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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI S E M E S T R A L E D I L E T T U R E Supplemento al n. 2 della rivista «Teologia» - giugno 2014 a cura della F ACOLTÀ T EOLOGICA DELL' I TALIA S ETTENTRIONALE 43 Via dei Cavalieri del S. Sepolcro, 3 - 20121 Milano Tel. 02.86.31.81 - Fax 02.72.00.31.62 2014 www.teologiamilano.it - info@ftis.it
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 SOMMARIO Orientamenti bibliografici n. 43 (Macchi Silvano) p. 3 ANTROPOLOGIA DEL SACRO Silvano Petrosino p. 5 PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO: DAVIDE Donatella Scaiola p. 8 DONNE E CRISTIANESIMO (NEI PRIMI SECOLI) Antonio Montanari p. 11 EBRAISMO E SIONISMO Piero Stefani p. 15 STORIA DELLA TEOLOGIA CONTEMPORANEA Marco Vergottini p. 22 SPIRITUALITÀ DELLA FAMIGLIA Carlo Dezzuto p. 26 LA CHIESA E IL DIALOGO ECUMENICO Giovanni Rota p. 32 TEOLOGIA PASTORALE: LA LAICITÀ Bruno Seveso p. 39 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Roberto Rezzaghi p. 56 NOVITÀ GLOSSA Macchi Silvano p. 61 1
I fascicoli arretrati di «Orientamenti Bibliografici» sono disponibili on-line all’indirizzo: www.teologiamilano.it In copertina: Particolare del chiostro grande della sede della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale Il presente fascicolo è pubblicato con il sostegno dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI Y ves Coppens, forse il più noto paleoan- tropologo europeo, in una intervista del 2011 aveva dichiarato che: «L’homo religio- terà a penetrare maggiormente nella poliedri- ca figura di questo straordinario personaggio: guerriero, re, poeta, ma anche peccatore, infe- sus coincide con l’uomo in generale. L’essere dele e insieme devoto e umile ‘servo’ di Dio. umano, fin dallo sbocciare della sua umanità, È nota poi la particolare attenzione che papa è sensibile al sacro e possiede una dimensione Francesco sta dedicando alla figura della don- spirituale. Personalmente, sono convinto che na, fino a dichiarare, nella famosa intervista non ci sia distanza fra l’apparizione dell’uomo al ritorno dalla GMG a Rio de Janeiro del lu- e l’apparizione del suo pensiero religioso». Le glio 2013, che: «Paolo VI ha scritto una cosa convinzioni dello studioso coincidono, sotto bellissima sulle donne, ma credo che si debba questo profilo, con il versetto biblico del libro andare più avanti nell’esplicitazione di questo di Genesi in cui si dice – per rapporto alla crea- ruolo e carisma della donna. Non si può capire zione dell’uomo –: «facciamo l’uomo a nostra una Chiesa senza donne, ma donne attive nella immagine, a nostra somiglianza (Gen 1,26). Chiesa, con il loro profilo, che portano avanti. Il versetto, al di là delle molteplici e sofisti- […] Credo che noi non abbiamo fatto ancora cate interpretazioni di biblisti e teologi, que- una profonda teologia della donna, nella Chie- sto vuol ultimamente far intendere: “l’uomo è sa. Soltanto può fare questo, può fare quello, originariamente religioso; è creato religioso; adesso fa la chierichetta, adesso legge la Let- nasce religioso” (è un “figlio” dirà espressa- tura, è la presidentessa della Caritas… Ma, mente il Nuovo Testamento). Si apre precisa- c’è di più! Bisogna fare una profonda teologia mente, in questa prospettiva, il breve ma inte- della donna». La parola del papa è ovviamen- ressante contributo di questo nuovo fascicolo te a rischio di retorica ‘rosa’ e sindacale, tanto di «Orientamenti Bibliografici», dedicato al che non sono mancate donne, per lo più, ma tema de l’antropologia del sacro. Un vero e non solo, nell’ambito della intelligentjia cat- proprio antidoto al disincanto e alla spoglia- tolica, che l’hanno tradotta subito in un “più zione simbolica dell’umano e del suo irridu- spazio alle donne nella chiesa”. Senza avere cibile rapporto con il sacro. La bibliografia l’obiettivo di trattare la questione a tutto cam- segnalata dovrebbe a rigore entrare nell’ambi- po, la terza voce su donne e cristianesimo (nei to della sapienza di ogni genitore, docente ed primi secoli), a suo modo, vuole contribuire a educatore delle giovani generazioni. creare questa consapevolezza circa il ‘mistero La seconda voce riguarda una delle figure e il ministero’ femminile (per carità, da non centrali e più controverse della Bibbia: Davi- confondersi con il cosiddetto ‘genio’ femmi- de, il primo re d’Israele. La figura di Davide è nile, figura mitica, questa, di assoluta incon- molto significativa nella prospettiva della fede sistenza e vuotezza) dando uno sguardo sulla di Israele: tutto il popolo eletto si considera sua condizione, per molti versi sorprendente come “casa di Davide”. La sua figura poi è rispetto ai pregiudizi correnti, nella cultura decisamente rilevante anche nella prospettiva cristiana antica. della fede cristiana a proposito del Messia (il La quarta voce riguarda il tema ebraismo e Figlio di Davide). La letteratura segnalata aiu- sionismo, nel quale confluiscono aspetti poli- 3
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI tici e religiosi di grande complessità e anche L’ottava voce, molto distesa e articolata, ri- di grande attualità e interesse. Il tema certo guarda la questione de la laicità nella moder- è sottile e le letture ideologiche lo insidiano; nità occidentale La questione è straordina- esso inoltre sconta ancora (ahimè) una lettura riamente semplice e insieme (storicamente) etnica e materialistica dell’Israele biblico. complessa e fonte di noiosissime, ma aspre e La quinta voce è dedicata alla storia della teo- anacronistiche contrapposizioni; contrapposi- logia contemporanea. Essa commenta le pub- zioni assai lontane, per lo più, dalla consisten- blicazioni più recenti, in lingua italiana, dove za obiettiva dei problemi; essa, in ogni caso, si dà conto della produzione culturale del pen- riguarda il rapporto fede e società e rispetti- siero cristiano sviluppatosi «lungo i tornanti vamente chiesa e stato, laici e cattolici. Ora, del Novecento, uno dei secoli più ricchi e più la saggistica impegnata (ma anche la cronaca) vivaci di riflessione e di elaborazione teologi- procede, per es., dal presupposto che laici e ca per le sfide affrontate» (R. Gibellini). Te- cattolici siano portatori di visioni alternative sti da leggere e meditare e che non dovreb- della politica, delle leggi, della vita sociale in bero mancare nella biblioteca di nessuno che generale. I laici in tal senso sarebbero fautori sia interessato ai molteplici percorsi volti alla di una visione dell’istituzione politica, delle custodia e al servizio dell’umano mosso dalla leggi umane e della vita comune (civile) nella causa dell’evangelo. quale la religione non ha rilievo e non deve Alla spiritualità della famiglia è dedicata la avere rilievo: la religione sarebbe una cosa sesta voce del bollettino bibliografico. Anche privata. I cattolici invece sono intesi come in questo caso si tratta di un tema di grande e quelli che continuamente si riferiscono a Dio perenne attualità. Tutta la vita sociale e per- anche nella vita comune, nella vita politica, sonale si basa sulla famiglia; essa inoltre sarà nel dibattito a proposito della produzione le- oggetto di discussione al prossimo sinodo gislativa in particolare. Tale schema (cristal- straordinario dell’ottobre 2014 e poi di quello lizzato da oltre un secolo) necessita di ampie ordinario del 2015, dunque di un biennio di revisioni alla luce in particolare del passaggio riflessione ecclesiastica tutto dedicato al tema dal moderno al postmoderno, dalla stagione dell’annuncio del vangelo alla famiglia nel caratterizzata dall’egemonia culturale illumi- mondo contemporaneo. La nota in tal senso è nista (progresso, scienza, libertà…) e dal libe- molto utile per raccogliere un nutritissimo ma- ralesimo ad una stagione nella quale si impo- teriale di taglio spirituale e pastorale e quindi ne all’attenzione comune il carattere precario di immediata fruibilità e servizio nell’ambito dell’alleanza sociale e dell’alleanza umana in delle parrocchie, dei gruppi familiari, della generale. La vita comune non è garantita da vita di coppia e dei fidanzati. supposte evidenze di ragione; la vita comune Sulla chiesa e il dialogo ecumenico si soffer- è garantita da una tradizione che oggi sem- ma la settima voce del nostro bollettino. La bi bra essere profondamente in crisi. E di fron- bliografia segnalata non informa del dialogo te a questa crisi gli intellettuali (europei) sono ecumenico a tutto campo; essa si sofferma in decisamente a disagio. Tutto questo muta la particolare sulla comprensione della chiesa in questione del rapporto tra religione e società e ambito ecumenico (dove si trova e dove si in- quindi anche le forme del conflitto tra laicità e contra concretamente la chiesa di Gesù Cri- religione. I molti percorsi bibliografici segna- sto?). Il testo (come un breve e prezioso saggio lati in questa voce permetteranno di ri-trattare teologico) è molto puntuale e preciso nell’indi- in termini più pensati l’intera questione. care il cammino fatto e quello da compiere in Ai molti studenti della Facoltà e dell’ISSR di futuro da parte delle varie confessioni cristiane. Milano, insegnanti di religione o educatori re- 4
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 ligiosi, è dedicata la nona e nuovissima voce questioni è la più recente bibliografia ragiona- sull’insegnamento della religione cattolica. ta sul tema, qui recensita. Voce nella quale convergono temi, che nell’at- Conclude il presente numero di Orientamenti tuale e volubile temperie culturale, politica, bibliografici la consueta rassegna delle ultime legislativa e sociale, rendono quanto mai dif- novità pubblicate dalla casa editrice Glossa; ficoltoso mettere a fuoco i termini del proble- novità frutto della ricerca e dell’insegnamento ma. La scuola anzitutto, e quindi il suo ruolo e prodotto dalla Facoltà di Teologia di Milano progetto educativo. E poi l’insegnamento del- e dalle istituzioni culturali ad essa collegate. la religione nella scuola, a cui è strettamente legata l’identità di colui che insegna religione, Don Silvano Macchi la didattica e gli strumenti che egli utilizza. Un Segretario della Facoltà Teologica valido aiuto a muoversi in questo labirinto di dell’Italia Settentrionale ANTROPOLOGIA DEL SACRO È possibile denominare «antropologia del sacro» la torsione che la riflessione antro- pologica novecentesca subisce nell’intento di bibliografia sull’argomento è considerevol- mente estesa; procediamo in questa sede ad il- lustrare alcuni fra i casi più emblematici delle individuare la dimensione del sacro, l’apertura pubblicazioni più recenti in lingua italiana. al religioso, come un fenomeno essenziale del Bollati Boringhieri propone ad esempio la soggetto umano in quanto tale. In simile pro- nuova edizione di un classico del grande mae spettiva, il religioso non costituisce un caratte- stro di antropologia del sacro Mircea Eliade, re riconducibile a condizionamenti biologici, autore del celeberrimo Trattato di storia delle sociali, storici o di altra natura, quasi che in religioni. Si tratta di M. Eliade, Il sacro e il una determinata fase della storia biologica e profano, Bollati Boringhieri, Torino 2013, pp. sociale di un’umanità indipendente e neutrale 140, € 12,00, nella cui introduzione l’autore sarebbe subentrata l’accidentale relazione al spiega come la propria opera sia da concepir- sacro; in questo caso infatti il religioso sareb- si quale studio del sacro inteso come feno- be l’epifenomeno di un anteriore complesso meno globale e nella sua totalità; se essa può organizzato supposto essenziale, o la sovra- avvalersi dello studio comparato di un impo- struttura di un contesto in grado di definirsi nente materiale storico, il taglio è nondime- autonomamente indipendentemente dal riferi- no fenomenologico: mira cioè a descrivere il mento al sacro (il religioso come trasposizione sacro nella sua originaria e irriducibile mani- alienata o patologica di un contesto anteriore festazione, ovvero la ierofania che si verifica supposto essenziale). Il presupposto dell’in- nell’orizzonte dell’esperienza del soggetto. Se dagine di tale disciplina consiste nel cogliere tale è il taglio che accompagna costantemente nell’apertura al sacro e al religioso un carat- la produzione dell’autore, il testo in oggetto tere fondamentale e originario per la determi- affronta la questione secondo la particolare nazione del soggetto umano. Naturalmente, la visuale dell’opposizione tra sacro e profano, 5
