel cristianesimo antico: fra modelli tradi-

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FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014

zionali e nuovi paradigmi, pubblicato nella ri-      nel volume Le madri del deserto: detti, vite e
vista «Storia delle donne» 1 (2005) 187-200; e       storie di donne del Cristianesimo delle origi­
di V. Milazzo, Educare una vergine. Precetti         ni, Prefazione di G. Dotti della Comunità di
e modelli in Ambrogio e Gerolamo (Quaderni           Bose, Gribaudi, Torino 2005, pp. 176, € 10,50.
del Dipartimento di Filologia moderna), Bo-          La discreta partecipazione delle donne al mo-
nanno, Catania 2002, pp. 159, € 15,00. Elena         vimento monastico è documentata anche nel
Giannarelli si è invece interessata all’impor-       libro curato da L. Coco (ed.), Meterikon. I
tanza assunta dal testo biblico nella forma-         detti delle madri del deserto (Uomini e reli-
zione di queste donne cristiane, in un saggio        gioni), Mondadori, Milano 2002, pp. 193, €
intitolato Antiche lettrici della Bibbia: dame,      15,60. Il libro è organizzato in tre parti: la pri-
martiri e pellegrine, che costituisce il primo       ma offre in traduzione le lettere di abba Isaia
capitolo del volume curato da C. Leonar-             alla beata monaca Teodora, dedicate alla rego-
di - F. Santi - A. Valerio (ed.), La Bibbia          la della vita monastica; la seconda raccoglie i
nell’interpretazione delle donne (Millennio          detti delle madri, le cui massime costituiscono
Medievale 34), SISMEL, Firenze 2002, pp.             appunto il Meterikon; la terza, infine, contiene
XI-249, € 62,00.                                     gli insegnamenti di abba Isaia sulla vita inte-
                                                     riore, sempre indirizzati alle ascete. Più recen-
6. Madri del deserto                                 temente, ha visto la luce il volume curato da
                                                     L. Cremaschi, Donne di comunione. Vite di
Negli ultimi decenni si sono moltiplicati, an-       monache d’Oriente e d’Occidente (Padri della
che in italiano, gli studi sui Padri del deserto,    Chiesa. Volti e voci), Qiqajon, Magnano 2013,
ma solo raramente ci si è occupati delle don-        pp. 311, € 25,00 una raccolta di biografie che
ne che hanno scelto di vivere l’ascesi nella         riguardano donne vissute nell’ambito ristretto
solitudine. E il motivo si intuisce facilmente       della vita monastica, provenienti da ambien-
se si pensa che troppe volte la loro storia, i       ti sociali e aree geografiche molto diverse, da
loro scritti, e i loro detti sono andati perduti.    Macrina (IV secolo) fino a Scolastica, la sorel-
Dall’antica letteratura monastica conosciamo         la di Benedetto (VI secolo). Il merito del libro
però i loro nomi: Amma, Matrona, Sarra, Sin-         sta nel presentare in traduzione, abitualmente
cletica, Teodora, Asella, Atanasia, Domnina,         condotta sulle edizioni critiche, testi altrimenti
Eufrosina, Gelasia, Mastridia e molte altre.         difficilmente reperibili in italiano.
Di esse si è occupata di L. Swan, una mona-
ca benedettina, che ne ha raccolto le tracce                               Prof. Antonio Montanari

  EBRAISMO E SIONISMO

N    ell’introduzione della sua monumentale
     opera, Il sionismo. Una storia politica e
intellettuale 1860-1940, 2 voll., Einaudi, To-
                                                     sionisme, Fayard, Paris, 2002) G. Bensoussan
                                                     parafrasa una frase di Marc Bloch rivolta agli
                                                     storici della Rivoluzione francese: «Sionisti,
rino 2007, pp. 1369, € 130,00 (ed. orig. fran-       antisionisti, per piacere, diteci che cosa fu il
cese, Une histoire intellectuelle et politique du    sionismo» (XIX). Frase efficace, specie se ri-

