Opuscolo Informativo "Rischio Coronavirus e lavoro" - 05 Marzo 2020 Servizio di Prevenzione e Protezione - ASP Messina

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Opuscolo Informativo “Rischio Coronavirus e lavoro” – 05 Marzo 2020
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INTRODUZIONE

     1. GENERALITA’ SULLA FAMIGLIA DEI CORONAVIRUS
     2. DATI EPIDEMIOLOGICI
       2.1 Persone maggiormente a rischio
     3. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI:
       COVID-19
     4. DECALOGO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
     5. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
     6. DEFINIZIONE DI CONTATTO STRETTO AD ALTO
       RISCHIO DI ESPOSIZIONE
     7. NORMATIVA
     8. APPENDICE

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Il presente opuscolo è rivolto agli operatori
 dell’ASP di Messina per una corretta informazione
sull’ emergenza “Coronavirus”e per innalzare il livello
               di attenzione e di prevenzione.

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INTRODUZIONE
  (da News del 31 Gennaio 2020 - Assessorato Regionale alla Salute Regione Siciliana)

  Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha
  segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di
  polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La
  maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan
  Seafood, nel sud della Cina, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
  I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà
  respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali
  diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa
  causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia.
  Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone
  con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi
  cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le
  persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.
  Il 9 gennaio 2020 il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo
  coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza
  genomica. Il nuovo coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome
  respiratoria acuta grave (SARS). I coronavirus sono una grande famiglia di virus
  respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla
  sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e alla (SARS).
  Al 21 gennaio 2020, sono stati rilevati casi con storia di viaggi a Wuhan in altre aree
25della Cina, come Pechino, Guangdong e Shanghai. Anche la Thailandia, il Giappone e
  la Corea del Sud hanno segnalato casi.

  L'OMS ha convocato una riunione per valutare se l'epidemia rappresenta una
  emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

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Recentemente le autorità cinesi e l'OMS hanno confermato che è stata dimostrata
  trasmissione da persona a persona e si sono verificati casi fra il personale sanitario.
  Le autorità cinesi hanno informato l'OMS di aver applicato le seguenti misure di sanità
  pubblica:
       sono stati identificati e sottoposti a follow-up i contatti stretti, inclusi gli
        operatori sanitari;
       la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva
        dei casi ed è stata completata l'indagine retrospettive dell'attuale cluster di
        pazienti;
       il mercato ittico all'ingrosso di Wuhan è stato temporaneamente chiuso e sono
        state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione;
       sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la
        consapevolezza e l'adozione di misure di auto-protezione.
  L'OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con
  le autorità nazionali cinesi per fornire il supporto necessario.
  È stata predisposta una guida tecnica sul nuovo coronavirus, che sarà aggiornata
  quando saranno disponibili ulteriori informazioni.
  Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare l'intera portata
  dell'epidemia. La città di Wuhan è un importante snodo di trasporto nazionale e
  internazionale.
  Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di
  trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus.
  La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il
  rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree
25colpite (attualmente la città di Wuhan):

    vaccinandosi contro l'influenza almeno 2 settimane prima della partenza;
    valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari;
    evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
    lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate;
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 evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti;
       i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare
        l'igiene respiratoria
       evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto,
        preferibilmente, monouso e lavare le mani.

     Il 20 gennaio 2020 è stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da
     Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) con attivazione
     di scanner per i controlli termometrici e in data 22/01/2020 è stata emanata la
     Circolare del Ministero n. 1997 “ Polmonite da nuovo coronavirus (2019 nCoV) in
     Cina “ seguita poi da altre Circolari ( indicate al punto 7) rapportate all’evoluzione del
     fenomeno epidemiologico fino all’arrivo in Italia.

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1. GENERALITA’ SULLA FAMIGLIA DEI CORONAVIRUS

I Coronavirus sono un gruppo di virus noti come responsabili di malattie che vanno
dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria
mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Identificati negli anni ’60, il nome deriva dalla loro forma al microscopio, simile a una
corona.