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI intendendo tuttavia quest’ultimo non come il Book è in corso di realizzazione l’edizione grado zero dell’esperienza, bensì come mani- dell’Opera Omnia dell’insigne studioso in do- festazione a sua volta della struttura costituti- dici volumi, alcuni dei quali articolati in più vamente religiosa dell’uomo. tomi. Si presenta qui il primo tomo del settimo Ricordiamo poi di R. Bastide, Il sacro selvag volume, J. Ries, Il culto di Mithra. Dall’In gio e altri scritti, Jaca Book, Milano 20104, pp. dia vedica ai confini dell’impero romano, 214, € 20,00, che l’editore milanese ripropone Jaca Book, Milano 2013, pp. 336, € 44,00, nella quarta edizione; anche in questo caso si dedicato alle religioni dell’antico Oriente. La tratta di un testo significativo della nostra disci- proposta riessiana presenta il religioso quale plina, e consta di una raccolta di contributi che carattere essenziale nella definizione del sog- copre l’intera produzione dell’insigne studio- getto umano, facendo interagire tale intuizio- so Roger Bastide, dagli anni ’30 agli anni ’70. ne teorico-antropologica con la perizia dello La peculiarità dell’autore, che lo rende un storico delle religioni, avvalendosi di un con- punto di riferimento imprescindibile per la sistente materiale documentario. riflessione contemporanea sul sacro, consiste Sempre legati all’opera dell’antropologo bel- nel coniugare alla ricognizione documentaria e ga sono gli atti del terzo seminario inter alla ricostruzione stori- nazionale organizzato ca una profonda com- dall’“Archivio Julien prensione dei fenome- Ries per l’antropolo- ni del la società con gia simbolica” e svol- temporanea. Il sacro è tosi presso l’Universi- infatti colto come di- tà Cattolica di Milano namica essenziale del nel 2012; si tratta di l’essere umano, che ac La festa. Raccoglier compagna l’esperienza si, riconoscersi, smar del soggetto investen- rirsi, Jaca Book, Mi- dosi continuamente nelle produzioni dello spi- lano 2013, pp. 234, € 18,00, che segue Mo rito, nelle costruzioni sociali e istituzionali, numentum. L’abitare, il politico, il sacro del compenetrando anche quella società moder- 2011, pp. 249, € 24,00 e Il vento, lo spirito, il na frettolosamente definitasi «secolarizzata». fantasma, del 2012, pp. 208, € 20,00. In que- L’autore, in particolare, rivela una sensibilità sta ultima raccolta, all’analisi del simbolismo per l’aspetto per così dire «oscuro» del sacro, preistorico, delle festività bibliche, greche, per l’elemento ctonio, per certi versi aorgico, mediorientali, cinesi, africane e infine cristia- come si evince dal contributo che fornisce il ne, succede una sezione dedicata alle feste di titolo suggestivo del volume; ciò consente, ol- partito, agli eventi sportivi e alla problemati- tre a un’analisi antropologica disincantata, di ca dell’organizzazione dell’evento, tra mar- cogliere come nella società contemporanea la keting, media e autentica espressione politi- frantumazione e la disgregazione del sacro co- ca. Il volume propone una riflessione aggior- siddetto «addomesticato» lasci infiltrare la for- nata, che mostra l’attualità dell’antropologia za per l’appunto «selvaggia», quasi «barbari- del sacro per la comprensione dell’uomo di ca», del sacro che tenta di investirsi in nuove oggi. forme sociali. M. Porta, nel suo L’enigma del sacro. Il pen Si deve poi a Julien Ries l’elaborazione siero di René Girard tra religione e filosofia, dell’antropologia del sacro quale disciplina Giuliano Ladolfi, Borgomanero 2013, pp. 114, consistente e autonoma; presso l’editore Jaca € 10,00, offre una breve e densa monografia 6
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 che ripercorre gli snodi essenziali del pensie- verso il dialogo con K. Barth, D. Bonhoeffer ro di René Girard la cui opera, collocandosi e R. Girard, la riflessione si articola nell’in- all’intersezione di molteplici discipline, dalla tersezione tra disciplina filosofica e teologica; storia della religione all’antropologia, dalla il taglio dell’argomentazione è marcatamente filosofia alla sociologia, dalla psicanalisi fino teoretico, e pare pertanto più confacente a una alla letteratura, offre una griglia concettuale proposta di filosofia della religione che non ad originale per pensare le nuove forme in cui uno studio esplicitamente antropologico. Se il religioso si investe nella cosiddetta società infatti il testo ha il merito di enucleare l’irri- secolarizzata. Il volume offre una guida intro- ducibilità dell’esperienza cristiana rispetto alle duttiva, semplice e chiara, che ripercorre le altre tradizioni del sacro, non è suo obbiettivo tematiche della natura mimetica del desiderio tematizzare il livello antropologico in cui tale e della crisi mimetica con la violenza ad essa si esperienza si incarna in un homo essenzial- connessa, l’elaborazione del rimedio sacrifi- mente religiosus; in questo modo, in continui- cale e la relazione con le istituzioni sociali e tà con gli autori di riferimento, non si riesce ad culturali, la novità della prospettiva biblica, e evitare l’impressione di un’inconciliabilità di termina con un breve confronto fra Girard e la fondo tra cristianesimo e la naturale religiosità contemporaneità filosofica. del soggetto. Il riferimento alla prospettiva fenomenologi- Quale esempio di multidisciplinarità, ricordia- ca compare anche in G. Scolari, Sulle tracce mo infine C. Manenti, Luoghi di identità e del senso del sacro e del divino. Per un’anali spazi del sacro nella città europea contempo si fenomenologica dell’esperienza religiosa, ranea, Franco Angeli, Milano 2012, pp. 158, Albatros, Roma 2013, pp. 150, € 13,90; la bre- € 21,00. Il testo offre un’indagine dei proble- ve monografia è dedicata allo studio del sacro mi architettonici relativi alla città contempora- e del divino attraverso le acquisizioni concet- nea, in particolare relativamente alla mancan- tuali heideggeriane, concernenti in particolare za di luoghi che favoriscano l’identificazione la poetica di Hölderlin; in tal senso, sacro e di- e la partecipazione comunitaria, di riferimenti vino sono analizzati all’interno della struttura concreti che garantiscano l’appartenenza. È che sorregge il linguaggio, la storia e il mondo in tale ottica che si inquadrano le problemati- in relazione al soggetto umano. La scrittura che relative agli spazi del sacro, visti dunque del saggio è tuttavia difficoltosa, e l’argomen- come luoghi per eccellenza di condivisione e tazione spesso non è del tutto convincente; di appartenenza che consentono di elaborare inoltre, nonostante il sottotitolo faccia esplici- identità collettive e di mettere in comune i si- to riferimento alla prospettiva fenomenologi- gnificati, oltre che la questione della pertinen- ca, l’impressione che si ricava dalla lettura di za pubblica del sacro e del luogo sacro in una queste pagine è quella di una riflessione teo- società multiculturale. Il capitolo conclusivo si rica che non giunge a tematizzare la concreta sofferma sull’analisi delle proposte di architet- esperienza del soggetto umano. tura del sacro delle città di Bologna, Créteil, Occorre poi ricordare una prospettiva di analisi Évry e Vaulx-en-Velin a partire dagli anni ’50, orientata a delineare la specificità della tradi- sovrapponendovi la ricostruzione dei relativi zione giudaico-cristiana rispetto all’esperienza dibattiti teorici. Si tratta di uno studio interes- del religioso e del sacro elaborata dalle società sante che chiarisce con precisione la questione storiche umane, rappresentata da D. Refer- relativa allo spazio sacro all’interno della città za, Il cristianesimo come critica del sacro. contemporanea. In dialogo con Barth, Bonhoeffer e Girard, Cittadella, Assisi 2011, pp. 206, € 17,50. Attra- Prof. Silvano Petrosino 7