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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI

ferita a un libro che termina la sua grande rico-     smo tradizionale da cui intende piuttosto libe-
struzione nel 1940, vale a dire otto anni prima       rarsi passando, sul modello dello Stato-nazio-
della nascita dello Stato d’Israele (e subito pri-    ne, dall’emancipazione dell’individuo a quella
ma della Shoah). Rispetto a quel contesto tem-        della collettività. Movimento secolare, il sio-
porale è quindi del tutto giustificato impiegare      nismo traduce lo sforzo compiuto dalla società
il verbo al passato: «cosa fu il sionismo». Va        ebraica per adattarsi a una definizione nazio-
da sé che a noi spetta chiederci se e come il         nale dell’identità. Tra tutte le risposte ebrai-
verbo vada coniugato anche al presente.               che alla modernità, il sionismo è stata la più
Caricato di valenze assunte dalla antitesi arabo-     conforme alle dinamiche in atto nelle società
israeliana e dalle polemiche ideologiche anche        europee.
a livello internazionale (una risoluzione ONU,        Scrive Bensoussan: «Ci sono momenti nella
ritirata nel 1991, equiparò, nel 1975, il sioni-      vita nei quali chiedersi se pensare in modo di-
smo al razzismo), il termine rischia di sfuggire      verso da come si pensa e vedere le cose in mo-
a una sua precisa collocazione storica. Quest’ul-     do diverso da come si vedono è indispensa­
timo ambito è invece proprio quello in cui si         bile per continuare a guardare e a riflettere»,
colloca la ricerca di Bensoussan, docente di          il sionismo è stato uno di quei momenti in
storia contempora-                                                               cui avvenne un’in-
nea che lavora pres-                                                             venzione culturale e
so il Mémorial de                                                                politica ancora dif-
la Shoah di Parigi.                                                              ficile da spiegare a
Frutto dell’emanci-                                                              causa della compren-
pazione, il sionismo                                                             sione comune domi-
non è dissociabile                                                               nata soprattutto dal
dall’idea di nazione                                                             problema dell’anti­
affermatasi nell’Eu-                                                             se­mitismo e ancora
ropa del XIX secolo.                                                             poco avvezza a pen-
Quando il fenomeno                                                               sare ai temi interni
religioso perde vigo­                                                            legati alla costruzio-
re di fronte all’avan-                                                           ne di un’identità e-
zare della laicizza-                                                             braica.
zione, il mondo e­                                                               Un arco di tempo
braico tradizionale è messo a dura prova. Quin-       prossimo a quello affrontato da Bensoussan
di, a differenza di una percezione corrente,          contraddistingue anche il testo di G. Schia-
prima di essere una reazione all’antisemitismo,       voni - G. Massimo (ed.), Verso una terra ‘an­
il sionismo, è stata una via per plasmare un’i-       tica e nuova’. Culture del sionismo (1895-
dentità secolare dell’ebraismo. Si può dunque         1948), Carocci, Roma 2011, pp. 319, € 34,00.
condividere l’opinione di Shlomo Avineri se-          Il libro si propone di analizzare le matrici sto-
condo cui il nazionalismo ebraico: «rappresen-        riche e l’impatto che l’idea sionista ebbe, nei
ta molto più la sfida del liberalismo e del na-       primi decenni del Novecento, sulla cultura
zionalismo che una risposta all’antisemitismo,        europea facendone emergere le contraddizio-
e perciò non sarebbe potuto comparire prima           ni e, talora, anticipandone la fine. Esso offre
del XIX e del XX secolo». Tornando a Ben-             un’occasione di confronto su alcuni protago-
soussan è sostenibile che il sionismo affondi le      nisti e su importanti momenti della storia di
proprie radici più nella cultura politica occi-       questa idea tra la fine dell’Ottocento e la fon-
dentale nata dall’Illuminismo che dall’ebrai-         dazione dello Stato d’Israele, in riferimento

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