                   Fig. 1 – Immagine del COVID-19 al microscopio

Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi alle varie epidemie di Coronavirus che si

sono verificate dagli anni ’60 ad oggi

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Tabella 1 – Confronto tra dati di mortalità di diversi coronavirus

     I Coronavirus sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali, bersagliando le cellule
     epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

     Il nuovo Coronavirus (nCoV) identificato per la prima volta a Wuhan in Cina nel
     Dicembre 2019 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai
     riscontrato nell’uomo.
     Il virus SARS-CoV-2 – come designato dall’International Committee on Taxonomy of
     Viruses (ICTV) – è l’attuale virus causa dell’epidemia chiamata “Sindrome
     respiratoria acuta grave coronavirus 2”.
     La malattia provocata dal nuovo Coronavirus è la “COVID-19” in cui “CO” sta per
     corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata:
     pertanto, anche lo stesso virus è ormai comunemente denominato COVID-19, a partire
     dalla stessa normativa d’urgenza adottata dal Governo e ormai convertita in legge
     (decreto legge 6/2020), e così sarà denominato nel presente documento.
     L’ICTV ha classificato il COVID-19 come appartenente alla famiglia dei
     Coronaviridae che fa parte degli agenti biologici del gruppo 2 dell’Allegato XLVI
     del D. Lgs. 81/08.
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I principali rischi pandemici si concentrano nei luoghi di sosta o transito per
  consistenti masse di popolazione: aree pubbliche, aperte al pubblico o destinate a
  eventi a larga partecipazione, mezzi di trasporto e, ovviamente, luoghi di lavoro.

  Alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, generalmente dopo
  un contatto stretto con un paziente infetto (ad esempio tra familiari o in ambiente
  sanitario). La via primaria è rappresentata dalle goccioline del respiro delle persone
  infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e/o starnutendo, contatti diretti personali,
  le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate, non ancora lavate, bocca, naso
  o occhi). In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

  Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque
  devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il
  contatto fra alimenti crudi e cotti. È importante perciò che le persone ammalate
  applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito
  flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso,
  lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche. In
  base ai dati finora disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di
  diffusione del nuovo coronavirus.

      2. DATI EPIDEMIOLOGICI

  Si dice che in Italia la mortalità da ordinaria sindrome influenzale stagionale sia
  di circa 7.000 persone all’anno.

  Secondo InfluNet (il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica
  dell’influenza, coordinato dal nostro Ministero della Salute con la collaborazione
  dell’Istituto Superiore di Sanità), ogni anno l’influenza contagia circa 6-8 milioni di
25persone, cioè il 9% della popolazione.

  In Italia i virus influenzali causano direttamente all’incirca 300-400 morti ogni
  anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria, però a questi decessi, a
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seconda delle stime dei diversi studi, vanno aggiunti 4-8.000 morti “indirette”
  causate dalle complicanze polmonari (polmoniti batteriche) o cardiovascolari
  (scompenso cardiaco) dell’influenza.

  I virus influenzali possono infatti creare delle complicazioni soprattutto negli
  anziani o comunque in tutte le persone che prima di ammalarsi di influenza erano
  già affette da patologie gravi o da immunodeficienze.

  Quindi, si stima che il nostro tasso di mortalità dell’influenza stagionale (ossia il
  rapporto tra morti e contagiati) sia inferiore all’uno per mille, cioè 0,1%.

  Pertanto il nuovo Coronavirus COVID-19, se confrontato con la ordinaria influenza
  stagionale, allo stato attuale delle conoscenze sembra dover essere più letale, perché
  i dati provvisori ne indicano una mortalità del intorno al 3%.

  Tale valor però risente delle incomplete informazioni sul numero dei contagiati:
  laddove le prossime conoscenze, come è possibile, dovessero confermare il numero
  dei decessi ma amplificare di molto il numero dei contagiati, si avrebbe
  evidentemente una mortalità inferiore.