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO: DAVIDE I l re Davide è forse uno dei personaggi più importanti e insieme controversi dell’Anti- co Testamento. La sua rilevanza si percepisce vece, di Atti di Convegni in cui vengono ana- lizzati diversi tratti del personaggio, senza che si arrivi però ad una sintesi unitaria, data la ricordando che egli è menzionato nei libri di natura per definizione eclettica di questo tipo Samuele, nelle Cronache, nei Salmi, senza di- di pubblicazioni. menticare naturalmente il Nuovo Testamento, in cui egli compare sia come figura messia- 1. Atti di Convegni nica che come profeta (ad es. quando si cita- no i Salmi nel libro degli Atti degli Aposto- Menzioniamo sotto questo titolo quattro Con li). D’altro canto, egli è anche un personaggio vegni, cominciando da quelli in italiano, i cui controverso, che alcuni autori considerano Atti, però risultano in molti casi esauriti e quasi un santo che, in sono quindi reperibili nome di YHWH, af- solo nelle biblioteche. fronta senza timore il In ordine cronologico gigante Golia, mentre citiamo: G.L. Prato altri sono sconcerta- (ed.), Davide: model ti dal lato oscuro di li biblici e prospettive Davide, descritto nei messianiche. Atti del- libri di Samuele come l’VIII Convegno di stu un uomo violento, che di veterotestamentari fa uccidere un uomo (Seiano 13-15 Settem- a sangue freddo per bre 1993), «Ricerche nascondere l’adulterio Storico Bibliche 7/1», da lui commesso con EDB, Bologna 1995, Betsabea, moglie di pp. 204, € 36,00. Ad uno dei suoi ufficiali anni alterni l’Associa- più fidati. A fronte di questa situazione trop- zione Biblica Italiana organizza un convegno di po rapidamente descritta, si comprende l’at- studio rispettivamente per vetero e neotesta- tenzione che è stata riservata al personaggio, mentaristi, convegni in cui viene generalmente al quale infatti sono state dedicate numero- privilegiato un approccio metodologico di tipo se pubblicazioni. Va però precisato che mol- storico-sociologico e comparativista, anziché ti contributi non sono in italiano e nemmeno teologico. tanto recenti. Altri, invece, che pure sono ap- Di taglio diverso è l’altro testo che vorrem- parsi in italiano, risultano purtroppo esauriti, mo menzionare: Davide l’uomo e il simbolo. per cui ci limitiamo ad una rapida menzione Atti del Seminario invernale di Biblia, Sestri del loro contenuto. Bisogna inoltre aggiunge- Levante, 22-25 febbraio 1996, Settimello, re che le pubblicazioni dedicate alla figura di Biblia 1997, pp. 210. L’associazione laica di Davide sono piuttosto eterogenee tra loro: in cultura biblica, fondata ormai trent’anni fa, alcuni casi si tratta, infatti, di monografie, a Biblia, fedele alla sua vocazione culturale e volte pure di spessore scientifico; in altri, in- interreligiosa, ha studiato i problemi biografi- 8
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 ci e storiografici relativi a Davide, considerato 2. Monografie una figura centrale non solo dal punto di vista politico, ma anche sotto il profilo letterario e La lista dei testi da presentare sotto questo ti- teologico (basti pensare al messianismo). tolo comporta delle scelte; non intendiamo in- Passiamo adesso al mondo francese: L. Des- fatti perseguire qui il principio dell’esaustivi- rousseaux - J. Vermeylen (ed.), Figures de tà, ma piuttosto dell’esemplarità, proponendo David à travers la Bible. XVIIe Congrès de dei saggi di lettura in diverse lingue, seguendo l’ACFEB (Lille, 1er 5 septembre 1997) (Le- sempre un criterio di tipo cronologico. Div 177), Cerf, Paris 1999, pp. 482, € 42,00. S.L. McKenzie, King David. A Biography, L’Associazione Biblica Francese (ACFEB) Oxford University Press, Oxford 2000, pp. ha dedicato a Davide uno dei suoi convegni, 253, $ 68,19. L’autore di quest’opera non ap- pubblicando poi un consistente volume in cui partiene né ai minimalisti storici, che consi- si trovano vari contributi dedicati al soggetto derano Davide una figura meramente leggen- in questione. Gli autori hanno studiato vari te- daria, né ai massimalisti, che ritengono 1Sam sti biblici ed extrabiblici (Qumran) relativi a 16–1Re 2, una fonte attendibile dal punto di Davide, applicando metodologie diversificate, vista storiografico. Scegliendo una posizione dal metodo storico-critico a quello narrativo. intermedia, l’autore sostiene che il racconto Il volume contiene dunque articoli assai diver- biblico, pur essendo caratterizzato, a suo giu- si, ma riesce ad offrire una panoramica vasta, dizio, da un’impostazione di natura apologeti- che si potrebbe definire quasi esaustiva, del ca, contiene anche informazioni storicamente personaggio di Davide, studiato sia dal punto plausibili. A partire dai dati analizzati, l’auto- di vista storico, che esegetico, che teologico, re ritiene che Davide, un politico assetato di proponendo un percorso che attraversa tutta la potere, all’inizio della sua carriera abbia co- Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. Manca spirato contro il primo re d’Israele, Saul, per ovviamente, come si diceva in precedenza, un poi cadere a sua volta vittima, alla fine della contributo di natura sintetica che ricapitoli le sua vita, degli intrighi di Betsabea. Il primo principali linee di tendenza emerse dalle ana- capitolo del libro discute la natura delle fonti lisi settoriali, o che riproponga i contenuti fon- extrabibliche relative alla vita di Davide, co- damentali dei singoli studi, ma questo appar- stituite essenzialmente da iscrizioni e da dati tiene alla natura del genere letterario adottato. archeologici. Il cap. 2 si focalizza invece sulle Il volume può essere letto in forma integrale, diverse parti della Bibbia che trattano di Davi- oppure ciascuno può far riferimento al con- de discutendone il valore storico. I capp. 3-9 tributo che ritiene essere più interessante (dal contengono la vera e propria biografia di Da- punto di vista metodologico o contenutistico). vide articolata in periodi successivi. Dal punto L’ultimo testo che vogliamo presentare in que di vista metodologico l’autore integra le in- sta rubrica è anche il più recente: A. Graeme formazioni che la Bibbia offre su Davide con Auld - E. Eynikel (ed.), For and against Da- le altre fonti menzionate con l’obiettivo di ri- vid. Story and History in the Books of Samuel costruire le attività compiute dal protagonista (BEThL 232), Brill, Leuven 2010, pp. 397, € nei singoli periodi della sua storia. Il capitolo 76,00. Come si vede, a differenza dei volumi finale, infine, offre una sintesi dei principali precedenti, in questo caso l’ambito di ricerca è risultati emersi dall’analisi precedentemente circoscritto ai libri di Samuele, ma, anche qui condotta. Il limite più vistoso del testo con- vari approcci di carattere metodologico ven- siste nel fatto che la figura storica di Davide gono utilizzati, alcuni pure di carattere esplici- venga ricostruita fondandosi essenzialmente tamente teologico e di natura sintetica. su delle speculazioni. 9