  La differenza sostanziale tra queste infezioni è che mentre i normali virus che
  causano la sindrome influenzale stagionale sono noti al nostro organismo e non
  possono infettare tutta la popolazione perché molte persone sono già immunizzate
  (perché vaccinate o perché già protette dagli anticorpi naturali formatisi da
  precedenti contatti), dato che questo nuovo Coronavirus è sconosciuto al nostro
  sistema immunitario, trova le persone immunologicamente impreparate e quindi
  potrebbe infettare molte più persone e potrebbe diffondersi anche più
  velocemente.

252.1 Persone maggiormente a rischio

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I virus possono entrare e moltiplicarsi in tutte le persone che vengono a contatto con
     essi causando però effetti diversi. Per quanto riguarda il Coronavirus, i dati finora
     disponibili ci permettono di dire che questa infezione può causare:

    un’infezione asintomatica o quasi: è difficile dire quante persone possano essere
     colpite perché, come per tutte le infezioni virali, molti soggetti sono asintomatici o
     presentano i disturbi analoghi a quelli di un comune raffreddore o di una lieve e
     transitoria faringite; queste persone di solito non sono anziane e hanno un sistema
     immunitario molto robusto;

    un’infezione lieve: interessa circa l’81% delle persone infettate (con tampone
     positivo); queste persone sono quelle che hanno un sistema immunitario
     sufficientemente forte da confinare la patologia che quindi si esprimerà solo con i
     sintomi di una semplice sindromeinfluenzale;

    un’infezione grave: interessa il 14-15% delle persone infettate; queste persone sono
     quelle immunologicamente deboli che quindi sviluppano sintomi così importanti da
     richiedere il ricovero ospedaliero in condizioni di isolamento;

    un’infezione molto critica o mortale: interessa circa il 3% delle persone infettate;
     queste persone sono quelle così deboli da non riuscire a gestire la patologia e quindi
     soccombono per insufficienza respiratoria, shock settico e insufficienza multi-
     organo in un tempo molto variabile esoggettivo.

     Il reale e concreto rischio dipende dalle condizioni del sistema immunitario:

     1-    Potenzialmente, a rischio possono essere tutti, perché ognuno potrebbe trovarsi
     “momentaneamente” in una condizione di rischio “temporaneo” a causa di alcuni
     fattori squilibranti e indebolenti il sistema immunitario. Tra i principali si ricordano
     essenzialmente:

    25        stress psico-fisici molto intensi eprolungati;

              alimentazione fortemente alterata (“cibospazzatura”);

              alimentazione quantitativamente alterata (troppo scarsa oeccessiva);
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   alimentazione nutrizionalmente alterata (povera cioè dei nutrienti
     essenziali di cui il nostro organismo ha assoluto bisogno per i suoi
     processi vitali: ossigeno, acqua, aminoacidi essenziali, acidi grassi
     essenziali, vitamine, minerali);

   eccessiva scarsità di bevande, specie se avviene per un tempo prolungato;

   eccessiva riduzione del riposo notturno, specie se avviene per un tempo
     prolungato;
   grave intossicazione esogena cronica (eccessivo consumo di droghe,
    alcolici, caffè, fumo, farmaci).

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TABELLA 2 –Fattori di rischio

Se le condizioni immunosquilibranti non sono state gravi, intense e troppo prolungate e se
il soggetto è abbastanza robusto e non anziano, nell’80% dei casi la patologia si manifesta
in modo lieve e quindi basta restare in isolamento/quarantena.

       2-   Il 14-15% delle persone infettate, però, a causa delle suddette condizioni può
       trovarsi in una situazione immunologicamente così debole da sviluppare una
       patologia grave che richiede il pronto ricovero ospedaliero in condizioni di
       isolamento. Effettivamente, l’infezione da Coronavirus viene generalmente
       aggravata dalla presenza di alcuni fattori tra i quali si ricordanoprevalentemente:

      patologie immunitarie croniche gravi: immunodeficienze o squilibri immunitari di
       vario tipo come quelli che si esprimono con infezioni ricorrenti, infezioni da

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HIV,ecc.;

        patologie polmonari croniche gravi: asma bronchiale, bronchite cronica,
         bronchiectasie, infezioni respiratorie, insufficienze respiratorie,ecc.;

        patologie cardiovascolari croniche gravi: coronaropatia ischemica avanzata,
         fibrillazione atriale, miocardiopatia dilatativa, scompenso cardiaco, ecc.;

        patologie metaboliche croniche gravi: diabete mellito scompensato, pancreatite
         cronica, malassorbimento intestinale, obesità grave, magrezza eccessiva,ecc.;

        patologie renali croniche gravi: insufficienza renale scompensata,ecc.;

        patologie neurologiche croniche gravi, specie quelle associate a miopatia con
         insufficienza respiratoria,ecc.;

        patologie oncologiche avanzate, con interessamento di organi e centri vitali,ecc.;

        trattamenti immunosoppressivi acuti o cronici (corticosteroidi, immunosoppressori
         non steroidei, chemioterapia oncologica, interventi chirurgici importanti in anestesia
         generale,ecc.).

         3-   Circa il 3% delle persone infettate , a causa delle loro precarie condizioni
         immunitarie, può entrare in uno stato molto critico e una parte di queste persone può
         addirittura andare incontro alla morte per cedimento multi-organo nonostante gli
         ausili terapeutici oggi disponibili in Terapia Intensiva.

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3. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI: COVID - 19

La valutazione del rischio da esposizione ad agenti biologici tiene conto (art. 268 D.
Lgs 81/08) dell’elenco degli agenti biologici classificati - allegato XLVI del D. Lgs
81/08 – in cui sono inclusi gli agenti di cui è noto che possano provocare malattie
infettive in soggetti sani.
La classificazione si basa sull’effetto esercitato dagli agenti biologici sui lavoratori
sani e si articola in 4 gruppi per ognuno dei quali sono previste specifiche misure e
livelli di contenimento, crescenti dal gruppo 1 al 4.

E’ l’ art. 268 D. Lgs 81/08 che divide gli agenti biologici nei quattro gruppi a seconda
del rischio di infezione:

a) agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare

  malattie in soggetti umani;

b) agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti

  umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga

  nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o

  terapeutiche;

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c) agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti

 umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può

 propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche

 o terapeutiche;

d) agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie

  gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare

  un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma,

  efficaci misure profilattiche o terapeutiche.

I Coronaviridae, cui il COVID – 19 appartiene, sono considerati appartenenti al
gruppo 2.

Il Datore di Lavoro ha già valutato il rischio biologico nei Documenti di valutazione
dei rischi (DVR) delle Strutture Aziendali e il nuovo Coronavirus non cambia la
valutazione , prevalendo nel caso particolare le esigenze di tutela della salute pubblica
e si ribadiscono le misure di prevenzione e protezione già dottate per altri patogeni con
le stesse modalità di esposizione fondamentalmente legata ai droplets salivari.
L’ attuale diffusione di questo agente biologico nella popolazione fa sì che anche in
ambito sanitario, soprattutto nei reparti quali Pronto Soccorso, Malattie Infettive e
laddove sono presenti utenti immunodepressi (Oncologia, Ematologia ecc) occorre
ridurre il rischio di esposizione con varie azioni di contenimento, dalle barriere fisiche
(Dispositivi di Protezione Individuale ed altro) a quelle comportamentali (procedure,
formazione e informazione, etc…).

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Come già detto assume particolare importanza la corretta e puntuale applicazione
     delle misure precauzionali già in uso per ridurre e/o eliminare l’esposizione a tutti gli
     agenti biologici, quali : procedure operative per la prevenzione e gestione del rischio,
     fornitura ed utilizzo di adeguati DPI (adeguati anche sotto il profilo ergonomico) e
     salubrità degli ambienti, installazione di erogatori di gel anti-batterici, l’accurata
     pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti, la dotazione di
     guanti o mascherine protettive e simili accorgimenti laddove è maggiore il rischio di
     esposizione.

     Ruolo fondamentale è svolto dalla corretta informazione agli operatori sanitari.