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI Anticipando quello che vedremo tra breve, alcuni degli errori di Davide, la fonte B è inve- questo sembra essere anche il limite di un’al- ce un’apologia di Davide che intende appunto tra monografia: B. Halpern, David’s Secret giustificare la regalità di Salomone e dei suoi Demons. Messiah Murderer Traitor King, successori. Il Davide reale, a detta di Halpern, W.B. Eerdmans Publishing Company, Grand sarebbe stato un individuo senza scrupoli, in- Rapids, Michigan/Cambridge U.K. 2001, pp. tenzionato ad eliminare tutti i membri della 492, € 29,95 (tr. it., I demoni segreti di Davi famiglia di Saul per potersi assicurare il trono. de. Messia, assassino, traditore, re [Supple- Come si diceva in precedenza, però, questo menti all’Introduzione allo studio della Bib- libro, scritto in maniera brillante e provoca- bia], Paideia, Brescia 2004, pp. 504, € 27,00). toria, offre una visione non convenzionale di Halpern esamina con cura i silenzi della Bib- Davide, ma ne ricostruisce la storia fondando- bia su Davide. Il suo metodo consiste nell’im- si sostanzialmente su delle congetture, cioè su maginare gli eventi da una posizione politica quello che la Bibbia lascerebbe trasparire tra e ideologica opposta a quella adottata dal testo le righe e dietro il testo. biblico, partendo cioè da quello che i nemi- In francese va poi ricordato il testo di W. Vo- ci di Davide avrebbero visto (e pensato). Le gels, David et son histoire. 1 Samuel 16,1- domande che l’autore si pone sono intrigan- 1Rois 2,11, Médiasspaul, Montréal 2003, pp. ti: Davide è veramente esistito? Davide era un 354, € 29,95. L’autore, che aveva già dedicato Israelita o un Filisteo? Salomone era davvero in passato altri testi a figure bibliche impor- figlio di Davide? Davide salì al trono di Israe tanti, come Abramo, Mosè e Giobbe, si occu- le col consenso del popolo? Quanti omicidi pa qui di Davide, proponendo una lettura mi- commise lungo il cammino che lo portò a di- nuziosa dei racconti a lui consacrati nei libri ventare re? Sono attendibili i testi biblici rela- di Samuele e 1Re. Si potrebbe dire che questo tivi a Davide? La tradizione biblica descrive il volume si situa a metà strada tra la biografia e re Davide come un uomo eccezionale e come il commento esegetico. un modello di fede, ma lo fu veramente? Il li- Indichiamo infine un testo un po’ particola- bro esamina le prove testuali e archeologiche re. L. Cohen, Le roi David. Une biographie in maniera critica nello sforzo di dipingere un mystique, Seuil, Paris 2000, pp. 142, € 45,83 quadro accurato di una delle figure centrali (tr. it., Il re Davide. Una biografia mistica se- della Bibbia. I risultati della sua analisi sono guito da: Davide poeta perfetto, dialogo con però sconcertanti. Halpern ritiene infatti che il E. Wiesel, Giuntina, Firenze 2001, pp. 161, racconto biblico della vita di Davide sia il pro- € 10,33). Questa biografia del re Davide si dotto della propaganda elaborata dalla corte di fonda su fonti tratte dalla letteratura ebraica Salomone con l’obiettivo, da una parte, di di- antica (Midrash, Talmud e Kabbalah), e sul- fendere Davide dalle accuse che i suoi nemi- le opere dei grandi commentatori ebraici della ci gli rivolgevano, dall’altra, di legittimare il Bibbia (Rashi, Abravanel, ecc.). Il testo offre regno di Salomone. Halpern, inoltre, pur non dunque uno spaccato su un mondo e un’erme- dubitando dell’esistenza storica di Davide, neutica particolare, e lo segnaliamo perché come alcuni autori fanno, ritiene tuttavia che presenta una lettura della figura di Davide per la figura reale di Davide sia stata ben diversa certi aspetti complementare a quelle descritte da quella descritta nei libri di Samuele. L’au- in precedenza. tore suppone che alla base dei libri di Samuele ci siano due fonti, rispettivamente A e B, che Prof. Donatella Scaiola sarebbero poi confluite nella versione finale dei due libri biblici. Mentre la fonte A mostra 10
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 DONNE E CRISTIANESIMO (NEI PRIMI SECOLI) D agli anni Settanta del Novecento, quando gli Women’s studies si sono moltiplicati soprattutto nella sfera anglosassone con l’in- zione femminile nella cultura cristiana antica, per prestare poi attenzione alle pubblicazioni più recenti e anzitutto a quelle disponibili in tento di smascherare il carattere stereotipo e lingua italiana. parziale delle rappresentazioni femminili tra- smesse da una storia il più delle volte scritta 1. Bilancio degli studi e antologie di testi da uomini, la produzione editoriale sul tema della donna è ormai cresciuta non solo in Per un primo bilancio degli studi rimando, al quantità, ma anche in qualità. Tuttavia non si testo di M. Alexandre, La place des femmes può ignorare che ancora, talvolta, anche quan- dans le christianisme ancien, bilan des études do l’intento è di promuovere gli studi di gene- récentes (24-79), pubblicato negli Atti del pri- re in ambito teologico, biblico e patristico, la mo Colloquio di Patristica e Scienze religiose, prospettiva che ne risulta è militante, accom- organizzato dall’associazione Caritas Patrum pagnata dalla tendenza a sottolineare la miso- e svoltosi presso la Facoltà di Diritto di La Ro- ginia che connota il discorso patristico e le sue chelle il 6 et 7 settembre 2003: P. Delage (ed.), ambivalenze. Les Pères de l’Eglise et les femmes. Actes du Un approccio serio al nostro tema dovrebbe colloque de La Rochelle, Cerf, Paris 2003, pp. invece tener conto delle circostanze particolari 436, € 28,00. Mentre per un primo approccio nelle quali i Padri hanno composto i testi, del ai testi patristici riguardanti le donne è utile il genere letterario adottato e dell’influsso che la volume curato da A. Jensen (ed.), Femmes des cultura classica ha avuto sulla loro formazio- premiers siècles chrétiens (Traditio christiana ne. Ci si renderebbe conto allora che essi non vol. 11), Peter Lang, Berna 2002, pp. 316, € sono né più né meno misogini degli altri scrit- 63,20. Questa antologia, che attinge a fonti di- tori del loro tempo, sia che si tratti di ebrei, verse ‒ dai testi canonici del Nuovo Testamen- di greci o di romani, con i quali condividono to agli scritti gnostici e dagli estratti di autori un pensiero e una cultura comune. E se ci si patristici fino ai racconti composti da donne sofferma su temi sensibili come la imbecilli- su altre donne ‒, intende documentare l’onni- tas e la conseguente infirmitas sexus ascritta presenza delle figure femminili nella vita della alla dimensione fisica della donna ‒ che ha Chiesa e i vari compiti che ad essa venivano poi condizionato anche la sua subordinazio- affidati: dall’amministrazione alla gestione ne sociale e culturale ‒, occorre precisare che concreta dei beni e dall’apostolato all’inse- essi traggono origine dalla tradizione greca, a gnamento e alla profezia; compiti che più tardi partire da Eschilo, e non da tratti propriamen- passeranno in mani esclusivamente maschili. te cristiani.Come si intuisce facilmente dalla complessità del discorso, una rassegna biblio- 2. Studi complessivi sulle donne nel cristiane- grafica come la nostra ci costringe a compie- simo dei primi secoli re alcune scelte e a porre chiare delimitazioni. Mi limiterò pertanto a indicare dapprima alcu- In questo contesto, merita un’attenzione parti- ne opere di carattere più generale sulla condi- colare il recente volume curato da K.E. Bør- 11
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI resen - E. Prinzivalli (ed.), Le donne nello con Dio che veniva già riconosciuta alle donne sguardo degli antichi autori cristiani. L’uso sul piano della salvezza: K.E. Børresen, Imma- dei testi biblici nella costruzione dei model gine di Dio, immagine dell’uomo? L’interpre- li femminili e la riflessione teologica dal I al tazione patristica di Genesi 1,27 e di 1Cor 11,7 VII secolo (La Bibbia e le donne), Il Pozzo di (163-218). Giacobbe, Trapani 2013, pp. 299, € 26,00, che Nel 2002, in occasione del 70º compleanno di rientra in un progetto editoriale internazionale, Kari Elisabeth Børresen, ha visto la luce una interconfessionale e multidisciplinare, il cui in- raccolta dei suoi studi intitolata From Patri- tento è di studiare il rapporto delle donne con il stics to Matristics. Selected Articles on Chri- testo sacro. Il libro è composto da dieci saggi, stian Gender Models, Herder, Roma 2002, pp. scritti da dieci donne, che indagano attraverso 316, € 35,00. Si tratta di 14 articoli (10 in in- il prisma dell’esegesi della Scrittura la condi- glese e 4 in francese) apparsi in varie riviste, zione della donna e il suo ruolo nel cristianesi- che sintetizzano il suo percorso di pensiero. mo dei primi secoli. «La Bib- La prima parte, intitolata Reli- bia serve perlopiù a costruire, gion and Gender, è costituita attraverso l’esegesi scritturi- da un unico articolo del 1997 stica, la piattaforma dottrinale (Recent and Current Research dei modelli di genere diventati on Women in the Christian normativi. Ma non mancano Tradition), nel quale la studio- le sorprese, perché il confron- sa, teologa e pioniera interna- to con la complessità del reale zionale negli Studi di Genere, e la stessa creatività della ri- sintetizza la propria ricerca e flessione patristica producono i problemi ad essa connessi. scarti improvvisi e aprono pi- La seconda parte: Patristics, ste di pensiero da comprendere raccoglie invece quattro arti- e studiare» (7). coli dedicati ad Agostino: In Segnalo inoltre due saggi di in- defence of Augustine: how fe- teresse patristico apparsi nel mina is homo, Patristic “Fe- l’opera collettiva curata da minism” in the Case of Augu- K.E. Børresen, A immagine stine, Gender and Exegesis in di Dio. Modelli di genere nella the Latin Fathers e La fémi- tradizione giudaica e cristiana nologie d’Augustin, che pro- (Biblioteca di testi e studi), Carocci, Roma pongono modelli di inculturazione teologica. 2001, pp. 283, € 26,20. Il primo è di Kari Vogt, La terza sezione, che porta il titolo Métaphori- Diventare maschio: una metafora degli gnosti- que féminine, è di nuovo costituita da un solo ci e degli antichi cristiani (145-162), nel quale articolo: L’usage patristique de métaphores l’A. analizza la metafora del diventare «ma- féminines dans le discours sur Dieu, che af- schio in Cristo» ‒ che consentiva alla donna di fronta il problema riguardante il linguaggio raggiungere la parità con l’uomo ‒, attraverso e le metafore nel discorso su Dio. La quarta testi di Clemente Alessandrino, Origene, Didi- parte, intitolata Mariologie, è costituita da due mo il Cieco e Agostino. Il secondo, invece, del- articoli: Antropologie médiévale et Théologie la stessa curatrice, è dedicato alle innovazioni mariale e Marie dans la théologie catholique. avvenute nell’esegesi a partire dal III secolo, La quinta, che reca il titolo significativo Ma- caratterizzate dal tentativo, non riuscito, di spo- tristics, raccoglie quattro articoli riguardanti stare sul piano della creazione la somiglianza l’epoca medievale che la Børresen ha signifi- 12
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 cativamente definito «patristica». Infine l’ul- pensare di essere donna» (Pedagogo), per ar- tima sezione: Feminism and Christianity, rac- rivare al culmine con Agostino, l’autorità con coglie due articoli sul ruolo della donna nel la quale il cristianesimo avrebbe raggiunto «il cristianesimo cattolico. massimo della misoginia» (146-147). Se i primi tentativi di scrivere una storia al 3. Condizioni e stili di vita delle donne nella femminile risalgono agli anni Sessanta del cultura antica Novecento, occorre riconoscere che da allora la ricerca sulla storia delle donne si è molto Una considerazione seria sulle donne nella arricchita. Quello di G. Duby - M. Perrot, Chiesa delle origini non può ignorare le con- Storia delle donne in Occidente, vol. 1: L’an dizioni e gli stili di vita delle donne nella cul- tichità, Laterza, Roma-Bari 20096, pp. 616, € tura antica. A questo riguardo non può essere 14,00, è il primo di un progetto in 5 volumi, ignorato il prezioso studio di G. Clark, Wo- che si propone di scrivere una storia delle don- men in Late Antiquity: Pagan and Christian ne, percepita attraverso le relazioni fra uomini Lifestyles, Oxford University Press, New York e donne, intese come espressione di una «co- 1994, pp. 178, $ 14,95. L’A., pur con la consa- struzione sociale che si può scomporre». Tale pevolezza che le sue fonti non sono altro che disegno porta l’impronta di