     Il Ministero della Salute con il D.L. n. 6 del 23 febbraio 2020, ha introdotto misure
     urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da
     COVID-19, emergenza dichiarata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità),
     nella finalità di prevenire e contrastare l’ulteriore propagazione del coronavirus.

     4.     DECALOGO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

     Nell’ambito della corretta informazione e delle procedure di prevenzione si riporta il
     decalogo sul“coronavirus” che l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della
     Salute hanno messo a disposizione sui propri siti rispetto ai corretti comportamenti da
     adottare:

           Lavati spesso le mani;
           Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di
25               infezioni respiratorie acute;

                                                                                           17
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 Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani;
      Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci;
      Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano
         prescritti dal medico;
      Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
      Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti
         persone malate;
      I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono
         pericolosi;
      Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato
         dalla Cina da meno di 14 giorni;
      Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Per pronta consultazione si riporta altresì di seguito il materiale informativo prodotto
dall’Istituto Superiore di Sanità.

                                                                                       18
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5 . DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

     L’art. 74, comma 1, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., definisce Dispositivo di Protezione
     Individuale "qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal
     lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di
     minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o
     accessorio destinato a tale scopo".

     L’art. 77 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., dispone che vengano individuati i rischi per
     ridurre i quali è necessario l’utilizzo di specifici DPI .

     Gli artt. 20 e 78 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., prevedono per i lavoratori l’obbligo di:

           utilizzare correttamente i DPI, rispettando le istruzioni impartite dai preposti;
           aver cura dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)forniti;
           non apportare modifiche ai DPI forniti
           segnalare immediatamente ai preposti qualsiasi difetto o inconveniente rilevato
25          nei DPI messi a disposizione;
           verificare prima di ogni utilizzo l’integrità e la funzionalità del DPI
           seguire le procedure aziendali per la riconsegna dei DPI al termine
            dell’utilizzo.

                                                                                                23
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Come indicato dal Ministero della Salute le protezioni delle vie respiratorie vanno
     indossate:

         Se hai sintomi di malattie respiratorie, come tosse e difficoltà respiratorie;
         Se stai prestando assistenza a persone con sintomi di malattie respiratori;
         Se sei un operatore sanitario e assisti persone con sintomi di malattie
            respiratorie.

       Nel caso di esposizione a Coronavirus i DPI sono quelli idonei a proteggere:

                                        Apparato respiratorio;

                                            Apparato visivo;

                                                 Mani;

                                                 Corpo.

25

                                                                                           24
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L’utilizzo di mascherine e filtri facciali non è necessario per la
      popolazione
generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie.

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6. DEFINIZIONE DI CONTATTO STRETTO AD ALTO RISCHIO DI
           ESPOSIZIONE

     Si riportano di seguito i criteri per inquadrare i contatti, evidenziando che il
     collegamento epidemiologico (considerando sia la diffusione globale, sia la diffusione
     locale) può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima dell’insorgenza della
     malattia.

     Secondo le indicazioni scientifiche internazionali si definisce “Contatto stretto ad
     alto rischio di esposizione” in presenza di

         una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;

         una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19
          (es. stretta di mano);

         una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di
          un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);

         una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di
          COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore di 15 minuti;
25
         una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala
          d’attesa, veicolo) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza
          minore di 2 metri;

         un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso
          di COVID-19 o personale di laboratorio addetto alla manipolazione di
          campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei dispositivi di protezione
          individuale (DPI) raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;

         una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in
          qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le
          persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione
          dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una
          sintomatologia grave o abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo
                                                                                           26
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determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come
            contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto
            l’aereo).