alcune recenti no- frammenti di opinioni o di esperienze, percor- zioni storiografiche, quali quella di gender e re la letteratura antica cristiana e non cristiana, di sexual asymmetry, che ispirano un nuovo come anche l’arte e l’archeologia, al fine di tipo di indagine nella ricostruzione della realtà offrire un’accurata introduzione alle condizio- storica. I saggi sono raggruppati in due parti ni e allo stile di vita delle donne nell’Impero essenziali: una relativa ai modelli femminili romano in epoca Tardoantica (III-VI secolo). elaborati nel mondo greco-romano e una dedi- In italiano si può invece ricordare il volume cata a rituali e pratiche di donne. La riflessio- di carattere più divulgativo di E. Cantarella, ne sul sacro, che occupa questa seconda parte, L’ambiguo malanno. Condizione e immagine getta nuova luce sulla posizione della donna della donna nell’antichità greca e romana, nell’Antichità: oggetto di discriminazione so- Feltrinelli, Milano 2010, pp. 256, € 9,00. Non ciale e al tempo stesso parte integrante del cul- si tratta di una novità, perché il libro ripropone to in ambiente pagano, di vituperio e nel con- un testo che aveva visto la luce già nel 1981. tempo di lodi, nei testi cristiani. Anche in questo caso l’A. passa in rassegna i temi legati alla questione femminile, con l’in- 4. Passione per la Scrittura, pellegrinaggi e tento di «osservare la vita e seguire le vicende vita ascetica di organizzazioni sociali, come quella greca e quella romana». Dispiace però che le pagine Oggi nessuno mette più in dubbio che le don- dedicate al cristianesimo e agli autori patristi- ne abbiano svolto un ruolo decisivo nelle pri- ci siano purtroppo poco documentate. In esse, me comunità cristiane, tanto da apparire allo oltre a un improbabile riferimento alle donne sguardo di osservatori sia interni (ad esem- che Cristo «battezzava al pari degli uomini» pio Epifanio di Salamina) che esterni (Porfi- (232), Eva Cantarella cede alla facile ripropo- rio) persino un po’ troppo attive. Questo tipo sizione di citazioni misogine avulse dal loro di letteratura, sia cristiana che pagana, attesta contesto, e talvolta neppure complete, dalla non solo lo spazio consentito alle donne nel- porta diaboli di Tertulliano (De cultu femina- le comunità cristiane dei primi secoli ‒ certa- rum), alla messa in guardia di Clemente Ales- mente non abituale in analoghi contesti della sandrino: «A ogni donna reca vergogna il solo società pagana del tempo ‒, ma anche il coin- 13
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI volgimento di donne provenienti da condizio- da una delle stirpi più importanti dell’impero, ni sociali molto diverse. ha coraggiosamente distribuito ai poveri i pro- Tra le figure femminili che hanno svolto ruo- pri beni per dedicarsi alla vita monastica a Ge- li significativi nel cristianesimo dei primi se- rusalemme, dove aveva fondato una comunità coli si possono facilmente ricordare Macrina, mista di monaci e di monache sul Monte degli Olimpia, Melania, Marcella e Paola, o ancora, Ulivi. Sulle figure femminili che invece hanno più tardi, Proba, Giuliana e Demetriade e mol- seguito Girolamo segnalo in italiano il volume te altre. Tra gli studi pubblicati in italiano, che di L. Mirri, La dolcezza nella lotta. Donne sono stati dedicati a queste donne, si possono e ascesi secondo Girolamo (Spiritualità occi- ricordare anzitutto i due testi divulgativi di R. dentale), Qiqajon, Magnano 1996, pp. 400, € Teja, Olimpiade. La Diaconessa, Jaca Book, 26,00; e la raccolta di studi, pubblicati tra il Milano 1997, pp. 168, € 11,36 e J. Corominas 1997 e il 2007, dedicati allo stesso tema da I Julián, Macrina. La madre, Jaca Book, Mi- P. Laurence, Le monachisme féminin antique: lano 2005, pp. 162, € 14,00. F. Bertini (ed.), idéal hiéronymien et réalité historique (Seri- Medioevo al femminile, Laterza, Bari 2001, es Spicilegium Sacrum Lovaniense 52), Pee- pp. 226, € 9,50, traccia invece una serie di otto ters, Louvain 2010, pp. 362, € 70,00. Grazie ritratti biografici di donne, scelte a rappre- a queste pagine ci si può familiarizzare non sentare simbolicamente un diverso itinerario solo con l’ideale ascetico di san Girolamo, ma umano e sociale che va dal IV al XIV secolo. anche con la vita degli antichi asceti cristia- Di questo volume ci interessa in particolare, ni latini, in particolare del mondo femminile, per la nostra rassegna, il saggio di F. Cardini, tra gli anni 370 e 420. Le fonti citate in que- Egeria la pellegrina, con il quale si apre il li- sti due testi consentono inoltre di vedere come bro, che ripropone la figura della ricca donna le donne cristiane, nonostante la tutela che cristiana, originaria probabilmente della Spa- gravava su di loro, potevano ‒ naturalmente gna o della Gallia, che nel IV secolo intraprese se provenienti dall’aristocrazia ‒ coltivare la un lungo pellegrinaggio in Terra Santa per ve- propria istruzione, decidere della propria vita dere di persona i luoghi citati o descritti nella e persino fondare nuove istituzioni secondo i Scrittura. Il resoconto di questo viaggio (Itine- loro progetti. rarium, o Peregrinatio Egeriae) merita parti- colare attenzione dal nostro punto di vista non 5. L’educazione delle donne cristiane nei pri- solo perché l’autrice e pellegrina è una donna, mi secoli ma sono donne anche le sue destinatarie. Inol- tre, questo scritto consente di intuire qualcosa Dopo la fine delle persecuzioni, con il sorgere di quella rivoluzione sociale e culturale che il del monachesimo la Chiesa ha plasmato nuovi cristianesimo ha operato nel mondo antico. modelli di santità, diversi da quello del mar- Oltre ad Egeria, altre nobildonne romane, nel tire, ma per certi aspetti ad esso assimilabili. IV e V secolo, hanno abbandonato la loro terra In questo contesto, per la prima volta, è stato per visitare i Luoghi Santi. Basti pensare a Me- creato anche un progetto educativo rivolto in lania, al seguito di Rufino, e a Paola al seguito maniera mirata alle donne: una vera e propria di Girolamo, con cui fondarono monasteri a pedagogia della verginità. E si trattava di una Betlemme e a Gerusalemme. Sulla figura di novità cristiana, perché in ambito pagano non Melania è interessante il libro di T. Špidlík, si era mai verificato niente simile. All’educa- Melania. La benefattrice, Jaca Book, Milano zione delle donne cristiane sono dedicati gli 1996, pp. 176, € 11,36, che traccia la biografia studi di V. Novembri, L’educazione delle don- spirituale di una donna che, pur provenendo ne nel cristianesimo antico: fra modelli tradi- 14
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 43/2014 zionali e nuovi paradigmi, pubblicato nella ri- nel volume Le madri del deserto: detti, vite e vista «Storia delle donne» 1 (2005) 187-200; e storie di donne del Cristianesimo delle origi di V. Milazzo, Educare una vergine. Precetti ni, Prefazione di G. Dotti della Comunità di e modelli in Ambrogio e Gerolamo (Quaderni Bose, Gribaudi, Torino 2005, pp. 176, € 10,50. del Dipartimento di Filologia moderna), Bo- La discreta partecipazione delle donne al mo- nanno, Catania 2002, pp. 159, € 15,00. Elena vimento monastico è documentata anche nel Giannarelli si è invece interessata all’impor- libro curato da L. Coco (ed.), Meterikon. I tanza assunta dal testo biblico nella forma- detti delle madri del deserto (Uomini e reli- zione di queste donne cristiane, in un saggio gioni), Mondadori, Milano 2002, pp. 193, € intitolato Antiche lettrici della Bibbia: dame, 15,60. Il libro è organizzato in tre parti: la pri- martiri e pellegrine, che costituisce il primo ma offre in traduzione le lettere di abba Isaia capitolo del volume curato da C. Leonar- alla beata monaca Teodora, dedicate alla rego- di - F. Santi - A. Valerio (ed.), La Bibbia la della vita monastica; la seconda raccoglie i nell’interpretazione delle donne (Millennio detti delle madri, le cui massime costituiscono Medievale 34), SISMEL, Firenze 2002, pp. appunto il Meterikon; la terza, infine, contiene XI-249, € 62,00. gli insegnamenti di abba Isaia sulla vita inte- riore, sempre indirizzati alle ascete. Più recen- 6. Madri del deserto temente, ha visto la luce il volume curato da L. Cremaschi, Donne di comunione. Vite di Negli ultimi decenni si sono moltiplicati, an- monache d’Oriente e d’Occidente (Padri della che in italiano, gli studi sui Padri del deserto, Chiesa. Volti e voci), Qiqajon, Magnano 2013, ma solo raramente ci si è occupati delle don- pp. 311, € 25,00 una raccolta di biografie che ne che hanno scelto di vivere l’ascesi nella riguardano donne vissute nell’ambito ristretto solitudine. E il motivo si intuisce facilmente della vita monastica, provenienti da ambien- se si pensa che troppe volte la loro storia, i ti sociali e aree geografiche molto diverse, da loro scritti, e i loro detti sono andati perduti. Macrina (IV secolo) fino a Scolastica, la sorel- Dall’antica letteratura monastica conosciamo la di Benedetto (VI secolo). Il merito del libro però i loro nomi: Amma, Matrona, Sarra, Sin- sta nel presentare in traduzione, abitualmente cletica, Teodora, Asella, Atanasia, Domnina, condotta sulle edizioni critiche, testi altrimenti Eufrosina, Gelasia, Mastridia e molte altre. difficilmente reperibili in italiano. Di esse si è occupata di L. Swan, una mona- ca benedettina, che ne ha raccolto le tracce Prof. Antonio Montanari EBRAISMO E SIONISMO N ell’introduzione della sua monumentale opera, Il sionismo. Una storia politica e intellettuale 1860-1940, 2 voll., Einaudi, To- sionisme, Fayard, Paris, 2002) G. Bensoussan parafrasa una frase di Marc Bloch rivolta agli storici della Rivoluzione francese: «Sionisti, rino 2007, pp. 1369, € 130,00 (ed. orig. fran- antisionisti, per piacere, diteci che cosa fu il cese, Une histoire intellectuelle et politique du sionismo» (XIX). Frase efficace, specie se ri- 15
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI ferita a un libro che termina la sua grande rico- smo tradizionale da cui intende piuttosto libe- struzione nel 1940, vale a dire otto anni prima rarsi passando, sul modello dello Stato-nazio- della nascita dello Stato d’Israele (e subito pri- ne, dall’emancipazione dell’individuo a quella ma della Shoah). Rispetto a quel contesto tem- della collettività. Movimento secolare, il sio- porale è quindi del tutto giustificato impiegare nismo traduce lo sforzo compiuto dalla società il verbo al passato: «cosa fu il sionismo». Va ebraica per adattarsi a una definizione nazio- da sé che a noi spetta chiederci se e come il nale dell’identità. Tra tutte le risposte ebrai- verbo vada coniugato anche al presente. che alla modernità, il sionismo è stata la più Caricato di valenze assunte dalla antitesi arabo- conforme alle dinamiche in atto nelle società israeliana e dalle polemiche ideologiche anche europee. a livello internazionale (una risoluzione ONU, Scrive Bensoussan: «Ci sono momenti nella ritirata nel 1991, equiparò, nel 1975, il sioni- vita nei quali chiedersi se pensare in modo di- smo al razzismo), il termine rischia di sfuggire verso da come si pensa e vedere le cose in mo- a una sua precisa collocazione storica. Quest’ul- do diverso da come si vedono è indispensa timo ambito è invece proprio quello in cui si bile per continuare a guardare e a riflettere», colloca la ricerca di Bensoussan, docente di il sionismo è stato uno di quei momenti in storia contempora- cui avvenne un’in- nea che lavora pres- venzione culturale e so il Mémorial de politica ancora dif- la Shoah di Parigi. ficile da spiegare a Frutto dell’emanci- causa della compren- pazione, il sionismo sione comune domi- non è dissociabile nata soprattutto dal dall’idea di nazione problema dell’anti affermatasi nell’Eu- semitismo e ancora ropa del XIX secolo. poco avvezza a pen- Quando il fenomeno sare ai temi interni religioso perde vigo legati alla costruzio- re di fronte all’avan- ne di un’identità e- zare della laicizza- braica. zione, il mondo e Un arco di tempo braico tradizionale è messo a dura prova. Quin- prossimo a quello affrontato da Bensoussan di, a differenza di una percezione corrente, contraddistingue anche il testo di G. Schia- prima di essere una reazione all’antisemitismo, voni - G. Massimo (ed.), Verso una terra ‘an il sionismo, è stata una via per plasmare un’i- tica e nuova’. Culture del sionismo (1895- dentità secolare dell’ebraismo. Si può dunque 1948), Carocci, Roma 2011, pp. 319, € 34,00. condividere l’opinione di Shlomo Avineri se- Il libro si propone di analizzare le matrici sto- condo cui il nazionalismo ebraico: «rappresen- riche e l’impatto che l’idea sionista ebbe, nei ta molto più la sfida del liberalismo e del na- primi decenni del Novecento, sulla cultura zionalismo che una risposta all’antisemitismo, europea facendone emergere le contraddizio- e perciò non sarebbe potuto comparire prima ni e, talora, anticipandone la fine. Esso offre del XIX e del XX secolo». Tornando a Ben- un’occasione di confronto su alcuni protago- soussan è sostenibile che il sionismo affondi le nisti e su importanti momenti della storia di proprie radici più nella cultura politica occi- questa idea tra la fine dell’Ottocento e la fon- dentale nata dall’Illuminismo che dall’ebrai- dazione dello Stato d’Israele, in riferimento 16
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