        7. NORMATIVA

     Di seguito si riporta l’elenco non esaustivo delle Circolari del Ministero della
              Salute in argomento sul COVID-19:

         24/01/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute 2019 nCov: Indicazioni
            operative per il monitoraggio dello stato di salute dei passeggeri su voli con
            provenienza Cina;

         22/01/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute n. 1997
            Polmonite da nuovo coronavirus (2019 nCoV) in Cina;

         27/01/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
            Polmonite da nuovo coronavirus (2019 nCoV) in Cina;

         31/01/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
            Potenziali casi di coronavirus (nCoV) e relativa gestione;

         03/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
25          Indicazioni per gli operatori dei servizi/esercizi a contatto con il pubblico;

         01/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
            Indicazioni per la gestione degli studenti e dei dicenti di ritorno o in partenza
            verso aree affette della Cina;

         08/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
            Aggiornamenti alla circolare ministeriale prot. del 01.02.2020 con riferimento
            alle indicazioni per la gestione nel settore scolastico degli studenti di ritorno
            dalle città a rischio della Cina(pdf, 0.32 Mb)

         20/02/2020 CIRCOLARE del Centro nazionale trapianti
            Nuove misure di prevenzione della trasmissione dell'infezione da nuovo
            coronavirus (2019 nCoV) nella Repubblica Popolare Cinese;
                                                                                                27
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 20/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
        COVID-2019: indicazioni per la gestione degli atleti che provengono da aree
        affette;

      22/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
        Circolare del Ministero della salute. COVID-2019, nuove indicazioni e
        chiarimenti;

      24/02/2020 CIRCOLARE del Centro nazionale trapianti
        Aggiornamento delle misure di prevenzione della trasmissione dell'infezione
        da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia attraverso il trapianto di organi,
        tessuti e cellule;

      27/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
        Documento relativo ai criteri per sottoporre soggetti clinicamente asintomatici
        alla ricerca d'infezione da SARS-CoV-2 attraverso tampone rino-faringeo e test
        diagnostico;

      27/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute COVID-19.
        Aggiornamento;

      27/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
        Precisazioni in ordine all'ordinanza del Ministero della Salute del 21 febbraio
25      2020 recante "Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia
        infettiva COVID-19;

      25/02/2020 CIRCOLARE dell'Istituto superiore di sanità
        Centro nazionale sangue - Aggiornamento delle misure di prevenzione della
        trasmissione dell'infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) mediante la
        trasfusione di emocomponenti labili;

      25/02/2020 CIRCOLARE del Ministero della Salute
        Richiamo in ordine a indicazioni fornite con la circolare del 22 febbraio 2020;

      02/03/2020 CIRCOLARE dell'Istituto superiore di sanità
        Centro Nazionale Sangue - Aggiornamento delle misure di prevenzione della
        trasmissione dell'infezione da nuovo Coronavirus (SARS-Co-2) mediante la
        trasfusione di emocomponenti labili;

      3/03/2020 CIRCOLARE del Centro nazionale trapianti
                                                                                       28
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Aggiornamento delle misure di prevenzione della trasmissione dell'infezione
da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia attraverso il trapianto di organi,
tessuti e cellule;

L’elenco aggiornato della normativa nazionale e regionale è
consultabile al seguente link:
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativ
aNuovoCoronavirus.jsp .

                                                                            29
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8. APPENDICE

  Si riportano le indicazioni della Protezione Civile:

          Recarsi nei Pronto Soccorso solo se necessario;
          In caso di sintomi respiratori non recarsi presso gli studi e gli
           ambulatori dei Medici di Famiglia e dei Pediatri di Libera Scelta ma
           contattarli telefonicamente;
          Contattare il 112 o il 118 o il 1500 del Ministero della Salute solo in
           caso di necessità

  Si riportano di seguito i numeri verdi istituiti dalle Regioni sul nuovo
  Coronavirus:

          Sicilia:800 45 87 87
          Campania: 800 90 96 99
          Emilia-Romagna: 800 03 30 33
          Friuli Venezia Giulia: 800 50 03 00
          Lazio: 800 11 88 00
          Lombardia: 800 89 45 45
          Marche: 800 93 66 77
          Piacenza: 0523317979
          Piemonte: 800 33 34 44
          Provincia autonoma di Trento: 800 86 73 88
          Puglia: 800 71 39 31
          Toscana: 800 55 60 60
25        Trentino Alto Adige: 800 75 17 51
          Umbria: 800 63 63 63
          Val d’Aosta: 800 12 21 21
          Veneto: 800 46 23 40

                                                                                     30
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